ilTorinese

Musei torinesi, boom di visitatori nel ponte del 2 giugno

Visitatori nel ponte del 2 giugno (sabato 31 maggio – lunedì 2 giugno 2025) alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, al MAO Museo d’Arte Orientale e a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino:

GAM: 1814 ingressi

MAO: 1471 ingressi

Palazzo Madama: 4113 ingressi

Totale Fondazione Torino Musei: 7398 visitatori

Ai Musei Reali di Torino

Nel weekend tra sabato 31 maggio e lunedì 2 giugno 2025, sono stati emessi 13.342  biglietti. In particolare, 11.528 hanno consentito la visita alle collezioni permanenti e allo Spazio Leonardo, mentre 1.814 sono stati i biglietti staccati per ammirare l’esposizione Da Botticelli a Mucha. Bellezza, natura, seduzione, fino al 27 luglio nelle Sale Chiablese.

Ottima è stata anche l’affluenza libera, rilevata grazie a un nuovo applicativo digitale, nei Giardini Reali (5.489), l’area verde di straordinario valore monumentale e ambientale che ospita fino al 16 settembre la mostra personale di Giuseppe Maraniello.

 

 

Un’importante affluenza premia l’offerta culturale dei Musei Reali e la mostra di Giuseppe Maraniello appena inaugurata nei Giardini Reali e al primo piano della Galleria Sabauda, con numeri significativi registrati durante il fine settimana che ha celebrato la Festa della Repubblica Italiana. Un successo cui ha indubbiamente contribuito la volontà del Ministero della Cultura di avvicinare il pubblico allo straordinario patrimonio artistico italiano, offrendo l’ingresso gratuito la prima domenica del mese e lunedì 2 giugno” – dichiara Mario Turetta, Direttore delegato dei Musei Reali.

 

La mostra Giuseppe Maraniello. Asa Nisi Masa (Napoli, 1945), allestita fino al 16 settembre in Piazzetta Reale, nei Giardini Reali e al primo piano della Galleria Sabauda, promossa dai Musei Reali Torino e realizzata con Nicola Loi – Studio Copernico, a cura di Francesco Tedeschi, presenta 14 opere scultoree e ambientali di uno dei protagonisti dell’arte italiana degli ultimi decenni, che dialogano con gli spazi storici e monumentali.

 

Con le suggestioni delle opere contemporanee, il pubblico ha potuto ammirare anche il Giardino di Levante, riaperto al pubblico dopo i lavori di restauro finanziati con fondi PNRR, che accoglie la statua in marmo con l’allegoria della Primavera, copia fedele della scultura di Simone Martinez realizzata tra il 1740 e il 1753, collocata a contorno della splendida Fontana dei Tritoni.

Si aggiunge la rassegna Da Botticelli a Mucha. Bellezza, natura, seduzione – allestita nelle Sale Chiablese fino al 27 luglio – un viaggio attraverso le diverse forme di rappresentazione della bellezza nel corso dei secoli, tra Rinascimento e primo Novecento.

Prodotta dai Musei Reali di Torino con Arthemisia e curata da Annamaria Bava, l’esposizione presenta oltre 100 opere tra dipinti, disegni, sculture antiche e oggetti d’arte provenienti dai Musei Reali di Torino, dalle Gallerie degli Uffizi e da molte altre prestigiose istituzioni, con magnifiche statue e bassorilievi archeologici di età romana, passando da Botticelli e Lorenzo di Credi, di cui vengono messi a confronto due straordinari capolavori. Il percorso prosegue con opere rinascimentali, in un excursus per temi che tocca il mito, il fascino dell’antico, la natura e l’universo femminile, fino ad arrivare all’inizio del Novecento con la seduzione delle opere di Alphonse Mucha, maestro dell’Art Nouveau. Contestualmente, nel nuovo Spazio Leonardo, al primo piano della Galleria Sabauda, è esposto lo splendido Volto di fanciulla, disegno autografo di Leonardo da Vinci realizzato tra il 1478 e il 1485 circa, proveniente dalla Biblioteca Reale. Il prezioso foglio è esposto entro una teca blindata e climatizzata all’interno di uno scrigno, rivestito con materiale specchiante, sul quale si riflettono scritture e disegni di Leonardo che rivestono le pareti. Lo Spazio Leonardo è un innovativo allestimento multimediale permanente per raccontare e valorizzare la raccolta dei disegni del maestro conservata nella Biblioteca Reale che, per ragioni di tutela, non può essere esposta con continuità; tra gli apparati informativi, un touch screen per sfogliare integralmente il Codice sul volo.

