ilTorinese

Il Museo Egizio si racconta in piemontese

Otto le clip del progetto “Dalle Alpi alle Piramidi. Piccole storie di piemontesi illustri” realizzate in collaborazione col Centro Studi Piemontesi e patrocinate dalla Regione Piemonte

                Il cammino di riscoperta delle proprie radici intrapreso dal Museo Egizio in vista della celebrazione dei suoi 200 anni di vita nel 2024, avviato nell’autunno scorso con il riallestimento delle cosiddette “sale storiche” dedicate alla genesi della collezione egittologica torinese, vive oggi una nuova e inedita tappa. Un’operazione culturale il cui protagonista è la “lingua” della Torino dell’800, il tempo in cui l’istituzione vide la luce: il piemontese è infatti stato scelto come strumento per un viaggio narrativo sul filo della memoria che racconta la storia del Museo Egizio e dei personaggi che l’hanno reso grande.  Nascono così le otto clip del progetto “Dalle Alpi alle Piramidi. Piccole storie di piemontesi illustri” che, nel vero senso della parola, ridà voce, con la parlata del loro tempo (con sottotitoli in italiano), ad alcune delle più autorevoli figure del passato del Museo, ciascuna legata a una provincia della nostra regione. Sarà quindi possibile ascoltare in perfetto piemontese le vicende di Bernardino Drovetti nel video dedicato alla provincia di Torino, quelle del casalese Carlo Vidua per la provincia di Alessandria, conoscere l’astigiano Leonetto Ottolenghi, il biellese Ernesto Schiaparelli, per la provincia di Cuneo il monregalese Giulio Cordero di San Quintino, per quella di Novara Stefano Molli, natio di Borgomanero, mentre la provincia di Vercelli sarà rappresentata da Virginio Rosa e quella del Verbano Cusio Ossola da Giuseppe Botti. Nel corso dei mesi di novembre e dicembre, ogni martedì con cadenza settimanale, i canali social del Museo Egizio proporranno otto storie esclusive, offrendo al pubblico, con la collaborazione del Centro Studi Piemontesi/Ca dë Studi Piemontèis,  non soltanto l’opportunità di riscoprire la lingua piemontese quale patrimonio linguistico accessibile, ridando vigore e dignità alla cultura regionale, studiata e vissuta in chiave europea e internazionale, ma anche l’occasione per dare un volto ai protagonisti di grandi imprese e guardare da una nuova prospettiva al legame fra il Piemonte e l’antico Egitto.

“Dalle Alpi alle Piramidi. Piccole storie di piemontesi illustri”

(3 novembre CUNEO e Giulio Cordero di San Quintino. Lo studioso che trasferisce e ordina la collezione a Torino)

10 novembre ALESSANDRIA e Carlo Vidua.  L’intellettuale viaggiatore che suggerisce l’acquisto al re.

17 novembre ASTI e Leonetto Ottolenghi. Quando il collezionismo si traduce in un patrimonio della collettività.

24 novembre BIELLA ed Ernesto Schiaparelli. La straordinaria scoperta della tomba intatta di Kha e Merit

1° dicembre NOVARA e Stefano Molli. L’architetto che servì la causa dell’egittologia italiana.

8 dicembre VERCELLI e Virginio Rosa. La passione per l’antico Egitto che rende immortali.

15 dicembre Il VERBANO CUSIO OSSOLA e Giuseppe Botti. Il primo demotista dell’egittologia italiana.

22 dicembre TORINO e Bernardino Drovetti. L’avventuroso diplomatico che raccolse la collezione di antichità egizie.

