ilTorinese

Non più di quattro

Caleidoscopio rock USA anni 60

I denigratori del garage rock lo additano spesso come sottoprodotto, fase di “crisi” del rock&roll, se non addirittura come “cascame” del rock; naturalmente a torto, ponendo a sostegno dei loro teoremi alcuni luoghi comuni di difficile estirpazione, tra cui quello secondo il quale il garage è un genere caratterizzato da scarso interesse per l’elemento armonico, da ridondanza e mancanza di accuratezza nel risultato musicale.

 

In moltissimi casi l’idea di monotonia armonica può essere facilmente confutata, ma in altri è indiscutibile, specialmente in vari esempi di “crude rock” del 1966, quando vi era una vera e propria predilezione per il suono impuro, l’incisione grezza, il canto sporco, masticato e growling. Succedeva che non si raggiungevano più di 4 o 5 accordi, ma il tutto rientrava in uno stile voluto, più che dettato da analfabetismo musicale o da trascuratezza; era il “protopunk” anni ‘60, quello che alle mie orecchie suona sempre e comunque come “più punk del punk del decennio successivo”, perché “punkish” nel suono e nella voce, piuttosto che nella velocità, nelle idee o nella contestazione politica.

Esempio lampante di questa monotonia quasi ipnotica e ostinata fu un brano di una band dell’area tra Eugene e Springfield (Oregon): The Sires. Erano tutti teenagers tra i 15 e i 16 anni della Sheldon High School di Eugene, unitisi a fine 1964 in un gruppo affiatato e dal grande entusiasmo, rock crudo e scheletrico, molto da “basement” come direbbero negli “States”. Erano Marty Berg (V), Ron Craig (chit), Mike Briggs (chit, b) Ro[d]ger Koliece (org), Robert Grebb (batt) e Dean Lo[w]man (V, b), cui subentrerà Warner [Doc] Swebke. Avevano come manager Bruce Mitchell, che li seguiva da vicino assicurando date in vari teenage clubs, adult clubs e nightclubs tra Eugene, Springfield, Veneta, Monroe, Cottage Grove, fino a Mapleton e Florence a ovest e Oakridge ad est. The Sires ebbero buon successo anche in alcune “Battles of the Bands” (Lane County) e arrivarono anche secondi dietro i più famosi “Gentlemen Wild” in una competizione nel 1966. Quasi a ruota uscì l’unico 45 giri, che contiene il brano “ipnotico” sopra accennato, attorcigliato su una ripetitiva serie di accordi: “Don’t Look Now” (GRS 1094; side B: “Come To Me Baby”), su etichetta Graves Recording Service di Alan Graves a Eugene, con copyright Dean Lowman; si segnala che secondo molti il disco sia stato inciso nel “basement studio” della casa di Alan Graves, ma è probabile che invece sia stato registrato presso i locali del teen club “The Tork Club”. Inoltre salta subito all’orecchio (e all’occhio) il forte contrasto tra la forma musicale grezza, cruda e sporca del prodotto discografico e l’immagine pulita e “da bravi ragazzi” che è costante in tutte le foto di esibizioni o promozioni della band. Per il biennio 1967-1968 non si segnalarono ampliamenti del raggio di azione nelle performances dei The Sires, che videro purtroppo l’uscita di Dean Lo[w]man, arruolato tra i marines per la guerra in Vietnam; andò persa la figura principale della band, che entro il 1969 si sciolse dopo aver perso gran parte della spinta propulsiva e dell’entusiasmo degli esordi. Dean Lo]w]man stesso uscì particolarmente segnato e provato dalla guerra del Vietnam e subì direttamente negli anni successivi gli effetti subdoli ma letali del famigerato Agente Arancio (Agent Orange).

 

Gian Marchisio

Arrestato nel ristorante mentre ruba in piena notte

Gli agenti hanno recuperato l’intera refurtiva

Gli agenti del Commissariato San Paolo hanno arrestato un cittadino italiano di 40 anni, con precedenti di polizia a carico, per furto aggravato in un’attività commerciale.

