ilTorinese

Il baccalà nelle ricette ritrovate

Una serata a tema il 2 dicembre presso il ristorante osteria il Bacalhau, con un libro di ricette in omaggio

Il baccalà nelle ricette ritrovate rappresenta il fil rouge della seratain cui la cena risulta abbinata alla tradizione culinaria ottocentesca,proposta lunedì 2 dicembre dalle 20, presso il ristorante osteriaBacalhau in corso Regina Margherita 22, a Torino.

Il menù, preparato dallo chef  Fabio Montagna, coniuga la variante del suo noto baccalà, ispirandosi, però, alle vecchie ricette liguri del volume “Le ricette ritrovate”. Prevede baccalà fritto in pallottole, ravioli Maria Rosa Beniscelli, baccalà alla genovese e torta Aida.

Ad ogni coppia che parteciperà alla cena sarà offerta una copia del volume intitolato “Le ricette ritrovate‘” , di cui sono autori Giannina De Marchi, Pina Balduzzi e Marinin Campanella ( editore De Ferrari, 2011)

Il libro raccoglie e pone a confronto due diversi ricettari, quello di Marinin e della figlia Pia, con tutta probabilità redatto a fine Ottocento, e quello di Giannina,  risalente agli anni Cinquanta del Novecento. I ricettari così proposti attraversano un secolo di vita delle autrici e devono essere letti nella prospettiva di un’ evoluzione del gusto e delle modalità di esecuzione dei rispettivi piatti.Rappresentano, inoltre, un interessante specchio dii vita borghese delle due autrici, in quanto il cibo costituisce non solo un mezzo di sostentamento, ma anche l’espressione di una cultura, delle sue feste e tradizioni.

Ristorante Bacalhau Tel 0118397975

 

MARA MARTELLOTTA

La Juventus perde due punti importanti in casa

E alla fine, dai e ridai, è successo: la Juve si è fatta sorpassare dall’Inter, che ha prontamente approfittato del pari interno dei bianconeri contro un ottimo Sassuolo. Non si capisce cosa stia accadendo a questa squadra, che dopo una buona partita in Champions ieri ha sbagliato praticamente tutto.

Sarri parte con il solito 4-3-1-2, Bernardeschi trequartista e davanti Ronaldo e Higuain; rientrano Sandro e Cuadrado, in mezzo Bentancur e Can con Pjanic.

E dire che sembrava una Juve agguerrita: nei primissimi minuti già un’occasionissima, anche se Can non riesce a girare in porta un bel cross di Higuain, e dopo poco sempre Can non trova la porta; poi ci provano Bonucci di testa e Pjanic scodella per Higuain che però non è fortunato e la palla va fuori di pochissimo. Arriva finalmente il vantaggio bianconero al 21′ con un gran destro da fuori area di Bonucci, lo Stadium pensa di poter stare tranquillo.

Macchè: dopo appena due minuti  il Sassuolo pareggia con un Boga in giornata di grazia, che si mangia Sandro e fa lo sgambetto a Buffon.

La Juve riparte e stavolta ci riprova il Pipita, ma egoisticamente spara in curva, peccato che non veda CR7 liberissimo in area. La squadra di casa sembra confusa, Sandro non chiude mai su Boga, Can e Bernardeschi insufficienti, l’attacco non conclude: Ronaldo e Higuain fanno poco movimento e il Sassuolo ci va a nozze.

Tra l’altro una nota di merito va di sicuro al diciottenne portiere del Sassuolo, che ieri ha parato di tutto e di più, togliendo dall’angolino persino una punizione di Ronaldo. Dall’altra sponda, invece, Buffon sembra addirittura spaesato: il gol del vantaggio avversario al 47′ st è in gran parte una sua responsabilità, che si fa scappare dalle mani il tiro non irresistibile di Caputo. Certo, il primo a sbagliare è stato Cuadrado, che mette in difficoltà De Ligt, il quale sbaglia il disimpegno e l’avversario ne approfitta, ma la papera di Buffon non si può vedere. Non è da lui.

