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Teatro regio, inchiesta per corruzione: perquisizioni in diverse città

Tra gli indagati l’ex sovrintendente Graziosi. Corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Queste le ipotesi di reato a carico degli indagati nella vicenda della gestione del Teatro Regio di Torino, per la quale, dalle prime ore di questa mattina, la Guardia di Finanza di Torino è impegnata in numerose perquisizioni in diverse Regioni italiane. Coinvolte nelle indagini due società, tra cui una Elvetica, e quattro persone.

L’operazione, denominata “SPARTITO”, è condotta dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Torino, su delega della locale Procura della Repubblica in relazione ad alcune criticità emerse nella gestione della Fondazione Lirica del Teatro Regio di Torino.

Le indagini hanno appurato il legame professionale tra l’ex Sovrintendente del Teatro Regio e un’agenzia teatrale Svizzera che ha visto poi crescere il proprio fatturato, grazie alla scritturazione, da parte della citata Fondazione Lirica, di artisti da essa rappresentati.

Sono inoltre emerse presunte irregolarità nella predisposizione del bando per la riconferma dell’ex Sovrintendente nonché nell’affidamento di incarichi a persone a lui vicine per la gestione del marketing del Teatro Regio.

Nel corso delle indagini è stata anche rilevata la vicenda di un dipendente della Fondazione che, nel giro di poco tempo, ha visto il proprio ruolo professionale crescere da corista a collaboratore di staff della sovrintendenza per le attività di innovazione e sviluppo. Il dipendente, inoltre, avrebbe favorito l’aggiudicazione di un appalto per il servizio di marketing ad un’azienda milanese che si occupa di ricerche di mercato e sondaggi di opinione, attraverso la complicità del titolare che ha predisposto il bando di gara inserendo elementi selettivi che risulteranno eccessivamente stringenti per altri partecipanti.

L’operazione della Guardia di Finanza di Torino vede coinvolte le province di Torino, Asti, Milano, Fermo e Ancona.

L’attività costituisce un’ulteriore testimonianza della costante attenzione rivolta dalla Guardia di finanza alla lotta alla corruzione, che altera le regole della sana competizione tra imprese, danneggia gli onesti e fa aumentare i costi dei servizi pubblici, nella consapevolezza che combattere la corruzione significa affermare la meritocrazia.

Per la prima volta un giorno senza morti da coronavirus

A Torino e in Piemonte nessuna vittima a causa del Covid 19 è stata registrata nelle ultime 24 ore. Il bollettino di eri (vedi nostro articolo in Prima pagina)  indica 16 morti  avvenute però nei giorni precedenti. E’ la prima volta dall’inizio dell’epidemia che non accade neanche un decesso nell’arco di una giornata. Un primo segno di speranza. Intanto i guariti in tutta la regione si avviano ad essere 17 mila con altri 3.616 in via di guarigione.

La Cascina Solidale Marchesa di Fiano Torinese vuole crescere

 E cerca nuovi sostenitori. Avviata la campagna di raccolti fondi tra le aziende private del Torinese

 

Avviata nel mese di ottobre dello scorso anno, a Fiano Torinese, con il contributo di Regione Piemonte e Città di Torino, Cascina Solidale Marchesa, fondata da Luigi Ronzulli, avvia da oggi una campagna di raccolta fondi per crescere e sviluppare le proprie potenzialità di accoglienza abitativa di stampo solidale.

Nella Cascina Solidale, gli ospiti e i volontari vivono in regime di collaborazione reciproca, coltivando insieme la terra, allevando piccoli animali, le api e allestendo laboratori di restauro e di cucina aperti al pubblico, oltre a cene solidali.

 

Negli ampi terreni di pertinenza è possibile condividere l’orto, iniziare una semina e una raccolta di frutta e di ortaggi per assicurare un’autosufficienza alimentare alla comunità anche attraverso la produzione di pane, yogurt, formaggi e pasta.

 

Gli ospiti che vivono oggi in questo posto si dedicano anche a lavori di artigianato e promuovono incontri di sensibilizzazione su diversi temi sociali.

