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Pedofilo 50enne arrestato: molestava ragazza di 14 anni

La giovane è riuscita a divincolarsi e , grazie ad alcuni passanti, sono stati chiamati i carabinieri

 

carabinieri car

L’aveva notata in un locale e l’ha avvicinata. Con una scusa, un operaio 50enne incensurato, era riuscito venerdì scorso, ad accompagnare la ragazzina di 14 anni fino alla stazione, dove ha cercato ripetutamente di abbracciarla e baciarla. La giovane è riuscita a divincolarsi e , grazie ad alcuni passanti, sono stati chiamati i carabinieri, I militari dell’Arma sono riusciti ad arrestare l’uomo, accusato di pedofilia. Il fatto è avvenuto a Sant’Antonino di Susa.

 

(Foto: il Torinese)

Tentano di bruciare un clochard: arrestati, si cercano i complici

Prima che succedesse il peggio è stato svegliato da un passante ed è riuscito a raggiungere il pronto soccorso dove è stato medicato e dimesso poco dopo

 

barboni

Due giovani moldavi di 20 e 27 anni ha tentato di dare fuoco nella notte, a un clochard che dormiva su una panchina nei pressi dell’ ospedale Giovanni Bosco di Torino. Il barbone è un egiziano di 57 anni, e se l’è cavata con qualche lieve ferita.  Prima che succedesse il peggio è stato svegliato da un passante ed è riuscito a raggiungere il pronto soccorso dove è stato medicato e dimesso poco dopo.  I due moldavi, che hanno agito in compagnia di altre persone non ancora identificate, sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di tentato omicidio pluriaggravato.

 

(Foto; il Torinese)

Beccato dalla polizia il simulatore di incidenti

POLIZIA CROCETTAA suo carico aveva già diverse denunce. Si tratta di un italiano di 49 anni, colto in in flagrante

 

Grazie alla rubrica Specchio dei Tempi del quotidiano La Stampa è stato beccato e denunciato il “simulatore seriale” di incidenti stradali. Aveva finto in più occasioni  di essere stato investito da un’ automobile, così da chiedere poi somme di denaro da chi era alla guida per evitare la denuncia all’assicurazione. A suo carico aveva già diverse denunce. Si tratta di un italiano di 49 anni, colto in in flagrante in borgo San Paolo.

 

(Foto: il Torinese)

La “Grande Torino” ancora non c’è e Fassino chiede già più soldi

TORINO INGRESSOmole p castelloDomenica di elezioni in undici centri della provincia per la nuova assemblea metropolitana. A votare, però, non saranno i cittadini. Si tratta, in questo caso, di elezioni di secondo grado, in cui gli eletti saranno anche elettori

 

 

Siamo arrivati al dunque, è il momento del voto dei sindaci della ex Provincia di Torino per la Città metropolitana. E Piero Fassino, che sarà il super sindaco della nuova realtà amministrativa chiede fin da subito più risorse: “Visto che la legge affida alle città metropolitane poteri superiori a quelli che avevano le Province uscenti è chiaro che le risorse che dovranno essere assicurate alle città metropolitane devono essere adeguate alle funzioni attribuite. Non è sufficiente, per essere più chiaro, che ci siano trasferite le risorse che avevano le Province fin qui perché le funzioni delle città metropolitane sono maggiori”.

 

Il primo cittadino di Torino e presidente dell’Anci Piero Fassino lo ha dichiarato a Firenze, al Coordinamento delle città metropolitane dell’associazione dei comuni italiani. Ha aggiunto: “Occorre superare il patto di stabilità, un vincolo opprimente, per consentire alle città metropolitane di favorire gli investimenti. Non mettiamo in discussione il principio dell’equilibrio della spesa corrente ma vogliamo avere nuovi spazi per gli investiment.

