ilTorinese

Amnesty International Italia sostiene Arci Torino

Supporto alle organizzazioni che aiutano le fasce vulnerabili a fronteggiare l’emergenza Covid-19

 

Beneficiari il Comitato Territoriale Arci Torino in Piemonte,
Binario 95 a Roma e Medu per Toscana, Lazio e Calabria

 

Amnesty International Italia, nell’ambito della campagna #nessunoescluso, ha selezionato tramite un bando alcune associazioni che hanno varato iniziative a favore di persone e gruppi vulnerabili che vivono in strutture non adeguate a fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19. Sosterrà il Comitato Territoriale Arci Torino, il centro di accoglienza Binario 95 e l’organizzazione umanitaria Medici per i Diritti Umani (MEDU).

Le attività di Arci Torino si basano sul recupero delle eccedenze alimentari per offrire gratuitamente 65 pasti caldi al giorno in alcune strutture di Torino, Moncalieri e Carmagnola con modalità asporto, garantendo così il distanziamento sociale previsto dalla legge italiana per l’emergenza Covid.

Binario 95 ha invece richiesto un contributo per continuare a garantire accoglienza, orientamento ed ascolto all’interno dei servizi offerti alle persone senza dimora, nei locali alla stazione Termini di Roma. A causa dell’emergenza Covid-19, infatti, la cooperativa Europe Consulting Onlus, che gestisce il centro, ha dovuto fronteggiare un incremento notevole di costi per garantire la pulizia e la sanificazione della struttura e la fornitura di beni primari, come dispositivi di protezione individuale, kit igienico-sanitari, biancheria intima, disinfettanti e prodotti per la cura e l’igiene di chi vive in strada.

Medu, infine, intende migliorare le condizioni sanitarie della popolazione senza dimora o che vive presso insediamenti informali a Roma, Firenze, Prato, Pistoia e nella Piana di Gioia Tauro. L’obiettivo è l’implementazione di misure di screening sanitario, prevenzione del Covid-19 e individuazione precoce dei casi sintomatici tra queste comunità attraverso una campagna di informazione e assistenza.

«Amnesty International Italia, che si finanzia grazie a donazioni da privati cittadini, vuole sostenere concretamente le organizzazioni che lavorano con i gruppi vulnerabili maggiormente esposti alle conseguenze dell’epidemia e garantire che siano messe in pratica le misure di prevenzione introdotte per fermare la diffusione del virus.La salute è un diritto universale e non devono esserci discriminazioni di alcun genere nella gestione dell’emergenza sanitaria in corso» dichiarao Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia. 

 

Leggi l’appello di Amnesty International Italia al governo

Giovedì 21 maggio, a partire dalle 18, sulla pagina Facebook di Amnesty International Italia nell’ambito della campagna #nessunoescluso, Ilaria Masinara (Amnesty International Italia) insieme ad Alice Graziano (Arci Torino), Alessandro Radicchi (Binario 95) e Alberto Barbieri (Medu) discuteranno de La tutela dei soggetti più fragili ai tempi del Covid19.

L’Uefa decide il nuovo format delle coppe

L’Uefa deciderà a breve il format conclusivo delle coppe europee.

La data preferita da molti  per la riapertura dei  giochi in Champions ed Europa League era quella del 2 agosto. Da quel giorno nel giro di sole due settimane sarebbero state disputate  le partite dei quarti e le semifinali, invece le finali sarebbero state fissate rispettivamente il 26 e il 29 agosto. Oggi  è  però ricomparsa l’opzione per abbreviare il percorso,  con  l’ipotesi di partite secche sia nei quarti che in semifinale,, C’è un solo ostacolo: il possibile veto delle tv che detengono i diritti delle coppe. Il nuovo format terminerebbe  in Champions, con un Final four da disputarsi a Istanbul, sede  designata per la finale

Confermata condanna per la cura di melanoma con le erbe

La  Corte d’appello di Torino ha confermato la condanna alla 66enne omeopata modenese processata per la morte di una paziente di una sua collega torinese, che  morì nel 2013.

Il suo medico era  già stata condannata in via definitiva, per la cura di un melanoma a una spalla le aveva infatti prescritto una terapia di erbe e introspezione psicologica.

La modenese è considerata mentore del medico e, secondo quanto emerso, ebbe parte attiva nella vicenda. In primo grado era stata condannata a tre anni per cooperazione in omicidio colposo.

