ilTorinese

Il Poli al top nel trovare lavoro a un anno dalla laurea

E’ nel top 25% della classifica delle istituzioni valutate dal Ranking e si colloca in 14a posizione mondiale come tasso di occupabilità entro un anno dalla Laurea

 

 

Torino, 19 Settembre 2019 – Ottimo risultato per il Politecnico di Torino nella nuova classifica internazionale delle università QS Graduate Employability Rankings, pubblicata oggi da Quacquarelli Symonds (QS) che valuta le Università in base all’occupabilità e le prospettive per gli studenti.

L’Ateneo si colloca nel top 25% della classifica salendo nella fascia 111-120 mondiale e avvicinandosi così alle prime 100 Università su quasi 700 valutate, dove è già presente con due indicatori: il tasso di occupabilità entro un anno dalla Laurea, dove il Politecnico si colloca in 14° posizione mondiale le partnership con le aziende ai fini dell’offerta di tirocini dove l’ateneo migliora nettamente collocandosi in 97° posizione (rispetto alla 107° posizione dello scorso anno).

Tali indicatori rappresentano due importanti elementi di eccellenza dell’Ateneo in termini di impatto: l’elevato tasso di occupazione dei laureati al Politecnico di Torino in tempi brevi e la forte connessione con il contesto industriale ai fini della creazione di opportunità di lavoro.

Ambiti di miglioramento riguardano anche gli indicatori relativi alla reputazione dell’Ateneo presso gli stakeholder industriali e le opportunità offerte dall’ateneo di incontro tra aziende e studenti.

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che testimonia il nostro grande impegno nell’ambito della formazione dei nostri laureati e nella connessione con il mondo del lavoro”, sottolinea il Rettore, Guido Saracco, che continua: “Particolarmente positivo per noi è il tasso di occupabilità entro un anno dei nostri laureati che è sempre stato un nostro elemento di forza e rappresenta una garanzia di rapido ingresso nel mondo del lavoro”.

 

Napoli (FI): “Sistema funziona solo con politica e idee”

Gli italiani hanno sperimentato tre diversi sistemi di votazione dal 1994 e ora devono prepararsi a conoscere il quarto. Cambiamenti così frequenti del meccanismo elettorale hanno raramente prodotto maggioranze solide e governi durevoli, per la ragione, semplice ma non da tutti riconosciuta e accettata, che il sistema di voto non può surrogare il vuoto della politica e delle idee. La fine dei partiti e l’affermazione del leaderismo hanno anestetizzato ogni passione civile e politica in una certa generazione di elettori e hanno gonfiato la platea del non voto.

Sono d’accordo con Prodi quando afferma che i partiti personali non hanno portato fortuna, ma ne trae delle conclusioni profondamente sbagliate perché Prodi difende quel sistema maggioritario che è stata la causa e la genesi dei partiti personali. Dal 1947 al 1994, quindi per 47 anni, l’Italia ha eletto il Parlamento con il sistema proporzionale e con le preferenze. Per pura curiosità sono andato a vedere le statistiche sui cambi di casacca: si contano sulle dita di due mani. Dal 1994 a oggi, con il maggioritario, la “transumanza” parlamentare da un gruppo all’altro arriva a contare circa 900 cambi di casacca.

Il sistema proporzionale e le preferenze erano fonte di grande responsabilità per chi veniva eletto in quel partito e in quel collegio. Dietro le coalizioni imposte dal maggioritario si sono potute compiere le peggiori nequizie perché chi è eletto in una coalizione non appartiene a nessuno e appartiene a tutti. Io voglio auspicare una riflessione approfondita in Forza Italia e nel centrodestra perché senza un orizzonte politico e ideale non ci sono meccanismi elettorali capaci di trasformare il rame in oro.

 

On. Osvaldo Napoli, direttivo di Forza Italia alla Camera

Lo scambio casa cresce a Torino e in Piemonte

 La stagione estiva rappresenta il grande terreno di prova per il settore turistico, anche per chi propone alternative alle soluzioni più convenzionali di pernottamento. 

