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Energia dal vento in quota: startup torinese sfida il colosso Google

La sfida è lanciata da una startup torinese, Windtime, che grazie a un finanziamento di Invitalia -Agenzia Nazionale per gli Investimenti, contenderà a Google la corsa a catturare energia dal vento in quota.

Anzichè aircraft con generatori elettrici collegati a terra realizzati dalla Makani, affiliata  di Google, Windtime ha brevettato in Cina e Usa l’uso di ”profili rotanti” che agiscono secondo i principi aerodinamici delle pale di un elicottero. Conclusesi positivamente le verifiche teoriche del progetto  i primi prototipi saranno operativi entro fine 2019.

La polfer cattura pregiudicato evaso

Grazie allo smartphone di ultima generazione in dotazione al personale della Polizia Ferroviaria, che tramite un’applicazione speciale consente di restituire nella immediatezza le informazioni sulla persona grazie al collegamento diretto con la banca dati, nella tarda serata di martedì 3 settembre gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Settore Operativo di Torino Porta Nuova, durante un servizio di vigilanza all’interno dello scalo, hanno scoperto che l’uomo che stavano controllando era un pregiudicato evaso dagli arresti domiciliari disposti su provvedimento del Tribunale di Asti.

 

Il 44nne, già noto alle forze dell’ordine per fatti inerenti i reati contro il patrimonio in ambito ferroviario, era ricercato dal 31 agosto.

 

Gli operatori, visto che l’interessato non ha saputo giustificare l’allontanamento e dopo essersi accertati che il provvedimento fosse ancora in atto, procedevano ad informare dei fatti la competente Autorità Giudiziaria. Il Magistrato disponeva il ripristino della misura restrittiva e di conseguenza il soggetto è stato associato presso il carcere Lorusso Cutugno di Torino.

 

Ercole Zuccaro è il nuovo direttore di Confagricoltura Piemonte

Confagricoltura Piemonte, presieduta da Enrico Allasia, d’intesa con Confagricoltura nazionale, ha nominato Ercole Zuccaro direttore regionale dell’organizzazione

Confagricoltura Piemonte rappresenta complessivamente oltre 12.000 imprese agricole attive e un numero di addetti che supera ampiamente le 20.000 unità, su un totale regionale di circa 53.000 imprese e 59.000 addetti.

Agrotecnico, 57 anni, Ercole Zuccaro mantiene gli incarichi di direttore di Confagricoltura Torino, dell’Union Regionale des Agricolteurs Valdotains – Confagricoltura Valle d’Aosta e di presidente dell’Ente Bilaterale Agricolo della Provincia di Torino.

Giornalista professionista, scrive per riviste del settore agroalimentare e ambientale; è socio corrispondente dell’Accademia di Agricoltura di Torino. Collaboratore di Ismea, è consigliere di amministrazione del CAAF Confagricoltura Pensionati Srl e di Mutua Fima.

Ercole Zuccaro è anche vice presidente della Banca di Asti SpA.

Confagricoltura Alessandria, nelle persone del presidente, Luca Brondelli di Brondello, e del direttore provinciale, Cristina Bagnasco, augura buon lavoro a Ercole Zuccaro e saluta il direttore uscente Valter Parodi, già direttore di Confagricoltura Alessandria.

 

 

Arte antica a Villanova

Dal Piemonte

In occasione della 45° “Festa del Riso”, che si terrà  a Villanova Monferrato dal 6 all’8 settembre, il sindaco Fabrizio Bremide e l’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro-Loco hanno deciso di effettuare un’apertura straordinaria, domenica 8 settembre  della  “Collezione di Arte Antica”, donazione di Enrico Colombotto Rosso. Nella sala consiglio comunale saranno, pertanto, visibili  opere dal XVII ai primi del XX° secolo. Si potranno ammirare il curioso quadro del “Maestro dell’Uovo”, un disegno mirabile del “Cerano”, e poi ancora un bellissimo ritratto di un maestro secessionista del Nord Europa ed altre interessanti opere. Quest’anno ricorrono i 15 anni dalla donazione che il pittore Enrico Colombotto Rosso, ultimo grande surrealista del XX secolo, grande collezionista e mecenate ha voluto fare al Comune di Villanova Monferrato. Per l’occasione si è voluta anche ricordare la sua figura di artista unico nel suo genere con una mostra di opere che verranno esposte contemporaneamente sempre in sala consigliare.

