ilTorinese

Donna non riesce a spegnere le fiamme in cucina e muore soffocata

Aveva  46 anni la donna morta nella  notte nella sua abitazione di Beinasco, a causa di un incendio.

Eliana Rozio è deceduta per  avere respirato  i fumi tossici sprigionati dal rogo scoppiato nel suo appartamento, in cucina, intorno all’1.30. In base alla  ricostruzione dei Carabinieri, l’incendio si è autoestinto, ma i fumi avrebbero provocato la morte della donna, che no è probabilmente riuscita a spegnere le fiamme ed è stata trovata priva di vita in cucina. L’incendio potrebbe stato causato da un cortocircuito, forse del frigorifero.

Auto incastrata tra due tram

L’automobilista stava superando un altro veicolo e non si è accorto del tram che stava svoltando.

Il malcapitato –  fortunatamente illeso –  è così rimasto incastrato fra due tram. È’ successo all’angolo tra via Rossini e corso Regina Margherita.  I vigili del fuoco hanno provveduto a rimuovere l’auto. Traffico bloccato per un po’ , ma alla fine la circolazione è stata ripristinata. Nessun ferito a bordo dei tram.

Dio salvi i romani e i torinesi

FRECCIATE  Virginia  Raggi, sindaco di Roma incontra in Campidoglio la collega torinese  Chiara Appendino: “Ci attendono sfide future”. Che il Cielo ci preservi da prossime iatture!
L’arciere 

Juventus batte Lecce 4-0

La Juve ha battuto il Lecce 4-0 (0-0) nell’anticipo della 28a giornata di serie A 

I bianconeri sono a +7 sulla Lazio, che oggi gioca contro la Fiorentina. La Juventus, in 10 dalla mezz’ora del primo tempo, ha vinto anche questa volta  grazie a Dybala e Ronaldo. Il primo ha segnato all’8′ della ripresa, Ronaldo poco dopo su rigore. In chiusura  3-0 con  Higuain e il gol di testa di de Ligt.

AgriFlor torna in forma ridotta. La natura non si ferma

Domenica 28 giugno, dalle 9 alle 19, un’edizione di Flor in formato “ristretto” colorerà Piazza Vittorio Veneto a Torino con vivaisti e piccoli produttori “naturali”. 

#difenderelabellezza, continuando a raccontare emozioni e a mostrare le ricchezze naturali del nostro pianeta a un pubblico sempre più attento e coinvolto. Dopo l’annullamento dell’edizione dello scorso maggio a causa di Covid19, Flor torna in piazza per una versione “ridotta” dal nome “Agriflor”.

L’appuntamento è per domenica 28 giugno, dalle 9 alle 19, con una trentina dei migliori vivaisti piemontesi e con alcuni produttori agricoli in Piazza Vittorio Veneto a Torino. Una sede temporaneamente diversa dalla storica Via Carlo Alberto, perché garantisce più spazio in un’ottica di distanziamento.

Sarà l’occasione, nel rispetto di tutte le restrizioni imposte dalle istituzioni, per godersi dal vivo i profumi e i colori della natura e per rivivere, anche se in modalità necessariamente più prudente, tutte le emozioni che da sempre Flor regala agli appassionati. Un vero e proprio tuffo nel verde, dalle rose e le ortensie alle erbacee, dalle orchidee alle piante aromatiche, dalle rampicanti alle piante grasse. E, ancora, piccoli produttori con le loro eccellenze “naturali”, come il miele, i liquori, le erbe aromatiche, le marmellate e il pane.

Saranno inoltre presenti i punti raccolta per tutti coloro che volessero ritirare fisicamente le piante acquistate on line attraverso la piattaforma eflor.

L’appuntamento di AgriFlor diventerà mensile, ogni quarta domenica del mese. Un piccola finestra green in attesa dell’edizione “completa” di Flor Ottobre (che restrizioni permettendo tornerà nei luoghi storici di Flor)  ancora più ricca di sorprese rispetto al passato.

