IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni / L’appello del presidente dell’Accademia dei Lincei e di un centinaio di uomini di scienza che invitano il Governo ad assumere provvedimenti immediati e più stringenti per evitare il dilagare del contagio assume un valore molto particolare in un momento di sbando e di incertezza
Chi scrive è stato bene attento negli scorsi mesi alla difesa dei diritti e delle garanzie costituzionali dei cittadini durante la clausura imposta dal Governo, ma la gravissima situazione in cui ci dibattiamo rende prioritaria la tutela del diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione.
C’è chi in modo improvvido ha ironizzato sui cento “vecchietti” che dovrebbero essere rinchiusi in una RSA, sottovalutando il valore di una denuncia tanto grave e del tutto inedita . Benedetto Croce diceva che l’onestà degli uomini di scienza è una risorsa paragonabile alla pudicizia delle donne. Comprendo che oggi parlare di pudicizia faccia sorridere perché siamo in una società desertificata priva di ogni riferimento morale, ma l’appello di cento scienziati non può cadere nel vuoto. Non si tratta di persone che vogliono approfittare della pandemia per apparire in Tv a pontificare. Si tratta di persone serie che possono essere considerate, come diceva Luigi Firpo, dei monaci del sapere. Occorrono provvedimenti drastici subito, per salvare la vita degli italiani. Gli appetiti delle corporazioni economiche passano in secondo piano. Anche la riapertura delle scuole che ha portato alla decuplicazione dei contagi va rivista e ripensata in modo rapido perché essa segna il netto fallimento del Governo sul piano della sicurezza. Il gravissimo problema dei trasporti non affrontato nei mesi scorsi è un altro elemento che provoca l’innalzamento dei contagi. Quei cento scienziati che si rivolgono al Presidente della Repubblica non devono essere una voce nel deserto di una politica che non sa o non vuole decidere. Quando la casa brucia, le mezze misure non servono e sono necessari interventi adeguati al caso. I tempi degli assessori che vanno in viaggio di nozze durante la pandemia sono davvero finiti. Occorre severità, coraggio e decisione, abbandonando le incertezze di questi giorni che hanno già provocato troppi contagi e troppe morti. L’Accademia dei lincei, che è il più alto consesso scientifico italiano, va ascoltata e va ascoltata subito e non derisa. Scrivere che essa è la “terza età della scienza“ appare un’affermazione tanto offensiva quanto infondata. Se io penso al livello di alcuni miei amici accademici come il microbiologo di fama internazionale Giorgio Cavallo o il giurista sommo Giovanni Conso che fu presidente dell’Accademia, mi sorge spontaneo un moto di indignazione per i livelli bassissimi a cui siamo giunti.
Nostalgia della Prima Repubblica
Piercamillo Davigo non è più magistrato e non può più fare il moderno Savonarola. Ha fatto il diavolo a quattro per rimanere ma stavolta i suoi gli hanno detto basta. Voto a maggioranza e comunque basta.
Coronavirus, aggiornamenti dalla Regione
A questo link gli aggiornamenti sul Covid 19 da parte dell’ufficio stampa della Giunta regionale:
Alla scoperta delle sale più belle della prima reggia d’Italia
A seguito del DPCM 18 ottobre 2020, i Musei Reali osservano una nuova modalità di apertura.
Il Palazzo Reale, l’Armeria e la Cappella della Sindone restano aperti dal martedì alla domenica in orario 9-19.
La Galleria Sabauda è visitabile martedì, mercoledì, sabato e domenica in orario 9-19.
Il Museo di Antichità è visitabile da giovedì a domenica compresi in orario 9-19.
Per tutto il mese di ottobre prosegue comunque la variegata proposta di attività ed eventi dei Musei Reali, alla scoperta dell’affascinante itinerario di storia, arte e natura del complesso museale.
DALL’ANTICO AL CONTEMPORANEO. CONVERSAZIONI SULL’ARTE PER RIFLETTERE SU UN FUTURO SOSTENIBILE
Venerdì 23 ottobre – dalle 17.00 alle 18.30. Cinque storici dell’arte e archeologi responsabili delle collezioni museali invitano il pubblico a condividere una riflessione sugli obiettivi dello sviluppo sostenibile individuati dall’ONU con l’Agenda 2030.
