Il presidente Conte deve sbrigarsi a cambiare narrazione, e soprattutto strategia economica. Quella attuale fa a pugni con la realtà quotidiana.

Pronte anche le nuove annate Barolo (2016) e Barbaresco (2017), confermando l’attenzione al territorio in termini di sostenibilità.
In un momento di grande incertezza legata all’emergenza sanitaria, il gruppo Ceretto, azienda familiare profondamente radicata in un territorio unico come le Langhe e il Roero, prosegue con responsabilità la propria attività nel settore vitivinicolo e della ristorazione, proponendo nuove formule di accoglienza, nel rispetto della sicurezza di tutti, continuando a garantire un’esperienza unica che possa coniugare autenticità, qualità e sostenibilità.
Le Langhe rappresentano un luogo ideale per quanti cercano – anche dopo l’emergenza Covid 19 – un’occasione di viaggio lento, sensoriale, legato alle bellezze del territorio e alla volontà di scoprire ciò che di bello il nostro paese può offrirci, in dialogo con la natura: un turismo in collina alla ricerca di territori ricchi di patrimoni culturali e artistici, di cui godere anche attraverso camminate, trekking e percorsi in bicicletta.
Il gruppo Ceretto, dopo una scrupolosa riorganizzazione dei propri spazi per rispettare le attuali norme di sicurezza, annuncia la riapertura al pubblico dal 26 maggio dell’attività di ristorazione della Piola e dal 3 giugno anche di Piazza Duomo ad Alba, rivolgendosi a quanti sono desiderosi di riappropriarsi e godere delle vie, delle piazze e dei locali in tutta tranquillità, ritrovando nei sapori del vino e degli inconfondibili piatti, i valori della famiglia Ceretto: rispetto del territorio, calore e qualità.
Anche le degustazioni all’Acino, presso la Tenuta Monsordo Bernardina, ripartiranno il 3 giugno mettendo a disposizione degli ospiti i percorsi open air in mezzo ai vigneti oltre al classico tour della cantina, in un ambiente rigorosamente sicuro.
“Queste settimane ci hanno permesso di riconsiderare e riflettere sul nostro lavoro. Siamo prima di tutto una famiglia che porta avanti un’azienda agricola e da questa nascono tutte le altre attività, come modo naturale per raccontare il nostro territorio. Questa emergenza ci ha fatto capire che la terra va trattata con sempre maggior rispetto e consapevolezza, un percorso che abbiamo intrapreso da anni e che con sempre maggiore responsabilità porteremo avanti, preservando la bellezza e genuinità delle Langhe” afferma Roberta Ceretto.
Si riaprirà mantenendo l’impostazione dei menù, privilegiando la cucina piemontese e i prodotti del territorio, con proposte che saranno capaci di intercettare desideri ed esigenze attuali. I locali verranno attrezzati per rispettare il corretto distanziamento dei tavoli, potendo godere anche di un dehors all’aperto davanti a La Piola, che riaprirà il 26 a cena e rimarrà poi aperta sette giorni su sette, a pranzo e cena come consuetudine (si suggerisce sempre la prenotazione). La Piola continuerà anche a garantire il servizio di delivery, attivato nelle scorse settimane, riducendolo però ai giorni di venerdì, sabato e domenica per la sera.
Piazza Duomo proseguirà la passione per il mondo vegetale a km 0 dello chef Enrico Crippa, che nella Tenuta Monsordo Bernardina, coltiva e attinge materia prima per le proposte del suo ristorante grazie ai 5 orti che hanno continuato ad essere curati anche in queste settimane di minor lavoro. Il ristorante aprirà il 3 giugno proponendo i menù degustazione (sempre su prenotazione: mercoledi, giovedì, venerdì a cena, sabato pranzo e cena, domenica a pranzo).