“Vorremmo sviluppare progetti che hanno come obiettivo quello di ridare un’opportunità a chi ha vissuto un momento di difficoltà, tra cui anche padri separati in emergenza abitativa e lavorativa – spiega Luigi Ronzulli. Per questo siamo oggi in cerca di sostenitori, in particolare tra le aziende private della provincia di Torino. Inoltre, per le imprese produttrici di cibi e prodotti, offriamo all’interno dei nostri spazi dei punti espositivi utili alla messa in vendita dei manufatti. La Cascina è aperta al pubblico in occasione di eventi musicali, cene a tema, visite di scolaresche e passeggiate nei nostri spazi verdi. Stiamo tra l’altro – conclude Ronzulli – allestendo una nuova biblioteca.”

 

Le imprese disponibili a sostenere questo progetto potranno contare sulla deducibilità fiscale di quanto potranno versare.

 

Anche i privati possono sostenere la Cascina donando cibo, indumenti, prodotti per l’igiene, mobilio e scegliendo di devolvere il 5 per mille in occasione della dichiarazione dei redditi.

 

 

La Cascina Solidale Marchesa in breve

 

Nata dal sogno di Luigi Ronzulli e dei suoi amici dell’Associazione Onlus Misericordia SpA (Società per Amore) La Cascina Solidale Marchesa (una struttura oggi in affitto) sorge nel Comune di Fiano Torinese, in via Rossini 101, a pochi chilometri da Torino ed è un progetto che ha come obiettivo quello di dare una casa e un lavoro a chi è in difficoltà economica. La casa è composta da 7 camere, 4 bagni, 1 cucina, 1 sala, 3 magazzini e terreni destinati all’allevamento e alla coltivazione. Tutte le persone ospitate sono chiamate alla manutenzione continua della struttura e alle attività lavorative di auto produzione alimentare.

IBAN: IT76N0200830290000104052570
5 x 1000: 92050880019

Tour virtuale della struttura: https://www.facebook.com/CascinaSolidaleTorino/videos/1174090816130299/

La Street Art e i suoi risvolti giuridici

Ne parliamo con l’avvocato torinese Simone Morabito, esperto in diritto dell’arte

Nata nelle zone occupate e poi esplosa anche fuori di esse, la Street Art oggi è considerata un’espressione vivificante del panorama artistico italiano che, come tale, necessita di una regolamentazione legale puntuale. Ne è da tempo nato un vivace dibattuto, anche in relazione al fatto che la Street Art è ormai uscita da anni dal circuito dei centri sociali, che hanno il merito di aver organizzato, a partire dagli anni Novanta, happening ed incontri underground, nell’ambito dei quali i writers sono cresciuti. Oggi è sempre più al centro di iniziative culturali curate dagli Assessorati alla Cultura di vari Comuni italiani, fino a giungere all’ideazione di progetti volti a strappare via i murali dalla città per musealizzarli, come proposto a Bologna.

“La Street Art – spiega l’avvocato torinese Simone Morabito, esperto in materia di diritto dell’arte –  nasce e si sviluppa come forma di espressione la cui natura è strettamente correlata al luogo in cui viene realizzata, tanto che lo stesso supporto materiale che la contiene, di natura pubblica e visibile ad un tipo di spettatore di carattere indeterminato, è esso stesso elemento essenziale dell’opera d’arte medesima. Per questo motivo, riferendosi alla Street Art e più in generale in tema di elementi giuridici dell’opera d’arte, per individuare in modo più appropriato l’oggetto di tutela che si riferisce a questo ambito, si tende a distinguere tra “corpus mysticum” (ovvero l’opera d’arte considerata quale bene immateriale, capace di concretizzarsi nel messaggio che essa è in grado di veicolare e che, dal punto di vista giuridico, costituisce l’oggetto della tutela, corredato dei suoi diritti morali ed economici) e “corpus mechanicum“, termine con il quale si intende l’opera d’arte in sé, il bene materiale, espressione dello slancio artistico”.