 

 

Il maestro Fabio Luisi dirige il concerto di chiusura della stagione Sinfonica della Rai

Il concerto di chiusura della stagione Sinfonica 2024-2025  dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in programma giovedì 5 giugno prossimo alle 20.30 all’Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino, è  affidato al Direttore emerito Fabio Luisi. La serata, trasmessa in live streaming sul portale di RAI Cultura, è registrata da Radio 3 che la trasmetterà in differita in data da destinarsi  e replicata venerdì 6 giugno alle ore 20.

Luisi ricopre importanti incarichi presso la Dallas Symphony Orchestra e la NHK Symphony Orchestra di Tokyo; il concerto accosta due celebri pagine del grande repertorio sinfonico. In apertura di serata la Sinfonia n. 8 in si minore D 759 di Franz Schubert, detta “Incompiuta”. Un alone di mistero avvolge la genesi e la composizione di questo capolavoro sinfonico, chiamato appunto “Incompiuta” perché priva degli ultimi due movimenti rispetto ai quattro complessivi che tradizionalmente costituivano, nel periodo classico, questa forma. L’unica certezza rimane la data di composizione, il 30 ottobre 1822, apposta da Schubert sull’autografo che egli stesso inviò all’amico Hans Hüttenbrenner, esponente della Società  Stiriana di Graz, in segno di gratitudine per la nomina a membro onorario. Su questa sinfonia, eseguita per la prima volta postuma ben 43 anni dalla sua composizione,  il 17 dicembre 1865 a Vienna, sotto la direzione di Johann von Herbeck, fu aggiunto da quest’ultimo come Finale  l’ultimo movimento della Terza Sinfonia dello stesso Schubert. La Sinfonia fu riscoperta dal direttore Johann von Herbeck nella biblioteca di uno degli amici fidati di Schubert e fu composta  da due soli movimenti e da uno Scherzo lasciato allo stato di abbozzo, per ragioni mai chiarite  che hanno alimentato  l’equivoco della sua compiutezza; tuttavia la pagina rimane una delle più squisite espressioni del Romanticismo musicale.

Nella seconda parte del concerto è in programma la Sinfonia n. 7 in mi maggiore di Anton Bruckner, un’opera monumentale composta tra il 1881 e il 1883, che consacrò alla fama universale il suo autore, ormai sessantenne. Centro espressivo della Settima è rappresentato dalla profonda meditazione sulla morte contenuta nell’Adagio, che Bruckner scrisse sotto l’impressione della malattia e della scomparsa del venerato Wagner. Si tratta di una Sinfonia di assoluto lirismo, che manifesta con solennità il temperamento tragico e al tempo stesso febbrile dell’ultimo Romanticismo.

I biglietti per il concerto sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino e online sul sito dell’OSN Rai.

Informazioni 0118104653, biglietteria.osn@rai.it

Mara Martellotta

Al Pannunzio conferenza su Pasolini e ricordo di Fiammotto

PRIMA DELLA CONFERENZA VERRA’ RICORDATO EDOARDO MASSIMO FIAMMOTTO, GIORNALISTA E DIRIGENTE DEL CENTRO, IMPROVVISAMENTE SCOMPARSO. IN SUO ONORE VERRA’ OSSERVATO UN MINUTO DI SILENZIO

Venerdì 6 giugno alle ore 18 al Centro “Pannunzio” in via Maria Vittoria 35H a Torino, Pier Franco Quaglieni parlerà sul tema: “Pier Paolo Pasolini e il fascismo degli antifascisti”. Un tema controcorrente che appartiene al Pasolini “corsaro”, quando lo scrittore e regista prese posizione contro un antifascismo di maniera “ormai fuori tempo massimo”. Egli denunciò il pericolo di una nuova forma di “fascismo” legata al presente, facendo sue alcune denunce di Pannella. Anche sulla Resistenza e sulla contestazione maturò idee diverse rispetto alla “vulgata”. Pasolini morì nel 1975 ed il Centro “Pannunzio” lo ricorda a 50 anni dalla scomparsa. Introdurrà Mario Barbaro.

