ilTorinese

La grande fotografia. Fra attivismo politico e onirica metafisica

A “CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia” di Torino, le mostre autunnali portano le firme di Tina Modotti e Mimmo Jodice

Fino al 2 febbraio 2025

Una statuaria “Donna con bandiera”, scattata in Messico nel 1928. E’ lei a campeggiare sovrana fra le 300 immagini fotografiche, provenienti da ben 32 “Archivi” da tutto il mondo, scattate da Tina Modotti, fra le più grandi fotografe del XX secolo (ma anche attrice, rivoluzionaria e attivista comunista), portate in mostra, fino a venerdì 2 febbraio 2025, negli spazi della torinese “CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia”, sotto la curatela di Riccardo Costantini. Lontana quasi di un secolo, quella “Donna”, d’obbligo la “D” maiuscola, fiera e possente nella dignità del suo manifestare (appartenente, forse, al tanto amato “matriarcato zapoteco” dell’istmo di Tehuantepec) è figura oggi di estrema attualità, in cui paiono rispecchiarsi le tante donne che, ai giorni nostri, scendono in marcia, a varie latitudini del Pianeta, inneggiando alla Pace e ai Diritti Umani contro tutte le guerre e le politiche antidemocratiche dei “sempre vivi” dittatori. Nella sua “grandezza fotografica” lo scatto rappresenta appieno il valore e il significato del mestiere di fotografa per Tina (Tinissima, per la madre) Modotti, all’anagrafe Assunta Adelaide Luigia, nata a Udine nel 1896 e scomparsa a Città del Messico nel 1942.

Dal semplice titolo “Tina Modotti. L’opera”, questa di “CAMERA” è la più completa mostra mai proposta in Italia sull’opera della fotografa (friulana di nascita ma forse più “messicana” di spirito), arrivata a Torino, dopo il grande successo ottenuto precedentemente da quella di “Palazzo Roverella” a Rovigo. Un’esposizione che trova il suo apice nella Sala dedicata alla storica e sua unica personale, tenuta da Tina nel 1929 alla “Biblioteca Nacional de la Universidad Autonoma de Mexico” a Città del Messico, con ben 41 dei 57 scatti esposti in allora. Promossa dalla “Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo” (in collaborazione con “Cinemazero”) la mostra vuole essere un racconto per immagini della vita di quella donna – fotografa, “creatura nomade per antonomasia”. In un infinito peregrinare, Tina emigra infatti dall’ Austria all’America, a Hollywood, dove poco più che ventenne recita in alcuni film muti e inizia ad appassionarsi di fotografia. Successivamente eccola in Messico dove approda insieme al compagno, il grande fotografo americano Edwuard  Weston e dove diventa fotografa ed amica dei “Muralisti”, in primis di Diego Rivera e Frida Kahlo.

Accusata di aver partecipato a un attentato al presidente, Ortiz Rubio, ed espulsa dal Messico, la Modotti ottiene asilo politico a Berlino, per poi volare a Mosca e di qui (per la sua attività per il “Comintern”) a Parigi. Dal 1935 al 1939, con “Soccorso Rosso Internazionale” partecipa alla “Guerra Civile” in Spagna per poi definitivamente ritornare in Messico, dove scompare nel 1942. Guai a chiamarla “artista”! Le sue, diceva, sono “fotografie oneste”, immediate e libere da virtuosismi. Al centro, sempre più la figura dell’“essere umano”, accompagnata da forti rimandi politici e da un ben visibile “impegno civile” che la porterà, non a caso, ad aderire nel 1927 al “Partito Comunista Messicano”“È difficile – scrivono gli organizzatori – scindere l’arte della fotografa dalla sua vita a cavallo tra due guerre, in otto paesi, parlando cinque lingue differenti, e proprio per questo la mostra di Torino si concentra sull’intensità della sua produzione, cercando di lasciare da parte la biografia”. Mostra importante anche dal punto di vista “documentale”, perché raccoglie materiali inediti, video, riviste, ritagli di quotidiani e ritratti dell’artista, oltre ad includere un percorso di “opere visivo-tattili” accompagnate da “audio descrizioni” che approfondiscono lo stile e la storia della “grande Tinissima”.

