ilTorinese

Regione, respinte le proposte della minoranza

Nella discussione generale  nella Prima commissione presieduta da Carlo Riva Vercellotti, la Giunta regionale ha espresso parere negativo sulle due proposte di legge presentate dalla minoranza: quella sulla riduzione dell’orario di lavoro, primo firmatario Marco Grimaldi (Luv), e quella sulle misure aggiuntive al “Riparti Piemonte”, primo firmatario Raffaele Gallo (Pd).

Nel corso della seduta sono stati anche annunciati come relatori di maggioranza del Ddl 95 “Riparti Piemonte” Valter Marin (Lega) e Paolo Bongioanni (Fdi). Come relatori di minoranza per il momento sono stati individuati Ivano Martinetti (M5s), Marco Grimaldi e Silvio Magliano (Moderati).

Con la sua proposta di legge, Grimaldi chiede di attivare una sperimentazione in Piemonte per finanziare contratti di solidarietà espansiva che permettano una riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, bilanciata da una assunzione ogni quattro riduzioni d’orario: “Si arriverebbe a uno sgravio fiscale di 2 mila euro per ogni neoassunto, migliorando così non solo la qualità della vita dei lavoratori, ma anche quella dell’azienda che potrebbe immettere forze fresche; penso al settore trasporti, dove la media dell’età dei lavoratori è alta e c’è necessità di giovani. Quello della riduzione dell’orario di lavoro è un tema storico, è ora che si faccia una sperimentazione anche nella nostra regione”.
Contraria la posizione della Giunta, illustrata dall’assessore al lavoro Elena Chiorino: “Abbiamo bisogno che le imprese producano ricchezza e siano solide per migliorare la condizione di vita di tutti, anche dei lavoratori, e tutelare i posti di lavoro. Oggi il rischio è la chiusura delle aziende. La prima azione è dunque sostenerle, sburocratizzando e supportando la ricerca e l’innovazione.  In questo momento il bilancio regionale va impegnato a supporto delle imprese. Non possiamo pensare di distribuire denaro, pensando a strumenti costosi come il reddito di cittadinanza o il reddito di emergenza, se soffochiamo chi la produce con richieste e pretese insostenibili».
La necessità di aprire una discussione sul tema è stata invece sostenuta da Raffaele Gallo Domenico Rossi (Pd) “aumenterebbe l’occupazione e la capacità di consumo” e da Sean Sacco (M5s), secondo il quale “contrariamente a quello che si pensa, la riduzione non è utile solo la lavoratore, ma anche alle aziende che possono trovare giovamento sul piano della produttività in un’ottica di espansione del mercato”.
Illustrando la sua proposta di legge a sostegno dell’economia piemontese e delle fasce deboli dopo l’epidemia di Coronavirus, Raffaele Gallo (Pd) ha annunciato che il suo gruppo presenterà emendamenti con lo stesso contenuto della Pdl nella discussione sul “Riparti Piemonte”. Le misure proposte dal Pd si finanzierebbero attraverso una riduzione del capitale di FinPiemonte di 80 milioni – “inutile tenere fermo un capitale così alto”, ha spiegato Gallo – e riguardano incentivi finanziari in diversi settori: dallo smart working alla sicurezza dei luoghi di lavoro, dal turismo alla lotta alla povertà, dalla ricapitalizzazione delle aziende piemontesi al recupero degli alloggi di proprietà pubblica, dallo sport al terzo settore. “Sono proposte che si intersecano e migliorano quelle contenute nel Riparti Piemonte, dando una prima risposta a molti settori dimenticati”, ha spiegato Gallo.
Il parere negativo sulla Pdl è stato espresso dall’assessore al bilancio Andrea Tronzano, che ha comunque detto di apprezzare lo spirito dell’iniziativa legislativa: “Siamo contrari a ridurre il capitale sociale di FinPiemonte: sono risorse importanti che saranno molto utili nel 2021, che già si preannuncia come un anno difficile per il bilancio regionale. Per quanto riguarda le misure, alcune sono già presenti nel Riparti Piemonte, penso allo smart working e alla sicurezza sul posto di lavoro, e saranno anche potenziate. Altre sono in via di definizione con precisi emendamenti che la maggioranza sta preparando, Su altri temi si può discutere, come quello sugli incentivi alla ricapitalizzazione delle aziende. Sempre che il governo non intervenga su questo tema, come sembrerebbe da alcune indiscrezioni”.
Favorevole alla proposta del Pd si è detto Sean SaccoAndrea Cane (Lega) ha annunciato un emendamento al “Riparti Piemonte” proprio sullo smart working, spiegando che il suo gruppo da tempo stava lavorando su un’apposita Pdl e che con l’emendamento si intende dare sgravi fiscali alle aziende per l’acquisto di device.
Domenico Ravetti (Pd), primo firmatario della Pdl per dare nuove risorse al personale sanitario, ha chiesto lo stralcio di un analogo articolo del “Riparti Piemonte”, ricordando la precedenza temporale della sua Pdl.

