ilTorinese

Fiumi marroni e cieli gialli. L’Italia che rifiuta il cambiamento

È stato sufficiente un solo giorno di riapertura delle gabbie per rendersi conto che tutte le promesse, tutti gli impegni, tutte le dichiarazioni erano pura e semplice spazzatura. Esattamente come quella riversata nel canale Agnena, vicino a Napoli…

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Fiumi marroni e cieli gialli. L’Italia di chi rifiuta il cambiamento

Accordo con i medici di medicina generale, svolta nel tracciamento dei contagi

E’ stato firmato ieri  nella sede dell’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte il nuovo accordo integrativo regionale con le organizzazioni dei medici di medicina generale per la Fase 2 dell’emergenza coronavirus.

Obiettivo del contratto è la creazione di reti di monitoraggio basate sul modello del medico di medicina generale sentinella, in grado di identificare precocemente i casi sospetti sulla base del riscontro clinico che precede la diagnosi di laboratorio.

«Il medico di medicina generale – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – viene messo nelle condizioni di disporre l’isolamento dei pazienti sospetti Covid e dei rispettivi contatti stretti, già dalla fase di sospetto clinico e prima della presa in carico da parte dei Sisp (Servizi di igiene e prevenzione), vale a dire prima dell’effettuazione dei tamponi e del riscontro dei risultati, considerato che i tempi che tale iter prevede si possono rivelare troppo lunghi per contenere tempestivamente il contagio. Contestualmente, lo stesso medico può avviare il trattamento domiciliare dei pazienti covid, secondo i protocolli definiti».

L’assessore esprime  soddisfazione per il raggiungimento dell’intesa, sottoscritta all’unanimità dalle organizzazioni di  categoria in rappresentanza di oltre 3.500 medici di medicina generale e pediatri di libera scelta del Piemonte.

«Si tratta di un risultato molto importante – sottolinea l’assessore Icardi -, una svolta nell’organizzazione del nuovo modello organizzativo delle cure primarie sul territorio, che ha nel medico di medicina generale il suo cuore strategico. Utilizzando al meglio la tecnologia esistente, la nuova piattaforma Covid19 della Regione Piemonte, gli strumenti che possono essere gestiti direttamente al domicilio degli assistiti e la telemedicina, si può agire con tempestività ed efficacia, evitando di congestionare altri livelli di assistenza. Si possono creare le condizioni per produrre effetti positivi sulla gestione complessiva della salute dei cittadini, anche al di là della pandemia che stiamo affrontando, ed in particolare sulla cronicità e sulla continuità assistenziale».

Operativamente, in caso di “sospetto Covid”, sulla base dei sintomi riferiti o riscontrati, il medico che valuta per primo il paziente (medico di assistenza primaria o medico di continuità assistenziale o medico di emergenza) dispone, attraverso la piattaforma Covid19 Regione Piemonte, l’isolamento fiduciario per il paziente sospetto Covid, per 14 giorni, prorogabili al persistere delle condizioni, con decorrenza dalla data di inizio dei sintomi.

Il medico di assistenza primaria riceve la notifica di isolamento attivato sul paziente, prende contezza (qualora non l’abbia disposta egli stesso) dell’isolamento predetto sulla piattaforma Covid19 e rilascia l’eventuale certificazione ai fini Inps o Inail.

Contestualmente all’attivazione dell’isolamento, per i soggetti sintomatici, dopo la conferma di positività del tampone, il medico di assistenza primaria attiva il protocollo di assistenza domiciliare dei pazienti Covid sintomatici ed effettua quindi l’identificazione dei contatti stretti, disponendone preventivamente l’isolamento fiduciario.

Il Sisp dell’Asl competente effettua un approfondimento dell’indagine epidemiologica per la ricerca di ulteriori contatti in ambito comunitario e per identificare eventuali focolai, predispone ulteriori misure di sanità pubblica e fornisce indicazioni per la prevenzione e il controllo dell’infezione.

L’effettuazione dei tamponi per confermare la positività o la guarigione virologica resta in capo all’Asl, sulla base della segnalazione riscontrata a mezzo della piattaforma Covid19 della  Regione Piemonte.

L’isolamento viene trasformato nella quarantena, disposta dal Sisp, in caso di tampone positivo. Il tampone viene effettuato secondo le modalità individuate dall’Asl, nei tempi tecnici strettamente necessari.

In caso di tampone con esito negativo, in persistenza di sintomi, il Sisp effettuerà il secondo tampone per diagnosticare la guarigione virologica. In caso di doppio tampone negativo l’isolamento fiduciario/quarantena viene interrotto.

Ai pazienti in isolamento e quarantena, il medico di assistenza primaria, in collaborazione con le Usca e con i medici di emergenza sanitaria, presterà assistenza su vari livelli, dalla sorveglianza sanitaria (anche con visite a domicilio), al monitoraggio con dispositivi consegnati direttamente al soggetto in assistenza domiciliare, o ai suoi familiari, per rilevare saturazione, pressione arteriosa, temperatura corporea, frequenza respiratoria e altri parametri.