 

Secondo il sindaco “Il problema non è i risparmi o non risparmi, ma  avere le risorse per dare ai cittadini i servizi che sono essenziali, chiediamo che nella legge di stabilità si consideri che le città metropolitane sono state istituite perché siano un motore di sviluppo, di guida e di traino dello sviluppo, della coesione sociale, degli investimenti, della creazione di lavoro”. Ma veniamo al voto per la “Grande Torino”. Sono tre  le liste per eleggere il nuovo Consiglio allargato metropolitano. Un listone di 18 candidati si riferisce all’area Pd, Ncd e Forza Italia. Lista autonoma per la Lega Nord che si presenta con la ‘Lista civica alternativa’, con 11 candidati, altrettanti per il Movimento 5 stelle.

 

C’è anche chi non ci sta e si dichiara contrario a quella che viene già definita come  “la città delle città”. A lamentarsi sono molti sindaci e amministratori dei piccoli comuni dell’ormai ex Provincia. Soprattutto quelli del Pinerolese e dell’Eporediese, aree che per anni hanno chiesto di diventare province autonome. Giustino Bello e Angelo Tartaglia, sindaco e vice sindaco di Cantalupa, guidano la rivolta contro la nuova realtà che, dicono, non darà alcun vantaggio ai centri minori ma solo alla metropoli. E a seguirli – pare – sono già in molti. Anche Favria, Busano, Tvagnasco, Lombardore e Pertusio, tanto per citarne alcuni, aderiscono alla protesta.

 

Sono 11 i centri della provincia in cui si tengono le elezioni per la nuova assemblea metropolitana. A votare, però, non saranno i cittadini. Si tratta, in questo caso, di elezioni di secondo grado, in cui gli eletti saranno anche elettori. Il diritto di voto spetta a tutti gli amministratori – sindaci e consiglieri comunali del territorio, in tutto 3820 per 315 Comuni – e sarà espresso per eleggere i 18 nuovi consiglieri metropolitani. Si vota a Torino (a Palazzo Cisterna) ma anche nei palazzi municipali di Chieri, Chivasso, Collegno, Ivrea, Moncalieri, Pinerolo, Rivarolo, Settimo Torinese e Susa.

 

Il sindaco di Torino ricoprirà anche il ruolo di primo cittadino metropolitano. Fassino, insomma, con i suoi colleghi delle altre grandi città (Roma, Milano,Genova, Firenze, Napoli, Venezia, Bologna, Bari e Reggio Calabria) diventerà un supersindaco. I suoi poteri ingloberanno quelli che prima appartenevano alle provincia. Tanto per fare qualche esempio, definirà le basi dei piani regolatori, dei piani di sviluppo e territoriale, curerà la programmazione dell’intero hinterland del capoluogo.  E sono in molti a chiedersi: entrerà in conflitto con le competenze del governatore Sergio Chiamparino?

 

(Foto: il Torinese)

Croce Rossa, una storia lunga 150 anni

cri5con reg lascarisIl cortile di Palazzo Lascaris è diventato per qualche ora una cittadella della Croce Rossa con dimostrazioni di primo soccorso e attività di prevenzione all’abuso di alcool. In esposizione anche una lettiga dell’800 e alcune uniformi d’epoca

 

Il Consiglio regionale del Piemonte ha celebrato a Palazzo Lascaris i 150 anni della Croce Rossa con un viaggio ideale tra le attività dell’organizzazione umanitaria più grande al mondo.

 

La mattinata di venerdì è iniziata con la tavola rotonda “Il volontariato della Croce Rossa Italiana”. Il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus e il presidente del Comitato provinciale di Torino della Croce Rossa Graziano Giardino hanno aperto i lavori.

 

“Facciamo gli auguri alla Croce Rossa per questo importante compleanno – ha dichiarato il presidente Laus –. Questo è il giorno in cui gli operatori di tutto il movimento vengono festeggiati e ringraziati dalle loro comunità per il lavoro appassionato e competente che svolgono a favore di quanti soffrono”.

 

“La Croce Rossa – ha sottolineato Graziano Giardino – è nata per curare i feriti di guerra, oggi accanto a questi si occupa anche delle tante persone che hanno bisogno di aiuto non solo in campo sanitario”.

