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Cavagnolo è il Comune chiave: tutti insieme contro l’amianto

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Vincenzo Barrea, in rappresentanza del sindaco metropolitano Piero Fassino (impegnato per una seduta di consiglio comunale a Torino) ha assicurato che il documento verrà approvato quanto prima anche dal Consiglio della Città Metropolitana

 

 

Per superare la sentenza della Corte di Cassazione che ha archiviato, con la pronuncia dell’avvenuta prescrizione, i due verdetti del Tribunale e della Corte d’Appello di Torino sul caso Eternit, occorre fare fronte comune. E’ il senso dei vari interventi che si sono susseguiti lunedì 15 dicembre nel consiglio comunale aperto che si è tenuto nella sala polivalente di Cavagnolo, il comune chiave per le inchieste di Raffaele Guariniello perché qui aveva sede la Saca, società del gruppo Eternit che ha lasciato la scia d un centinaio di morti.

 

Mario Corsato, primo cittadino di Cavagnolo, ha riferito degli incontri romani avuti, insieme al sindaco di Casale Monferrato, Titti Palazzetti, con le massime cariche dello Stato e spiegato la particolare situazione del Comune, non inserito nell’elenco del libro bianco sull’amianto, elaborato dal Governo e presentato alla Conferenza nazionale sull’amianto di Venezia due anni orsono. Una dimenticanza incredibile che ha anche generato una prima frustrazione per il comune torinese, ma che non ha fatto mai venire meno la voglia di continuare nella battaglia per ottenere giustizia.

 

Gli interventi sono stati molti e, per una volta, tutti in sintonia, non c’è stata differenza di posizioni politiche, perché tutti hanno detto chiaramente che l’amianto non è di destra, di centro o di sinistra, dal coordinatore Afeva Bruno Pesce, al vice sindaco di Casale Monferrato Cristina Fava, al consigliere metropolitano di minoranza Marco Marocco, al sindaco di Brusasco Franco Cappellino, a quello di Chivasso, Libero Giuffreda. E tutti hanno assicurato che l’ordine del giorno – che è stato poi approvato all’unanimità dal consiglio comunale e contiene le linee per affrontare il problema nel prossimo futuro – verrà anche approvato dalle rispettive amministrazioni. Vincenzo Barrea, in rappresentanza del sindaco metropolitano Piero Fassino (impegnato per una seduta di consiglio comunale a Torino) ha assicurato che il documento verrà approvato quanto prima anche dal Consiglio della Città Metropolitana e ha evidenziato che “il problema dell’amianto non è solo il problema di Casale, di Balangero, di Cavagnolo, ma di tutti, occorre però fari si che venga sentito da tutti come un fatto culturale, e non solo da coloro che lo vivono”.

 

Poi tutti i partecipanti hanno preso parte ad una fiaccolata per le vie del paese sino al monumento che ricorda coloro che hanno perso la vita per il mal d’amianto. E le lanterne accese erano cento come cento sono coloro che non ci sono più

 

 

Massimo Iaretti

 

 

 

Il mio nome è Chiampa, Sergio Chiampa: e sono il Salva-Piemonte

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Il commissario Chiamparino, quasi una definizione da romanzo noir, opererà sull’impiego  passato dei fondi e sull’avvio di due interventi bloccati dalla Corte dei Conti. In tutto sono in ballo 900 milioni di fondi

 

Il commissario straordinario per il pagamento dei debiti della Regione è sempre lui: è lo stesso governatore Sergio Chiamparino a rivestire il ruolo previsto da un emendamento del governo alla Legge di Stabilità. Si tratta, in sostanza, del tanto auspicato Salva-Piemonte, l’intervento di Palazzo Chigi che prevede  l’apertura di una specifica  contabilità in grado di fronteggiare l’eccezionale situazione di squilibrio finanziario (il buco) della Regione. Spetterà poi al Parlamento trovare la soluzione al non indifferente problema dello squilibrio di bilancio, con la richiesta di pre-ammortamento per due anni.