In contemporanea a “Tina Modotti. L’opera”, la “Project Room” di “CAMERA” ospita, sempre fino al 2 febbraio“Mimmo Jodice. Oasi”, realizzata in collaborazione con la “Fondazione Zegna”. Curata da Walter Guadagnini con la collaborazione di Barbara Bergaglio, si tratta di una  mostra unica che presenta per la prima volta 40 immagini appartenenti alla più ampia serie realizzata dal fotografo napoletano (classe ’34) tra il 2007 e il 2008  per una “committenza” ricevuta da “Fondazione Zegna”. Fra i protagonisti assoluti della “fotografia d’avanguardia”, Jodice presenta a Torino uno straordinario corpus all’interno del quale è possibile ritrovare tutta la sua straordinaria capacità di trasformare il “reale” in spazi di singolare e lirica “visione metafisica”: dagli scatti riferiti alle architetture del “Lanificio” e della “Villa Zegna” fino alla grande “Oasi” innevata. Con quella neve! Soggetto intrigante per il fotografo di mare. Il percorso espositivo prosegue a Trivero (Biella), dove negli spazi del “Lanificio” e di “Casa Zegna” sarà esposta una selezione di “quattro stampe” di grandi dimensioni della stessa serie.

Gianni Milani

“Tina Modotti. L’opera” – “Mimmo Jodice. Oasi”

CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia”, via delle Rosine 18, Torino; tel. 011/0881150 o www.camera.to

Fino al 2 febbraio

Orari:dal lun. al merc. e dal ven. alla dom. 11/19; giov. 11/21

Nelle foto: Tina Modotti “Donna con Bandiera”, Messico, 1928;Enrique Diaz (?) “Tina Modotti” durante la sua unica mostra a Città del Messico, 1929; Tina Modotti “Marcia di campesinos”, Messico, ca. 1929; Mimmo Jodice “Oasi”, 2008, Fondazione Ermenegildo Zegna

Ultimo weekend per la campagna Telethon

Continua la campagna di Natale di Fondazione Telethon, con la maratona sulle reti RAI, un weekend all’insegna della solidarietà e dell’impegno, con tanti appuntamenti per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche rare.

“Facciamoli diventare grandi insieme” è l’invito che Fondazione Telethon rivolge ai cittadini per continuare a partecipare alla grande catena di solidarietà e sostenere la ricerca. Solo uno sforzo collettivo, capace di coinvolgere l’intera società, può permettere di donare speranze, terapie e futuro ai bambini e a tutte le persone con una malattia genetica rara, e alle loro famiglie. Questo cocktail guiderà tutta la Maratona e verrà declinato su tutti i canali di comunicazione, compresi i social media, sempre più centrali in un momento così importante per la Fondazione Telethon e nella partnership con la Rai.

Per sostenere la ricerca arriveranno in 416 banchetti nel Piemonte e in 4500 punti di raccolta in Italia i nuovi cuori di cioccolato, la golosa novità della campagna di piazza di Natale della Fondazione. Due cofanetti di 15 cioccolatini a forma di cuore nei due tradizionali gusti fondente e al latte, racchiusi in due magnifiche scatole scrigno con chiusura a calamita, ideali per essere riutilizzate. I cioccolatini sono avvolti da un incarto in alluminio in due colori diversi, blu per il cioccolato al latte, rosso per il fondente, sul quale sono stampate dolcissime dediche da condividere con le persone che amiamo.

I nuovi cuori di cioccolato saranno distribuiti nelle piazze italiane il 21 e 22 dicembre dai volontari di Fondazione Telethon di UILDM, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, di AVIS, Associazione Volontari Italiani Sangue, di Anfass, Associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi nel neurosviluppo, di UNPLI, Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, di Azione Cattolica Italiana e presso le edicole aderenti al SiNAGI, sindacato nazionale giornalai d’Italia come ringraziamento per una donazione di 15 euro a sostegno della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.

