ilTorinese

Tempi di politica efferata

Luisa Bernardini è una brava persona. Presidente della Circoscrizione  Santa Rita Mirafiori.  Ma ha un grave difetto: è amica dell’ex consigliere regionale Stara.  Quello per capirci del tagliaerba, ex rifondazione, ex comunisti italiani.  Ex lista Bresso inciampato nella rimborsopoli. Uno che magari si piega ma non si spezza. Ora tra andate e ritorni dal PD continua a gestire dietro le quinte. All’inizio per Luisa tutto a posto e tutto sotto controllo.  Anzi, Stara era per lei un valore aggiunto.  A tal punto che per farle posto  Novello ha dovuto trasmigrare a Borgo Vittoria. Nelle circoscrizioni poco o nulla dicono i pentastellati.  Nessun presidente e tante loro gatte da pelare. Stara ha contribuito alla vittoria di Furia a segretario Regionale . Con la Canalis vice segretaria piemontese  e consigliere regionale amica e sodale di Stefano Lepri ora vuole la testa della Bernardini perché vuole sostituirla con uno o una dei suoi.  Questioni di potere,  che poi non si capisce quale potere sia. Ma si sa che uno  stipendio fa comodo a tutti. Ricapitolando, il PD invece di organizzarsi per l’opposizione si organizza per dividersi anche le briciole. Oserei dire: complimentoni.  Sembrerebbe altra musica nelle assemblee elettive. Assisto alla seduta del consiglio comunale di Biella.  Qui le opposizioni danno tante sberle alla maggioranza leghista di Corradino. Sberle politiche, s’intende. Civilmente esposte.  Il Sindaco si difende e poi sorridente e nervosetto gira tra i banchi della sua maggioranza per sincerarsi della salute politica dei suoi. Che escono dal confronto con l’opposizione discretamente ammaccati. Le accuse: non siete proprio capaci e siete solo in grado di chattare  tutto il tempo.  Risposte: tentiamo di capirci qualcosa, dateci tempo. Consiglio Regionale.  Altro teatro ma la commedia che si recita è simile. Oggetto del contendere il trasferimento del Suk a Torino. Minoranza: ora che avete fondi regionali nazionali e comunali per trasferirlo, bloccate tutto? Non ci siete proprio.  Risposta balbettante.  Una giovane consigliera della Lega per sottolineare la competenza dell assessore al commercio aggettivizza: è efferata. Risatina di contorno. Accidenti, il livello si è decisamente abbassato. Tiene botta Maurizio Marrone. Presentatore della mozione anti Suk. Coriaceo e lucidissimo dimostra di conoscere la materia. Insaccando due piccioni con una fava.  Mettere in difficoltà la sua assessora Poggi ed incassare il si’dei pentastellati. Per lui un capolavoro.  Voleva fare l’assessore  ma la lobby del Biellese glielo ha impedito.  Intanto si affaccia in sala Corradino.  E tutto ritorna, Fratelli d’Italia e Lega stanno facendo massa critica. Meloni e Salvini docet. Ed il PD? Si sforza tanto ma da solo non va da nessuna parte.  A Biella i più garbatamente aggressivi sono gli epigoni di Gentile che manda la figlia come osservatrice.  E a Torino il demiurgo Marco Grimaldi che notoriamente non è del PD. Con Chiampa sornione che scuotendo la testa sottolinea: ne vedremo delle belle.  Mi divertirò un sacco. Mister preferenze Salizzoni attentissimo (forse) tra se’ e se’ pensa: più facile fare il chirurgo che stare qui. Appunto, ne vedremo delle belle. Per ora pochissime certezze.  La solita: pd diviso e masochista.  L’altra: una nuova classe dirigente della destra, che per ora si chiede dove è arrivata.
Patrizio Tosetto

Campo alpinistico nel Queyras con Uisp

Dal 5 al 9 agosto la UISP Montagna organizza il primo campo alpinistico nel Queyras (Francia).