Prima della conferenza Pier Franco Quaglieni ricorderà il giornalista e dirigente del Centro Pannunzio Edoardo Massimo Fiammotto e verrà osservato un minuto di silenzio. Il Centro Pannunzio, in lutto, si stringe attorno ad amici e famigliari.

“Dolcetto Summer Fest“ a Rodello

Sabato 7 giugno 2025 è in programma la terza edizione del “Dolcetto Summer Fest“, un grande evento di degustazione che porterà nel centro storico di Rodello circa 40 produttori di Dolcetto da diverse aree del Piemonte, street food, musica e tanto altro ancora, per celebrare uno dei vitigni più rappresentativi del Piemonte e scoprire il fascino e l’autenticità di un borgo di Langa meraviglioso e ancora incontaminato.
Il Dolcetto è un vino versatile, che ha tante identità (sono ben 12 i vini a denominazione di origine prodotti con questo vitigno), che si adatta bene a cibi diversi: ecco perché il programma dell’evento prevede, oltre alla presenza dei produttori di Dolcetto, anche stand gastronomici, dove sarà possibile gustare i prodotti del territorio, sperimentando sfiziosi abbinamenti wine&food.
Il programma prevede alle 10.00, presso il Teatro Chiesa dei Battutidi Rodello, la Tavola Rotonda I vini del futuro: opportunità per il Dolcetto, moderata dal Prof. Luigi Bertini, con gli interventi di autorevoli relatori, fra cui il Prof. Vincenzo Gerbi, il Prof. Andrea Tote del Politecnico di Milano, Alberto Marchisio, Direttore Generale Cadis 1898, Sergio Germano, Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Barbara Pagnutti, Direttrice Marketing e Comunicazione della Tonutti Grafiche SPA di Udine e altri esperti del settore.
Alle 17.00 prenderà il via la degustazione dedicata ai wine lovers, che potranno accedere all’evento acquistando un pass di degustazione vini al costo di 20,00 € + commissioni in prevendita e 23,00 € sul posto, che consentirà di degustare liberamente tutti i vini presenti: con le sue oltre 80 etichette, la “Strada del Dolcetto” è il più vasto banco di assaggio dedicato al Dolcetto nelle diverse denominazioni e peculiarità, narrate da produttoriconsorzi e associazioni provenienti dalle principali aree vocate a questo importante vitigno. I visitatori potranno costruire il proprio percorso per aree tematiche per approfondire la conoscenza del vino, dei territori e dei produttori.
Ad arricchire l’offerta, a partire dalle 18.00, stand gastronomici e food truck dislocati nel centro storico, dove sperimentare sfiziosi abbinamenti in un clima festoso e conviviale.
Il giorno seguente, domenica 8 giugno 2025, presso lo Spianamento di San Sebastiano a Diano d’Alba (CN) si terrà un pranzo informale all’aperto, accompagnato dai Dolcetto che hanno partecipato all’evento e verranno riconosciuti imigliori tre vini Dolcetto 2023degustati dalla giuria di esperti durante la Degustazione alla Cieca, prevista per sabato 24 maggio 2025.
BIGLIETTI
Il costo del biglietto di ingresso al Dolcetto Summer Fest è di 20,00 €+ commissioni in prevendita online e include degustazioni illimitate, oltre al calice e la tasca portabicchiere in omaggio.
