ilTorinese

Mani torinesi per disegnare una gigantesca “Divina Commedia”

Enrico Mazzone è nato e cresciuto a Torino, leva 1982. Ha frequentato il liceo Scientifico e l’Accademia Albertina sotto la cattedra di Scenografia Teatrale. Lo intervistiamo per conoscere i dettagli del protetto che sta realizzando: una tela gigante, da lui disegnata, di 97 metri per 4, dedicata alla Divina Commedia.

“Nel 2014 Viaggio in Islanda, – ci racconta – dove trovo lavoro per 10 mesi come aiuto cuoco in una tavola calda, ma alla richiesta di presenza in una residenza d’artista a Rauma , grazie ad Hannele Kolsio, ho la possibilità’ di insegnare arte e disegno in un liceo per tre mesi. Un altra residenza mi viene concessa ad Upernavik, un’isoletta della Groenlandia Settentrionale. Aiutato e supportato dalla fondazione Magneti e dal Privato Livio Lolli , riesco a viaggiare e fermarmi per due mesi, in cui studio nella notte artica le costellazioni, che , in un preludio catartico mi portano ad immaginare i paesaggi incredibili”.
Poi la scoperta del grande rotolo di carta…
“Di ritorno a Rauma ( Finlandia ), dopo un estate da decoratore, per guadagnare la sopravvivenza di un affitto, scopro la cartiera UPM, e in una visita richiesta, mi viene regalato un rotolo di carta da 97 metri di lunghezza x 4 di altezza. Un errore di grammatura, anni prima portò’ la bobina a non essere utilizzabile, e la mia richiesta di averlo per creare arte, mi diede fortuna”.
L’idea di disegnarci sopra immagini dedicate all’opera di Dante le venne subito?
“Sì, iniziai  a comporre dal 13simo canto gli scenari della Divina commedia, in cui gli alberi presero la parola per raccontare la loro storia, su quella che rimane a tutti gli effetti la loro anima, ovvero la carta medesima…
Quanto le manca per concludere l’opera?
“Oggigiorno mi ritrovo a Ravenna, ospite felice di Leonardo Spadoni e Beatrice Bassi, i quali, contattati da Vittorio Sgarbi, mi danno la possibilità’ in tempi non facili di concludere gli ultimi 16 metri”.
Ha suscitato anche l’interesse di un regista…
“E’ vero, il regista Simon Bergman, finlandese vorrebbe scendere a dicembre 2020 Da Helsinki per filmare gli ultimi metri di lavoro per le  tv nazionali finlandesi (Yle1, Yle2, Yle 3) come reportage.
Enrico ci illustra qualche dato tecnico del  disegno: “E’ figurativo e riprende una tecnica puntinata che ricorda antiche litografie e incisioni tardo rinascimentali. Puntinato e graffiato a matita. sono agli ultimi canti del Paradiso, e conto di terminarlo a gennaio 2021 per una prossima esposizione calcando il settecentenario della morte di Dante”.
E dove sarà esposto?
“A causa degli attuali dpcm, il luogo deve essere ancora deciso e stabilito”.
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Nelle foto:

1 Con l’amica Liliana, in visita da Alba

2 Particolare del disegno (cielo di Venere) 

3 con l’intervistatrice Maria Regina De Dominicis al Mercato Coperto

Disordini e vetrine spaccate in via Roma. Scene di guerriglia urbana

Fumogeni, petardi,  bombe carta e alcune  vetrine spaccate in via Roma. Negozi del centro saccheggiati

Mentre non si sono registrati incidenti nella manifestazione di protesta contro il dpcm tenutasi in piazza Vittorio, in quella di piazza Castello un gruppo di violenti infiltratisi tra i partecipanti ha dato il peggio di se’scatenando scene di guerriglia urbana.

La polizia ha effettuato una carica e alcune persone sono state fermate. Tre feriti lievemente sono stati medicati.

