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“Bloccati i progetti di riciclo rifiuti”

“Diversi progetti di riciclo di rifiuti risultano bloccati in Piemonte, in assenza d’una normativa regionale sulla Cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waster). La legge nazionale prescrive che siano le Regioni a legiferare, altrimenti le singole Province non sono in grado di autorizzare i vari progetti”.

Questa la posizione del presidente del Coordinamento ambientalista rifiuti Piemonte (Carp), Fabio Tomei, nel corso dell’audizione in Quinta commissione in Regione a Palazzo Lascaris. Il presidente della stessa commissione ha garantito la massima attenzione sul tema da parte del Consiglio regionale.

La legge 128 del 2019 infatti, indica negli enti come Regioni e Province i soggetti per il rilascio delle autorizzazioni agli impianti di recupero rifiuti sulla base di propri procedimenti di autorizzazione.

Tra i progetti fermi in diversi passaggi autorizzativi in Piemonte ci sono quelli per la produzione di biometano da rifiuti a Vercelli, Castelletto Cervo, Cavaglià, Salussola e Orfengo e quello per la produzione di combustibile solido secondario (Css) di Silvano d’Orba.

“Il blocco di questi progetti e di altri analoghi nel prossimo futuro, costituisce un grave ritardo nell’avvio dell’Economia circolare, perché riguarda gli investimenti nel settore del riciclo dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi con gravi conseguenze economiche e sanitarie” ha concluso Tomei.

Barbara Squillace (Rondissone), Alba Riva (Vercelli), Oscar Brumasso (Torino) e Isabella Silva (Silvano d’Orba) hanno portato la testimonianza dell’attività svolta dai loro Comitati e Associazioni su rispettivi territori, chiedendo alla Regione di legiferare sull’Eow, in particolare sui rifiuti organici speciali, in primo luogo sui fanghi da depurazione, definendo gli standard tecnici  di pre-trattamento di tali rifiuti.

Nel corso dell’audizione sono poi giunte le richieste di programmare le necessità del Piemonte riguardo gli impianti di riciclo dei rifiuti organici, sia urbani che speciali, stabilendo norme per scongiurare i pericoli  di esplosione e incendi degli impianti per biometano, disturbi da odori molesti, inquinamento delle acque potabili e il rischio di diffusione sul territorio piemontese di rifiuti nocivi non-pre trattati, soprattutto nei terreni agricoli e nei sottofondi stradali.

Nell’attesa di definire le linee guida, secondo Carp è necessaria una moratoria per autorizzare i nuovi progetti per biometano.

Sono poi intervenuti diversi consiglieri, dei Gruppi M5s, Lega e Fi per approfondimenti.

Ottimismo a Torino per l’inizio dei saldi

In città la partenza dei saldi estivi induce all’ottimismo

Secondo i  commercianti la clientela è tornata nei negozi consentendo di registrare ub +10% sugli acquisti, anche se naturalmente i livelli sono  inferiori rispetto allo scorso anno.  Il ritorno dei clienti nei negozi è un  segno di riconquista della normalità. Se il bel tempo proseguirà, inoltre,  i commercianti sperano in una ripresa più forte  nel corso della prossima settimana. “E’ anche questa una prima volta – commenta  il presidente di Confesercenti, Giancarlo Banchieri – Si tratta dei primi saldi dopo il Covid, poi  l’avvio slittato di quasi un mese rispetto alla norma e una crisi dei redditi e dei consumi senza precedenti. Torino  ha risposto all’appuntamento offrendo il suo contributo alla ripartenza: una scommessa che dovremo vincere tutti insieme”

Voucher scuola, boom di richieste. La Regione al Governo: “servono 14 milioni”

A causa dell’emergenza Covid19, le domande di sussidio ammesse sono cresciute del 54,4%, passando dalle 58,648 dello scorso anno alle attuali 90,585. Oltre allo stanziamento regionale, per coprire il fabbisogno occorrono altri 14 milioni di euro. L’assessore Chiorino: «Garantire il diritto allo studio è una priorità assoluta. Invece di pensare ai banchi con le rotelle, costosi, insicuri e dalla dubbia utilità, il ministro Azzolina assicuri ai ragazzi di poter studiare».