Comunque, agguantato il pareggio, il Sassuolo non dà segnale di accontentarsi e vuole il colpaccio, insiste e spinge: a questo punto Sarri corre ai ripari e fa entrare Matuidi per Can e Dybala, il suo uomo più in forma, per Bernardeschi (nullo): la partita magicamente cambia, perchè la Joya porta in campo idee ed entusiasmo, oltre a far ammattire la difesa del Sassuolo, ed al 69′ si procura un rigore, che Ronaldo non sbaglia: 2-2.

Sulla spinta del pareggio, la Juve ritrova un pò di coraggio e fioccano i tiri in porta, con buone combinazioni Dybala-Ronaldo, ma Turati para tutto, non c’è verso. Sarri tenta la carta Ramsey (togliendo Higuain) per dare velocità alla manovra: buoni scambi con Dybala, ci provano entrambi ad andare al tiro, però non vuole entrare, Turati è fantastico. L’ultima occasione è al 92′ st, sulla testa di CR7, che però manda di poco a lato.

Brutta Juve, opaca, senza idee. Ronaldo da recuperare, perchè il solo rigore non basta.

ovunqueecomunque#finoallafine#

Rugiada Gambaudo

Il robot chirurgo salva paziente grave. Primo intervento in Italia al Mauriziano

Per la prima volta in Italia paziente con grave forma di aritmia cardiaca ventricolare é stato sottoposto ad una procedura di ablazione con un robot, presso l’ospedale Mauriziano di Torino

Il robot dialoga con la risonanza magnetica e cura le aritmie. Per la prima volta in Italia un paziente di 65 anni, affetto da una grave forma di aritmia cardiaca ventricolare minacciosa per la vita con rischio di arresto cardiaco in cardiomiopatia, é stato sottoposto ad una procedura di ablazione con un robot, presso l’ospedale Mauriziano di Torino. Il sistema robotico Stereotaxis ha localizzato le lesioni aritmogene con un mappaggio elettrico del cuore, utilizzando informazioni estratte dalla risonanza magnetica cardiaca. L’intervento, durato 4 ore, é stato effettuato dal dottor Stefano Grossi, presso la sala di elettrofisiologia della Cardiologia del Mauriziano (diretta dal facente funzione dottor Mauro De Benedictis), ed é tecnicamente riuscito.
Esistono forme di cardiopatia in cui le lesioni cardiache che provocano aritmie e morte improvvisa sono nascoste nello spessore del cuore e non sono visibili con le metodiche tradizionali. Solo la risonanza magnetica cardiaca è in grado di visualizzarle.
Da oggi, grazie a questa tecnologia, tali lesioni aritmogene vengono trasferite dalla risonanza magnetica alle mappe elettriche utilizzate dal cardiologo elettrofisiologo durante l’intervento di ablazione. In questo modo il robot, guidato dal cardiologo, riesce a raggiungere con estrema precisione le sedi cardiache malate, un tempo invisibili ed a distruggerle mediante ablazione transcatetere, impedendo l’insorgere di nuove aritmie. La risonanza magnetica cardiaca è stata eseguita dalla dottoressa Chiara Lario, presso la Radiologia (diretta dal dottor Stefano Cirillo).

Perotti e Ferrero, gli eventi culturali del Pannunzio

Martedì 3 dicembre alle ore 17, nall’Aula Magna della Scuola d’Applicazione dell’Esercito (via dell’Arsenale, 22), verrà ricordato il Generale Giuseppe Perotti, M.O. al Valor Militare,comandante militare del CLN. Piemontese , fucilato dai fascisti al Martinetto 75 anni fa. Interverranno il Gen. D. Salvatore Cuoci, Comandante della Scuola di Applicazione; lo storico Pier Franco Quaglieni e la dr. Laura Marruccelli, nipote del Gen. Perotti. Per partecipare all’incontro è necessario prenotare scrivendo a: info@centropannunzio.it

Giovedì 5 dicembre a Palazzo Ceriana Mayneri, Circolo della Stampa (c. Stati Uniti, 27), dopo un incontro conviviale, il Presidente del Centro “Pannunzio”, Chiara Soldati, consegnerà il “Premio Pannunzio 2019” a Ernesto Ferrero, dirigente editoriale, scrittore, traduttore, direttore, dal 1998 al 2016, del Salone Internazionale del Libro di Torino. Alle 20,30 verrà fatta una simulazione del premio per i giornalisti.

