ilTorinese

Dehors gratuiti prorogati al 31 marzo per bar e ristoranti. Fino al 31 gennaio anche per altri negozi

Il Consiglio Comunale ha approvato una delibera, illustrata dall’assessore al Commercio, Alberto Sacco, grazie alla quale viene prorogato il piano straordinario di occupazione suolo pubblico per l’utilizzo dei dehor, approvato nel maggio scorso, e contenente misure temporanee e straordinarie, finalizzate ad accompagnare le attività economiche dopo il periodo di chiusura imposto dall’emergenza sanitaria.

Il piano è prorogato alla data del 31 marzo 2021 a favore degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, comprese le strutture alberghiere che svolgono attività di questo tipo.

La proroga è concessa invece fino al 31 gennaio 2021 anche alle altre categorie economiche allo scopo di consentire la possibilità di utilizzare tali spazi per l’esposizione di addobbi natalizi, consentire l’attesa ai clienti e l’eventuale confezionamento delle merci acquistate.

I dehor, per i quali sarà prevista la gratuità dell’occupazione, potranno essere riscaldati con impianti a gas o elettrici.

Con lo stesso atto viene confermata la procedura semplificata per l’occupazione del suolo pubblico da parte di titolari di pubblici servizi di somministrazione e di altre attività economiche, tramite una comunicazione attraverso la posta certificata (PEC).

La delibera è stata approvata grazie anche ad emendamenti proposti dalla consigliera Maria Grazia Grippo (PD) e del consigliere Andrea Russi (M5S).

Delizie di Moncalieri

Un successo l’Evento Diffuso Gastronomico Autunnale Moncalierese

Domenica 22 si è concluso l’Evento Diffuso Gastronomico Autunnale Moncalierese: il 7/8, 14/15 e 21/22 novembre sono stati infatti tre weekend all’insegna del buon cibo e dell’eccellenza, con la volontà di promuovere le specialità gastronomiche del territorio, in assenza delle consuete fiere autunnali ad esse dedicate (la Fiera Nazionale della Trippa di Moncalieri e la Fëra dij Subièt e Sua Maestà il Bollito) e nel rispetto delle normative igienico-sanitarie vigenti per il Covid-19.

Una scommessa vinta, alla luce del buon riscontro che l’iniziativa ha riscosso. Sono proprio alcuni dei proprietari dei ristoranti della Città di Moncalieri, protagonisti dell’Evento con le loro ricette a base del Gran Bollito Misto, della Trippa, del Salame di Trippa e del Lardo di Moncalieri, a rilasciare dichiarazioni più che positive.

“Grazie a questo Evento Gastronomico abbiamo lavorato molto bene sia con le consegne a domicilio che con il servizio di asporto” – dichiara Giorgio Picco, chef dell’Osteria e Gastronomia La Cadrega – “È stato bello constatare in un periodo così complesso la volontà di creare rete tra quasi tutti i ristoratori del territorio, per valorizzare nel miglior modo possibile i cibi moncalieresi di grande qualità”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Marco Albano, chef di Cà Mia Ristorante – Casa Albano, che afferma: “Nei weekend le ordinazioni per i menù dei piatti tipici moncalieresi sono arrivate e anche numerose. Un’iniziativa senz’altro interessante, che porta attenzione a noi ristoratori in questo brutto periodo”.

Davide Di Marzo del Ristorante Pizzeria I Mascalzoni, a tal proposito, ha sottolineato: “Le ordinazioni, in quantità diverse nei tre fine settimana, ci sono state e ci teniamo a ringraziare il Comune e l’Ufficio Commercio per il supporto e l’aiuto che ci hanno dato nel promuovere le nostre attività in questo momento difficile”.

Paola Manni del Ristorante Antica Trattoria della Rosa Rossa si è mostrata soddisfatta dell’esperienza appena conclusa: “Quest’iniziativa ha senza dubbio contribuito all’incremento degli ordini ricevuti durante i weekend: c’è stato un buon riscontro e ne siamo contenti”.