Sequestrano cliente moroso e chiedono riscatto alla sorella

I carabinieri arrestano coppia di spacciatori Inviano foto vittima alla sorella e chiedono un riscatto per la liberazione

Torino, 13 maggio Un 28enne del Burkina Faso è andato a Torino a casa dei suoi fornitori di crack e dopo aver ricevuto e consumato la sua dose ha detto di non avere i soldi per pagare. I padroni  di casa non l’hanno presa molto bene e hanno pestato a sangue il cliente moroso. E’ accaduto questa notte a Torino a casa di un maliano di 21 anni e di un italiano di 45 anni, quest’ultimo in compagnia della fidanzata brasiliana di 38 anni.
Per riavere il loro denaro, l’italiano e il maliano hanno sequestrato il cliente e gli hanno scattato alcune foto al volto tumefatto e tramite WhatsApp le hanno mandate alla sorella chiedendole il riscatto di 300 € per riavere il fratello.
La donna si è rivolta ai carabinieri di Veneria che hanno organizzato un servizio e hanno accompagnato la donna sotto casa dei due sequestratori per la consegna del riscatto.
Una volta arrivati sotto casa del loro appartamento, i Carabinieri li hanno fermati e hanno liberato il 28enne.
Il maliano per evitare l’arresto ha ingaggiato una breve colluttazione con i carabinieri ma è stato bloccato e arrestato. Il cliente è stato trasportato dal 118 all’ospedale Maria Vittoria, dove si trova tuttora ricoverato in osservazione. Il maliano e l’italiano sono stati arrestati, a vario tutolo, per spaccio di sostanze stupefacenti, sequestro di persona ed estorsione, mentre la donna brasiliana è stata denunciata per sequestro di persona ed estorsione poiché uno dei telefoni di utilizzati per inviare le foto denaro è stato trovato in suo possesso.

Ieri sera, l’attività antidroga dei carabinieri della Stazione Torino Le Vallette ha permesso di individuare un pusher molto attivo in Lungo Dora Siena che spacciava cocaina ed eroina. Si tratta di un senegalese di 24 anni, sorpreso a spacciare in strada. Sequestrate diverse dosi di stupefacente. L’uomo è stato arrestato.
A Collegno, sempre ieri sera, durante un servizio finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti, i carabinieri hanno fermato un italiano di 55 anni che durante il controllo ha cercato di disfarsi di un pacchetto contenente circa 26 grammi di cocaina. L’uomo è stato arrestato per possesso di stupefacente.

Così è la fine

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni /A “Carta Bianca” ho ascoltato le opinioni di Oscar Farinetti e di Arrigo Cipriani, due nomi che rappresentano, in misura differente per tradizione e stile, la ristorazione italiana anche a livello internazionale.