Lunedì notte, poco dopo le 4, la titolare di un ristorante di via Frejus contatta la Polizia riferendo di assistere, tramite le telecamere collegate con il suo smartphone, a un furto in atto nel suo locale. Un uomo travisato che calza un passamontagna si aggira nel locale.

Gli agenti del commissariato inviati sul posto arrivano pochi istanti prima che il ladro si allontani e lo fermano. I poliziotti trovano il quarantenne, in possesso di un sacchetto contenente alcuni oggetti asportati dal ristorante: un IPhone 4, due orecchini in argento e più di 200 euro in contanti. Tutta la refurtiva viene poi restituita alla legittima proprietaria.

Gli agenti rinvengono anche arnesi atti allo scasso, motivo per il quale denunciano in stato di libertà il reo. L’uomo cerca anche di dissimulare la sua identità fornendo false generalità, anche per questo reato verrà denunciato.  

“Linea sicura”, bilancio di un anno di controlli sui mezzi Gtt

Nel progetto, in collaborazione con GTT, nel 2019 la Polizia municipale in supporto ai controllori ha svolto attività di controllo sui mezzi pubblici, mirate in particolare su alcune linee “critiche”

Nello specifico:

Personale coinvolto: 101 Agenti della Polizia municipale con l’ausilio di unità cinofile;

  1. 78 operatori GTT;
  2. 113 vetture controllate linee 2,29,60,72,9,16,3,18,57,51,11,77,4,5,71,74,12;
  3. 4063 passeggeri controllati;
  4. 390 violazioni per mancata corresponsione dei titoli di viaggio;
  5. 1 persona indagata per rifiuto d’indicazione sulla propria identità personale art 651 C.P. e resistenza a un pubblico art. 337 C.P.;
  6. 2 notizie di reato contro ignoti per spaccio di sostanze stupefacenti art. 73 D.P.R. 309/90;
  7. 1 violazione amministrativa per detenzione per uso personale di sostanza stupefacente art 75 D.P.R. 309/90.

Lega: “Con autonomia migliori servizi”

Da Palazzo Lascaris

Dichiara il Consigliere Regionale Andrea Cerutti (Lega): “A 76 anni dalla Carta di Chivasso, la Regione Piemonte, con una maggioranza allargata, vota finalmente la sua autonomia. Si tratta di un primo passo per conferire un mandato forte a questa amministrazione regionale, nel momento in cui discuteranno le materie oggetto di devoluzione con lo Stato centrale”.

Aggiunge Cerutti (Lega): “Apparentemente potrebbe sembrare un provvedimento che non abbia grande incidenza sulla vita quotidiana, invece, è l’esatto opposto e presto i cittadini ne toccheranno con mano i risvolti positivi. Siamo stati i primi in Regione Piemonte ad assumerci questa responsabilità ed ad aver votato convintamente questo provvedimento proprio ad inizio mandato, perché lo reputiamo indispensabile per il nostro operato futuro. La situazione disastrosa ereditata dalla scorsa giunta non può che essere superata partendo da questo atto indispensabile, che porterà più competenze, più efficienza, più responsabilità e più risparmi”.

Conclude Cerutti: “Un Nord, forte, unito e virtuoso richiede che la propria responsabilità nella gestione della spesa venga riconosciuta per fornire sempre migliori servizi ai propri cittadini”.