Gli orari di apertura sono: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00.

Massimo Iaretti

Pisano e Dadone, due donne piemontesi al governo

Sono due i ministri piemontesi del nuovo governo Conte: alla Pubblica amministrazione la cuneese Fabiana Dadone e all’innovazione Paola Pisano, attuale assessore della giunta Appendino. Entrambe sono esponenti del Movimento 5 Stelle. Pisano, nata nel 1977, è docente di Gestione dell’Innovazione all’Università di Torino e direttrice del Centro di Innovazione tecnologica multidisciplinare dell’Università, appartiene alla classifica delle mille donne più influenti d’Italia. Dadone ha 35 anni ed è parlamentare pentastellata.

5 stelle e Pd, addio al centro sinistra

Dopo la più grande operazione trasformistica del secondo dopoguerra, la politica italiana è
destinata a cambiare in profondità. Nulla sarà più come prima. Certo, e’ perfettamente inutile
ricordare ciò che ormai tutti – o quasi tutti – sanno. Ovvero, il sostanziale “terrore” dei due partiti
che si accingono a governare, delle elezioni anticipate perché sarebbero state sconfitte dalle urne.
Almeno così hanno sostenuto ripetutamente i leader dei due partiti. La conferma del seggio, e
quindi dello stipendio, per un arco di tempo non breve per gli eletti. Il tutto condito e giustificato dal
fatto che, come da copione, siamo di fronte al rischio della “minaccia fascista”, del pericolo di una
“dittatura” strisciante, del restringimento delle “libertà democratiche”, della “concentrazione dei
poteri” e via discorrendo con queste amenità. Oltre a queste considerazioni, peraltro note e ormai
straconosciute da tutti, il governo Pd/5 stelle introduce anche un altro tema, sino ad oggi non così
platealmente confermato e anche teorizzato. E cioè, d’ora in poi la cosiddetta “coerenza” in politica
diventa sostanzialmente un optional, un accessorio, un elemento del tutto estraneo ed avulso dalla
dialettica politica italiana. Ci si può insultare per 10 anni esaltando, scrivendo, sostenendo,
votando, evidenziando le diversità insormontabili e invalicabili tra due partiti e dopo, nell’arco di
pochi giorni, siglare addirittura un “accordo politico”, di “lunga durata” , “strategico” e quasi
“storico”. Tutto cancellato, tutto rimosso, tutto azzerato. Appunto, e’ scomparsa ogni sorta di
coerenza politica, culturale, programmatica e anche di natura comportamentale. Ma, ripeto, si
tratta di considerazioni e di riflessioni talmente note e conosciute che non meritano neanche di
essere ulteriormente commentate.
Quello che, invece, merita un supplemento di riflessione dopo il varo del governo degli ex nemici
irriducibili 5 stelle/Pd, e’ il destino di quello che comunemente e per molti decenni si è chiamato
“l’alleanza di centro sinistra”. È un dato altrettanto scontato che l’alleanza con un partito
antisistema, populista, assistenziale, giustizialista e con l’obiettivo di favorire una “decrescita felice”
segna la fine – momentanea o definitiva lo verificheremo nei prossimi anni – di quella esperienza
che ha segnato in profondità la storia politica italiana. Una alleanza che, seppur nelle diverse fasi
storiche, ha saputo elaborare politiche e ricette di governo frutto dell’incrocio e della sintesi fra le
migliori culture riformiste e costituzionali del nostro paese. È persin ovvio ricordare che l’accordo
storico e di lunga durata con il partito di Grillo e Casaleggio, come lo definisce Zingaretti, chiude
quella pagina e ne apre un’altra del tutto diversa che, ad oggi, non si capisce ancora quale ne sarà
il profilo, la natura e soprattutto il progetto politico e di governo. Ma, al di là di ogni considerazione,
e’ del tutto evidente che si chiude una lunga fase storica e si apre una nuova pagina. Ancora tutta
da decifrare e da scrivere. Del resto, che si chiuda una pagina lo dicono le tonnellate di insulti, di
contumelie, di diffamazioni, di attacchi personali e politici che hanno accompagnato i rapporti tra gli
esponenti principali di quei 2 partiti da oltre 10 anni e che sono stati misteriosamente ed
inspiegabilmente sospesi da circa 15 giorni. E cioè, per elevarla su un terreno politico – si fa per
dire – una contrapposizione politica frontale che per alcuni lustri ha caratterizzato i comportamenti
a livello nazionale e a livello locale tra i due partiti e che poi si sono sciolti come neve al sole in
pochissimi giorni.
Ora, per chi crede ancora che una prospettiva politica, culturale e programmatica di centro sinistra
possa ancora dare un contributo importante per la vita di questo paese, non può rinunciare a
riproporre un patrimonio che e’ stato decisivo per la stessa qualità della nostra democrazia e per la
credibilita’ della cultura riformista italiana. A cominciare da quelle culture e da quei filoni ideali che
in questi decenni non hanno rinunciato a dispiegare, seppur tra mille difficoltà e contraddizioni, la
loro potenzialità nelle diverse fasi storiche. Penso, nello specifico, alla tradizione e alla storia del
cattolicesimo democratico e popolare che non può essere sacrificata sull’altare di uno
spregiudicato disegno trasformista e di potere.
Certo, i conti si fanno sempre con i dati che la realtà di volta in volta ti propone. Anche quando si
tratta della più grande operazione trasformistica del secondo dopoguerra. Però, alla fine, forse la
coerenza alle proprie radici e alla propria cultura potrà ancora giocare un ruolo decisivo per
rafforzare la nostra democrazia e irrobustire il miglior riformismo democratico, costituzionale e
sociale del nostro paese.