Il Comune di Moncalieri ha voluto far sentire la sua presenza in un momento difficile per tutti, sostenendo un progetto che, con la collaborazione di Pro Loco Moncalieri, ha valorizzato anche quest’anno il forte legame fra il territorio e i suoi rinomati prodotti tipici.

L’Evento, in virtù delle normative entrate in vigore a pochi giorni dal suo inizio, ha subìto in corsa inevitabili variazioni che han visto eliminare tutti gli eventi di contorno, ma è stato comunque raggiunto l’obiettivo primario: sostenere le attività locali e dare a tutti la possibilità di gustare le specialità moncalieresi, con prelibate ricette a cura degli chef che hanno aderito.

Angelo Ferrero, Assessore al Commercio e alle Attività Produttive, ha commentato: “Sono soddisfatto per l’ottimo punto di partenza di un Evento alla sua prima edizione e nato in un periodo estremamente difficile e in continuo mutamento. Ringrazio tutti i ristoratori e le ristoratrici che hanno creduto e aderito al progetto, oltre a Pro Loco Moncalieri, sempre presente nelle attività della Città”.

Un ringraziamento anche alle Aziende specializzate di Moncalieri che producono ed esportano le materie prime alla base dei menù autunnali proposti in queste settimane: l’Associazione Macellai di Moncalieri, La Tripa ‘d Muncalè e il Salumificio del Castello.

Ultimi, ma non ultimi…grazie ai ristoranti che hanno aderito all’Evento Diffuso Gastronomico Moncalierese: Osteria e Gastronomia La Cadrega, Cà Mia – Ristorante Casa Albano, Antica Trattoria della Rosa Rossa, I Mascalzoni, Ristorante Pizzeria Hotel Rigolfo, Ristorante Al Borgo Antico, Primopiano – Gasthaus, L’Oragiusta.

Natale in mongolfiera alla Luxemburg

Nella storica libreria Luxemburg, via Cesare Battisti 7 a Torino, sospese tra libri si possono ammirare le mongolfiere di Antonella Staltari

A dominare l’ambiente è la carta. Quella ordinata e ancora misteriosa di libri chiusi e ordinatamente schierati sugli scaffali e quella crespa, di giornale, velina, dorata, striata, da parati, damascata, da disegno, da lettere, patinata, assorbente, copiativa delle mongolfiere.

Creazioni che nascono nel laboratorio vicino alla Mole dove l’artista lavora, costruendole con fantasia e colore: non voleranno mai, ma danno ugualmente allo spettatore la possibilità di viaggiare con la mente, proprio come accade con un buon libro.

È un’arte delicata e sognante, semplice e fanciullesca quella della Staltari: proprio ciò di cui abbiamo bisogno tutti in questo periodo e, perché no, per aiutarci a sentire lo spirito del Natale in arrivo.

Fondazione digitale. Le attività proseguono anche se i musei sono chiusi 

Come accade in tutta Italia, anche i musei di Fondazione Torino Musei sono chiusi, ma alla GAM, al MAO e a Palazzo Madama l’attività non si è fermata. Proseguono infatti tutti i progetti legati alle mostre in programma nei prossimi mesi, i lavori di studio, catalogazione e restauro delle opere, le rotazioni a scopo conservativo, così come i disallestimenti delle esposizioni appena terminate, gli allestimenti delle mostre di prossima apertura e la movimentazione delle opere. 

 

Per consentire al pubblico di usufruire del patrimonio dei tre musei anche a porte chiuse, GAM, MAO e Palazzo Madama hanno inoltre progettato una serie di attività digitali rivolte alle famiglie, al pubblico adulto, alle scuole: la programmazione comprende numerose conferenzeincontriattività didattichecontenuti multimediali agevolmente fruibili sui canali social dei singoli musei o su piattaforme di condivisione gratuite.

 

Ecco gli appuntamenti principali:

 

PROGETTO IN ONDA  

La Fondazione è caratterizzata da una particolare attenzione all’accessibilità e ai progetti educativi, per bambini e ragazzi di ogni età e le loro famiglie.

