ilTorinese

Capo d’Orlando – Reale Mutua Basket Torino. Una vittoria sofferta, ma almeno si vince!

Il grande basket visto da vicino

E’ stata una partita in cui fin dall’inizio era evidente chi fosse più forte, ma, durante l’ultimo periodo di gioco, si è stati dubbiosi su chi la vincesse. Alla fine ha prevalso una qualità superiore di chi è più forte, Torino ovviamente, anche se i cali di prestazione che sembrano ormai cattiva consuetudine di questa squadra nei finali di partita hanno messo in dubbio un dominio che sembrava netto (vantaggio anche di 20 punti ridotto a tre nell’ultimo periodo!) nei confronti di una squadra senza un americano e un buon giocatore italiano per tutta la partita.
Il killer istinct non è prerogativa allo stato attuale di questa squadra. Lasciar riposare i giocatori forti e giocare il “garbage time” (cosiddetto “tempo dei rifiuti” in ambito cestistico americano in cui giocano le riserve quando la partita è “finita”) è di solito lasciato al finale di partita o è attributo di chi ha una rosa di giocatori equivalente o dopo che l’altra squadra ha alzato bandiera bianca di fine ostilità.
Riposarsi ha un senso a partita finita, e, pur immaginando una intensità alta del basket 2020, giocare anche 30’ 35’ se non 40’, non dovrebbe essere impossibile in caso di necessità per giocatori ben allenati tra i 20 25 anni… .


Comunque è andata. Nel momento di massima difficoltà, Marks ha ripreso a segnare un canestro fondamentale e la squadra ha reagito bene. E, tutto sommato, fermandosi alle cose positive, possiamo dire che la squadra assemblata da Basket Torino è sicuramente solida e può puntare in alto in questo campionato. Abbiamo visto a fasi alterne Alibegovic e Cappelletti, che, una volta consolidatisi nel loro ruolo di leaders della squadra, saranno decisivi per il campionato. Si ha bisogno del miglior Pinkins, che potremmo definire sicuramente in ombra in queste due prime partite e che Diop cominci ad usare sempre meglio la testa in ambito tattico e sfrutti al meglio le sue super doti fisiche che potrebbero proiettarlo in elite più ambite. Così come Campani dovrà rispolverare le sue notevoli qualità tecniche che in serie cadetta sono un lusso per tutti. Il resto è Traini, Toscano, che non sempre brillano ma sono a volte utili alla causa anche se talvolta non concretizzano ciò che è loro richiesto.
Il gesto tecnico della giornata è però proprio di Traini, che, in un recupero difensivo, scavalca un avversario con un tocco veloce su una palla vagante e attiva il contropiede in maniera elegante e “divertente”.
Il voto alla panchina è ancora indecifrabile: per il primo tempo sarebbe uno e per il secondo tempo un altro. Siamo ad inizio campionato e tutti devono ancora crescere e conoscersi; è evidente che con un pochino di amalgama il tutto potrà solo migliorare, ma è necessario salire in consapevolezza, credere di più in sé stessi e “uccidere” le partite quando se ne ha l’occasione.
Sarà determinante entrare in campo rispettosi degli avversari ma convinti dei propri mezzi e tranquilli del risultato da ottenere. Tutto questo sarà un obiettivo da raggiungere obbligatoriamente, sia difendendo meglio tatticamente che attaccando bene come Torino sembra sappia fare, in alcuni e talvolta lunghi momenti, egregiamente.
Comunque sono due vinte su due: è bello che capiti, ed è bello che capiti di nuovo!

Paolo Michieletto

Montiglio Monferrato: tartufo, che successo!

Maurizio Scandurra: “Giornata di memorabili emozioni e ospiti straordinari”.

 

E’ stato un vero e proprio trionfo a Montiglio Monferrato la giornata di chiusura della 40° ‘Fiera del Tartufo’, terza in Piemonte per importanza, e tra le prime in Italia per affluenza.

