ilTorinese

Tir dalla Francia trasportava 30 chili di marijuana

Intercettato, i carabinieri arrestano due persone

 Scaricavano 30 kg di marijuana, in sacchetti di alluminio, da un Tir proveniente dalla Francia, per nasconderli in una macchina parcheggiata a bordo strada.

L’autista del Tir, un romeno di 47 anni, abitante a Torino, e il destinatario dei preziosi sacchetti, un italiano di 51 anni, abitante a Torino, sono stati arresati. È accaduto questa notte vicino all’interporto S.I.TO. di Orbassano. Lo scambio di droga è stato scoperto dai carabinieri della Stazione di Orbassano durante i controlli per il rispetto delle prescrizioni connesse all’emergenza sanitaria.Il trafficante italiano quando ha visto ile pattuglie dei carabinieri avvicinarsi ha tentato di disfarsi dei 14 sacchetti, ma è stato bloccato assieme all’autista. I militari dell’Arma hanno sequestrato circa 30 kg di marijuana mentre l’autista aveva in tasca circa 5000 euro. Entrambi gli arrestati hanno riferito di essere estranei ai fatti e di aver ricevuto il “lavoro”, l’autista in Francia e il destinatario in Italia, da due sconosciuti che li hanno ingaggiati, rispettivamente per il trasporto e per il ritiro. L’autista ha aggiunto che la persona che gli ha commissionato il viaggio gli ha anche dato i soldi per un’eventuale multa per l’emergenza sanitaria. La droga era nascosta tra i cuscinetti in ferro che l’autista trasportava per conto di un’azienda torinese.

Fase 2, il trasporto pubblico locale riparte a metà

Il 50% del trasporto pubblico riparte lunedì 4 maggio in corrispondenza con la prima fase di riapertura delle attività. Regione Piemonte, Trenitalia e Agenzia della Mobilità Piemontese hanno terminato di mettere a punto le misure per la prima ripartenza e mettono a disposizione dei viaggiatori tutte le informazioni per viaggiare in sicurezza.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico ferroviario Trenitalia fornisce informazioni aggiornate sui treni circolanti sul proprio sito. Sulla pagina di Infomobilità www.trenitalia.com/content/tcom/it/informazioni/Infomobilita/notizie-infomobilita.html alla sezione “Trasporti regionali Piemonte: rimodulato il servizio” sono elencate tutte le tratte attive e i treni disponibili.

I sistemi di vendita Trenitalia sono già aggiornati con la nuova offerta e i viaggiatori sono invitati ad acquistare i biglietti e abbonamenti sui canali on line. Trenitalia, inoltre, ha attivato sui treni le misure di sicurezza previste dal Dpcm del 26 aprile e informerà adeguatamente a bordo i viaggiatori sulle norme comportamentali da adottare: tutte le carrozze sono sanificate giornalmente con l’igienizzazione di tutte le superfici, sono potenziate le attività di igiene e pulizia a bordo treno durante il viaggio e sono stati installati dispenser di soluzione disinfettante su tutti i convogli. Inoltre, al fine di garantire il distanziamento sociale saranno progressivamente posizionati specifici marker che segnaleranno i sedili su cui sarà vietato sedersi e saranno identificate le porte di salita e quelle di discesa.

Per le linee del Servizio Ferroviario Metropolitano è disponibile un analogo aggiornamento sul sito www.sfmtorino.it in homepage. Anche per le linee SFM sono in atto le misure di sanificazione e di sicurezza previste dal Dpcm e i sistemi di informazione per i viaggiatori.

Sul fronte del trasporto su gomma, le aziende che gestiscono il servizio in Piemonte si sono messe a disposizione per fornire informazioni puntuali rispetto a linee e orari a partire da lunedì. Si invitano perciò tutti i viaggiatori a consultare i siti delle aziende di trasporto o a telefonare per verificare lo stato del servizio di proprio interesse e non rischiare di rimanere a terra lunedì, primo giorno di ripresa di alcune attività.

