ilTorinese

La settimana più calda dell’anno: termometro a 40 gradi

Questa sarà probabilmente la settimana più calda dell’anno a Torino

”Colpevole” l’alta pressione sub tropicale che porta bel tempo  fino al 2 agosto con temperature massime sui 38 gradi.

Venerdì la colonnina di mercurio potrebbe raggiungere i 40 gradi.

Ogni tanto qualche temporale occasionale potrebbe dare una rinfrescata, ma protagonista sarà l’afa.

Alpignano eco-logica, futura e solidale

Riceviamo e pubblichiamo / Definite le tre nuove liste che sosterranno la candidatura a sindaco di Steven Palmieri 
 
Alpignano Eco-logica, Alpignano Futura e Alpignano Solidale: sono queste le tre nuove liste elettorali nate dal progetto “Facciamo squadra per Alpignano” che sosterranno la candidatura a sindaco di Steven Palmieri. 
Le tre liste rappresentano altrettanti punti chiave: l’attenzione all’ambiente, alla mobilità sostenibile e alla digitalizzazione; la volontà di innovare non solo attraverso nuovi strumenti, ma dando spazio a nuove energie in politica, in particolare i giovani e le donne; l’obiettivo di costruire una città inclusiva e solidale che non lasci indietro nessuno.
“ Queste liste si ispirano ai valori che più ci accomunano e che stanno alla base del gruppo che ha dato vita al progetto e che ne costituisce il cuore pulsante – dichiara il candidato sindaco Steven Palmieri –  Il richiamo alla città in ogni lista è un modo per sottolineare ancora una volta che la nostra è una proposta concreta fatta da alpignanesi per gli alpignanesi”.
Già definiti anche i tre simboli: quello di Alpignano Eco-logica richiama il profilo del Musinè, quello di Alpignano Futura, attraversato da una freccia che punta verso l’alto, rappresenta il focus sull’innovazione e sulle nuove generazioni, infine Alpignano Solidale ha al centro un cuore, a significare l’attenzione ai temi dell’inclusione sociale, dalle famiglie alle fasce più fragili della popolazione.
“ Abbiamo lavorato sodo per definire questi simboli e siamo molto fieri di poterli renderli pubblici già a luglio, perché questo dimostra la forte comunanza di intenti della nostra squadra, cosa tutt’altro che scontata, e per la quale ringrazio tutti i miei compagni di viaggio – aggiunge Palmieri –  Le tre liste sono il biglietto da visita del nostro progetto; siamo già al lavoro per ultimare il programma che conterrà tutte le nostre proposte per la Alpignano di oggi e di domani, da costruire insieme giorno dopo giorno”.

La Regione sulle occupazioni abusive delle case Atc

L’assessore Caucino: “Preoccupa il cambio di tipologia, ora famiglie italiane con bambini”

L’assessore regionale alle Politiche della Casa Chiara Caucino ha partecipato, presso la Prefettura di Torino, ad un incontro sul tema delle occupazioni abusive di alloggi di edilizia residenziale pubblica al quale erano presenti il prefetto Claudio Palomba, sindaco, vicesindaco e questore di Torino e funzionari dell’Agenzia territoriale per la Casa del Piemonte centrale.

Il fenomeno riguarda complessivamente poco più di un centinaio di casi. “Ciò che preoccupa maggiormente – ha commentato Caucino al termine dell’incontro – è il cambio nella tipologia degli occupanti. In principio si trattava di rom, ora si tratta di famiglie italiane con bambini. Sulla base di questi sviluppi e della grave crisi sociale che sta iniziando a colpire larghe fette della popolazione temo che, in autunno, si raggiungeranno vette drammatiche, visto che la platea delle persone vulnerabili sta crescendo a dismisura”.

La riunione ha toccato anche l’argomento alloggi di piccole dimensioni di difficile assegnazione. “Pare di capire che una quota significativa degli immobili sfitti sia rappresentato da questa tipologia – ha proseguito Caucino – La Regione ha concordato con le parti interessate di effettuare una valutazione di natura tecnico-giuridica finalizzata alla realizzazione di un bando speciale ad hoc, per assegnare alloggi con metratura limitata idonei a richiedenti monofamiliari”.