Infine l’attività vitivinicola ha continuato ad andare avanti sugli oltre 160 ettari di proprietà: nel mese di maggio, come di consueto, stanno uscendo le nuove annate di tutti i vini, soprattutto le attese annate 2016 dei cru di Barolo e 2017 di Barbaresco, e, se le condizioni metereologiche continueranno a venire incontro alle esigenze della produzione, si prospetta una grande vendemmia per questo 2020.
(foto Stefania Spadoni)
Prenotazioni:
La Piola, dal 26 maggio: 0173 442800
Piazza Duomo, dal 3 giugno: 0173 366167
Per degustazioni e visite alla Tenuta Monsordo Bernardina: 0173 285942
Il corpo senza vita è stato individuato dal soccorso alpino e speleologico piemontese, che da questa notte lo stava cercando con di un drone, unità cinofile e l’elicottero dei vigili del fuoco. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. Il cadavere è stato ritrovato sul versante pinerolese del monte Pintas.
Avena 60 anni il motociclista residente a Bruino morto alla guida della sua Yamaha nello scontro contro una vettura Nissan Qashqai.
E’ rimasto illeso cui conducente dell’auto, risultato negativo all’alcoltest. Probabilmente al momento dell’impatto l’a Nissan stava svoltando. Nono stante gli immediati soccorsi del 118, per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
(foto archivio)
TARI:
Il 10 e il 31 marzo scorsi erano state apportate le modifiche delle scadenze in relazione alla pandemia COVID19 al fine di tutelare i soggetti colpiti dall’emergenza. In quell’occasione era stato deciso di sospendere i termini ordinari di versamento delle prime due rate dell’acconto della TARI 2020, rispettivamente, per le utenze non domestiche (prima rata 16 marzo, seconda rata 15 maggio) e per le utenze domestiche (prima rata 30 aprile, seconda rata 29 maggio), demandando agli organi competenti la loro rideterminazione per l’anno corrente;
L’Amministrazione comunale, preso atto che l’emergenza sanitaria in corso ha indebolito la città nel suo complesso, con ricadute negative non solo sulle attività produttive e turistiche, ma anche sulle famiglie e sull’intero tessuto socio-economico, ha deciso di rivedere nuovamente le scadenze. Questo provvedimento dovrà essere discusso e approvato in una delle prossime sedute del Consiglio Comunale.
UTENZE DOMESTICHE
Coloro che desiderano saldare l’acconto in un’unica soluzione, potranno compilare un altro modello F24 sommando gli importi delle tre rate e versare l’importo entro il 5 agosto.
UTENZE NON DOMESTICHE
Per i canoni COSAP E CIMP la Giunta Comunale ha deciso queste nuove scadenze:
COSAP: prima rata/monorata 30 giugno, seconda rata 30 luglio, terza rata 30 settembre, ultima rata 31 ottobre;
CIMP: prima rata/monorata 30 giugno, seconda rata 30 luglio, terza rata 30 settembre, ultima rata 10 dicembre.
Infine, è stata disposta l’esenzione dal pagamento del canone COSAP di natura temporanea in relazione al nuovo Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020, “Decreto Rilancio”, con differenti decorrenze, fino al 31 ottobre 2020.
Dopo avergli puntato un paio di forbici alla gola lo hanno picchiato e gli hanno rubato i capi firmati che teneva nell’armadio. Dopo lunghe indagini, anche attraverso i profili social della cerchia di amici del malcapitato, i carabinieri hanno scoperto che la mandante della spedizione punitiva era la ex fidanzatina dell’aggredito. Ora la baby gang dovrà passare un po’ di tempo dietro le sbarre. La ragazza è stata denunciata.
E i locali dovranno chiudere all’una di notte. Saranno rafforzati i controlli da parte delle forze dell’ordine. Le nuove misure anti-assembramento a Torino e in Piemonte riguardano la riapertura di bar, ristoranti e locali della movida sabato 23 maggio.