Dagli anni ’70 sulla politica le ombre della criminalità organizzata

Tegola in testa a Roberto Rosso, di riflesso al governatore Cirio e alla maggioranza di centrodestra. Per il tipo di  accusa mi tremano le gambe

 

Difficile trovare un’accusa così infamante, almeno qui al Nord,
anche se ( purtroppo ) il rapporto tra criminalità organizzata, politica ed imprenditoria risale
agli anni ’70. Ha pagato con la vita il capo della Procura di Torino Caccia e affilati alle cosche
come Giovanni Jaria sono diventati addirittura vicesegretario regionale del Psi negli anni
’80. Si è sempre saputo che la comunità calabrese è molto unita. Il che  non significa, sia ben chiaro, che
tutti i Calabresi sono ‘ndranghetisti. Anzi, l’ esatto opposto. Il procuratore capo di Cosenza
Gratteri è orgogliosamente calabrese. Precisa ogni volta che può di non voler lasciare la sua terra
per essere maggiormente incisivo nella lotta alla ‘ndrangheta, considerata la più potente del
mondo. Organizzazione che si è “evoluta”. Si e messa a fare l’ assicurazione nel traffico di
droga. Direttamente non tocca nulla e non rischia. Dà una sorta di fideiussione
ai produttori latinoamericani. Se gli acquirenti non pagano ci pensa lei a pagare eliminando
fisicamente i debitori. Fa da garante e viene pagata. Ovviamente la massa di soldi viene
riciclata in attività lecite. La globalizzazione determina un rapporto con le mafie locali. Anche
qui, nessuno sostiene che Torino è diventata Napoli. Non c’ è Scampia. Ma mi sa che si sta
tragicamente difendendo nel permettere infiltrazioni mafiose ( appunto ) di varie nazionalità
presenti come comunità immigrate. Dall’ est Europa come dalla Nigeria. Da un lato le cose
si complicano ma dall’ altro gli investigatori hanno sempre le antenne puntate per capire e
reprimere. Le accuse fatte a Roberto Rosso paiono decisamente circostanziate.
L’ arresto è indice di colpevolezza: non penso che la Dia di Torino l’ abbia emesso a cuor
leggero. Roberto Rosso, oramai ex assessore, è molto noto non solo a Torino. Giorgia Meloni lo
ha espulso da Fratelli d’ Italia e, valutati gli sviluppi sarà parte civile nel processo.
Detto in soldoni, se rinviato a giudizio avrà più fronti processuali. Ma si deve essere garantisti.
Le foto e le intercettazioni telefoniche sono ampiamente diffuse. La procura mette le mani avanti.
Divisione tra colpevolisti ed innocentisti. Non siamo ne’ magistrati, né avvocati difensori.
Qualcosa di simile avvenne anni fa nel Canavese con sviluppi processuali diversi. Fabrizio Bertot
ex Sindaco di Rivarolo ed ex deputato europeo fu assolto, viceversa Nevio Coral ex sindaco di
Leinì fu arrestato e poi condannato. Roberto Rosso ha 58 anni ed è da almeno 40 anni in politica.
40 anni sempre al vertice della politica. Da giovane  vicesegretario nazionale del movimento
giovanile democristiano, fino  a Forza Italia.
Nel passaggio tra la prima e la seconda repubblica ebbe una collaborazione con Segni il referendario, figlio
dell’ ex Presidente della Repubblica. Con Il pugliese Fico si era allontanato dal Cavaliere e sempre
insieme erano confluiti in Fratelli d Italia. Ha fatto di tutto. Dal consigliere comunale e vicesindaco, al deputato ed addirittura sottosegretario.
Con Roberto Cota fu vicepresidente regionale. Subito dopo ai margini della politica masticava
amaro non accontentandosi della professione di avvocato civilista. Riprendeva la scalata come
Sindaco di Trino. Stravinceva battendo gli epigoni del vecchio PCI. Trino, una delle roccaforti
storiche dei comunisti piemontesi. Infine l’ avventura della candidatura a Torino. Anzi della
ricandidatura a Torino. Perse il ballottaggio con Chiamparino ed accusò l’ allora presidente del
Piemonte Enzo Ghigo di averlo boicottato nonostante entrambi di Forza Italia. Tutti sapevano
che il suo traguardo erano le elezioni regionali e tutti sapevano che tra i requisiti per fare l’
assessore c’era un ottimo risultato nelle preferenze. Andò tutto secondo programma. Ora
si dovrà stabilire a che prezzo ha ottenuto questo risultato. 8 arresti dimostrerebbero
che la Dia sa il fatto suo. Ripeto, nessuna condanna prima del rinvio a giudizio e dei processi.
Sicuramente Roberto Rosso è stato incauto nel frequentare certe persone.
Cosa che si sarà già pentito di aver fatto. Mi sa che la sua carriera politica è volta al termine.
Forse non si dimetterà da consigliere regionale ma non era solo lì che voleva fermarsi. Oltre l’inevitabile e comprensibile ostracismo di chi gli era e gli sarà intorno.
Con solo due possibili soluzioni. Se verrà assolto sarà considerato un ingenuo caduto in un
gioco più grande di lui e non particolarmente e politicamente affidabile. Se condannano in tutti gradi
di giudizio dovrà fare, come tutti,  i conti con sé stesso e la sua morale.