Una  natura protetta, otto villaggi autentici e quattro splendide vallate situate a un’altezza superiore a 1100 metri: questo è il Queyras, il più alto Parco Naturale Regionale d’Europa, una destinazione d’eccezione. Alpi francesi, nel dipartimento delle Hautes-Alpes, ma lontani dalle località turistiche più frequentate e blasonate di Francia. Il Queyras è una zona ancora regno di una natura incontaminata, nascosta in un angolo dimenticato della Francia occidentale, che conserva tradizioni millenarie custodite nei suoi otto villaggi. Una flora alpina eccezionale con più di 800 specie vegetali; la regione possiede una delle parti più antiche delle Alpi, che furono aperte al turismo solo verso la fine del XIX secolo. E’ previsto un campo base: campeggio – pernottamento in tenda. Durante il soggiorno verranno organizzate: scalate in falesia, salite a vie ferrate, escursioni nelle montagne del Queyras. info 348.8568589

Si torna a parlare di accordo tra Fca e Renault

Nissan e Renault intendono discutere un accordo per rinegoziare la loro alleanza globale, riaprendo forse la strada alla fusione con Fiat Chrysler. Lo scrive il quotidiano finanziario Wall Street Journal, riferendosi  ad un carteggio email di cui ha preso visione. Nissan, secondo il Wsj, vorrebbe che Renault riducesse la sua quota del 43,4% nella società giapponese. Se le due compagnie convenissero che Renault venda azioni in Nissan servirebbe comunque il via libera dello Stato francese, che si è opposto  a cambiare la struttura senza rafforzare anche l’alleanza tra le due case.

Anziano torinese investito e ucciso da un ubriaco

Era in vacanza il torinese di 93 anni, ad Antey-Saint Andrè, in Val d’Aosta, quando  è stato investito e ucciso ieri da un’automobile  mentre stava attraversando  la strada sulle strisce pedonali. Il soccorso  del 118 è stato inutile per le  gravi ferite riportate dall’anziano. È stato arrestato per omicidio stradale  un 64enne di Chatillon, positivo all’alcoltest.

Una festa che parla piemontese

Il 19 luglio del 1747 si svolgeva presso il colle dell’Assietta una sanguinosa battaglia tra le truppe austro-piemontesi e quelle francesi. 

Un evento entrato nella leggenda e nell’immaginario collettivo di ogni piemontese, tant’è che presso quei luoghi vi si celebra ogni anno, appunto, la festa del Piemonte: la battaglia dell’Assietta.

Quel giorno, al colle dell’Assietta, tra la Val Susa e la ValChisone, 7500 soldati sardo-piemontesi fermarono l’invasione dell’esercito francese, di gran lunga superiore per uomini e armamenti.

La battaglia dell’Assietta è carica di suggestioni simboliche e ancestrali. La caparbietà delle truppe piemontesi nel mantenere la posizione gli valse il soprannome di “bogianen“, che poi è stato esteso a tutti i piemontesi. Per non parlare dell’espressione ‘bastian contrari’… tutte espressioni che sono rimaste vive ancora oggi.

La ‘festa del Piemonte’ si svolge da una cinquantina d’anni a questa parte, la terza domenica di luglio, per celebrarel’anniversario dell’epico scontro.
Si tratta, è bene sottolinearlo, di una festa che non ha alcuna connotazione politica, ma che, fin da subito, è stato la meta preferita di molti autonomisti. Gente che non vedeva l’ora di scarpinare fino ai 2500 metri del colle, portandosi dietro il drapo‘ (così si chiama la nostra bandiera), per assistere alla Messa sul campo in lingua piemontese e alla rievocazione della battaglia.

Così almeno per un giorno tra un piatto di polenta e una conviviale bicchierata si riscopriva –dicono i vecchi autonomisti piemontesi – un comune senso di identità e di appartenenza.
E chissà se è proprio per questo che ad un certo punto l’organizzazione della festa ha cambiato registro. 

Negli ultimi anni la festa era assolutamente militarizzata, piena di Carabinieri e Polizia (con tanto di unità cinofile), presenza ovunque di italici tricolori e figuranti in costume storico che cantavano il “Fratelli d’Italia” e “La Canzone del Piave”.

Che saranno anche belle cose (per la carità), ma non c’entrano nulla con quella rievocazione storica. Nel 1747 infatti non esisteva alcuna nazione (o stato?) italiana, e la battaglia dell’Assietta è stata combattuta per salvare l’indipendenza del Piemonte, e non dell’Italia. E’ una festa che riguarda un periodo pre-unitario, quindi è assurdo colorarla di connotati ‘nazionalisti’ e ‘patriottardi’ italiani.
Sia come sia, la festa ha gradualmente perso di interesse. Addirittura lo scorso anno non ha neanche avuto luogo. E di anno in anno si percepisce minore partecipazione e minore entusiasmo, rispetto a una volta.