 

Gli scontri con la polizia si sono verificati anche in piazza Castello, dove sono stati dati alle fiamme cassonetti dei rifiuti.

Sono stati fermati alcuni ultras di Juve e Toro, una decina.

Rinascente ospita i brand vincitori dei Torino Fashion Week digital Awards

Fino al 12 novembre Rinascente Torino ospita i brand vincitori dei Torino Fashion Week digital Awards selezionati dal prestigioso store e da CNA Federmoda e Banca Cooperativa di Cherasco BCC: Gerardo Orlando, special guest dell’evento, Afrozan, Nicole Baratta ed Elena Imberti, Laura Artuffo, Barbara Montagnoli. Hangover ha invece selezionato MED, che esporrà per 2 mesi all’interno dello showroom, mentre gli stilisti Alberto Miceli, La Churaca, Miruna Modart Flower, Ambra Dodaj, Filoco, Maria Rita Ferlito saranno presso Mondo store per 1 mese.

Quest’anno Torino Fashion Week ha creduto nel digitale ed ha vinto. Le sfilate che ha organizzato a porte chiuse in Rinascente dal 3 al 9 ottobre, e che sono state trasmesse in live streaming sul sito www.torino-fashion-week.eu, hanno fatto registrare 1.051.310 di contatti, così suddivisi: sito 418.838, Facebook 411.083, Instagram 221.389.

L’edizione 2020 ha promosso la moda balcanica con gli stilisti di Help e Dress for Success Serbia. Help è un’organizzazione internazionale con sede a Bonn che si occupa di assistenza in caso di emergenza e aiuta chi ha bisogno di raggiungere l’autosufficienza. Dress for Success Serbia è un’associazione no-profit internazionale che supporta le donne in difficoltà economica o disoccupate a sviluppare la fiducia in loro stesse e a raggiungere l’indipendenza attraverso una rete di supporto. I 40 designers hanno presentato una capsule per raccontare la moda balcanica dei diversi paesi: Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania, Kosovo, Macedonia e Croazia.

La quinta edizione della TFW ha dato anche grande risalto al made in Italy e i protagonisti sono stati stilisti italiani o stranieri che vivono a Torino o in Italia e che contribuiscono attivamente a sostenere l’economia nazionale. Dopo Le DangeRouge e Ginevra Von Drom, Sel.Dì, Laura is Glue, Elsa Lopreiato e Med, in passerella il 3 ottobre, lunedì 5 e martedì 6 hanno sfilato i fashion designer di CNA Federmoda Atelier Barbara Montagnoli, Elena Imberti e Nicole Baratta, Olesea Suharenco, Giannaesse, La Curaca, Maria Rita Ferlito, Verman’s Style, Regina Guasco Atelier e Miruna Mod’art Flowers, Miss Little C, Nazarena Vesentini. Il 7 ottobre è stata la volta dei vincitori del Torino Fashion Week Awarads 2019 ovvero Adelyur Fashion, Aurora Leopardi, Scialabà Jewels e Atelier Beaumont. L’8 ottobre, per la moda inclusiva, sono state protagoniste le borse create dagli studenti dell’Accademia Italiana di Moda e Couture di Torino, Lineapelle – la business experience ideata e promossa dalla conceria italiana, la più importante fiera mondiale della pelle e di tutto il settore che le gravita attorno – e U.I.L.D.M. sezione di Torino (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Oltre a loro gli stilisti Amichcouture e Kajal.