“Nel caso della Street Art – precisa l’avvocato Simone Morabito – rimane un punto fermo l’acquisizione da parte dell’artista dei diritti morali a partire dal momento della creazione dell’opera medesima, senza che siano richiesti ulteriori atti successivi, quali la pubblicazione o la registrazione dell’opera. Tuttavia, proprio con riguardo al “corpus mechanicum” dell’opera, possono sorgere inevitabilmente alcune problematiche, in particolare in caso di trasferimento dell’opera stessa, che nasce in un determinato luogo e che, pertanto, è strettamente correlata a esso”.

“Un riferimento piuttosto esemplificativo – precisa l’avvocato Morabito – è rappresentato dall’opera di Bansky intitolata “Season’s greetings“, che è stata realizzata su due muri di un garage privato nella zona di Taibach, a Port Talbot, città industriale del Galles meridionale, considerata una delle più inquinate del Regno Unito. Il video esemplificativo, pubblicato sul profilo Instagram dall’artista, non lascia alcun dubbio; mostra un bambino che pare gioioso ed intento ad assaggiare la neve fresca; poi il campo della visuale, estendendosi, permette di comprendere che non si tratta di neve, ma di cenere. Pochi centimetri dietro, l’occhio di chi guarda è portato a trovare l’origine del fumo: un’acciaieria tetra e allarmante che incombe sulla città. Il messaggio sottinteso all’opera di Bansky, ora descritta, è volto ad evidenziare la problematica della polvere a Port Talbot, provocata dalle vicine acciaierie “.

“I diritti morali e quelli di sfruttamento dell’opera d’arte – aggiunge l’avvocato Simone Morabito – dal punto di vista economico, rimangono in capo all’artista. Sorge allora spontanea la domanda relativa a cosa possa accadere nel caso in cui il proprietario decida di abbattere il muro, distruggendo l’opera d’arte creata su di esso, senza il preventivo consenso dell’artista. È quanto si è verificato, destando una grande attenzione mediatica, un quartiere di Queens a New York, nel luogo divenuto, a partire dagli anni Novanta, un noto punto di ritrovo degli Street Artists, vale a dire “”5pointz“. In tale occasione, la Corte di Appello di New York ha condannato il proprietario a risarcire gli Street Artists della complessiva somma di oltre 6 milioni di dollari “.

“Sotto il profilo penale – precisa l’avvocato Simone Morabito – la prima ipotesi di reato che viene contestata allo Street Artist, che realizzi la propria opera su beni immobili di proprietà altrui, è quella prevista dall’articolo 639 c.p., rubricato “Deturpamento e imbrattamento di cose altrui”. La giurisprudenza di merito, chiamata a valutare la configurabilità o meno di questo reato in un caso di opere di strada su immobili degradati presenti nella città di Bologna effettuate da un’artista di strada di una certa notorietà, si è espressa favorevolmente, ritenendo di dover affermare la responsabilità dell’artista per la fattispecie di reato a lei ascritto. Un’altra ipotesi di reato astrattamente configurabile è rappresentata dalla violazione di domicilio, disciplinata nell’articolo 614 c.p., che punisce chiunque si introduca nell’abitazione altrui o in altro luogo di privata dimora, contro la volontà (tacita o espressa) di chi ha il diritto di escluderlo. Ciò è accaduto, sempre a Bologna, ad alcuni seguaci dello Street Artist “Blu”, denunciati per aver rimosso, senza l’autorizzazione da parte dello stesso artista, le sue opere dai muri della città.

La Street Art oggi pone in campo uno degli aspetti più affascinanti che coinvolge un’espressione artistica, rappresentato dallo scontro tra diritti confliggenti, da una parte il diritto di proprietà e, dall’altra, quello d’autore, in capo agli artisti di strada. Questo scontro, simile quasi a questo quello tra due titani, è destinato a perdurare fino a quando questa forma d’arte, relativamente recente, non verrà adeguatamente disciplinata dal punto di vista giuridico”.