Il pubblico entusiasta si è riversato fra le strade e i vicoli del paese, ricolmi di prelibatezze e oggetti manifatturieri tipici.

Una platea attenta e attiva ha accolto a suon di applausi continui il talk-show dal titolo “C’era una volta la Tv” che ha visto protagonista il celebre conduttore televisivo Antonio Lubrano, intervistato a due voci dal cantautore Valerio Liboni (frontman dello storico gruppo della musica leggera italiana ‘I Nuovi Angeli’), e dal giornalista televisivo Maurizio Scandurra, già in passato nel cast di importanti programmi di Raiuno e Raidue.

Una giornata memorabile, arricchita dal calore e dall’affetto di una marea di persone sorridenti”, esordisce soddisfatto Scandurra, fra l’altro insignito della Cittadinanza Onoraria di Montiglio Monferrato per il dono della ‘Campana dei Tre Comuni’, onorificenza meritatamente concessa anche allo stimato regista Roberto Gasparro, che in paese, coinvolgendo attivamente tutta la popolazione, ha girato ‘Qui non si muore’ prossimo al debutto nelle sale italiane.

Ringrazio per questo prezioso riconoscimento il Sindaco Dimitri Tasso, la Giunta, il Comune e gli abitanti: qui, nel Monferrato, mi sento a casa. E, con loro, Roberto Gasparro, l’uomo che ha entusiasmato tutta Montiglio diffondendo la sana ‘cultura del diritto alla felicità’. E ringrazio di cuore i numerosi amici intervenuti a omaggiarci della loro pregiata presenza, a cominciare dal Professor Alessandro Meluzzi, per me un fratello maggiore e un maestro di stile, cultura e fede autentica, Antonio Lubrano e Valerio Liboni: tutte figure fondamentali nella mia formazione personale e artistica”.

Prosegue poi il giornalista, ormai montigliese d’adozione: “Un grazie di cuore anche al sempre gentile Carlo Marazzato, il più grande collezionista in Europa di camion storici con la sua stimata associazione culturale ‘Quattro Assi Più’, nonché Fondatore del ‘Gruppo Marazzato’, leader incontrastato nelle soluzioni per l’ecologia. Ringrazio anche l’amico e collezionista di mezzi d’epoca Tommaso Gualerzi e la sua splendida famiglia, gli amici fraterni Stefano D’Imporzano e Angelo Scordo, rispettivamente Presidente e Consigliere di Assofitram, primaria realtà italiana nel collezionismo di autobus insieme a Gianpaolo Arborio, Assessore di Cigliano e appassionato di corriere d’antan anch’egli. Un grazie specialissimo alla Famiglia Zani-Astori alla guida della storica ‘Zani Viaggi’, primo player italiano dal 1951 a oggi nel mondo dei migliori tour operator per aver omaggiato ai partecipanti svariati giri in bus storico inglese bipiano attorno alle colline di Montiglio Monferrato, con un ringraziamento colmo di riconoscenza anche ai numerosi amici giornalisti intervenuti, fra cui Tina Rossi e Lele Boccardo del magazine Zetatielle.com”.

Golf, Molinari: “Non ha funzionato niente. Ora a testa bassa”

Dice ai giornali di non provare “nè rabbia né delusione. Accetto il verdetto  pronto a voltare pagina. Dispiace solo essere caduto qui all’Open d’Italia”. Così  Francesco Molinari sull’eliminazione arrivata nel 76° Open d’Italia all’Olgiata Golf Club di Roma. “Il livello di gioco – riconosce il campione piemontese – è stato mediocre ad essere generosi. E’ andata così. E ora sono chiamato a rialzarmi. Non ha funzionato niente, dovrò lavorare a testa bassa su tutto”.

Chiude Oktoberfest con 120 mila presenze

Si è chiusa ieri sera, domenica 13 ottobre, la quarta edizione di Oktoberfest Torino, l’unica ufficiale fuori dal territorio tedesco. L’evento è stato ospitato per la prima volta al Parco del Valentino, per renderlo ancora più aderente al format originale, ospitato all’interno del Parco Theresienwiese di Monaco.