HomeExchange, nato per accogliere la comunità degli adepti dello scambio casa, conferma i trend di crescita globale, già registrati nel primo semestre del 2019, e segna un’evoluzione del +33% dei pernottamenti nel periodo giugno-luglio-agosto dell’alta stagione, con un milione e mezzo di notti riservate sulla piattaforma. Con circa 450 000 alloggi in tutto il mondo, HomeExchange è oramai il punto di riferimento indispensabile per tutti coloro che scelgano la via dello scambio casa per le proprie vacanze.

Il Piemonte contribuisce alla crescita della comunità italiana
L’Italia, dove sono circa 32 000 le abitazioni attualmente disponibili, rappresenta ovviamente un mercato di tutto rilievo: quarto paese per numero di scambi, anche qui la piattaforma è in costante crescita. Se nel primo semestre dell’anno i dati erano già stati molto incoraggianti, l’estate 2019 segna un’ulteriore evoluzione positiva, con il 25% in più di pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2018. Nei mesi di giugno, luglio e agosto, sono stati in effetti registrati circa 79 000 pernottamenti (2/3 di quelli che hanno avuto luogo dall’inizio dell’anno).

 

In questo contesto positivo di crescita, il Piemonte ha visto circa 2 800 pernottamenti registrati durante l’estate, il 58% in più rispetto alla stagione precedente, merito certamente dei numerosi centri di interesse artistico, naturale e gastronomico.

Cos’è lo scambio la casa con HomeExchange?

Lo scambio casa permette a famiglie, coppie o gruppi di amici di disporre di un alloggio completamente attrezzato, immersi in un’esperienza più vicina allo stile di vita locale: un nuovo modo di viaggiare, flessibile ed economico, basato sui principi di ospitalità, libertà e fiducia

 

HomeExchange si distingue per la qualità del suo servizio e per il suo modello conviviale e collaborativo”, ha spiegato Benedetta Galassini, porta parola di HomeExchange per l’Italia. “Sempre più italiani scelgono lo scambio casa per le loro vacanze perché caratterizzato da autenticità e risparmio: circa il 30% delle spese di viaggio normalmente sostenute per l’alloggio in albergo od in altre sistemazioni convenzionali, viene risparmiato o investito in altre attività, contribuendo favorevolmente all’economia locale.

Il Governo decide sulle autostrade senza ascoltare il Piemonte

La decisione del Ministero dei Trasporti di pubblicare il bando di gara per l’assegnazione delle concessioni della tangenziale di Torino, della A21 Torino-Piacenza, della A5 Torino-Quincinetto e della Torino-Pinerolo è stata accolta dall’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi, “con stupore e amarezza”.

“Avevamo aperto un dialogo con l’ex ministro Toninelli che prevedeva la condivisione con i territori delle linee guida per decisioni strategiche come le concessioni autostradali. In pochi giorni ci troviamo nella situazione diametralmente opposta – rimarca Gabusi – Abbandonare così repentinamente un percorso già avviato e su cui c’era ampia convergenza politica è estremamente dannoso per le migliaia di piemontesi che ogni giorno percorrono il sistema viario locale e che vedono ora il futuro nelle mani di decisori che non vivono sul territorio come noi. Quello che abbiamo in mente, recentemente condiviso anche con la Città metropolitana di Torino, punta ad una ‘autonomia ragionata’, dove i territori sono protagonisti delle decisioni che li riguardano”.

Nelle ultime settimane la Regione e la Città Metropolitana di Torino hanno infatti concordato di costituire un tavolo di coordinamento per elaborare proposte da sottoporre al Governo sul rinnovo delle concessioni autostradali, come l’ipotesi di un affidamento di tratte in concessione per una gestione in house ad una società di cui potrebbero far parte Regioni ed enti locali piemontesi, lombardi ed emiliani. “La pubblicazione del bando – sostiene Gabusi – non ci consente nemmeno di valutare la possibilità di costituire una società in house con le altre due Regioni oppure di valutare le altre opzioni indicate all’unanimità dai sindaci dall’assemblea metropolitana. Un irresponsabile colpo di spugna ha cancellato tutto”.

In precedenza, la Regione aveva evidenziato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una serie di aspetti correlati alle concessioni autostradali scadute o in scadenza, al fine di sottolineare l’importanza strategica della revisione e del completamento dell’attuale rete secondo criteri che tengano conto anche delle istanze del territorio, ed aveva fornito i contributi richiesti agli enti rappresentanti del territorio per proporre gli interventi in una fase in cui lo stesso Ministero si è rivolto agli enti locali.