L’ accordo, che ha validità fino al persistere dello stato di emergenza, riconosce ai medici di medicina generale il trattamento economico in base alle prestazioni effettuate e correttamente registrate in piattaforma.

La realtà virtuale per gli schiavi, gli incontri solo per chi comanda

COMMENTARII di Augusto Grandi / Ce lo stanno ripetendo in ogni modo, ad ogni istante. E se fosse l’ennesima menzogna, ripetuta all’infinito dai media di servizio, per convincere l’ex popolo bue trasformato in popolo di pecore?

O meglio, una imposizione fatta passare per informazione. Un cambiamento obbligatorio per le masse, ma che non vale per chi controlla ed indirizza il gregge…

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La realtà virtuale per gli schiavi, gli incontri solo per chi comanda

Giornata mondiale di preghiera, l’adesione di Noi siamo con Voi

Il movimento aderisce all’iniziativa del 14 maggio / “Si può pregare tacendo, soffrendo, lavorando, ma il silenzio è preghiera solo se si ama, la sofferenza è preghiera solo se si ama, il lavoro è preghiera solo se si ama”.

Nel solco dell’accezione dell’Amore più Grande verso il prossimo e la terra che abitiamo, il Coordinamento Interconfessionale del Piemonte fa suo l’appello dell’“Alto Comitato per la Fratellanza Umana”, composto dai capi religiosi che si ispirano al documento firmato da papa Francesco e dal grande imam di al-Azhar, Ahmed al-Tayyeb, il 4 febbraio 2019. Il 14 maggio anche per “Noi siamo con Voi” sarà una giornata di preghiera, digiuno e opere di carità per liberare il pianeta dal coronavirus. Pregheremo ad una sola voce, perché la fede preservi l’umanità, la aiuti a superare la pandemia, le restituisca la sicurezza, la stabilità, la salute e la prosperità, e renda il nostro mondo, eliminata questa pandemia, più umano e più fraterno. Un messaggio in centinaia di lingue per i fratelli, che credono nella forza della preghiera, per i fratelli in umanità.

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Il 14 maggio tutti noi siamo chiamati a riconoscere la dimensione spirituale e il valore universale che, come credenti, ma anche come persone di buona volontà, possiamo percepire in questo profondo sconvolgimento che il mondo conosce a causa della pandemia da coronavirus. Ciascuno, a prescindere dalla cultura, dalla situazione economica, dalla fede o dalla mancanza di fede religiosa, risente e sente l’immensità del grido dell’umanità sofferente, sommersa da ogni parte, angosciata e sconvolta. Nel nome di tutte le confessioni vogliamo riportare al centro delle priorità le esigenze dell’espressione di credo che, lo sappiamo, non sono secondarie a quelle di salute fisica. Dopo la pandemia, la quotidianità che ci aspetta sarà quella di una nuova consapevolezza. A chi teme che la nuova normalità consisterà nell’incertezza, nell’ansia e nella paura, noi proponiamo di ritrovare la fiducia nella preghiera, imparando a trattarci con più attenzione, con più cura, con più amore. Confidando molto anche nella graduale ripresa della pratica religiosa individuale e comunitaria nei rispettivi luoghi di culto.

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In questo senso, nell’ambito dei gruppi e movimenti che prendono parte a “Noi siamo con voi”, ha preso forma una proposta che consideriamo di grande interesse ovvero quella di dar vita a una iniziativa di preghiera, che si svolge sulla base di turni 24 ore su 24, per essere vicini a coloro che muoiono in solitudine. Si tratta di un tipo di preghiera presente nella tradizione monastica cattolica, ma che, forse per la prima volta, viene proposta in termini interreligiosi. Vi prenderebbero parte credenti delle diverse fedi, ciascuno secondo le sue modalità. Premesso che la diretta partecipazione è lasciata alla libertà degli individui e dei gruppi, riteniamo che questa iniziativa possa rappresentare un ulteriore fondamento spirituale del dialogo interreligioso.
Per chi crede, occorre prendere atto che stiamo affrontando una prova enorme anche a livello psicologico, collettivo e di fede. Il nostro modo di vivere non sarà mai più quello che abbiamo conosciuto. Ma soprattutto nulla sarà più come prima, perchè noi non siamo più gli stessi . Forse proprio questo ci salverà. Questa consapevolezza ci permetterà di affrontare con uno slancio nuovo il disastro da cui ripartire. Dobbiamo tornare ad essere come i nostri padri: spirituali, resilienti e determinati. E forse da qui si potrà costruire un futuro su basi diverse da quelle fragili del mondo che ormai abbiamo alle nostre spalle.

A nome del Coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi”
Il portavoce, Giampiero Leo

Multati due fidanzati che si baciavano per strada

Si baciavano  alle 2 di notte in strada i fidanzati finiti tra i 2.200 denunciati per violazione delle norme anti Coronavirus  a Torino.

Il fatto è avvenuto lo scorso marzo, quando si trattava di “inosservanza di un provvedimento dell’autorità” (articolo 650 del codice penale) punito con l’arresto fino a tre mesi. Successivamente il  nuovo decreto del governo ha previsto solo sanzioni amministrative. I giovani erano stati notati da un residente, “sceriffo da balcone”,  che aveva avvisato la polizia per segnalare il comportamento illecito.

