ilTorinese

Per una ragazza contesa gli strappa l’orecchio a morsi

Nella serata di ieri in via San Francesco da Paola un39 enne ha staccato con un morso  l’orecchio di un 32enne che aveva fatto un apprezzamento nei confronti di una ragazza del gruppo di amici di cui i due facevano parte. Gli altri hanno diviso i due uomini e, all’arrivo della polizia, l’aggressore è stato arrestato.

Cambio ai vertici del Leo Club Torino Host

In seguito alle elezioni per il rinnovo del direttivo

Nella giornata del primo luglio presso il ristorante Piazza dei Mestieri a Torino vi è stata la consueta cerimonia del passaggio di consegne e della campana tra il presidente uscente e presidente eletto dell’associazione di volontariato e beneficenza attiva sul territorio Torinese

Alberto Sangalli andrà a guidare il club con un ottica di un grande rinnovamento sia dal punto di vista dei soci, grazie all’ingresso di nuove capaci leve, che nella continua ricerca di service al servizio della comunità. 


Nel corso della serata inoltre, alla presenza del presidente del Distretto Lions 108 IA 1 Giancarlo Somà e la Presidente del Distretto Leo 108 IA1 Giulia Marengo, ha visto un cambio ai vertici anche del club padrino, Lions Club Torino Host Regio, infatti il nuovo presidente per l’anno sociale 2020/21 sarà Massimiliano Molino oltre che all’ingresso di 2 nuovi soci Leo e Lions

Il nuovo presidente del Leo Club Torino Host, Alberto Sangalli, ha scelto il nuovo direttivo così composto: vice presidente Matteo Martelli; segretario Ferdinando Cimato; tesoriere Francesco Rizzuto; cerimoniere Marco Sessa

Immediate da parte dei Leo le felicitazioni al nuovo presidente Lions ed al suo direttivo con l’augurio di confermare sempre la preziosa e proficua collaborazione sul solco degli scorsi anni sociali.

“Forbici Follia”, un aiuto agli attori e al teatro

Forbici Folliaè approdata al teatro Gioiello giovedì 2 luglio in una serata ad inviti organizzata dal notaio Andrea Ganelli e dalla moglie Carola Rancati a favore degli attori della compagnia

Il teatro può diventare un perfetto binomio di cultura e solidarietà. Questa è stata l’idea alla base dell’iniziativa di promuovere la rappresentazione, giovedì 2 luglio scorso, al teatro Gioiello, della commedia Forbici Follia. Questa serata teatrale è nata ed è stata sponsorizzata dal notaio, di adozione torinese, Andrea Ganelli e dasua moglie Carola Rancati.

Questa rappresentazione ad inviti ha voluto rappresentare, nelle intenzioni del notaio fondatore e partner di Leading Law, e di sua moglie, da sempre amante del teatro, un’occasione preziosa per dimostrare la loro vicinanza alle persone che lavorano nel mondo del teatro torinese, oggi messo a dura prova dai mesi passati di lockdown e dalle attuali difficoltà della ripresa post Covid.

La scelta della commedia “Forbici Follia“, scritta dallo psicologosvizzero Paul Portner ed adattata dagli americani Bruce Jordan ed Marylin Abrams, si colloca nel solco della tradizione di un testo da sempre molto amato dal pubblico torinese. Fu portato per la prima volta in Italia da Gianni Williams, che ne curò anche la traduzione, e da vent’anni si rappresenta a Torino per la regia dello stesso Williams e di Simone Moretto, in qualità di aiuto regista. La piece, che lascia spazio anche all’improvvisazione, si basa su di un meccanismo perfetto ed è stata recitata da Simone Moretto, Elena Soffiato, Matteo Anselmi, Cristina Palermo, Carmelo Cancemi edElia Tedesco.

Il titolo originario del testo è “Scherenschnitt“, termine che indica l’arte di ritagliare  la carta con le forbici. Il suo autore, lo psicologo svizzero Paul Portner, era molto interessato ai processi di interazione con la realtà. Nato come dramma interattivo, ma molto serio ed intenso, “Forbici follia” diventava, tuttavia, spesso in alcuni passi comico nel momento in cui gli spettatori, in qualità di testimoni, iniziavano ad interagire con la storia. Nel 1976 BruceJordan e Marylin Abrams ne acquistarono i diritti e riscrissero il testo sotto forma di commedia, arricchendolo con battute e riferimenti all’attualità.