«Invece di occuparsi dei banchi con le rotelle, che non piacciono a nessuno e che non sarebbero privi di numerose criticità, dal costo alla sicurezza, il ministro all’Istruzione, Lucia Azzolina, farebbe meglio a occuparsi dei diritti fondamentali dei ragazzi, che devono poter iniziare il nuovo anno scolastico. Anche in Piemonte, dove, evidentemente a causa dell’emergenza Covid19, il termometro della povertà si è impennato e le richieste di voucher scuola, ammesse in graduatoria, sono aumentate del 54,4%, passando dalle 58,648 del 2019 alle attuali 90,585». E’ fermo il commento dell’assessore regionale all’Istruzione, Elena Chiorino, in riferimento ai numeri della graduatoria dei voucher scuola, pubblicata ieri.

Una situazione quasi disperata se si considera che, con i fondi a disposizione, già lo scorso anno non era stato possibile finanziare 16,683 istanze presentate da aventi diritto. Numero che, quest’anno, se il governo non interverrà immediatamente, rischia di schizzare alle stelle in quanto, al netto di qualche risicato e pressoché insignificante possibile spostamento di risorse, la Regione Piemonte non può, per legge, contrarre ulteriore debito.

Ma c’è di più. Un dato che angoscia e inquieta e che rappresenta un vero e proprio unicum nella storia piemontese: quest’anno sono state presentate e accolte 3,705 domande per quanto riguarda i contributi per iscrizione e frequenza, contro le 2,928 dello scorso anno. E per la prima volta le risorse non sono sufficienti nemmeno a coprire il 100% della suddetta voce, che gli anni scorsi faceva registrare, al contrario, considerevoli avanzi. In parole povere, centinaia di ragazzi non avrebbero nemmeno la possibilità di andare a scuola.

Una situazione non accettabile. Facendo due conti, la Regione ha attualmente finanziato 3.164 domande di iscrizione e frequenza (importo complessivo di euro 4.523.520, di cui 4.479.420 euro per pagare la retta di iscrizione e frequenza e 44.100 euro come contributo per i libri di testo) e 39.659 istanze relative a Piano offerta formativa, libri e trasporti, per un totale di 13.286.626 euro.

Calcolatrice alla mano, per finanziare tutte le domande accolte servirebbero, per la precisione, ulteriori 13 milioni 818mila e 805 euro. Dei quali poco più di 246 mila euro per iscrizioni e frequenza.

«Mentre a Roma c’è chi, come il ministro Azzolina, si preoccupa soltanto del metro statico e dinamico e dei banchi con le rotelle, in Piemonte le famiglie soffrono e hanno bisogno di risposte certe e immediate», spiega Chiorino. «La Regione Piemonte, come sempre, ha fatto la propria parte, ma non basta. Non possiamo continuare a leggere delle idee stravaganti del ministro Azzolina, che ora propone l’acquisto, giudicato da parecchi esperti inutile e dispendioso, dei banchi con le rotelle, che rappresenterebbe uno spreco ingiustificabile, a fronte del dramma sociale che stiamo vivendo, come dimostrano i nostri numeri».

Chiorino entra poi nel merito: «Numerosi presidi ed esperti hanno già previsto che i banchi “anti Covid” che il Ministro vorrebbe acquistare, oltre a costare circa 300 euro l’uno, possono essere facilmente danneggiati, rischiando di vanificare l'”investimento”. Altri ancora hanno segnalato che simili strutture non possono essere usate come riparo in caso di terremoti, e che quindi ci possano essere rischi di sicurezza. La stessa sicurezza messa a repentaglio dalla tipologia stessa della postazione che, essendo basata su un supporto mobile, in caso di sbilanciamento, rischia di far cadere tutto il contenuto del banco e lo studente stesso. Di idee bizzarre, da parte del Ministro, eravamo ampiamente abituati ad ascoltarne, ma onestamente non pensavo arrivassimo a questi livelli, al limite del paradosso».

