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Marchionne innesta la retromarcia e va incontro agli operai

Il fatto più eclatante è che il supermanager abbia annunciato: niente stop agli straordinari e ok ai trasferimenti da Mirafiori. Una significativa apertura che i sindacati dovranno valutare nella sua concretezza

 

marchionnePossono sembrare tanti  10.468.902 milioni di ore di cassa integrazione in Piemonte, ma il calo è del 7,6% rispetto al mese di aprile (+14,3% ordinaria, -28,1% straordinaria, +61,7% in deroga). Lo segnala il Rapporto diramato dalla Uil che indica anche il numero di  lavoratori  interessati: in tutto  62.641, con una flessione di 5.189 sempre a confronto con aprile. Calo considerevole a Torino:  -48,2%. Intanto, a proposito  di cassa integrazione in deroga  Cgil, Cisl e Uil di Torino rammentano che il 30 giugno scade l’accordo con la Regione ma l’incertezza è totale.

 

Notizie molto significative, ma a rubare loro la scena nella cronaca è senza dubbio la visita a sorpresa di Sergio Marchionne  alla Maserati di Grugliasco. Si è trattato di un forte segnale di distensione rispetto al clima infuocato che si era creato nei giorni scorsi quando i lavoratori dello stabilimento avevano dichiarato:  “Siamo contenti e orgogliosi di essere parte di uno degli stabilimenti più moderni e non ci siamo mai tirati indietro. Ma ci sono problemi e vanno affrontati. Noi siamo orgogliosi della nostra italianità fatta di risultati eccellenti e di etica del lavoro, ma l’etica del lavoro prevede che ci siano rapporti reciproci”.

 

 Un chiaro riferimento all’ad Fiat-Fca che, in risposta allo sciopero annunciato dagli stessi dipendenti aveva deciso il blocco degli straordinari e di fermare il trasferimento di 500 lavoratori dalle officine di Mirafiori. Il supermanager ha visitato la fabbrica e ha incontrato alcuni capisquadra. Il fatto più eclatante è che abbia annunciato: niente stop agli straordinari e ok ai trasferimenti. Una significativa apertura che i sindacati dovranno valutare nella sua concretezza.

 

(Foto: www.fiatspace.com)

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San Giovanni, Torino è già in festa

Spettacoli in piazza, giochi, concerti, animazioni per bambini, manifestazioni sportive, il meraviglioso corteo storico e domani il suggestivo spettacolo dei fuochi d’artificio sul Po

 

SANGIOVANNIUn assaggio della Festa patronale di San Giovanni Battista si è già avuto tra sabato e domenica con le esibizioni delle fanfare dei Bersaglieri e delle majorettes. Ora gli eventi per la festa patronale entrano nel vivo, in particolare stasera con l’accensione del tradizionale “Farò” in piazza Castello (nella foto i preparativi di questa mattina). 

 

Spettacoli in piazza, giochi, concerti, animazioni per bambini, manifestazioni sportive, il meraviglioso corteo storico e,  per ultimo, il suggestivo spettacolo dei fuochi d’artificio sul Po. Questo è la Festa di San Giovanni a Torino.  E’ un appuntamento ormai storico per i torinesi, una manifestazione, organizzata e coordinata dal Settore Tempo Libero della Città, che ogni anno è ricca di eventi. Ecco solo alcuni degli appuntamenti che caratterizzano questa ricorrenza importante per la città, ad incominciare da oggi:farò2sangiovanni 2

 

Sport in attesa del 2015: Spazio aperto per libero scambio tra collezionisti ed appassionati dello sport in onore di Torino Capitale Europea dello Sport 2015 e Mostra Fotografica “Torino tra finzione e realtà”. Piazza Carlo Alberto dalle 11 alle 20.

 

Mercatino d’eccellenza del Vintage e dell’ Artigianato di moda, a cura di Associazione Effetto Vintage. Piazza Carlo Alberto dalle 15 alle 20.

 

Corteo storico: sfilata in costumi d’epoca lungo le vie del centro. A cura dell’ Associassion Piemontèisa, dalle 18.30 alle 22.