Controlli dei carabinieri sciatori sulle piste del Sestriere

Durante il fine settimana, i Carabinieri sciatori del Comando Provinciale di Torino hanno pattugliato le piste da sci del comprensorio Via Lattea, aperte sabato e domenica in formato ridotto per l’avvio della stagione invernale. 31 gli interventi complessivi, perlopiù scontri tra sciatori e accompagnamenti a valle di persone in difficoltà. I CC, inoltre, hanno pattugliato i sentieri più isolati per prevenire che gli escursionisti potessero imbattersi in situazioni pericolose, visto il marcato pericolo slavine.
Non sono mancati anche numerosi interventi “a terra”, nei centri abitati di Cesana Torinese, Claviere e Sestriere, dove molte persone hanno richiesto l’ausilio dell’Arma perché rimasti bloccati nella neve o perché coinvolti in piccoli incidenti stradali. Nella sola giornata di domenica sono state ben 22 le richieste d’intervento al 112 per criticità connesse alla forte nevicata in quota e nei vari centri abitati di alta montagna.

Memorie balcaniche e storie bosniache con Barbara Castellaro

 Il 4 dicembre a Mondovì

Mercoledì 4 dicembre, alle 16, presso la Sala Scimé di Mondovì ( in corso Statuto 11/d) si terrà la presentazione del libro di Barbara Castellaro “Requiem Per La Bosnia” a cura della Delegazione cuneese dell’Associazione Italiana di Cultura Classica. L’evento è organizzato con il patrocinio della Città di Mondovì e con la collaborazione di molte associazioni culturali (l’ANPI di Mondovì e l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Cuneo; Gli Spigolatori di Mondovì e il Centro Studi Monregalesi). Introdurrà Stefano Casarino, presidente della delegazione AICC di Cuneo. Discuteranno con l’autrice Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Cuneo, e lo scrittore Marco Travaglini, autore della postfazione al libro. Protagonisti di “Requiem per la Bosnia” sono le persone incontrate dalla scrittrice piemontese nell’unico Paese europeo con una forte radice musulmana, mescolata alla cultura slava e mitteleuropea e con una millenaria storia di contatto tra le tre religioni monoteiste: l’ebraica, la musulmana e la cristiana. Barbara Castellaro è riuscita nel non facile compito di trovare le parole più adatte per descrivere paesi e persone, storie individuali e collettive di un paese che era il cuore profondo della terra degli slavi del Sud, martoriato dai conflitti a cavallo del millennio, nell’ultimo decennio del “secolo breve ”.

Un tempo di guerre e dissoluzione che ha lasciato tracce profonde, forse ineliminabili, che viene raccontato alla luce di quanto è accaduto dopo, della vita di tutti i giorni, delle paure e delle aspettative, dei sogni e degli auspici di tante e tanti che non hanno inteso chinare la testa di fronte al destino. “Sono una viaggiatrice come tanti altri che ha voluto entrare in contatto con un fatto storico terribile, che ha voluto incontrare i “sopravvissuti”, che ha cercato di avvicinarsi a un Paese e al suo popolo”, scrive Barbara Castellaro. In questi ultimi anni, in Europa, in Italia, siamo stati travolti da cambiamenti rapidissimi, frenetici; ci troviamo in un mondo sempre meno umano e sempre più virtuale, in cui sembrano prevalere la diffidenza, l’odio per chi arriva da lontano alla ricerca di un futuro migliore, di un’opportunita, il risentimento verso chi ha idee differenti, l’indifferenza di fronte alle sofferenze degli altri. “Fisicamente non si abbattono ponti né s’innalzano muri, ma in realtà lo si fa ogni giorno – afferma la scrittrice – con le parole, con i comportamenti, con i fatti; lo si fa attraverso l’esclusione, la ghettizzazione, l’allontanamento, il respingimento,il disprezzo. E questo è anche peggio.Di fronte a tanta ostilità, a tanto rancore, a tanta violenza, ho pensato che questo mio lavoro dovesse essere reso accessibile: parla di grandi dolori, ma anche di perdono, di rinascita e di speranza. La solidarietà che manifestammo al popolo bosniaco deve essere, oggi, estesa a tutti coloro che soffrono e chiedono aiuto. Siamo stati costruttori di pace in terre martoriate e, adesso, dobbiamo essere costruttori di pace nel nostro Paese, aprendo frontiere e cuori. Una donna bosniaca mi disse che noi italiani siamo un popolo meraviglioso,un popolo che non nega mai un sorriso, sempre pronto ad aiutare. Non so se, oggi, penserebbe questo, ma sono convinta che potremo tornare a esserlo perché c’e del buono in ciascuno di noi. Dobbiamo soltanto fare in modo che la notte si dilegui e la luce possa splendere”.

