ilTorinese

“Persone con disabilità e malati oncologici esclusi dai 600 euro: assurdo”

Conformare nel trattamento i titolari di assegno ordinario di invalidità (AOI) ai cosiddetti “invalidi civili” con partita IVA e invalidità al 100% è l’unico modo per evitare che a pagare il conto più salato siano persone che già vivono una fragilità.


Se hai una disabilità o se sei un paziente oncologico, niente bonus da 600 euro. Riassunto brutale ma realistico dello stato delle cose: tale somma è infatti negata, allo stato attuale, ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che hanno un assegno ordinario di invalidità. Piena compatibilità con il bonus, invece, per coloro che, avendo una partita IVA e presentando particolari patologie, rientrano tra i cosiddetti “invalidi civili” con invalidità al 100%. Urge conformare a questi ultimi, nel trattamento la situazione dei titolari di assegno: l’inclusione delle persone che vivono una condizione di malattia o di disabilità (persone alle quali i caregiver continuano a dare supporto) deve essere, in questo caso specifico, prima di tutto economica. Evitiamo che a pagare il prezzo peggiore siano sempre i soliti.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati in Consiglio Comunale di Torino e in Consiglio Regionale del Piemonte.

Il palazzo della Regione Piemonte bocciato dal coronavirus

Il “messaggio d’amore” di Silvia Mezzanotte

La voce storica dei Matia Bazar regala una versione inedita del brano con cui il gruppo vinse per la seconda volta Sanremo nel 2002.

“Voglio darti un messaggio d’amore di poche parole/ Resta a casa è la cura migliore/ migliore che c’é…Sai quanto bene fai/ In fondo, puoi/posso farlo anche io/Uniti per vincere/Dai, forti più che mai/Che male fa non toccarti più/Chiunque tu sia/Questo è un messaggio d’amore per te”.

Sono queste le parole nate al tempo del Coronavirus della nuova versione di ‘Messaggio d’amore’ disponibile su YouTube al link https://youtu.be/vFyx9oEH2ro), canzone con la quale Silvia Mezzanotte e i Matia Bazar vinsero per la seconda volta nel 2002 il Festival di Sanremo.

Un invito in musica rivolto alle persone di cuore a restare a casa, e unirsi alla raccolta fondi “Manfredonia Anti-Covid19” disponibile sulla piattaforma di crowdfunding Gofundme.com e promossa da ‘Pop Officine Popolari’ a supporto dell’Ospedale cittadino ‘San Camillo’. Che al momento, grazie alla consueta generosità dei pugliesi, ha superato quota 13mila euro, garantendo già quattro forniture di DPI e strumenti per l’operatività del nosocomio sipontino.

“Felice di aver dato il mio contributo al più bel ‘Messaggio d’amore’ che ci sia: un inno alla vita, una coccarda al petto per chi lotta con coraggio ogni giorno in prima linea, donando instancabilmente tutto sé stesso per il bene della collettività”, esordisce la voce storica dei Matia Bazar. “La musica è un linguaggio universale, e ha come fine quello di parlare a ogni cuore, indistintamente. Oltre a teatri e palasport, esistono palcoscenici ben più importanti, che anche a luci spente e senza ribalta possono contribuire invece ad accendere i riflettori su iniziative degne di nota, come in questo caso”, prosegue Silvia Mezzanotte.

“In quest’ultimo mese e mezzo, da Nord a Sud, ho ricevuto una pioggia di richieste di aiuto: ho pronunciato subito il mio sì, come nel più importante dei matrimoni, a tutti coloro che mi hanno contattata. Un modo per restare vicina al pubblico, anche quello più bisognoso, in una ideale tournée fatta di mani che si stringono e corpi che si abbracciano dal valore ancora più prezioso, specialmente in vista di una stagione estiva dalle piazze mute per artisti e pubblico”.