AgriFlor è organizzato da Società Orticola del Piemonte in collaborazione con Rinascente, partner dell’iniziativa. Il nuovissimo Store in via Lagrange, inaugurato lo scorso ottobre, ospiterà iniziative e talk (a inviti) all’interno dell’Exhibition Area al piano -1, visitabile dal pubblico e già allestita a tema Design&Green con installazioni, prodotti di design, assortimento food e un’incredibile varietà di fiori e piante. David Zonta, floral designer e curatore della rubrica de La Stampa “Stropicciato come un papavero”, proporrà un viaggio – “Dai giardini alla scrittura, visioni e racconti di un floral designer senza confini” – attraverso l’evoluzione personale e professionale dell’autore di questo talk: la necessità di svolta e cambiamento che la vita e il pianeta richiedono. “Tavolozza fiorita o mise en place?! Fragranze, colori e pillole di galateo per una tavola d’estate”: tra nozioni di mise en place e bon ton, Camilla Simmi (Simmi floral & event design) illustrerà come realizzare un centrotavola floreale scenografico ma facile da fare. Rinascente sarà anche presente in Piazza Vittorio con un suo spazio all’interno del quale scoprire le novità in calendario.

In questi giorni, inoltre, FLOR ha messo online eflor (www.eflor.it) , la prima piattaforma floreale italiana che mette in contatto tutti gli appassionati del verde, che solitamente affollano le vie del centro torinese durante le manifestazioni di Flor, con gli esperti del settore e i florovivaisti.

Circa 30 vivaisti selezionati in tutta Italia, un archivio di migliaia di piante, da quelle conosciute dal vasto pubblico a quelle più particolari e originali.

Un luogo di incontro virtuale dove sarà possibile “visitare” i vivai, ammirare le foto delle piante, conoscere tutte le loro caratteristiche, scambiarsi opinioni “green”, chiedere suggerimenti e, naturalmente, acquistare fiori di ogni tipo ma anche oggettistica per il giardinaggio, libri, sementi e prodotti naturali, decorazioni per la casa e il giardino.

Eflor nasce, innanzitutto, dal desiderio di continuare a parlare e vivere i fiori, perché la natura non si ferma e così anche la passione nei suoi confronti. In un periodo critico per il nostro Paese, dovuto a covid19 e alle correlate restrizioni, c’è bisogno più che mai di godersi la bellezza che soltanto i colori e le armonie delle piante possono offrire.

Vuole anche essere uno strumento di aiuto per tutti i florovivaisti, settore particolarmente colpito dalla crisi, perché offre loro una vetrina importante e nuove occasioni per farsi conoscere a un più ampio pubblico, oltre che un ulteriore importante canale di vendita attraverso l’e-commerce. Ogni vivaista ha, infatti, uno spazio riservato all’interno del quale potersi presentare, raccontare la propria storia, descrivere e mostrare le proprie eccellenze.

Ma eflor è anche un importante luogo di cultura del verde. Navigando al suo interno sarà, infatti, possibile curiosare tra le numerose tipologie di piante, approfondirne le differenti proprietà e caratteristiche scientifiche, saperne di più grazie a delle utilissime “istruzioni per l’uso” e scegliere le tipologie più adatte da acquistare in base alle proprie esigenze e ai desideri. La piattaforma è semplice da navigare. L’utente può scegliere dove dirigersi, iniziando la ricerca, per esempio, dal tipo di pianta, o dalla sua “famiglia” o, ancora, dal vivaio stesso. Ha l’opportunità di esaminare con attenzione tutte le specie a cui è interessato consultando le foto e la scheda tecnica e quindi acquistarle con un semplice click grazie al canale e-commerce e al servizio di delivery che gliele consegnerà direttamente a casa.