Le opere d’arte e i reperti archeologici scelti nel ricchissimo patrimonio dei Musei Reali saranno il punto di partenza per approfondire alcuni dei 17 Global Goals:
Goal 5 Parità di genere – Annamaria Bava, Donna e artista: Sofonisba Anguissola
Goal 3 Salute e benessere – Giorgia Corso, La Madonna che allatta: valori antichi e attuali di un gesto universale
Goal 2 Sconfiggere la fame – Franco Gualano, La tavola del re e il pane per i poveri
Goal 6 Acqua pulita e igiene per tutti – Gabriella Pantò, L’acqua nella civiltà romana: testimonianze dal Museo di Antichità
Goal 6 Acqua pulita e igiene per tutti – Sofia Villano, La dea Latona e il poeta Ovidio: l’acqua come bene comune
L’incontro avverrà in videoconferenza, fino a esaurimento dei posti disponibili, collegandosi al link: https://museireali.my.webex.com/museireali.my-it/j.php?MTID=m80b6b906210ea90f8873a12adb985747
SABATO 24 E DOMENICA 25 OTTOBRE
YOGA NEI GIARDINI REALI. UN RISVEGLIO DEI SENSI
Sabato 24 ottobre – ore 10. Nell’ariosa cornice dei Giardini Reali, è possibile praticare yoga con una lezione all’aria aperta della durata di un’ora. Un’occasione unica per riscoprire sé stessi, riconnettendosi con la terra e l’ambiente circostante. In caso di maltempo la lezione si sposterà nella Sala da Ballo del secondo piano di Palazzo Reale. Ultimo appuntamento del mese di ottobre.
Costo: € 15
Per prenotazioni e informazioni, 011 19560449 oppure info.torino@coopculture.it
BENVENUTO A PALAZZO! SCOPRI I MUSEI REALI
Sabato 24 e domenica 25 ottobre – ore 12 e ore 15. Itinerario Benvenuto a Palazzo! alla scoperta delle sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale, con l’Armeria, la Cappella della Sindone e il restauro “a vista” dell’altare.
Percorso della durata di un’ora per gruppi di massimo otto persone.
Costo: € 7, oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18).
Per la visita individuale, è possibile scaricare “MRT”, l’app ufficiale dei Musei Reali, con l’audioguida completa di oltre 35 ascolti. Per saperne di più si può acquistare al Museum Shop la guida a stampa I Musei Reali di Torino pubblicata da Allemandi Editore e realizzata in collaborazione con CoopCulture.
TRA IL SALOTTO E LA CUCINA
Sabato 24 e domenica 25 ottobre – ore 10-11-12 e 15-16-17. Visite guidate alle Cucine Reali e all’Appartamento della Regina Elena, al piano terreno di Palazzo Reale, condotte dai volontari dell’Associazione “Amici di Palazzo Reale”. I percorsi durano un’ora, con biglietto acquistabile alla cassa dei Musei Reali il giorno stesso.
Costo: € 7, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18.
ARTOO E LE MERAVIGLIE DEI MUSEI REALI
Domenica 25 ottobre alle 10.30 e alle 15.30. È arrivato un orso ai Musei Reali! Si chiama Artoo (https://artoobear.com/), ama l’arte e gli piace ascoltare i racconti dei bambini. Artoo ha bisogno del loro aiuto per comprendere le meravigliose opere dei Musei Reali. Il 25 ottobre li aspetta per un percorso esperienziale unico: un’occasione ideata appositamente per le famiglie per conoscere l’arte attraverso la voce dei più piccoli.
Attività per bambini da 4 a 8 anni, accompagnati da un adulto
Costo: attività gratuita, ingresso gratuito per i bambini, ingresso speciale a 10 € per gli adulti, gratuito per possessori di Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card
Prenotazione obbligatoria: artoo@artoobear.com
MOSTRE IN CORSO
CAPA IN COLOR
Nelle Sale Chiablese, fino al 31 gennaio 2021, si potrà visitare Capa in color, la mostra monografica dedicata al fotografo di fama mondiale Robert Capa, nata da un progetto di Cynthia Young, curatrice della collezione al Centro Internazionale di Fotografia di New York. La mostra, che presenta oltre 150 immagini a colori, lettere personali e appunti dalle riviste su cui furono pubblicate, intende illustrare il particolare approccio dell’autore verso i nuovi mezzi fotografici e la sua straordinaria capacità di integrare il colore nei lavori da fotoreporter, realizzati tra gli Anni ‘40 e ‘50 del Novecento.
L’esposizione è aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 21 (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura). I biglietti possono essere acquistati in cassa oppure online sul sito www.capaincolor.it. Prenotazioni e informazioni al numero 338 1691652 o via e-mail info@capaincolor.it.