Clima, i Verdi e gli studenti

“Venerdì 29  è stato il giorno del cosiddetto ‘black friday’ (il venerdì nero) momento dell’anno in cui i consumatori possono trovare offerte e sconti su ogni tipo di prodotto nei locali commerciali e sui siti di e-commerce. E’ stato però anche il giorno in cui si è svolto il 4° sciopero per il clima. Moltissimi giovani a Torino, provenienti dai tantissimi centri del Piemonte, hanno nuovamente manifestato nelle piazze del capoluogo per ribadire al mondo della “politica” e della “finanza” che è necessario prendere provvedimenti contro il cambiamento climatico, gli attuali modelli di sviluppo basati sul consumismo sfrenato e sulle energie fossili. Tra gli studenti con gli striscioni c’erano anche tantissime persone con un’età elevata, a dimostrazione che la salute del pianeta riguarda tutti, non solo i più giovani. Noi di ‘Europa Verde – Verdi Piemonte’ eravamo presenti con un nostro striscione con la scritta <<Non c’è un pianeta B>> per far capire che per salvaguardare la nostra salute, le nostre economie, i nostri territori, dobbiamo salvaguardare la salute del pianeta. Siamo dunque convinti, come partito ecologista, che in futuro una politica di sviluppo basata sulla sostenibilità ambientale, su un uso più moderato e rispettoso delle risorse della terra ci può e ci deve essere in Italia come nel resto del mondo.”

Cosi in una nota i due portavoce dei Verdi del Piemonte, Tiziana Mossa e Alessandro Pizzi.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Elif Shafak “I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo”

-Rizzoli-   euro   19,00

Inizia con un colpo al cuore questo magnifico romanzo della scrittrice turca 47enne Elif Shafak.   Gli ultimi istanti di vita del titolo sono quelli di Leila Tequila: prostituta dal cuore d’oro, forte e coraggiosa, ma reietta dal mondo. Uccisa e gettata in un cassonetto dei rifiuti. La vita la sta abbandonando ma le resta il tempo per andare indietro e rivivere momenti significativi della sua esistenza. L’incipit è geniale, lo spirito di Leila non vuole lasciare il mondo e la sua anima vaga ripescando nel passato: si rivede neonata, accolta con delusione dal padre che dopo ripetuti aborti della moglie desiderava un figlio maschio. Poi rivive stralci dell’infanzia solitaria, gli abusi sessuali di cui è stata vittima in famiglia ed altri passi successivi della sua difficile vita. Nei minuti che ancora la tengono legata alla Terra, Leila mette a fuoco sapori, odori, atmosfere. Ci regala personaggi, situazioni, rapporti umani e disumani, che la Shafak descrive afferrando il lettore e immergendolo nella vita della protagonista. Tante pennellate per un affresco in cui ci sono i tanti contrasti della Turchia, la Istanbul affascinante ma anche spietata. Con i suoi bordelli e la complicità meravigliosa tra donne disperate che annaspano per vivere, ma sanno perfettamente cosa sono solidarietà e amicizia, al punto da sfidare la legge per dare giusta sepoltura a Leila. Già perché come ultimo affronto, il suo cadavere verrà sepolto nel Cimitero degli Abbandonati, dove neanche una lapide ricorda i nomi di chi giace sotto sbrigative palate di terra. Pagine bellissime sul senso della vita e sulle storie dimenticate, scritte con la profondità di questa autrice che non teme di alzare la voce. Tant’è che nel 2006 è stata processata per il suo romanzo “La bastarda di Istanbul” in cui aveva fatto riferimento al genocidio degli armeni, tutt’oggi un tabù in Turchia.

