ilTorinese

Riaprono le anagrafi, certificati online e nelle edicole

Da Palazzo Civico / Il Comune ricorda in una nota che le anagrafi cittadine attualmente aperte sono: Via Stradella 192, (circ. 5), corso Vercelli 15 (Circ. 7), Corso Corsica 55 (Circ. 8), Via Federico Campana 30 (Circ 8), Via Valentino Carrera, 81 (Circ. 4) e l’Anagrafe Centrale in Via della Consolata 23.

La prossima settimana riapriranno le sedi anagrafiche di Corso Racconigi  94 (Circ. 3), di piazza Eugenio Montale 10 (circ. 5) e di Guido Reni 102 (circ. 2).

È fondamentale ricordare che per recarsi agli sportelli di tutte le anagrafi cittadine è obbligatoria la prenotazione al numero telefonico 011 011 25380 da lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 15,30 oppure all’indirizzo email: prenotazioni.anagrafe@comune.torino.it

Si rammenta che la validità delle Carte di identità scadute a partire dal 31 gennaio 2020 è prorogata al 31 agosto 2020. Ai fini dell’espatrio nei Paesi dell’Area Schengen, la validità rimane quella indicata sul documento.

In città, da anni, è in funzione il servizio di certificazione online che permette di stampare la maggior parte dei certificati anagrafici senza recarsi nelle sedi anagrafiche a cui si è aggiunta, da qualche mese, la possibilità di recarsi nelle edicole per richiedere le certificazioni anagrafiche.

Riepilogo delle modalità di richiesta on line e nelle edicole:

TORINOFACILE – SPID – CIE/CNS

Gli utenti registrati al portale Torinofacile o in possesso di CIE/CNS o di credenziali SPID possono stampare autonomamente da casa propria i certificati di anagrafe e stato civile attraverso il servizio online CertificaTO (https://servizi.torinofacile.it/servizi/certificazione.shtml)

 

CERTIFICATI AI TOTEM SELF-SERVICE TORINOFACILE

È possibile stampare in autonomia i propri certificati anagrafici (se residenti a Torino) o di stato civile (se nati o sposati a Torino) utilizzando i totem self-service di Torinofacile: vedi mappa su GoogleMaps o su OpenStreetMaps.

CERTIFICATI VIA SMARTPHONE

È possibile stampare i propri certificati anagrafici (se residenti a Torino) o di stato civile (per eventi a Torino) anche in mobilità utilizzando l’applicazione per smartphone (solo utenti registrati Torinofacile): è sufficiente scegliere il certificato di interesse e salvarlo sul proprio dispositivo per poi stamparlo in autonomia. Per salvare i certificati su smartphone o tablet iOS (iPhone, iPod, iPad) è necessario avere installato sul dispositivo l’applicazione gratuita iBooks.

CERTIFICATI IN EDICOLA

È possibile recarsi in una delle tante edicole presenti sul territorio cittadino per richiedere i certificati di Residenza, Cittadinanza, di Stato di famiglia, di Nascita e di Matrimonio. Il servizio è al costo di € 2.50, più marca da bollo se necessaria. Queste le edicole ad oggi attive (vedi mappa delle edicole abilitate, dei totem e delle anagrafi su GoogleMaps o su OpenStreetMaps).
Elenco in aggiornamento:

  • corso Agnelli 102
  • corso Belgio, 39/d
  • corso Bernardino Telesio, 28/e
  • corso Francia 383/a
  • corso Giulio Cesare 142
  • corso Moncalieri 217/a
  • corso Moncalieri 246
  • corso Moncalieri, 492/c
  • corso Montecucco 86/a
  • corso Orbassano, 254/f
  • corso Palermo 90/i
  • corso Peschiera 208/l
  • corso Peschiera 310
  • corso Piero Maroncelli, 37
  • corso Re Umberto, 17/n
  • corso Rosselli, 41/h
  • corso Sebastopoli 14/b
  • corso Sebastopoli 255/a
  • corso Telesio 68
  • corso Trapani, 116
  • corso Unione Sovietica 213/c
  • corso Unione Sovietica 527/d
  • corso Vercelli 356/b
  • corso Vercelli, 68/b
  • corso Vinzaglio, 11/c
  • largo Cassini 0/c
  • piazza Adriano, 17/i
  • piazza Borromini, 78/n
  • piazza Campanella 7
  • piazza Guala 133
  • strada del Portone 25
  • via Barletta, 33/a
  • via Bibiana, 50
  • via Bologna 88/e
  • via Borgaro 29/L
  • via Cesare Balbo, 26
  • via Cherubini, 49
  • via Cimabue, 6/C
  • via Falcone, 12
  • via Francesco Morosini, 5/a
  • via Frejus, 72/d
  • via Gandino 6
  • via Garessio, 17/A
  • via Ghemme, 9/E
  • via Giacomo Dina 40/a
  • via Guido Reni 151/b
  • via Guido Reni, 82
  • via Lera, 29/H
  • via Monfalcone, 74
  • via Nizza 231/d
  • via Nizza 262/113
  • via Nizza 363
  • via Onorato Vigliani, 33
  • via Ormea, 36
  • via Passo Buole, 66
  • via Pergolesi 74
  • via Po, 18 bis
  • via Po, 28
  • via Rivalta 37/b
  • via San Pio V 2/h
  • via Ventimiglia 194

Infine, si ricorda che sono regolarmente aperti gli sportelli per le denunce dirette di nascita, di Via Carlo Ignazio Giulio 22, e l’Ufficio Funerali, di corso Peschiera 193.

Azzardo e sanità, Gallo: “Prevalse le ragioni del centrosinistra”

“Finalmente si torna al confronto in Aula e commissione sulla normativa sulla ludopatia. Via all’indagine conoscitiva in IV Commissione per capire cosa è successo e per migliorare il sistema sanitario regionale”.

 

“Il ritiro dell’emendamento sul gioco d’azzardo è una vittoria del centrosinistra e delle opposizioni. Voler modificare la normativa sulla ludopatia attraverso un emendamento all’Omnibus rappresentava un’inaccettabile forzatura.

Finalmente ha prevalso il buon senso e si torna al confronto, in Aula come in Commissione, dove potranno essere ascoltate le voci delle tante realtà associative e degli operatori. Ora discuteremo ma partendo dai dati per capire cosa ha funzionato e cosa no nella normativa approvata nella scorsa legislatura, e che noi continueremo a difendere”. Lo afferma il Presidente del gruppo regionale PD Raffaele Gallo in occasione del dibattito in Consiglio regionale sul disegno di legge “omnibus”, collegato alla legge di stabilità regionale.

“Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto sull’indagine conoscitiva sulla sanità che verrà avviata in seno alla IV Commissione e che sarà guidata da un esponente delle opposizioni. Finalmente la destra ha compreso il vero spirito della nostra proposta, non fare processi a qualcuno ma capire con spirito costruttivo cosa è successo e cosa non ha funzionato, in modo tale da poter elaborare proposte migliorative del sistema sanitario regionale. Si concludono così tre settimane difficili nel corso delle quali si stavano scrivendo delle brutte pagine nel rapporto tra maggioranza e opposizioni, senza mai voler affrontare le questioni nel merito, quasi questo fosse motivo di fastidio. Oggi abbiamo finalmente ridato centralità all’Aula e alla dialettica tra maggioranza e minoranza”.

“Resta il rammarico di non esser riusciti a far desistere la maggioranza dal modificare la normativa sull’attività venatoria. Nella precedente legislatura era stata costruita una legge equilibrata, che non voleva essere contro i cacciatori ma a favore del turismo. La cancellazione del divieto di caccia nelle ultime due domeniche di settembre è un passo indietro ma nonostante il nostro impegno non è stato possibile trovare una sintesi”.

 

Una giornata di festa al Musli

 

Domenica 28 giugno consegna del Premio Andersen 2020, fino a domenica apertura straordinaria del Museo e allestimento di edizioni storiche e letture dedicate alle fiabe di Andersen

 

Domenica 28 giugno il MUSLI – Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia – e la Fondazione Tancredi di Barolo di Torino festeggeranno l’assegnazione del Premio Andersen 2020. Il premio, promosso dalla rivista mensile Andersen, è stato attribuito al Museo e alla Fondazione “Per rappresentare un’eccellenza nazionale nel testimoniare storia e attualità della cultura per l’infanzia: grazie a collezioni importanti e uniche di materiali scolastici, di oggetti ludici e di volumi per bambini e ragazzi e attraverso iniziative e percorsi espositivi puntuali e moderni. Per l’impegno a custodire fondamentali patrimoni del passato valorizzandone sempre il portato per la ricerca presente e la riflessione futura”.