È possibile prenotare percorsi e laboratori destinati alle scuole e ideati da CoopCulture: le attività, con un occhio attento alle connessioni tra la straordinaria mostra e le collezioni dei Musei Reali, si svolgono dal martedì al sabato nella fascia oraria 9.30-10 per un accesso a mostra chiusa e in tutta sicurezza per le classi. Prenotazioni e informazioni al numero 338 1691652 o via e-mail info@capaincolor.it
BEYOND WALLS – OLTRE I MURI
Dopo il Champ de Mars di Parigi, le tappe di Andorra, Ginevra, Berlino, Ouagadougou e Yamoussoukro, l’artista franco-svizzero Saype ha scelto Torino come settimo sito della sua monumentale opera di Land Art ecologica dedicata alla fratellanza universale e alle connessioni tra uomini e culture. Una gigantesca catena di mani intrecciate è comparsa sui prati del giardino della Porta Palatina, dipinta con pigmenti eco-compatibili appositamente brevettati. Un messaggio di solidarietà e di fratellanza per un’opera che unisce idealmente Torino al resto del mondo. In parallelo, i Musei Reali sostengono il progetto nella volontà di connettere il patrimonio delle arti classiche alle espressioni artistiche contemporanee, contribuendo a realizzare uno dei più importanti interventi artistici su scala globale degli ultimi anni. Il progetto comprende anche Beyond Walls. Torino 2020, la prima mostra personale dell’artista allestita al primo piano della Galleria Sabauda, per ricostruire poetica, carriera e tecnica dei Foot Murales che hanno reso celebre Saype in tutto il mondo. L’esposizione è visitabile fino al 17 gennaio 2021 con il biglietto ordinario del museo.
INCĒNSUM
L’esposizione, organizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Per Fumum, illustra con opere che si datano a partire dal III millennio a.C., il percorso delle Vie dell’Incenso. Le fonti antiche riportano l’itinerario compiuto dalle lacrime del deserto, il frankincenso o olibano, prodotto principalmente in Oman e Yemen, che dall’antica Arabia Felix risaliva verso le terre dei Nabatei, giungendo fino al Mediterraneo, attraversando Israele o spingendosi fino ad Alessandria d’Egitto. Questo è da sempre legato alla creazione di pregiate essenze profumate che verranno ricreate lungo il percorso. La mostra conta sui prestiti del National Museum di Mascate (Sultanato dell’Oman), del Museo Egizio e del Museo d’Arte Orientale di Torino, del Museo delle Civiltà di Roma, del Museo Etnoarcheologico Castiglioni di Varese.
Aperta fino al 10 gennaio 2021 e visitabile ogni venerdì dalle 10 alle 13, sabato e domenica dalle 14 alle 17 con ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali.
TOWARD2030. WHAT ARE YOU DOING?
Fino al 17 gennaio il pubblico potrà visitare l’esposizione dedicata al progetto TOward2030. What are you doing? Ideato da Lavazza e dalla Città di Torino per diffondere la cultura della sostenibilità attraverso il linguaggio della street art, il progetto ha previsto la realizzazione di 18 opere murali ispirate ai Sustainable Development Goals elaborati dall’ONU, 17 obiettivi di sviluppo sostenibile più il Goal Zero, pensato da Lavazza per divulgare gli obiettivi stessi. La mostra, curata da Roberto Mastroianni e Filippo Masino, presenta nello Spazio Confronti della Galleria Sabauda fotografie e filmati degli artisti al lavoro, mentre nel Boschetto dei Giardini Reali sono riproposti gli scatti delle 18 opere d’arte urbana presenti a Torino, oltre ai lavori di alcuni artisti dei collettivi Il Cerchio e le Gocce, Monkeys Evolution e Truly Design, realizzati durante il live painting inaugurale con il coordinamento di MurArte Torino.
***
MUSEI REALI TORINO
Orari
Dal martedì alla domenica: 9 – 19 Orario biglietteria: 9 – 18 Ultimo ingresso ore 18
Il Palazzo Reale, l’Armeria e la Cappella della Sacra Sindone restano aperti dal martedì alla domenica in orario 9-19.
La Galleria Sabauda è visitabile martedì, mercoledì, sabato e domenica in orario 9-19.
Il Museo di Antichità è visitabile da giovedì a domenica compresi in orario 9-19.
La Biblioteca Reale è aperta da lunedì a venerdì in orario 9-13 e 14-18; sabato 9-13; domenica chiuso (solo consultazione con prenotazione obbligatoria all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it).
Biglietti
Intero: € 10
Ridotto: € 2 (ragazzi dai 18 ai 25 anni)
Gratuito per i minori 18 anni, insegnanti con scolaresche, guide turistiche, personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, membri ICOM, disabili e accompagnatori, possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino + Piemonte Card e della Royal Card. L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.