 

Tutti gli appuntamenti di domani, Festa di san Giovanni, nella rubrica AGENDA in homepage.

 

Noemi Morgano

 

Meditazione e Yoga agli Artigianelli

meditateLa serata  introduce ad un corso gratuito di Meditazione che inizierà a Torino  martedì 24 giugno e proseguirà giovedì 26, per continuare il mese di luglio presso il Centro Sri Chinmoy

 

Seminario sulla Meditazione e Yoga. Serata interessante, seguita da un pubblico attento  al Collegio Artigianelli. Il relatore Uday Divekar, uomo d’affari indiano, ha esposto le esperienze vissute nell’ Himalaya alla ricerca dell’Assoluto e il suo incontro con Sri Chinmoy.  A fare gli onori di casa Nivedak , istruttore del Centro Sri Chinmoy di Torino.

 

Dopo una breve introduzione sul significato della Meditazione e sull’importanza dell’esercizio per trovare nel profondo del cuore la consapevolezza e una interiorità che schiuda il nostro essere a noi stessi e ci conduca a vivere con serenità la nostra vita, la parola è passata a Uday Divekar il quale ha raccontato in inglese la sua salita sulla montagna più conosciuta al mondo.

 

Gli incontri con i maestri yogi alle appendici fino ad arrivare molto in alto, a oltre 3000 metri, per incontrare i meditatori immersi per giorni nel silenzio interiore, lontano dalla civiltà, nella bellissima natura delle vette. Alla relazione, tradotta in  italiano da Nivedak, sono seguite domande del pubblico. La serata a sua volta introduce ad un corso gratuito di Meditazione che inizierà a Torino da martedì 24 giugno e proseguirà giovedì 26, per continuare il mese di luglio presso il Centro Sri Chinmoy, in via Miglietti 3 a Torino. Per informazioni 340 8438627.

 

FMB

Meditare a Torino

Presentazione

Il centro Sri Chinmoy vuole essere un ritrovo per le persone appassionate della meditazione, interessate all’insegnamento del Maestro indiano Sri Chinmoy. Arte e poesia, musica e filosofia, persino lo sport: il pensiero alla base di questa via, che si propone come un sentiero per raggiungere l’illuminazione interiore, comprende tutti gli ideali che formano il nostro lato migliore di essere uomini e donne.

http://it.srichinmoycentre.org/centri/Torino

 

 

Addio al treno che unì l’Italia

TRENO VECCHIOIl “diretto del Sole” per quasi 60 anni ha collegato i “due capi” della Penisola percorrendo la tratta Palermo-Torino

 

Verso una nuova vita a Torino. Abbracci, lacrime, tanta commozione ma anche tante speranze. Persone comuni, vite reali che si incontrano-scontrano sui quei vagoni che hanno fatto parte della storia del nostro Paese. Lo chiamano il “diretto del Sole” ed è il treno che per quasi 60 anni ha unito i “due capi” della Penisola percorrendo la tratta Palermo-Torino.

 

Ma il treno proveniente dal sud non c’è più. Torino, quella che è stata la prima e più grande città industriale italiana, quella che ha accolto decine di migliaia di lavoratori provenienti dal meridione, non offre più un servizio ferroviario da e per la Sicilia.

 

Il viaggio lungo lo stivale (sia andata che ritorno) che ha come protagonisti il mare siciliano da cartolina e le montagne innevate del Piemonte, ha compiuto il suo ultimo viaggio. Niente più collegamenti diretti tra Nord e Sud; infatti per raggiungere Messina, Catania o Palermo in treno, non ci sarà più una linea diretta ma bisognerà fare almeno una tappa a Bologna o, in direzione contraria, a Roma.

 

Questioni di costi: Trenitalia non ce la fa più a mantenere attivo il servizio, e la regione Sicilia purtroppo non ha ancora siglato un accordo con le ferrovie nazionali. Scompartimenti di un treno che, durante le lunghe ore di tratta, non si riempiranno più di chiacchiere, confidenze, dialetti ma soprattutto di storie di vita. Via le scarpe, tutti in pantofole esattamente come se si fosse a casa: persone che si abbandonavano dentro questo nido sferragliante ma familiare.