Giorgio Merlo

Sequestrati 40 chili di pesci e crostacei trasportati in auto al caldo

Nel corso delle norme attività di controllo del territorio, una pattuglia del comando della IV sezione della Polizia municipale (San Donato), nel primo pomeriggio di ieri, in via Duchessa Jolanda, veniva fermata una normale autovettura che, si è poi verificato, trasportava preparazioni alimentari senza rispetto delle condizioni igienico sanitarie necessarie (celle frigorifere, contenitori speciali etc.).

Il conducente, cittadino di nazionalità cinese, dichiarava di operare normalmente in quel modo, essendo il titolare di una gastronomia in corso Regina Margherita che rifornisce diversi bar e ristoranti in città.

Arrivati in corso Regina gli Agenti hanno trovato un esercizio formalmente in regola per le autorizzazioni ma in cattive condizioni igieniche.

Quindi, gli Agenti provvedevano a denunciare all’autorità giudiziaria i titolari, a segnalare la situazione all’ASL per i provvedimenti di chiusura di sua competenza e a sottoporre a sequestro circa 40 chilogrammi di crostacei, pesci e altri alimenti.

Un pilota torinese di Alitalia accompagna Papa Francesco in Mozambico

Papa Francesco è partito questa mattina alle ore 8.00, per Maputo con il volo Alitalia AZ 4000 per il Viaggio Apostolico che lo porterà anche in Madagascar e a Mauritius. L’atterraggio all’aeroporto della capitale del Mozambico è previsto alle ore 18.30. Il volo è effettuato con Airbus A330 “Giovanni Battista Tiepolo”.

Ad accompagnare Papa Francesco, un equipaggio composto da quattro piloti e nove assistenti di volo. Il supervisore delle attività di bordo sarà il comandante Alberto Colautti, 15.000 ore di volo, capo dei piloti Airbus, 57 anni, friulano, ex elicotterista della Marina Militare, esperto in resilienza e processi cognitivi. Insieme a lui il comandante Paolo Manzoni – 16.000 ore di volo, 62 anni, triestino, sposato due figli, laureato in scienze aeronautiche, appassionato di karate (cintura marrone) che pratica insieme ai figli (cinture nere) – e i primi ufficiali Paolo Marrocco – 15.000 ore di volo, 56 anni, romano, sposato, due figli, laureato in scienze aeronautiche e in scienze religiose – e Luca Garofoli, 12.000 ore di volo, 38 anni, torinese, sposato, una figlia, nel tempo libero pratica a livello agonistico crossfit.

Con Papa Francesco, oltre alla delegazione pontificia, viaggeranno i rappresentanti della stampa italiana e internazionale. Presente a bordo anche il team Alitalia dedicato ai voli speciali.

Dal 1964, in occasione del viaggio in Terra Santa di Paolo VI, Alitalia è la compagnia di riferimento della Santa Sede per i Viaggi Apostolici all’estero.