Come i treni anche i bus saranno sanificati giornalmente e allestiti per rispettare le misure di sicurezza. L’Agenzia della mobilità piemontese sta fornendo materiale informativo a riguardo che le aziende potranno esporre sui mezzi.

Belotti a Superga e flash mob in memoria del Grande Torino

Non fermate il terzo settore

L’emergenza sanitaria in atto sta mettendo a dura prova la tenuta dell’intera economia globale. Finora i Paesi più colpiti sono sicuramente la Cina, cuore industriale del mondo, ma soprattutto l’Italia in Europa, potenza manifatturiera dell’Eurozona.

Il fermo delle attività economiche, imposto nel nostro Paese dalle misure straordinarie di contenimento dell’epidemia, rischia di frenare ulteriormente la già fragile economia delle nostre piccole medie imprese. A maggior ragione perché le filiere di forniture delle Pmi sono inserite in un contesto internazionale…

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Non fermate il Terzo Settore

Democrazia e Populismo. Una lettura psicologica

Dibattito on line organizzato dalla Fondazione Giorgio Amendola. Lunedì 4 maggio, ore 17,30

Non c’è ombra di dubbio. Il tema è di strettissima attualità. E ancor più ci pare esserlo oggi, in tempi dove anche una drammatica emergenza sanitaria come quella che il Pianeta sta vivendo viene spesso colta e strumentalizzata con arroganza e senza quel minimo senso di un’etica politica, morale e deontologica che proprio in circostanze siffatte, e più che mai, dovrebbe invece guardare solo al bene e all’interesse comune.

Dimenticando grettezze e rendiconti di parte. Per mettere fuori gioco il cosiddetto “Populismo” e ascoltare ben bene il grido troppo spesso ignorato della vera “Democrazia”. E proprio di “Democrazia” e “Populismo” si cercherà di dare una “lettura psicologica” lunedì prossimo 4 maggio, a partire dalle 17,30, nell’incontro promosso on line, secondo le regole imposte dalla crisi pandemica in atto, dalla Fondazione Giorgio Amendola di Torino. L’incontro sarà il primo di un ciclo di conferenze che la Fondazione di via Tollegno intende dedicare proprio al tema dei “populismi” e al loro impatto sulla vita sociale e politica delle democrazie occidentali. Ovvie ma non scontate le domande: “Che cos’è il populismo, cosa lo rende così attrattivo per fasce sempre più importanti della popolazione? Quali sono le ragioni che spingono i cittadini verso offerte politiche populiste?”. E infine: “Quali possono essere le conseguenze dell’avvento del populismo all’interno delle Istituzioni?”.

Nell’incontro di lunedì 4 maggio, moderato da Domenico Cerabona (direttore della Fondazione Giorgio Amendola e autore di un libro sulla Brexit) ne parleranno il Professor Michele Roccato, Docente di Psicologia Sociale all’Università di Torino e autore di studi e pubblicazioni scientifiche sul tema in oggetto e l’On. Brando Benifei, Capo Delegazione del Pd al Parlamento Europeo.

Il dibattito verrà trasmesso in diretta sulla pagina facebok della Fondazione Giorgio Amendola https://www.facebook.com/FondazioneAmendola/  e costituisce anche un tentativo di riprendere – con mezzi nuovi e alternativi – le attività culturali e scientifiche dell’Ente dopo l’interruzione causata dall’emergenza sanitaria. Per info: https://www.facebook.com/FondazioneAmendola/ – www.fondazioneamendola.it – 3485308603 – info@fondazioneamendola.it

g. m.

 

Nelle foto
-Domenico Cerabona
– Michele Roccato
– Brando Benifei

Lettera di un ristoratore in crisi per il decreto ammazzaimprese

Caro Direttore, mi perdoni se Le scrivo, ma dopo il discorso  del Presidente del Consiglio, mi sento profondamente preso in giro e sento la necessità di raccontare, utilizzando un episodio capitato al sottoscritto, qual è la vera situazione in Italia.