 

Tutti protagonisti di una sorta di seconda unificazione del Paese, tutti uniti contro chi ha sempre dichiarato “ Nord e Sud non saranno mai una cosa sola ”. Su questo treno i volti di uomini, donne e famiglie che si sono affidati a un lungo viaggio per cambiare la loro vita.

 

Nei quartieri più popolosi della città di Torino e nella prima cintura, si è formato un gruppo di opinione che ha indotto alcuni deputati del Pd come Umberto D’ Ottavio e Paola Bragantini a presentare un interrogativo al ministro di Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi. Ovviamente il nocciolo della questione non è tanto la possibilità di raggiungere la Sicilia, in quanto tutti sono consapevoli del fatto che, oltre ai voli aerei, anche con vari treni sarà sempre possibile raggiungere la regione caratterizzata dal clima mite e dal profumo di agrumi.

 

Quello di cui si lamentano molte famiglie di origine siciliana residenti a Torino, è la cancellazione di un treno fatto, per loro, di ricordi, di abbracci contornanti tristi addii ma anche speranzosi arrivederci; la cancellazione di un treno che per molti “viaggiatori” ha simboleggiato la metafora della loro vita.

Sicuramente l’Italia e soprattutto la Sicilia in questo momento sono afflitte da problemi ben più gravi su cui lo Stato deve intervenire. Ma lo scrittore italiano Pino Aprile, una volta ha scritto:” Il popolo italiano va verso il Nord in cerca di soldi e al Sud in cerca dell’anima..”; sarebbe bello pensare e sperare che ciò che costituisce la grandezza del nostro Paese continuasse a rimanere unita grazie ad un unico treno fatto di meridionali ma anche di settentrionali, fatto semplicemente di italiani.

 

Simona Pili Stella

Tutti in coda per Sio

giovanigiovani2Il fumettista, di ritorno dal suo tour del Giappone in bicicletta ha incontrato i fan e firmato le copie del suo albo a fumetti

 

Grande folla di giovani davanti  alla fumetteria Guruguru di Via dell’Arsenale 43/A a Torino,  sabato scorso. C’era Sio, uno degli youtuber più conosciuti  d’Italia con il suo canale Scottecs (http://www.sio.im), di ritorno dal suo tour del Giappone in bicicletta. Ha incontrato i suoi fan e firmato le copie del suo albo a fumetti edito da Shockdom Edizioni “Tutto Tutto Scottecs”, nell’ultima delle sole tre date prima di tornare in Giappone. Sono intervenuti  anche Albo e Gaunt Noir che, insieme a Sio formano il collettivo “I Treccani”.

 

CHI E’ SIO

Simone “Sio” Albrigi è un fumettista italiano che vive a Sapporo, in Giappone. Ha cominciato a disegnare fumetti all’età di 8 anni, e non ha mai smesso, anche dopo aver capito che non sapeva minimamente disegnare. Dopo essersi autoprodotto alcuni numeri del suo fumetto che parlava di un rotolo di carta igienica, trovò un editore abbastanza pazzo da hostare i suoi fumetti su internet, e da pubblicarne alcuni su carta, pure. Dal 2006 gestisce un mixer di webcomic chiamato Scottecs Comics. Nel 2012 ha aperto la versione in inglese. Adora ridere, far ridere, fare rumori buffi, imparare nuove lingue e abilità, e suonare strumenti musicali quando la gente sta dormendo.

TorinoNowhere, i non luoghi della città

Testimonianze di una città viva e in costante mutamento: gli scheletri di enormi fabbriche perdono la loro funzione primaria trasformandosi in contenitori suburbani dedicati alle attività di svago; la vegetazione selvaggia della sponda di un fiume si fa discarica improvvisata accogliendo i residui connaturati a un cambiamento repentino; le centrali elettriche, cuori pulsanti del corpo metropolitano

 

arteBurning Giraffe Art Gallery  il nuovo spazio espositivo inaugurato lo scorso 5 giugno in via Bava 8/a, a Torino, in occasione della festa di San Giovanni di martedì 24 giugno, prolungherà il suo orario di apertura fino alle 24. Sarà così possibile visitare la mostra TorinoNowhere, della pittrice Anna Capolupo, oltre il suo normale orario di apertura.