Per questa ragione, per essere presenti e sempre più vicini agli insegnanti e ai ragazzi, per continuare l’attività con le scuole anche in questo momento complicato di didattica a distanza, è nato l’innovativo progetto di didattica digitale: In Onda.  

Video, attività accessibili online, percorsi e laboratori di avvicinamento all’arte.

Le scuole primarie, secondarie di I e II grado, potranno avvicinarsi all’arte attraverso dieci proposte tematiche fruibili secondo due modalità.

In onda: percorso interamente digitale che, partendo dalla visione di un video tematico, prosegue con un laboratorio e/o un approfondimento tramite collegamento online sulla piattaforma Microsoft Teams con l’intervento di un educatore che dal museo accompagnerà gli studenti, anche organizzati in Didattica a Distanza, nella sua realizzazione; 

In classe: partendo dalle suggestioni di un video tematico, un educatore condurrà l’attività di laboratorio direttamente a scuola, in una prospettiva di “learning by doing” in cui la manualità e i materiali saranno al centro della riflessione.

https://inonda.fondazionetorinomusei.it/

 

 

AUTUNNO DELLA FOTOGRAFIA 

Dagli scatti dei grandi maestri al reportage fotografico su temi d’attualità: CAMERA, Fondazione Torino Musei, Musei Reali, Museo Ettore Fico, La Venaria Reale fanno rete per offrire “Autunno della fotografia. Torino 2020”, un calendario di dirette Facebook per approfondire i temi affrontati nelle mostre di ciascun museo, un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di fotografia, anche e soprattutto adesso che i musei e i luoghi di cultura resteranno chiusi al pubblico. INFO

 

 

I prossimi appuntamenti: 

 

Martedì 24 novembre, ore 18.00 

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e Museo Ettore Fico

Fotografare la società contemporanea 

Guido Harari e Massimo Vitali. Modera Giangavino Pazzola

 

Mercoledì 9 dicembre, ore 18.00 

La Venaria Reale, Musei Reali e CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia

Raccontare la guerra fra giornalismo e arte 

Paolo Pellegrin, Edoardo Accattino e Paolo Ventura. Modera Monica Poggi

 

 

ARTISSIMA STASI FRENETICA 

Nell’attesa di poter visitare Stasi frenetica, il format Unplugged di Artissima 2020 realizzato in collaborazione con MAO, GAM e Palazzo Madama, il pubblico potrà scoprire i progetti digitali della fiera e fare un tour virtuale delle tre mostre, disponibile a partire dai prossimi giorni, su artissima.art! 

 

 

NOVEMBRE, MESE DELL’EDUCAZIONE 

Nell’ambito di “Novembre, mese dell’educazione“, il Settore Educazione di GAM, MAO e Palazzo Madama illustrerà le nuove proposte didattiche realizzate in digitale. Gli incontri di formazione affronteranno il tema degli strumenti digitali per la didattica a distanza in ambito museale, con una particolare attenzione alle problematiche legate all’accessibilità.

I webinar gratuiti si terranno su piattaforma Teams su prenotazione.

 

 

 

LE ATTIVITA’ PER FAMIGLIE  

laboratori previsti in presenza in museo nei weekend del mese di novembre si trasferiscono online. Sui canali YouTube della GAM, del MAO e di Palazzo Madama saranno disponibili gratuitamente nuovi video realizzati dal Settore Educazione: gli utenti potranno collegarsi da remoto e partecipare all’attività, per continuare a sperimentare e a conoscere attraverso la creatività anche durante il periodo di lockdown.

 

 

DIETRO LE QUINTE 

Ogni giorno, sui canali social dei tre musei, vengono offerti approfondimenti sulle mostre e contenuti multimediali che portano virtualmente il pubblico nel backstage, alla scoperta dei disallestimenti e allestimenti delle mostre, dello smontaggio e della movimentazione delle opere, degli archivi, dei lavori di restauro conservativo.

Sulle pagine Instagram e Facebook di GAM, MAO e Palazzo Madama viene inoltre dato spazio alla fitta rete di collaborazioni e scambi esistenti con altri musei del territorio: attraverso video e contenuti digitali organizzati in rubriche, raccontiamo i prestiti, i comodati d’uso e notizie curiose sul grande patrimonio dei musei civici.