Può,inoltre, chiedere consigli: inviando una mail, compilando uno specifico form oppure dialogando attraverso una chatbox con gli esperti di Flor o direttamente con il vivaista desiderato. Nei prossimi mesi la piattaforma sarà ulteriormente implementata con l’aggiunta di nuovi vivaisti, nuove piante e nuovi interessanti servizi. Spiega Giustino Ballato, organizzatore di Flor e presidente di Società Orticola Piemonte: “Credo che questo periodo di emergenza ci abbia insegnato che il nostro giardino è il mondo intero e che ognuno di noi è responsabile del pianeta in cui vive. Per questo sono felice di aver creato e-flor e di poter lanciare queste domeniche mensili di Agriflor. In attesa di poter tornare ai nostri soliti bagni di folla e alle nostre magnifiche abitudini, credo che la piattaforma sia un’ottima occasione per tutti. Per i nostri appassionati che potranno continuare a immergersi, anche se solo virtualmente, nel mondo delle piante come li abbiamo sempre abituati. Per i vivaisti che usufruiranno di una vetrina di prim’ordine per raccontarsi e mostrare le proprie eccellenze. È stato un lavoro lungo e difficile che ci ha impegnati per mesi. Ma il risultato finale è qualcosa che va oltre la semplice esposizione e vendita. È un modo per far cultura del verde, per raccontare il mondo delle piante in tutte le loro sfaccettature, per insegnare a rispettarle e ad accudirle nel modo migliore. Anche quando torneremo alla normalità eflor continuerà ad esistere, ampliando ulteriormente la propria platea di vivaisti e di proposte floreali e con nuovi interessanti servizi per tutti”.

La cultura torinese riparte con cinema, musica e design

Circolo del Design meets Seeyousound

Quattro appuntamenti crossmediali con performance dal vivo presso il Circolo del Design, realizzati insieme a Seeyousound, con le sonorizzazioni live di Riccardo Mazza e Laura Pol di Projec-TO e con la collaborazione del musicteller Federico Sacchi

 

Cinema, musica e design si incontrano per Welcome to the post-analog condition* / Circolo del Design meets Seeyousound, un ciclo di quattro appuntamenti dal vivo che si svolgono a partire dal 2 luglio 2020, grazie al lavoro congiunto tra Circolo del Design, punto di riferimento per la cultura del progetto a Torino, e Seeyousound, il festival internazionale di cinema a tematica musicale. Con questa iniziativa, la prima live da febbraio, le due realtà culturali, in collaborazione con i performer sonori Riccardo Mazza e Laura Pol di Projec-TO e il musicteller Federico Sacchi, intendono dare nuova linfa alla cultura torinese, duramente colpita dai mesi di lockdown.

 

Quattro temi per quattro episodi autoconclusivi che alternano reading, cortometraggi, musictelling e sonorizzazioni live e che partono proprio dall’analisi e dalle riflessioni prodotte nel corso dei mesi di pandemia: da un lato, quindi, prendono vita i testi che compongono Welcome to the post-analog condition*, l’archivio multimediale attraverso cui il Circolo del Design di Torino ha coinvolto protagonisti del mondo dell’architettura, del design e del progetto italiani, offrendo spunti per rispondere ai grandi interrogativi che riguardano il futuro della nostra società rispetto alle conseguenze della pandemia. Dall’altro, invece, rivivono in una nuova chiave i cortometraggi di Seeyousound e le sonorizzazioni finaliste del contest Frequencies che, in questa occasione, vengono ricontestualizzati e ricombinati – alcuni in anteprima – dopo la cancellazione del festival lo scorso febbraio. A completare la performance dal vivo anche le sonorizzazione live create ad hoc per l’occasione da Riccardo Mazza e Laura Pol di Projec-TO, che ripercorrono il cinema d’Avanguardia degli anni Venti e Trenta con scene tratte dai capolavori sperimentali di Luis Buñuel, Man Ray, Marcel Duchamp e altri, alternando musica elettronica a immagini. A unire testi e video e a comporre la narrazione della serata interviene, poi, il musictelling di Federico Sacchi, autore e regista de “Le Esperienze d’ascolto”, veri e propri documentari dal vivo che fondono storytelling, musica, teatro e video, che negli anni ha collaborato con Teatro Stabile Torino, MonfortinJazz Festival, Lovers Film Festival, Seeyousound, Salone del Libro, Circolo dei Lettori.