 

Si deve risolvere il peccato originale,  il disavanzo della Regione che potrebbe salire da 2,5 miliardi fino a 5/7 miliardi. Il commissario Chiamparino, quasi fosse una figura da romanzo noir, opererà sull’impiego  passato dei fondi e sull’avvio di due interventi bloccati dalla Corte dei Conti. In tutto sono in ballo 900 milioni di fondi della sanità e mezzo miliardo sul pagamento di altri debiti regionali in altri comparti.  Grazie all’introduzione della figura del commissario l’ente potrebbe beneficiare di introiti per  1 miliardo abbondante.

 

Ora la Legge di Stabilità può consentire a Chiamparino, nell’arco di pochi mesi, grazie ai poteri straordinari, di superare il “contenzioso” con i magistrati della Corte dei Conti. Infine, la questione dei residui attivi e passivi per circa 1 miliardo. Con una norma ad hoc potrebbero essere diluiti non in soli dieci anni, ma  in 30, come avviene per i Comuni.
 

 

No Tav, le reazioni: sito della procura oscurato, occupata l’autostrada

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tav ragazzi“I giudici che hanno emesso la sentenza dovrebbero andare in mezzo a quelle imprese che hanno subito minacce”

 

Quali sono state le reazioni all’assoluzione dal reato di terrorismo nei confronti dei quattro attivisti No Tav? “Se non è associazione con finalità terroristiche incappucciarsi e organizzare l’attacco allo Stato, qualcuno mi deve spiegare cosa sia.

 

E’ molto positiva comunque la condanna a 3 anni e 6 mesi, mi auguro che i Pm facciano ricorso e li ringrazio perché hanno avuto coraggio”. E’ quanto dichiara all’Ansa il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, che aggiunge: “i giudici che hanno emesso la sentenza dovrebbero andare in mezzo a quelle imprese che hanno subito minacce”.
   

Ieri un manipolo di No Tav incappucciati ha occupato la carreggiata dell’autostrada del Frejus nei pressi di Giaglione, hanno esposto uno striscione e acceso fumogeni. Altri No Tav hanno occupato il treno 2012 Milano-Torino, che è stato fermato dalla polizia alla stazione di Novara.

 

Si è anche verificato un attacco informatico al sito web della procura di Torino, rivendicato da Anonymous, mentre centinaia di attivisti si sono radunati per una manifestazione a Bussoleno, in Val Susa.

 

Il sito No Tav: “Non si può esultare per una sentenza del genere, con i 4 notav dietro alle sbarre, ma quantomeno per una volta la sentenza non ha dato credito alla vendicativa e persecutoria linea di condotta della procura di Torino, che è bene ricordarlo, nasce nelle viscere dei fantasmi tanto cari all’ex procuratore Giancarlo Caselli, coordinatore della crociata contro i notav”.

 

(Foto: il Torinese)

Babbo Natale si fa in 15mila e conquista Torino

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E’ stata una preziosa occasione per raccogliere fondi per il potenziamento del centro Ustioni dell’ospedale

 

Si sono presentati in più di 15 mila alla quinta edizione del raduno di Babbi Natale, a favore dei bambini dell’ospedale infantile Regina Margherita. L’iniziativa benefica è stata organizzata dalla fondazione Forma con il patrocinio del Comune di Torino. E’ stata una preziosa occasione per raccogliere fondi per il potenziamento del centro Ustioni dell’ospedale.

 

E, sempre nella mattinata di domenica, nei pressi del Palavela Gianfranco Porqueddu, presidente regionale del Coni, ha dato il via alla corsa più rossa a favore dei bambini del Regina Margherita: “Un Po di corsa”.

La grande partecipazione alla giornata è frutto della variegata scelta a disposizione dei runners e dei semplici appassionati, 3 infatti le distanze disponibili: 21 km, 10 km e la 3 km per Babbo Natale in FORMA.

Ecco numeri e curiosità della manifestazione:

– Hanno preso parte alla 21 km 550 concorrenti, 1300 alla 10 km (di cui il 40% donne) e 2000 alla camminata di Babbo Natale equamente divisi fra uomini e donne. 