La scelta di promuovere questo spettacolo, cui hanno assistito, in qualità di ospiti, amici di famiglia, collaboratori di studio e clienti diLeading Law, è nata dalla volontà da parte dei coniugi Ganelli di dare un segnale di fiducia, nel capoluogo subalpino, al settore teatrale e ad attori cui la coppia risulta molto legata, avendo in passato assistito a diverse rappresentazioni di Forbici Follia“, anche in compagnia dei figli, che ne sono rimasti entusiasti. A questo si aggiunge il fatto che il notaio Ganelli è originario di Codogno e particolmente sensibile, come tutta la sua famiglia, all’emergenza sanitaria da poco trascorsa.

Mara Martellotta 

Aliud difende la statua del Conte Verde

Riceviamo e pubblichiamo/ Presidio ieri sera sotto Palazzo Civico di una trentina di militanti di Aliud – Destra Identitaria e Fratelli d’Italia
L’iniziativa a difesa della Statua del Conte Verde, recentemente oggetto di offese ed interessamenti da parte dei collettivi e di “Non una di meno”.
I manifestanti di Aliud hanno esposto uno striscione recitante: “Nessuno tocchi la nostra storia” e scandito slogan a difesa delle identità. Alla fine del presidio, una fumogenata tricolore ha salutato la piazza.
“Dopo il vergognoso attacco alla memoria di Amedeo VI, il Conte Verde, portato avanti da femministe e centri sociali, – dice Enrico Forzese di Fratelli d’Italia – abbiamo deciso di scendere in campo fisicamente a difesa della nostra memoria storica.”
“Al di là delle baggianate dette sul suo conto, abbiamo voluto ribadire un principio cardine: la storia non si processa. E non abbiamo nulla di cui chiedere scusa o per cui inginocchiarci. – continua Forzese – L’unico privilegio bianco dei nostri antenati è stato quello di edificare la civiltà, combattere guerre senza sosta per imporre norme di pace, lodare in prosa e in versi le gesta di santo ed eroi, così come morire nelle miniere di carbone. Abbiamo un’intera storia che fa vanto ed orgoglio al mondo intero.”
“I nostri simboli non si toccano. La nostra storia non si processa.” conclude Forzese

Qual è il miglior gelato di Torino?

Il gelato va di moda anche sotto la Mole. Tante le proposte golose e di qualità: eccone alcune, ma segnalateci anche le vostre preferite! 

In corso Vittorio Emanuele ha aperto Lucco, elegante caffè e gelateria che propone un’ampia gamma di gusti.
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In via Berthollet all’angolo con via Madama Cristina, c’è  Mara dei boschi, gelateria che produce il gusto  tè matcha al cioccolato bianco, avocado e lime.
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Poi c’è il blasonato  Alberto Marchetti, «Maestro del gusto» in piazza Cln, corso Vittorio Emanuele e in via Po.
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Altrettanto famoso, sempre in piazza Cln, il gelataio Iginio Massari.
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Pochi passi più in là, in piazza San Carlo, nello store Biraghi, è possibile tornare al passato gustando lo storico gelato al latte.
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Non si può non citare Pepino, in piazza Carignano, che inventò il Pinguino.
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Da segnalare anche  Vanilla, in via Palazzo di Città che propone una gustosa granita oltre ai gelati.
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Più in periferia Dolce Mania, in via Guido Reni, vi farà assaggiare il gusto alla yogurt freddo.
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Il Gelato Amico in via Principi d’Acaja offre anche proposte vegane.
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Moou in via Porpora produce il gusto Arachimou:  crema con caramello e arachidi salate.
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Ma le botteghe del gusto dei gelatai torinesi sono ancora molte. Segnalateci il vostro gelato preferito!

Nessun positivo al tampone tra gli agenti delle Vallette

“Tra i 448 agenti della polizia penitenziaria che lavorano nella Casa Circondariale Lo Russo Cutugno, e che hanno deciso di sottoporsi al test sierologico su base volontaria per il Covid, sono risultati positivi agli anticorpi del Coronavirus in 36 (8,04%) ma nessuno di loro è risultato positivo al tampone – afferma l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca -.