 

Il numero totale di visitatori registrato – grazie al sistema di rilevamento accessi realizzato in partnership con le società Onevo e Itelica – negli 11 giorni di evento è di oltre 120.000, con un 20% di presenze di stranieri.  Numeri che confermano la manifestazione come una delle bierfest più grandi d’Italia. I cittadini hanno risposto benissimo, mostrando di apprezzare la nuova location: Oktoberfest Torino ha richiamato gente di tutte le età, con molte famiglie e bambini, anche grazie alle attività ludiche organizzate nei weekend.

I visitatori sono stati accolti nei due tendoni allestiti nei pressi del monumento ad Amedeo di Savoia, dove hanno sorseggiato la birra Hofbräu Oktoberfest, la stessa che viene servita nel tendone Hofbräuhaus all’Oktobefest di Monaco di Baviera, e gustato i piatti tipici della Bierfest bavarese.

 

Due settimane all’insegna dello scambio culturale tra Torino e la Baviera. Particolarmente apprezzati  gli incontri a cura dell’associazione di homebrewing Birrafacendo, che ha proposto laboratori e seminari che hanno spaziato a 360° nel mondo della birrificazione; molto partecipate anche le divertenti pillole di tedesco in collaborazione con il Goethe-Institut-Turin. 

 

Il pubblico inoltre ha potuto divertirsi, cantare e ballare sulle note delle band bavaresi Andy & the Lausbuben e Die Schweinhaxen, provenienti direttamente da Monaco; il secondo tendone ha invece ospitato giovani band emergenti del panorama torinese, in un clima di allegria e convivialità.

 

 

“Desideriamo ringraziare la Città di Torino, la Regione Piemonte, la Circoscrizione  8, le Forze dell’Ordine e tutte le istituzioni locali che sono state fondamentali per la progettazione e la riuscita dell’evento – dichiara Lamberto Mancini, amministratore delegato di GL events Italia.  Un ringraziamento anche a tutti i partner, ai fornitori che che hanno creduto nel progetto e a tutto lo staff, che ha lavorato con passione e a ritmi elevatissimi.”  Oktoberfest Torino è stata infatti anche un’ottima opportunità di lavoro per molti giovani: oltre 100 persone hanno fatto parte dello staff negli 11 giorni di evento.
 

Sito www.oktoberfesttorino.com

Fanpage ufficiale: facebook.com/oktoberfestatorino
instagram oktoberfesttorino

Premio letterario internazionale Testore-Martini: i premi nell’edizione del decennale

Nel pomeriggio di sabato 12 ottobre, presso la sala polifunzionale di Toceno, uno dei sette comuni della Valle Vigezzo, si é svolta la cerimonia di premiazione del “Premio Andrea Testore Plinio Martini Salviamo la Montagna”.

Tanti i premiati sia italiani sia svizzeri per le quattro sezioni ( narrativa, poesia, giornalismo ed emigrazione). Tra i premiati il nostro collaboratore Marco Travaglini, (nelle foto mentre riceve il premio) primo classificato nella sezione dedicata al giornalismo e il professor Giorgio Cheda, dell’Università di Friburgo, per il suo impegno nelle ricerche sull’emigrazione ticinese. Il pomeriggio è stato allietato dai canti del gruppo Amici della Montagna. Il premio internazionale, giunto alla decima edizione, è dedicato a due figure importanti della montagna di confine tra il nord del Piemonte e il cantone elvetico del Ticino. Il nome di Andrea Testore  ( 1855- 1941) maestro, letterato, saggista è legato soprattutto alla realizzazione della Ferrovia Vigezzina della quale fu il primo e il più determinato  promotore. Fu anche tra i primi a promuovere  lo sviluppo turistico dell’area, a fondare la Società Operaia di Mutuo Soccorso, la Società Elettrica Vigezzina per cui la valle dei Pittori è stata una delle prime valli dell’arco alpino   a dotarsi di luce elettrica. Plinio Martini, del quale ricorreva il quarantennale della scomparsa, è stato uno degli scrittori più conosciuti ed amati della Svizzera italiana.