Ci chiediamo allora: come mai rovinare la nostra festa che, piaccia o no, è la festa di NOI piemontesi, e non la si può allargare ad italiani, europei e cittadini del mondo? Perché manipolare i fatti storici? Perché non viene suonato l’inno nazionale piemontese di allora ‘La marche de Savoye’? perchèil drapò che viene issato è sempre più piccolo e all’ombra del tricolore? Perché la messa e i discorsi ufficiali non vengono esposti in lingua piemontese?

 

Emiliano Racca

Comitato autonomia Piemont

Orto di pomodori trasformato in piantagione di marijuana

Cannabis km.0. Scoperte quattro piantagioni
Droga fai da te, trasforma orto di pomodori in piantagione di marijuana. Carabinieri arrestano un contadino della marijuana
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Ieri pomeriggio, a Villar Dora -Borgata torre del colle, i carabinieri di Almese, supportati dai colleghi forestali di Almese, hanno arrestato per coltivazione di stupefacenti Aldo A., 58 anni, residente a Villar Dora (to).L’uomo ha trasformato un orto di pomodori in una piantagione di marijuana dell’altezza di mt. 2,20 in un terreno di sua propriatà.La perquisizione a casa ha permesso di sequestrare altro stupefacente. L’uomo è stato sottopoto ai domiciliari.È la quarta piantagione scoperta dai carabinieri negli ultimi giorni.

Lanzo
I carabinieri si sono travestiti da runner e da ciclisti per scoprire che quell’operaio con il pollice verde altro non coltivava che marijuana. I carabinieri hanno arrestato un italiano di 34 anni per coltivazione e produzione di droga. Il fatto si è verificato a Lanzo, dove i militari hanno sorpreso l’uomo mentre irrigava un terreno agricolo attiguo alla propria abitazione, sul quale i militari hanno scoperto una piantagione di marijuana composta da 387 piante di altezza tra i cm 20 e mt 3,00. La perquisizione a casa ha permesso di sequestrare altri 200 di marijuana, già essiccata e pronta per lo spaccio ed altri 30 di hashish. L’uomo è stato collocato ai domiciliari.

Rivoli
A luglio, tre persone di Rivoli, tra 20 e 33 anni, sono state arrestate dai carabinieri di Rivoli per detenzione di droga ai fini di spaccio. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno sequestrato 36 piantine di marijuana, centinaia di semi della medesima sostanza, 1,4 kg di marijuana essiccata e pronta per essere venduta, un bilancino di precisione, una serra di cannabis in casa con un impianto di aerazione e irrigazione.

Stupingi
Nell’ambito dei servizio preventivi per la manifestazione “Stupinigi Sonic Park 2019”, i carabinieri di Nichelino hanno scoperto ( 6 luglio), all’interno dell’area boschiva del Parco Naturale di Stupinigi una coltivazione di marijuana con una superficie di circa 2700 metri  all’interno della quale erano presenti 256 vasetti appena germogliati, 60 vasi grandi pronti per il trapianto a terra e 600 piante adulte in fiore.

Muore a 20 anni investito dal treno

Un ragazzo di 20 anni, di origini nordafricane è morto ieri sul binario 5 della stazione Stura. Il giovane camminava lungo i binari e stava ascoltando musica: le cuffie te gli hanno impedito di sentire l’arrivo del convoglio. La Polfer ha rilevato che la vittima è stata urtata dal treno regionale Torino-Ivrea in arrivo  da Porta Nuova alle 18.45.

Macugnaga Pianotrail, le vette della musica

Il festival pianistico ai piedi del monte Rosa

La musica classica e l’incanto delle montagne possono diventare un connubio assolutamente vincente. Questo accade all’interno del Macugnaga PianoTrail, festival pianistico ai piedi del monte Rosa, dove quattro giovani interpteti internazionali si esibiranno in quattro recital pianistici.

Per il concerto di apertura, in programma domenica 4 agostoprossimo, alle 18, al Kongresshaus di Macugnaga, scelto come sede di tutti gli appuntamenti, sarà presente un ospite speciale, Vadim Shishkin, che aprirà la rasssegna eseguendo dei bellissimi pezzi al vibrafono. Al suo recital, nello stesso concerto, seguirà l’esecuzione al pianoforte della pianista Serena Costa, direttore artistico del Festival.  

Sabato 10 agosto, alle 18, sarà poi la volta del concertodell’Orchestra torinese dei Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni, istituzione nata all’interno del Duomo di Torino, per favorire la diffusione del sacro nelle arti. Diretta dal maestro Antonmario Semolini, l’Orchestra, la cui fama ha travalicato da tempo i confini regionali, accompagnerà al pianoforte il giovanissimo pianista Chou Hung Tse nello splendido concerto in la maggiore K 488 diWolfgang Amadeus Mozart.