La campagna di test a tappeto per tutte le forze dell’ordine che abbiamo deciso di portare avanti è una garanzia di sicurezza sia per gli agenti che per le persone che si trovano a interfacciarsi con loro. In più rappresentano anche un utile strumento per monitorare l’epidemia in Piemonte, individuando possibili aree di diffusione del virus”.

Il centenario di Gino Apostolo

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni / Gino Apostolo è stato un grande giornalista italiano. Nato nel 1920, dal 1946 si iscrisse all’Ordine dei Giornalisti perché il suo antifascismo non gli consentiva di scrivere. Aveva esordito nel cinema con ”Fuga in Francia“ con la regia di Mario Soldati che me lo fece conoscere nei primissimi Anni 70. Io allora ero alle prime armi  e dirigevo il settimanale “Torino giorni“. Gino per amicizia si mise ad insegnarmi come dovevo impaginare il giornale 

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Lezioni pratiche che mi sono servite molto. Era un uomo semplice e schietto. Poi mi capito’ anche di conoscere sua figlia Claudia, mia allieva e futura giornalista in Rai, una ragazza di viva intelligenza. Gino era redattore della “Stampa“ per la cronaca giudiziaria un compito delicatissimo che poteva rovinare per sempre  con un articolo la reputazione di una persona come accadrà con Travaglio ed altri. Di questo Gino era ben consapevole, aveva scrupoli morali precisi che gli facevano molto onore. Apostolo fu sempre molto attento ed equilibrato, direi sempre equo e prudente. Non cercò mai lo scoop. E questo è un merito che lo distingue e fa di lui un maestro di giornalismo. Mi è stato anche vicino per anni per il Centro Pannunzio che non poteva frequentare, ma che sentiva vicino alle sue idee di liberal- socialista. Si è molto dedicato alla tutela dei giornalisti ricoprendo cariche nazionali nell’Ordine fino a tarda età, malgrado una malattia lo avesse debilitato. Era un uomo di animo gentile e disponibile con cui si poteva parlare. Sarebbe giusto celebrarlo come attore e giornalista. La sua gentilezza era quasi inversamente proporzionale alla sua corporatura  imponente. Di lui mi parlò molte volte  assai bene Ferruccio Borio che fu redattore capo della Cronaca della “Stampa” e anche il comune amico Edo Ballone. Un mondo giornalistico che non esiste più perché quello stile è evaporato. Oggi ci sono, come diceva Salvatore Tropea in anni passati, soprattutto persone a libro paga che imperversano e screditano il vero  giornalismo.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Alla crisi economica si accompagna la crisi della politica

Spesa a Porta Palazzo e quattro chiacchiere con amici esercenti. Pochi clienti che girano nel mercato coperto. Pochi soldi da spendere e pochi affari da fare. E poca produzione di pane e similari. Poco di poco. Decisamente preoccupante. Pranzo nell’osteria in Campidoglio. Prezzi modici, distanziamento rispettato con Dehors .nettamente dimezzato il fatturato.

Ricevuti i 25 mila euro il padrone si chiede che senso ha andare avanti. C ‘era da aspettarselo. Ogni tanto mi telefona un amico artigiano. Ho chiuso la partita Iva , continuerò il lavoro in altro modo. Sul prezzo ci mettiamo d’accordo. Basta camminare in qualsiasi via di Torino come via Madama Cristina molto commerciale. Era molto commerciale. Ora più del 20 % dei negozi sono chiusi.