“Riguardo agli altri aspetti emersi, legati a modifiche normative della l.r. n.3/2010 sull’edilizia sociale, vi è la mia personale disponibilità – ha concluso l’assessore – ad intervenire su un testo alla cui revisione sto già lavorando da tempo, compatibilmente con i tempi legislativi che il percorso impone”.

“Che fare quando il mondo è in fiamme?” Al Castello del Valentino il lungometraggio di Roberto Minervini

Giovedì 30 luglio, ore 21,30 / Secondo appuntamento della rassegna “Respiro” ( “respiro” materiale e metaforico), promossa dal Gruppo Culturale “La Comune” – che prevede una serie di proiezioni cinematografiche “capaci di evocare con potenza immaginifica l’attuale mancanza di prospettive nell’ambito delle discriminazioni di genere, razziali e sociali” – verrà proposto il prossimo giovedì 30 luglio (ore 21,30) nell’Arena del Castello del Valentino l’ultimo film documentario del cinquantenne regista marchigiano (oggi attivo fra Italia e Stati Uniti) Roberto Minervini.

Titolo “Che fare quando il mondo è in fiamme?” (“What You Gonna Do When the World’s on Fire?”), il lungometraggio, datato 2018, è stato presentato alla 75° Mostra del Cinema di Venezia ed affronta, con carattere e momenti di intensa levatura etica e artistica, il fenomeno del razzismo negli States, prendendo spunto dagli eventi che, nell’estate del 2016, videro coinvolta un’intera comunità afroamericana di Baton Rouge, nella Louisiana. Argomento ancora oggi e sempre più di stretta attualità. Dopo i fatti, soprattutto, di Minneapolis del 25 maggio scorso che videro la morte per soffocamento del 46enne di colore George Perry Floyd, nel corso del suo arresto da parte di quattro agenti, e dopo le conseguenti manifestazioni di protesta contro l’abuso di potere da parte della polizia americana, accusata di comportementi razzisti. E anche questo sarà, sicuramente, argomento di dibattitto del talk che accompagnerà la visione del film e che sarà condotto da Cathy La Torre, attivista politica (candidata alla carica di sindaco di Bologna in vista delle amministrative del 2021) e avvocata specializzata in “diritto antidiscriminatorio” con particolare riferimento alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, nonché sui diritti della comunità LGBTQI.

La serata sarà aperta da un video di presentazione di Roberto Minervini, che con questo lavoro ha ricevuto il “Premio Miglior Documentario” al “BFI London Film Festival”,  e vedrà la presentazione del progetto “Respiro”, nato dalla collaborazione del team di lavoro – a leadership diffusa – composto dalle curatrici Francesca Comisso e Luisa Perlo ( di “a. titolo” ), da Irene Dionisio ( regista e artista visiva), dal direttore del Festival di Annecy e Carbonia nonché critico cinematografico Francesco Giai Via, dall’operatrice culturale Ambra Troiano e dal filosofo e curatore della Triennale di Milano Leonardo Caffo,  con Andrea Polacchi e Luca Bosonetto del Comitato Arci Torino.
Dopo il lungometraggio di Minervini, questi i prossimi appuntamenti:

Lunedì 3 agosto ore 21,30, proiezione de “ I Miserabili” del regista francese- di origine malese – Ladj Ly (al secolo Ladj Lytuona), vincitore del Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes, Premio Miglior Rivelazione agli European Film Awards, candidato al Premio Oscar come Miglior Film Straniero e trionfatore con moltepliplici riconoscimenti al César; talk del talent civile con Gianni Oliva

Domenica 30 Agosto ore 21,30, serata di chiusura dell’“Ambrosio” presentata da Bruno Gambarotta, con la proiezione de “La scomparsa di mia madre” dedicato dal giovane regista milanese Beniamino Barrese alla madre oggi 76enne Benedetta Barzini, famosa top model degli anni Sessanta, musa di fotografi e artisti, da Irving Penn a Richard Avedon, da Andy Warhol a Salvador Dalì.

g. m.