È possibile trovare i cuori di cioccolato anche online sullo shop online della Fondazione Telethon.

Rimane attivo fino al 31 dicembre il numero solidale 45510.

Mara Martellotta

Sostegno regionale per i giovani e lo sport nel Torinese

La Regione Piemonte ha approvato la graduatoria del bando regionale dedicato ai «Progetti per i Giovani – in ambito sportivo», destinato ai Comuni e ai Centri di Aggregazione Giovanile (CAG). L’iniziativa si inserisce nell’ambito della Legge Regionale 6/2019 che sostiene le attività sportive per i giovani con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale e la partecipazione attiva.

La Regione Piemonte ha approvato l’assegnazione di 713.828,66 euro a favore di 13 Comuni piemontesi per sostenere i «Progetti per i Giovani – in ambito sportivo». L’iniziativa, finanziata con fondi regionali e statali, promuove lo sport come strumento educativo e inclusivo, contribuendo a rafforzare la partecipazione giovanile e il senso di comunità.

«I progetti finanziati sono un’opportunità per i ragazzi, ma anche un modo per rafforzare i legami tra i territori e promuovere comunità più unite – ha sottolineato l’assessore regionale allo Sport, Marina ChiarelliLo sport è la prima forma educativa per prevenire l’isolamento sociale promuovendo valori come la lealtà e l’equilibrio. Continueremo a sostenere tutte le nostre comunità valorizzando i progetti che mirano ad avvicinare i giovani alle discipline sportive che creano dividendi sociali e non soltanto economici».

Tra i beneficiari della provincia di Torino, spicca Moncalieri, che con un contributo di 103.718 euro punta a valorizzare lo sport come elemento di aggregazione sociale. Giaveno, situato nella splendida Val Sangone, riceve 62.622 euro per sviluppare iniziative che coinvolgano i giovani, mentre Beinasco si aggiudica 72.609 euro per favorire l’inclusione attraverso progetti innovativi.

 

 CS

La storia centenaria di una delle aziende più golose di Torino

/

Scopri – To   ALLA SCOPERTA DI TORINO

 

Nel 1922 per opera di un luminare pasticcere di nome Pietro Ferrua nasce un panettone diverso da tutti gli altri, unico nel suo genere che farà la storia a Torino e non solo.

Ci racconta la storia di quest’azienda Elisa Mereatur responsabile marketing Galup.

 

L’intervista

D: Buongiorno Elisa, cosa ti ha fatto avvicinare a questa storica azienda?

R: Mi affascinano le aziende che hanno un’anima e Galup ne ha una meravigliosa. La cosa che più mi ha colpito di Galup è la storia centenaria e poi vedere come chi lavora in azienda sia veramente parte di una famiglia, generazioni di persone che lavorano insieme dai ragazzi alle persone più grandi. Io ho un backgorund legato all’agroalimentare; ho fatto l’università di Scienze Gastronomiche a Pollenzo e poi antropologia del cibo a Londra, ho avuto anche una mia azienda e poi ho collaborato con l’azienda Leone per 8 anni e quando sono arrivata quI in Galup mi sono sentita a casa.

D: Galup nasce nel 1922 grazie a un panettiere, Pietro Ferrua, che crea un panettone diverso dal classico milanese, facendolo piatto e con una glassa di nocciole sopra, come nasce il nome?

R: Il nome Galup significa in Piemontese “goloso”. Ferrua crea questo nuovo prodotto che per antonomasia diventa il panettone alla piemontese, lo fa assaggiare ai primi commensali che dicono in dialetto: “A l’è propi galup!” che tradotto in italiano significa “è proprio goloso”.

D: Come cambia l’azienda nel tempo?

Nel 1949 il signor Ferrua decide di industrializzare la produzione acquisendo lo stabile in uso ancora oggi a Pinerolo dove vengono fatti i panettoni. La storia continua ancora oggi, la proprietà è cambiata nel 2014, con l’ingresso  di due imprenditori originari delle Langhe Giuseppe Bernocco e Sebastiano Astegiano – che hanno restituito all’azienda il suo splendore originario rinnovando anche buona parte dei macchinari, e creando nuovi prodotti e dando nuovo impulso all’azienda.