Sono un ristoratore, ho 54 anni, ho dipendenti assunti, un affitto per i muri del ristorante e un finanziamento bancario che ho acceso 3 anni fa per “aggiornare” il mio locale… a causa di questa pandemia, lo Stato mi obbliga a chiudere, io da buon cittadino, tiro giù la serranda… ma lo Stato, da buono Stato cosa fa per me? La cassa integrazione per i dipendenti? Ad oggi non è arrivata e io non ho la liquidità per anticiparla…

Il canone di locazione del ristorante purtroppo continuo a pagarlo (la mia padrona di casa si è rifiutata di applicarmi uno sconto anche perché il canone per lei è l’unica fonte di reddito)…

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Lettera di un ristoratore, in crisi per il decreto ammazza imprese

Forno e kebab chiusi e sanzionati: erano aperti il primo maggio

Erano regolarmente aperti, con clientela all’interno, nonostante il divieto di esercizio dell’attività commerciale per l’intera giornata del primo Maggio.
Si tratta di un forno gastronomia di via Genova e di un pizza Kebab di via Galliari.
All’interno dei due esercizi, durante il controllo avvenuto ieri mattina, gli agenti del Commissariato Barriera Nizza
hanno sorpreso alcuni clienti intenti ad acquistare del pane e degli alcolici, mentre altri clienti erano in
attesa di entrare, sul marciapiede. Ai rispettivi titolari, una cittadina rumena di 40 anni ed un cittadino
pakistano di 39, sono state comminate le sanzioni amministrative previste; inoltre, considerato che la libera
disponibilità dei locali avrebbe potuto dar luogo alla prosecuzione o reiterazione della violazione, gli
agenti hanno disposto la chiusura di entrambi gli esercizi per 5 giorni.

Coronavirus, verso quota seimila guariti. Ma non si fermano ancora vittime e contagi

Il bollettino della Regione delle ore 18

 

5.944 PAZIENTI GUARITI E 2.512 IN VIA DI GUARIGIONE

 

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 5944 (272 in più di ieri): 518 in provincia di Alessandria (+ 32), 249 in provincia di Asti (+23 ), 319 in provincia di Biella (+13), 671 in provincia di Cuneo (+47), 528 (+31) in provincia di Novara, 3003 (+ 105) in provincia di Torino, 283 (+ 10 ) in provincia di Vercelli, 303(+10 ) nel Verbano-Cusio-Ossola, 70 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 2512 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

 

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.144

Sono 33 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 17 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3144 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 574 ad Alessandria, 182 ad Asti, 165 a Biella, 253 a Cuneo, 264 a Novara, 1400 a Torino, 161 a Vercelli, 112 nel Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

 

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 27.317 (+ 550 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3579 in provincia di Alessandria, 1617 in provincia di Asti, 979 in provincia di Biella, 2532 in provincia di Cuneo, 2369 in provincia di Novara, 13.202 in provincia di Torino, 1140 in provincia di Vercelli, 1049 nel Verbano-Cusio-Ossola, 245 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 178 (- 1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2487 (-62 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 13.052

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 170.109 , di cui 92.136 risultati negativi.

I trasporti nella Fase 2: più corse, mascherine, controllo degli accessi

“Il trasporto pubblico subirà un ulteriore cambiamento, dovendo passare da una fase di estrema riduzione del servizio ad una fase di graduale rispristino”. L’assessore ai Trasporti Marco Gabusi ha illustrato in Seconda Commissione regionale in videoconferenza, presieduta da Mauro Fava, le misure che si stanno studiando per far fronte alla Fase2 della pandemia Coronavirus.

“Le modalità del servizio di trasporto pubblico andranno di pari passo con la riapertura delle attività – ha proseguito – Abbiamo fatto incontri con le grandi aziende che riaprono, FCA ad esempio ha cambiato gli orari di lavoro: 8 turni con ingressi sfalsati ogni mezz’ora. Apriremo un tavolo con le aziende di tutti i territori, Anci e i mobility manager per coordinare le riaperture di uffici e aziende. L’organizzazione del trasporto seguirà le esigenze delle imprese e delle attività”.