 

La “Giornata di festa al MUSLI” si terrà nel cortile di Palazzo Barolo (Piazza Savoia 6, Torino) e si aprirà alle ore 15.15 con la consegna del Premio Andersen, accompagnata da testimonianze che ne sottolineano il significato e il valore per la Fondazione. Per la Giuria del Premio Andersen saranno presenti Carla Ida Salviati, studiosa di storia dell’editoria e letteratura per l’infanzia; Barbara Schiaffino, direttrice della rivista ANDERSEN; Anselmo Roveda, coordinatore redazionale della rivista ANDERSEN. Interverranno: Pompeo Vagliani, presidente della Fondazione Tancredi di Barolo; Luciano Marocco, vicepresidente dell’Opera Barolo; Barbara Bruschi, Renato Grimaldi e Mariarosa Masoero, Università di Torino; Gianfranco Crupi, Sapienza Università di Roma; Massimo Missiroli, pop-up designer. Sono previsti messaggi di Pino Boero, Università di Genova – Premio Andersen, e di Armando Traverso, conduttore e autore radiotelevisivo di RAI Yoyo, RAI Radio Kids e RAI Scuola.

Saranno inoltre presenti l’Assessore alla Cultura della Città di Torino, Francesca Paola Leon, e la Dirigente dell’Area Cultura-Servizi Biblioteche, Monica Sciajno. La consegna del premio e le testimonianze potranno anche essere seguite in diretta facebook sul profilo del @MUSLI.TORINO.

 

In omaggio al grande scrittore danese, Pompeo Vagliani e Luciana Pasino ricorderanno la storia editoriale delle fiabe di Andersen in Italia. L’incontro si concluderà all’insegna della “musica bambina”, con l’intervento del trio del gruppo Lastanzadigreta con strumenti musicali e suoni insoliti. Questi ultimi interventi saranno replicati alle 16.30 e alle 17.30.

 

Continua intanto, fino a domenica 28 giugno, la settimana di apertura straordinaria del MUSLI con un allestimento di edizioni storiche e letture dedicate alle fiabe di Andersen. La rassegna bibliografica di edizioni italiane ottocentesche, a cui la Fondazione ha già dedicato una mostra nel 2005 in occasione del bicentenario della nascita dell’autore, è stata allestita nella sala del Museo dedicata alla Tipografia Editrice Eredi Botta, che nel 1873 stampò proprio a Palazzo Barolo una rarissima edizione di alcune sue fiabe. Ogni visita guidata si concluderà con la lettura di alcune fiabe di Andersen.

Finalmente… Go Wine!

Dal 29 giugno al 16 luglio un calendario di appuntamenti in sicurezza, IL PIACERE DEL REINCONTRO. I soci Go Wine si incontrano nelle varie delegazioni in Italia all’insegna della piacevolezza e della degustazione

Tema: i vitigni autoctoni, ripartendo dal racconto di tanti territori italiani e unendosi idealmente a tanti viticoltori

Riprendiamo da dove eravamo rimasti… Finalmente…Go Wine! – E’ il motivo che riunirà con una serie di eventi tutte le delegazioni Go Wine in Italia nel periodo dal 29 giugno al 16 luglio.

Se il vino è piacere e convivialità, se il momento della degustazione sa unire alla conoscenza il tema dell’incontro con le persone, allora tutto questo è molto mancato nel lungo periodo del lockdown e nelle settimane ancora successive.

Ora, sempre con attenzione alle disposizioni di legge e alla sicurezza delle persone, Go Wine, associazione nazionale che promuove la cultura del vino e l’enoturismo, lancia un primo messaggio per riunire i suoi soci e farlo nelle varie sedi in Italia.

