ilTorinese

Ronn Moss tra Puglia e Torino

”C’n g’na ma scì, sciamanin, c’nan g’na ma scì, nan g’n si’m scenn”, tradotto : se ce ne dobbiamo andare, andiamocene, se non ce ne dobbiamo andare, non andiamocene, dall’inconfondibile dialetto barese.

 

Lo scioglilingua forse più famoso al mondo… che fa attorcigliare la lingua e Michael, impersonato da Ronn Moss, ci prova,  prova ad imparare il dialetto pugliese nel film posto da lui in cantiere in Puglia a settembre prossimo venturo,  un film ambientato tra New York e l’amatissima Puglia.

 

Colpo di fulmine? Dal 2012, anno in cui Ronn Moss l’ha vista per la prima volta, da allora ha deciso di non separarsi più dalla Puglia, ricordiamo che qui da un anno produce il suo ”Moss Wine”, un primitivo di Manduria (Taranto) di cui ne avevo parlato, e ora vi girerà un film da produttore interprete.

In questa occasione avrà modo di mettere in risalto la bellezza complessiva di quel territorio pugliese che lo ha letteralmente conquistato nei suoi frequenti viaggi in Italia.

 

Tanta vivacità e ricchezza espressiva in questo film, a partire dal colorito, naturale e incomprensibile dialetto barese, l ‘amato dialetto che impreziosisce lo scrigno di  emozioni che ne suscita  la visione.

”L’Italia è uno dei paesi più belli al mondo : le mie vacanze questa estate le farò da voi e a settembre vi girerò anche il mio nuovo film” ha dichiarato l’attore americano.

 

”È una commedia brillante e romantica che narra la storia di Michael, un broker newyorkese innamorato dell’Italia che compra una masseria in Puglia per dare un cambio alla monotonia della sua vita, ma quando vi ci arriva per il rogito dell’immobile, ne succederanno di tutti i colori, nell’incontro con una inusuale famiglia e ci si metterà anche l’amore a complicargli le cose….un amore che soppraggiungerà all’improvviso” ha raccontato Ronn Moss in merito al suo film.

 

E su Istagram la star di Hollywood aveva scritto: ”Non vedo l’ora di tornare presto alla mia seconda casa in Puglia, dove lavorerò alla pre-produzione di una commedia romantica meravigliosa che gireremo questo settembre, “Surprise Trip”(Viaggio a sorpresa). Sento che tutti abbiamo bisogno di amare e ridere di più, soprattutto adesso e sono ansioso di girare questo film.”

 

Amore, humor inglese e comicità italiana, sono gli ingredienti di questo commedia romantica che cela sorprese come lascia intendere il titolo, per cui tralasciamo di parlare dell’amore.

 

All’aplomb del personaggio americano, fanno riscontro le goffaggini degli altri personaggi scelti per questa storia di colpi di scena.

 

Alla sicurezza, calma, flemma, imperturbabilità, disinvoltura, autocontrollo, compostezza della lingua inglese, parlata nel film da Ronn Moss, fa riscontro l’agitazione, ansia, apprensione, inquietudine, insicurezza che traspare ancor di più dal colorito dialetto barese, creando spesso delle situazioni esilaranti e dell’humor che traspare e si respira in tutto il film.

 

Una comicità come quella che può creare un personaggio di raffinata educazione che ti guarda con estrema serietà mentre pronuncia parole in inglese che ti fanno rabbrividire. Con volto sostenuto e impassibile e parole che celano ironia e spesso addirittura sarcasmo.

 

Un modo di fare che smorza i toni, alleggerisce momenti imbarazzanti e che fa nascere ilarità sulla pur in situazioni tristi per sdrammatizzare e fare ironia sulla sfortuna e gli insuccessi della vita.