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Malgrado le evidenti assurdità di norme caotiche e nello stesso tempo molto costrittive, Farinetti si è dichiarato ottimista e soddisfatto dell’ operato del governo, ignorando gli errori, anche quelli più marchiani, commessi  nella fase  fase 1  e nella fase 2.
La fedeltà politica perinde ac cadavere porta Farinetti ad accettare tutto, compresa la regolarizzazione di 650 mila immigrati, sottovalutando la crisi profonda e forse irreversibile delle nostre imprese turistiche e ricettive. Ha sostenuto senza distinguo che a maggior ragione oggi bisogna accogliere tutti, come se la pandemia non esistesse. Cipriani da uomo libero  ha parlato  senza peli sulla lingua e ha evidenziato   chiaramente l’ impossibilità da parte della stragrande maggioranza dei ristoratori di riaprire i loro locali ed è arrivato  addirittura a paventare  un’uscita dalla Ue della Germania così come ha fatto la Gran Bretagna. Da uomo abituato a ragionare in termini internazionali  ha collocato la crisi italiana nella dimensione esatta della sua gravità anche rispetto all’Europa. Farinetti è uomo che proviene dall’apparato politico e non si è mai discostato dall’ambito provinciale in cui è nato e cresciuto. Arrigo Cipriani è il moderno Marco Polo che ha portato la cucina e soprattutto l’ospitalità veneziana e italiana nel mondo e ragiona senza vincoli politici. Il fatto incontestabile è che i distanziamenti imposti a tutta Italia  senza discernimento impediranno ai locali di aprire o li costringeranno a fallire dopo aver riaperto. Così sarà la fine dice Cipriani, ricordando che dal ‘43 al ‘45 il suo Harry’s era diventato un bivacco del marò della X Mas repubblichina. Dopo l’occupazione fu possibile riprendere il lavoro e rinascere. Oggi questa ipotesi è molto dubbia e anche l’ex Sindaco di Venezia Massimo Cacciari si detto è d’accordo con Cipriani. Il povero Farinetti  con il suo ottimismo leibniziano  vedremo cosa saprà inventare per salvare Eataly.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com
(foto vvox.it)

Arrestato al supermercato con sette pezzi di parmigiano nella camicia

Un italiano recidivo per furto nei negozi
Sabato sera personale del supermercato Carrefour in corso Monte Cucco richiede l’intervento di
una Volante presso il punto vendita. Un cittadino italiano di 66 anni è trattenuto dal personale di
vigilanza. L’uomo, poco prima, viene visto asportare 7 pezzi di parmigiano da uno scaffale ed
occultarli sotto la camicia, sistemata all’interno del pantalone ad uso “tasca portaoggetti”. Arrivato
in cassa, il sessantaseienne porge alla cassiera una bottiglia di vino ed una carta prepagata,
consapevole di non aver alcun credito all’interno. Non andando a buon fine il pagamento, il reo
riferisce alla dipendente di non essere più interessato ad acquistare l’articolo e si dirige verso
l’uscita. L’escamotage non gli permette però di eludere il controllo della sorveglianza, che
immediatamente lo blocca.
Il cittadino italiano, non era nuovo a questo genere di attività: nel 2019, infatti, era stato sorpreso a
derubare due diversi supermercati. I beni asportati lungi dall’essere di prima necessità. Si tratta di
generi alimentari facilmente rivendibili sul mercato nero, elemento questo oggetto di riscontro.
L’uomo è stato arrestato per tentato furto e denunciato in quanto trovato fuori dal proprio comune
di residenza.

Cronache della peste. L’italiano sano

Esco malvolentieri, mi dice al telefono il Gianni. Non che abbia paura di sta fuffa del corona virus… a me ste fole non le possono dar da bere… È che mi dà fastidio la gente…

Tutti questi con guanti e mascherine, che camminano strisciando lungo i muri… come neppure nella peste del ‘300…i vecchi terrorizzati. E i giovani peggio ancora… Un popolo di… Ma che dico… Questo non è più un popolo. E forse non lo è mai stato…

Condivido. L’ ho scritto sino a nauseare i miei pochi lettori (magari fossero i fatidici 25…) lo spettacolo degli italiani in questi mesi è stato, e continua ad essere indegno. E anche indecente. Con delle eccezioni, però…

… continua a leggere:

Cronache della peste. L’italiano sano

Al via il progetto di telemedicina “Vicini di salute”

Philips e Pfizer di nuovo insieme  per i pazienti cronici al tempo del Covid-19

In principio, per la gente, fu Coronavirus poi, a forza di parlarne, ha preso anche il cognome Covid e 19 (che sta per 2019) è diventato il soprannome. Vale a dire il suo anno di nascita o, meglio ancora di rinascita, perchè Covid muore e risorge diverso e più pericoloso di prima.