Fase 2, in metropolitana anche con la carta di credito

Si potrà viaggiare in  metropolitana a Torino anche passando  la carta di credito davanti a un lettore, il primo  è stato installato ieri nella stazione di piazza Rivoli.

Per ora non può essere usato dai passeggeri  ma serve come  test affinchè gli addetti di  Gtt siano  pronti a posizionare per fine giugno un lettore di card  per ogni stazione.

La tipologia di pagamento si amplierà  progressivamente anche ai mezzi di superficie. Il nuovo mertodo potrebbe essere adottato inizialmente nelle stazioni più frequentate. In metro sarà sufficiente avvicinare la tessera al lettore per far aprire il tornello.

In calo i ricoveri in terapia intensiva, ma altri 24 morti e 105 nuovi contagi

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 18 di giovedì 21 maggio

13.754 PAZIENTI GUARITI E 3.784 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 13.754 (+660) rispetto a ieri: 1307 (+92 ) in provincia di Alessandria, 583 (+ 29) in provincia di Asti, 587 (+22 ) in provincia di Biella,1420 (+75 ) in provincia di Cuneo, 1231 (+78) in provincia di Novara, 7198 (+293) in provincia di Torino, 627 (+47) in provincia di Vercelli, 681 (+19 ) nel Verbano-Cusio-Ossola, 120 (+5) provenienti da altre regioni.

Altri 3.784 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

 

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.742

Sono 24 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.742 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 626 Alessandria, 223 Asti, 199 Biella, 355 Cuneo, 322 Novara, 1652 Torino, 204 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, 36 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

 

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 29.990 (+ 105 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3829 in provincia di Alessandria, 1761 in provincia di Asti, 1028 in provincia di Biella, 2715 in provincia di Cuneo, 2645 in provincia di Novara, 15294 in provincia di Torino, 1263 in provincia di Vercelli, 1101 nel Verbano-Cusio-Ossola, 258 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 83 (-13 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1479 (- 34 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 7148

I tamponi diagnostici finora processati sono 271.286, di cui 149.721 risultati negativi.

 

Ruffino (Fi): “La Valsusa non riparte con gli annunci di Conte”

Non basta aver riconosciuto, come ha fatto il presidente del Consiglio nel suo intervento alla Camera, che ci sono stati e tuttora ci sono ritardi nell’erogazione della liquidità a imprese e famiglie.

Quest’ammissione, sia pure tardiva, fa cadere ogni accusa nei confronti delle opposizioni di voler strumentalizzare la vicenda. Il governo ha sulle spalle ben altre inadempienze.
Il presidente Conte ha annunciato, non conosciamo esattamente il numero delle repliche, che il governo si impegna a velocizzare l’iter per sbloccare i cantieri fermi, delle grandi come delle piccole opere pubbliche. Mi permetto un suggerimento: cominci con la nomina del presidente dell’Osservatorio sulla Tav, opera cruciale per il Piemonte e per l’Italia, e provi a velocizzare i 30 milioni delle compensazioni attese dai Comuni della Valsusa.  L’agenda dei buoni propositi elencati nelle aule parlamentari da non so più quanti mesi non ha prodotto un solo cantiere. Il ministro della Infrastrutture Paola De Micheli ha annunciato a più riprese la nomina di commissari per le grandi opere, ma ha omesso, presumo per non urtare l’alleato grillino, ogni riferimento alla Tav. Gli annunci non creano posti di lavoro e neppure fanno ripartire il Paese. Quei 30 milioni attesi dalla Valsusa invece possono rimettere in moto l’economia di un’intera valle e restituire speranza a migliaia di famiglie.

Mascherine regionali, completata la fornitura al Comune

È partito oggi dalla Protezione civile l’ultimo carico di mascherine regionali destinate al Comune di Torino, completando così la fornitura di 882 mila pezzi per tutti i cittadini del capoluogo piemontese.

«Abbiamo consegnato al Comune – spiega l’Assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi – tre tranche di mascherine affinché le distribuisca ai propri cittadini. Il quantitativo è sufficiente a soddisfare il 100% della popolazione, bambini inclusi. Sono tutte mascherine in tessuto, lavabili e quindi riutilizzabili, destinate ad un uso ‘sociale’. Sono cioè da indossare laddove è obbligatorio e dove non si può mantenere il distanziamento di sicurezza di almeno un metro».

Le mascherine consegnate a Torino fanno parte degli oltre 4 milioni di pezzi che la Regione Piemonte ha fatto realizzare a tre aziende piemontesi da dare gratuitamente a tutti i cittadini della regione.