Per poi concludere: “Ringrazio l’amico medico, il Dottor Matteo Vairo, impegnato in prima linea contro il Covid-19 per avermi coinvolta in questo progetto e per avermi fatto conoscere Alessandro Di Lascia e Simona Paciello che hanno dato vita a questa intensa rilettura di una fra le canzoni più importanti del mio percorso umano e artistico. E, con loro, anche il Collettivo Artisti di Manfredonia si è unito al mio canto: Anna Miucci, Monica Paciello, Jole Virgilio, Simona Paciello, Cristina Bisceglia, Michele Bottalico, Amon e Gianpio Notarangelo al violino, incluso il videomaker Claudio Antonio Perrino.

E, in particolar modo, i miei fidati quattro moschettieri con cui condivido da anni la scena: Riccardo Cherubini alle chitarre, Lino De Rosa Davern al basso, Claudio Del Signore alla batteria e Michele Scarabattoli alle tastiere per aver completamente risuonato e riarrangiato gratuitamente il brano”.

Rapinatore con machete e mascherina in Borgo Vittoria

Era  in coda al supermercato In’s di via Borgaro, come gli altri clienti. Ma all’improvviso ha preso un  machete dalla sporta della spesa e si è fatto consegnare i contanti  dalla cassiera.

Non gli è bastato. Soltanto poche ore dopo è andato in farmacia, in corso Potenza,  con tanto di mascherina chirurgica. Ha finto di essere invalido, munito di stampella e con il solito machete nello zaino. Qui ha rubato mille euro. L’uomo, 48 anni, con diversi precedenti penali , è stato rintracciato  dagli agenti del commissariato Madonna di Campagna grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza.

La mensa del povero ringrazia la Protezione civile

Alla mensa del povero presso la Parrocchia Sant’Alfonso

“Gli angeli dei nostri tempi sono tutto coloro che si interessano agli altri prima di interessarsi a se stessi”
 (W. Wenders) 
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Un grazie sincero alla Protezione Civile della Regione Piemonte e al Coordinamento Regionale Volontariato della Protezione Civile, per il vostro regalo: centinaia di colombe e uova di cioccolata, che distribuiremo nei prossimi giorni.
Un grazie a nome delle 250 (duecentocinquanta) persone che serviamo ogni giorno.
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Diacono Enzo Vitulli 
Responsabile Mensa del Povero presso la Parrocchia Sant’Alfonso di Corso Tassoni 41 Torino.

Torino non è Buenos Aires. Ballario racconta i bassifondi subalpini

L’autore è ancora Giorgio Ballario e il titolo “Torino non è Buenos Aires” già intriga fin dalla copertina, sulla quale compare una bella immagine delle Porte Palatine in notturna…

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Torino non è Buenos Aires. Ballario racconta i bassifondi subalpini

 

Melita Toniolo spiega ai bambini come difendersi dal Coronavirus

Melita Toniolo spiega ai bambini come difendersi dal Coronavirus. Questo divertente e-book illustrato, nato da un’idea di Pietro Favorito e Fabio Bonini e pubblicato dalla casa editrice barese Les Flâneurs Edizioni, esorta i più piccoli a tenere alta la guardia contro la diffusione del Covid-19

Protagonisti della storia sono il tigrotto dj Gino Vox e il cagnolino Oronzo, già insieme nel video musicale contro l’abbandono degli animali, Micio Macho, e nel libro illustrato contro la violenza sugli stessi, Jack Gnocco Superstar. Al loro fianco una special guest d’eccezione, la showgirl, modella, attrice, conduttrice televisiva e radiofonica, ex star del Grande Fratello: Melita Toniolo.
Una testimonial tanto importante per dare un peso ancora maggiore a un’iniziativa a sfondo sociale che vuole ribadire la necessità di mantenere alta l’attenzione contro la diffusione del Coronavirus, soprattutto in questo momento in cui i casi di contagio sono in calo. Mai come ora bisogna tenere duro e continuare a rispettare le restrizioni imposte dal Governo a tutela della salute di tutti. Con le loro marachelle, Gino Vox e Oronzo fanno sì sorridere i bambini, ma danno anche lo spunto a Melita per richiamarli all’ordine e quindi ricordare come ci si comporta in questo difficile periodo.