“Grazie alla disponibilità dei vari delegati, abbiamo coordinato un programma di incontri che toccherà tante sedi – dicono da Go Wine. In ciascuna sede si organizzeranno momenti di degustazione, seguendo le disposizioni previste: tavoli da 4 posti con il dovuto distanziamento, presenza di igienizzanti per le mani, le coppie che partecipano avranno un loro singolo tavolo. Con la possibilità di formare gruppi di amici a tavola, sempre con il distanziamento previsto”.

Una sorta di file rouge che legherà tutti i soci Go Wine con una speciale attenzione alla viticoltura italiana, colpita anch’essa dal Covid e che resta in assoluto uno dei migliori volti del made in Italy.
“Anche nei momenti di crisi e difficoltà – proseguono da Go Wine – emerge il valore che ha raggiunto la viticoltura in Italia. Grazie alla straordinaria capacità di tanti viticoltori di esprimere non solo vini di qualità, ma di saper raccontare attraverso un vino una terra, un luogo di cultura, un’emozione che genera quel rapporto di identità/tipicità che è alla base dell’enoturismo e che caratterizza molte iniziative dell’associazione Go Wine”.

Con questo intendimento il tema del calendario di incontri sarà legato ai vitigni autoctoni: in ogni sede la degustazione racconterà vini e storie di uomini e donne del vino. Invitando soci e ospiti a ideali percorsi, in attesa che gradualmente la ripresa delle normali attività possa riportarci a camminare l’Italia del vino.

Per informazioni:
Associazione Go Wine tel. 0173 364631 stampa.eventi@gowinet.it – www.gowinet.it

 

 

 

 

 

Ecco il calendario degli appuntamenti:

Lunedì 29 giugno
Torino – Little (vin) Italy, enogiro d’Italia, prima tappa, enoteca Bicchierdivino

Mercoledì 1 luglio
Genova – Itinerario lungo l’Italia con 8 vini autoctoni – Tuna Food & Wine

Giovedì 2 luglio
Alba(Treiso)- La Ciau del Tornavento e i volti del nebbiolo – Rist. La Ciau del Tornavento

Venerdì 3 luglio
Savona – Degustazione di 5 vini autoctoni – sms Fornaci Giardino Serenella

Sabato 4 luglio
Livorno – Go Wine in cantina: la Tenuta del Buonamico e la doc Montecarlo

Domenica 5 luglio
Mugello – Go Wine in cantina: la Fattoria Santo Stefano e il Chianti

Martedì 7 luglio
Bologna – Itinerario lungo l’Italia con 8 vini autoctoni – Ristorante Acqua Pazza

Mercoledì 8 luglio: 3 appuntamenti!
Como – Degustazione di 6 vini autoctoni – Vittoria Cafe&Bistrot
Milano – Itinerario lungo l’Italia con 8 vini autoctoni– Enoteca Il Cinghiale Rosso
Reggio E./Parma: Vini che valgono il viaggio – Ristorante I Du Matt, Parma

Venerdì 10 luglio
L’Aquila – Degustazione di 6 vini autoctoni – Ristorante Voglia di Pizza

Sabato 12 luglio
Cagliari – Vini che valgono il viaggio – Brebus Bakery

Lunedì 13 luglio
Torino – Little (vin) Italy, enogiro d’Italia, seconda tappa, enoteca Bicchierdivino

Martedì 14 luglio
Roma – Itinerario lungo l’Italia con 8 vini autoctoni – Ristorante Ripa12 (Trastevere)

Giovedì 16 luglio
Salerno – Percorsi autoctoni: 3 vini 3 racconti – Hotel dei Principati, Baronissi

Una sorta di fil rouge legato al piacere del reincontro, dello stare insieme,
di riprendere le degustazioni come occasione di piacevolezza e conoscenza di tanti vini.