Covid porterà ad un nuovo approccio culturale e persino a bufale intorno ad esso, come quella che la tecnologia 5G dissemina Covid e fa venire il tumore!
Coranavirus è un disastro, non solo per la salute, ma anche per l’economia, ma sembra un ossimoro, qualche cosa di buono lo ha portato.Vale a dire una tregua per l’ambiente, l’unica che ne abbia beneficiato, almeno per il momento.

In questo nuovo modo di approcciare le esigenze della la vita scaturite dal virus è partita eHealth a cura di Philips e Pfizer, in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, il progetto di telemedicina“Vicini di salute”, slogan che tanto ricorda un progetto per stare vicini alla gente “un pò più vicini”.

Semplicemente un punto d’ascolto per stare più vicino alle persone che hanno bisogno di una parola, di conforto, di supporto psicologico e di consiglio oppure semplicemente sapere, in tempi rapidi, se una notizia è vera oppure falsa. In questa corsa verso la conoscenza e del sapere come va la salute si inserisce questa iniziativa che sfrutta le tecnologie per fornire assistenza con un sostegno alla continuità assistenziale per i pazienti cronici e oncologici in un momento di forte pressione per le strutture sanitarie italiane.

Nel progetto sono coinvolti circa 300 pazienti e 6 strutture ospedaliere: USL Toscana Centro per i pazienti affetti da fibrillazione atriale, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino e il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma per il tumore alla mammella, l’Ospedale San Martino di Genova e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Federico II Napoli per l’acromegalia e l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma per la colite ulcerosa e l’artrite reumatoide i cui farmaci sono stati individuati nel tentativo di cura per il coronavirus.

A due mesi dall’avvio del progetto, resi noti i risultati preliminari: ingaggio positivo dei pazienti verso l’utilizzo del sistema con accessi in circa il 40% dei giorni e un’aderenza alle terapie pari al 95%.

Philips e Pfizer confermano il loro impegno nell’innovazione al servizio della salute, unendo le loro expertise rispettivamente in termini di innovazione tecnologica nel settore della salute e di know-how sulle patologie, per attivare per il secondo biennio consecutivo, il progetto “Vicini di Salute”, avviato nel 2018 utilizzando tecnologie innovative di telemedicina per supportare in maniera continuativa il paziente lungo tutto il percorso di cura.

“Le soluzioni di tele-assistenza e monitoraggio da remoto si stanno dimostrando lo strumento più evoluto ed efficace per consentire l’apertura di nuove opportunità verso sistemi sanitari sostenibili ed efficienti: lo evidenziavano lo scorso anno i risultati ottenuti dal progetto Vicini di Salute, lo impone oggi l’emergenza internazionale che siamo chiamati ad affrontare”, afferma Simona Comandè, General Manager di Philips Italia, Israele e Grecia.

La sintesi del progetto: basato sulla condivisione di informazioni e dati tra medico e paziente attraverso un dispositivo digitale, il programma di teleassistenza Philips-Pfizer permette ai pazienti di essere costantemente collegati con il medico e ricevere avvisi e promemoria rispetto all’aderenza alla terapia e al follow-up, alle richieste di monitoraggio dei parametri vitali, oltre a messaggi motivazionali.

Il medico è così in grado di avere sotto controllo le condizioni del paziente e può intervenire in caso di necessità, ma di pari passo c’è la responsabilizzazione del paziente che, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative e integrate, migliora la propria esperienza di cura grazie alla vicinanza costante con il medico e a un maggior coinvolgimento nel proprio percorso di gestione della malattia.
Siamo lontani dal motto latino “Medice cura te ipse ( medico cura te stesso), ma ci siamo vicini!

Tommaso Lo Russo

Le vignette di Mellana

CURIOSITA’ Chissà cosa fanno gli ultras del calcio in questo periodo. Picchiano la nonna, tifosa di una squadra avversaria,  per tenersi in allenamento?