 

 

EVENTI SPECIALI 

Ciascun museo ha poi in programma alcuni eventi speciali:

 

GAM

 

PHOTO ACTION PER TORINO 2020 

Nel mese di maggio 2020 ha preso il via il progetto Photo Action per Torino 2020, la chiamata alle arti ideata dai fotografi Guido Harari e Paolo Ranzani insieme a Wall Of Sound Gallery: un invito ad alcuni dei maggiori fotografi italiani e internazionali a donare una loro opera per sostenere insieme il progetto di un Fondo Straordinario Covid-19 creato dall’Associazione U.G.I. Onlus.

La GAM di Torino è orgogliosa di sostenere e contribuire al progetto, ospitando nello spazio Wunderkammer le opere di Photo Action per Torino 2020.

Sui canali social della GAM sarà possibile seguire l’allestimento e la preparazione della mostra, che potrà essere visitata alla riapertura del museo. https://www.gamtorino.it/it/eventi-e-mostre/photo-action-torino-2020

 

MAO 

 

CHINA GOES URBAN: gli eventi 

Sulle pagine Facebook e Instagram e sul canale YouTube del museo sono disponibili gratuitamente tutti i contenuti, gli approfondimenti e le conferenze della mostra “China goes Urban”. Seguite le passeggiate in mostra e le interviste doppie, partecipate alle lezioni su città e innovazione e agli eventi speciali insieme ai curatori e ad esperti e studiosi del panorama internazionale.

Tutto il programma di eventi in diretta o in streaming: https://www.chinagoesurban.com/

 

MAO meets URBAN ART 

Il 28 e 29 ottobre scorso si è tenuto il primo dei quattro appuntamenti dedicati alla street art: nell’arco di due giorni, il writer Karim ha realizzato al MAO un’opera che rimarrà esposta fino al 31 gennaio.

Come da programma, il 12-13 e 26-27 novembre altri artisti si alterneranno in museo: il pubblico potrà seguire la nascita delle opere e osservare i writer al lavoro attraverso i canali social del MAO.

https://www.maotorino.it/it/eventi-e-mostre/mao-meets-urban-art

 

 

PALAZZO MADAMA 

 

GIOVANNI MICHELE GRANERI (Torino 1708 – 1762): per la rubrica Andata e ritorno

A partire da martedì 24 novembre sulle pagine social del museo si potrà seguire il ritorno a Palazzo Madama dei tre dipinti di Giovanni Michele Graneri, in prestito alla mostra Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale, a cura di Luca Scarlini, al museo MAN di Nuoro (29/05 – 15/11/2020).

I tre dipinti sono: Caccia al cervo in Sardegna (1747), Festa nautica nel porto di Cagliari (1747), Festa a un santuario sardo (1747). Insieme ad altre ventiquattro tele decoravano due sale della villa settecentesca del ministro Giambattista Bogino sulla collina torinese. La scelta dei soggetti rappresenta un omaggio alla Sardegna, governata dal Bogino a partire dal 1759. Si tratta di un unicum rispetto alla produzione più tipica di Graneri, in genere dedicata alle piazze e ai mercati torinesi.

 

La rubrica Andata e ritorno documenta la movimentazione delle opere della collezione permanente dei tre musei della Fondazione Torino Musei – Palazzo Madama, GAM e MAO – per i prestiti alle mostre delle più importanti istituzioni museali italiane e straniere, creando una sinergia tra i diversi musei. Sui nostri canali social è possibile seguire con gli addetti ai lavori tutte le fasi del delicato trasporto: dalla partenza dell’opera, alla sua nuova collocazione in mostra, fino al suo rientro. Un’occasione unica per immergersi nel backstage del lavoro museale!

Riattivato il numero verde sanitario con i volontari Anpas

Dal 14 novembre è stato riattivato, con il prezioso supporto dei Volontari del Soccorso e degli Studenti di Medicina, il Numero verde sanitario regionale 800 192020.