Mara Martellotta

“Stories from Europe”, nella rete teatrale c’è anche lo Stabile

Il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale  ha aderito al progetto internazionale Stories from Europe: Crisis and reflection /   Storie dall’Europa: crisi e riflessioni nato in seno a Mitos21 , network composto dai più importanti teatri europei (fra cui l’Odéon di Parigi, il National Theatre di Londra, il Berliner Ensemble di Berlino, il Dramaten di Stoccolma, il Toneelgroep di Amsterdam, il Katona di Budapest, il Royal Theatre di Copenhagen) e di cui lo Stabile fa parte come unico teatro italiano.

L’iniziativa alla quale, insieme allo Stabile di Torino, partecipano il Berliner Ensemble, il Burgtheater di Vienna, il Kongelige Teater di Copenhagen, il Dramaten di Stoccolma , il Katona Jozsef Theatre di Budapest, il National Theatre di Londra, il Teatre Lliure di Barcellona, il Thalia Theater di Amburgo vuole disegnare un’immagine dell’Europa durante la pandemia partendo da quelle figure professionali che in questo periodo di lockdown hanno continuato a lavorare.

Ci si è voluti interrogare sull’aspetto che la vita quotidiana ha assunto per loro in un momento in cui tutto si è capovolto e quali scelte e complessità hanno dovuto affrontare: infermieri, addetti alle pulizie, tassisti e persone provenienti da tutta Europa impiegate nella fornitura di servizi essenziali sono stati intervistati e i drammaturghi dei diversi teatri hanno adattato le loro storie personali ed esistenziali realizzando brevi monologhi. La guida e il coordinamento di questo progetto sono affidati al Dramaten di Stoccolma, che ha lanciato l’iniziativa.

«L’invito che il Bergman Studio del Dramaten di Stoccolma ha rivolto ai teatri membri del network Mitos21- dichiara Filippo Fonsatti , Direttore del Teatro Stabile di Torino –  non poteva che essere accolto da noi con enorme entusiasmo. Mettere insieme un coro di autori europei per cercare di restituire un grande affresco di storie ai confini del lockdown ci è sembrato il modo migliore per mettere a frutto questo periodo di interruzione forzata. In questo momento di frontiere bloccate, di chiusure, divisioni e di immobilità, unirsi, se pur virtualmente, nel racconto di ciò che è accaduto là fuori, oltre le nostre finestre, ci è sembrato un segnale importante da poter offrire ai nostri spettatori in attesa, la prima di una lunga serie di cuciture che ricomporranno questo strappo. Oltre alle nostre parole, ci saranno quelle scritte a Berlino, Londra, Budapest, Vienna, Copenaghen, Barcellona, Amburgo e, ovviamente, a Stoccolma, e sono certo che ognuno dei brevi monologhi che verranno presentati costituirà la tessera di un mosaico articolato e affascinante, ma soprattutto impreziosito dal numero dei talenti che avranno contribuito a comporlo e dalla loro collaborazione».

Il gruppo di lavoro del Teatro Stabile di Torino, coordinato da Fausto Paravidino , ha deciso di focalizzarsi su taxisti, assicuratori e forze dell’ordine: al termine della stesura di tre testi scritti da Maria Teresa Berardelli, Tatjana Motta, Fausto Paravidino, Pier Lorenzo Pisano, Irene Petra Zani , che fanno parte del gruppo Playstorm e che hanno lavorato collettivamente a questo progetto, i monologhi verranno recitati in video dallo stesso Fausto Paravidino, da Iris Fusetti  Daniele Natali . Il lavoro di scrittura è basato sugli spunti forniti dalle numerose interviste fatte dagli autori nel mese di maggio del 2020 e confluirà in un film sottotitolato in inglese, nato proprio da questa collaborazione tra i teatri della rete internazionale Mitos21 e avviata dal Royal Dramatic Theatre di Stoccolma, che verrà diffuso attraverso i canali digitali dei teatri partecipanti. La prima digitale è prevista il 12 giugno 2020 .