Il costo del biglietto per il pranzo di domenica 8 giugno 2025, presso lo Spianamento di San Sebastiano a Diano d’Alba è di 35,00 € a persona e include il menu completo e tutti i vini in degustazione libera.
PRODUTTORI PRESENTI CON POSTAZIONE DEDICATA:
  1. Abrigo F.lli, Diano d’Alba (CN)
  2. Abrigo Giovanni, Diano d’Alba (CN)
  3. Adriano Marco e Vittorio, San Rocco Seno d’Elvio, Alba (CN)
  4. Agnelli Viassone, Alba (CN)
  5. Borgogno Francesco, Barolo (CN)
  6. Brezza, Barolo (CN)
  7. Campàro, Diano d’Alba (CN)
  8. Cantina comunale I Söri di Diano, Diano d’Alba (CN)
  9. Cascina Corte, Dogliani (CN)
  10. Consorzio Tutela Vini d’Acqui, Acqui Terme (AL)
  11. Conterno Fantino, Monforte d’Alba (CN)
  12. F.lli Giribaldi, Rodello (CN)
  13. Ghera, Molare (AL)
  14. La Castella, Roddino (CN)
  15. Mario Rivetti, Alba (CN)
  16. Mossio Fratelli, Rodello (CN)
  17. Olivero Mario, Roddi (CN)
  18. Produttori di Montelupo Albese (Giachino Claudio, Giorgio Sobrero, Cantina Oriolo, Az. Agr. Marello)
  19. Quila, Neive (CN)
  20. Renzo Drocco, Rodello (CN)
  21. Roccasanta, Perletto (CN)
  22. Savigliano Fratelli, Diano d’Alba (CN)
  23. Traversa 1816, Spigno Monferrato (AL)
  24. Valletti, Dogliani (CN)
  25. Vietti, Castiglione Falletto (CN)
  26. Viticoltori Rodello, Rodello (CN)
BANCO D’ASSAGGIO DEL DOLCETTO:
  1. Cà d’Michel, Cossano Belbo (CN)
  2. Cantina Clavesana, Clavesana (CN)
  3. Cantina Flori, Treiso (CN)
  4. Cascina Gentile, Capriata d’Orba (AL)
  5. Cortino Produttori Dianesi, Diano d’Alba (CN)
  6. Fratelli Serio&Battista Borgogno, Barolo (CN)
  7. Gigi Rosso, Castiglione Falletto (CN)
  8. Marrone, La Morra (CN)
  9. Massucco, Castagnito (CN)
  10. P.G. Mascarello, Clavesana (CN)
  11. Rizzi, Treiso (CN)
  12. Salvano, Diano d’Alba (CN)
  13. Tenuta Gaggino, Ovada (AL)
  14. Terrenostre, Cossano Belbo (CN)
  15. Villadoria, Serralunga d’Alba (CN)
STREET FOOD:
  1. BeleBUN, Monforte d’Alba (CN)
  2. Beppino Occelli, Farigliano (CN)
  3. Cantina Comunale di Rodello (Déjà vu wine bar)
  4. Cascina Buschea, Rodello (CN)
  5. Ciabot del Cua, Bosia (CN)
  6. Golosalba, Diano d’Alba (CN)
  7. La Taranta, Rodello (CN)
  8. Riso Scagliotti, Fontanetto Po (VC)
  9. Salumificio Benese, Bene Vagienna (CN)
  10. Sole Luna street food, Torino (TO)
Dolcetto Summer Fest 2025 Centro storico Rodello 07 giugno 2025 Biglietti- Strada del barolo
Per info scrivere a comunicazione@stradadelbarolo.it
 
Alla prossima !
LUCA GANDIN

Roma, cibi e studenti piemontesi al ricevimento del Quirinale

Il Piemonte è stato fra i protagonisti del tradizionale ricevimento offerto a Roma dal Capo dello Stato per la Festa della Repubblica e tenutosi ieri sera nei giardini del Quirinale. L’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni ha accompagnato la presentazione dei prodotti d’eccellenza proposti agli ospiti ed è stato ricevuto in udienza dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