A rispondere alle chiamate dei cittadini, 7 giorni su 7, vi sono anche i volontari e le volontarie dell’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) del Piemonte.

In una settimana di servizio presso il call-center di Grugliasco gli operatori specializzati dell’Anpas hanno ricevuto una media di 800 chiamate al giorno per dare informazioni sulle misure da adottare per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

Il servizio sanitario regionale garantisce il coordinamento dell’attività con i propri operatori, attraverso un modello gestionale della chiamata che permette al personale in servizio di presentare le domande da porre e fornire l’indicazione più corretta per le risposte.

Andrea Bonizzoli, presidente Anpas Piemonte: «Ringrazio le volontarie, i volontari e i dipendenti Anpas Piemonte che da ormai quasi un anno stanno fronteggiando, senza risparmio, questa terribile emergenza provocata dal Coronavirus Sars-Cov-2. Da inizio emergenza siamo impegnati su innumerevoli fronti dai soccorsi in emergenza 118 ai trasferimenti di pazienti contagiati da Covid-19, alle dimissioni verso le abitazioni e strutture e, di altrettanta importanza, nella copertura delle postazioni telefoniche del Numero verde sanitario regionale 800 192020. Attività questa che fornisce utili risposte e un primo sollievo ai dubbi delle persone che direttamente o indirettamente sono venute in contatto con il virus».

 

Nei prossimi giorni ai volontari e alle volontarie dell’Anpas dovrebbero unirsi anche gli studenti dei corsi di Medicina e Chirurgia, del Master di Infermieristica in Emergenza e del corso Magistrale di Scienze Infermieristiche ed Ostetriche dell’Università degli Studi di Torino, mentre sono già operativi volontari appartenenti anche ad altre Associazioni di Volontariato cui si sta operando in maniera coordinata e collaborata ancor prima dell’inizio dell’emergenza epidemica in atto.

Il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo non si ferma

24 novembre: il seminario “Donne e cura del denaro” in collaborazione con l’INPS sugli strumenti e le modalità con cui le donne possono acquisire maggiore autonomia nella gestione delle loro finanze

26 e 27 novembre: il festival “Il mio posto nel Mondo” dedicato agli studenti delle scuole secondarie di II grado sull’importanza di investire sul proprio capitale umano ed essere imprenditori di sé stessi. Tema 2020: la creatività

 

 Le attività del Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo non si fermano, nonostante la chiusura come per tutti i musei in Italia a causa delle disposizioni governative per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid-19, ma continuano in forma digitale con una serie di appuntamenti rivolti ad adulti, famiglie e ragazzi anche nel mese di novembre, seguiti da un pubblico online sempre più numeroso.

Le iniziative del primo museo al mondo dedicato all’educazione finanziaria si inseriscono nell’ampio palinsesto annuale che presenta quest’anno importanti novità come la possibilità di visitarlo interamente da remoto, anche grazie a numerosi video, e di scaricare app innovative per familiarizzare con la complessa arte della gestione del denaro.

Martedì 24 novembre, ore 16.00 – Donne e cura del denaro – webinar

Un seminario promosso dal Museo del Risparmio con la collaborazione di INPS che intende favorire la riflessione sugli strumenti e le modalità con cui le donne possono acquisire maggiore autonomia nella gestione delle loro finanze. Per scaricare il programma e il link di accesso all’evento https://www.museodelrisparmio.it/donne-e-cura-del-denaro-webinar/

 

Giovedì 26 e venerdì 27 novembre – Festival “Il mio posto nel Mondo”

Ogni anno il Museo del Risparmio dedica il festival “Il mio posto nel Mondo” agli studenti delle scuole secondarie di II grado, per farli riflettere sull’importanza di investire sul proprio capitale umano e di divenire imprenditori di sé stessi. L’incontro è dedicato alla valorizzazione del capitale umano dei ragazzi delle scuole superiori e i temi di quest’anno sono le idee e la creatività, aspetti che possono contribuire a trovare la propria strada e di pensare “out of the box”. In collaborazione con Museo Lavazza e con l’Associazione Next Level, l’evento si svolgerà in formato esclusivamente digitale e sarà aperto agli studenti di tutte le scuole italiane, che potranno seguire in diretta le video interviste a testimonial d’eccezione (tra i quali il campione di bici Vittorio Brumotti, il vincitore del premio “Migliore insegnante del mondo 2020” Daniele Manni, lo chef stellato Federico Zanasi) e dialogare con loro.