D: Ci sono tantissimi nuovi prodotti per tutti i gusti, quali in particolare?

R: Il principe dell’azienda è sempre il panettone con canditi e uvetta, creato utilizzando materie di primissima qualità e lievito madre che si rinfresca dal 1922. I panettoni sono declinati in tantissimi gusti per stare al passo con i tempi come pesca cioccolato e amaretto, pere e cioccolato e amarene e cioccolato.

Poi c’è il pandoro, prodotto ancora totalmente artigianalmente, come Galup produciamo anche altri lievitati da forno appositi per le ricorrenze come la colomba a Pasqua.

Poi c’è la linea “Piaceri Quotidiani” con i prodotti per tutti i giorni, come il famoso “Carrè”; un pan bauletto nella versione classico, al cioccolato o frutti di bosco e yogurt.

Vi sono i biscotti, dai Krumiri classici con la ricetta originaria di Casale Monferrato, quelli al caffè, quelli ricoperti di cioccolato fino ai Baci di dama. In estate abbiamo invece lanciato il Panettone d’Amare.

D: Avete anche un altro prodotto molto conosciuto, le praline al cioccolato

R: Si chiamano Galuperie e sono state create nel 1955, sono piccoli gioielli di gusto che racchiudono un mondo di sapori. Dal 2021 oltre a Galup abbiamo anche il marchio di cioccolata Streglio che quest’anno compie cent’anni e altri brand tra cui Pasticceria Cuneo che produce prodotti senza Glutine.

D: Come vengono create queste innovazioni?

R: Le innovazioni nascono da un lavoro  in team insieme al responsabile di produzione e al comparto di ricerca sviluppo e qualità. Si fanno dei tavoli di lavoro dove si sviluppano le novità seguendo anche i trend di mercato.

D: Avete delle novità per il futuro?

R: Per il Natale 2024 Galup ha pensato ad una confezione regalo dove oltre al panettone troviamo la tombola da giocare rigorosamente con le mandorle al posto delle pedine!

E poi tantissime altre confezioni regalo con i Krumiri, il vino ed il pandoro.

D: Grazie per averci raccontato la storia di questa meravigliosa azienda!

NOEMI GARIANO

 

Natale in musica con la Filarmonica di Torre Canavese

Un evento  musicale molto partecipato e apprezzato, quellotenutasi nei giorni scorsi in occasione del Concerto di Natale organizzato dalla Filarmonica di Torre Canavese, diretta dal Maestro Donato Lombardi.

Un appuntamento con la buona musica e un momento ideale per respirare il clima natalizio della tradizione

Il consigliere regionale Sergio Bartoli, presidente della Commissione Ambiente  ha portato i saluti del Consiglio Regionale del Piemonte e rivolto a tutti i presenti gli  auguri di buone feste.

Tra i presenti l’Onorevole Daniela Ruffino, il Sindaco di Torre Gian Piero Cavallo che ha fatto gli onori di casa, la Sindaca di San Giusto Giosi Boggio e Cristina Barello, che ha presentato l’evento.

È stato un albero carico di colorati addobbi natalizi ad accogliere il  numeroso pubblico intervenuto a Torre Canavese per il tradizionale concerto di Santa Cecilia organizzato dalla Filarmonica.

Nel pomeriggio di domenica 15 Dicembre la grande struttura polivalente di via Ruetta 12 ha ospitato circa 40 musicisti, componenti della Filarmonica di Torre Canavese, che si sono esibiti in un concerto dedicato alla patrona della musica, Santa Cecilia.

Presa per mano dalla bacchetta del Maestro Donato Lombardi la Filarmonica ha offerto un repertorio ricco e diversificato, spaziando tra generi e stili completamente differenti. Dalla marcia moderna al capolavoro musicale dell’ “Arlésienne” di George Bizet, dall’omaggio alle grandi voci italiane di Renato Carosone e Fabrizio De Andrè agli immortali classici pop internazionali firmati da Frank Sinatra e Perez Prado, dalle colonne sonore di Ennio Morricone alle imponenti musiche di scena dei Carmina Burana, passando per le dolci note di quella che è a tutti gli effetti una dichiarazione d’amore in musica, ovvero il brano “Can’t help falling in love” conosciuta grazie ad Elvis Presley.