 

Obiettivo della kermesse diventa portare in presenza le considerazioni condotte durante il lockdown attraverso un filo comune, fornendo nuovi stimoli alla sperimentazione culturale torinese. Ogni serata prende il nome da una delle quattro sezioni di Welcome to the post-analog condition* e ne richiama le tematiche sociali, culturali, progettuali attraverso una riflessione condivisa e linguaggi appartenenti a contesti diversi: Ex Crisis racconta come l’ingegno possa trasformare la crisi in risorsa e come un momento che innesca un ribaltamento possa portare con sé considerazioni inaspettate; Idealia riguarda il percorso condiviso che attraversano la cultura del fare e il pensiero creativo per esplorare ciò che non è ancora stato sperimentato e che può contribuire a migliorare il mondo a qualsiasi scala; C Generation porta il focus sulle trasformazioni, le opportunità e le nuove forme di socialità, indagando il modo in cui le comunità di oggi possono guardare a quelle di domani, il cui futuro è segnato dalle decisioni del presente; Land of Homes si concentra, invece, sulle case e sulle città, la cui forma rimane la stessa, nonostante sia cambiato radicalmente il modo in cui le viviamo, e su come siano necessari nuovi modi di stare insieme, nuove costruzioni e nuovi spazi.

 

«Nei mesi di lockdown abbiamo avuto modo di riflettere sul periodo storico che stavamo vivendo. Così è nato l’archivio Welcome to the post-analog condition*, un luogo di ricerca e di confronto aperto ai professionisti del mondo del progetto, come designer, architetti, critici, curatori – spiega Sara Fortunati, Direttore del Circolo del Design di Torino –. È proprio da questa esperienza che siamo ripartiti per far fruire nuovamente momenti di cultura dal vivo, offrendo il nostro contributo alla ripartenza della cultura torinese attraverso un dialogo tra diverse discipline. Con Seeyousound, con cui abbiamo da subito condiviso il desiderio di ripartire, abbiamo lavorato su nuovi modelli e nuovi linguaggi, fondendo mondo della musica, del progetto, del cinema e creando un filo conduttore per unire le riflessioni prodotte da ciascuno di noi durante il lockdown. Al progetto hanno poi portato il loro valore anche Riccardo Mazza e Laura Pol di Projec-To, e Federico Sacchi. Ne è nato così questo ciclo di quattro appuntamenti che consideriamo, al contempo, un laboratorio culturale sperimentale per la Città e la piena concretizzazione del nostro desiderio di ripartire con entusiasmo per ridare voce al mondo del progetto e della cultura».

 

«I momenti più difficili possono anche trasformarsi in grandi opportunità: così è stato questa volta, grazie alla mano che da subito, a poche ore dalla sospensione improvvisa di Seeyousound 2020, il Circolo del Design ci ha teso – racconta Carlo Griseri, Direttore di Seeyousound –. Lunghe settimane di riflessioni e programmi che inevitabilmente mutano seguendo il corso degli eventi, fino ad ora. Saranno quattro serate in cui i contenuti di Seeyousound acquisiranno un nuovo valore: i cortometraggi proposti sono tutti inediti dal programma interrotto del nostro festival, scelti dal curatore di sezione Matteo Pennacchia per aderire ai temi della rassegna e salutare con orgoglio l’inizio di questa nuova collaborazione».

 

GIOVEDì 2 LUGLIO 2020
La prima serata, Ex-Crisis. Oltre il punto di rottura, va in scena giovedì 2 luglio 2020 con una prima replica alle 19 e una seconda alle 21 e si apre con il racconto di quattro contributi presenti nell’archivio Welcome to the post-analog condition*: Progetto n° 0: Il Fuoco a cura del designer Francesco Faccin, Ettore Sottsass, Metafore, 1972-1979 a cura dello studio Sovrappensiero, Galina Balashova, interni del modulo orbitale Soyuz 19, 1973 a cura di Studio Gisto, I progetti di Ilmari Tapiovaara negli anni ‘40 in Finlandia a cura dello studio Dossofiorito. Seguono poi la proiezione del corto Krzyzoki, che affronta i temi della natura e del tempo sottratto agli usi della contemporaneità, e la sonorizzazione live Avanguardie composta da Riccardo Mazza su scene tratte da capolavori cinematografici sperimentali degli anni Venti e Trenta, scelte e rielaborate da Laura Pol in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino.

