Locatelli (Prc-Se): “la Cavallerizza rimanga un bene pubblico”

“No alle privatizzazioni”

“La Cavallerizza liberata”? “Finisce un capitolo oscuro della storia di Torino”? Ma come si fa a  presentare lo sgombero della Cavallerizza Reale avvenuto questa mattina in questo modo, in un modo fazioso e falso, così come hanno fatto alcuni giornali e responsabili dell’ordine pubblico? Va ricordato che La Cavallerizza, complesso  tutelato dall’Unesco, è stata occupata cinque anni fa per impedire la vendita a privati e ogni altra forma di  speculazione immobiliare, com’era nei progetti iniziali, adoprandosi al contrario per preservare la proprietà e fruibilità pubblica di un bene comune di prim’ordine. L’occupazione ha dato vita nel tempo ad assemblee pubbliche, residenze artistiche, spettacoli, mostre, mercatini, laboratori ma anche a residenze temporanee per situazioni di emergenza. Un impegno volto a contrastare l’abbandono e l’incuria degli spazi la cui responsabilità ricade per intero sulle amministrazioni comunali che hanno puntato alla privatizzazione di un complesso che deve rimanere spazio pubblico fruibile dalla cittadinanza. La battaglia contro ogni forma di svendita del patrimonio pubblico continua.

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