«Assieme al collega Gianluca Gallo della Regione Calabria – spiega l’assessore Paolo Bongioanni – ho ricevuto dal Presidente della Repubblica l’invito a contribuire al ricevimento offerto dal Quirinale per la festa del 2 giugno con le specialità gastronomiche d’eccellenza del Piemonte e con la partecipazione degli studenti di un istituto alberghiero, il “Maggia” di Stresa con il quale mi congratulo, che hanno supportato le strutture del Quirinale nella sua preparazione. Autorità istituzionali, diplomatici e personalità invitate al ricevimento nei giardini del Quirinale hanno potuto così gustare specialità come la carne di fassona, burro e formaggi del Piemonte e la Nocciola Tonda Gentile Igp che è la più buona del mondo. È stato un onore per me poter essere il portavoce di una filiera agroalimentare reputata la migliore d’Italia e quindi, di riflesso, la migliore del mondo».

L’udienza dell’assessore Bongioanni con il presidente Mattarella è stata preceduta da un incontro con i funzionari e dirigenti della struttura del Quirinale: «È stata l’occasione – sottolinea Bongioanni – per offrire la piena disponibilità del Piemonte a continuare a contribuire con i propri prodotti d’eccellenza alle cene e occasioni dì rappresentanza offerte dal Quirinale».

Fra gli istituti alberghieri di tutta Italia, selezionati a turno ogni anno su base regionale dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, quest’anno è stato scelto l’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Maggia” di Stresa (Vb): gli studenti hanno collaborato con la Struttura ristorazione e ricevimenti e con il Servizio di accoglienza e di ospitalità del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica già da diverse settimane prima del tradizionale appuntamento. Il Presidente della Repubblica li ha incontrati nei giardini del Quirinale e ha consegnato loro una targa ricordo.

2 Giugno, Pro Pal in piazza

Un gruppo di manifestanti pro Pal, alcuni dei quali sono accampati da giorni in piazza San Carlo hanno steso un vessillo palestinese da un lato all’altro di via Roma ed esposto striscioni contro la guerra, mentre in piazza Castello si svolgeva la cerimonia della Festa della Repubblica.

Alzabandiera per la Festa della Repubblica

“La Festa della Repubblica è una ricorrenza cui i torinesi e tutti gli italiani sono molto legati. In questa giornata, un pensiero va riservato a tutti i rappresentanti delle forze armate che sono impiegate in tante aree critiche nel mondo, a difesa della pace e della democrazia.

In un momento storico così complicato risuonano forti le parole del presidente Mattarella, un monito per promuovere la cultura della pace e del dialogo, la cifra caratterizzante, da tanti decenni, della nostra Repubblica”. Queste le parole del sindaco Stefano Lo Russo, pronunciate a margine della cerimonia dell’alzabandiera in piazza Castello, che ha aperto le celebrazioni del 2 giugno.

Ad intonare le note dell’Inno Nazionale e ad accompagnare la parata d’onore delle forze dell’ordine è stata la Banda Musicale del Corpo di Polizia Locale della Città di Torino. Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, il prefetto Donato Carfagna ha consegnato quattro onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica italiana”. La cerimonia di consegna delle onorificenze è poi proseguita alle ore 11 nell’Aula Magna della Scuola Ufficiali dell’Esercito di via Arsenale 22 alla presenza del Sindaco. Tra gli insigniti il rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna, che è stato nominato commendatore, la presidente dell’Ascom torinese Maria Luisa Coppa e la fondatrice di Mamre suor Giuliana Galli, alle quali è andato invece il cavalierato.

La giornata si chiuderà alle ore 17, nuovamente in piazza Castello, con la cerimonia dell’ammainabandiera. Per la Città di Torino sarà presente l’assessore alla Polizia Locale e alla Sicurezza Marco Porcedda.

TORINO CLICK

Inutile nasconderlo, siamo onesti: Barriera è il primo problema di Torino

La distanza tra Barriera con la metà della Città che sta bene in questi anni è aumentata tantissimo. Occorre dare subito e di più a chi abita in Barriera, non sono figli di un Dio minore.