 

Il primo ciak è previsto per il 7 settembre. ”Gireremo in città come Fasano, Alberobello, Cisternino, Locorotondo, Monopoli, tutti posti incantevoli, pieni di storia, passione e di grande accoglienza del popolo pugliese. Il film è prodotto dalla mia casa di produzione di Los Angeles, la DevRonn Enterprises, e dal mio amico e produttore Tiziano Cavaliere di Bros Group Italia, con il supporto dei co-producer Domenico Barbano e Mirella Rocca di Fashion, Giovanna Arnoldi e Grace Deagazio. La regia sarà affidata al giovane regista Roberto Baeli. Tra i primi attori confermati Paolo Sassanelli, Totò Onnis, Pietro Genuardi, Fabio Cursio Giacobbe e Mayra Pietrolcola”, è sempre Ronn Moss che parla.

 

Ripartiti i set, ripartono i casting. Il primo casting  a Torino, presso l’Accademia Fashion T con la presenza di Ronn Moss.

I provini si sono tenuti  giovedì 16 luglio ìin via della Consolata 1bis, all’interno di Palazzo Saluzzo Paesana presso la sede della prestigiosa FashionT – CDH Cinema District Hub, l’agenzia torinese di eventi, moda, comunicazione e cinema, coproduttrice del film .

Un’eccellenza in Torino grazie alla professionalità del suo fondatore Domenico Barbano e di Mirella Rocca che da sempre ha un fiuto speciale nello scoprire nuovi talenti rappresentando un aiuto concreto per i giovani aspiranti.

Vito Piepoli

Fiorentina Torino 2-0

Si vive un’atmosfera di tensione in casa granata dopo la sconfitta.

E non mancano le critiche all’arbitraggio lanciate dal tecnico Longo

”Di solito si fa finire l’azione e dopo si va a vedere cosa è successo – ha detto il tecnico granata facendo riferimento alla rete  non convalidata  dato che il gioco era  fermo –  io non parlo di alibi:  è però la seconda o la terza volta in cui affrontiamo un avversario che  nelle gambe ha un giorno di riposo in più”.

Al via la piattaforma di accesso al bonus turismo

Da lunedì 20 luglio sarà possibile iniziare a richiedere il contributo riservato alle strutture ricettive

 

Dalle 9 di lunedì 20 luglio sarà possibile presentare le richieste di accesso al Bonus Turismo, riservato alle strutture ricettive imprenditoriali piemontesi, direttamente nell’area del sito della Regione Piemonte (www.regione.piemonte.it).

Tutte le strutture riceveranno una e-mail con tutte le istruzioni per procedere al caricamento.

L’accesso alle procedure avverrà mediante l’accreditamento con identità digitale Spid o con altri certificati digitali. Inoltre sarà indispensabile fornire, per permettere la corretta identificazione della struttura richiedente, il codice identificativo tratto dalla piattaforma di comunicazione dei flussi turistici (Ross 1000).

Il caricamento delle domande avverrà in ordine alfabetico, a partire dalle ore 9 di lunedì 20 luglio, secondo il seguente calendario: Lettera A-C, Lunedì 20/07; Lettera D-F, Martedì 21/07; Lettera G-I, Mercoledì 22/07; Lettera L-N, Giovedì 23/07; Lettera O-Q, Venerdì 24/07; Lettera R-T, Lunedì 27/07; Lettera U-Z, Martedì 28/07.

Il Bonus Turismo sostiene la ripartenza del settore alberghiero ed extralberghiero e sarà erogato a ogni singola impresa e per ogni struttura ricettiva.
È cumulabile con altri sostegni di natura economica e, pur non essendo richiesta la rendicontazione, sarà necessario conservare i giustificativi delle varie spese sostenute (sanificazione, acquisto di attrezzature e dispositivi per eventuali situazioni di emergenza sanitaria, interventi funzionali).

Il Bonus Turismo ha una dotazione economica di 10.730.000 euro da distribuire come contributo a fondo perduto a seconda delle dimensioni e della classificazione delle strutture alberghiere ed extralberghiere. I contributi varieranno da 1.800 a oltre 9.000 euro per gli hotel, da 2.000 a 2.600 euro per case vacanze, ostelli e Cav residence, da 3.300 a 5.300 euro per campeggi e villaggi turistici, ed è di 1.300 euro per affittacamere, agriturismi, alloggi vacanze e country house, 650 euro per i bed & breakfast imprenditoriali.