Per informazioni:
Associazione Go Wine tel. 0173 364631 stampa.eventi@gowinet.it – www.gowinet.it

In Val di Susa il nuovo modello di “abitare condiviso”

Da una vecchia baita montana sono nate unità abitative aggregabili grazie a locali in co-housing per il tempo libero e il lavoro: dalla sala cinema, alla palestra, fino al deposito per gli sci e per la ricezione dei pacchi postali. Un progetto decisamente inedito in un contesto montano dove solitamente predomina il modello della seconda casa. Una proposta abitativa che ha dimostrato tutta la sua efficacia durante i mesi del lockdown. Gettando le basi per un nuovo ritorno ai piccoli centri rurali e montani

E’ in Val di Susa che, dopo l’emergenza Covid19, ha confermato la sua validità un nuovo modello di “abitare condiviso” e a contatto con la natura. Stiamo parlando di Casa Giaglione. Questa ex baita, dotata di unità abitative autonome, propone una nuova fruizione degli spazi comuni, ripensati per dare vita a locali condivisi aggregabili tra loro attraverso modalità co-housing per il tempo libero e per lo smart working.

Una soluzione mai così attuale, soprattutto dopo l’impatto del Covid19 sulla nostra vita quotidiana. Ma l’aspetto ancora più innovativo è il contesto: siamo, infatti, a Giaglione (Torino), a circa 600 msl, in un territorio montano dove solitamente a prevalere sono modelli abitativi legati solo alla permanenza temporanea. Insomma, le classiche seconde case.

L’intervento è firmato dal celebre architetto Marco Visconti, fondatore dello Studio MV Architects e ritenuto tra gli architetti che stanno ridisegnando il paesaggio piemontese e italiano. Portano, infatti, la sua firma la Torre Zucchetti di Lodi, la Centrale termica di Moncalieri, l’Iveco training center di Torino, il Ristorante Ferrari di Maranello e lo Stabilimento FCA di Melfi, solo per citarne alcuni.

L’architetto Visconti, con Casa Giaglione, ha interpretato la baita storica riproponendo però un’inedita progettazione degli spazi comuni pensati per una fruizione che integra perfettamente tempo libero, locali di servizio e lavoro: dalla sala cinema, alla palestra, dal deposito per gli sci all’area per la ricezione dei pacchi postali.

Il progetto, i cui lavori di realizzazione si sono conclusi nel luglio del 2019, proprio per le sue caratteristiche di innovazione, sarà presentato alla mostra dedicata all’architettura montana in programma questo autunno a Torino, presso il Museo della Montagna.

«In questi mesi di emergenza sanitaria – spiega l’architetto – Casa Giaglione, che ho pensato in tempi non sospetti, ha confermato la validità e l’innovazione del suo modello abitativo.  L’emergenza Covid19 ha fatto riemergere, attraverso il lavoro agile, il ruolo importantissimo dei piccoli centri rurali e montani: durante il lockdown, infatti, questi luoghi hanno dimostrato la validità dei loro modelli di vita (maggiore contatto con la natura, minor rischio di assembramenti, possibilità di spazi abitativi più ampli). Sono convito che il Covid abbia gettato le basi per un ripopolamento di queste aree. A patto che le direttive governative puntino a un rafforzamento delle infrastrutture necessarie: dalla copertura internet alla predisposizione di una adeguata rete di trasporti pubblici, purtroppo ad oggi ancora molto carenti” conclude Marco Visconti.

Ciclo di spettacoli musicali e letterari al Centro Congressi dell’Unione Industriale

La crisi economica che ha colpito il mondo intero ha danneggiato numerosi settori della nostra economia, alcuni più drasticamente di altri. Tra quest’ultimi la Meeting Industry che, per la natura del suo operato, si è trovata a dover sospendere i propri eventi e convegni fin dai primi momenti dell’emergenza e ad oggi deve rispondere a difficili e limitanti protocolli di sicurezza.

Il Centro Congressi Unione Industriale Torino – nel periodo di lockdown – non si è mai fermato e ha voluto, fin da subito, trovare soluzioni alternative che potessero fornire un’immediata e positiva risposta alle tante incertezze del momento: dalla creazione del progetto digitale “Una lettura d’Unione”, fino alla proposta di una interessante conferenza in formato webinar organizzata con il prof. Marco Magnani.

Nuove proposte sono in fase di elaborazione e, tra queste,  un nuovo ciclo di eventi dal titolo “Uno spettacolo d’estate” – in collaborazione con i partner istituzionali Reale Mutua Assicurazioni e Lavazza che da sempre sostengono le nostre iniziative culturali – con l’obiettivo di accogliere nuovamente il proprio affezionato pubblico nella moderna Sala Agnelli, ristrutturata e fornita di un ampio palco che potrà ospitare anche esibizioni musicali, letterarie e corali.