L’evento è stato caratterizzato da sfilate in streaming, talk on line con prestigiosi speakers internazionali del settore moda, 4 giorni di B2B, e-commerce per i fashion designers e un’importante partnership con CBI Camera Buyer Italia. La quinta edizione si è trasformata in digitale grazie ad una Web APP che ha proposto i diversi incontri ed ha connesso i protagonisti dell’evento, i buyers e i viewers in ogni parte del mondo. Con Torino Fashion Week 2020 è nato quindi un HUB della moda emergente e si è delineato il nuovo futuro del fashion show. Grazie all’APP i viewers – ovvero il pubblico, i buyers e gli operatori del settore – hanno potuto seguire sia le sfilate sia la consegna del premio, entrare virtualmente nel backstage e conoscere gli stilisti emergenti, i designer internazionali e i marchi di nicchia attraverso le interviste. Nuova, veloce e facile da utilizzare, la Web APP include una ricca sezione e-commerce in cui i consumatori hanno la possibilità di acquistare online i capi dei fashion designers emergenti, mentre i buyers e i rivenditori possono ordinare gli outfit della nuova stagione ed hanno tutta una serie di servizi dedicati.

Naturalmente non è mancata l’anima business del format con webinar destinati alle PMI, alle start up e agli imprenditori del settore tessile e fashion e una serie di incontri internazionali online dedicati al B2B e organizzati tramite la piattaforma b2match. Come ogni anno si è tenuto infatti il Torino Fashion Match organizzato da Unioncamere Piemonte nell’ambito della rete Enterprise Europe Network e del Sector Group Textile and Fashion di cui l’ente è partner. La rete EEN, creata dalla Commissione Europea per supportare l’attività imprenditoriale e la crescita delle imprese europee, in particolare delle PMI, si articola in circa 600 punti di contatto organizzati in consorzi dislocati in oltre 50 Paesi. A conferma del successo del B2B Torino Fashion Match, nel 2019 l’evento ha ricevuto il premio come miglior Best Practice tra tutte le attività di B2B svolte nell’ambito dei 17 Sector Groups della rete EEN. La Commissione Europea e la sua Agenzia per le Piccole e Medie Imprese lo hanno premiato per l’impatto innovativo, per la visibilità mediatica che offre alle imprese e alla rete stessa e per il potenziale di networking che genera favorendo la nascita di collaborazioni internazionali.

Alla GAM nuovo allestimento per le collezioni del Novecento

Da De Chirico a Andy Warhol, fino alla “Gibigianna” di Gallizio e al pop-concettuale di Paolini

Diciannove spazi concepiti secondo un nuovo iter espositivo “che intende restituire la centralità all’opera d’arte”. E un look decisamente rinnovato, con ambienti ridisegnati e ridefiniti “per permettere il confronto e consentire il paragone necessario tra opera e opera”: dal 26 settembre scorso alla GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino va in scena il nuovo allestimento del Novecento storico – fra nuove acquisizioni e opere che riemergono dal caveau, le preziose “stanze del tesoro” come le chiamava il grande fotografo Mauro Fiorese – curato dallo stesso direttore del Museo di via Magenta, Riccardo Passoni.

Un allestimento che vuole, ancor meglio di prima, rimarcare il “primato dell’opera”, privilegiando “un taglio storico-artistico, ma anche dando il giusto rilievo alla storia delle collezioni civiche nel panorama artistico torinese, nazionale e internazionale”. Una composita e corposa, ma già sfiorata dalle metafisiche suggestioni dell’enigma, “Natura morta con salame” opera di Giorgio De Chirico, datata 1919, apre il percorso espostivo in una prima sala che accanto al maestro di Volo, vede riunite opere di Giorgio Morandi (le sue tarde ed essenziali “Nature Morte”) e di Filippo De Pisis; tre figure fra quelle che maggiormente hanno influito sull’arte italiana e internazionale del Novecento. Godibilissima e fascinosa premessa a quanto, sala dopo sala, ci scorre dinanzi attraverso capolavori che vanno dalle “Avanguardie storiche” – con le opere di Umberto Boccioni, Gino Severini, Giacomo Balla, Enrico Prampolini, Otto Dix, Max Ernst, Paul Klee e Francis Picabia – fino alla Torino dell’arte fra le due guerre mondiali (con le opere dei “Sei”) e alla riscoperta di Amedeo Modigliani (“La ragazza rossa” arrivata al Museo in occasione del Centenario dell’Unità d’Italia) e alla sua forte influenza, anche attraverso gli studi di Lionello Venturi, proprio sugli artisti subalpini dell’epoca.

