ilTorinese

Ruffino (Fi): “Il Governo acceleri la Fase 2”

Il provvedimento del governo per assicurare liquidità alle imprese è un’autentica beffa per migliaia di piccoli e medi imprenditori.

Nessuna impresa vedrà un euro prima di due o tre mesi, cioè quando probabilmente molte di loro avranno chiuso per fallimento e licenziato i dipendenti. Il governo ha messo il muro della burocrazia fra le proprie decisioni e i loro effetti concreti. Ad allungare i tempi c’è poi l’attesa delle autorizzazioni europee, necessarie per un Paese che non ha margini fiscali per agire autonomamente.

È l’insieme di queste circostanze che carica il dibattito sulla riapertura di una drammaticità che non ha altrove. Le cronache ci informano che domani riaprono molte attività in Spagna, Paese come il nostro senza grandi margini di spesa pubblica. Il governo Conte ha tragicamente sbagliato i tempi: se non arriva liquidità nelle casse delle imprese, l’Italia dovrà accelerare la riapertura con gravi rischi sanitari. Se non accelera la fase-2 migliaia di imprese saranno destinate al fallimento. E sarà il fallimento del governo.

on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

Coronavirus, Salizzoni: “La Regione ha perso il controllo”. Il centrodestra: “La sinistra ha tagliato gli ospedali”

 Il chirurgo Mauro Salizzoni, vicepresidente del Consiglio regionale attacca la Regione Piemonte sulla gestione dell’emergenza coronavirus:

“Si vuole negare l’esistenza di un caso Piemonte – commenta con l’agenzia Ansa – ma se dopo la Lombardia, la nostra Regione sta pagando il prezzo più alto in termini di decessi, non credo sia causa del destino cinico e baro”.  Se “la risposta affannata e non priva di errori” avvenuta all’inizio dell’emergenza è comprensibile, prosegue, “non è più accettabile la gestione confusa della Regione, che pare non avere sotto controllo la situazione”.

Secondo Salizzoni su temi quali Rsa, medici di famiglia, tamponi, mascherine e dispositivi di protezione, sanità territoriale “la nave dei capitani Cirio e Icardi  non ha saputo tenere la rotta”.

Replica il capogruppo regionale della Lega Roberto Preioni: “Gli amministratori della regione Piemonte in questi giorni stanno subendo dalle Minoranze attacchi immotivati. Oggi siamo in guerra, c’è gente che combatte questo mostro per salvare vite umane, e invece di essere con noi in trincea le sinistre sparlano comodamente sedute dal loro divano di casa in pantofole.

Anche per questo crediamo sia importante sottolineare che cosa abbiamo trovato in regione Piemonte al nostro insediamento. Per quanto riguarda la Sanità, la precedente guida Saitta – Chiamparino ha chiuso i laboratori di analisi, così come sono stati chiusi molti nosocomi, inseguendo il mito degli ospedali unici per anni, chiudendo le strutture territoriali. Noi invece ci siamo accorti quanto importanti siano le strutture territoriali, i nosocomi vicini alla gente, perché in mancanza di questi non avremmo avuto i posti necessari per curare le persone. Con i loro governi mai eletti dal popolo, Renzi, Letta Monti, non hanno fatto che tagliare e tagliare sulla Sanità, a fronte di richiami ingiustificati dall’Europa matrigna”.

In serata giunge il commento dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi:

«Nel dire che le Asl e l’Unità di crisi hanno fatto il loro, Salizzoni conferma che la Regione si è mossa correttamente, perché è evidente che l’Assessorato alla Sanità opera proprio per il tramite delle aziende sanitarie e ospedaliere e attraverso l’Unità di crisi, appositamente costituita per far fronte all’emergenza. Il resto è la solita polemica politica, poco utile sempre e specie quando arriva da chi ha gestito la Sanità piemontese negli ultimi cinque anni e ce l’ha consegnata con le sue eccellenze, ma anche con le sue tante e gravi criticità, tra cui proprio quella dei laboratori per l’analisi dei tamponi che in Piemonte erano appena due in grado di grado di processarli, contro i quattordici del Veneto. Cosi come i posti di terapia intensiva, appena 287 ad inizio emergenza, un dato tra i più bassi di tutte le Regioni. Oggi i laboratori per i tamponi sono diventati diciotto, i posti in terapia intensiva più che raddoppiati e quelli in terapia sub-intensiva triplicati. Nessun paziente piemontese ha dovuto essere trasferito altrove per ricevere le cure in rianimazione, semmai è stato il Piemonte a dare una mano alla Lombardia nei momenti più drammatici dell’emergenza. Le parole di Salizzoni non offendono l’Assessorato alla Sanità, ma l’intero personale sanitario della Regione che ha reso possibile questo enorme sforzo per riportare il Piemonte nelle condizioni di combattere la sua battaglia più difficile. Prima della politica, viene il Piemonte».