Per maggiori informazioni sul programma del Festival: https://www.museodelrisparmio.it/il-mio-posto-nel-mondo-2020/

Il Museo del Risparmio è l’iniziativa di educazione finanziaria di Intesa Sanpaolo. È aperto dal 2012 ed è membro fondatore dell’International Federation of Finance Museums (IFFM), una rete internazionale di musei, privati e pubblici, dedicati al tema della finanza

Quanto siamo soli quando affidiamo le nostre emozioni più profonde a Facebook?

Quanti vivono da soli in una società che usa la alienazione reciproca come mito sociale? 
Non possiamo più abbracciare sinceramente per colpa del virus oppure delle relazioni sociali formali che non ci accolgono mai, neanche se viviamo sotto lo stesso tetto? 
Tra amici ci si scambiano meme,  tra amanti video porno…
La realtà ontologica è volatile e si adatta perfettamente al virtuale ma sono gli abbracci reali a produrre ossitocina!
Chi può abbracci dal vivo qualcuno e il suo dolore, le sue storie e le sue malinconie.
Quanti non possiamo più abbracciare?
Raccontare le nostre storie è tutto quel che resta, ma nessuno più le ascolta. Perché l’ascolto non è Dolby e neanche 4K. Le emozioni inoltre, fanno male sul serio, perché esiste l’empatia che è un vero e proprio sesto senso.
Scrivere sui Social è l’ultimo messaggio nella bottiglia di persone naufragate nella solitudine post-moderna, anche quando hanno conviventi di ogni generazione. Perché ognuno in casa è alienato dietro un proprio account.
Cosa resterà delle nostre storie, della narrazione personale,  familiare e sociale che abbiamo attivamente o meno contributo a realizzare?
La Grande storia di Marx trovava reperti archeologici. La piccola storia di Foucault trovava narrazioni avite e reperti domestici, diari segreti e anamnesi.
Oggi il diario segreto è pubblicato in contemporanea, sostituisce l’evento, soprattutto quello emotivo e nessuna pietra viene edificata a futura memoria della storia presente. Al massimo murales deperibili di eroi e vittime.
Anche il passaggio da cronaca a storia sarà una ricerca di files multimediali.
L’immateriale dell’emozione e del pensiero permane immateriale per sempre.
L’assenza è l’impossibilità di scrivere un post aggiornato…
Abbracciare qualcuno e ascoltarlo dal vivo è un dovere morale per chi anche nelle videochat ormai non comunica altro che il bisogno di non avere coinvolgimento emotivo. Tuttavia quel abbraccio reale è già un lutto da separazione, perché non ci siamo più abituati.
E per il sesso?
Anonimi incontri fugaci. Una relazione più stabile solo di facciata per i giochi nella realtà che ci pretende ancora animali sociali.  Assenza di contatti sinceri ma desiderio animale, che diventa regressione per stupri stalking e porno vendette.
Eppure l’altro siamo noi.
La relazione con l’altro definisce i nostri confini e dobbiamo imparare in adolescenza a creare una linea di costa per incontrare e lasciare anche persone emotivamente importanti. Invece gli altri oggi sono solo icone o like o peggio oggetti di possesso, con cui vendicarci del banale dolore del lutto quando ci separiamo.
E allora l’altro che muore?
Emozioni di vendetta per l’assente e sensi di colpa si provano da sempre per i morti, ma la pandemia li rende colpevoli della tragedia stessa e della conseguente crisi economica.
Morite come i cantanti. Lasciando opere postume per pubblicare ancora dei post sui social a vostro nome…
E la famiglia? Se non è un compito meccanico o un portale social nuovo da esporre online, allora è solo una frustrazione da cui fuggire.
Abbracci Abbracci Abbracci
Ascolto Ascolta Ascoltiamo
Agisci Agiamo Azioni
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Manlio Converti
Psichiatra

Piemonte, contagi e ricoveri in calo. Ma ci sono altre vittime

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

68.736 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 68.736 (+ 1738 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 6021, Asti 3.294, Biella 2.126, Cuneo 7.727, Novara 5.020 Torino 39.311, Vercelli 2.547, Verbano-Cusio-Ossola 1.963, oltre a 377 extraregione e 350 in fase di definizione.