 

GIOVEDì 9 LUGLIO 2020
Il 9 luglio è poi la volta di Idealia. Progettare l’immateriale con il reading di Mario Bellini, Kar-a-sutra, Cassina, 1972 a cura di Maddalena Casadei e di Vito Acconci, Face of the Earth, 1985 a cura di PIM studio dell’archivio Welcome to the post-analog condition*, accompagnato dal secondo capitolo di Avanguardie e dal cortometraggio Mon Juke-Box, che pone il focus sul ruolo del designer contemporaneo, partendo dall’iconico ed evocativo juke-box, uno dei pochi oggetti di design nel mondo musicale.

 

GIOVEDì 16 LUGLIO 2020
La terza serata è dedicata a C Generation. Le comunità del futuro che si apre con la lettura di L’educazione prima di tutto! a cura di Piovenefabi e di Ettore Sottsass Jr. e Franco Raggi, Scarpe Vincolanti, 1975 a cura di Odo Fioravanti dell’archivio Welcome to the post-analog condition*, seguito dal corto Listen to me sing, che esplora la nuova dimensione che si troveranno ad affrontare i bambini delle future generazioni, sfidando se stessi e senza sperare troppo nell’aiuto dei più anziani. A completare la serata anche le performance dei finalisti del contest Frequencies, la call lanciata da Seeyousound per compositori under 35 dedicata alla sonorizzazione contemporanea di film muti.

 

GIOVEDì 23 LUGLIO 2020
A chiudere il ciclo di eventi è l’appuntamento con Land of Homes. Nuovi significati per gli spazi che vede le reading di Il conversation pit a cura di False Mirror Office e di Jaime Lerner, città di Curitiba, Brasile a cura di Orizzontale dell’archivio Welcome to the post-analog condition* e la proiezione del corto Quarantine, basato sulla sovversione della concezione canonica dello spazio domestico e il conflitto tra interno ed estero. La serata è poi accompagnata dall’ultimo capitolo di Avanguardie.

Al fine di garantire una fruizione dello spettacolo in sicurezza, sono stati organizzati due turni differenti per ogni serata, così da poter consentire al maggior numero possibile di persone di poter partecipare, il primo con inizio alle ore 19 e il secondo con inizio alle ore 21.

 

(foto Vincenzo Solano)

La Croce Rossa all’aeroporto per i controlli di temperatura sui passeggeri

Croce Rossa Italiana Comitato di Torino e Torino Airport: una rinnovata la collaborazione per la sicurezza di passeggeri e operatori nel contenimento dell’emergenza Covid-19

 Si rinnova la convenzione tra la Croce Rossa Italiana Comitato di Torino (CRI) e Torino Airport. Con l’aumento dei voli, dopo il lockdown dovuto all’emergenza Covid-19, la Croce Rossa Italiana del Comitato di Torino conferma la collaborazione con SAGAT S.p.A., Società di gestione dello scalo, per la sicurezza dei passeggeri in transito in questa fase contrassegnata dall’emergenza del Corona Virus.

Durante le settimane di massima emergenza l’Aeroporto di Torino è rimasto sempre aperto e operativo, effettuando, tra i primi in Italia, i controlli di temperatura su tutti i passeggeri in arrivo sin dall’inizio  dell’emergenza stessa e, successivamente, sui passeggeri in partenza e sugli operatori aeroportuali. La ripresa dei voli dall’Aeroporto di Torino conferma ora il rinnovo della storica e consolidata collaborazione con la CRI, avviata nel 2006, a tutela della sicurezza di tutti i passeggeri e della comunità aeroportuale.

L’impegno del personale CRI, come da convenzione, prevede anche la presenza di soccorritori e di un medico in servizio 24 ore su 24 in un ambulatorio attrezzato presso il Pronto Soccorso aeroportuale situato al Livello Arrivi, nel caso vi siano passeggeri o dipendenti aeroportuali colti da malore. Sono attivi e riconoscibili dalla divisa CRI gli operatori incaricati del rilievo della temperatura presso appositi varchi situati sia al Livello Partenze, sia al Livello Arrivi dell’Aeroporto, in servizio dalle 5.30 fino alle 23.30.

Coloro a cui sia riscontrata temperatura superiore ai 37,5°C non potranno avere accesso all’aerostazione. In presenza di febbre, verrà attivato obbligatoriamente il protocollo previsto per i casi sospetti Covid-19: gli interessati saranno sottoposti a triage all’interno delle tende pneumatiche posizionate nella zona pubblica antistante l’ambulatorio, o in airside presso gli arrivi.