Ora la Città di Torino provvederà alla distribuzione ai cittadini, come già fatto per le precedenti tranche, seguendo la modalità che ha ritenuto migliore. «Abbiamo ricevuto dai cittadini numerose segnalazioni di mancata o insufficiente consegna – sottolinea l’Assessore Gabusi –. Il cronoprogramma, garantito entro il mese di maggio, è stato rispettato ed ora il fabbisogno del capoluogo è completamente coperto. Il Comune potrà perciò ora procedere al rinforzo laddove la consegna è stata carente e alla distribuzione nelle zone non ancora coperte. Abbiamo insistito e messo premura alle aziende affinché producessero rapidamente le mascherine ordinate, le abbiamo consegnate in tempo reale man mano che le ricevevamo e adesso il Comune potrà distribuirle in maniera rapida e capillare».

 

Coronavirus: in condizioni disperate, salvato con la terapia ossigeno-ozono

Nei giorni scorsi è stato salvato un uomo di 76 anni, affetto da Covid-19, quando le sue condizioni erano ormai considerate disperate, con la terapia dell’ossigeno-ozono, presso l’ospedale Mauriziano di Torino. Ora l’uomo è miracolosamente guarito ed è tornato a casa.

Il signor Ernesto (nome di fantasia) è un uomo di 76 anni. Nonno di un nipotino di tre anni. A fine marzo, dopo giorni di febbre, inizia a mancargli il fiato. Poi la sirena dell’ambulanza. La corsa verso un Pronto soccorso e la solita diagnosi di quei giorni: insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale da SARS CoV-2.

Viene iniziata la terapia farmacologica e la ventilazione non invasiva. Dopo un’iniziale ripresa, però, le cose riprendono a non andare bene e, per un ulteriore peggioramento del respiro, viene sottoposto ad intubazione e ventilazione invasiva. E’ una corsa contro il tempo. Va meglio quasi subito, viene estubato e trasferito nel reparto di Sub-Intensiva 4A COVID 19. Viene ancora ventilato con il casco, ma parla, mangia e riesce anche a fare una videochiamata alla figlia. Tuttavia si è imparato una cosa di questa malattia: il repentino peggioramento. Spesso senza preavviso. E’ una storia comune e purtroppo Ernesto non fa eccezione. Dopo 4 giorni quella luce di speranza, che tanta gioia aveva donato, torna a spegnersi. Il timore, vedendo la TC torace, è che possa spegnersi per sempre. I polmoni sono severamente e completamente compromessi. Le sue condizioni sono ormai disperate e pare non ci sia più nulla da fare. Ernesto torna a ventilare con il casco e, nonostante ciò, i suoi scambi respiratori peggiorano, ora dopo ora. Tutto quello che si poteva somministrare era già stato somministrato. Le frecce nell’arco erano finite. E le speranze dei giorni precedenti lasciavano spazio a tristezza e rassegnazione. L’ultima spiaggia era la terapia ossigeno-ozono. Ottenuto il consenso informato, vengono somministrati corticosteroidi ed ossigeno-ozono per via sistemica. E dopo qualche giorno un miracolo, Ernesto migliora progressivamente al punto di sospendere la ventilazione con il casco. Gli esami ematochimici non evidenziano più infiammazione e la TC torace di controllo risulta significativamente migliorata. L’11 maggio Ernesto torna a casa dalla sua famiglia. Lo aspetta il compleanno del suo nipotino. Quello che si temeva non avrebbe più riabbracciato.

L’ospedale Mauriziano di Torino, dopo autorizzazione del Comitato Etico Interaziendale, ha aderito, tra i pochi Centri in Italia, allo studio di ossigeno – ozono terapia con messa a punto di un protocollo terapeutico. E’ stato l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine il promotore di questo studio nazionale multicentrico interventistico randomizzato per l’impiego dell’ozono in fase precoce nell’infezione da SARS CoV-2.

La storia raccontata evidenzia la possibilità che l’ozonoterapia sistemica possa contribuire a potenziare la risposta dell’organismo, rallentando l’infiammazione e riducendo i danni a livello polmonare, risultando così un efficace supporto alla terapia farmacologica per il trattamento di questa infezione. Si tratta di un potenziale beneficio e l’innocuità della terapia ha incoraggiato – pur con un background scientifico ancora insufficiente – ad esplorare questa possibilità terapeutica.