Sabato, domenica e festivi
Intero: € 15
Ridotto: € 13 per partecipanti a visite guidate e per soci FAI
Ridotto: € 2 (ragazzi dai 18 ai 25 anni)
Gratuito per i minori 18 anni, insegnanti con scolaresche, guide turistiche, personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, membri ICOM, disabili e accompagnatori, possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino + Piemonte Card e della Royal Card. L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.
Visite ed appuntamenti speciali
Gli appuntamenti sono inseriti nel fine settimana e secondo un calendario consultabile sul sito museireali.beniculturali.it e sulla pagina dedicata www.coopculture.it/heritage.cfm?id=284
Nel rispetto delle norme vigenti, negli spazi interni i gruppi saranno formati da un numero massimo di 8 partecipanti.
La biglietteria presso Palazzo Reale, Piazzetta Reale 1, è aperta dalle 9 alle 18.
Informazioni e prenotazioni dal lunedì al venerdì (9-13) al numero 011 19560449
Prenotazione Scuole: 848 082408, edu@coopculture.it
Prenotazione Gruppi: 06 39967450, tour@coopculture.it
Informazioni e prenotazioni guide autorizzate: info.torino@coopculture.it
Informazioni: info.torino@coopculture.it
Acquisto on-line: www.coopculture.it/heritage.cfm?id=284
Web: Coopculture.it
“Una pazza felicità”. La strana umanità “a pezzi” dell’artista in mostra alla galleria “metroquadro” di Torino. Fino al 14 novembre
Ha talento e originalità creativa da vendere, Daniele Galliano. E che bello il titolo dato alla sua mostra ospitata a Torino da Marco Sassone, nella galleria “metroquadro” di corso San Maurizio, fino al prossimo 14 novembre. “Una pazza felicità”: bene prezioso (la felicità, pur se “pazza”), di cui tutti abbiamo un gran bosogno. Sempre. E oggi più che mai. Dati i tempi di ansiogena emergenza sanitaria. E dunque titolo cui l’artista vuole anche affidare un certo potere acquietante o addirittura esorcizzante rispetto alla brutta aria che tira? L’interpretazione può anche starci, ma quel ch’é certo è che quel titolo nasce in tempi non sospetti e servì a Galliano un anno fa per definire la sua ultima serie pittorica (“Una pazza felicità”, per l’appunto), prodotta insieme ad un’altra dal titolo “Let’s Go” ed entrambe esposte nel 2019 in anteprima nelle Fiere di “ArtMiami”e “Artefiera Bologna”. La tappa successiva avrebbe dovuto essere alla “metroquadro” di Torino.
Tappa annullata, causa lockdown. E oggi fortunatamente recuperata. Pinerolese di nascita, classe 61, Daniele Galliano vive oggi a Torino con studio nella Barriera di Milano. Autodidatta, s’è fatto totalmente da solo (di qui il grande talento di cui si diceva prima), con impegno e fatica e grinta, studiando i grandi maestri e la storia dell’arte moderna e contemporanea. Oggi suoi dipinti fanno parte di alcune fra le principali collezioni pubbliche e private, come la GAM di Torino, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e la Unicredit Art Collection di Milano. Numerose anche le sue collaborazioni con musicisti, regisi e scrittori. In queste ultime opere presentate in mostra si sbizzarrisce alla grande con una componente che da sempre lo affascina e lo attrae: la folla, l’assembramento (oggi bruttissime parole!), i riti collettivi di un’umanità sfuggente, che si muove e fluttua nel blu del mare o procede, cerca strada, s’arrampica negli spazi terapeutici di cascate fumanti, ispirategli – pare– dalle Terme di Saturnia. In “Let’s Go” i bagnanti si muovono perfino goffi in spazi immobili di mare blu, senza un minimo accenno d’onda o di vitalità marina. Tutto è statico. Cristallizzato nel tempo. I corpi fuoriescono dall’acqua “a pezzi”.”Una metafora della vita – spiega Galliano – dove tutti galleggiamo in una dimensione che non padroneggiamo e ne usciamo inevitabilmente fatti a pezzi”. E’ un’umanità che spesso si ignora o va per conto suo verso confini (o ipotesi di confini) misteriosi, in una pittura spesso definita “fotografica”, che può allocarsi, senza mai escludere autonome originalità creative, nell’ambito dei cosiddetti “nuovi realismi” degli anni ’90, con storiche citazioni al ritrattismo degli “outsider” britannici degli anni ’60 e ’70, da Lucian Freud a Francis Bacon, così come – sia pure in maniera assai più moderata – al tratto pesantemente sarcastico e violentodi Otto Dix. Molto lontano il segno iperrealistico, per Galliano si può invece parlare – come scriveva il grande teorico dell’arte, Mario Perniola – di “iporealismo”per quel suo tratto distintivo che è il “blurring” (lo sfocato), tecnica che all’alta definizione oppone la bassa definizione. L’immagine fuori fuoco. La sua “è una visione che oscilla fra la miopia e il sogno, che sacrifica i dettagli a favore di una visibilità ridotta, senza profondità di campo”. Al centro dei suoi mondi, sempre la folla, amore che parte dal ’94 con la mostra “Narcotica, frenetica, smaniosa, eccitante”, viaggio nella notte torinese che verrà rievocata anni dopo nel libro “La guerra dei Murazzi” di Enrico Remmert.