Nato e cresciuto a Cavergno in Valle Maggia, in una famiglia di modeste condizioni,ottenuto il diploma di maestro alla Magistrale di Locarno, Martini ha sempre insegnato nella sua valle difendendone, appassionatamente, in diversi articoli, il patrimonio storico e civile. Il suo libro più importante, Il fondo del sacco (1970), è un’opera impregnata di passione civile, che racconta il fallimento di un’illusione collettiva, nutrita sin dall’Ottocento da migliaia di emigranti ticinesi, di trovare fortuna oltreoceano.

Il Requiem di Mozart in Santa Giulia

Il concerto nella chiesa torinese in collaborazione con l’Accademia della Cattedrale di San Giovanni

Il Requiem di Mozart costituirà il tema del concerto in programma lunedì 14 ottobre alle 21, nella chiesa torinese di Santa Giulia, promosso dal coro Eufone’ ed orchestra Amade’ 1791. A dirigere l’orchestra il maestro Alberto Vindrola, solisti il soprano Caterina Borruso, il mezzosoprano Daniela Valdenassi, il tenore Dario Pola ed il basso Riccardo Mattioli. Il concerto è promosso in collaborazione con l’ Accademia della Cattedrale di San Giovanni.

L’Associazione Eufone’, dal greco “bel suono”, rappresenta il nome assunto nel 1993 da un gruppo vocale capace di raccogliere diverse esperienze musicali precedenti,   e di operare nell’ambito della diffusione della cultura musicale attraverso conferenze, didattica, registrazioni, pubblicazioni, oltre che di promuovere concerti a scopo benefico.

Quello di lunedì 14 ottobre sarà un concerto dedicato dal maestro Vindrola (nella foto) alla memoria della moglie Paulette.

Alberto Vindrola, torinese, è violinista, pianista, arrangiatore e direttore d’orchestra. La sua formazione è avvenuta sotto maestri famosi quali von Abel, Manghini, Brun, Quaranta e Celibidache, che gli hanno poi permesso di occupare ruoli di rilievo in importanti istituzioni musicali, quali l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, il Gruppo di Archi di Torino e la Rai torinese.

Mara Martellotta

Chiesa di Santa Giulia, piazza Santa Giulia 7 bis. Ingresso libero

 

(La foto della chiesa è di MuseoTorino)

Girava in camper a vendere droga, i carabinieri arrestano una donna

Continua incessante l’attività antidroga dei carabinieri del Comando Provinciale carabinieri di Torino. Dopo l’arresto  di due italiani, titolari di un maneggio per possesso di marijuana di qualche giorno fa, i carabinieri hanno arrestato una donna che utilizzava un camper parcheggiato  all’interno del Parco Cavalieri di Vittorio Veneto,  per stoccare, confezionare e vendere le dosi di marijuana.
Maneggio
La coppia aveva allestito un tendone in un maneggio e lavoravano all’essiccamento e confezionamento della marijuana che veniva coltivata in un’area  dello stesso maneggio, sulla collina torinese, vicino alle piste frequentate  dagli ospiti, anche bambini.  A finire nei guai due italiani, di 42 e 47 anni, abitanti nel torinese, titolari del maneggio che sono stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di detenzione e produzione di marijuana.  La perquisizione della cascina e di un tendone  ha permesso di sequestrare 40 kg di marijuana e un defogliatore utilizzato per dividere le foglie dalle infiorescenze.
Il camper della droga . Via vai di giovani di giorno e di notte
Con il suo camper si spostava in tutta l’Italia, molto probabilmente per spacciare la droga, ma questa volta  ha parcheggiato il camper nel posto sbagliato, a circa cento metri dalla Stazione carabinieri Torino San Secondo. In particolare nell’area camper del  Parco Cavalieri di Vittorio Veneto. Una 31enne italiana è stata arrestata per possesso di droga. I carabinieri hanno notato un via vai die ragazzi dal camper, in tutte le ore del giorno e della notte,  e un forte odore di marijuana. Hanno  effettuato un controllo e hanno sequestrato circa 300 grammi, tra hashish e marijuana, e la somma in contanti  di 10mila euro. La donna pra è in carcere