 

Tatiana De Rosnay “Sentinella della pioggia”   -La nave di Teseo- euro 19,00

In una Parigi apocalittica, battuta dall’ incessante pioggia e quasi sommersa dall’acqua, ha luogo la riunione familiare dei Malegarde che festeggiano due ricorrenze. Il padre, Paul, esperto di alberi – per i quali nutre “un amore furibondo”- sta per compiere 70 anni e in più ricorrono i 50 anni del suo matrimonio con Lauren , 61enne senza trucco e “mozzafiato” che fa ancora voltare il capo agli uomini. Per l’occasione è in programma un week end insieme ai figli Linden e Tilia: nomi scelti dal padre in onore del suo albero preferito, il tiglio, (in inglese, Linden). Lui è un giovane fotografo di successo gay che per anni non era riuscito a fare coming out; lei ha una tragedia alle spalle e arriva da Londra dove vive con la figlia e il secondo marito. Mentre la Senna minaccia di straripare, anche sui Malegarde sta per abbattersi una bufera tutta privata, in cui tornano a galla incomprensioni, rancori, dolori e lacune affettive mai colmate. Una famiglia in cui le distanze sono state a tratti abissali. Paul ha dedicato la sua vita alla tenuta di famiglia e a salvare gli alberi ed è rimasto “un mistero per il suo unico figlio maschio”. Lauren forse è stata una madre distante e con qualche segreto. Linden ha faticato ad accettare la sua omosessualità; incompreso dai genitori, a 16 anni aveva scelto di andare a vivere con la zia Candice. Durante la cena che li riunisce accadrà qualcosa di grave e di lì in poi ecco il susseguirsi di rivelazioni, rimpianti, bugie e meccanismi che si annidano nelle   pieghe di una famiglia. Tutto raccontato con la magistrale bravura di Tatianne De Rosnay, di cui avevamo amato il bestseller internazionale “La chiave di Sara” da cui l’omonimo film (nel 2010) con Kristin Scott Thomas.

 

 

David Sedaris “Calypso”   -Mondadori-   euro 18.00

Sedaris è uno scrittore umoristico americano (di origine greca) trapiantato nella campagna inglese e, più che saggi o romanzi, regala ai lettori pagine della sua vita con contorno brillante di note satiriche, riflessioni varie e narrazioni esilaranti, dal retrogusto spesso dolceamaro.

Vive tra New York, Londra e Parigi; ma di fatto conduce una vita da nomade toccando più latitudini del globo per le sue tournè di letture, inframezzate da scorribande di shopping compulsivo e dalla sua ossessione per la raccolta dei rifiuti (è stato anche netturbino volontario). In “Calypso” distilla pagine su una nutrita schiera di argomenti. Tanto per cominciare c’è il suo rapporto con il compagno Hugh: ed è curioso che Sedaris si sia battuto per il matrimonio gay, ma poi non si sia mai sposato, perché interessato, più che altro, alla conquista della libertà di farlo. Sullo sfondo c’è la casa al mare, a Emerald Isle, sulla costa del North Carolina. L’autore l’ha comprata un po’ in onore dei soggiorni della sua infanzia (gli sono rimasti nel cuore); un po’ per riunirvi periodicamente fratelli e sorelle (Sedaris è il 2° di ben 6 figli). Il racconto di quelle reunion è intriso di note esilaranti, ma anche di incursioni in argomenti e dinamiche familiari che non sempre scivolano con facilità. Humor e annotazioni profonde delineano argomenti di spessore come il complesso rapporto con il padre, l’alcolismo della madre Sharon e soprattutto il suicidio della sorella Tiffany, che ha segnato profondamente l’animo dello scrittore. Su tutto aleggia il pregnante senso della mortalità dell’uomo e la maestria nell’affondare la penna fino al nocciolo duro dell’animo umano.