L’ebook può essere scaricato gratuitamente a questo link:

Andrà tutto bene

Volt disegna una Torino migliore

Riceviamo e pubblichiamo / Da mercoledì 22 aprile, in occasione del Giorno della Terra, e nelle settimane seguenti, Volt comunicherà la sua visione per una Torino più sostenibile e competitiva

La diffusione del Covid-19 e i decreti imposti dal governo Conte ci hanno costretti in casa.

Questa necessaria sospensione della normalità ha costretto molti a interrogarsi sul futuro:
quali saranno le nostre nuove buone abitudini? Che cosa, invece, resterà legato al passato?
Noi di Volt Torino abbiamo utilizzato questo tempo per elaborare le varie proposte e spunti
nati da mesi di lavoro in cui ci siamo confrontati con le realtà del territorio legate al contesto
ambientale, partendo dalle associazioni fino a coinvolgere rappresentanti del settore
economico e dell’Università. Interrogandoci su come vorremmo la Torino del futuro, in vista
del Giorno della Terra (22 aprile), ci siamo concentrati su quali azioni politiche potrebbero
migliorare la nostra città dal punto di vista ambientale, con grandi benefici per la salute e, sul
lungo termine, risparmi per le tasche di tutti.

Vogliamo una città più ecologica e più attenta al benessere dei propri cittadini: una città che
compia scelte audaci sul piano dell’ecosostenibilità, conciliando il fondamentale diritto alla
salute con la garanzia di un futuro di prosperità per Torino e per i torinesi. Vogliamo una città
che, grazie a un ridisegnamento urbanistico, sappia sia affrontare in modo adeguato le
inevitabili sfide ambientali del futuro, sia contribuire ad aumentare la qualità della vita per i
cittadini di tutti i quartieri – periferie incluse. Vogliamo una Torino che sia all’altezza di attrarre
risorse e capitali messi in campo dal Green Deal europeo, il massiccio piano di investimenti
economici UE per l’ambiente. Vogliamo dunque una città che faccia della trasformazione
verde una delle leve fondamentali per il rilancio economico, per il miglioramento delle
condizioni di vita, per l’attrattività nazionale e internazionale.

Questa Torino avrebbe così tutte le carte in regola per risultare la prima città italiana a
concorrere ed aggiudicarsi i Green Capital Awards del 2026 una conquista che risulterebbe
anche in un’importante eco all’estero.

Al di là delle dichiarazioni, proviamo a concretizzare la nostra visione, che racconteremo in
dettaglio sulla pagina Facebook di Volt Torino:

Il primo obiettivo che ci prefiggiamo è riuscire a diminuire i giorni in cui Torino sfora il limite
di massima concentrazione di PM10. Per legge sono previsti 35 giorni: noi vogliamo
dimostrare che con maggior responsabilità di amministrazione e cittadini, per Torino è
possibile abbassare la soglia di tolleranza a soli venti giorni all’anno. Per raggiungere questo
obiettivo abbiamo sei proposte, che abbiamo chiamato 20 di aria nuova.

1. 20 km/h – portare la velocità massima in tutti i controviali a 20 km/h, con priorità d’uso ai
mezzi a trazione non motorizzati (bici) o elettrici (monopattini): in questo modo si salvaguarda
un buon numero di parcheggi e il traffico automobilistico non è escluso, ma viene subordinato
alla mobilità dolce .