I DECESSI DIVENTANO 5.646

Sono 81 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 10 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 5.646 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 862 Alessandria, 332 Asti, 266 Biella, 605 Cuneo, 516 Novara, 2.553 Torino, 282 Vercelli, 174 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 56 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 151.305 (+1.730 rispetto a ieri, di cui 610, il 35%, sono asintomatici).

I casi sono così ripartiti: 457 screening, 680 contatti di caso, 593 con indagine in corso; per ambito: 162 Rsa/Strutture socio-assistenziali, 100 scolastico, 1468 popolazione generale.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 13.030 Alessandria, 6.934 Asti, 5.286 Biella, 19.920 Cuneo, 11.508 Novara, 81.759 Torino, 5.643 Vercelli, 4.919 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 872 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.434 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 399 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 5.112 (-20 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 71.412

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.432.221 (+13.529 rispetto a ieri), di cui 755.717 risultati negativi.

Tamponi, la Regione : “il Piemonte ne farà ancora di più”

In Piemonte ci sono 32 laboratori per processare i tamponi molecolari e 70 hotspot, 21 dei quali dedicati ai tamponi rapidi:

da questi dati, aggiornati al 20 novembre, è partita la ricostruzione dell’attività di implementazione dei laboratori di analisi e di allestimento delle strutture straordinarie per la somministrazione dei tamponi da parte dell’assessore alla Ricerca per l’emergenza Covid Matteo Marnati, che ha svolto un’informativa davanti al gruppo di lavoro della quarta Commissione, presieduto da Daniele Valle.
“Grazie all’implementazione della rete dei laboratori – ha detto l’assessore – nella fase 2 dell’emergenza abbiamo ampiamente superato il fabbisogno stimato di 11 mila tamponi giornalieri, calcolato in base alla popolazione piemontese. Stiamo continuando a lavorare per aumentarne la dotazione, a breve arriveranno tre nuove linee aperte per l’ospedale di Biella, il Mauriziano di Torino e l’Asl To3, che consentiranno di effettuare ulteriori 1500 tamponi al giorno”.
Nella fase 1 è stato decisivo il ruolo dei laboratori privati, che hanno garantito circa un quarto dell’intera produzione diagnostica, mentre nella fase 2 i laboratori Arpa e Upo dell’Aso di Novara stanno svolgendo una funzione fondamentale a copertura dei fabbisogni dei laboratori delle Asl, con una capacità di processare oltre 1000 tamponi giornalieri ciascuno.
Riguardo l’andamento dei tamponi rapidi, come per i tamponi molecolari viene effettuato un conteggio settimanale per Provincia di quelli eseguiti dalle Asl, cui vanno aggiunti quelli effettuati nei Pronto Soccorso, nei laboratori privati e dai medici di medicina generale: ad oggi ne sono stati caricati in piattaforma circa 100 mila e l’andamento generale indica un trend in aumento, a parte Asti, Vercelli e il Verbano Cusio Ossola, dove i numeri sono ancora bassi.
“Distribuiremo i tamponi rapidi anche alle società pubbliche – ha precisato Marnati – che li gestiranno in autonomia e i cui risultati verranno caricati sulla piattaforma Covid, così come quelli di aziende private, Residenze sanitarie assistite, strutture per disabili, per minori e carceri.
Domenico Rossi (Pd) ha rilevato che nella prima fase dell’emergenza il numero di tamponi processato in Piemonte è stato nettamente inferiore a quello di altre Regioni e che la rete dei laboratori è stata potenziata solo dopo la diffusione del virus all’interno delle Rsa: “Una situazione che è continuata anche nella fase 2 – ha sottolineato – fino alla metà di ottobre. Questa decisione non ha influito sulla crescita dei contagi e il numero dei ricoverati?”.
Carlo Riva Vercellotti (Fi) ha chiesto chiarimenti in merito a numeri e tempistiche di consegna dei tamponi rapidi in provincia di Vercelli, dove attualmente ne sono arrivate solo poche migliaia, nonché aggiornamenti sulla possibilità di test diagnostici rapidissimi, su cui il Veneto sta già lavorando e che anche altre Regioni stanno promuovendo.
Marco Grimaldi (Luv) ha domandato quando si riprenderà a fare tamponi ai conviventi asintomatici di positivi accertati, mentre Francesca Frediani (M5s) ha chiesto precisazioni sul caricamento dei dati dei tamponi processati sulla piattaforma Covid e sulla comunicazione degli esiti ai cittadini.
Infine, requisiti dei tamponi rapidi e numero di tamponi acquistati direttamente dai privati sono stati oggetto delle domande di Alessandro Stecco e Gianluca Gavazza(Lega).