Chiorino, infine, rinnova con forza la richiesta di sostegno al governo: «La ricreazione politica – spiega – è finita. Questo è il momento di fare sul serio, di sostenere concretamente e rapidamente le nostre famiglie come ha fatto e sta facendo la Regione Piemonte. Scriverò immediatamente al Ministro, comunicandole tutti i dati con precisione certosina e attendendo di ottenere la completa copertura delle risorse mancanti a strettissimo giro di posta. In caso contrario – conclude l’assessore regionale all’Istruzione – ci troveremmo di fronte a un autentico dramma sociale, che causerebbe un incremento della povertà educativa, con l’impossibilità di veder garantito il diritto allo studio dei nostri ragazzi. Facendo precipitare l’Italia al livello dei Paesi dei Terzo Mondo. Una situazione per la quale i piemontesi e, in generale, tutti gli Italiani, saprebbero chi “ringraziare”».

Coronavirus, superati i 26 mila guariti. Ancora due vittime in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

26.007 PAZIENTI GUARITI E 670 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.007 (+ 14 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3193 (+4) Alessandria, 1574 (+0) Asti, 841 (+1) Biella, 2435 (+3) Cuneo, 2343 (+0) Novara, 13.403 (+5) Torino, 1093 (+0) Vercelli, 959 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 166 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 670sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO A 4125 IN TOTALE

Sono 2 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4125 deceduti risultati positivi al virus: 678 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 372 Novara, 1819 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.594 (+ 16 rispetto a ieri, di cui 11 asintomatici. Dei 16 casi, 3 screening, 12 contatti di caso e 1 con indagine in corso. Risulta importato 1 dei 16 casi) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4094 Alessandria, 1883 Asti, 1054 Biella, 2915 Cuneo, 2808 Novara, 15.966 Torino, 1351 Vercelli, 1151 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 268 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 104 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 5( invariato rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 141 (-6 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 646

I tamponi diagnostici finora processati sono 483.764, di cui 265.495risultati negativi.

Si schianta con l’auto contro un recinto e muore

DAL PIEMONTE / È’ finito con l’auto contro il recinto  di una casa nei pressi di Cuneo morendo nella tarda serata di ieri.

L’uomo, di 56 anni, di origini brasiliane, ha perso il controllo della  Seat su cui viaggiava, forse a causa di un infarto. I soccorritori del 118 non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

Locatelli: “lo sgombero del presidio dei Mulini non fermerà la lotta”

Valsusa:  Il Prc con chi si oppone al Tav

Riceviamo e pubblichiamo/ Ieri forze di polizia e personale Telt (la società incaricata di costruire la linea di Alta Velocità Torino Lione) sono intervenuti per sgombrare e distruggere il presidio NoTav dei Mulini in Valsusa. All’operazione di forza si sono opposti, “ovviamente in modo pacifico”, attivisti NoTav che sono saliti sugli alberi e sui sui tetti degli edifici della zona. Per Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino ”siamo in presenza di un atto di forza, uno dei tanti, con cui si pensa di procedere nei lavori di realizzazione di un’opera la cui inutilità e distruttività è ormai acclarata da un sempre maggior numero di enti, organismi, esperti nazionali e internazionali. L’Alta Velocità Torino Lione non serve a nulla tranne a quanti la vogliono realizzare a tutti i costi per evidenti interessi economici affaristici. Interessi che hanno preso il sopravvento sull’interesse pubblico. La politica della repressione e delle ruspe perorata e messa in atto da Governo nazionale e Regione Piemonte non fermerà la resistenza e la lotta notav in Valsusa. La lotta andrà avanti fino a quando non sarà fermata la realizzazione di un progetto che è semplicemente dissennato. Rifondazione Comunista è a fianco di quanti conducono questa lotta”.

Finalmente musica! Estate con il Regio

26 concerti, di cui 8 per orchestra d’archi, 5 corali e 13 per piccole formazioni fra la sala del Teatro Regio, il Cortile di Combo e il Sermig. 6 concerti nei comuni del torinese e interventi musicali a sorpresa  con la Filarmonica TRT

 

Estate con il Regio: ripartiamo con la grande musica dal vivo. Dopo mesi di sospensione, il Teatro Regio, rafforzando la sua vocazione di motore culturale della città, torna per animare l’estate torinese, insieme alla Filarmonica Teatro Regio Torino, dal 15 luglio al 7 agosto.