Seguono, in un’avventura di passi e funambolici salti della memoria e della mente, le sezioni dedicate all’“Arte astratta italiana” in cui troviamo le tracce indelebili lasciate da grandi maestri, quali Fausto Melotti, Osvaldo Licini e la “Scultura astratta” del ’34 di Lucio Fontana, accanto alle sorprendenti acquisizioni di arte internazionale nel periodo post bellico che portano le firme di Marc Chagall (con il piccolo, magico “Dans mon pays” del ’43), la drammatica grafia di Hans Hartung, fino alle magie creative di Pierre Soulages, Tal Coat, Pablo Picasso e la sinteticità plastica di Jean Arp o quella più aggressiva di Eduardo Chillida. Dall’astratto all’“Informale” degli anni Cinquanta: di sala in sala si ha l’impressione netta che l’Arte del Novecento non potesse che compiere queste strane e meravigliose giravolte. Con passaggi di testimone fortemente legati fra loro. Quasi inevitabili. Eredi scontati gli uni degli altri. Dall’“Informale di segno” di Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi e Antonio Sanfilippo si scivola dunque, senza troppi sussulti, alle libere visioni paesistiche di Renato Birolli, Ennio Morlotti e Vasco Bendini fino al linguaggio più vigoroso di Emilio Vedova e all’originale coinvolgimento dei torinesi Piero Ruggeri, Sergio Saroni, Giacomo Soffiantino e Paola Levi Montalcini.

Di qui il passo breve al “facile linguaggio” del “New Dada” e della “Pop Art” italiana e straniera – con le ingegnose creazioni di Piero Manzoni, Louise Nevelson, Yves Klein e Andy Warhol, assicurato in rassegna per 80milioni – fino all’esperienza dell“Arte Povera”, teorizzata nel ’67 da Germano Celant e solo nel ’70 approdata nelle sale di un Museo. Guarda caso, proprio alla nostra GAM. Dove troviamo la totale anarchia estetica e l’uso libero di materiali, i più eterodossi, di Pier Paolo Calzolari, Mario Merz, Giuseppe Penone via via fino a Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio. Sale personali sono infine e doverosamente dedicate, per il ruolo da loro svolto nell’indicare strade nuove e magistrali nell’evoluzione del percorso artistico nazionale e internazionale, a Felice Casorati, ad Arturo Martini, ad Alberto Burri e a Lucio Fontana. Autentiche chicche, poste in lodevole evidenza dal nuovo allestimento espositivo, il ciclo narrativo “favolistico” della “Gibigianna” dell’albese Pinot Gallizio e l’apparente fragilità del “Requiem” di Giulio Paolini, artista che ha saputo saggiamente indicarci “l’esigenza di mantenere sempre un rapporto necessitante con la storia dell’arte, i suoi segni e richiami, e il loro valore per una vivificazione concettuale della forma”.

Gianni Milani

 

“Il primato dell’opera”
GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta 31, Torino; tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it
Orari: giov. e ven. 12/19, sab. e dom. 10/19

 

Nelle foto

– Allestimento Sala “dada” e “pop”, con opere di Yves Klein, Andy Warhol e Pino Pascali (Photo Robino)
– Giorgio De Chirico: “Natura morta con salame”, olio su tela, 1919
– Marc Chagall: “Dans mon pays”, guazzo e tempera su carta, 1943
– Pinot Gallizio: “La Gibigianna”, olio su tela, 1960
– Giulio Paolini: “Requiem”, materiali vari, 2003/2004