«Questo progetto coordinato dal Dramaten di Stoccolma – scrive Fausto Paravidino , Dramaturg del Teatro Stabile di Torino –  coinvolge una numerosa rete di teatri europei nel tentativo di raccontare la pandemia che stiamo attraversando. In questo periodo, oltre che confinati in casa, ci siamo molto isolati dal resto del mondo, cosa sciocca da farsi in una pandemia. Ci siamo spesso aggrappati all’orgoglio nazionale, anche con gran sventolio di bandiere come se fossimo in guerra e se lo fossimo contro gli altri. Il teatro vive di relazioni interpersonali. Il teatro è fatto di gente che viaggia in lungo e in largo solo per parlare. Non per parlare di una cosa. Per parlare. È la nostra specialità. Purtroppo non si può fare teatro in questo periodo. E anche parlare con le altre persone è al limite della legalità. Per cui è molto difficile per noi trovare il modo di dare il nostro contributo sociale. Questo è un piccolo tentativo: autori di tutta Europa che affrontano creativamente l’evento che stiamo vivendo ognuno dal suo punto di vista».

www.teatrostabiletorino.it
www.dramaten.se/aktuellt/2020/stories-from-europe/

Sequestrata amnèsia, la marijuana al sapore di eroina

 I carabinieri della Compagnia di Susa hanno arrestato un italiano di 40 anni, residente a Sant’Antonino di Susa (To), per possesso di droga.

È stato fermato in macchina durante un controllo stradale ed è stato trovato in possesso di 1 etto di amnèsia, una potentissima variante della marijuana che crea rapida dipendenza e pericolose amnesie. Amnèsia, è una potentissima variante della marijuana ottenuta spruzzandola con metadone, eroina e sostanze chimiche per potenziarne l’effetto psicotropo. Nell’abitrazione del 40enne, i carabinieri hanno trovato altri 8 etti di droga, tra hashish e marijuana, oltre a bilancini e materiale per il confezionamento della sostanza.
I carabinieri stanno verificando sia la provenienza che la destinazione della nuova droga

Juve al completo: tutti a disposizione di Sarri

La Juventus è al completo negli allenamenti alla Continassa. 

Sono già iniziati gli esercizi atletici e di  tattica e le prime partite di allenamento.

Non essendo ancora decise le date della ripresa del campionato, il programma  prosegue anche con piani specifici per i singoli. Lo stesso  Cristiano Ronaldo che nella seduta di martedì ha seguito un programma a parte. Ha fatto anche canestro calciando il pallone con i piedi.

Aggredisce e minaccia i Finanzieri. Denunciato pregiudicato

È accaduto la scorsa serata in Corso Corsica nel capoluogo, quando una pattuglia della Guardia di Finanza di Torino, impegnata nei consueti controlli di prevenzione generale, ferma, nei pressi di un parco, un gruppetto di ragazzi per un controllo.

Uno di questi, senza un apparente motivo, si “distingue” fin da subito per tutta una serie di epiteti e minacce rivolte ai Finanzieri.

    

Il giovane, sempre più esagitato e sprovvisto di documenti, aggredisce a spintoni e calci l’equipaggio del Gruppo Pronto Impiego Torino che a quel punto supportato da altre pattuglie nel frattempo intervenute, non senza fatica, porta il terzetto in caserma.

 

Dalle tasche del giovane più esagitato escono sostanze stupefacenti e alcuni documenti risultati rubati giorni prima ed ora oggetto di approfondimento da parte degli inquirenti. Anche negli uffici del comando il ragazzo non demorde, tentando più volte di aggredire i finanzieri prima di venire definitamente immobilizzato.

 

Poco dopo, presso l’abitazione del giovane, gli inquirenti rinvengono, oltre a tutta “l’attrezzatura” necessaria per organizzare un perfetto spaccio di droga, ulteriori sostanze stupefacenti, un coltello da guerra ed alcune targhe d’auto per le quali l’indagato non è riuscito a fornire alcuna spiegazione circa il possesso.

 

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, ha collezionato una lunga sfilza di denunce: resistenza, ricettazione, oltraggio a pubblico ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti, i reati di cui dovrà rispondere.

“Riparti Piemonte”, 820 milioni per salvare l’economia regionale

Dopo una tre giorni di Consiglio regionale in videoconferenza, il Riparti Piemonte è legge. Il Ddl 95, infatti, è stato approvato nella serata di mercoledì 27 maggio con i voti di tutta la maggioranza, i voti contrari di Pd, Monviso, Luv, la presenza del M5s e l’astensione dei Moderati. La norma si aggiunge al Bonus Piemonte e la somma degli aiuti raggiunta da entrambi i provvedimenti supera quota 820 milioni di euro.