Mondiali di Karate, bronzo per l’Italia

La squadra juniores di kumite raggiunge il terzo gradino del podio con due piemontesi su tre titolari

 

Odivelas (Portogallo) 22 settembre 2019 – Ieri, nel corso della seconda giornata dei campionati mondiali di Karate Tradizionale WKSA si sono svolti gli incontri a squadre della categoria juniores. Con 25 nazioni partecipanti la squadra degli azzurri ha conquistato il terzo gradino del podio, battendo Svizzera e Spagna e perdendo 2-1 in semifinale contro la Svezia.

Gli incontri a squadre prevedono 3 atleti titolari e la possibilità di inserire 2 riserve. L’Italia si è presentata con due piemontesi su tre titolari: Sergio Pretta di Torino, atleta classe ’98 della Keiko Club Torino (imbattuto negli incontri),  e Marco Babbini di Vercelli, atleta classe ’00 della Yanagi Vercelli. Il terzo titolare della squadra, Kevin Ghiozzi, proviene dall’Emilia. In squadra anche Abouba Kone del Veneto e Elio Mastrofrancesco del Lazio.

Sopra agli azzurri solo Inghilterra (1^) e Svezia (2^)

È la seconda volta nella storia di questo circuito che l’Italia juniores raggiunge il terzo posto riconfermando così i risultati dei mondiali di Treviso del 2017.

Oggi sarà il turno dei Seniores, categoria alla quale parteciperà nuovamente anche Sergio Pretta, a cavallo delle due categorie grazie alla giovane età.

Per conoscere i risultati non resta che attendere… e incrociare le dita.

Doppio record alla HippoRun

Per il secondo anno consecutivo è stato polverizzato con un doppio record il crono della HippoRun, mezza maratona giunta alla 4^ edizione e organizzata dalla Podistica Torino.

Il keniano Paul Tiongik tesserato per il G.P. Parco Alpi Apuane ha ritoccato di 55” il tempo siglato nel 2018 da Tamu Deme Abate, mentre l’etiope Gedamnesh Yayeh della Olimpia Addys Abeba ha migliorato di 54” quello che apparteneva ad Alemayehu Gete sempre del 2018.

Dopo lo start alle 9,15 dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi degli oltre 1400 partecipanti, si è subito intuito che la competizione, complice un clima ideale, avrebbe avuto un importante risvolto tecnico sia a livello maschile che femminile.

Al 5° km si delinea già il podio, transitano appaiati Tiongik, Nyakundi e Konga in 14’21”. Il terzetto prosegue e al 9° km. prende il comando il vincitore, che al 10° km. passa in 28’34”, mentre gli avversari perdono terreno e sono distanziati di una decina di metri. Il keniano prosegue la gara in solitaria e il distacco cresce ulteriormente e taglia il traguardo all’interno dell’ippodromo in 1h01’17”, ritardato di 19” Simba Dickson Nyakundi del Run2gether e in 1h02’25” il compagno di club Kiprorir Roncer Konga.

Tiongik che si allena a Siena, classe 1990, è rientrato da soli 2 giorni dal Kenia ed è reduce da un leggero infortunio. In questa occasione ha siglato il suo pb, il precedente era di 1h02’7”, stabilito quest’anno a Milano.

Primo degli italiani e quinto assoluto Francesco Carrera dell’Atletica Casone Noceto in 1h05’39”.

Altrettanto elevato il livello tecnico della gara femminile, dove solo la vincitrice Gedamnesh Yayeh, è riuscita a contrastare il dominio keniano. Passaggi molto veloci anche qui con un terzetto inizialmente guidato da Lagat, YaYeh e Wanjohi, che si sono alternate a fare il ritmo.