Il Mauriziano è dotato di generatore di ozono, fornito dalla Odontostomatologia (diretta dal dottor Paolo Appendino) e lo studio è condotto su pazienti  ricoverati nel reparto di Sub-Intensiva COVID, gestito dalla Medicina Interna (diretta dal dottor Claudio Norbiato) e dalla Pneumologia (diretta dal dottor Roberto Prota). La gestione dei pazienti sottoposti alla terapia è stata affidata ad un team multidisciplinare, costituito dalla dottoressa Stefania Marengo, internista, e dal dottor Piermarco Babando, odontoiatra ed ozonoterapeuta della SIOOT ( Società  Italiana Ossigeno Ozonoterapia ).

La procedura con ossigeno-ozono terapia per via sistemica prevede – previo il consenso informato del paziente – il prelievo, a cadenza giornaliera, di circa 200 ml di sangue da una vena periferica; il sangue prelevato, senza alcuna disconnessione dal paziente, viene mescolato con pari volume di miscela di ossigeno ozono 96-4% con tecnica sterile. Per garantire l’adeguata diffusione dei gas nel sangue raccolto, si procede a delicata rotazione della sacca per 10 minuti, alla quale segue la reinfusione. La procedura viene ripetuta per un totale di 3 sedute. Al momento sono una quindicina i pazienti arruolati.

(foto archivio)

 

Juvarra, il grande. Un assaggio virtuale della mostra

Oggi, 21 maggio, era prevista alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino  l’inaugurazione della mostra sul grande architetto Filippo Juvarra: una mostra pensata e allestita per presentare al grande pubblico, per la prima volta nella sua interezza, il Corpus Juvarrianum, il più consistente fondo di disegni del celebre artista e dei suoi collaboratori.

La mostra, in collaborazione con importanti enti del territorio e sostenuta dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, è una delle iniziative dell’anno 2020 dedicato al Barocco ed è stata posticipata all’autunno prossimo.

Come virtuale premessa inaugurale inizia da oggi una serie di suggestioni online sulla mostra e sul Corpus Juvarrianum per accompagnarci all’appuntamento autunnale.

Ouverture: il logo della mostra che sarà il “ritornello” del nostro percorso di avvicinamento nei prossimi mesi.

La musica di sottofondo, di buon auspicio, è la sinfonia La Fortuna in machina, dal primo atto (scena 5) del Giustino di Antonio Vivaldi rappresentato nel 1724 al Teatro Capranica di Roma, per il quale Juvarra firmò qualche anno prima progetti e bozzetti scenografici.

La sinfonia (ms. autografo in Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, ms. Foà 34, cc. 23v-24r) condivide il ritornello con il primo tempo del concerto La Primavera op. 8 n. 1 (pubblicato ad Amsterdam nel 1725, ma probabilmente composto in precedenza) e con il terzo tempo della sinfonia e il coro “Dell’aura al sussurrar” (I/1) della Dorilla in Tempe (1726).

Nuovo ciclo di comunicazioni tematiche della Biblioteca Nazionale Universitaria e della sua Associazione Amici della Biblioteca: al link www.abnut.it/juvarra dedicato all’iniziativa

La Guardia di Finanza scopre falso gel disinfettante

Era venduto come gel antibatterico disinfettante, ma della sostanza liquida contenuta all’interno del flacone si conosce ben poco. 

È quello che ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino nel corso di un intervento in uno store dell’hinterland torinese, gestito da un’imprenditrice di origini cinesi. 

Quando i Finanzieri del Gruppo Orbassano sono arrivati all’interno del punto vendita, centinaia erano i flaconi di “gel disinfettante” posti sugli scaffali a disposizione della clientela, in questo momento storico interessata più che mai a questo genere di articoli.

Le perquisizioni degli inquirenti si sono estese anche ai magazzini della società dove i finanzieri hanno rinvenuto oltre un migliaio di confezioni “dell’antibatterico” poi sequestrato.

Nessuna autorizzazione del Ministero della Salute, nessuna certificazione di conformità, un’etichettatura riportante le indicazioni circa la composizione del prodotto poco chiara. In sostanza, un disinfettante che tale non lo era, tanto da indurre i Finanzieri ad approfondire l’intera vicenda. 

Non solo gel antibatterici, nel corso delle perquisizioni sono anche state rinvenute centinaia di mascherine chirurgiche sprovviste delle opportune certificazioni che ne attestino l’affidabilità quando indossate. 

Ora, per la frode in commercio, l’imprenditrice, una trentenne gestore del market, è stata denunciata alla Procura della Repubblica. Mentre tutti i prodotti sono stati sequestrati.