– 200 i volontari messi in campo da Base Running per garantire il corretto ed agevole svolgimento della competizione, affiancati dai volontari dell’Asom, la Scuola Italiana di Osteopatia.

– La squadra più numerosa è risultata quella organizzatrice con 200 iscritti.

– Il partecipante pù giovane, accompagnato da mamma e papà in perfetto costume natalizio, è stato il torinese Ludovico Riso di quasi 3 mesi.

– distribuiti 1500 kg di frutta, 3000 litri di bevande  e ,in onore del periodo natalizio, 100 tra panettoni e pandori.

– venduti oltre 2000 costumi di Babbo Natale, il cui ricavato andrà alla Fondazione FORMA.

Nella 21km il primo a tagliare il traguardo con il tempo di 1h 13’32” è stato Fabio Boscolo della Tranese,  con 1’36” di ritardo Bruno Pasqualini atleta di casa Base Running, terzo Paolo Miotello di Olimpia Runners in 1h19’03”. Sul podio per Base Running anche la prima classificata tra le donne, la figlia d’arte, Clara Pedrini reduce dalla vittoria nella maratonina del Cus di settembre che ha chiuso in 1h22’49” seguita da Maura Beretta 1h30’44’del Runner Team e Lucia Giuliani 1h34’37”.

Per la 10km trionfo per Franco Chiera in 35’16” e ottima prestazione del 16enne Sergiy Polikarpenko con 35’23” figlio del due volte olimpionico in duathlon e triathlon Vladimir Polikarpenko, seguito da Simone Scolari che porta a tre le medagie per i padroni di casa, in 35’42”. In campo donne ancora Base Running! Sarah L’Epee è la prima a tagliare il traguardo in 38’55”, con forte distacco Camilla Calosso in 41’56” e Cristina Cristiano in 42’03”.

Gioventura Piemonteisa chiude l’anno

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All’antico albergo San Giorgs in via Borgo Dora a Torino

 

Gioventura Piemonteisa chiude l’anno 2014 con una iniziativa articolata in due giorni.  Domenica 14 dicembre, dalle ore 18, e lunedì 15, dalle ore 16, l’associazione incontrerà i suoi iscritti e simpatizzanti nel più antico albergo di Torino, il San Giors di via Borgo Dora 1/3. Nell’occasione le sale del San Giòrs accoglieranno un’esposizione di libri sul Piemonte, posti in vendita a prezzi agevolati per l’autofinanziamento delle attività del Movimento. Alle 20 di domenica è prevista una cena piemontese degli auguri (prenotazione obbligatoria al 328/1292172) .

 

Massimo Iaretti

 

(Foto: il Torinese)

“Più ordine e sicurezza al Moi”

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moi2La marcia si è svolta pacificamente ed è partita da Piazza Galimberti per poi proseguire lungo Via Tunisi, Corso Sebastopoli e Via Giordano  Bruno, e sciogliersi infine in Via Filadelfia

 

Ieri, a partire dalle 17.30, si è tenuto un corteo organizzato dal gruppo “Comitato Lingotto E’ Italia” per richiedere più ordine e sicurezza al Moi e per protestare contro l’occupazione abusiva delle palazzine del complesso.

 

La marcia si è svolta pacificamente ed è partita da Piazza Galimberti per poi proseguire lungo Via Tunisi, Corso Sebastopoli e Via Giordano  Bruno, e sciogliersi infine in Via Filadelfia. I manifestanti erano indicativamente un centinaio, avevano con sé bandiere italiane ed hanno intonato canti e cori senza causare disordini.

 

Erano tuttavia presenti a titolo precauzionale numerosi mezzi della Polizia ed agenti in tenuta antisommossa.

 

Questo non è che l’ennesimo segno del malcontento e dell’esasperazione che pervadono gli animi dei residenti in zona, i quali chiedono a gran voce l’intervento delle autorità competenti per risolvere la situazione attuale di degrado e riportare l’ordine nel quartiere.