 

Patrizio Tosetto

Letizia Ferraris è il nuovo Presidente del CSI Piemonte

La nomina questo pomeriggio durante la riunione di insediamento del Consiglio di Amministrazione

 

Letizia Ferraris è il nuovo Presidente del CSI Piemonte, nominato all’unanimità questo pomeriggio, nel corso della riunione di insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio.

“Sono onorata della nomina a Presidente del CSI Piemonte”, ha affermato Letizia Ferraris. “Inizia oggi un cammino, che insieme agli altri membri del Consiglio di Amministrazione, percorreremo con impegno. Obiettivo precipuo del CSI è quello di proseguire nel percorso di trasformazione e rinnovamento avviato in questo ultimo anno. Come testimoniano i risultati ottenuti nel 2019 e come auspicato dal Direttore Generale Pietro Pacini durante la presentazione del Piano di Attività 2020 all’Assemblea dei Soci, raccogliamo la sfida di rendere il CSI protagonista dell’innovazione pubblica piemontese e italiana, al servizio di tutti gli enti e capace di semplificare la vita e il lavoro di tutti i cittadini”.

Completano il nuovo Consiglio di Amministrazione Luca Angelantoni (nominato da Regione Piemonte), Filippo Gliozzi (Città di Torino), Marco Ciurcina (Città Metropolitana di Torino) e Barbara Gagliardi (Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino e altri Enti).

Costanzo (M5s): “Operai Mgc-Manital in attesa delle mensilità non pagate” 

In comune ad Ivrea da oltre 3 ore

Inaccettabile l’ attesa estenuante degli operai davanti ai cancelli del comune di Ivrea per ottenere  i due stipendi mancanti che la ditta, collegata alla Manital, deve loro. Da oltre 3h ore gli operai Mgc stanno aspettando, nell’androne del comune di Ivrea, come lavoratori e cittadini di serie b nella speranza, ormai piuttosto vana, di ricevere gli assegni delle due mensilità non pagate dal titolare.  Nessuna certezza e nessuna garanzia, solo una snervante attesa che ha il sapore di un’ennesima presa in giro. Proprio oggi  il Tribunale di Ivrea ha deciso di non decidere  sull’insolvenza dell’azienda e sulla possibile conseguente amministrazione controllata: tutto rimandato al 9 gennaio.  Oltre ai diversi mesi difficili, si preannuncia un Natale molto magro non solo per gli operai della Mgc, ma per gli oltre 10000 lavoratori e le loro famiglie della Manital. Così in una nota la deputata torinese Jessica Costanzo della commissione lavoro.

Una caricatura per Natale

Inizia oggi l’ultimo week end di Wedding in Christmas a Stupinigi

 

Oltre ad ammirare la Mostra i Presepi e il bellissimo Villaggio di Babbo Natale, Natale è Reale ha in serbo molte sorprese per i futuri sposi.Nell area Wedding in Christmas potrete trovare tutto ciò che occorre per organizzare un evento unico: matrimoni, cerimonie, ricorrenze speciali come compleanni di 18 anni, battesimi, cresime, comunioni. Ad attendervi ci saranno stand con vestiti da sposa, fiori, pasticceria, fotografi e una caricaturista che sara’ a disposizione per cogliere le vostre caratteristiche più importanti e metterle su carta.