 

 

Orange Cup, 4 medaglie per i nuotatori piemontesi

Nello stadio del nuoto di Eindhoven intitolato a Pieter Van Den Hoogenband si è svolta nel week end l’Orange Cup, tradizionale e importante manifestazione autunnale di nuoto per salvamento. Un appuntamento cui l’Italia ha partecipato come sempre con alcuni degli atleti più forti in ambito nazionale, tra cui i piemontesi Greta Pezziardi, Francesca Cristetti e Davide Petruzzi, tutti e tre tesserati per la Rari Nantes Torino e tutti saliti sul podio nella due giorni di gare.

Di seguito il riepilogo delle medaglie raccolte dai nuotatori piemontesi:
– Davide Petruzzi oro nei 100 manichino pinne e torpedo
– Davide Petruzzi argento nella 4×50 ostacoli con gli altri azzurri Edoardo Giuseppe Pirola, Mattia Ponziani e Mauro Ferro
– Francesca Cristetti e Greta Pezziardi argento nella 4×25 manichino con Livia Elisa Fiori e Sara Ongaro
– Greta Pezziardi argento nella 4×50 mista con Sara Ongaro, Livia Elisa Fiori e Federica Volpini

L’articolo completo a questo link

Al via le Settimane della sicurezza, nel ricordo delle vittime della ThyssenKrupp

Lunedì 2 dicembre 2019 alle ore 11.00 è in programma la presentazione della decima edizione delle Settimane della Sicurezza (dal 2 al 15 dicembre 2019), presso il Centro San Liborio – FabLab Pavone gestito da Sicurezza e Lavoro in via Bellezia 19 a Torino (ingresso anche dal giardino Jan Palach, all’angolo con via San Domenico).

Alla conferenza stampa, introdotta dalla presidente dell’associazione Loredana Polito, intervengono, insieme ai familiari delle vittime ThyssenKrupp, i rappresentanti di istituzioni, enti e associazioni che promuovono la manifestazione, tra cui:

Andrea Tronzano, assessore Attività produttive e pmi Regione Piemonte

Enzo Lavolta, vicepresidente del Consiglio Comunale di Torino

Antonio Fornari, consigliere comunale di Torino

Mimmo Carretta, consigliere comunale di Torino

Massimo Guerrini, presidente Circ. 1 di Torino e vicepresidente Api Torino

Giovanni Straniero, coordinatore Lavoro Circoscrizione 1 di Torino

Marianna Del Bianco, coordinatrice Lavoro Circoscrizione 4 di Torino

Vita Rocca Romaniello, vicario direzione Inail Piemonte

Claudio Spadon, direttore Apl (Agenzia Piemonte Lavoro)

Annalisa Lantermo, referente scientifica Sicurezza e Lavoro

Federico Bellono, segretario Camera del Lavoro Torino

Rocco Pellegrino, coord. Gruppo Tecnico RLS Camera del Lavoro Torino

Gabriele Muzio, responsabile Area tecnica Api Torino

Nicola Emilio Iozzo, presidente associazione Il Bandolo

Angelo Frau, presidente Cit Turin Lde

Salvatore Abisso, vicepresidente associazione Legami d’Acciaio

Lorenza Milardi, coordinatrice Udu Torino

Massimo Iaretti, responsabile nazionale Sicurezza sul lavoro Apidge

Modera: Massimiliano Quirico, direttore Sicurezza e Lavoro.

Le Settimane della Sicurezza sono organizzate in occasione dell’anniversario della tragedia alle Acciaierie ThyssenKrupp di Torino (6 dicembre 2007) da Sicurezza e Lavoro, insieme a Istituzioni, enti, associazioni, familiari delle vittime, datori di lavoro, lavoratori, lavoratrici, studenti, studentesse e cittadini.

Sono un’occasione per promuovere la cultura della salute, della sicurezza, dei diritti, della formazione e della prevenzione, in particolare tra i giovani, sul lavoro e a scuola.