Realizzata da Teatro Regio Torino e Filarmonica TRT in collaborazione con Fondazione per la Cultura Torino, grazie alla partnership con Iren e al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Estate con il Regio presenta 8 concerti nel Cortile di Combo inseriti nella rassegna Blu Oltremare – programma di iniziative estive realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale – e 16 concerti nella sala del Teatro Regio e 2 al Sermig Arsenale della Pace. Il cartellone rientra nell’ambito del progetto Torino a Cielo Aperto, organizzato da Città di Torino insieme alla Fondazione per la Cultura Torino.
Un ricco calendario pensato per incontrare pubblici e gusti differenti nel pieno rispetto delle norme di sicurezza legate all’emergenza sanitaria, che abbraccerà un arco temporale e stilistico esteso, dal barocco al sinfonismo classico, dai brani operistici alla musica sacra corale, con interessanti escursioni nel mondo del jazz e del musical. Nelle tre diverse sedi, in sala e all’aperto, si alterneranno l’Orchestra d’archi del Teatro Regio guidata dai maestri concertatori e violinisti Sergio Lamberto e Stefano Vagnarelli, gli Ensemble Ottoni e percussioni e Fiati e percussioni del Teatro Regio diretti rispettivamente dai maestri Giulio Laguzzi e Andrea Mauri, il Coro del Teatro Regio guidato dal maestro Andrea Secchi, con l’accompagnamento al pianoforte dei maestri Paolo Grosa e Marco Rimicci, e il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” diretto e accompagnato al pianoforte dal maestro Claudio Fenoglio. Accanto agli ensemble del Teatro Regio, la Filarmonica TRT presenterà FuoriCentro dal 19 luglio al 7 agosto: 6 concerti nei comuni del torinese e altri interventi musicali a sorpresa in cortili e giardini di Torino.
Sebastian F. Schwarz, Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro Regio dichiara: «Finalmente Musica! con il Regio. Tornare a fare musica dal vivo, tornare a casa è un sogno che si avvera. Lo abbiamo desiderato tutti in questi mesi. Sono anche emozionato di poter incontrare nuovamente il nostro amato pubblico, che ci ha dimostrato il suo affetto anche in modo tangibile rinunciando al rimborso dei biglietti già acquistati; potrò così finalmente ringraziarli di persona. Purtroppo, i protocolli sanitari in vigore non ci permettono ancora di essere al completo in palcoscenico, ma questa contingenza è stata una preziosa opportunità per presentare formazioni che in alcuni casi si sono create appositamente, dando la possibilità di mettere in luce i talenti dei nostri artisti».
«Estate con il Regio segna la ripresa dell’attività culturale del Teatro dopo il difficile periodo di chiusura imposto dall’emergenza sanitaria – sostiene Renato Boero, Presidente di Iren. È un momento importante, un segnale di ripartenza che Iren ha deciso di sostenere perché crede fortemente nel fondamentale ruolo dalla cultura quale volano di sviluppo economico per la rinascita post coronavirus della città e del suo territorio ».
«Con il sostegno a Estate con il Regio, la rassegna del Teatro Regio e della Filarmonica TRT – afferma Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo – desideriamo contribuire a riportare la musica anche fuori dai luoghi convenzionali, nel tessuto cittadino, in quest’estate arrivata dopo un lungo periodo di distanziamento, certi che il linguaggio universale della musica giochi un ruolo importante nella ricostruzione delle relazioni tra i cittadini».
A inaugurare la rassegna, mercoledì 15 luglio alle 21 al Teatro Regio, è l’Orchestra d’archi del Regio diretta dal maestro concertatore e violinista Sergio Lamberto, con due amabili pagine per archi come la Serenata n. 6 in re maggiore K 239 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Serenata in do maggiore op. 48 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il concerto è replicato sabato 25 luglio alle 21 sempre al Teatro Regio. Per la serata d’apertura di Blu Oltremare, mercoledì 15 luglio alle 21.30 nel Cortile di Combo, il direttore Giulio Laguzzi affronta sul podio dell’Ensemble ottoni e percussioni del Teatro Regio una selezione di brani a cavallo fra Otto e Novecento, che unisce il colore iberico delle danze di Georges Bizet, Isaac Albéniz, Federico Chueca e Joaquín Valverde Durán alla sontuosità dei balli russi di Čajkovskij e alle fresche suggestioni americane di Scott Joplin e George Gershwin. Il programma è replicato giovedì 16, martedì 21 e mercoledì 22 luglio alle 21.30 sempre nel Cortile di Combo.