Multati tre negozi aperti

Tre esercizi pubblici sono stati sanzionati ieri pomeriggio dagli agenti del Commissariato Barriera Nizza per la violazione del di esercitare l’attività commerciale dalle ore 13 ieri fino alla mezzanotte di oggi lunedì 13 aprile così come previsto dal decreto del Presidente della Giunta Regionale.

In ordine, sono sati sanzionati un minimarket e un negozio di alimentari, entrambi ubicati in via Saluzzo, e una macelleria dipiazza Bengasi.

Tutti e tre i locali erano aperti con saracinesche alzate, porta d’ingresso aperta e luci accese. In tutti gli esercizi in questione, i poliziotti hanno riscontrato l’uscita dall’attività commerciale di clienti che avevano appena fatto acquisti.

Ciascuno dei negozi è stato sanzionato per 400, per tutti è anche scattata la chiusura per 5 giorni.

In che modo le banche supporteranno le imprese?

*Save the Date Mercoledì 15/4 ore 11.00 WEBINAR Gratuito* ? Emergenza Covid-19: Liquidità alle imprese

In che modo le banche supporteranno le imprese con il Decreto Liquidità.

I relatori saranno:
? Stefano Bresciani – Professore Ordinario di Economia e gestione dell’innovazione presso l’Università di Torino
? Beppe Ghisolfi – Vice presidente Organismo europeo Casse di risparmio
? Giorgio Draperis – Direttore generale BCC di Caraglio
? Ferruccio Franza – Vice direttore generale BCC di Caraglio
? Gianluigi Gola – Dottore Commercialista, Professore incaricato di Corporate governance Univ. Torino
? Andrea Rivolta – Dottore Commercialista, docente di Business Financial Strategy MBA Univ. Torino
Modera:
? Claudio Benedetto – Dottore Commercialista, Professore incaricato di Corporate Governance ad Strategic Analysis, Univ. Torino
Ascolta il parere dei massimi esperti del settore.
Posti limitati. ISCRIVITI SUBITO!
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Arrivati a Torino i medici della “Brigada” cubana. Lavoreranno alle Ogr

Questa mattina all’aeroporto di Torino Caselle è atterrato il Boeing 767 della Blue Panorama Airlines con  38 medici e infermieri della Brigada Henry Reeve. Si tratta di epidemiologi, anestesisti, rianimatori, medici di medicina generale e infermieri specializzati in terapia intensiva.

Il gruppo è stato inviato in Piemonte dal Ministero della Salute di Cuba  per l’emergenza coronavirus e sarà impiegato presso la nuova area sanitaria temporanea delle OGR di Torino (nella foto), in fase di completamento. Il trasferimento aereo è stato organizzato dalla Regione Piemonte, con il sostegno della fondazione Specchio dei tempi onlus e Lavazza. Al loro arrivo  il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e la sindaca di Torino, Chiara Appendino. Al loro fianco l’ambasciatore della Repubblica di Cuba in Italia José Carlos Rodriguez Ruiz e il console di Cuba a Roma Felix Lorenzo Gonzalez.

Sorridere con le battute di Mister Fred Dura

“Le battute di Mister Fred Dura!”. Il nuovo libro di Franco Lana, Book Sprint edizioni

Senza fare lunghi giri di parole, è inutile sottolineare che viviamo in un’epoca dove regna, l’ipocrisia e la falsità, l’opportunismo e il menefreghismo.