Una passione, uno stato d’animo, motivo di ispirazione che lo porterà anche a interessanti sperimentazioni tecniche con esiti di imponente valenza astratta (in mostra il grande – di dimensioni, ma anche per cifra stilistica- “Do you remember” del 2019) e, in anni precedenti, nel 2016, allaproduzione della serie “Anything”, dove figure, oggetti, auto, icone e quant’altro si schiacciano l’una all’altra per recuperare millimetri di spazio. Il tutto in una narrazione “abbandonata al caos stesso da cui è stata generata e che diventa esso stesso protagonista dell’opera”. In mostra anche alcuni oli su tavola del 2019, ispirati a temi vagamente erotici su cui, negli anni passati, Galliano aveva parecchio lavorato e anche in modo assolutamente disinibito.
Qui abbiamo un normalissimo nudo femminile esposto ai benefici effetti del sole e un paio di gambe, che spuntano da una (peccaminosa?) lingerie nera, sopra un paio di scarpe rosse con tacchi a spillo.Ancora “pezzi” di corpo. Immagini piacevoli. Gradevoli. Conenute nei limiti del “comune senso del pudore”. Espressione, immagino, sempre rifuggita e rifiutata dal “libero” Galliano.
Gianni Milani
“Una pazza felicità”
Galleria “metroquadro”, corso San Maurizio 73/F, Torino; tel. 328/4820897 o www.metroquadroarte.com
Fino al 14 novembre
Orari: marc. – sab. 16/19, lun. e mart. su appuntamento
***
Nelle foto
Il ministro Lucia Azzolina ha scritto al governatore della Lombardia Attilio Fontana per invitarlo a tornare sulla decisione di applicare la Dad alle scuole superiori. Non è un invito generico, se è vero che il ministro chiede al governatore di “contribuire con oculatezza, attenzione e capacità di confronto” a garantire il diritto all’istruzione.
Azzolina chiede a Fontana di sfoderare qualità che lei per prima si è rifiutata di mostrare nei confronti del Parlamento. Ci vuole una buona dose di sfrontatezza per chiedere a Fontana e a De Luca, ma presto anche ad altri governatori, di trovare soluzioni alternative alla didattica a distanza, soluzioni che il governo per primo avrebbe dovuto trovare negli otto mesi trascorsi dalla prima ondata pandemica.
Possono i governatori potenziare il trasporto pubblico locale? Con quali risorse? O possono assumere polizia locale con compiti di ordine pubblico così da costringere i ragazzi a filarsela a casa invece di assembrarsi in strada? Il ministro riteneva forse, ma voglio escludere in lei tanta colpevole ingenuità, che una volta messe le rotelle ai banchi e distribuito gel alle scuole, la didattica potesse ripartire come se nulla fosse. Il suo collega Boccia ha capito la mala parata e tenta adesso una mediazione fra il ministro e le Regioni. Naturalmente ne uscirà un pastrocchio, con il solo scopo di salvare la faccia al governo e caricare le Regioni di ulteriori responsabilità. Un ministro simile non è tollerabile in tempi normali. Diventa fatale per la scuola in tempi di pandemia.
“Paratissima Art Station” /Sotto il segno del rinnovamento, è pronta a ripartire la nuova e prolungata edizione di “Paratissima” all’ex “Accademia Artiglieria” di Torino. Dal 23 ottobre all’8 dicembre
Caratteristica riconosciutale da sempre è “quella di non riuscire a stare ferma e di essere in continua cescita”. Così anche per il suo sedicesimo compleanno ha deciso con un pizzico di coraggiosa vanità, di rinnovarsi e sfoderare nuove e più funzionali proposte.