 

L’assessore Gianna Pentenero ha portato il saluto della Giunta regionale: “Le istituzioni sono sempre al vostro fianco e riconoscono l’impegno dei vostri volontari che svolgono un servizio insostituibile”.

 

 Durante la tavola rotonda diversi esponenti della Croce Rossa hanno illustrato le principali attività svolte dalla associazione di volontari.  

 

Alessandro Cabodi, responsabile regionale per il diritto internazionale, ha parlato di diritto umanitario mentre Mariangela Rapetti, delegato provinciale per la cooperazione internazionale, ha raccontato tra gli altri i casi dell’intervento ad Haiti e della missione Mare Nostrum. 

 

Le parole di Clotilde Goria, delegata nazionale per l’area sociale della Cri, sono state incentrate sulle due emergenze di oggi: l’immigrazione e i nuovi poveri.

 

Educazione sanitaria nelle scuole, nelle istituzioni e per la popolazione è stato il tema trattato da Anna Tos Ricci, responsabile regionale primo soccorso.

 

L’attenzione ai giovani all’interno della Croce Rossa è stata spiegata da Roberta De Bernardi, delegato di Torino per quest’area. Sono molti i volontari giovani della Cri impegnati nelle scuole, in discoteca e nelle piazze sui tema della sicurezza stradale, educazione sessuale, bullismo. 

 

Il cortile di Palazzo Lascaris è diventato per qualche ora una cittadella della Croce Rossa con dimostrazioni di primo soccorso e attività di prevenzione all’abuso di alcool. In esposizione anche una lettiga dell’800 e alcune uniformi d’epoca, accanto a moderne autoambulanze attrezzate e immagini della mostra sulle attività umanitarie internazionali.

 

Erano presenti, accanto ad autorità civili e militari, la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino e il consigliere Elvio Rostagno.

 

(www.cr.piemonte.it – Foto: il Torinese)

Faimarathon per scoprire la Grande bellezza

caravino masinoLo stupore che nasce dalla scoperta non genera solo una gioia momentanea, ma una sensazione di arricchimento e di soddisfazione che ci rende felici: vivere in un Paese meraviglioso e sempre più bello migliora la qualità della vita. Domenica a Torino e in 120 città italiane

 

“Cercavo la grande bellezza. Non l’ho trovata” Dice Jep Gambardella in una famosa battuta del film di Paolo Sorrentino, vincitore dell’Oscar. Ma la grande bellezza ci attende anche dove non ce la aspettiamo!

 

Per trovare il bello che ci circonda e per raccontarne le sfumature, per trascorrere nel suo segno una giornata di festa, la campagna di raccolta fondi del Fondo Ambiente Italiano Ricordati di salvare l’Italia ha come appuntamento centrale “FAIMARATHON – Con il Gioco del Lotto e il FAI non correre e scopri l’Italia intorno a te”, evento nazionale a cura delle Delegazioni e dei volontari FAI realizzato grazie alla partnership con Il Gioco del Lotto, che si svolgerà domenica 12 ottobre.

 

Lo stupore che nasce dalla scoperta non genera solo una gioia momentanea, ma una sensazione di arricchimento e di soddisfazione che ci rende felici: vivere in un Paese meraviglioso e sempre più bello migliora la qualità della vita. E grazie alla FAIMARATHON si potrà scoprire che viviamo in luoghi che hanno tanto da raccontarci e che sanno stupirci, se guardati con occhi diversi, che ci fanno sentire bene e che sono in grado di renderci ogni giorno sempre più orgogliosi!

 

Domenica 12 ottobre l’appuntamento è dunque con una passeggiata non competitiva organizzata in oltre 120 città italiane, una “maratona culturale” a tappe e adatta a persone di tutte le età, curiose di scoprire quanti sorprendenti tesori si nascondono tra i luoghi della loro vita quotidiana, spesso troppo frenetica per fermarsi ad ammirarli. Un’emozionante giornata da “turisti a casa nostra” in cui meravigliarsi di fronte a monumenti e siti di interesse artistico, paesaggistico e sociale che rappresentano l’identità del territorio, la sua storia, le sue tradizioni: dai palazzi ai giardini, dai teatri ai cortili, dalle chiese alle piazze, dalle scuole ai vicoli.