I risultati del campionato regionale di nuoto

Campionato Regionale di Categoria – Campionato Italiano di Categoria su Base Regionale

Cala il sipario sul Campionato Regionale di Categoria di nuoto in vasca lunga al Palazzo del Nuoto di Torino. Oltre ad assegnare i titoli di Piemonte e Valle d’Aosta, la manifestazione è risultata valida per il Campionato Italiano di Categoria su base regionale, con i tempi conseguiti da tutti gli atleti che comporranno una classifica unica a livello nazionale. Il campionato, prima gara regionale FIN dopo la lunga sosta forzata, si è disputato in nove turni (tre per ognuna delle tre giornate), per consentire uno svolgimento efficace del programma e una miglior gestione dei numeri e degli spazi, nel rispetto dei protocolli ministeriali e federali. Circa 450 gli atleti iscritti, divisi nelle categorie Ragazzi, Junior, Cadetti e Senior, in rappresentanza di 26 società di Piemonte e Valle d’Aosta e per un totale di quasi 1300 presenze gara.

Nella classifica per società si è imposto il Centro Nuoto Torino, seguito sul podio da Sisport Spa e Rari Nantes Torino. Completano l’elenco delle prime otto Dynamic Sport, CSR Granda, Aquatica Torino, VO2 Nuoto Torino e OASI Laura Vicuna. A livello individuale, da segnalare i quattro titoli di Giulia Borra (Centro Nuoto Torino, 50 e 100 dorso, 50 e 100 stile libero Senior), Gabriele Mancini (Centro Nuoto Torino, 100 e 200 rana, 200 e 400 misti Junior) e Stefano Linty (Dynamic Sport, 100 e 200 farfalla, 200 e 400 stile libero Ragazzi).

Tre ori per Francesca Fresia (Aquatica Torino, 200 rana, 200 e 400 misti Senior), Lara Gherardini (CSR Granda 400, 800 e 1500 stile libero Senior), Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani, 50, 100 e 200 dorso Cadette), Carola Valle (Centro Nuoto Torino, 50 farfalla, 50 e 100 stile libero Cadette), Cristina Caruso (CSR Granda, 200 farfalla, 200 e 400 stile libero Cadette), Ilaria Stevanella (Rari Nantes Torino, 50, 100 e 200 rana Cadette), Giada Gorlier (Rari Nantes Torino, 50 e 100 dorso, 200 misti Junior), Giulia Vetrano (Centro Nuoto Nichelino, 200, 400 e 800 stile libero Junior) e Rachele Mattiel (Dynamic Sport, 100 e 200 rana, 400 misti Ragazzi).

Tre affermazioni anche per Alessandro Miressi (Fiamme Oro/Centro Nuoto Torino, 50 farfalla, 50 e 100 stile libero Senior), Simone Ponzio (Centro Nuoto Torino, 50, 100 e 200 dorso Senior), Simone Benedetto (Libertas Nuoto Chivasso, 50, 100 e 200 rana Senior), Marco Lafronza (Sisport Spa, 400, 800 e 1500 stile libero Senior), Fabio Fasolo (Sisport Spa, 50 farfalla, 50 e 100 stile libero Cadetti), Mattia Palmieri (Aquatica Torino, 50, 100 e 200 dorso Cadetti), Nicolò Tosetto (Sisport Spa, 200 farfalla, 200 e 400 misti Cadetti), Tommaso Sebastiano Gallesio (CSR Granda, 400, 800 e 1500 stile libero) e Lorenzo Giuseppe Ciancia (Rari Nantes Torino, 50, 100 e 200 dorso Junior).

Il resoconto delle tre giornate di gara su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/main_new.asp?area=1&read=nuoto&menu=agonismo

“La Tesoriera in balia dei vandali”

Da anni le associazioni e la circoscrizione denunciano la presenza di vandali nel Parco della Tesoriera: panchine completamente distrutte o divelte, alcune ormai solo più scheletri di metallo, e bidoni rotti.

Dal 2009, anno di ristrutturazione della villa, il custode non c’è più e, pare, che la chiusura e l’apertura del parco siano affidate ad una ditta esterna al Comune.