L’edizione 2020 di “Paratissima” (nata nel 2005 come evento autogestito, cresciuta poi come progetto espositivo diffuso nel quartiere di San Salvario e diventata infine, a tutti gli effetti, sotto l’organizzazione di PRS e la direzione artistica di Francesca Canfora, una “Art Fair indipendente”) diventa oggi “Paratissima Art Station”. Una vera e propria “stazione d’arte”. Dove i “treni” arrivano, sfrecciano e partono carichi zeppi all’inverosimile di nuove scoperte e proposte d’arte. Simbolo di creatività a valanga, pur mantenendo inalterata la sua identità e la sua “mission” di sostegno all’arte emergente e pur confermando la sede espositiva all’ex “Accademia Artiglieria” (diventata “ARTiglieria Con/temporary Art Center”) in piazzetta Accademia Militare 3 a Torino, la sedicenne “Paratissima” allungherà, tanto per cominciare, i suoi tempi passando dai tradizionali cinque giorni, concentrati nella settimana dell’ “Art Week” subalpina, a ben due mesi circa. Dal 23 ottobre all’8 dicembre, offrendo di volta in volta contenuti nuovi e diversi. Quattro gli appuntamenti, le “fermate” di stazione, in programma e quattro i progetti espositivi collaterali. Prima “fermata”, dal 23 ottobre al primo novembre: “NICE & FAIR – Contemporary visions”, cinque mostre collettive in cui si affronta il tema della “contemporaneità” e che coinvolgono più di 80 artisti, a cura degli 11 allievi del corso per curatori “N.I.C.E. – New Indipendent Curatorial Experience”. Dal 6 all’8 novembre, seconda “fermata” con “G@P -Galleries at Paratissima”, dedicata alle 14 gallerie d’arte (10 l’anno scorso) selezionate; dal 13 al 22 novembre si procede con “Rebirthing – Art to restart” – mostra che si interroga sul futuro, curata da Paolo Lolicata e Giulia Giglio – e al capolinea, dal 27 novembre all’8 dicembre “Ph.ocus– About photography”, evento a cura di Laura Tota, dedicato alla fotografia contemporanea per raccontare il lockdown e la forza della comunicazione visiva della fotografia autoriale. Di notevole interesse anche le quattro rassegne espositive collaterali. La prima, dal 23 ottobre al 22 novembre, ha per titolo “L’immortalità” ed è un progetto di “pittura installata” del biellese di nascita e bolognese di adozione Lorenzo Puglisi; curata da Luca Beatrice, la mostra presenta quattro grandi quadri, dominati dalle cromie del nero da cui emergono frammenti di corpi e figure umane, dal titolo “Natività” e “Annunciazione”, pensati ad hoc per il suggestivo galoppatoio dell’“ARTiglieria”. In un ideale corto circuito fra attualità e storia, modernità e classicismo, Puglisi ospita anche all’interno della sua mostra la scultura “L’immortalità” dello scultore milanese Achille Alberti (1923), un bronzo di oltre due metri di altezza, già monumento ai Caduti di Lanzo d’Intelvi, oggi riproposta come ricordo alle vittime della pandemia. Dal 23 ottobre all’8 dicembre, saranno poi di scena le “Storie microcosmiche” della messinese Eleonora Gugliotta, che crea delle vere e proprie “sculture tessili” all’interno di architetture abbandonate e che qui diventano installazioni site specific ed estemporanee nell’abbraccio suggestivo agli spazi reinventati di quella che fu un tempo scuola per giovani gentiluomini alla vita di corte dal 1673 al
1798. A chiudere l’iter espositivo, sempre dal 23 ottobre all’8 dicembre, “Think Big” (progetto espositivo dedicato a grandi opere d’arte, non solo per forma ma anche per i contenuti espressi) e “Blooming Playground”, il campo da basket nella corte interna dell’ex Accademia, interpretato come un rigoglioso giardino fiorito dallo “street artist” cagliaritano (considerato fra i 100 migliori artisti emergenti a livello mondiale) Tellas. Il progetto, curato da Francesca Canfora, mette insieme e intreccia con ideale concretezza arte contemporanea e spazi urbani, dando vita ad un lodevole esempio di convivenza creativa e virtuosa fra sport e cultura. Per diventare luogo vissuto e frequentato tutto l’anno, nella convinzione di un fare artistico “che non deve essere fine a se stesso – spiega Lorenzo Germak, Ceo PRS – ma al servizio della comunità”.
Gianni Milani
Nel dettaglio
Nice & Fair – Contemporary Visions è la prima “fermata” dell’edizione 2020 di Paratissima
dedicata alle arti visive.