“Con questa misura – commenta l’assessore al Turismo Vittoria Poggio- si va a completare l’operazione a 360 gradi prevista per il piano Riparti Turismo perché il Piemonte vive di turismo e questo piano deve e vuole essere un rilancio della sua immagine e del suo brand. Sono certa che i turisti saranno sempre più attratti dai nostri splendidi territori, dalle colline del Monferrato e delle Langhe fino ai suggestivi paesaggi dei laghi e delle montagne”.

Per informazioni è possibile rivolgersi alla casella e-mail con indirizzo: bonus.turismo@regione.piemonte.it.

Arte: un masterplan di cinquanta idee per portare Stupinigi in Europa

Realizzato con il cofinanziamento di Fondazione CRT e dei 6 Comuni dell’area per accedere ai fondi UE per 25 milioni di euro

 

Un masterplan di 50 idee per “portare” Stupinigi in Europa ed accedere ai fondi comunitari. Il documento è stato realizzato dall’agenzia di Sviluppo Lamoro, con il cofinanziamento della Fondazione CRT e dei sei Comuni del Protocollo di Valorizzazione di Stupinigi: Nichelino, Orbassano, Candiolo, Beinasco, None e Vinovo.

 

Dalla valorizzazione del turismo ecosostenibile alla promozione delle produzioni agricole agroalimentari per un distretto del cibo; dal recupero del patrimonio immobiliare (esedre, chiese, poderi e granai) alla realizzazione di un biciplan che crei un raccordo tra la rete ciclabile dell’area e le grandi “strade” come VENTO ed EuroVelo8; dal potenziamento del trasporto pubblico a percorsi museali e naturalistici inclusivi e di formazione per le fasce più fragili: il masterplan raccoglie progettualità in linea con le policy dei programmi comunitari per poter accedere ai fondi europei, per un importo atteso di circa 25 milioni di euro.

 

Azioni messe in campo da una vera e propria cabina di regia: Comuni, Ente Parco, Fondazione Ordine Mauriziano e imprenditori privati da tempo impegnati, anche grazie all’attività di coordinamento del Protocollo, nell’attivazione di strategie di valorizzazione turistica, ambientale e produttiva dell’area.

 

Il Sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo afferma: “Il lavoro che da anni stiamo portando avanti per rendere Stupinigi il nuovo motore di sviluppo dell’Area Metropolitana è stato finalmente compreso: prova ne è l’attenzione che ci ha promesso la Regione Piemonte con forti investimenti nella futura programmazione europea. Noi siamo pronti, e con la nuova struttura tecnica e il supporto di Fondazione CRT, stiamo offrendo al nostro Distretto una grande opportunità di crescita”.

 

“La nostra grande esperienza nella progettazione europea e nella gestione di bandi di finanziamento – spiega Umberto Fava dell’Agenzia Lamoro – sarà messa a disposizione di questo territorio, che ha enormi potenzialità e sta per fare un salto di qualità dotandosi di un sistema di governance moderno, snello ed efficace”.

 

“Facciamo un nuovo, importante passo in avanti per la valorizzazione di Stupinigi, che rappresenta un bene universale e un volano per lo sviluppo del territorio – dichiara il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Nel suo duplice ruolo di co-regista al fianco delle istituzioni elettive e di ‘tessitrice’ di reti tra enti diversi tra loro, Fondazione CRT ha contribuito alla definizione del masterplan strategico per il futuro dell’area, perché solo la messa a sistema di tutte le idee e un efficace lavoro di squadra possono dare lo sprint necessario per accedere alle risorse e alle potenzialità offerte dall’Europa”.
Ora il “testimone” passa alla Regione Piemonte, cui il masterplan verrà presentato nelle prossime settimane.

Giulia Maria tra i due Cederna 

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Ci sono ottimi motivi per esaltare, come è stato fatto, l’opera di Giulia Maria Crespi come fondatrice del FAI, che è un’ importante istituzione a tutela dell’ambiente. Il FAI si è identificato con la Crespi che è  rimasta  Presidente onoraria a vita. La sua è  stata una vita spesa per nobili e grandi ideali. Questo resta il bilancio finale di una lunga esistenza che è arrivata vicina  al secolo.