Trm, “Notariato birmano?” Prosegue la protesta del prof. Mattei, Comitato Rodota’

Riceviamo e di seguito pubblichiamo il comunicato del Comitato Rodotà per la difesa dei beni pubblici e comuni

 

I titolari di pubbliche funzioni come i Notai non possono ricoprire un incarico di console onorario di un paese straniero: questo è quanto espressamente affermato nel Cerimoniale Diplomatico della Repubblica Italiana a pag. 41 della voce “Console onorario”.

Questo divieto, per non passare in cavalleria, dovrebbe quanto meno obbligare ad una separatezza formale assoluta fra le due funzioni.

Prosegue dunque la protesta di Ugo Mattei, professore di Diritto Civile dell’Università di Torino e presidente del Comitato Rodotà per la difesa dei beni pubblici e comuni, contro la vendita da parte del Comune di Torino del proprio pacchetto azionario di controllo della società TRM che gestisce l’inceneritore sito in località Gerbido.
Giovedì scorso Mattei, che manifestava assieme ad altri cittadini davanti allo Studio del Notaio Ganelli in Torino dove si redigeva la modifica dello Statuto TRM che consente al Comune di Torino di vendere ai privati, aveva chiesto di assistere, facendo valere il proprio diritto a partecipare in presenza, “in quanto cittadino titolare di un interesse legittimo al destino del patrimonio pubblico”. Due guardie giurate, che evidentemente eseguivano ordini impartiti dalla struttura “Leading Law” in Corso Galileo Ferraris 73, che raggruppa nello stesso stabile e sotto la stessa targa tanto il Notaio Ganelli quanto il Consolato del Myanmar, però, con grande sorpresa del professore di diritto civile, glielo impedivano, sostenendo che lo studio Ganelli non è accessibile al pubblico italiano in quanto sede di consolato straniero (del Myanmar, in passato chiamato Birmania) dotata di immunità diplomatica.

A seguito dell’incidente, il Comitato Rodotà, che insieme a Sinistra Popolare, Rifiuti Zero Torino, al circolo torinese di Italexit con Paragone e ad altri si batte contro la vendita ai privati di TRM, ha presentato un esposto al consiglio notarile nazionale e a quello di Torino in cui si afferma la gravità inaudita per la credibilità stessa del notariato, istituzione garante della legalità, del fatto che il notaio Ganelli, titolare di sigillo rilasciato dallo Stato italiano, eserciti la sua professione in una sede che cerca di sottrarsi alla giurisdizione nazionale e al pubblico italiano. Il nostro Ministero Esteri nel Cerimoniale Diplomatico della Repubblica indica esplicitamente come inammissibile che un titolare di pubbliche funzioni come quella notarile sia anche console onorario straniero. “Si ritiene infatti che il cittadino non possa essere un organo dello Stato italiano e, nel contempo, un organo di un altro Stato” (pag 42).