I pazienti guariti si avvicinano a 10 mila. Altre 32 vittime e 169 contagi

Il bollettino della Regione delle ore 17 di mercoledì 13 maggio

9941 PAZIENTI GUARITI E 3166 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 9941 (+938 rispetto a ieri): 859 (+ 224) in provincia di Alessandria, 424 (+44) in provincia di Asti, 488 (+16) in provincia di Biella, 1030 (+72) in provincia di Cuneo, 846 (+40) in provincia di Novara, 5236 (+465) in provincia di Torino, 453 (+52) in provincia di Vercelli, 515 (+16) nel Verbano-Cusio-Ossola, 90 (+9) provenienti da altre regioni.

Altri 3166 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

 

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3460

Sono 32 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di Crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3460 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 604 Alessandria, 208 Asti, 167 Biella, 303 Cuneo, 297 Novara, 1.551 Torino, 176 Vercelli, 120 Verbano-Cusio-Ossola, 34 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

 

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 29.058 (+169 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3755 in provincia di Alessandria, 1699 in provincia di Asti, 1021 in provincia di Biella, 2659 in provincia di Cuneo, 2528 in provincia di Novara, 14719 in provincia di Torino, 1211 in provincia di Vercelli, 1098 nel Verbano-Cusio-Ossola, 256 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 112 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 122 (-14 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1858 (-42 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.511.

I tamponi diagnostici finora processati sono 224.788, di cui 124.267 risultati negativi.

Ravetti (Pd): “Personale sanitario, il centrodestra boccia ma copia”

“INCOMMENTABILE SCORRETTEZZA”/ “La Conferenza dei Capigruppo ha concesso la convocazione, in modalità legislativa, della I Commissione del Consiglio regionale anche per esaminare la proposta di legge, del quale sono il primo firmatario, che prevedeva la destinazione di 55 milioni a favore del personale operante nel Servizio Sanitario Regionale impegnato nella gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Ma in sede Legislativa i Gruppi della Lega, di Fratelli d’Italia e di Forza Italia hanno respinto questa Proposta, giustificando il loro voto con una curiosa motivazione che nemmeno il più impreparato fra gli studenti avrebbe avuto il coraggio di sostenere. In sostanza hanno copiato il testo e lo hanno incollato su un foglio bianco, apponendovi sotto la propria firma” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti. “Non ci sono parole adatte – conclude Ravetti – per commentare quello che fa questa maggioranza. Dal mio punto di vista l’eleganza e il rispetto in politica valgono molto”.

Come l’opinione dei tuoi clienti può farti crescere (o affondare)

*Giovedi 14/5 ore 11 webinar gratuito*

“Come l’opinione dei tuoi clienti può farti crescere (o affondare)”
9 casi studio da mettere subito in pratica.
Intervengono:
Antonella Moira Zabarino – Presidente Progesia, Docente presso il Dipartimento di Management e SAA
Gabriele Santoro – Professore Aggregato di Strategic Analysis presso l’Università di Torino
Modera:
Selene Giovannini – Customer Experience Manager
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Psicosi

LA POESIA / “… Fingiamo l’appagamento in catalessi, siamo complessi ma pur sempre oppressi.”

 

Psicosi

Cos’è questa libertà che tanto millantiamo?

Che sia l’inferno o il paradiso, siamo sempre controllati da qualcuno, senza l’approvazione di nessuno ma esaltati da ognuno che si affida al buio, siamo liberi da tutti meno che da noi stessi perchè siamo privati non della mente ma del fiuto.

Fingiamo l’appagamento in catalessi, siamo complessi ma pur sempre oppressi.

 

Luca Testa

Si vuole costituire senza aver (ancora) commesso alcun reato

Cittadino straniero si autodenuncia

Singolare intervento lo scorso sabato sera per una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale: sulla linea di emergenza arriva, infatti, la telefonata di un quarantenne moldavo che riferisce di volersi costituire per fatti delittuosi non meglio specificati.

I poliziotti raggiungono in poco tempo l’abitazione dell’uomo e, adottando le opportune cautele del caso, lo incontrano. Il soggetto inizialmente dà in escandescenze, riferendo di non riconoscere l’autorità degli agenti e di non dover fornire loro alcun documento, poi acconsente. Si tratta di una persona con precedenti di Polizia per reati contro la persona ma con nulla in pendenza. Riportato alla calma, l’uomo asserisce di voler essere arrestato in quanto persona pericolosa: minaccia gli agenti di commettere una strage se non lo fanno. A nulla valgono i tentativi dei poliziotti di convincerlo sulla improcedibilità nei suoi confronti. Infatti, dopo circa 20 minuti di colloquio, durante i quali il cittadino moldavo viene invitato più volte a far rientro nella sua abitazione, si scaglia contro uno dei poliziotti, che sta risalendo sulla volante, per impedirgli di andare via. Questa volta gli agenti lo arrestano per resistenza a pubblico ufficiale. aggravata.