In piena notte sul tetto di un’auto inveisce contro l’ex titolare

Poco prima aveva aggredito la madre, arrestato 

La scorsa notte gli agenti del commissariato Ivrea e Banchette hanno ricevuto la segnalazione di un soggetto, in piedi sul tetto di un veicolo parcheggiato, intento ad inveire contro il balcone di uno stabile. Oggetto delle ingiurie, il suo ex titolare. L’uomo, cittadino italiano di 33 anni, si mostra da subito poco collaborativo con i poliziotti giunti sul posto e, una volta sceso dall’autovettura, questi ha iniziato a sferrare calci contro la portiera della Volante, minacciando gli operatori e tentando più volte di sottrarsi al controllo. Una volta bloccato, il reo viene condotto presso il commissariato. L’ex titolare dichiara agli agenti di aver conosciuto l’uomo la scorsa estate e di aver interrotto in seguito il loro rapporto professionale a causa della sua scarsa affidabilità. In fase di accertamenti emerge come il trentatreenne, poco prima di recarsi sotto casa dell’ex datore di lavoro, aveva dato in escandescenze presso la propria abitazione, aggredendo la madre e mettendo a soqquadro la cucina.

L’uomo, con precedenti specifici di Polizia ed un ammonimento emesso dal Questore di Torino a maggio dello scorso anno, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e denunciato per danneggiamento, resistenza e minaccia a P.U.

Costanzo (M5S): “Soddisfazione per riconoscimento emergenza maltempo”

 Per  i comuni di  San Mauro, Castiglione e Baldissero 

Apprendo con soddisfazione il riconoscimento  dal Consiglio dei Ministri  dello stato di emergenza per i danni causati dal maltempo in Piemonte e Liguria ad inizio di questo mese di ottobre e negli scorsi mesi di maggio e giugno 2020 nei comuni di Baldissero Torinese, di Castiglione Torinese e di San Mauro Torinese della  città metropolitana di Torino. Per questi ultimi, prosegue Costanzo, é stata stanziata la somma di 530.000 euro a carico del Fondo per le emergenze nazionali.

Lo stanziamento è al momento pari a 15 milioni di euro per la nostra regione, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, ma si tratta solo di una prima tranche in attesa che venga completato il dettaglio delle ulteriori esigenze.

“Siamo di fronte a un primo, tangibile segno di attenzione dopo quelle tremende giornate che hanno lasciato segni terribili sui nostri territori e sulle popolazioni. Presto verranno impegnate altre risorse per soddisfare le necessità e sostenere la ricostruzione delle zone colpite”conclude la deputata torinese Jessica Costanzo.

Tutto sulle terapie ormonali in menopausa

L’Accademia di Medicina di Torino organizza il 3 novembre alle ore 21 una seduta scientifica dal titolo “Terapie ormonali in menopausa: storia e attualità”.

Dopo un’introduzione curata dal presidente dell’Accademia, Giancarlo Isaia, professore di Medicina interna e Geriatria, intervengono sul tema, Carlo Campagnoli e Mario Gallo. Carlo Campagnoli è stato Primario di Ginecologia Endocrinologica all’Ospedale Sant’Anna di Torino, Mario Gallo è direttore della struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia presso il Presidio Ospedaliero di Cirié-Lanzo. In ottemperanza alle disposizioni dell’ultimo DPCM relative alle misure di contenimento della pandemia, si potrà seguire l’incontro solo collegandosi al sito www.accademiadimedicina.unito.it.

Dalla Regione 6 milioni per il Terzo Settore

Ammonta a 6 milioni di euro la dotazione messa a disposizione dalla Regione Piemonte per il Terzo Settore con la pubblicazione del nuovo bando.

“Un importo eccezionale rispetto alle precedenti annualità”, puntualizza l’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino, che mette in evidenza i diversi aspetti innovativi: “Per la prima volta, oltre ai destinatari consueti, si rivolge anche alle Fondazioni non di origine bancaria; inoltre, aspetto a cui tengo particolarmente, amplia la portata degli obiettivi a cui è finalizzato, ponendo accanto al contrasto alle povertà e alle ineguaglianze anche la promozione dell’agricoltura sostenibile e del benessere, il contrasto alla povertà educativa e il tema attuale delle città e degli insediamenti umani inclusivi e sostenibili”.