La politica industriale dell’auto una questione nazionale 

La politica piemontese riporti la questione economica al primo posto. 
Se non ci muoviamo ne subirà effetti pesanti anche l’indotto che invece negli ultimi anni grazie a iniziative meritorie della imprenditoria locale aveva retto
 
Lettera aperta  di Mino GIACHINO ai segretari regionali dei partiti 
 
Carissimi,
Con la pubblicazione dello studio della FIOM sul fortissimo calo della produzione di Auto a Torino la politica non può più stare ferma. Da anni parlo invano del declino economico di Torino e del Piemonte. Ora la situazione è diventata  pesantissima. Dallo studio della FIOM e’ chiaro che  la situazione era visibile già dieci anni fa quando qualcuno diceva che a Torino la trasformazione era un caso di successo. Augurandomi che vi siano ancora margini di recupero Vi scrivo pregandovi di mettere subito al centro della politica piemontese e nazionale  la situazione economica in generale e la situazione dell’auto in particolare.
Torino e il Piemonte hanno dato ma hanno ricevuto anche molto dal settore Auto. Posti di lavoro, crescita del benessere, ricerca scientifica , sviluppo urbano . Torino e il Piemonte con gli stabilimenti automobilistici, con i Centri di ricerche Fiat e Gm, con il Salone dell’Auto hanno rappresentato per decenni nel mondo Torino e la sua gente operosa.
Negli anni 50,60,70,80 la politica era attentissima alle scelte della Fiat da quelle felici a quelle meno felici.
Negli ultimi anni invece la attenzione delle Amministrazioni alla economia produttiva e alla Fiat si è molto attenuata e Torino  ha perso.
Dal 2001 al 2018 mentre il PIL nazionale cresceva di 1,8 punti, il Piemonte perdeva 1,6.
Nel calo economico della nostra Regione ,di Torino d del Paese il calo della produzione delle auto negli stabilimenti torinesi ha sicuramente influito .
Meno male che l’indotto si è trasformato e ha tenuto.
Molti però negarono il declino di Torino come dice oggi anche  il segretario della FIOM.
I dati dello studio della FIOM sono pesantissimi.
Nel 2009 con gli incentivi il Governo di cui ho avuto l’onore di far parte diede un contributo alla ripresa delle produzioni. Io stesso al Governo destinai quasi 100 milioni per la sostituzione dei vecchi camion con i nuovi Euro 5.
Le Amministrazioni torinesi però stettero troppo passive.
Occorre intervenire urgentemente.
Con il Movimento SITAV abbiamo salvato la TAV ma se perdiamo l’auto il danno sarebbe gravissimo per tutto il Paese.
Il Piemonte deve portare la questione AUTO a livello nazionale prima che sia troppo tardi.
Mino GIACHINO 
Associazione SILAVORO SITAV 

In servizio il nuovo direttore Inail del Piemonte

Dal 1 settembre Giovanni Asaro è il nuovo responsabile della Direzione regionale dell’Inail, dopo essere stato per 4 anni al vertice della Direzione regionale della Toscana.

Dal 1° settembre 2019 assume l’incarico di responsabile della Direzione regionale Piemonte Giovanni Asaro, dopo aver guidato per quattro anni la Direzione regionale Toscana.

Procuratore legale, cultore del diritto previdenziale (dipartimento di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari), ha percorso tutta la carriera lavorativa all’interno dell’Istituto ricoprendo vari ruoli ed incarichi di responsabilità. Dal 2000 ha diretto diverse sedi provinciali, nonché la Direzione regionale Calabria nella qualità di Vice direttore. Direttore regionale dal 2011, è stato alla guida delle Direzioni regionali Sicilia, Puglia e infine Toscana.

Giovanni Asaro, convinto assertore della collaborazione tra istituzioni pubbliche, associazioni di categoria e parti sociali, dichiara: “È mia intenzione sviluppare, in continuità con quanto finora realizzato, azioni condivise per contribuire a elevare la qualità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese. A tal fine confido nella disponibilità di quanti sul territorio a vario titolo si occupano della sicurezza sul lavoro per progettare insieme interventi che, in linea con la mission dell’Inail, abbiano l’obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro, ridurre il numero degli infortuni e delle malattie professionali, favorire il reinserimento e la riabilitazione delle persone infortunate e tecnopatiche”.

Massimo Iaretti