 

Oltre 120 città per altrettanti itinerari a tema, e oltre 1000 tappe da scoprire e in molti casi da visitare. Diversi infatti saranno i luoghi poco conosciuti o chiusi al pubblico che verranno aperti ai partecipanti con visite guidate a cura dei volontari FAI.

 

In Piemonte saranno proposti undici itinerari culturali.

Torino
A spasso tra portici e cinema
Il percorso si snoda tra i portici e le piazze della città alla ricerca dei luoghi del cinema. Torino ha da sempre offerto panorami, ambienti e location ideali, diventando la cornice di numerosi film, ancor di più negli ultimi anni offrendo un altro livello di professionalità e buone condizione produttive, che hanno spinto produttori e registi a scegliere il capoluogo piemontese anche quando il film è ambientato in un’altra città. L’itinerario andrà quindi a scoprire i luoghi in cui sono stati girati vari film, da La donna della domenica (balconata della Galleria Sabauda) a Profondo rosso (Piazza CLN con l’imponente fontana del Po dove abita il protagonista) da Italian Job (uno degli scorci è quello della Galleria San Federico) a Il divo (Piazzetta Reale). La passeggiata prevede anche la visita guidata allo storico Cinema Lux, inaugurato nel 1934 che, tra marmi e saloni, offriva una grandiosa sala da oltre 1500 posti. Rimasto chiuso per lavori di ristrutturazione tra il 2005 e il 2009, ha riaperto – senza perdere il fascino originario – a novembre 2009 come multisala facendo tornare a risplendere gli eleganti marmi scuri, i bronzi e lo stile che ha caratterizzato la sala torinese.
Il percorso si snoda tra i portici e le piazze della città alla ricerca dei luoghi del cinema. Torino ha da sempre offerto panorami, ambienti e location ideali, diventando la cornice di numerosi film tra cui Profondo Rosso, Il Divo e Italian Job.
Domenica 12 ottobre, partenza da Galleria San Federico, dalle ore 10.30; partenze fino alle ore 16.
Elenco tappe: Galleria San Federico – Piazza Cln – Piazza San Carlo –Galleria Subalpina – Via Po –Piazza Castello – Palazzo Reale – Via Pietro Micca.

Caravino (TO)
Sulle tracce di Eufrasia “Progetti illuministi e sentimenti romantici a Masino”. L’evoluzione del Parco e
del Borgo di Masino nella prima metà dell’800
La FAIMARATHON attraverserà i luoghi simbolici della località di Caravino (come la Chiesa e l’Antico Forno) per approdare al Castello di Masino – Bene del FAI rivolgendo l’attenzione agli sviluppi e ai cambiamenti avvenuti nel XIX secolo.
Domenica 12 ottobre, a partire dalle ore 10; partenze scaglionate fino alle 15.30
Elenco tappe: Chiesa di S. Rocco – Antico forno – Pozzo del Valentino – Chiesa parrocchiale di S. Lorenzo – Salone degli Stemmi (Castello di Masino) – Parco all’Inglese e Tempietto Neogotico (Parco del Castello di Masino) – Pratone di Eufrasia (Parco del Castello di Masino).

Ivrea (TO)
Dove non passi mai …
L’itinerario seguirà il corso della Dora Baltea, che bagna la città di Ivrea, alla scoperta delle vie non percorribili dalle auto fino alla visita del Castello delle Rosse Torri e della Chiesa di San Nicola da Tolentino.
Domenica 12 ottobre, a partire dalle ore 10; previste partenze scaglionate fino alle 16.
Elenco tappe: Piazza Rondolino – Passerella sulla Dora – Canoa Club, Via Dora Baltea – Borghetto – Ponte Vecchio – Via del Castellazzo: Terrazza Auser – Porte Toupe in Via Marsala, La Credenza in Piazza della Credenza – Castello delle Rosse Torri e Chiostro dei Canonici in Piazza Castello – Chiesa di San Nicola
Visita guidata: Chiesa di San Nicola.