Un primo step della riorganizzazione è previsto per la prossima settimana, dal 4 maggio. Per i treni l’assessore sta ragionando con Trenitalia per un ripristino del 45 – 50% delle corse ordinarie. Anche i servizi su gomma ripartiranno con un servizio minimo.

“Più complesso – ha proseguito Gabusi – il ragionamento sull’allestimento dei mezzi: le linee guida a livello nazionale consentono l’utilizzo di un posto su tre sia sui bus sia sui treni. Abbiamo immaginato di applicare queste indicazioni ad un bus cittadino: da circa 100 posti scendiamo a 13, un numero poco gestibile alla luce del traffico previsto. Nei prossimi giorni potenzieremo i sistemi di monitoraggio e cercheremo di dare anche un impulso maggiore alla digitalizzazione dei servizi. Per i rimborsi degli abbonamenti stiamo dialogando con il Governo per sbloccare la situazione. Quella in arrivo sarà una fase importante perché ci permetterà di calibrare le successive, fino a settembre, quando riapriranno le scuole e il flusso di passeggeri darà decisamente più corposo”.

Il consigliere Alberto Avetta (Pd) ha proposto anche di avviare una campagna di comunicazione per contrastare il crollo della domanda sul trasporto pubblico, che avrebbe un effetto negativo sia economico che per l’inquinamento dato dall’eccessivo uso dell’auto privata. I numerosi consiglieri intervenuti hanno posto domande all’assessore ed al direttore dell’Agenzia della Mobilità, ingegner Paonessa, sul distanziamento dei passeggeri, il numero delle corse dei mezzi pubblici, il rimborso degli abbonamenti non utilizzati e sui costi necessari per avviare e gestire tutta la fase 2 della pandemia dal punto di vista dei trasporti.

Sull’aspetto economico l’assessore ha detto: “Ci sono problemi di cassa per tutte le aziende di trasporto pubblico, stiamo centellinando le risorse cercando un equilibrio per tutti i soggetti interessati in modo da dare il servizio ai cittadini senza far crollare le aziende. Abbiamo chiesto al Ministro 600 milioni ma per ora non abbiamo certezze: vedremo se ci saranno buone notizie nel decreto di maggio”.

Ai lavori della Commissione hanno partecipato i consiglieri: Ivano Martinetti (M5s), Sean Sacco (M5s), Marco Grimaldi (Luv), Domenico Rossi (Pd), Alberto Avetta (Pd), Maurizio Marello (Pd), Raffaele Gallo (Pd), Paolo Ruzzola (Fi), Carlo Riva Vercellotti (Fi), Gianluca Gavazza (Lega), Valter Marin (Lega), Daniele Valle (Pd), Diego Sarno (Pd).

 

Azzannato dal pastore tedesco durante la rissa. Tre arresti

Rissa nei giorni scorsi, provvidenzialmente sedata da personale della Squadra Volante:

erano le 18 e 40 circa quando una pattuglia in transito su via Cernaia, quasi altezza della stazione Porta Susa,
nota correre, sotto il porticato dell’ex palazzo Rai, due persone e dietro a loro un terzo uomo,
armato di una sbarra di ferro, che libera un pastore tedesco al loro inseguimento. Il cane raggiunge
uno dei due, un trentasettenne di origine croata, e lo azzanna; questi, nonostante l’aggressione,
colpisce a calci e pugni la persona a lui vicina, un rumeno di 37 anni; il pronto intervento degli
agenti fa sì che il cittadino croato non riporto lesioni gravi, ma guaribili in 5 giorni s.c.
Il proprietario dell’animale, un cittadino italiano di 53 anni, con numerosi pregiudizi di polizia, è
stato disarmato della spranga ed invitato immediatamente a calmare il pastore tedesco ed a
trattenerlo. Sembra che il litigio fra i tre fosse nato pochi istanti prima, per futili motivi. La spranga
è stata recuperata dagli operatori e sottoposta a sequestro, il cane affidato alla moglie del
proprietario. I tre corissanti sono stati tratti in arresto per rissa in concorso e contestualmente
sanzionati per
aver violato le misure previste per la prevenzione della diffusione del Covid19.