Cartelli con vendesi o affittasi. Rimarranno lì , forse per l’eternità. A 200 km han finito di costruire il ponte Morandi a quasi 2 anni dalla tragedia. Ora nessuno vuole prenderselo in carica con le relative necessarie certificazioni. L’attuale Ministra De Michelis si schermisce: che volete da me, ha incasinato tutto Toninelli. Io sono appena arrivata. Stavolta il massimo del massimo è il nostro Premier Conte. Non voglio il Mef. Sarà ricco di famiglia e penserà che sanità ed economia in Italia sono sotto controllo. La Ministra Azzolina forse conosce appena la grammatica. Continua ad essere quasi irraggiungibile Bonafede. Ora l’abuso  d’ufficio è un’inezia. Prima lo voleva punire con 10 anni di galera, possibilmente con i lavori forzati. Ora sulla graticola c’è la sua sodale Chiaretta la Sindachessa. Ed è tutta un altra musica. Giggino l’evanescente continua nell’essere evanescente. Diciamola tutta fino in fondo: Zingaretti è disperato, non sa che fare, e forse, sottolineo forse, tante palle non ne ha. Calenda e Renzi gufano, sperando che il pd evapori. A destra tutto come prima. Meloni supera di una incollata Salvini e rassicura Cirio : per te porte aperte se abbracci la nostra ideologia. Primi dubbi del Governatore albese. Ma eccolo lì il redivivo per eccellenza: Silvio Berlusconi. Dato per spacciato mille volte è raggiante. Dopo 30 anni di processi è innocente su tutta la linea. Addirittura un magistrato in pensione sostiene che tutti i processi contro di lui erano costruiti dai magistrati per fare carriera. Sempre Berlusca: avessi 30 anni farei sfracelli. È decisamente preoccupato che Meloni e Salvini non siano all’altezza. Magari ha pure ragione lui. Dal Papeete in avanti il Capitano perde colpi e la Borgatara (Meloni) ha le Sue gatte da pelare internamente. In tutta Italia numerosi suoi rappresentanti sono inquisiti per associazione mafiosa. Lei comunque non arretra di un millimetro. Carissimo Cirio da noi sei il benvenuto a patto che aderisci agli elementi fondanti della nostra ideologia. Ad intenditore poche parole affinché intenda. Maurizio Marrone neo assessore non perde tempo. Prima sua proposta di legge. Per gli appalti in Piemonte prima di tutto i Piemontesi. Ci mancherebbe altro. Non è dato sapere cosa ne pensano Fontana il lombardo e Toti il ligure. Vista così non mi sembra una cattiva idea. Se sarà gestibile si vedrà.  Va peggio a Saluzzo dove i raccoglitori di frutta dormivano accampati in città. Il giornalista: sono 10 anni di questo scempio. Ma il giornalista è giovane, non sa. Parlo con Renzo Minetti tra i grandi capi della Coop Agriforest che mi racconta: 42 anni fa andavo a lavorare da quelle parti e dormivo in tenda. Arrabbiato ho fatto casino politico per i diritti dei lavoratori agricoli spagionali. Aggiungo io che dopo 50 anni la situazione è notevolmente peggiorata. Rimanendo nel Cuneese a Bra arresti e dimissioni di un assessore per collusione con la ‘ndrangheta. Roberto Rosso ed altri sempre in carcere e se non ci saranno rinvii, il 9 luglio prima udienza del processo che lo riguarda. 40 imputati e 240 testimoni, sempre che i cancellieri si degnino di presentarsi. Viceversa, appunto, tutto rinviato. Non siamo messi bene. Impossibile essere allegri. Siamo spettatori consapevoli di felicità impossibili. Durissimo assistere a questo “spettacolo” che, sicuramente non finirà bene. Non c è limite al peggio. Il nostro dovere è raccontarlo.

Patrizio Tosetto

(foto: il Torinese)

La crisi non ferma Ream sgr

La società torinese di investimenti immobiliari insieme al gruppo Lendlease

Nuova operazione a Milano

Continua e si afforza la collaborazione fra la società torinese di gestione del risparmio, Ream sgr e il gruppo internazionale attivo nel settore immobiliare, Lendlease leader nel real estate, infrastrutture e asset management. Dalla collaborazione tra questo gruppo internazionale e REAM SGR è stato avviato il nuovo Fondo Lendlease MSG 1 (Italy) , al centro di un importate investimento immobiliare a Milano, nel quartiere business district a Sud di Milano Santa Giulia quartiere in piena fase di recupero e sviluppo immobiliare dove sorgerà ,fra l’altro, il PalaItalia, struttura chiave delle olimpiadi Milano-Cortina 2026. Dalla società InTown, del gruppo lendlease , sono stati conferiti Il 30 giugno scorso al nuovo Fondo Lendlease MSG 1 (Italy) gli edifici in fase di sviluppo denominati Spark 1 e Spark 2.