Per quanto riguarda la suddivisione delle risorse fra i diversi ambiti che costituiranno le tre distinte graduatorie, Caucino fa presente che “abbiamo concordato con il mondo del Terzo Settore che il 55% dei finanziamenti, oltre 3,25 milioni, sarà destinato alle 3.300 organizzazioni di volontariato, il 40%, circa 2,36 milioni, alle oltre 600 associazioni di promozione sociale con 2.000 articolazioni territoriali, e il restante 5%, 295.000 euro, alle 293 fondazioni non bancarie”.

Importante anche l’aspetto legato all’accessibilità al bando. “Per andare incontro anche alle piccole realtà territoriali – precisa l’assessore Caucino – una sezione delle tre graduatorie è previsto che sia dedicata ai progetti di dimensione contenuta, con importo tra 10.000 e 30.000 euro e un cofinanziamento del 10%. Gli altri progetti, che prevedono un finanziamento fra i 30.000 e i 100.000 euro, prevedono una quota di risorse proprie del 20%”.

“L’Amministrazione regionale – conclude Chiara Caucino – deve rivolgere un sincero ringraziamento allo straordinario mondo del volontariato per gli sforzi che ha profuso nel supportare i cittadini più vulnerabili, anche e soprattutto nel corso dell’epidemia. Senza il lavoro silenzioso e incessante che i volontari svolgono quotidianamente in ogni campo del sociale, con ammirevole passione e abnegazione, noi tutti, partendo dalle Istituzioni, saremmo più poveri. Il loro apporto inestimabile merita di essere sostenuto e incentivato sempre di più”.

Il testo del bando è pubblicato su https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/sostegno-progetti-rilevanza-locale-promossi-soggetti-terzo-settore

 

La 500 elettrica salverà l’automotive targato Torino?

La produzione della 500 elettrica ha preso il via in queste ore  a Mirafiori, su due turni per un totale di 300 vetture al giorno. Sono previste 270 nuove assunzioni

Molte speranze di Fca puntano sulla nuova 500 elettrica, prodotta nel più grande e storico impianto funzionante al mondo del gruppo, che conta  20.000 lavoratori, tra operai e attività collegate. L’investimento complessivo è di 700 milioni di euro, tra costi di progettazione, sviluppo, ingegneria e costruzione della linea. Un’iniezione di fiducia per la salvezza dell’automotive targato Torino.

Torino, ore 18: serrande abbassate

Torino. Ore 18: serrata rispettata anti covid, per controllare la pandemia.

È andato in scena, nel pomeriggio, il mini lockdown deciso dal Governo del presidente Conte. Sembra d’esser tornati indietro di 7 mesi fa quando il lockdown generale chiuse tutta Italia per 90 giorni.
Strade deserte, esercizi commerciali chiusi con tanti esercenti rimasti affianco dei loro negozi, assorti in mille pensieri e preoccupazioni. Riapriranno? Dopo tanti sacrifici per normare i locali si ritrovano punto da capo. Idem per palestre, piscine, cinema e teatri. La maggior parte delle persone interpellate, esercenti e clienti, tutti concordi nell’affermare che erano i luoghi più sicuri e meglio controllati. Aspettiamo 1 mese e vedremo. La situazione è di nuovo complicata, occorre reagire certo, ma le necessità rimangono sostanzialmente due: rinforzare la sanità concentrandosi sull’assunzione immediata di medici ed infermieri, aumentare posti letti e reparti di terapia intensiva negli ospedali. Aggiungere mezzi pubblici e corse per evitare il sovraffollamento su tram ed autobus che c’è sempre stato negli ultimi mesi.

Vincenzo Grassano