“In attesa di riprendere i congressi non appena le disposizioni governative lo permetteranno – dichiara Giancarlo Bonzo, Amministratore Delegato del Centro Congressi Unione Industriale Torino – abbiamo deciso di riprendere le iniziative culturali con la presenza del pubblico in sala. L’ideazione e la nascita di questo nuovo progetto – prosegue Giancarlo Bonzo – presuppone un significato profondo per tutti noi, in particolare per la popolazione torinese che, nonostante le incertezze e le paure, avrà nuovamente un luogo dove potersi incontrare in un clima tranquillo e fiducioso”.

Le prescrizioni del protocollo di sicurezza saranno minuziosamente rispettate, a partire dal distanziamento sociale dentro e fuori la sala, fino alla misurazione della temperatura corporea all’ingresso e all’utilizzo obbligatorio della mascherina.
Gli incontri saranno organizzati in un primo gruppo di quattro eventi, ogni mercoledì alle ore 18.00 a partire da mercoledì 1 luglio 2020 per concludersi mercoledì 22 luglio 2020.

Il primo evento, mercoledì 1 luglio alle ore 18.00, ospiterà Gregorio Fracchia, giovanissimo e talentoso musicista che alternerà letture del suo libro con virtuosismo alla chitarra. Classe 1996, suona la chitarra da quando ha 6 anni e quest’anno ha vinto il premio “Golden Classical Music Awards” di New York. Diplomato con lode al Conservatorio di Torino, si esibisce regolarmente in festival di musica in Italia e all’estero (in particolare in Spagna), è stato chiamato più volte su Radio Vaticana e Radio 24. A dialogare con l’esordiente autore, Enrica Melossi – consulente editoriale e già docente di Economia dei Beni Culturali alla Scuola di Specializzazione della Statale di Milano – su un noir a sfondo musicale, “L’altro suono dell’ombra”, edito da Mondadori Electa. Il romanzo si svolge dietro le quinte della colta e discreta società torinese, tra le mura ovattate del Conservatorio e i salotti ben frequentati. È lì che ha origine la complicata storia della pubblicazione di uno spartito inedito, che dà l’avvio all’intera vicenda criminale, quando un anonimo docente di Conservatorio muore di morte violenta. L’indagine condotta da un’avvenente Pubblico Ministero e da Andrés Segovia, il celebre chitarrista, arriva a smascherare gli oscuri traffici di un gruppo di affaristi che usano una fondazione di studi scientifici come copertura per i loro loschi maneggi. …Ma le sorprese non sono finite e un’esibizione dal vivo dello stesso autore-chitarrista accompagnerà il pubblico in un viaggio inedito in compagnia dell’inseparabile chitarra classica di Gregorio.

A seguire – mercoledì 8 luglio 2020, alle ore 18.00 – Elena D’Ambrogio Navone, a colloquio con lo storico Gianni Oliva, presenterà “Le notti di Kos”, pubblicato da Cairo Editore, romanzo di storie al femminile di una famiglia nel dopoguerra, sullo sfondo di paesaggi italiani e greci. La storia racconta di Igea, che non ha ancora diciotto anni quando nel 1945, fra gli sconvolgimenti che segnano la fine della seconda guerra mondiale, viene trascinata lontano dalla sua terra, fino a un campo di concentramento in Italia. Lei, figlia di un italiano e di una greca, sposata contro la sua volontà a un italiano, nella drammatica nuova situazione vive nel ricordo di un tempo più bello e sereno; quello trascorso nella sua isola, Kos, con Miliò, la nonna, nata su una barca in una notte di tempesta. È Miliò ad aver tramandato alla nipote la sua cultura isolana, legata alla natura. Un alone di magia circonda la sua particolare sensibilità: aiutare il prossimo è il suo dono.