Più iscrizioni all’Università

Molto gettonati gli Studi Umanistici (+23%) Scienze della Comunicazione (+54%) Comunicazione Interculturale (+42%) e Filosofia (+17%)

 

universitàGli stranieri sono il 6% degli studenti e crescono le immatricolazioni all’Università di Torino, per un totale di 13.125, ovvero il  +4% rispetto allo scorso anno. Il risultato potrebbe ulteriormente aumentare, fino a giungere  a quota 14 mila i neoiscritti, il +8%. “I dati in continua crescita confermano la netta controtendenza rispetto alla realtà nazionale”, spiega all’Ansa il rettore Gianmaria Ajani. Più gettonati gli Studi Umanistici (+23%) Scienze della Comunicazione (+54%) Comunicazione Interculturale (+42%) e Filosofia (+17%).

 

(Foto: il Torinese)

Buche killer, 360mila euro alla vedova del pensionato

bucheEzio Fogli morì nel 2013 a seguito di una caduta, inciampando in via Ormea

 

Il tribunale di Torino ha deciso di risarcire con 360mila euro la vedova e i figli del pensionato Ezio Fogli, che morì nel 2013 a seguito di una caduta, inciampando in via Ormea. Nel frattempo, il pm Raffaele Guariniello sta indagando sulla morte di una altro anziano che , lo scorso settembre, cadde in corso Sebastopoli e morì successivamente al Mauriziano. la vicenda sulle buche stradali killer è solo all’inizio.

Autunno caldo: lady Susanna all’attacco

CAMUSSO2Dal 16 al 18 ottobre, altri tre giorni di mobilitazione in città. Si incomincerà giovedì con lo sciopero nazionale della logistica. Venerdì  il corteo studentesco all’insegna dello slogan: “sfruttati a scuola e al lavoro, contestiamo i ministri!” e sabato il corteo Fiom

 

“Arriveremo allo sciopero generale, perché ci dobbiamo arrivare”: Susanna Camusso, leader della Ggil ha spronato così le sue truppe di lavoratori schierate al teatro Alfieri. Ha invitato tutti gli operai a partecipare alla manifestazione di Roma del prossimo 25 ottobre e non ha risparmiato critiche al Job Acts, a Matteo Renzi e Sergio Marchionne: “Renzi dice che la cassa integrazione deve essre usata solo in occasioni eccezionali? Lo spieghi a quel signore che è andato a trovare a Detroit”.

 

Sono giorni intensi di manifestazioni e cortei a Torino, non solo dei lavoratori, Ieri hanno manifestato gli studenti. Sotto la Mole si sono visti striscioni contro il caro-libri, mentre gli studenti si dirigevano al Teatro Regio che la prossima settimana sarà sede del vertice europeo sulla Carta Sociale. Sotto lo striscione “Rifiuta il copione. Ribalta il vertice”, alcuni giovani con il volto incappucciato hanno acceso fumogeni e incendiato le sagome di Renzi, Berlusconi, Giannini e Gelmini. 



Dal 16 al 18 ottobre, altri tre giorni di mobilitazione in città. Si incomincerà giovedì con lo sciopero nazionale della logistica. Venerdì  il corteo studentesco all’insegna dello slogan: “sfruttati a scuola e al lavoro, contestiamo i ministri!” e sabato il corteo Fiom in concomitanza con lo sciopero dei metalmeccanici, che si chiuderà con il comizio finale del leader Landini in piazza Castello.