“Nel Riparti Piemonte – ha detto il presidente del Consiglio Stefano Allasia – sono previste misure che metteranno benzina al motore del Piemonte che ha bisogno di ripartire. Il nostro compito è tenere sotto controllo l’economia e salvaguardare la salute dei cittadini: anche per questo l’odierna approvazione è un fatto molto positivo, per il quale è giusto ringraziare l’intero Consiglio regionale”, ha ricordato Allasia.

Anche il presidente della Giunta Alberto Cirio ha ringraziato chi ha lavorato al provvedimento e tutti i consiglieri “anche quelli che hanno avuto posizioni più critiche. Il Riparti Piemonte ha stanziato oltre 800 milioni di euro, di cui soltanto 18 di provenienza statale: abbiamo lavorato nella quotidianità confrontandoci coi vari ministri, ma alla fine le risorse le abbiamo trovate da soli, pur con un bilancio non facile”.

Diversi gli emendamenti approvati. Tra questi:

Il 71 di Paolo Ruzzola (Fi) e Marco Grimaldi (Luv) che porta da 8 a 10 milioni il Fondo a lavoratrici e a lavoratori in disagio economico senza ammortizzatori.

Il 73 di Francesca Frediani (M5s) con il quale si stabilisce che la Regione Piemonte “facilita l’interlocuzione tra i Comuni e i principali provider di servizi Internet al fine di attivare forme di solidarietà digitale finalizzate alla formulazione di proposte di abbonamento a tariffa ridotta o gratuite rivolte agli studenti meno abbienti”.

Il 180 della Giunta (assessore Andrea Tronzano) che stanzia 5 milioni di finanziamento al Fondo regionale di garanzia a sostegno dei lavoratori dipendenti in condizione di disagio economico a seguito dell’emergenza sanitaria e sociale Covid-19

Il 182 di Paolo Bongioanni (Fdi) con il quale si autorizza Finpiemonte a ridurre il proprio capitale sociale, nel limite massimo di 15 milioni di euro, destinando lo stesso importo agli ulteriori settori colpiti dall’attuale crisi economico-finanziaria a ulteriori categorie che vanno ad aggiungersi a quelle del Bonus Piemonte (si veda in nota l’elenco completo).

Il 129 di Raffaele Gallo (Pd) che per i finanziamenti alle società sportive dilettantistiche, federazioni sportive, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, introduce un coinvolgimento da parte del Consiglio regionale e un maggior coinvolgimento delle rappresentanze del mondo sportivo.

Con emendamenti presentati da Ivano Martinetti (M5s), Marco Grimaldi (Luv) e Paolo Bongioanni (Fdi), è stato poi abrogato a maggioranza (a partire dall’articolo 36 l’opposizione non ha più partecipato al voto) l’articolo 37 “Disposizioni in materia di appalti pubblici di lavori e servizi”. La norma intendeva – nel corso dell’emergenza sanitaria – invitare alle procedure negoziate indette dalle stazioni appaltanti del territorio regionale soltanto gli operatori con sede legale e operativa in Piemonte.

L’emendamento 137 di Claudio Leone (Lega), stanzia poi 500mila euro per il 2020 altrettanto per il 2021 per coordinare la specifica istituzione dei distretti del commercio con le proposte pervenute dalle principali associazioni di categoria.

Nelle dichiarazioni di voto finali, Raffaele Gallo (Pd) ha manifestato la totale contrarietà nei confronti di diverse disposizioni del Ddl 95, “specie per la tutela del suolo, dell’ambiente e del futuro del nostro territorio”. Criticato anche l’uso del patrimonio di Finpiemonte per estendere il Bonus Piemonte. “Non condividiamo nulla di questa seconda parte e poco della prima. Questo è solo un falò e voteremo contro”.