 
Lettera aperta

Caro Direttore,
Dopo un’altra notte di violenza in Barriera e letti i giornali del mattino Ti scrivo.
Nel parlare della Costituzione  il Presidente Mattarella dice che garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio, il diritto al lavoro e la promozione della cultura diffusa superando il divario digitale. Conosco Barriera da oltre cinquant’anni da quando ci passavo quindicenne con mio papà per andare da San Mauro all’Enel di via Bologna 11 di fronte alla Nuvola, per capirci. Uno dei miei migliori amici abitava in via Cherubini. Una ragazza che mi piaceva lavorava alla ZIP di corso Giulio Cesare. Era un Quartiere dignitoso di Torino che stava accogliendo l’arrivo dal Sud di tanti nostri connazionali in cerca di lavoro e di una vita migliore. Ricordo l’ironia dei giornali  per coloro che coltivavano i pomodori sui balconi o nella vasca da bagno delle Case popolari di via Bologna. La differenza o la distanza dai Quartieri del Centro e della Collina c’era ma non enorme come oggi. Da quando ho iniziato a frequentare la Madonna della Pace per solidarietà con Don Stefano, il Parroco aggredito dagli spacciatori, entro in Torino passando da corso Giulio o da corso Vercelli e svolto in largo Giulio Cesare per contare gli spacciatori che hanno base in corso Palermo sul retro della Pace. Alla Domenica ci vado a Messa. Con i miei amici prima di Natale raccogliamo generi alimentari che portiamo alla Caritas della Pace dove assistono centinaia di famiglie che hanno poco da mangiare. Oggi c’è una distanza tra il reddito procapite di Barriera con i Quartieri del centro enorme. Ieri pomeriggio sono passato a prendere mia figlia che abita in zona Corso Dante per andare a visitare mia cognata ammalata in una clinica della Collina. Mentre da corso Vittorio attraversavo il Po e salivo in collina , di fronte a tanta bellezza mi son chiesto ma i miei amici di Barriera sono proprio figli di un Dio minore?  Ho ripensato al Sindaco che in Prefettura il  7 gennaio  2022 diceva che la sicurezza in Barriera è come a S. Rita o al Sindaco  che nel corso della Assemblea de La Stampa al Liceo Einstein chiedeva di non esagerare a raccontare la situazione di Barriera o a chi come Elisa Giordano che stamane in un articolo cerca in ogni modo di trovare qualche buona notizia in Barriera. Sono  stato educato a rispettare in ogni modo anche chi la pensa diversamente da me ma così si vuole nascondere la realtà di gente che ogni giorno, ventiquattr’ore al giorno,  vive male , molto male , il decadimento o il degrado di Barriera. Da oltre dieci anni Amministro una azienda a Genova e so che gli azionisti mi avrebbero già mandato a casa se io analizzassi la parte della mia clientela meno redditizia con lo stesso ragionamento del Sindaco o di Elisa. Siamo seri e onesti. Barriera e altre parti della Città vivono in condizioni distantissime dalla metà della Torino che sta bene. Quasi  metà dei torinesi che non riesce a risparmiare vive sperando che non capiti alcuno degli eventi che purtroppo  capitano nella vita perché non saprebbe come farvi fronte. Ma nella metà della Città che sta male c’è una parte che oltre a avere redditi bassi, oltre a non riuscire a risparmiare non ha un lavoro sicuro e vive in mezzo alla violenza e al pericolo di una aggressione. A questa gente il Sindaco ha detto che il Comune sta facendo un intervento di 30 milioni di recupero urbano e che è in costruzione la Linea 2 della Metro. Ma la linea 2 della Metro arriverà solo nel    2032.  Ma in Barriera c’è bisogno oggi di lavoro e di consumi che aiutino i negozi normali a stare in piedi e a rendere vitale il quartiere. In azienda se ho sedi che lavorano di meno vi sposto lavoro per mantenere alto il livello della attenzione e dell’impegno . Ecco perché dico e urlerò sempre più forte, come ho fatto per la TAV, di spostare subito in Barriera una attività pubblica che genera posti di lavoro. Perché se si continua a portare tutto al Lingotto, o S.Rita, alle OGR o in corso Marche,la distanza con Barriera aumenterà ancora. Ecco perché insisto nel chiedere di spostare in Barriera il Centro per la Intelligenza artificiale con i suoi posti di lavoro molto qualificati. In questo modo si porterebbe nuovo lavoro in Barriera, ci sarebbero ricadute sul commercio della zona e si darebbe a Barriera una prospettiva di un futuro ad alto livello, una riqualificazione nel vero senso della parola, una iniziativa che rappresenterebbe uno sbocco di alta qualità per i ragazzi che frequentano i Licei della zona che sono oggi insieme alle Parrocchie i luoghi della speranza e della solidarietà. Da anni in Barriera si vive molto peggio che nel resto della Città. Se la politica  come diceva Paolo VI è il più grande gesto di carità la Amministrazione della Città deve spostare ricchezza, cioè posti di lavoro di qualità e benessere in Barriera.
Mino GIACHINO