 

 

Colpito con tre coltellate in piazza Baldissera

Un uomo di 54 anni è stato ferito gravemente con tre coltellate forse per un regolamento di conti , ieri sera, in piazza Baldissera a Torino. L’emorragia a una gamba è stata fermata dai carabinieri giunti sul posto, usando una sciarpa prestata da un passante. La causa potrebbe essere legata allo spaccio, oppure potrebbe essersi trattato di un diverbio. Si cerca l’aggressore.

Calendesercito presentato a Palazzo Madama

È stata presentata nella prestigiosa cornice di Palazzo Madama l’edizione 2025 del Calendesercito, ultima opera di una trilogia iniziata nel 2023.

La prima edizione, “A testa alta”, raccontava ciò che accadde dai giorni che seguirono l’armistizio dell’8 settembre 1943; nell’edizione 2024 “Per l’Italia sempre”, si rendeva omaggio agli uomini che a quei fatti parteciparono, sia prima sia dopo l’8 settembre, e infine nell’edizione di quest’anno, “L’Italia liberata”, si ripercorrono i principali fatti d’arme a cui prese parte il ricostituito Esercito, dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di Combattimento.

La presentazione all’interno di Palazzo Madama è stata particolarmente significativa, poiché proprio in quelle sale si è compiuta la storia militare e civile d’Italia e lì furono prese le fondamentali decisioni all’alba dell’Unità, che hanno reso il nostro Paese la Repubblica in cui oggi viviamo.

Foto dell’epoca e testi storici illustrano nei dodici mesi le imprese e il coraggio dei Corpi e delle Unità Ausiliarie che parteciparono alla Resistenza, rendendo il calendario anche uno strumento divulgativo per sottolineare alcuni fatti che rischiano di essere trascurati, come ad esempio il sacrificio delle migliaia di soldati rastrellati e deportati in Germania nei giorni immediatamente successivi alla proclamazione dell’armistizio dell’Italia, chiamati “internati”, per aggirare le limitazioni imposte dalla Convenzione di Ginevra, oppure l’imprescindibile contributo delle donne prima, durante e dopo la liberazione.

 

Il Calendario, disponibile in vendita nell’unico formato tradizionale da muro, anche quest’anno contribuirà a sostenere l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani ed i Militari di Carriera dell’Esercito (O.N.A.O.M.C.E.) alla quale sarà devoluta una quota del ricavato delle vendite. L’Opera Nazionale assiste, attualmente, circa 500 orfani di Ufficiali, Sottufficiali, Graduati nonché dei militari di truppa, a ciascuno dei quali eroga sussidi annuali per la formazione scolastica e per particolari necessità di carattere economico-familiare.

Molinari, Maccanti e Benvenuto (Lega): “In manovra 8 milioni e mezzo di euro per la metropolitana di Torino”

 

Grazie alla Lega, in manovra arrivano anche 8 milioni e mezzo di euro per il prolungamento della linea 1 della metropolitana di Torino fino a Cascine Vica, a cui potranno presto aggiungersi altre risorse.

“La Lega ha risposto alla richiesta della Regione Piemonte – sottolinea l’on. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera – in merito alla necessità di coprire gli extracosti della Metropolitana 1 di Torino, ed è costantemente al lavoro, al servizio dei cittadini piemontesi, per rendere la nostra Regione più dinamica e competitiva”.