Protagonista di altri sette concerti nella sala del Teatro, l’Orchestra d’archi del Teatro Regio esegue giovedì 16 luglio alle 21 e domenica 26 luglio alle 18 due brani giovanili di Benjamin Britten e Felix Mendelssohn-Bartholdy accanto alla St. Paul’s Suite di Gustav Holst, nuovamente sotto la guida di Sergio Lamberto. Diretta dal maestro concertatore e violinista Stefano Vagnarelli, la formazione torna venerdì 17 e martedì 21 luglio alle 21 con altre due celebri serenate di Mozart e Dvořák, e ancora sabato 18 e sabato 25 luglio alle 21 con un affascinante viaggio che va dalle romantiche terre boeme di Josef Suk e Gustav Mahler allo struggente Intermezzo da Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, fino alla suadente scrittura melodica di Edward Elgar.
A seguire, spazio all’Ensemble fiati e percussioni del Teatro Regio diretto dal maestro Andrea Mauri che, venerdì 17 e venerdì 24 luglio alle 21.30 nel Cortile di Combo e martedì 28 luglio alle 21 al Teatro Regio, abbina due grandi classici del sinfonismo tedesco come le Variazioni su un tema di Haydn  di Johannes Brahms e la Sinfonia n. 1 di Ludwig van Beethoven, di cui ricorre quest’anno il 250° anniversario della nascita. Nuovamente chiamato sabato 18 e sabato 25 luglio alle 21.30 nel Cortile di Combo e mercoledì 29 luglio alle 21 al Teatro Regio, l’ensemble diretto da Andrea Mauri esegue un programma che spazia fra il rigore compositivo di Johann Sebastian Bach, la bellezza armonica delle ouverture da La clemenza di Tito, Così fan tutte e Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart, e i chiaroscuri romantici del Franco cacciatore di Carl Maria von Weber.
Ospite della rassegna con tre concerti in serata unica nella sala del Teatro è il Coro del Teatro Regio diretto dal maestro Andrea Secchi. Si comincia domenica 19 luglio alle 18 con alcuni brani della produzione sacra e profana di Gioachino Rossini, composti quando, abbandonata l’opera teatrale, si dedicò a generi “minori” quali i Peccati di vecchiaia e la Petite messe solennelle. Il concerto vede impegnato al pianoforte il maestro Paolo Grosa. Maestro e allievo a confronto, giovedì 23 luglio alle 21, con pagine da cicli liederistici romantici di Schumann e Brahms. Chiude, giovedì 30 luglio alle 21: il programma è tutto dedicato al Brahms influenzato dal ritmo e dalle melodie zigane. Questi ultimi due concerti sono accompagnati al pianoforte dal maestro Marco Rimicci.
Si terranno, invece, al Sermig – Arsenale della Pace, Auditorium “Helder Camara”, i concerti del Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” diretti e accompagnati al pianoforte dal maestro Claudio Fenoglio, previsti lunedì 20 luglio e lunedì 27 luglio alle 21.15. Il doppio appuntamento, realizzato in collaborazione con il Laboratorio del Suono – Sermig Arsenale della Pace, presenta un repertorio ampio ed eclettico che include musiche di Georges Bizet, Mozart, Gabriel Fauré, Xabier Sarasola, Sergej Rachmaninoff, Jacques Offenbach, ma anche brani celebri del melodramma pucciniano e verdiano, nonché della tradizione corale inglese di Ralph Vaughan Williams e John Rutter.
La chiusura della stagione concertistica estiva al Teatro Regio è affidata all’Ensemble di ottoni e percussioni diretto dal maestro Giulio Laguzzi nelle serate di venerdì 24 luglio e sabato 1 agosto alle 21 e domenica 2 agosto alle 18. Al centro dei tre appuntamenti un itinerario di potente fantasia che da una Promenade all’altra fra i Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij si trasferisce alle atmosfere febbrili e caleidoscopiche della suite dal musical West Side Story di Leonard Bernstein.
I biglietti per i concerti di Estate con il Regio sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio (piazza Castello 215 – Tel. 011.8815.241/242); orario: da martedì a venerdì 10-13 e 14-17.45; sabato 10-14; un’ora prima dei concerti. I prezzi: posto unico numerato € 20 (under 18 e over 65: € 15); abbonamento a 5 concerti (utilizzabile anche da più persone per lo stesso concerto): € 80 (under 18 e over 65: € 60). Per i concerti del 28 e 29 luglio ore 21: posto unico numerato € 10 (under 18 e over 65: € 5). Vendita on line su www.vivaticket.it.
I biglietti per i concerti di Blu Oltremare sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Carignano (piazza Carignano 6 – Tel. 011.5169.555/484; numero verde: 800.235333; orario: da lunedì a domenica 13-19) e, la sera dei concerti dalle ore 20.30, alla Biglietteria di Combo (corso Regina Margherita 128). I prezzi: posto unico numerato € 10 (under 18, studenti universitari e over 65: € 5); abbonamento 4 – 6 – 8 ingressi (utilizzabile anche da più persone per lo stesso spettacolo): € 28 – 42 – 56. Vendita on line su www.teatrostabiletorino.it.
I concerti del 20 e 27 luglio ore 21.15 al Sermig – Arsenale della Pace, Auditorium “Helder Camara” (via Andreis 18/28) sono a ingresso libero fino a esaurimento posti, con offerta a favore delle attività del Sermig. Prenotazioni al numero 391.7715310; info: www.sermig.org.
I concerti della Filarmonica TRT sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. Informazioni su www.filarmonicatrt.it.
Ulteriori informazioni al numero 011.8815.557, su www.teatroregio.torino.it e www.torinoacieloaperto.it.