TorinoNowhere, inaugurata lo scorso 5 giugno, è il primo progetto espositivo del nuovo spazio espositivo e si configura come un’indagine pittorica sui luoghi periferici del capoluogo piemontese. Attraverso una pittura realistica, ricca di verità ruvide che sfociano in colori intensi capaci di esaltare le architetture suburbane, e graffi e tagli che ne restituiscono la matericità, l’artista esamina e misura i “non luoghi” di Torino, quelle aree metropolitane che, a prima vista, potrebbero appartenere a qualsiasi città. La serie di dipinti in mostra (fino a venerdì 18 luglio) si presenta come una collezione di cartoline di luoghi senza nome. arte2

 

Sono testimonianze di una città viva e in costante mutamento: gli scheletri di enormi fabbriche perdono la loro funzione primaria trasformandosi in contenitori suburbani dedicati alle attività di svago; la vegetazione selvaggia della sponda di un fiume si fa discarica improvvisata accogliendo i residui connaturati a un cambiamento repentino; le centrali elettriche, cuori pulsanti del corpo metropolitano, accolgono i visitatori alle porte della città, passando inosservate nonostante la loro mole imponente. La mostra non vuole essere un’indagine sul brutto metropolitano, ma un tentativo di portare in superficie ed esaltare pittoricamente quei luoghi, quelle architetture, i segni che ne caratterizzano le mutazioni, che abitano nell’inconscio di ogni abitante della città, gli sono intime segnandone il passato e il presente industriale, nonché il futuro dei costanti mutamenti architettonici.

 

Se alla Destra non resta che confidare in Dio

VENEZIANIDopo la svolta mistico-musulmana di uno come Pietrangelo Buttafuoco, e’ arrivato  il tempo di Marcello Veneziani con il suo nuovo libro “Anima e corpo”

 

Nel deserto che e’ la Destra non e’ rimasto che confidare in Dio. Sembrano pensarla così quei pochi pensatori non conformi alla sinistra che ormai si lanciano in riflessioni esistenziali per non commentare l’apologia del fallimento dell’ormai iniziato post berlusconismo.

 

Ecco che dopo la svolta mistico-musulmana di uno come Pietrangelo Buttafuoco, e’ arrivato  il tempo di Marcello Veneziani che con il suo nuovo libro “Anima e corpo” ha fatto breccia nella domenica assolata in quel di Cuorgne’ partecipando alla manifestazione Sentieri di Libri.

 

“Un libro che non volevo presentare” ha detto l’autore che ha fatto un’eccezione per la sua tappa piemontese regalando al nostro territorio un momento unico nel suo genere. A caricare di pathos l’evento e’ stata la scelta della location, l’ex chiesa della Trinità. Così anche i non credenti si sono sentiti a loro agio perché come ha concluso Veneziani mutuando un pensiero del Machiavelli “quando una repubblica e’ in crisi si ritrae alle origini” e la crisi – si sa – non fa distinzioni.

 

Anita

 

(Foto: il Torinese)

Dalla Tari non si scappa. Neanche le famiglie a reddito zero

tari 2Prevista una riduzione del  50% della tassa per le famiglie a reddito zero. A Roma si prevede invece una fascia di esenzione assoluta per le famiglie con ISEE fino a 6.500 euro. Il capogruppo di FdI Marrone annuncia battaglia in Sala Rossa

 

Ancora scossi per il salasso Tasi, entro una decina di giorni i torinesi dovranno pagare la seconda rata della Tari. si tratta della seconda parte dell’acconto della vecchia Tares, la tassa sui rifiuti. A dicembre, invece, la terza rata. In periodo di vacche magre mettere mano al portafogli non è un esercizio semplice e tantomeno piacevole. Anche le famiglie in maggiori difficoltà economiche non saranno esentate dall’imposta, seppur con uno sconto. Ma a Palazzo Civico il consigliere di Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale, Maurizio Marrone, non ci sta.