Dove la depressione non soltanto sembra ormai faccia parte della vita di ognuno di noi, ma che viene somministrata a grandi dosi, dalla società che ci troviamo a vivere, tramite notizie terribili (senz’altro reali), e tragedie a tutte le ore, come se il mondo avesse solo quell’aspetto lì. E allora, un po’ di buonumore, una risata, un sorriso per combattere le tristezze quotidiane. Quindi, vai di dentifricio, e sorridiamo dei guai, nella speranza che qualcosa possa cambiare, e che ognuno nel suo piccolo possa dare un contributo, perché ciò avvenga.

Per saperne di più:

Ecco dove trovare il libro

Verdi: “Controlli improvvisati a Grugliasco”

Verdi – Europa Verde Grugliasco

Riceviamo e pubblichiamo / L’emergenza Covid-19 che stiamo vivendo in questo periodo storico, ci ha trovati impreparati e sta creando enormi disagi sia dal punto di vista economico che sociale. La giunta comunale del Comune di Grugliasco, dopo diverse segnalazioni della presenza massiccia di persone in strada, ha deciso di attivare un “controllo di comunità”. Cosa prevede quest’ultima?

Nulla di stratosferico. Una task force composta da “semplici cittadini” delle associazioni di volontariato, coordinata dalla Polizia Locale e dalla Protezione Civile, che andranno qua e là per la città a controllare chi non rispetta i divieti imposti dal governo e del possesso dell’ autocertificazione, per contenere il coronavirus, nel periodo pasquale.
Come Verdi-Europa Verde Grugliasco, ci poniamo delle domande che sicuramente  si porranno anche i cittadini.
1. coloro che faranno parte della squadra, con quale  tutela da parte delle istituzioni territoriali  possono andare per le strade a controllare altri cittadini?
2. Con quale ruolo possono avere il diritto-dovere di controllare chi non rispetta le regole  e come  possono farlo?
3. Siamo sicuri che queste persone non fanno parte di quel “segmento” dei cittadini che è asintomatico? Hanno fatto o faranno un tampone per capire se, prima di operare, possono contagiare chi controlleranno? Con il rischio di essere a loro volta contagiati
4. Non sarebbe più corretto chiedere al ‘Prefetto’ maggiori risorse economiche e umane (come i carabinieri, l’esercito) per scovare i furbetti?
5-Non sarebbe più opportuno un richiamo alla responsabilizzazione di tutti cittadini che non escano di casa e siano custodi delle norme presenti comunicando eventuali anomalie alle autorità preposte.

Non è la prima volta che la giunta grugliaschese intraprende “strade alternative” senza tenere in conto i possibili rischi e l’importanza delle competenze.
Ad inizio marzo, quando il COVID-19 aveva fatto i primi contagi e le scuole erano state chiuse per rischio contagio, il primo cittadino di Grugliasco Roberto Montà, aveva dichiarato  che voleva “raggruppare” i bambini nei parchi pubblici, per poter svolgere le lezioni scolastiche. Solo qualche giorno dopo la sua idea è naufragata per via delle regole più stringenti in materia di contenimento del contagio.

Sappiamo bene che la situazione è complessa ma la soluzione  ottimale  è chiedere un intervento del prefetto e non ai cittadini comuni  senza una precisa tutela.
Come partito Verde, ci riserveremo di scrivere al prefetto per chiedere maggiori chiarimenti in merito alla questione. 

Spacca la vetrina e ruba cinque paia di occhiali

Un uomo di 58 anni di Pinerolo, ha infranto la vetrina dell’ottica “L’Occhiale”, situata a Pinerolo sotto i portici di corso Torino al civico 36 e si è impossessato di cinque occhiali, che erano in vetrina, scappando subito dopo

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Pinerolo che, coadiuvati dai militari del Radiomobile, sono riusciti a risalire al possibile autore del furto. I militari hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione dell’uomo e hanno trovato la refurtiva, che è stata restituita al proprietario. L’uomo è stato arrestato per furto aggravato e condotto presso il carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino.

Dal Britannia al covid l’importante è svendere l’economia italiana

COMMENTARII di Augusto Grandi / Nei giorni scorsi, su Electomag, Adele Piazza aveva sottolineato i rischi di infiltrazioni mafiose nella fase di post emergenza da virus. Ed anche la banda del lìder minimo pare essersene accorta. Limitatamente, però, ai rischi di proteste organizzate o all’usura.