2. 20 km – tale è la lunghezza delle nuove piste ciclabili che vogliamo realizzare all’anno:
servono raccordi sicuri tra i tracciati già esistenti ed è necessario creare nuovi itinerari, scelti
monitorando i flussi di spostamento casa-lavoro più congestionati dal traffico, e ascoltando le
richieste delle associazioni di categoria.

3. 20% – è l’aumento delle tariffe oraria dei posteggi e dei minimi di multa nella ZTL (con
deroga ai mezzi di consegna merci), ma anche dello sconto applicato al costo di un viaggio
andata-ritorno di chi sceglie di raggiungere il centro urbano coi mezzi pubblici. Vogliamo
ridurre il traffico nel centro cittadino, non il commercio!

4. 20 – i giorni minimi di smartworking previsti per tutti i lavoratori degli uffici comunali con
mansioni compatibili nel periodo novembre-marzo (quando le concentrazioni di PM10 sono
più alte); se le imprese private vorranno seguire il buon esempio dato dal Comune, esse
prevederanno benefici fiscali proporzionali al numero di dipendenti che avranno goduto dello
stesso periodo minimo di smartworking.

5. 20 °C – la temperatura condizionata massima (quindi limite di tolleranza incluso) di tutti gli
ambienti di lavoro comunali in inverno; anche in questo caso, le imprese private (o i cittadini)
potranno seguire il buon esempio dato dal comune, aderendo a un programma di
monitoraggio e ricevendo un premio commisurato al loro sforzo.

6. 20’ – come il modello urbanistico anglosassone dei 20 minutes neighborhood, che pianifica
la distribuzione dei servizi in modo tale che ogni cittadino non impieghi più di venti minuti, con
i mezzi pubblici, a piedi o in bici, per accedere ai servizi principali. In quest’ottica, al
ridisegnamento urbanistico si accompagnerà una riorganizzazione più razionale delle linee di
trasporto pubblico, in conformità al tipico tracciato stradale torinese.

A maggio, compatibilmente con la situazione, inizieremo la presentazione del nostro progetto
in varie zone della città: crediamo che il contatto con il territorio, con le associazioni civiche
che già si battono per raggiungere obiettivi simili ai nostri siano importantissime per costruire
una proposta condivisa ed al contempo efficace.

Quando il furto non vale l’impresa. Arrestato per 5 euro

Nella notte gli agenti del commissariato Centro hanno arrestato un cittadino italiano di 54 anni per furto aggravato.
L’uomo, con il volto travisato da una mascherina chirurgica, si era introdotto in un bar di via San Tommaso e
dopo aver messo a soqquadro il locale, è uscito dalla porta finestra con un contenitore di vetro al seguito. Al
passaggio degli operatori, il cinquantaquattrenne tenta la fuga. Bloccato pochi attimi dopo, viene
identificato e perquisito. Nella tasca destra dei jeans gli agenti trovano un cacciavite, utilizzato
verosimilmente per forzare le serrature dell’attività, mentre il fondo cassa asportato dal relativo registratore
conteneva appena 5 euro. Il reo, con precedenti specifici di Polizia, è stato arrestato per furto aggravato e
denunciato in quanto allontanatosi dal comune di residenza senza comprovato motivo.

Giuseppi pronto al flirt con Forza Italia

Di solito dice cose note che sono già trapelate attraverso gli organi di stampa da ore se non da giorni.

Per questo l’intervista rilasciata a Il Giornale pubblicata domenica ha suscitato un insolito interesse per almeno tre motivi.

Innanzitutto la scelta della testata. Come è noto il quotidiano diretto da Sallusti è molto vicino alla famiglia Berlusconi. Ciò ha permesso al premier di aprire una linea di credito politica a Forza Italia. «Io sono sempre aperto al dialogo con tutti – ha detto Conte -. Ho apprezzato l’atteggiamento costruttivo e responsabile di Forza Italia, tanto nell’emergenza coronavirus quanto nei rapporti con l’Europa»…

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Giuseppi pronto al flirt con Forza Italia