Recovery Fund? I problemi iniziano adesso

COMMENTARII  di Augusto Grandi / Se Napoleone avesse avuto a disposizione i media oggi al servizio di Giuseppe Conte, Waterloo sarebbe diventata una replica di Austerlitz. Indubbiamente la battaglia per il Recovery Fund non si è conclusa con una disfatta per l’Italia, ma bisogna essere ben bugiardi per sostenere che lo sconfitto è Rutte, per rimembrare il “cucchiaio” di Totti proprio contro l’Olanda.

I Paesi Sado hanno ottenuto colossali sgravi nelle quote che avrebbero dovuto pagare all’Europa. Soldi puliti, non prestiti da restituire.

L’Italia, al contrario, i soldi ottenuti in prestito dovrà restituirli. E dovrà anche pagare, pro quota, quelli ottenuti teoricamente a fondo perduto. Però va bene così, quei soldi servono subito. Peccato che arriveranno solo il prossimo anno. Ma con qualche magheggio contabile ci si arrangerà. Sino a qui, tutto bene…

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Recovery Fund? I problemi iniziano adesso

Il 26 luglio torna il Pranzo in silenzio

Nella magica cornice del Giardino delle Rose al Castello di Moncalieri

Domenica 26 luglio alle ore 12.30, al Giardino delle Rose del Castello di Moncalieri (TO), torna in scena il Pranzo in silenzio di Play with Food – La scena del cibo e Le Sillabe. L’appuntamento è in collaborazione con il Comune di Moncalieri. Il pranzo sarà preparato dai Cuochivolanti, con i vini di Osteria Enoteca Rabezzana.

Pranzo in silenzio è un evento immersivo e suggestivo, un’azione collettiva che mette insieme performancedanzacucinameditazione. Un momento sospeso in cui performer e spettatori condividono cibo, pensieri e sensazioni, nel più completo silenzio, alla scoperta di un modo diverso di comunicare. Un ritrovarsi che assume un significato ancora più forte, dopo l’esperienza del lockdown e del distanziamento sociale.

Dalle note di regia di Fabio Castello: “Mangiare in silenzio per cibare corpo e anima.

Un momento in cui le parole lasciano spazio al silenzio e il silenzio diventa la parola.

Mangiare in silenzio è esercizio di consapevolezza del cibo che si mangia e del come si mangia.

L’uomo cerca il silenzio ma lo teme anche: è faticoso liberarsi dagli strumenti tecnologici che li portano a essere sempre connessi. Chi riesce a sperimentare il silenzio scopre una dimensione ‘igienica’, ‘terapeutica’. Mangiare insieme è una vera e propria meditazione con la quale si può entrare in contatto profondo con il cibo e con le persone che sono a tavola con noi. Il corpo diventa protagonista, il corpo riunisce ciò che lo spazio e il tempo hanno separato soprattutto in questo tempo dove i corpi ancora non si possono abbracciare. Mangiare in silenzio ci aiuterà a sperimentare un nuovo modo di stare insieme utilizzando altri sensi come lo sguardo, l’udito e il gusto. Un modo diverso di vivere il pasto in piena armonia con il corpo e con la mente rispettando le misure attualmente previste.”