Fu anche una delle protagoniste di “Italia nostra“, associazione assai  importante nella storia della cultura italiana. Antonio Cederna sul “Mondo“ di Pannunzio fu l’anticipatore coraggioso di quelle battaglie a tutela del patrimonio paesaggistico, artistico ed ambientale. Giulia Maria credo si sia ispirata a Cederna.

Ma purtroppo era anche molto amica di Camilla Cederna, una penna radical – chic che fece molti danni: dalla diffamazione del commissario Calabresi a quella nei confronti di un galantuomo come il Presidente Giovanni Leone, che fu costretto a dimettersi per le falsità scritte da Camilla che tardivamente venne condannata per diffamazione.

La vita di Giulia Maria, si potrebbe dire, è  stata giocata tra i due Cederna. Per un certo periodo ha prevalso Camilla rispetto ad Antonio, poi l’eredità di Antonio ha preso il sopravvento. Io sono stato associato sia di “Italia nostra“, sia del FAI e debbo dire che mi sono sempre sentito un pesce fuor d’acqua perché ho sempre  colto la prevalenza di uno snobismo fastidioso che non mi e’ mai piaciuto. E infatti non mi sono più associato a conventicole formate da persone che si ritengono a priori detentori di tutte le verità dell’universo e vogliono far pesare la loro  presunta superiorità.

La Crespi andrebbe anche ricordata come editore del “Corriere della Sera“. Nel 1968 chiamò a dirigere il giornale l’allora “socialdemocratico saragattiano “Giovanni Spadolini con una  scelta avveduta. Ma quando davanti al “Corriere “ cominciarono le contestazioni e le violenze sessantottine con la partecipazione anche dell’editore -guerrigliero Gian Giacomo Feltrinelli, amico della Crespi, l’editore cercò di liberarsi di Spadolini che per altro non era certo un uomo molto  coraggioso . Gli venne inflitto un licenziamento in parte “concordato“ ( il rapporto venne interrotto con un anno di anticipo rispetto al contratto )nel 1972 che consentì al direttore del “Corriere “ di intraprendere una sfolgorante carriera politica nel PRI che lo porterà alla Presidenza del Consiglio e del Senato .

Spadolini aveva denunciato i pericoli insiti nell’estremismo di sinistra senza mezzi termini  , forse unico direttore di giornale in Italia. Quelle posizioni non piacevano ai salotti frequentati dalla Crespi che stravedevano per Mario Capanna ed i suoi amici. La Crespi scelse come nuovo direttore Piero Ottone che proveniva dal “Secolo XIX “dove aveva mantenuto un atteggiamento equilibrato . Giunto al “Corriere”,  Ottone si lasciò guidare dal comitato di redazione formato da faziosi e intolleranti giornalistini , come li definiva Giovanni Giovannini. Egli spostò a sinistra il giornale , comprimendo la libertà di espressione di giornalisti come Indro Montanelli, colpevole di aver scritto un ritratto corrosivo di Camilla Cederna. Montanelli, licenziato in tronco da Ottone, con altri importanti giornalisti usciti dal “Corriere” diede vita al “Giornale “ nel 1974.   In quello stesso anno la Crespi cessò di occuparsi del giornale che venne venduto ad Angelo Rizzoli, quello che, accusato di essere piduista, avrebbe mandato allo sbando il quotidiano di via Solferino. Montanelli definì la Crespi una “dispotica guatemalteca“.

Sembra – ma non ci sono certezze – che la Crespi, a sua volta,  abbia brindato alla notizia del ferimento di Montanelli da parte delle Br.

La Crespi, malgrado fosse espressione dell‘alta  borghesia lombarda, ad un certo punto, si lasciò attrarre dalle ubriacature ideologiche del ‘68 e cercò attraverso il giornale di sua proprietà di traghettare la borghesia italiana verso posizioni di netta apertura alla sinistra. Fu una scelta che va rispettata e che fu in netto contrasto con la storia del “Corriere“.