Vedi il trailer del Progetto al link: https://youtu.be/hvyme15OX6U

E la prima clip, Provincia di Cuneo: https://youtu.be/zZ7tz7Ad9sk

“Dalla parte delle donne che resistono”, presidio mercoledì

#iostoconEddi Presidio per l’appello contro la sorveglianza speciale – 12/11
Il 12 novembre davanti al Palazzo di Giustizia di Torino alle 9:00 si terrà il presidio per chiedere il ritiro della misura di sorveglianza speciale decisa dalla procura di Torino, nei confronti di Maria Edgarda Marcucci .
Nel 2017 Maria Edgarda Marcucci è partita per la Siria, unendosi alle Ypj, unità di difese delle donne in Siria del Nord, per combattere l’isis al fianco delle donne curde. Una volta tornata in Italia, la procura di Torino e la Questura la ritengono socialmente pericolosa. Viene quindi applicata la misura di sorveglianza speciale.
Assistiamo, come spesso accade, allo scenario assurdo dove, chi combatte per la libertà, si trova privato di tale diritto.
In una sua diretta pronuncia le parole di Anna Campbell, femminista e combattente, morta ad Afrin nel marzo scorso:
“Se ami abbastanza il tuo popolo da lottare e morire per esso, allora sarai in grado di lottare o morire per tutti i popoli del mondo”
 
L’ingiustizia non cambia la sua essenza quando insorge lontana da noi. Una cosa ingiusta continua a rimanere ingiusta in ogni luogo. Ma a cambiare spesso è il nostro comportamento nei confronti di quest’ultima, quando una cosa si presenta in un luogo che reputiamo lontano dal nostro, riusciamo con più facilità ad ignorarla. Così nell’indifferenza perdiamo la nostra empatia, quando in quei luoghi, che percepiamo così lontani da noi, le persone perdono i loro diritti o la loro vita.
Come può sentirsi, una persona che lotta per la propria libertà, circondata dall’indifferenza?
Quando l’Europa e l’Italia anzichè offrire aiuto e protezione continuano a finanziare sistemi mortali nei loro confronti?!
Se fossimo al loro posto come potremmo sentirci?
Sicuramente tuttx vorremmo persone come Maria Edgarda disposte ad aiutarci. 
Mi domando come si possa giudicare una donna, con il coraggio che ha avuto Maria Edgarda Marcucci, come persona “socialmente pericolosa” quando ha lottato più volte per i diritti di altre persone o ambientali in Italia, e ha messo a rischio la sua vita per sostenere i diritti delle donne curde, in Siria.
Personalmente, da donna e cittadina di questo paese, mi sento protetta da persone come Maria Edgarda, disposte a lottare per la libertà degli altri.
 
La libertà è un concetto ancora indefinito nella nostra società. Noi ci sentiamo liberi?
Liberi di dire la verità o di difendere qualcuno da un’ingiustizia?
Si stima che più di tre persone ogni settimana vengano uccise solo per difendere l’ambiente in cui viviamo.
Quante ingiustizie passano vicino o lontano dai nostri occhi ogni giorno e quante volte ci sentiamo impotenti?
Non lasciamoci sovrastare da questo senso d’impotenza e non lasciamo che la nostra umanità venga annientata dall’indifferenza.
Uniamoci per la libertà di tuttx, contro la cultura del dominio.
Uniamoci per sostenere Maria Edgarda al processo di Torino, come farebbe lei se ci trovassimo al suo posto.
Concludo con le parole di Steve Best prese dal suo libro ”Liberazione Totale”: ” i movimenti di liberazione umana, animale e del pianeta hanno disperatamente bisogno gli uni degli altri, le debolezze e i limiti di ognuno possono essere superati solamente attraverso la forza e il contributo reciproco ”.