Ci si dimentica, volutamente, che gli arresti domiciliari di massa creano le condizioni per la svendita di attività commerciali ed industriali.

Le mafie, non solo quelle italiane, dispongono della liquidità necessaria per superare la crisi ed anche per avviare la ripresa. Ma il denaro lo possiedono anche le società straniere che sono pronte a far shopping in Italia. Gli errori disastrosi di Boccia e di Confindustria, uniti all’incapacità del lìder minimo, di Gualtieri e Patuanelli, stanno creando le condizioni per un passaggio di mano di una infinità di piccole imprese…

… continua su Electomag:

Dal Britannia al Covid, l’importante è svendere l’economia italiana

 

La Pasquetta di una volta. In attesa di tempi migliori

Pic nic, un classico per Pasquetta. Da tempo immemore. Oggi il ricordo ha più valore, visto le attuali difficoltà. Il ricordo ci da’ una mano nel sopportare questo presente

Sento molti amici e reciprocamente ci chiediamo come stiamo e come stanno le persone care, per dirci che abbiamo vissuto tempi migliori. Supereremo anche questo ed il ricordo ci darà una mano nel futuro.
Ricordando belle Pasquette. Naturalmente le prime che mi ricordo sono le più dolci, le più affabili. Proprio come il primo amore che non si scorda mai. Obiettivo  le Valli di Lanzo o le colline del torinese. Ingrediente indispensabile il sole. C’era sempre o perlomeno questo è ciò che mi ricordo. I miei non avevano l’auto, dunque aspettavo con trepidazione l’arrivo degli zii paterni. Aspettavo appollaiato sul balcone. Sarebbero arrivati verso le 10,30. Al più tardi le 11, ero già lì alle 9, dopo abbondante colazione e la notte nel fantasticare storie improbabili con annesse avventure improbabili dove, ovviamente io ero il capo dei buoni contro i soprusi dei cattivi. I compiti erano così suddivisi. Mio padre pensava al vino e alla scelta del luogo. Mia madre, deboluccia sulla cucina, solo  uova sode ed involtini di prosciutto in gelatina e comprava affettati vari con immancabile antipasto della Ghiotto: tonno con Funghi. Mio zio caricava la 1100 con tavolini e sedie da campeggio. La regina era mia zia Teresina. Ogni cosa che lei cucinava diventava un capolavoro. Dalle lasagne agli zucchini in carpione. Mangiava pochissimo solo assaggiando. La parte culinaria era il 50 % , il resto era la compagnia. Coppie di amici con relativi amici ed amiche. Più tavoli che avrebbero composto una tavolata unica. Un po’ sbilenca e posticcia, ma dava il senso dell’insieme, poi tre gruppi distinti:  donne, uomini e noi bimbetti. Le donne verso la cucina da campo e noi bimbi pronti per inabissarci nel bosco limitrofo. I primi caldi e le ginocchia sbucciate. La mini banda era formata e via fino  a sera. Grande libertà e grande spensieratezza. Cosa facessero i grandi lo si intuiva. Gli uomini giocavano a carte,  Tarocchi possibilmente, ed improvvisate partite a bocce. Le donne dopo aver riassettato a volte ricordavano di quando lavoravano in fabbrica sperando per la figlia o il figlio una laurea in qualcosa. La laurea più gettonata era quella di medicina. Del rientro poco ricordo visto che ci si appisolava. Normali storie di persone normali. Piccole storie riaccese da quella fotografia in bianco e nero trovata nel fondo di un cassetto dimenticato.
Foto che riaccendono memorie riposte in un cassetto della nostra mente. Oggi più che mai. Oggi costretti nello stare a casa e alla ricerca di un tempo che c’è stato. Il sole,  quello si è immutabile nel tempo. Nel ricordo, nella memoria, e nelle speranze di ieri e di oggi. Non ci arrendiamo, non è nella nostra indole, né nelle nostre possibilità. Convinti che il prossimo anno riprenderemo nel fare pic nic sui prati. Del resto se era un classico allora, sarà un classico domani. Poi che sarà mai saltare un turno? Il sole, il ricordo, queste piccole storie, queste piccole memorie ci servono per avere altre piccole storie e piccole memorie. Anzi, direi ci danno linfa vitale per superare questo momentaccio. Ancora una volta ce la faremo.
Patrizio Tosetto