Dalla  “gran lombarda” che fu la prima donna editore di un grande giornale, sia pure non per meriti personali, e  fu la fondatrice di grandi realtà come il FAI, una testimonianza vivace ed importante anche se molto discussa. In tempi recenti la Crespi aveva anche simpatizzato per la giovane ambientalista Greta.

La sua è stata una vita non banale. Avrebbe potuto godere in tranquillità della sua ricchezza ed invece volle “entrare nell’agone”, mettendosi in discussione e fare delle scelte. Difficilmente mi sono trovato in sintonia con lei i perché i radical – chic non mi sono mai piaciuti, soprattutto i ricchi che vorrebbero apparire poveri, ma non lasciano i loro avere agli altri come fece solo San Francesco d’Assisi. La Crespi però, creando il FAI, ha messo una parte della sua ricchezza a disposizione della comunità e di alti valori. Di questo dobbiamo esserle grati perché ha lasciato un’eredità importante  che resterà dopo di lei . La presidenza di Andrea Carandini e’ una garanzia assoluta di impegno e di serietà.
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Caselle: “10 minuti gratuiti, poi il conto è salato”

IL CASO / Aeroporto di Caselle, deserto (anche senza covid la situazione sarebbe poco diversa), di certo non agevola passeggeri e comunità locali.

“Da qualche settimana sono interamente bloccate le vie di accesso alle partenze. Per accedere con l’auto, privata, di chi ti accompagna per volare, si entra nel Park “bye & fly” ma se ci resti poco più di 10 minuti, paghi. Devi per forza entrare. E poi uscire sperando di essere stato nei nove minuti massimi di “tempo gratuito per il saluto. Non certo un modo per agevolare chi vive sul territorio, i Torinesi, chi si fa accompagnare in auto (per non pagare 25 euro di parcheggio giornalieri!) e deve sperare di stare nei tempi. Stretti e assurdi. “Saluta e vola. E se si sbaglia minutaggio, si paga – spiega Marco Bussone, Presidente Uncem – Peraltro il controllo delle Polizie municipali dei Comuni dell’aeroporto, in tutta la zona, è quasi da area militarizzata. Un po’ eccessiva. Zero voglia di fare polemiche, ma i servizi devono essere accessibili e facilmente fruibili. Anche senza fare cassa. Senza parcheggi troppo cari, zelo nelle multe, velocità controllate su tutte le vie di accesso. Sicurezza si, ma con buon senso, efficienza, semplicità. Il cda dell’Aeroporto scenda tra noi e apra una via di accesso all’aeroporto, semplice, gratuita, senza il rischio di multe, sensori, gabelle”.

Le regioni del Nord chiedono l’impegno del Governo per il trasporto ferroviario

Incontro a Canelli (At) degli Assessori ai trasporti di Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Verso l’eliminazione della documentazione inutile per i rimborsi agli studenti. Invocato l’intervento del governo per migliorare le linee interregionali.

Sburocratizzazione per i rimborsi e impegno ministeriale per migliorare il servizio ferroviario. Queste le principali istanze emerse dal primo incontro tra gli Assessori regionali dei trasporti del bacino padano, voluto dagli assessori del bacino padano e coordinato dall’assessore della Regione Piemonte Marco Gabusi.

Nel lungo incontro, tenutosi nei giorni scorsi  a Canelli (At), Graziano Pizzimenti Assessore della Regione Friuli-Venezia Giulia, Claudia Maria Terzi della Regione Lombardia, Giovanni Berrino della Regione Liguria, Elisa De Berti della Regione Veneto e Marco Gabusi della Regione Piemonte hanno affrontato diverse tematiche, a partire dalla gestione della Fase 2 e le problematiche ad essa connesse, per poi affrontare aspetti puntuali che interessano tutte le regioni del bacino padano. Tra questi, il tema dei rimborsi per gli studenti. «Non abbiamo ancora risposte da Roma alle nostre richieste di questi mesi rispetto ai rimborsi, ma certamente – sottolinea l’Assessore Gabusi – c’è una convergenza di idee sul fatto che non riteniamo necessaria l’autocertificazione per la richiesta di rimborso da parte degli studenti e degli universitari. Dato che le scuole e le università erano chiuse reputiamo che non si debba produrre nessuna documentazione. Questo per noi vuol dire eliminare la burocrazia quando non serve».