Paolo Ruzzola (Fi) annunciando il voto favorevole si è detto convinto che “da questo presunto falò si svilupperà l’incendio di capacità e di attività che permetterà al Piemonte di risollevarsi. Investire quasi un miliardo di euro è fondamentale. Mettiamo in campo importanti riduzioni fiscali, diamo contribiti a fondo perduto a quasi 70mila partite Iva con oltre 130 milioni di euro, di cui oltre 30 già distribuiti”.

Per Paolo Bongioanni (Fdi) si tratta di un provvedimento “più formidabile nei 50 anni di storia della Regione Piemonte. Abbiamo interpretato l’emergenza in un modo unico tra tutte le Regioni italiane: la forza produttiva del nostro Piemonte continuerà ad essere la nostra forza”.

Il capogruppo della Lega Alberto Preioni ha ricordato i “55 milioni per i nostri medici e infermieri, la sburocratizzazione in un Paese complicato come il nostro: ben vengano nuovi cantieri e maggior semplificazione. Vogliamo dare ulteriore risposta alle tante categorie artigiane”.

 

Ecco le categorie aggiunte dall’emendamento 182 (15 milioni complessivi)

Le imprese le cui attività sono destinatarie del bonus sono esclusivamente quelle incluse nella classificazione delle attività economiche (Ateco 2007) sotto riportata:

47.51 Commercio al dettaglio di prodotti tessili in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.53 Commercio al dettaglio di tappeti, scendiletto e rivestimenti per pavimenti e pareti (moquette, linoleum) in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.1 Commercio al dettaglio di tappeti, tende e tendine per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.11 Commercio al dettaglio di tende e tendine per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.12 Commercio al dettaglio di tappeti per un importo pari a 1.500 euro;  47.53.2 Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum) per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.20 Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum) per un importo pari a 1.500 euro; 47.54 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.54.0 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.54.00 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.59 Commercio al dettaglio di mobili, di articoli per l’illuminazione e altri articoli per la casa in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.1 Commercio al dettaglio di mobili per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.10 Commercio al dettaglio di mobili per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.2 Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.20 Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.3 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.30 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.4 Commercio al dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro;  47.59.40 Commercio al dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.5 Commercio al dettaglio di sistemi di sicurezza per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.50 Commercio al dettaglio di sistemi di sicurezza per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.6 Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.60 Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.9 Commercio al dettaglio di altri articoli diversi per uso domestico n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro;  47.59.91 Commercio al dettaglio di articoli in legno, sughero, vimini e articoli in plastica per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.99 Commercio al dettaglio di altri articoli per uso domestico n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 47.63 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.63.0 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.63.00 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.64 Commercio al dettaglio di articoli sportivi in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.1 Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.10 Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.2 Commercio al dettaglio di natanti e accessori per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.20 Commercio al dettaglio di natanti e accessori per un importo pari a 1.500 euro;  47.65 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.65.0 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli (inclusi quelli elettronici) per un importo pari a 1.500 euro; 47.65.00 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli (inclusi quelli elettronici) per un importo pari a 1.500 euro; 47.76 Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.1 Commercio al dettaglio di fiori e piante per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.10 Commercio al dettaglio di fiori e piante per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.2 Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.20 Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici per un importo pari a 1.500 euro;  47.77 Commercio al dettaglio di orologi e articoli di gioielleria in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.77.0 Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria per un importo pari a 1.500 euro; 47.77.00 Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria per un importo pari a 1.500 euro;  47.78 Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.1 Commercio al dettaglio di mobili per ufficio per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.10 Commercio al dettaglio di mobili per ufficio per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.3 Commercio al dettaglio di oggetti d’arte di culto e di decorazione, chincaglieria e bigiotteria per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.31 Commercio al dettaglio di oggetti d’arte (incluse le gallerie d’arte) per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.32 Commercio al dettaglio di oggetti d’artigianato per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.33 Commercio al dettaglio di arredi sacri ed articoli religiosi per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.34 Commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.35 Commercio al dettaglio di bomboniere per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.36 Commercio al dettaglio di chincaglieria e bigiotteria (inclusi gli oggetti ricordo e gli articoli di promozione pubblicitaria) per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.37 Commercio al dettaglio di articoli per le belle arti per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.5 Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.50 Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.9 Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.91 Commercio al dettaglio di filatelia, numismatica e articoli da collezionismo per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.92 Commercio al dettaglio di spaghi, cordami, tele e sacchi di juta e prodotti per l’imballaggio (esclusi quelli in carta e cartone) per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.99 Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 47.79 Commercio al dettaglio di articoli di seconda mano in negozi per un importo pari a 1.500 euro;  79.90 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio per un importo pari a 1.500 euro; 79.90.1 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio per un importo pari a 1.500 euro; 79.90.11 Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento per un importo pari a 1.500 euro;  79.90.19 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 95.2 Riparazione di beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.21 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro; 95.21.0 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro;  95.21.00 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro; 95.22 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa e il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.22.0 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa e il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro; 95.22.01 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa per un importo pari a 1.500 euro;  95.22.02 Riparazione di articoli per il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.23 Riparazione di calzature e articoli da viaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.23.0 Riparazione di calzature e articoli da viaggio in pelle, cuoio o in altri materiali simili per un importo pari a 1.500 euro;  95.23.00 Riparazione di calzature e articoli da viaggio in pelle, cuoio o in altri materiali simili per un importo pari a 1.500 euro;  95.24 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.0 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.01 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.02 Laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.25 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro; 95.25.0 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro;  95.25.00 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro;  95.29 Riparazione di altri beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.0 Riparazione di altri beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.01 Riparazione di strumenti musicali per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.02 Riparazione di articoli sportivi (escluse le armi sportive) e attrezzature da campeggio (incluse le biciclette) per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.03 Modifica e riparazione di articoli di vestiario non effettuate dalle sartorie per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.04 Servizi di riparazioni rapide, duplicazione chiavi, affilatura coltelli, stampa immediata su articoli tessili, incisioni rapide su metallo non prezioso per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.09 Riparazione di altri beni di consumo per uso personale e per la casa n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro.