“Agli 8,5 milioni previsti dall’ordine del giorno a prima firma Riccardo Molinari – spiegano i deputati della Lega della provincia di Torino Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto – si potranno aggiungere ulteriori altre risorse che sempre grazie a un ordine del giorno della Lega saranno destinate alla Regione Piemonte e che chiederemo di vincolare a questo fine. Questi fondi potranno coprire gli extra costi dovuti all’innalzamento dei prezzi dei materiali, consentendo di mettere finalmente in funzione la tratta sino a Cascine Vica, nel comune di Rivoli. Rispettiamo così un impegno assunto con tutti i cittadini del territorio e con i tanti commercianti e residenti che in questi anni hanno sopportato lunghi disagi e ritardi, con ripercussioni anche sulla viabilità stradale soprattutto nei territori di Collegno e Rivoli”.

Nuovo record di traffico per l’aeroporto di Torino nel 2024, previsti 4,7 milioni di passeggeri

Sta per chiudersi un anno da record per l’aeroporto di Torino, che non ha mai registrato così tanti passeggeri come nel 2024. Lo scalo si appresta a battere ogni primato di traffico precedentemente stabilito, e a fine anno raggiungerà la soglia di 4,7 milioni di passeggeri. Nel corso di questo weekend verrà superato il record di 4 milioni e 531 mila passeggeri stabilito lo scorso anno. Le mete più trafficate dell’anno sono Roma e Catania, seguite da Napoli, Palermo e Bari. La top 5 delle destinazioni internazionali è invece composta da Barcellona, Londra, Parigi, Monaco e Tirana. La novità internazionale del 2024 è stata Istanbul, che dallo scorso luglio è collegata a Torino dal volo giornaliero di Turkish Airlines, consentendo allo scalo di aprirsi alle altre 340 destinazioni del mondo, in particolare verso l’estremo oriente. Le novità nazionali sono state Comiso, Crotone, Salerno e Reggio Calabria. La stagione winter 2024/2025 è partita lo scorso 27 ottobre con ottimi risultati per l’aeroporto di Torino. Il mese di novembre ha già visto l’incremento di volumi di traffico pari a +12% sui dati dello stesso esercizio 2023, mentre per quello che riguarda dicembre si attendono volumi in crescita superiori all’8%. Infine la stagione neve, avviata ufficialmente lo scorso 14 dicembre, porta con sé ulteriori aspettative di incremento rispetto al 2023/2024. Si attende un aumento del 14% dei passeggeri su voli charter dal nord Europa, dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda, che sceglieranno le nostre montagne per le vacanze invernali. I passeggeri sono in crescita del 18% sul 2019, l’anno prepandemico.

 

Mara Martellotta

Passaggio di proprietà per la Galleria Subalpina, ecco le novità

Blackstone vende alla società immobiliare Crea.Re, fondata nel 2017

 

La Galleria Subalpina cambia proprietà. Blackstone Property Parners Europe ha deciso di vendere lo storico complesso commerciale torinese che risale al 1873, essendosi su una superficie di 14mila mq a un nuovo acquirente, il Club Deal, orchestrato da Crea.Re, una società immobiliare guidata da Andrea Tessitore e Simone Pansa, per circa 40 milioni di euro. Crea.Re ha guidato cinque Consorzio di 4 investitori locali, fornendo la maggior parte delle risorse necessarie all’acquisizione. L’acquisto da parte di Blackstone della Galleria Subalpina risale al 2021, e faceva parte di una grande operazione di 1,3 milioni di euro e che aveva coinvolto Real Compagnia Italia, e il suo portafoglio di immobili, situati a Milano. In questi ultimi anni la Galleria ha beneficiato di un programma di ristrutturazione particolarmente importante, includendo le operazioni di restyling operate dal fondo americano Blackstone, capace di unire la forte tradizione di un luogo simbolo di Torino a un approccio più contemporaneo, in grado di rendere la piazza più viva. La Galleria, che è stata immortalata in diversi film, comprende 21 unità commerciali, tra cui tradizionali icone del commercio torinese, come il caffè Baratti & Milano, lo Sfashion Caffè e il Cinema Romano. Un trasferimento ha interessato il negozio di liberty e art Dèco Alessandro Macrì, e un nuovo arrivo includerà la libreria Luxembourg, che a gennaio aprirà la sua nuova sede. L’acquirente della Galleria Subalpina, Crea.Re, è stata fondata nel 2017.

 

Mara Martellotta

(foto F. Darò)