Riaprono anche i bar e si trovano alle prese con le nuove norme. Prime colazioni nei dehors facendo i conti con distanziamenti, amuchina e mascherine. Nelle zone “calde” di Vanchiglia, San Salvario, Quadrilatero Romano e piazza Vittorio sarà consentito bere nei dehors mantenendo il distanziamento.
Su tutto il territorio piemontese, invece, tutti i locali dovranno chiudere entro l’una del mattino.
Nei centri commerciali obbligatorio l’uso della mascherina.
Slow Food: le risorse devono premiare la filiera agroalimentare attenta alla salute dell’uomo e dell’ambiente
L’iniziativa, voluta dai cuochi che aderiscono al progetto dell’Alleanza Slow Food, mette in evidenza come sia necessario per la ripartenza dopo il Covid-19 un grande gioco di squadra che coinvolga tutta la filiera agroalimentare, i ristoranti e i consumatori, perché come ci ricorda Oskar Messner dell’osteria Pitzock in Val di Funes (Bz): «I produttori mettono l’anima nel lavoro che fanno, per noi cuochi il compito è portare quest’anima nel piatto, rispettandola e raccontandola».
«Dobbiamo ripartire dalla solidarietà sociale, dall’economia di relazione e da un grande impegno collettivo per dare valore al territorio e alla sua cultura» spiega Roberta Capizzi, titolare del ristorante Me Cumpari Turiddu, nel centro di Catania e fra le prime firmatarie. «Per questo sosteniamo l’appello di Slow Food».
Tutti insieme possiamo farcela. Bisogna però avere la volontà di mettere in atto un cambiamento vero. Occorre correggere il paradigma della produzione e distribuzione dei prodotti agricoli e avere il coraggio di dire molti “basta”: all’uso di pesticidi, a derrate alimentari che fanno il giro del mondo o sono prodotte a danno degli ecosistemi, a monoculture e allevamenti intensivi.
Non a caso l’appello ha raccolto moltissime adesioni da parte dei parchi italiani. «Da dieci anni nel nostro parco abbiamo avviato una intensa collaborazione tra agricoltori, allevatori locali, piccoli artigiani e ristoranti del territorio e pensiamo che sia questa la strada giusta. Per questo l’appello ci trova assolutamente d’accordo» afferma Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano».
Slow Food auspica che i proclami per un’agricoltura più green, più equa e più rispettosa dell’ambiente, di chi produce e consuma diventino al più presto realtà e che la politica sappia tradurre questa forte esigenza in provvedimenti costruttivi a partire da subito e chiede un intervento in questa direzione nell’iter parlamentare che attende il Decreto Rilancio.
E sulla strada d’Europa si sono incamminati persino Micron e Merkel. Anzi, in questo caso il disastroso presidente francese che non ne azzecca una in politica interna, si è riconquistato il cognome ufficiale, Macron.
È riuscito a convincere Angela Merkel a rompere il fronte degli egoisti anche se l’asse carolingio ha, per ora, ipotizzato un intervento complessivo per circa 500 miliardi, pari alla metà di quello auspicato. Ed anche le condizioni, al momento, non sono ottimali. Ma è comunque un primo passo, importante…
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Macron/Merkel, un primo passo (difficile) per una nuova Europa
Mettere in campo rapidamente uno strumento più agile e meno costoso per salvare le decine di migliaia di piccole e medie imprese che rischiano di subire il colpo di grazia dal Coronavirus e di fallire. E’ questo lo scopo della proposta di legge “Procedura semplificata di composizione assistita della crisi”, che parte dal Piemonte. E’ stata promossa dall’ Ordine dei Commercialisti di Torino e dal suo ente strumentale “Fondazione Piccatti-Milanese”, in collaborazione con l’ Università di Torino (Centro di Ricerca Interdipartimentale su Impresa, Sovraindebitamento e insolvenza) e con il patrocinio dell’ Ordine degli Avvocati di Torino.