Il Comitato di Torino della Croce Rossa Italiana svolge in aeroporto una continua attività di formazione rivolta al personale SAGAT e ad altri operatori aeroportuali su diversi temi di interesse condiviso, fra i quali la formazione degli addetti al pronto soccorso aziendale, utilizzo del DAE, profilassi nei contesti a rischio infettivo e uso dei dispositivi (termoscanner e termometri a infrarossi) per il rilevamento della temperatura corporea.

Riaprono gli uffici postali in provincia

A partire dal 24 giugno, gli  Uffici Postali di Sciolze e Sparone tornano disponibili per la cittadinanza tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8:20 alle 13:45 e il sabato, dalle 8:20 alle 12:35 .

Gli uffici, che durante il lockdown erano stati interessati da una riduzione della consueta operatività, tornano ad essere pienamente operativi al fine di poter consentire il regolare svolgimento delle operazioni sia postali sia finanziarie

Ospedale unico Asl To5, interviene l’assessore

«Conosciamo bene lo studio per il nuovo ospedale unico di Moncalieri, ma siccome abbiamo già visto avallare la costruzione di un ospedale in cima alla montagna a Ornavasso, oppure sulle palafitte a Verduno, allora permetteteci di approfondire la conoscenza del luogo, prima di decidere».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta alle polemiche dei consiglieri regionali Salizzoni e Sarno e del sindaco di Moncalieri, Montagna, sulla individuazione dell’area per la costruzione del nuovo ospedale unico dell’Asl To5.

«A giudicare dai nomi delle località individuate per gli ultimi ospedali (“Paciarina” a Verduno, “Ranè” a Calamandrana, “Millefonti” a Torino, “Fontanone” a Biella, “Fontanino” ad Asti…) – aggiunge Icardi -, sembra che la scelta sia stata fatta più che dai tecnici, dai rabdomanti. Per questo abbiamo chiesto all’Asl To5 di far redigere, il più rapidamente possibile, una perizia asseverata idrogeologica, idraulica e sismica che vada oltre lo Studio di fattibilità attualmente disponibile in Regione. Vogliamo evitare gli errori del passato e valutare in modo analitico anche le caratteristiche alluvionali della località, ragionando su proiezioni temporali di duecento anni e non certo condizionate dalle scadenze elettorali».

L’atto di nascita del Club alpino Italiano

Il 23 ottobre 1863, all’una del pomeriggio di un venerdì d’autunno, le sale del castello torinese del Valentino ospitarono un evento importante: la costituzione del Club Alpino Italiano.

Denominato in via del tutto provvisoria “Club alpino di Torino”, il sodalizio esisteva simbolicamente già dalla precedente estate quando, il 12 agosto, avvenne la prima ascensione italiana del Monviso. L’idea di fondare l’associazione degli alpinisti italiani venne a Quintino Sella, ministro delle Finanze dell’allora Regno d’Italia, che partecipò alla scalata insieme ad altri appassionati della montagna. A comporre il primo elenco di aderenti furono in poco meno di duecento e primo presidente venne eletto il barone Ferdinando Perrone di San Martino. In una lettera di Quintino Sella, conservata tra i documenti fondativi del CAI, veniva precisata la cifra identitaria del Club, a partire dallo scopo di far conoscere le montagne e di agevolare salite e ricerche storiche e scientifiche. Torino, “culla del Club alpino” ne ho ospitò anche la prima sede, poi trasferita a Milano nel secondo dopoguerra. Nel 1938 il fascismo impose un temporaneo e “autarchico” cambio di denominazione, lasciando l’acronimo trasformato in Centro alpinistico italiano. A Torino sul Monte dei Cappuccini, dal quale si gode una splendida vista sulla città e sulle Alpi, vi è ancora oggi la sede sociale, accanto alla Biblioteca nazionale del CAI e al Museo nazionale della montagna. Diviso in circa oltre 500 sezioni, sparse in tutte Italia con più di 320 mila iscritti, il CAI svolge un ruolo prezioso in tutti i vari aspetti che riguardano l’ambiente montano,la memoria storica,le attività di prevenzione e soccorso nelle “terre alte”.

Marco Travaglini