 

(Foto: il Torinese)

 

Chiara Mandich

Maria Ferreri

Dal Valentino a Palazzo Civico, quando la ruota gira

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Le scelte amministrative o politiche si trasferiscono dalle aule consiliari a quelle giudiziarie, in un pericoloso cortocircuito che rischia di far saltare le più elementari regole della democrazia

 

Finalmente Torino avrà la sua ruota panoramica, di 48 metri di diametro, collocata a Torino Esposizioni. Dopo quasi 120 anni il nostro parco Valentino non avrà così più nulla da invidiare al Prater di Vienna … anche se forse con un po’ di ritardo. Ma Torino, all’avanguardia su tutto, questa volta ha preferito seguire e lo ha fatto dopo un aspro dibattito tra fautori e denigratori dell’attrazione amata da grandi e piccini. Di ruota in ruota, anche il Comune ci ha preso gusto, decidendo che, allo scopo di prevenire la deprecata corruzione, almeno il 15 % dei dirigenti comunali dovrà ruotare di incarico ogni tre anni, un principio stabilito dalle recenti norme.

 

Nel darne notizia i sussiegosi giornali “indipendenti” si sono affrettati nel precisare che la situazione in riva al Po non è lontanamente paragonabile a quella scoperta, ad esempio, con l’inchiesta romana. Anche se, a ben vedere, qualche scricchiolio pare esserci anche tra le austere atmosfere di Palazzo di Città, se è vero che l’ex-direttore generale è impegnato nelle aule di giustizia a difendersi per dei concorsi dirigenziali che a qualcuno non sono sembrati inappuntabili, e un’altra alta dirigente è appena stata prosciolta per l’errore scusabile di aver assegnato incarichi all’azienda del figlio. Mentre è ancora aperta la questione di presunti favoritismi per i gestori dei Murazzi, chè in questo caso i magistrati non sembrano ammettere svogliatezze e sbadataggini. Del resto, sempre più spesso le scelte amministrative o politiche si trasferiscono dalle aule consiliari a quelle giudiziarie, in un pericoloso cortocircuito che rischia di far saltare le più elementari regole della democrazia.

 

Se n’è accorto anche l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta che, presentatosi a Palazzo Lascaris per il dibattito sulle disabilità, si è visto annunciare seduta stante una denuncia in procura per “distrazione di fondi”, 24 milioni solo nel 2014. Così ha sostenuto il presidente dell’associazione che rappresenta le cliniche private convenzionate, mandando su tutte le furie il titolare della Sanità che l’ha accusato di pensare a “difendere solo i propri interessi”, usando i disabili. E smentendo la ricostruzione fatta dall’associazione, pur dicendo che si dovranno fare verifiche più approfondite nelle Asl.

 

La querelle è stata l’unico momento un po’ scabroso di un confronto invece “buonista” che ha visto le associazioni del settore rappresentare le drammatiche situazioni di anziani e disabili in modo molto composto e contenuto, chiedendo soprattutto di revocare le decisioni prese dalla Giunta Cota, che hanno oggettivamente ristretto i cordoni della borsa. Ma anche in questo caso, Saitta è stato costretto a riconoscere che queste delibere non possono essere eliminate – nonostante che la maggioranza unita lo chieda a gran voce – perché obbediscono alle regole stabilite dal piano di rientro, concordato con il governo. Per cui, l’unica strada è risanare i bilanci sanitari, uscire dall’emergenza e riacquistare libertà di manovra, obiettivo che l’assessore vorrebbe realizzare già nel 2015. Anche se i soldi continueranno a essere pochi, almeno si potrà decidere un po’ più liberamente dove indirizzarli.

 

Infine, non sorprende il poliedrico governatore Chiamparino che, inaugurando la fiera del Bue Grasso di Carrù, prodotto tipico piemontese, ha firmato un appello perché, dopo Langhe e Monferrato, sia riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità … la pizza!