Terzo appuntamento del Festival sarà quello con il pianista di Taiwan Li Mingyang, che lo vedrà protagonista di un recital in programma mercoledì 14 agosto prossimo alle 21 e, a conclusionedella rassegna, sabato 17 agosto alle 18 si terrà il concerto che vedrà l’esecuzione pianistica del polacco Mikolaj Sikala, su musiche di Schubert e Rachmaninov.

 

Mara Martellotta 

 

Al centro della fotografia il sostenitore, negli anni passati, del Festival al suo nascere, Marco Giovannetti, recentemente scomparso a soli 59 anni

Intensificati i controlli antidroga nelle zone “calde”

Si sono intensificati i controlli dei carabinieri in tutta la Città Metropolitana, con interventi nei quartieri torinesi di Aurora e Barriera di Milano, nonché a Chivasso e nei paesi limitrofi. Nelle ultime 48 ore sono state fermate 20 persone, tra arresti e denunce, per possesso di droga, furto, ricettazione e violazione delle leggi sulle armi.

Tra queste ci sono anche 6 pregiudicati colpiti da ordini di carcerazione. Nel quartiere San Salvario è stato arrestato uno spacciatore del Gabon e sono stati segnalati 11 assuntori alla prefettura di Torino.

E’ stato scoperto, con l’aiuto di unità cinofile, lungo l’argine del fiume Dora, un ‘punto di ritiro e consegna’ di stupefacente. Sono 20 gli involucri in cellophane contenenti 300 grammi sequestrati. E’ il secondo deposito di stupefacenti, utilizzato per evitare i controlli delle forze dell’ordine che viene scoperto, dopo quello in Lungo Dora Savona, ove all’interno di una busta di plastica erano custoditi oltre 290 grammi di marjuana.

 

Per un Piemonte libero dalle mafie

Riceviamo e pubblichiamo

Vogliamo un Piemonte libero dalle mafie! Non c’è tempo da perdere, come confermato ancora dalla cronaca degli ultimi mesi. Per questo è importante che il Consiglio Regionale abbia trovato piena condivisione su un tema tanto importante”. Questo il commento dei consiglieri Rossi, Sarno e Ravetti, a seguito del voto unanime dell’aula che impegna la Giunta ad istituire in tempi stretti una Commissione per la legalità.

“La lotta alle mafie non può e non deve essere delegata a Magistratura e Forze dell’ordine, tocca a ciascuno di noi fare la propria parte e, a maggior ragione, alla politica spetta porre le condizioni per rendere i territori inospitali alle mafie. Per questo raggiunto l’accordo unanime sulla necessità della Commissione dobbiamo renderla il più possibile incisiva stipulando protocolli con Prefetture e Forze dell’ordine e dotandola, qualora fosse necessario, di consulenti esterni per comprendere al meglio i fenomeni sul nostro territorio” aggiunge Domenico Rossi ricordando che  “le operazioni giudiziarie ci dicono come le mafie abbiano saputo instaurare solidi legami con la politica, condizionare il funzionamento delle istituzioni, interferire nelle attività economiche che si svolgono su un determinato territorio”. Crimine, Minotauro, Albachiara, Maglio, San Michele, Colpo di Coda, Big Bang, Alchemia, Alto Piemonte, Barbarossa, Carminus e Krimisa sono le operazioni che dal 2010 hanno interessato il Piemonte rendendo evidente che il territorio non solo non è estraneo all’interessamento della criminalità organizzata, ma in esso possiamo riscontrare un forte radicamento. 

“La commissione legalità deve avere l’obiettivo di mandare un chiaro segnale alle mafie: in Piemonte abbiamo gli anticorpi per impedire l’infiltrazione istituzionale. Per fare questo sono convinto che la Commissione debba intraprendere azioni concrete come, ad esempio, la formazione permanente del personale politico e amministrativo della Regione Piemonte per abituarci ad avere gli occhi ben aperti” evidenzia Diego Sarno.

“Una commissione – conclude il capogruppo Domenico Ravetti – ritenuta da tutte le forze politiche uno strumento estremamente utile nella promozione della legalità e in tal senso, anche per la valenza di verifica e controllo di tale organo, è significativo che la presidenza venga affidata alla minoranza. Voglio evidenziare come lotta alle mafie e corruzione da sempre siano battaglie del Partito Democratico e che anche in posizione di opposizione si impegna a stimolare Giunta e maggioranza su questi temi”.