 

Il buco con la Regione intorno: disavanzo miliardario

REGIONE PALAZZOchiamp consiglioDice il governatore Sergio Chiamparino: “è un giudizio severo, ma non riesco a dire che non sia giusto. Da quando abbiamo avuto la responsabilità di governare il Piemonte siamo consapevoli che ci sono fratture strutturali negli equilibri di bilancio che devono essere affrontate. Abbiamo deciso di presentare un piano di radicale riorganizzazione della spesa e di riordino della finanza regionale

 

Parafrasando lo slogan di una famosa caramella si potrebbe dire: il buco con la Regione intorno. Il Disavanzo di 2.290 milioni di euro che  la Corte dei Conti ha comunicato parificando il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2013 è pesante. I giudici contabili hanno aggiunto alcune voci di passività e sollevato una questione di legittimità costituzionale, sospendendo così il procedimento, delle parti delle leggi regionali relative alla contabilizzazione di fondi ricevuti dallo Stato in base al decreto  Salva Imprese. Il disavanzo sarà determinato all’esito del giudizio. La Corte ha comunque sancito che a formare il disavanzo sostanziale di amministrazione bisogna aggiungere sette voci per un totale, appunto, di 2 miliardi e 290 milioni di euro.

 

Dice il governatore Sergio Chiamparino: “è un giudizio severo, ma non riesco a dire che non sia giusto. Da quando abbiamo avuto la responsabilità di governare il Piemonte siamo consapevoli che ci sono fratture strutturali negli equilibri di bilancio che devono essere affrontate. Abbiamo deciso di presentare un piano di radicale riorganizzazione della spesa e di riordino della finanza regionale.In passato avevo detto che la Regione spende più di quanto incassa – ha proseguito – E il procuratore generale della Corte dei Conti, nella sua relazione, ha usato le stesse parole. Avevo visto bene. Mi fa un po’ tremare le vene e i polsi perché dovremo affrontare una situazione molto difficile, ma sono certo che i piemontesi alle ultime elezioni abbiano scelto di assegnarci la responsabilità di affrontare questa sfida anche perché ne erano in una qualche misura consapevoli. Possiamo contare sulla fiducia della comunità piemontese”.

 

Il presidente e il suo vice ed assessore al Bilancio, Aldo Reschigna, hanno annunciato che “l’incertezza sui criteri con cui contabilizzare le risorse messe a disposizione delle Regioni, ci spinge a chiedere al Governo un intervento legislativo che faccia chiarezza. Dalla relazione della sezione Controllo della Corte dei Conti e da quella del procuratore – hanno poi precisato presidente e vice – emerge un quadro assolutamente critico e problematico del bilancio della Regione Piemonte. Inoltre si conferma la condizione di assoluta precarietà e di non governo della sanità piemontese, rispetto alla quale molto si è parlato e poco si è attuato. Anche sulle partecipate emerge una situazione che potremmo definire da giungla. Opereremo al più presto con una politica di radicale riduzione e ristrutturazione del sistema”.

 

Si annunciano tagli su Direzioni e Settori regionali, sulle  aziende partecipate e un nuova limata ai costi della politica. Critica l’opposizione: “Il documento della Corte – spiega Gilberto Pichetto, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Lascaris  – conferma tre cose che ho sempre detto. La maggioranza di centrodestra ha dovuto fare i conti con un trend di entrate e trasferimenti in continua diminuzione: circa 1 miliardo all’anno. Non essendoci stati interventi di ristrutturazione a tempo debito, si è accumulato un debito commerciale enorme che nel 2013 come Giunta abbiamo affrontato trasformandolo in debito finanziario con l’applicazione del decreto legge 35; solo grazie a questo intervento siamo riusciti a pagare i fornitori immettendo liquidità in centinaia di aziende e dando continuità all’attività della Regione stessa. Per i non addetti ai lavori, insomma, abbiamo iscritto a bilancio dei debiti che fino a prima stavano fuori dallo stesso pur essendoci e dovendo essere onorati dall’Ente. In terzo luogo dal 2013, ci è stato riconosciuto che il trend di disavanzo corrente si è fermato, rimanendo come abbiamo sempre detto da aggredire e recuperare tutto quell’indebitamento accumulato tra il 2006 e il 2012. Insomma al presidente Chiamparino è sufficiente continuare sul piano di risanamento che abbiamo avviato dal 2013 ad oggi”.