La forza di queste radici si rivelerà essenziale per Igea, anche dopo la fine del conflitto. Dopo anni di matrimonio accanto a un marito assente, infatti, arriverà il grande amore, il sentimento travolgente capace di farla diventare donna. Ma la relazione che per lei cambia ogni cosa per lui è solo un’avventura… E tante saranno ancora le vicissitudini prima che il destino si riveli, finalmente, benevolo. Tornata sulla riva del mare, Igea potrà rinascere nella sua vera essenza.
L’incontro, moderato da Guido Barosio, sarà accompagnato da intermezzi musicali con l’obiettivo di rendere suggestivo e partecipato il racconto e le letture dei brani del libro.

Il terzo appuntamento, mercoledì 15 luglio 2020, ore 18.00, ospita l’autore Luca Bianchini che, in clima di spettacolo, presenterà “Baci da Polignano”, il nuovo e attesissimo sequel di Io che amo solo te con i personaggi tanto amati come Ninella e don Mimì. Ora li ritroviamo alcuni anni dopo e anche se il tempo passa per don Mimì, Ninella resta sempre la donna della sua vita, nonostante il destino li abbia separati più volte. La situazione però cambia all’improvviso quando Matilde, la moglie di don Mimì, perde la testa per Pasqualino, il tuttofare di famiglia. Per don Mimì questa è l’occasione per andare a vivere da solo e ritrovare Ninella, che però da qualche tempo ha accettato la corte di un architetto milanese. Riprendono così le schermaglie amorose tra i due e intorno a loro ci sono sempre gli altri irresistibili personaggi: Chiara e Damiano e la loro figlia che li comanda a bacchetta; Orlando e la sua “finta” fidanzata Daniela; Nancy e il sogno di diventare la prima influencer di Polignano; la zia Dora, corre dal “suo” Veneto per riscattare l’eredità contesa di un trullo. Tra dubbi, fughe al supermercato, tuffi all’alba e malintesi prosegue la storia di tutti loro, e soprattutto quella di Ninella e don Mimì, sotto il cielo di Polignano con la sua magica luce.
Per rispettare il fil rouge che unisce e accomuna tutto il ciclo, il pubblico in sala sarà sorpreso e allietato da uno spettacolo che accompagnerà la presentazione.

Mercoledì 22 luglio 2020, ore 18.00, l’ultimo incontro sarà dedicato alla presentazione di “fffortissimo”, libro di Alberto Sinigaglia e finalista del Premio Estense 2020, edito da Edizioni Accademia Perosi, considerato un fiore all’occhiello della Fondazione omonima.
Tre f sul pentagramma indicano “fortissimo”, eseguire con il massimo sforzo i quattro “elementi” vitali: testa, cuore, muscoli, polmoni. Vissute al massimo sono le vite dei compositori Malipiero, Petrassi, Boulez, Berio, Nono, Stockausen, Penderecki, Bussotti, Corghi, Henze, Rihm, Kurtag, Donatoni. Dei direttori Claudio Abbado, Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli, dei maestri Bernstein, Giulini e Gavazzeni dai quali hanno afferrato il testimone, dei loro colleghi Mehta, Maazel, Ozawa, Prêtre.

Di solisti come Rostropovič, Ughi e Brunello, di registi come Zeffirelli e Ronconi, di scenografi come Emanuele Luzzati. Di artisti della musica popolari come Paolo Conte, Stefano Bollani, Ludovico Einaudi, Nicola Piovani. Interrogati in profondità, rivelano atmosfere, cultura, idee d’una stagione tra le più intense e innovative nella storia della musica.
Uno spettacolo musicale, totalmente a cura della Fondazione Accademia Perosi, accompagnerà la presentazione del libro, per far immergere il pubblico nel senso più profondo del suono e della sua musicalità.

Proiettile a casa dell’ex pm Rinaudo, la solidarietà di Allasia

LA CONDANNA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE

Esprimo vicinanza e solidarietà all’ex pm Antonio Rinaudo e ferma condanna per il vile gesto intimidatorio di cui è stato fatto oggetto. Un atto ripugnante e infame sul quale è necessario che venga fatta piena luce, perché la violenza e le minacce sono sempre inaccettabili. Un episodio sconcertante, rivolto ad un servitore dello Stato che per molti anni ha dato un importante contributo in processi come quello alle Brigate rosse e ai più recenti per gli assalti ai cantieri della Tav. Purtroppo l’ex magistrato non è nuovo a questo genere di intimidazioni, mi auguro che i responsabili vengano assicurati quanto prima alla giustizia.