Al traguardo intermedio del 10° km. la battistrada Lagat passa in 33’25”, vantaggio che perde al 15° km e progressivamente viene superata, chiudendo quarta. Yayeh la giovane mamma ventisettenne, prima in 1h12’08” molto provata dalla competizione e subito soccorsa, è solo da 10 giorni in Italia. Seconda e terza posizione per Wangari Mary Wanjohi del Run2gether 1h12’19” e Lenah Jerotich dell’Atletica 2005 1h12’24”. Elisa Stefani del Brancaleone di Asti, è sesta tra le donne e 23^ assoluta in 1h13’52” e commenta “Sono molto soddisfatta, nonostante non fossi al top della forma a causa di un’influenza”. Nella 10 km. partita in contemporanea alla mezza maratona, le posizioni di vertice sono state conquistate da Riccardo Mugnosso, portacolori del Runners Milano in 29’45” e Valeria Roffino delle Fiamme Azzurre, 12^ assoluta in 34’12”.

Rapinano un ragazzo minorenne in pieno centro

Arrestati dalla Polizia di Stato
Venerdì pomeriggio, una coppia di fidanzatini minorenni stava passeggiando in via
Roma; giunti all’altezza di via Gramsci i due si avvedevano di un gruppetto di 4
giovani stranieri che gli si parava davanti, indicandoli. Cercavano di non dar peso alla
cosa, ma uno di loro sbarrava il passo all coppia e, rivolgendosi al ragazzo, esclamava
“ehi, ma io ti conosco!”, tendendogli la mano come a volergliela stringere. Per istinto,
il ragazzino stendeva anch’egli il braccio per ricambiare la stretta di mano ma in quel
momento si avvedeva che si trattava di uno stratagemma finalizzato al furto dei suoi
braccialetti in oro, che aveva al polso destro. Una volta sottratto l’oro, il gruppetto si
spostava velocemente, mentre la vittima li seguiva, mettendosi ad urlare. A quel
punto, il gruppo si divideva in direzioni opposte. Personale della Squadra Volante
dell’UPG e del Comm.to Centro individuava due dei fuggitivi e li fermava: si tratta di
giovanissimi cittadini egiziani, di 18 e 20 anni. Fra di loro l’autore materiale del fatto,
il diciottenne; entrambi hanno precedenti specifici per reati contro il patrimonio. Il
ventenne risulta anche sottoposto all’obbligo di presentazione presso il Comm.to
Centro. Sono stati arrestati per rapina in concorso aggravata

Torino: 12 alias per il ventenne maliano che ha minacciato i poliziotti

Arrestato insieme ad un cittadino gabonese anch’egli irregolare
Sono stati sottoposti a controllo dagli agenti della Squadra Volante lo scorso giovedì
pomeriggio in Largo Giulio Cesare: ma i due cittadini stranieri, un maliano di 20 anni
ed un gambiano di 17, di fatto maggiorenne, anziché mostrare i documenti hanno
inveito contro i poliziotti con fare minaccioso “noi i documenti non ve li diamo, ve
ne dovete andare di qua, avete rotto, siete sempre a controllare”. Tale
comportamento scaturiva dal fatto che i due cittadini stranieri sono irregolarmente
residenti in Italia e pertanto sul territorio nazionale in piena violazione della legge
sull’immigrazione. Alla comunicazione che avrebbero dovuto essere accompagnati in
Questura per accertamenti sull’identificazione, i due hanno opposto una attiva
resistenza nei confronti degli operatori, con spintoni e gomitate, che però è stata
contenuta. Una volta giunti presso l’ufficio immigrazione, sono emersi a carico del
cittadino maliano ben 12 alias, forniti dallo stesso in occasione di precedenti
controlli. Sia lui che il cittadino gambiano sono stati, dunque, tratti in arresto per
resistenza a P.U., false attestazioni sull’identità personale e denunciati per minacce.

Gusto e solidarietà con “Noi del territorio”

Nuova iniziativa di Silvio Sarri, di “Noi del territorio, prodotti e servizi”, il sodalizio che opera a Pino Torinese e sul territorio promuove iniziative di valorizzazione delle eccellenze agroalimentari locali
Ogni giornata ha per protagonista un prodotto tipico. Ultima delizia in ordine di tempo polenta, cinghiale e salame al cervo solidale. “Una festa tra 40 amici, sempre con gente nuova   che ha potuto gustare la polenta di mais autoctono. L’appuntamento  conviviale è stato coronato – spiega Silvio – dall’acquisto solidale pro Norcia, comprendente un salame al cervo, specialità da assaggiare e portare a casa”.