In mostra, dal 23 ottobre al 1° novembre nei suggestivi spazi
dell’ARTiglieria, le 5 mostre collettive, che coinvolgono più di 80 artisti, curate dagli 11
allievi del corso per curatori N.I.C.E. – New Independent Curatorial Experience; gli 8 progetti
individuali curati di 30 artisti indipendenti per I.C.S. – Independent Curated Spaces; i 4
progetti espositivi collaterali: L’Immortalità, la personale di Lorenzo Puglisi, una delle voci più
interessanti ed originali della pittura italiana, a cura di Luca Beatrice; Scorie Microcosmiche di
Eleonora Gugliotta, che ridisegna con i suoi fili scultorei gli spazi abbandonati dell’ARTiglieria;
Think Big! The Oversize Artwork Project con 6 progetti installativi “fuori misura” site specific;
Astrazione 1X5, un confronto tra 5 autori legati alla dinamica di forme astratte, proposto
dall’associazione Juliet.
Think BIG!
Con sei progetti installativi fuori misura site specific, le “grandi”
opere d’arte approdano a Paratissima Art Station
Think BIG! è il progetto espositivo dedicato a grandi opere d’arte, non solo per forma ma anche
per contenuti e messaggi. Pensare in grande è necessario per evocare visioni inaspettate,
suggerire nuove prospettive ed esplorare strade sconosciute. Think BIG! è anche un omaggio
all’ex Accademia di Artiglieria, il luogo che ospita Paratissima: nata nel 1679 come “Reale
Accademia” di formazione per nobili e gentiluomini e trasformata in seguito in accademia
militare e sede dell’esercito, ha ospitato a metà degli anni ’90 una parte della Biennale dei
Giovani Artisti del Mediterraneo negli spazi del galoppatoio e delle ex scuderie. Ancora oggi
BIG, acronimo dell’evento, è ricordata come un esempio memorabile tra le manifestazioni
internazionali dedicate agli artisti emergenti.
Tra i grandi progetti installativi in mostra, la “Vicina Grotta dei Ricordi” di Giulio Locatelli induce
lo spettatore a sentirsi un viaggiatore volto a intraprendere un viaggio verso uno spazio, verso
una dimensione intima, interiore, insita in ciascun individuo, in cui ognuno può ritrovare ciò che
è ed è stato. “L.R.A.D.” di Giampaolo Parrilla pone le persone davanti a delle scelte per
dimostrare che l’approvazione, come il consenso, segue la logica dell’immediatezza. L’artista
lavora attraverso la strutturazione di spazi pittorici ambientali con la costruzione di cicli di dipinti
con una prospettiva atmosferica, di ripetizione e di movimento. In “Stock” di Daniele Accossato,
opere dal valore inestimabile vengono rapite, legate, imbavagliate e rinchiuse in contenitori
angusti, pronte per essere stoccate e poi spedite. Ma la chiave di lettura risiede non tanto nel
soggetto scultoreo, quanto nella sua “cornice”, il contenitore da trasporto, casse o gabbie in
legno che sono allo stesso tempo prigione e protezione e invitano a chiedersi se è davvero
possibile che l’Arte sia anche merce. In “Graft Room” di Simone Benedetto, recipienti dal
contenuto oscuro, svuotati o forse riempiti dall’essenza stessa del corpo ospitante, sono
protagonisti di una gemmazione che si insinua tra umano e manufatto, presupponendo una
comune cooperazione alla vita nonché una dipendenza reciproca. “Tempio industriale: Libera
nos a societate spectaculi” di Valerio Perino è un’installazione che rappresenta un immaginario
rifugio spirituale dalla decadenza morale della società occidentale contemporanea. “Un pezzo
d’acqua” di Orecchie d’asino è un processo che compone e scompone la pratica stessa
giocando con i vari linguaggi e significati.
“Paratissima Art Station”
ARTiglieria Con/temporary Art Center, piazza Accademia Militare 3 (dietro piazza Castello), Torino; tel. 011/0162002
Dal 23 ottobre all’8 dicembre
Nelle foto:
– Tellas: “Blooming Playground”, 2020
– Lorenzo Puglisi: “Annunciazione”, oil on canavas, 202o
– Eleonora Gugliotta: “Spoglie, Sicilia”
Pirotecnico 3-3 tra Sassuolo e Torino
Qui Toro: un Toro vivo pareggia, fuori casa,3a3 con la rivelazione Sassuolo. I granata sono passati per ben 2 volte in vantaggio,con un parziale 3-1 ad una manciata di minuti dalla fine della gara.Gli uomini di Giampaolo hanno avuto parecchie occasioni da gol per incrementare il vantaggio.I gol portano la firma di Linetty,Belotti e Lukic. Bene
Verdi nel ruolo di seconda punta.Ennesima grande prova del gallo Belotti e della mezzala Lukic.Primo punto per il Toro che può recriminare per i 2 punti persi frutto ancora di qualche disattenzione.Involuzione del portiere granata Sirigu ancora disattento.