 

“Dopo la bastonata Tasi la sinistra si appresta a calare anche la stangata fiscale della TARI sui rifiuti, ma la Giunta di Piero Fassino cerca di addolcire la pillola deliberando anche le agevolazioni per le utenze domestiche a basso reddito. Invano pero’, dal momento che i “compagni” torinesi proprio non ce la fanno a recuperare la vocazione sociale”.

 

 E’ quanto sostiene il Capogruppo di Fratelli d’Italia  che spiega: “quale sinistra degna di questo nome si limiterebbe ad una riduzione del solo 50% della tassa per le famiglie a reddito zero? A Roma al contrario si prevede una fascia di esenzione assoluta per le famiglie con ISEE fino a 6.500 euro: Torino dovrebbe prendere esempio, invece di esentare solo i nuclei discrezionalmente assistiti dai Servizi Sociali.

E’ inaccettabile, infatti, che nella consueta mentalità di “presunzione del lavoro nero” senza alcun accertamento adottata dalla PA l’Amministrazione comunale si affidi alla assoluta autoreferenzialita’ dei servizi sociali per decidere cosa e’ vera indigenza e cosa non lo e’”.

 

Marrone presenterà un emendamento per imitare il modello romano e risparmiare alle tante  famiglie torinesi senza alcun reddito per la disoccupazione galoppante di dover essere inseguiti da Soris per una riscossione  “impossibile ed inumana”.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Buon compleanno, Golden Palace!

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golden1golden ingressogolden3golden2GOLDEN POOL Il Direttore  Fabio Vigitello ha fatto gli onori di casa aprendo ai sui ospiti con musica dal vivo, balli, giocolieri , sbandieratori, il raduno delle Vespa  e i mangiafuoco che   hanno animato il banchetto dal sapore medievale

 

 Di   Clelia Ventimiglia

 

Nel suggestivo dehor estivo con la splendida vista sulla fontana dorata, il Golden Palace, hotel 5 stelle lusso appartenente alla catena Allegroitalia Hotel&Resort, ha festeggiato il secondo compleanno della nuova gestione.

 

Per l’evento che si è svolto giovedì 19 giugno, alla presenza di numerosissimi partecipanti, sono stati scelti i prodotti d’eccellenza dell’enogastronomia Toscana.

 

Il Direttore dell’Hotel , Fabio Vigitello, ha fatto gli onori di casa aprendo ai sui ospiti con musica dal vivo, balli, giocolieri , sbandieratori, il raduno delle Vespa  e i mangiafuoco che   hanno animato il banchetto dal sapore medievale.

 

Gli intervenuti hanno potuto così godere dei prodotti  e delle specialità della regione Toscana come focacce, salumi , formaggi, la panzanella,  vini tipici della zona e gli immancabili cantucci.

 

Sul finire  della serata e’ arrivato anche l’attesissimo taglio della torta, enorme e buonissima. Durante la stagione estiva, il Golden Palace continuerà poi ad ospitare diverse serate con aperitivo e musica all’insegna del divertimento da veri intenditori.

 

(Fotoservizio: il Torinese)

                                                                                                   

I migranti non passano il confine

GENDARMERIEIl mezzo era partito ieri da Torino alla volta di Bruxelles, per una manifestazione di protesta contro le politiche europee sull’immigrazione

 

Le forze dell’ordine francesi hanno fermato a Chamonix il bus italiano della “Carovana europea dei migranti”.

 

Il mezzo era partito ieri da Torino alla volta di Bruxelles, per una manifestazione di protesta contro le politiche europee sull’immigrazione.

 

Un portavoce del gruppo ha dichiarato all’Ansa: “Vogliono rimandare 5 ragazzi in Italia, ma senza di loro non ce ne andiamo. Qui non ci sono clandestini, ma rifugiati regolari. E chi è in fase di rinnovo del permesso di soggiorno ha i suoi documenti”.