Un milione di utenti in più sui treni regionali

Nei primi nove mesi dell’anno

settembre 2019: 85.000 viaggiatori in più

puntuali nove treni regionali su dieci

93 persone su 100 soddisfatte del viaggio nel complesso

29 addetti per servizio customer care regionale

Un milione di persone in più (+3,5%) sui treni regionali in Piemonte nei primi nove mesi del 2019, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Circa ottantacinquemila in più (+2,3%) a settembre 2019.

Cresce anche la puntualità percepita dai viaggiatori: il 90,4% dei treni arriva entro i cinque minuti. Crescita annuale pari a 1,7 punti percentuali.

Sono i principali numeri dei primi nove mesi dell’anno per il trasporto ferroviario regionale e metropolitano di Trenitalia in Piemonte (Gruppo FS Italiane). A ciò si aggiunge una crescita costante della customer satisfaction: 93 viaggiatori su 100 sono soddisfatti del viaggio nel suo complesso, 2,2 punti percentuali in più rispetto a settembre 2018.

L’ultima indagine demoscopica, commissionata da Trenitalia a una società esterna, registra risultati in aumento anche per tutti gli altri indicatori: pulizia (80,4%, +1,9), comfort (90,1% di gradimento, +1,2), puntualità (81,5%, +2,2), informazioni a bordo treno (88,1%, +2,2) e security (83,6%, +3,0).

Ventinove addetti di customer care offrono assistenza, informazione e security a tutti i passeggeri del trasporto regionale, sia a bordo sia sotto bordo oltre che presso i desk posizionati nelle stazioni ferroviarie di Torino Porta Nuova e Milano Centrale. Il servizio, avviato a novembre 2018, ha introdotto nel trasporto regionale alcuni plus che erano prerogativa delle Frecce.

Trenitalia è da sempre attenta alle esigenze delle persone e per questo favorisce l’intermodalità con servizi differenziati che soddisfano le esigenze di mobilità dei viaggiatori incentivando lo shift dai mezzi privati ai trasporti pubblici più convenienti, sicuri e sostenibili, agevolando gli spostamenti smart e le modalità di acquisto dei biglietti e invogliando i viaggiatori a lasciare l’auto privata a casa. Ciò ha permesso di incrementare il numero di persone che ha scelto il treno regionale anche per gli spostamenti nei fine settimana e durante le festività.

Il trasporto regionale su ferro registra un trend in crescita confermando l’attenzione costante del Gruppo FS verso le esigenze delle 144.000 mila persone che, ogni giorno, viaggiano sui convogli di Trenitalia in Piemonte. Risultati che sottolineano, inoltre, come il trasporto regionale e metropolitano nel suo complesso sia il perno di tutte le attività del Gruppo e al centro del Piano industriale 2019–2023.

Storie dai confini

Riceviamo e pubblichiamo
JOHAR BUONE PRATICHE DI ACCOGLIENZA A TORINO
.
lunedi’ 14 ottobre ore 1830
presso Il Passo Social Point, via Nomaglio 6 Torino (Barriera di Milano)
Ciclo di incontri per capire cosa succede ai confini dell’Italia (e a
Torino) sulla questione migranti.
A cura di Oltrelabarriera, con la collaborazione di Passo Social
Point, Circolo arci Banfo, Carovane Migranti.
Appuntamenti per parlare di casi concreti di accoglienza e
solidarietà, per offrire una prospettiva umana al fenomeno, e per dare
visibilità a tutti coloro che pensano che le migrazioni attuali non
siano solo una questione di sicurezza e di difesa del nostro bene-stare.
Partiamo da Torino con la presentazione della cooperativa Johar, che
da anni sta portando avanti dei progetti di sostegno “dal basso”, su
piccola scala, con il contributo concreto di soci e volontari.
Un modo per capire che “qualcosa” si può fare.
A seguire aperitivo benefit a offerta: il ricavato verrà devoluto
all’organizzazione ospitata.
***
Per info e contatti oltrelabarriera@email.it