Ritiro di Pentecoste con Enzo Bianchi

Il periodo estivo presso la fraternità monastica di Enzo Bianchi è costellato da numerosi eventi.
Questa domenica, 8 giugno, si terrà il ritiro di Pentecoste: l’occasione per celebrare insieme la rinascita dello Spirito che, come dice il Vangelo di Giovanni, “soffia dove vuole, non sai né di dove viene né dove va”.
Una frase profonda, che rimanda al Mistero della Fede e all’impossibilità di possedere, racchiudere in concetti o dominare la grandezza di Dio, che resta sempre qualcosa di più grande, che va al di là della nostra comprensione. Lo Spirito arde oltre i confini del pensiero umano e si rivela solo nel silenzio dei nostri cuori.
La Pentecoste rappresenta un momento di trasformazione interiore: nel racconto degli Atti degli Apostoli (2,1-13), gli apostoli, riuniti nel cenacolo, ricevono lo Spirito Santo sotto forma di lingue di fuoco che simboleggia la trasformazione degli uomini impauriti in testimoni coraggiosi e il manifestarsi di un’energia spirituale che unisce e va oltre le differenze (gli apostoli parlano lingue diverse ma si comprendono) e questo sancisce la nascita della Chiesa come comunità viva: un senso di vitalità che si respira e viene rinnovato quotidianamente tra le mura della Casa della Madia.
Il ritiro presso la fraternità monastica di Enzo Bianchi, rappresenterà un momento di riflessione comune, di ricerca di sé e di ascolto di quel soffio, più profondo del nostro stesso respiro.
La giornata sarà scandita da due meditazioni, una al mattino e una al pomeriggio; la celebrazione eucaristica e l’omelia verranno presiedute da Don Piero Agrano ed è possibile ancora riservare il proprio posto al ritiro. La fraternità monastica offre questi momenti di celebrazione durante i passaggi significativi dell’anno liturgico, a partire dall’Avvento, e la Pentecoste rappresenta l’ultima di queste tappe significative.
Parteciparanno al ritiro ospiti da diverse regioni d’Italia tra cui Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto ed Emilia-Romagna.
Un’occasione per ritrovarsi insieme a Padre Bianchi e ai monaci della Madia per ricercare quel respiro che abita e arde nelle profondità del nostro essere.
È possibile prenotare inviando una mail a info@casadellamadia.it oppure telefonando al numero +39 375 507 0733.
IRENE CANE