L’operazione consolida la partnership tra REAM SGR e Lendlease, dopo l’acquisizione – nell’ottobre del 2019 – degli edifici sede del quartier generale di SKY da parte del Fondo Lendlease Global Commercial Italy Fund, gestito da REAM SGR e interamente posseduto dal REIT Lendlease Global Commercial quotato alla Borsa di Singapore.

“Siamo molto felici che dall’avvio della collaborazione con Lendlease, in poco meno di un anno, e nonostante l’emergenza sanitaria, abbiano preso avvio due nuovi fondi.” sottolinea il prof. Giovanni Quaglia. Il Presidente di REAM SGR ha aggiunto “Confido che la partnership con Lendlease prosegua su altri progetti, anche in ambito di impact investing”, cioè con positivo impatto sociale o ambientale oltre al rendimento finanziario“.

REAM SGR ( società torinese di gestione del risparmio con un azionariato espressione al 100% di Fondazioni di origine bancaria) nonostante l’emergenza sanitaria si dimostra ancora una volta una realtà economica dinamica in un quadro cittadino di crisi . In questi mesi difficili , oltre all’operazione milanese, ha ceduto il portafoglio immobiliare del Fondo Core Multiutilities ad IREN, ha venduto degli appartamenti ed un’importante immobile storico a Genova del Fondo Core Nord Ovest, ha sottoscritto preliminari di acquisto per altri immobili.

Eataly, metti una sera a cena in terrazza

A cena con Magazzino 52 e con il pescatore Nando Fiorentini

Anche a luglio proseguono le serate all’aperto nella accogliente Terrazza di Sala dei Duecento, al primo piano di Eataly Lingotto, per godere dei piaceri della tavola in totale sicurezza. Appuntamenti speciali dedicati al buon mangiare ma anche al buon bere, con ospiti d’eccezione.

Martedì 7 luglio alle ore 20 sarà in cucina Dario Rista, lo chef di Magazzino 52, locale unico a Torino dove s’incontrano Vini & Pietanze. La cucina classica mediterranea è ispirata dalle proposte dei mercati locali e la selezione della Cantina conta circa 1000 etichette, con più di 100 champagne. Nato come “vineria e cucina” dalla collaborazione dei fratelli Diego e Dario Rista e Graziano Cipriano, fin da subito si contraddistingue per avere una marcia in più, tanto da essere segnalato dalla Guida dell’Espresso. Nel 2017 il magazine americano Wine Spectator lo indica come Enotavola torinese tra le migliori in cui concedersi un calice di vino. È allora chiaro che la serata a Eataly Lingotto sarà imperdibile: i piatti unici realizzati da chef Rista (alcuni esempi? Polpo al pimenton, humus di ceci, yogurt greco e cipolla rossa marinata, o ancora Mescafrancesca con vongole veraci, patate, peperoncino e prezzemolo…) saranno perfettamente abbinati agli Champagne biodinamici di André Heucq, grande interprete di Pinot Meunier nella Valée de la Marne. (€ 70 menu completo a persona).

Mercoledì 15 luglio arriva il mare direttamente in Terrazza, con il primo dei due appuntamenti con Nando Fiorentini, l’esperto selezionatore della Pescheria di Eataly nonché ex pescatore dell’Argentario. Sarà una cena a base di Crudo e Bollicine, accoppiata perfetta: il pesce sostenibile e del Mediterraneo sarà proposto in abbinamento alle migliori etichette selezionate dalla Cantina di Eataly (€ 70 menu completo a persona).

Il secondo appuntamento, mercoledì 22 luglio, sarà invece dedicato ad un classico, Paella e Sangria, riproposta però in una versione all’italiana: riso Vialone Nano, pesce solamente del Mediterraneo, zafferano sardo, peperoni di Carmagnola, piselli freschi. Le migliori materie prime, trattate con rispetto e consapevolezza, al servizio di una ricetta della tradizione. (€ 45 a persona)

Tutti gli appuntamenti sono su prenotazione su www.eataly.it