Srotolano gli striscioni per le scale di casa? Gridano:”Portinaio cornuto!”,  per mantenere l’ugola calda. Comunque abbiate un briciolo di commiserazione per  chi ha l’alloggio pieno di fumogeni e non può farne esplodere nessuno.
DUBBIO Ma se lavorare da casa è smart working, cioè fare un lavoro intelligente e agile,  mio padre che era un eccellente fabbro e non avrebbe mai  potuto portarsi il lavoro a casa, faceva forse un lavoro stupido  e goffo?
CERTEZZA Sono certo che Sabin e Pasteur non hanno rilasciato ogni giorno, ma neppure ogni mese, una intervista in merito alle ricerche che stavano facendo sui vaccini. Sino a che non hanno avuto la certezza di  poter annunciare qualcosa di importante e significativamente certo, si sono ben guardati da ingenerare speranze o dubbi.
Questi di adesso sembrano soubrette da avanspettacolo la cui una soddisfazione è quella di fare una comparsata e prendere quattro applausi, da un pubblico da avanspettacolo.
Claudio Mellana

Gli ultras granata e il primato della salute

“Migliaia di morti in ogni città, ma voi pensate alla ripresa della Serie A”

Lo striscione collocato di recente dalla tifoseria organizzata del Toro all’ingresso del  Filadelfia fa riflettere.

Così come per la  riapertura della attività  economiche anche  per il calcio (che è sì sport ma pure economia e affari) il dilemma è: prima la salute, in ogni caso? La risposta sta forse a metà, perchè non bisogna morire di virus e neppure di “carestia”. “Il vero virus da debellare siete voi che volete tornare a giocare”, aggiungono gli ultras su un altro striscione, schierandosi inequivocabilmente contro la ripresa del campionato.

Locatelli (Prc-Se): “senza dimora trattati peggio degli animali”

“Hanno dovuto dormire all’addiaccio nella piazza antistante al municipio di Torino per una settimana prima di avere di nuovo un tetto sopra la testa”.

Sono le decine di homeless sfrattati dal dormitorio invernale di Piazza d’Armi. Sfrattati e buttati irresponsabilmente in strada in piena emergenza coronavirus. Dopo una settimana trascorsa davanti al Municipio i senza dimora sono stati  trasferiti all’interno del padiglione Torino Esposizioni. Se si doveva chiudere il dormitorio di piazza d’Armi perché non si sono verificate prima le alternative praticabili? Forse perché si pensava che le persone sparissero, diventassero invisibili? Un atteggiamento, quello tenuto dall’amministrazione comunale, inconcepibile, causa di inutili sofferenze per persone trattate peggio degli animali.

Ezio Locatelli

Segretario provinciale Prc -Se

Piemonte, riapertura dopo il confronto con il Ministero della Salute

Nei prossimi giorni le decisioni 

Il presidente della Regione Alberto Cirio e la giunta regionale  valuteranno la scelta delle date per la riapertura delle attività economiche ” dopo il confronto con il ministero della Salute nei prossimi giorni, alla luce dei dati del monitoraggio, in base ai quali  verranno stabilite le linee guida per la riapertura e le  regole per il Piemonte”.

Questo quanto ha detto la portavoce del governatore del Piemonte, nella videoconferenza  sull’andamento del contagio e delle iniziative della Regione in campo sanitario e terapeutico.

Ha dichiarato ieri il Professor Paolo Vineis, epidemiologo, consulente della Regione Piemonte:

«L’aggiornamento sugli indicatori giornalieri, l’andamento della curva epidemica, di R0 giornaliero a livello regionale e provinciale, e tutti i parametri che monitoriamo quotidianamente evidenziano che il Piemonte sta gradualmente uscendo dalla fase critica. In questo momento R0 è a 0,5, un livello migliore di altre regioni. I nostri indicatori oggi sono anche più dettagliati di quelli previsti dal Ministero della Salute. Ora stiamo mettendo a punto metodi per il riconoscimento precoce dei focolai. Fondamentale il tracciamento dei contatti».