Cirio ad Atene per ricordare Santorre di Santa Rosa

In mattinata anche l’incontro con il viceministro della Cultura, Jason Fotilas. “Nel 2026 Grecia Paese ospite del Salone del Libro, occasione per rinforzare i legami con il Piemonte”
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio oggi ad Atene per le celebrazioni del 2 giugno e per commemorare Santorre di Santa Rosa, eroe del Risorgimento italiano e dell’indipendenza greca, a 200 anni dalla morte, all’interno delle celebrazioni organizzate dall’ambasciata d’Italia a Zappeion di Atene. Con la vicesindaca di Savigliano, Federica Brizio, e Sergio Soave, storico e studioso dell’800 italiano.
«Ringrazio l’ambasciatore Cuculi per aver risposto positivamente alla mia sollecitazione e per aver organizzato con noi questo importante momento. Nel giorno della festa della nostra Repubblica, è particolarmente significativo ricordare un uomo che ha combattuto per l’indipendenza, in Italia e poi in Grecia. Santorre di Santa Rosa è un grande piemontese e un grande italiano che unisce la storia dei nostri due Paesi, Italia e Grecia. in una parabola avventurosa spinta da un ideale al tempo stesso romantico, modernissimo e profondamente europeo: quello della lotta per la libertà e l’autodeterminazione dei popoli – dichiara il presidente Cirio – Il Piemonte e la Grecia oggi sono quindi idealmente uniti nel celebrare una figura pronta a sacrificarsi nel nome della libertà e dell’uguaglianza, e di cui ancora oggi abbiamo un grande bisogno».
Della delegazione piemontese fa parte anche il Comune di Savigliano.
«Siamo onorati che il nostro illustre concittadino saviglianese venga ricordato, anche in terra greca, con tanto affetto e tanti onori. Segno questo del profondo spessore umano di Santa Rosa e dell’alto valore del suo operato: insegnamenti di libertà ancora attuali, più che mai, al giorno d’oggi. Nel segno di Santa Rosa e dei suoi ideali, il 2 giugno rinsalderemo i legami con l’amico popolo greco, con il proposito di mai dimenticare ciò per cui l’eroe del Risorgimento si spese» dichiarano il sindaco Antonello Portera e il vicesindaco Federica Brizio.
«A 200 anni dalla morte di Santa Rosa è straordinario che si incontrino le comunità della Grecia e dell’Italia per ricordare un uomo che ha lasciato un messaggio indelebile di libertà e di indipendenza dei popoli» aggiunge Sergio Soave.
Santorre di Santa Rosa cade in battaglia l’8 maggio 1825 nella difesa della piccola isola greca di Sfacteria, oggi nota come Navarino nel Peloponneso. Un drammatico episodio della resistenza del popolo greco nella guerra di indipendenza dall’Impero Ottomano, che avrà termine solo nel 1829. Nato a Savigliano, nel Cuneese, il 18 novembre 1783 da una famiglia di tradizioni militari, Santorre di Santa Rosa è stato sindaco della sua città. Iscritto alla Carboneria, è fra gli aristocratici piemontesi costretti a fuggire dopo che nel marzo 1821 non ottengono l’appoggio di Carlo Alberto di Savoia per far adottare nel Regno di Sardegna la Costituzione di Cadice del 1812 e fare del Piemonte la prima monarchia costituzionale d’Italia. Per aperti interessi geopolitici nel Mediterraneo e verso Oriente, sostiene l’indipendenza della Grecia contro l’impero di Costantinopoli. Il 21 aprile 1825 sbarca a Navarino, dove si preparano gli scontri con le armate egiziane di Mehmet Alì, e l’8 maggio viene ucciso dalle fucilate di un soldato. Già pochi giorni dopo la sua scomparsa, il quotidiano greco “L’amico della legge” dà la notizia della sua scomparsa e ne tesse le lodi per il grande sostegno offerto alla guerra d’indipendenza locale.
VERTICE PRESIDENTE CIRIO E VICEMINISTRO JASON FOTILAS 
In mattinata il presidente Cirio ha incontrato ad Atene Jason Fotilas, vice ministro alla Cultura con delega all’editoria. «Un incontro importante per organizzare le tappe di avvicinamento al maggio 2026, quando la Grecia sarà paese ospite del Salone del Libro di Torino – spiega il presidente della Regione – Con il viceministro abbiamo concordare di fissare quanto prima una riunione con il direttore del Salone Benini, per costruire un progetto che coinvolga anche le università e le scuole. Il rapporto con la Grecia fa parte della formazione di tutti gli studenti italiani, in particolare chi fa studi classici: come Regione siamo disponibili a lavorare per costruire gemellaggi e viaggi studio in questo Paese. Già a settembre il vice ministro sarà in Italia, in Piemonte e a Torino per conoscere il nostro territorio e proseguire le interlocuzioni avviate oggi».