Il capogruppo di Sicurezza e Legalità Raffaele Petrarulo ha depositato un’interpellanza a Palazzo Civico per chiedere delucidazioni in merito: “da chi è  gestito il servizio, quali i costi a carico del Comune, se la medesima ditta sia incaricata di svolgere anche un servizio di vigilanza all’interno del Parco della Tesoriera e se siano in programma controlli quotidiani ad opera della Polizia Municipale”.

Locatelli (Prc-Se): “vanno accertate responsabilità su emergenza Covid”

“Un diversivo la commissione di indagine bipartisan”

“Evitiamo di illudere i cittadini che si possa arrivare ad accertare errori e responsabilità su quanto accaduto in fase di emergenza Covid con un diversivo. L’insediamento bipartisan  di una commissione di indagine in seno alla commissione sanità della Regione Piemonte, dopo aver negato la costituzione di una commissione di inchiesta, è un’arma spuntata che porterà poco o nulla” dichiara Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino. “Lo dico – continua Locatelli – – anche alla luce della mia decennale esperienza di Consigliere regionale di opposizione alle Giunte Formigoni in Lombardia riguardo l’istituzione di commissioni  innocue destinate a non concludere nulla. Ragion per cui mi sembrano del tutto fuori luogo le dichiarazioni di soddisfazione rilasciate dal Pd che ha ottenuto con voto unanime la presidenza di una commissione priva di poteri effettivi, sottoposta al controllo numerico della maggioranza di centrodestra che governa la regione. Una commissione che è un contentino poco rispondente alla domanda di accertamento di errori e responsabilità riguardo la gestione dell’emergenza in Regione Piemonte e le scelte di taglio della sanità pubblica che sono state perseguite nel corso degli anni da schieramenti di centrodestra e centrosinistra. Errori e responsabilità che, per quanto ci riguarda, con particolare riferimento a quanto accaduto nelle Rsa, abbiamo chiesto di perseguire tramite un esposto su cui la Procura della Repubblica ha aperto un filone di inchiesta”.

Resta operativa la task force regionale “antivirus”

La task force territoriale di esperti che ha affiancato l’Assessorato alla sanità e la Giunta regionale per la gestione della Fase 2 dell’emergenza coronavirus in Piemonte, sarà prorogata. Così come si procederà al rinnovo del Gruppo di lavoro istituito per lavorare alla riorganizzazione della rete ospedaliera piemontese. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, rispondendo all’interrogazione della lista Monviso, nell’ambito delle question time a palazzo Lascaris.

I provvedimenti istitutivi sia della Task Force sulla Fase 2 che del Gruppo di lavoro per la riorganizzazione della rete ospedaliera prevedevano la durata fino al 31 luglio 2020. “Nonostante il Piemonte sia per ora sotto controllo per quanto riguarda i nuovi contagi Covid – ha sottolineato l’assessore Luigi Icardi- ritengo sia però opportuno rinnovare questi due organismi per due sostanziali motivi: perseguire nell’obiettivo di rendere l’offerta delle prestazioni sanitarie la più funzionale alle necessità dei cittadini e mantenere alta la guardia rispetto alla possibile diffusione di focolai di ritorno. Stiamo infatti tenendo sotto controllo soprattutto i cittadini che rientrano da paesi a rischio come la Romania o il Bangladesh. Con l’arrivo dell’autunno e dell’avvento dell’influenza, dobbiamo mantenere alta la guardia e garantire tutte le forze che abbiamo a disposizione. L’Unità di crisi per ora è in stand-by ma, nel caso fosse necessario, potrà essere riavviata in tempo zero”.

 

 

 

Gli edifici culturali si fanno il “lifting”. Al via la manutenzione di Mole e Gran Madre

La Giunta comunale su proposta degli Assessori Francesca Leon e Antonino Iaria, ha approvato il progetto esecutivo relativo alla manutenzione straordinaria di alcuni edifici cittadini di interesse culturale che rientrano nelle competenze del Servizio Edilizio per la Cultura della Città di Torino.

Nello specifico i lavori interessano la Mole Antonelliana, la Basilica del Corpus Domini, la Chiesa della Gran Madre di Dio, la Biblioteca Civica Centrale, il Parco d’Arte Vivente (Via Giordano Bruno n. 31 – Circoscrizione 8) e i magazzini dell’ex fabbrica Superga (Via Verolengo n. 28 – Circoscrizione 5).