Classe dirigente: gli esterni, gli interni e gli eterni

Oscar Luigi Scalfaro intervenendo all’Assemblea Nazionale degli esterni della Democrazia
Cristiana nel lontano 1981, disse che nella Dc – ma non solo nella Dc – quando si parlava del
ricambio della classe dirigente si doveva fare riferimento agli “esterni, agli interni e agli eterni”.
Certo, lo statista piemontese aveva usato un linguaggio duro e sferzante a proposito del
rinnovamento del gruppo dirigente di quel partito in quell’epoca storica. Anche se lo stesso
Scalfaro fu, del tutto meritatamente, parlamentare dal 1946 sino alla sua elezione al Quirinale.
Cioè sempre. Ma, al di là del percorso politico di Scalfaro, e’ indubbio che quella riflessione usata
quasi 40 fa conserva tuttora una bruciante attualità. E questo non solo perché il tema della classe
dirigente e, soprattutto, della sua qualità restano al centro del dibattito politico e culturale nel nostro
paese. Perché dalla qualità, dall’autorevolezza e dal prestigio della classe dirigente derivano
anche la credibilita’ e la serietà della stessa politica.
Ora, se il ricambio dei gruppi dirigenti e’ certamente un fatto importante e da praticare senza
finzioni e furbizie, e’ altrettanto vero che non possiamo continuare a sostenere pubblicamente e
privatamente che l’attuale classe dirigente politica, tanto a livello nazionale quanto a livello locale,
e’ infinitamente meno qualificata di quella della prima repubblica – dove addirittura non è possibile
tracciare il benché minimo confronto – ma anche molto lontana dalla cosiddetta seconda
repubblica. E questo per un motivo molto semplice: la qualità e l’autorevolezza non vengono
ratificati per decreto ma sono il frutto di un percorso di preparazione, di radicamento e di
competenza che oggi, purtroppo, non trovano più cittadinanza. Certo, e’ addirittura imbarazzante il
confronto fatto nei giorni scorsi dallo stesso Conte con lo storico leader socialista Bettino Craxi.
Imbarazzante per una molteplicità di motivi ma soprattutto per il profilo e la natura del leader
politico e di governo Craxi e per quello che rappresenta oggi, concretamente, il Presidente del
Consiglio.
Ma, per ritornare alla riflessione iniziale di Scalfaro, forse quel riferimento agli “esterni, interni ed
esterni” oggi andrebbe leggermente corretto. E cioè, rispetto ad un tempo quando la classe
dirigente politica, al di là e al di fuori di qualsiasi santificazione, era comunque l’espressione media
della credibilità della politica, oggi la presenza dei cosiddetti “eterni” forse non solo e’ necessaria
ma è addirittura indispensabile per la stessa conservazione della qualità della nostra democrazia e
delle nostre istituzioni democratiche. Probabilmente sono proprio quegli “eterni”, in alcuni partiti,
che riescono ancora, seppur tra molte difficoltà e contraddizioni, ad evitare il trionfo definitivo del
pressapochismo, della superficialità, del populismo e della demagogia. E, in ultimo, grazie a quei
pochi o tanti “eterni” sarà ancora possibile parlare di partiti, di democrazia, di competenza e di
senso delle istituzioni. Forse. L’alternativa è la consegna definitiva ed irreversibile al populismo e
alla demagogia. Che, di norma, sono sinonimi di povertà culturale, politica, programmatica e forse
anche etica.
Giorgio Merlo