L’appuntamento fa parte anche del calendario di anteprime del festival Play with Food – La scena del cibo, la cui IX edizione, che sarà l’occasione di festeggiare il decimo compleanno, è prevista dal 28 settembre al 4 ottobre a Torino.

“Con piacere Moncalieri Experience, il nostro cartellone culturale, include per il secondo anno il Pranzo in silenzio – esprime la propria soddisfazione l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – Una proposta di alto livello in cui i protagonisti sono il cibo, il corpo che se ne nutre e lo stare insieme. Un modo particolarmente efficace, dopo i mesi di lockdown, per celebrare il diffuso desiderio di socialità, di riavvicinamento tra le persone ovviamente nel rispetto delle procedure e modalità ancora vigenti per il contenimento del virus. Alcune cose non cambiano: l’esperienza culturale fondamentale rimane quella che si svolge in presenza e il nostro compito è contribuire per suo tramite a far crescere una comunità coesa”.

Note pratiche: si comunica che l’evento sarà eseguito nel rispetto delle misure attualmente in vigore per la prevenzione della diffusione del virus Covid-19. A tal proposito, vi informiamo che la partecipazione è limitata a un massimo di 30 persone, che sarà garantita la distanza minima di almeno 1 metro tra i partecipanti, che le pratiche proposte sono individuali e si svolgono all’aria aperta e che verrà fornito spray igienizzante per le mani. Si invitano gli interessati a non partecipare qualora avessero una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi centigradi, o manifestassero altri sintomi influenzali. Si ricorda che in ottemperanza alle misure in vigore è necessario fornire nominativo e recapito di ogni singolo spettatore, e che tali dati verranno conservati dall’organizzatore per 14 gg per consentire la tracciabilità dei partecipanti.

INFORMAZIONI

dove: Giardino delle Rose, Castello di Moncalieri (TO)

quando: domenica 26 Luglio 2020 alle ore 12.30

posto unico: 18 euro

Spettacolo a posti limitati (max 30 persone)
Prenotazione obbligatoria a: prenota@playwithfood.it indicando nomecognome e recapito telefonico di ogni singolo partecipante.

Cirio, l’erogazione dei bonus continua: “Il Governo non ferma il ‘riparti Piemonte'”

“La legge RipartiPiemonte non si ferma; degli 87 articoli che la compongono, sono soltanto 5 quelli su cui il Governo ha richiesto alla Regione dei chiarimenti.

Deve essere quindi chiaro che il Bonus Piemonte, il Bonus Turismo, il Voucher Vacanze e tutte le altre misure a favore delle imprese e delle famiglie non hanno subito alcun rilievo del Governo, a dimostrazione della validità dell’impianto complessivo”: è perentorio il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, nel commentare con il vicepresidente Fabio Carosso e gli assessori Vittoria Poggio e Maurizio Marrone, la decisione di impugnare alcune norme della legge assunta dal Consiglio dei ministri.

Gli articoli oggetto di verifica da parte del Governo riguardano infatti soltanto: il contributo straordinario alle ATL per il riavvio economico del comparto turistico; la sospensione fino al 31 gennaio 2021 della presentazione delle domande per il rilascio di autorizzazioni per nuova apertura di centri commerciali; alcune norme di semplificazione in campo urbanistico.

“Daremo battaglia fino all’ultimo – garantiscono Cirio, Carosso, Poggio e Marrone – perché spiace che si vogliano bloccare risorse necessarie per la ripartenza del turismo, norme per la tutela dei piccoli commercianti di fronte all’espansione della grande distribuzione e altri provvedimenti per la lotta alla burocrazia, specialmente in campo urbanistico, che sono per noi principi irrinunciabili. E spiace anche constatare che appena una Regione dimostra il coraggio di fare la differenza e anticipare lo Stato nel contrasto alla burocrazia, il Governo centrale si ribelli a questa sfida innovativa per imporre il mantenimento della palude attuale”.