Stefano Allasia

Coronavirus, 11 contagi e 3 vittime. In calo le terapie intensive

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

24.474 PAZIENTI GUARITI E 1.265 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 24.474 (+140 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2932 (+21) Alessandria, 1421 (+2) Asti, 815 (+3) Biella, 2292 (+7) Cuneo, 2215 (+19) Novara, 12.669 (+69) Torino, 1040 (+12) Vercelli, 936 (+7) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 154 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 1.265 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4080

Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4080 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 673 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 393 Cuneo, 363 Novara, 1.799 Torino, 219 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.322 (+11 rispetto a ieri, di cui 10 asintomatiche; delle 11: 4 screening, 3 Rsa, 4 contatti di caso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4063 Alessandria, 1874 Asti, 1046 Biella, 2855Cuneo, 2788 Novara, 15.880 Torino, 1321 Vercelli, 1138 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 261 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 12 (2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 303 (-4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1188.

I tamponi diagnostici finora processati sono 408.836, di cui 224.151 risultati negativi.

Il polmone ricostruito in 3d: intervento innovativo alle Molinette

Intervento  di asportazione di tumore polmonare con ricostruzione del polmone in 3D e con l’utilizzo del robot Da Vinci Xi, presso l’ospedale  di Torino

Nei giorni scorsi è stato eseguito un intervento innovativo di asportazione di tumore polmonare, grazie alla ricostruzione del polmone in 3D e con l’utilizzo del robot Da Vinci Xi, presso la Chirurgia toracica universitaria (diretta dal professor Enrico Ruffini) dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. L’intervento è stato eseguito su una donna di 75 anni, affetta da un carcinoma al polmone sinistro. Le condizioni generali della paziente, la ridotta riserva respiratoria e la sede del tumore non consentivano un intervento tradizionale con asportazione completa del lobo polmonare. Troppo rischiose sarebbero state le conseguenze. Un innovativo intervento mirato e precedentemente progettato ha permesso di offrire alla paziente una procedura chirurgica oncologicamente radicale senza però compromissione della funzionalità respiratoria.

Utilizzando le immagini TAC preoperatorie è stato ricostruito il polmone in 3D con tutti i segmenti polmonari, grazie ad un software ideato dalla start up torinese Medics3D. La modellazione 3D del torace ad altissima risoluzione viene integrata nella colonna robotica durante l’intervento chirurgico sul polmone eseguito con robot DaVinci Xi.

Le ricostruzioni vengono proiettate all’interno dei visori del robot che ne permettono la visualizzazione simultaneamente all’esecuzione dell’intervento. Grazie alla visione contemporanea delle immagini operatorie reali e della ricostruzione in 3D i chirurghi Paris Lyberis e Francesco Guerrera, coadiuvati dall’anestesista Saverio Maietta e dall’équipe infermieristica del blocco operatorio robotico della Città della Salute di Torino, hanno potuto localizzare il tumore ed eseguire un intervento complesso ma mirato nei minimi particolari per abbattere i rischi di possibili complicanze intra e post operatorie, riducendo al minimo il tessuto da rimuovere. E’ stata così eseguita una segmentectomia del lobo superiore del polmone sinistro. L’intervento è tecnicamente riuscito. La paziente ha avuto un decorso postoperatorio regolare ed è stata dimessa dopo soli quattro giorni.

Tali interventi (asportazione di segmenti anatomici di tessuto polmonare) sono particolarmente indicati nei pazienti con ridotta riserva respiratoria che non sopporterebbero l’asportazione di un intero lobo polmonare.

La Chirurgia toracica dell’ospedale Molinette di Torino si conferma un’eccellenza ed un fiore all’occhiello della sanità piemontese. Anche nel delicato periodo dell’emergenza Covid ha proseguito la propria attività regolarmente. Dall’1 febbraio al 30 aprile 2020 sono stati infatti eseguiti ben 149 interventi chirurgici non differibili su pazienti oncologici, grazie anche alle strategie organizzative della Direzione aziendale e sanitaria della Città della Salute di Torino.