Sono inoltre previsti interventi minori presso la Biblioteca Civica Villa Amoretti, Parco Rignon, e la Chiesa di San Massimo Vescovo.

Gli interventi di manutenzione straordinaria, che inizieranno presumibilmente entro la primavera del 2021, sono finalizzati alla conservazione, restauro e messa a norma dei siti oggetto della delibera.

Il costo complessivo per l’esecuzione delle opere di manutenzione è di 1.000.000 di Euro che verrà finanziato con apposito mutuo a medio/lungo termine.

Il progetto di manutenzione straordinaria è stato sottoposto all’esame preventivo della Soprintendenza Archeologica, Bella Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana che ha espresso parere favorevole.

Arriva Nibol, l’app che trasforma i bar in spazi di lavoro sanificati

Aperte le selezioni per trovare i locali migliori di Torino per i lavoratori agili. AAA La startup dell’ufficio diffuso che consente di prenotare facilmente una postazione di lavoro nelle caffetterie  è alla ricerca di locali di qualità, comodi e accoglienti con wi-fi.

 

 In un periodo in cui smartworking e distanziamento sociale sono quanto mai d’attualità, ci pensa Nibol (www.nibol.co) a semplificare la vita degli smartworker torinesi e, contemporaneamente, a offrire un aiuto ai locali sabaudi per affrontare la fase 3.

 

La startup, infatti, ha sviluppato un’app che mette in rete locali che ospitano postazioni di lavoro sanificate dedicate ai lavoratori agili: da un lato, bar e caffetterie possono riconvertire i loro spazi in postazioni di coworking durante le ore di minor affluenza, dall’altro, l’ormai crescente popolazione di lavoratori agili può assicurarsi scrivanie on-demand sanificate e munite di wifi. A tutti gli effetti, un ufficio diffuso.

 

Se è vero che il 60% dei lavoratori dichiara di voler continuare a lavorare da remoto anche post-pandemia (fonte Indagine Cgil/Fondazione Di Vittorio sullo Smartworking), è altrettanto vero che lavorare da casa non è sempre facile: mancano la comodità della propria postazione, il confronto con i colleghi, il caffè o il pranzo con i clienti o i fornitori. Così come non è facile trovare uno spazio alternativo che sia economico, comodo e, in questo periodo, sanificato.

 

Per rispondere alle esigenze degli smartworker, Nibol permette di prenotare un hot desk in modo davvero facile. Grazie alla geolocalizzazione, l’app mette in evidenza i locali Nibol più vicini all’utente. Sulle pagine dei diversi locali, sono visibili i dettagli delle singole postazioni – dalle prese elettriche all’aria condizionata – e le recensioni lasciate dagli altri clienti su voci quali comodità e tranquillità della location, ma anche qualità del cibo e bevande. Fatta la scelta, non resta altro che prenotare il proprio tavolo tramite l’app, specificando quando e per quanto tempo verrà occupato.

 

Dall’altra parte, anche i gestori dei locali si trovano ad affrontare difficoltà legate a dinamiche quali distanziamento sociale e divieto di assembramenti.

Nibol rappresenta un’opportunità anche per i locali che hanno la possibilità di riconvertirsi in spazi di lavoro sicuri e sanificati: le caffetterie e i bar non hanno costi fissi per entrare nel network di Nibol, potendo così sfruttare anche le ore solitamente meno frequentate.

 

“Il mondo del lavoro è stato stravolto negli ultimi mesi. Un cambiamento repentino che non ha fatto altro che consolidare la pratica dello smartworking, se si pensa che già nel 2019 la crescita degli smartworker è stata del 20% rispetto al 2018 – afferma Riccardo Suardi, fondatore di Nibol – In questo contesto, il nostro obiettivo è semplice: offrire un posto comodo ed economico dove lavorare, avendo anche la possibilità di trovare altre persone che fanno parte della community di Nibol”.

 

Al momento Nibol è attivo con 18 locali a Milano, in continua crescita e ha appena aperto le selezioni a Torino. I proprietari dei locali possono candidare il proprio locale collegandosi al link, mentre gli smartworker possono suggerire un locale direttamente dall’applicazione.