Altro tema caldo la gestione delle linee interregionali. «L’infrastruttura e il servizio devono essere sicuramente migliorati – riassume l’Assessore Gabusi –, ma non si devono lasciare le competenze esclusivamente alle Regioni come è stato fatto fino ad ora. Riteniamo infatti che si possa pensare anche a linee interregionali gestite dal Ministero delle infrastrutture. E crediamo che il governo debba fare uno sforzo ulteriore per implementare queste linee a livello ministeriale».
L’attenzione degli Assessori si è concentrata in particolare su alcune linee che interessano il Piemonte, la Liguria e la Lombardia. «Abbiamo fatto un focus su alcune linee portanti del territorio – evidenzia l’Assessore Gabusi -. Nello specifico, la Torino-Asti-Alessandria-Milano e la Genova-Milano necessitano di un’implementazione importante: daremo corso ad una fase di approfondimento sul miglioramento delle performance con tracce nuove che permetteranno un utilizzo migliore e un maggior numero di treni su questo tracciato».

Una serata su Torino nera dalla strage del 1864 al delitto Codecà

Mercoledì prossimo, 22 luglio alle ore 20,30 alla libreria Belgravia di via Vicoforte 14/d a Torino lo scrittore Alessandro Cerutti ed il direttore di “Storia Ribelle” Roberto Gremmo dialogheranno compiendo un viaggio singolare nella Torino criminale degli ultimi due secoli.

Nell’esame dei più efferati delitti irrisolti si partirà da quella che proprio Gremmo ha definito in un suo libro “La prima strage di Stato”, il massacro di 62 piemontesi uccisi dalla forza pubblica il 22 e 23 settembre 1864 mentre in piazza San Carlo e piazza Castello manifestavano pacificamente contro lo spostamento della capitale a Firenze e la crisi in cui veniva gettata Torino. Dopo l’analisi dell’omicidio dei Barabba e dei crimini del serial killer del 1915, i due studiosi esamineranno i retroscena torbidi e mai davvero svelati del famoso delitto Codecà che nel 1952 fece tremare la città della Fiat. Un viaggio a ritroso nel tempo nei bassifondi e nella malavita.

Metro Rivoli, Ruffino (FI): “Primo passo del lavoro di squadra con il sindaco”

“La progettazione del prolungamento della linea 1 della metropolitana di Torino fino al centro di Rivoli è un importantissimo risultato per tutto il territorio ottenuto attraverso un grande lavoro di squadra che ha visto in prima linea anche il sindaco di Rivoli Andrea Tragaioli.
Da parte mia ho presentato un question time al ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Un primo passo legato alle tante attività per far conoscere la necessità dell’opera e nello stesso tempo di sensibilizzazione. Il costo complessivo è stato stimato quasi un milione di euro e la progettazione del prolungamento della metro sarà tra gli interventi per i quali la città di Torino richiederà il finanziamento statale attraverso le risorse del Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese. Nel question time al ministro delle infrastrutture e dei trasporti avevo chiesto quali sono le risorse effettivamente disponibili per realizzare l’intervento e quali iniziative di competenza il governo intenda mettere in campo per consentire il prolungamento come chiesto da tempo dai cittadini e dal sindaco di Rivoli. La realizzazione di questo progetto è fondamentale per il territorio. La linea 1 della metropolitana di Torino costituisce uno degli assi portanti del trasporto pubblico locale”.  Lo dichiara in una nota, Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.

Sarri: avanti con la Juve

Maurizio Sarri ha risposto a una domanda sul suo futuro:

“Io voglio andare avanti con la Juve. Al Chelsea la situazione era diversa, e mi piaceva la Premier. Ma il desiderio di tornare in Italia è sempre stato dentro di me”.
L’anno scorso  aveva lasciato i Blues dopo la vittoria all’Europa League, e aveva la proposta della società bianconera