Al prezzo equo di poco più di una decina di euro gli incontri conviviali organizzati da questo gruppo di persone appassionate del loro territorio e riunitesi in comitati spontanei , consentono di creare dialogo e aggregazione tra la gente.
Con la cifra che avanza dopo ogni iniziativa, i partecipanti potranno usufruire di buoni da utilizzare negli esercizi commerciali locali per ricevere in omaggio un caffè o altri prodotti. Un lodevole progetto che favorisce i rapporti tra le persone e che sarebbe bello esportare anche in altre zone.

Juve, vittoria sofferta contro il Verona

La Juve torna alla vittoria dopo due pareggi (Fiorentina e Atletico), ma con tanta fatica; Sarri fa esordire Ramsey e Demiral, con risultati totalmente opposti: davvero buona la partita del gallese – che fa anche goal – da dimenticare quella del turco. Per il resto, il solito Ronaldo leader, che risulta sempre decisivo pur non brillando, le certezze Bonucci in difesa e Gigione Buffon in porta, la continuità di Cuadrado e Matuidi ed infine due parole per Dybala: dopo tanta panchina, arriva il suo ingresso da titolare e cerca di far bene, si muove moltissimo e l’intesa con CR7, con cui spesso e volentieri si scambia là davanti, pare funzionare. Non segna e non fa segnare, ma ci mette tanta buona volontà e alla fine la sua prestazione merita un’ampia sufficienza: basterà per meritare la fiducia di Sarri?
Certo il Mister ha ancora molto da lavorare: la manovra bianconera non è mai fluida e Bentancur, che parte da titolare al posto di Pjanic, non contribuisce alla causa, non inventa mai nulla e anzi pare intimidito dall’atteggiamento spavaldo e deciso degli avversari, che iniziano subito bene: già al 18′ Deniral atterra Di Carmine, è rigore per il Verona, che però dapprima prende il palo, poi la traversa e sugli sviluppi dell’azione l’Hellas passa in vantaggio con un gran tiro dai venti metri di Veloso.
La Juve cerca di riordinare le idee: Ronaldo ci prova con un rasoterra velenoso al 29′, poi dopo un minuto serve dalla sinistra un prezioso assist per Ramsey, che arriva centrale al limite dell’area e fa partire un tiro che Gunter devia ed infila in rete: 1-1.
Alla mezz’ora, entrambe le squadre sono molto lunghe, giocano poco in mezzo e preferiscono sviluppare tentativi di affondo sulle fasce, Sarri rimprovera i suoi perchè non pressano abbastanza in avanti; la sensazione è che le gambe siano ancora troppo imballate, se persino CR7 sbaglia il tempo del passaggio a Cuadrado, solo in area. Comunque il Verona è particolarmente ispirato, tatticamente molto ben disposto in campo e piuttosto aggressivo.
Al 47’st passa in vantaggio la Juve: solita sgroppata di Cuadrado sulla destra, Gunter non può fare altro che atterrarlo: è rigore, sul dischetto va il cecchino Cristiano Ronaldo, tiro centrale, rete: 2-1 Juve.
Esce lo spento Bentancur per Pjanic ed ecco che al 50′ st si vede una bella combinazione bianconera: Ramsey-Dybala-CR7, poi sempre Dybala ci prova al 52′ st dopo un bello scambio con Ronaldo. Dopo tre minuti, ancora una bella azione con Cuadrado-CR7-Ramsey, peccato che nessuno raccolga il suo assist, che si va a perdere orizzontalmente sul fondo. Ramsey esce al 60′ st tra gli applausi, meritati: un buon esordio.
Il Verona comunque non molla, al 68′ st va vicino al pareggio con una punizione velenosa di Amrabat sulla quale Buffon si fa trovare pronto, poi Bonucci mura di corpo la ribattuta; altra parata di Buffon al 77′ st e ancora un pericolo al 90′ st, su un bel tiro di Veloso da destra che finisce sulla traversa.
Nel finale, Matuidi viene atterrato al limite del’area da Kumbulla, che deve lasciare il campo per doppia ammonizione; la punizione di Ronaldo finisce sulla barriera e si va negli spogliatoi.
Partita non divertente, non bella, ma estremamente concreta: tre punti incamerati, alcune indicazioni positive, per ora è tutto.
Ovunqueecomunque#finoallafine
Rugiada Gambaudo