Le singole imprese devono risultare attive, aver la sede legale nella Regione Piemonte e risultare iscritte nelle pertinenti sezioni del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente.

Scuola, Lega: “Regole chiare per la ripartenza a settembre”

 Preioni e Cane (Lega Salvini): per la ripartenza di settembre servono subito regole chiare e precise. E aumento degli organici.

 “Non vogliamo scendere nell’agone dei giudizi della gestione della scuola in questi mesi di emergenza, col diritto allo studio sostituito dal buonsenso e dall’impegno degli insegnanti. Ma ora pretendiamo chiarezza: la didattica a distanza non ha un’anima e il Governo deve rompere gli indugi e definire come sarà il rientro degli studenti a settembre”. Lo dichiarano il Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni, e Andrea Cane responsabile Enti locali Piemonte.

“Sui giornali sono state anticipate alcune linee guida – dice Preioni – in cui si abbozzano soluzioni che vedono banchi distanziati di un metro o turnazione di alunni in presenza e a distanza. Non prendendo minimamente in considerazione l’aberrante idea di proporre ai ragazzi di restare metà anno scolastico davanti ad un pc, credo che la via del distanziamento sociale, in classi sino ad ora gestite come pollai, richieda sin da subito una pianificazione tempestiva con un numero di alunni adeguato alle aule disponibili e, di conseguenza, un incremento di organici di tutto il personale della scuola”.

“Per decenni abbiamo accorpato e chiuso scuole dei piccoli Comuni – fa eco Cane – ora abbiamo invece l’occasione di ripristinare i presidi soppressi in nome della bassa natalità e del risparmio. La pandemia ci ha ricordato che su salute e istruzione non si può lavorare in economia. Se da una parte sono un forte sostenitore dello smart working, dall’altra penso invece che la scuola da casa non sia una soluzione prolungabile nel tempo: sollecito, quindi, risposte celeri non solo per quanto riguarda l’attività didattica all’interno degli istituti, ma anche per quanto concerne tutto il resto. Parlo di mense, di trasporti e di tutte quelle attività scaricate sui Comuni, sulle loro finanze e su un’organizzazione che va tracciata ora, perché sia adeguata a livello di fruizione e sicurezza a partire da settembre”.