Qui Juve: prosegue la preparazione dei bianconeri allenati da Pirlo in vista della gara di domenica sera,a Torino,contro il Verona.Dybala non sarà ancora tra i titolari,Ronaldo, probabilmente non sarà disponibile.Diversi sono ancora i dubbi di formazione all’Interno della squadra bianconera.Il modulo sarà il 4-3-3 con la conferma in avanti del trio Chiesa,Morata, Kulusevsky.
Vincenzo Grassano
“Sul più bello”, anteprima torinese
Mercoledì 21 ottobre il Cinema Massaua di Torino ha ospitato l’anteprima nazionale del film “ Sul più bello “ di Alice Filippi , prodotto dalla Eagle Pictures.
Si tratta di una teen dramedy, girata a Torino e Venaria con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte, i cui protagonisti principali sono i giovanissimi Ludovica Francesconi ( Marta ) e Giuseppe Maggio ( Arturo ). E’ la storia di Marta, ragazza bruttina, affetta da una grave malattia genetica, che, nonostante tutto, ha un carattere combattivo e travolgente.
Come ogni ragazza della sua età sogna il grande amore , ma lei non si accontenta e prima che la sua malattia degeneri, vuole sentirsi dire “ Ti amo “ da un ragazzo bello, il più bello di tutti.
I suoi amici e coinquilini, che per lei sono la sua famiglia, fanno il possibile per dissuaderla dal puntare troppo in alto. Finchè ad una festa Marta vede Arturo , bello, sicuro di sé e per lei completamente inarrivabile. In altre parole, la preda perfetta. Ma, mentre i fedeli amici si preparano a gestire la sua ennesima delusione, Marta sente che stavolta le cose andranno in maniera diversa… La pellicola, opera prima di Alice Filippi, dopo la realizzazione del documentario “ ’78 – Vai piano ma vinci “, nominato ai David di Donatello 2018, è stata anche ospitata nell’ambito della recente Festa di Roma.
“La storia – ha dichiarato la regista – mi è piaciuta fin da subito, lavorare con un cast giovane è stato davvero stimolante. E’ una storia positiva, che rispecchia il mio carattere, infatti vedo sempre il lato positivo nelle cose. C’è un fil rouge che collega il mio documentario a questo film. Anche in quell’occasione si partiva da una situazione negativa , ma alla fine era una storia di un ragazzo che ce l’ha fatta ( qui i si tratta di una ragazza), una storia di libertà, di chi combatte per ottenere un obiettivo. La lezione è che la scelta finale è sempre la nostra, tutti hanno una scelta.
A Torino mi trovo sempre bene sia per il bellissimo rapporto con la Film Commission sia perchè qui mi sento in famiglia, circondata dall’affetto di tanti cari amici”.
Helen Alterio
Foto VBS50
L’agroalimentare via radio a #parlaconme
Una nuova trasmissione condotta da Simona Riccio, su Radio Vida Network, pone al centro dell’attenzione il settore
L’agricoltura è sempre più al centro dell’attenzione dei media e della radio, come dimostra il nuovo palinsesto dal titolo “#PARLACONME”, condotto da Simona Riccio sulla web radio piemontese Radio Vida Network.
L’iniziativa, che pone il settore agroalimentare al centro delle trasmissioni, che saranno live il pomeriggio dalle 18 alle 19, con possibilità di collegamento telefonico, segue il successo ed i positivi indici di ascolto ottenuti dallo stesso palinsesto nel corso dell’Edizione 2020 speciale e diffusa della Fiera del Peperone di Carmagnola.
“Questa iniziativa – spiega la conduttrice Simona Riccio – vuol dare voce a tutti i soggetti appartenenti alla filiera agroalimentare, dando loro la possibilità di raccontare la propria storia ed esperienza, le proprie criticità ma, soprattutto, le numerose opportunità che si dimostrano capaci di cogliere, creando quella sinergia in grado di rendere il settore agroalimentare trainante per l’economia italiana e tale da costituire un’eccellenza a livello internazionale”.
“Mai come quest’anno – aggiunge Simona Riccio – proprio la filiera agroalimentare è stata in grado di garantire tutta la popolazione italiana un servizio essenziale e continuativo. Questa costituisce una sua peculiarità, non soltanto in questi tempi di Covid e di lockdown, ma anche di normalità. Per questo motivo risulta fondamentale concentrare la propria attenzione sulla filiera agroalimentare e sul ruolo strategico del settore agricolo, capace, altresì, di valorizzare l’identità della cultura materiale del nostro Paese”.
La partecipazione alla trasmissione è gratuita e chi desideri prendere parte al palinsesto può scrivere, come anche gli eventuali sponsor, alla mail: simonariccio72@gmail.com, con oggetto #PARLACONME
Mara Martellotta