Sara Sciammaro Caricaturista vi aspetta a Stupinigi: con poche e simpatiche linee saprà catturare ogni dettaglio regalando un sorriso che potrà durare per sempre.

“Cancellare la prescrizione è contro la Costituzione”

Riceviamo e pubblichiamo

 

Il Governo conferma con un accordo che dal 1 gennaio 2020 sarà cancellata la prescrizione dopo la sentenza di primo grado. Azione, +Europa e Radicali italiani  organizzano per domani, 21 dicembre, in via Maria Vittoria 38 a Torino (presso Social Fare), un incontro dal titolo “Cancellare la prescrizione è contro la Costituzione”.

Interverranno:
Paolo Borgna (Magistrato della Procura della Repubblica a Torino)
Fabrizio Cassella (Costituzionalista, Università di Torino)
Arianna Corcelli (Avvocato membro del direttivo delle camere penali del Piemonte)
Interverranno per le forze politiche: Claudio Lubatti (Consigliere comunale – Azione), Marco Cavaletto (Coordinatore Gruppo +Europa Torino), Igor Boni (Presidente nazionale di Radicali Italiani)

Sino all’ultimo giorno noi non ci arrenderemo a questo mostro giuridico che, in contrasto con l’art. 111 della Costituzione, estende senza limiti la durata del processo.
“Il populismo penale è il precursore del populismo politico” come ha scritto recentemente Emma Bonino. “… La cultura del diritto che oggi detta legge al ministero della Giustizia ha una evidente parentela con quella visione panpenalistica e “combattente” della giustizia, che ha avuto notevole diffusione in tutte le componenti della sinistra italiana e non solo. Una visione che presta alla giustizia penale un ruolo abusivo di sorveglianza generale della società e della politica, e ai processi e alle pene il compito di soddisfare le aspettative dei cittadini rispetto ai fenomeni di maggiore allarme, reale o percepito”.
Noi assistiamo allibiti all’imbarazzo di Renzi e Zingaretti che avvallano l’idea che i diritti individuali degli accusati non costituiscano essi stessi “sostanza di giustizia”, ma devono essere subordinati all’azione della magistratura inquirente e giudicante per l’interesse collettivo.

Per informazioni: Boni (348/5335309)

Ricordata (in lingua piemontese) la Carta di Chivasso

NELL’INTERVENTO DI  EMILIANO RACCA (PROGETTO VILLAMIROGLIO MPP)

Venerdì nella sala del consiglio comunale di Chivasso è stata celebrata la ricorrenza della Carta di Chivasso documento firmato durante un convegno clandestino organizzato da esponenti della resistenza delle Valli Alpine che postulava la realizzazione di un sistema politico federale  repubblicano su base regionale e cantonale. Sono intervenuti il sindaco Claudio Castello, il presidente del consiglio comunale Gianni Pipino e Massimo Gaudina, capo della rappresentanza della Commissione Europea a Milano. Successivamente ha dato un proprio contributo, tutto in lingua piemontese, Emiliano Racca, consigliere comunale dei Progetto Villamiroglio MPP (gruppo consigliare del Comune di Villamiroglio) che ha evidenziato come i precedenti interventi avessero esaltato soprattutto l’aspetto europeista della carta, dimenticando le dimensioni regionale e locale. Poi ha evidenziato come nell’attuale impostazione dell’Europa siano sempre maggiori coloro che non vi si riconoscono e ha domandato per quale motivo l’Unione Europea abbia avuto due pesi e due misure nel censurare le politiche dell’Ungheria da un lato e nel non censurare quelle dello Stato Spagnolo per la Catalogna .

Massimo Iaretti