 

Ghinotto

Via Roma a piedi, prosegue l’esperimento

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Sabato e domenica alle 15 ed alle 16 Flic il Circo Immaginato proporrà performance itineranti

 

Prosegue in questo fine settimana e continuerà tra il 20 dicembre ed il 6 gennaio 2015 la sperimentazione della pedonalizzazione di via Roma tra piazza San Carlo e piazza Castello. Per valutare il progetto e verificare il grado di soddisfazione dei cittadini è disponibile un questionario all’indirizzo Internet http://www.comune.torino.it/trasporti/via-roma-pedonale/index.shtml

 

Saranno nuovamente posizionale le 10 fioriere che delimiteranno gli accessi in via Roma da piazza Castello, da Via Principe Amedeo e via Bertola, da via Santa Teresa e da via Monte di Pietà e la via resterà attraversabile in auto sull’asse di via Principe Amedeo/via Bertola e lungo via Santa Teresa. La segnaletica indicherà il divieto di transito, i percorsi alternativi e la possibilità di accesso al parcheggio Roma – San Carlo dalla rampa di Piazza Castello: nella stessa piazza Castello sarà vietato l’accesso alle auto di fronte alla Prefettura (ad eccezione degli autorizzati) e saranno cancellati i posti auto all’angolo tra la piazza e via Po. La linea Star sarà transiterà su via Santa Teresa in direzione del Po e su via Principe Amedeo e via Bertola nella direzione opposta, e saranno predisposte fermate in prossimità di via Roma.

 

Proseguiranno anche le iniziative musicali e di spettacolo. Sabato 13 alle 17 si esibirà la marchin’ band Girlesque, e sia sabato 13 che domenica 14 alle 15 ed alle 16 Flic il Circo Immaginato proporrà performance itineranti. Il 20 dicembre ancora musica in movimento alle 17 con la Steam Jazz Band, e sabato e domenica spettacoli di magia a distanza ravvicinata alle 11 ed alle 15, il 27 alle 17 Large Street Band, il 28 alle 15 ed alle 16 corali natalizie, il 3 gennaio pomeriggio di quintetti di ottoni delle valli e musica di strada e domenica 4 e lunedì 5 tra le 15 e le 18 esibizioni con strumenti del centro Italia e teatro popolare con “La vera storia del presepe”. Il 6 gennaio si chiude un pomeriggio di danze popolari grazie ai Melannurca ed al gruppo La Danço. Sarà anche presente il punto informativo mobile di Turismo Torino e Provincia, che dalle 10.30 alle 19.30 fornirà informazioni turistiche. 

 

(e.v. – www.comune.torino.it) Foto: il Torinese

Nosiglia: “Invitate a Natale una persona povera e sola”

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“C’è un posto anche per me?”

 

Si definisce come “Vescovo, padre e amico”, mons. Cesare Nosiglia  nella lettera di annuncio della campagna natalizia “C’è un posto anche per me?”.  Sostiene l’arcivescovo di Torino: “Se duemila anni fa a Betlemme non c’era posto per Gesù, Maria e Giuseppe, oggi a Torino un posto ci può essere” dice l’arcivescovo. In occasione del  Natale o nei giorni natalizi Nosiglia esorta a invitare a pranzo “una persona sola o in difficoltà o in povertà, per condividere insieme il calore della nostra casa. Proviamoci. Cerchiamoli!”

Scadenze di fine anno: il 16 dicembre saldo IMU e TASI

tasi

Non saranno applicate sanzioni se il ritardo è causato dal mancato ricevimento dell’avviso 

 

Saldo TARI: gli utenti che, per qualunque disguido, non avessero ancora ricevuto l’avviso di pagamento relativo al saldo, potranno richiedere il duplicato del modello F24 scrivendo a Soris Riscossioni spa oppure recandosi direttamente agli sportelli Soris di via Vigone 80. Non saranno applicate sanzioni per i pagamenti effettuati nei giorni immediatamente successivi alla scadenza del 10 dicembre, se il ritardo è causato: dal mancato ricevimento dell’avviso entro il termine ultimo fissato per il versamento del saldo, dal ricalcolo a seguito di variazioni del nucleo familiare o da errori accertati dagli uffici tributari.

 

Tutti i dettagli sulla pagina dedicata:.www.comune.torino.it