Vi invito a rimanere aggiornati sul profilo instagram di Maria Edgarda:

di approfondire attraverso le sue dirette Facebook e attraverso il libro ”Dove Sei?” di Roberta Lena , mamma di Eddi e di partecipare all’evento #iostoconEddi – Presidio per l’appello contro la sorveglianza speciale – 12/11
Riporto qui l’aggiornamento di oggi:
COSA POSSIAMO FARE PER EDDI?
(VERSIONE AGGIORNATA)
?Dedica una storia ad Eddi in vista del presidio!?
?Fai una storia su Facebook
(selfie, immagine, due righe di solidarietà…)
Ricordati di taggare la pagina Noi stiamo con chi combatte l’lsis (@noistiamoconchicombatteisis) e Maria Edgarda Marcucci (@mariaedgardamarcucci)
Sara Sciammaro

Ferrante Aporti: “aggressione alla Polizia Penitenziaria”

Riceviamo e pubblichiamo / “E’ pesante il bilancio dell’ennesima aggressione subita dai poliziotti penitenziari durante lo svolgimento del proprio servizio presso l’istituto Penale per minorenni di Torino”. 

Nella mattinata di lunedì , un detenuto di origine  Tunisine  ristretto presso l’istituto penale per minorenni Ferrante Aporti di Torino si rifiutava di rientrare nella sua camera detentiva, senza alcun apparente motivo aggrediva violentemente tre agenti i quali sono dovuti ricorrere alle cure del locale Pronto Soccorso riportando contusioni varie con prognosi dai 11 ai sei giorni.

Nei momenti di grande concitazione successivi al drammatico evento, il personale interessato ha riportato alla calma il detenuto ripristinando l’ordine e la sicurezza all’interno del reparto.

Il Si.N.A.P.Pe, augura una prontissima guarigione ai colleghi tristemente coinvolti e si congratula con gli stessi per la professionalità dimostrata.

Pasquale Baiano – segretario Nazionale Giustizia Minorile Si.N.A.P.Pe

La Polfer sgomina la banda di baby rapinatori

La polizia ferroviaria di Torino ha identificato i componenti di una banda considerata responsabile di rapine a bordo dei treni regionali della linea Torino-Savona. Sono sei le misure cautelari emesse, di cui quattro in carcere e per gli altri a piede libero.

Le vittime, in particolare giovani, venivano accerchiate mentre erano sedute nella carrozza; minacciate con coltelli, tubi metallici o bastoni e costrette a consegnare  denaro e gioielli e anche vestiti. Gli investigatori sono stati aiutati nell’indagine dai social network e dalle immagini di videosorveglianza, che hanno ripreso i componenti della banda durante le rapine e mentre fuggivano. I componenti della banda sono 8 magrebini e due italiani, tra i quali tre minori.

(In)contro il muro

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TORINO VISTA DAL MARE /2 Camminare per conoscere. Un’immagine semplice ma efficace che descrive al meglio uno dei migliori modi per scoprire una nuova città.

Abituarsi a nuovi paesaggi, differenti abitudini di quartiere, spesso è difficile, ma passeggiando tra le vie e le piazze più battute, per poi allontanarsi e perdersi in quelle meno trafficate permette di appropriarsene, cogliendo scenari, scorci e dettagli che spesso si perdono nella frenesia del quotidiano. Torino – io che vengo dal mare – provo a scoprirla così, raccontandola per impadronirmene allo stesso tempo.

Ci risiamo, siamo tornati a parlare di quella ormai conosciuta situazione, chiamata lockdown. Nuovamente bar e ristoranti chiusi (non ce ne vogliano gli esercenti, ma forse potrebbe essere il momento giusto per perdere qualche chilo di troppo), stesso destino per cinema e teatri (chi può dirlo, magari, alla riapertura incominceremo per davvero ad andarci), per non parlare di musei e siti culturali. Insomma, le nostre abitudini o presunti tali, hanno subito una nuova stretta.

Di necessità virtù, ce lo siamo detti a marzo, ritorniamo a ripetercelo a novembre. Come trarre vantaggio da ciò? Anche in questo caso la saggezza dei proverbi viene in nostro aiuto, Se Maometto non va alla Montagna è la Montagna che va da Maometto.

Facile a dirsi, ma forse non lo è. Provare ad aprire uno dei tanti libri non letti che abbiamo ancora in casa; guardare i film non visti; ascoltare buona musica che non conosciamo; nella loro semplicità sarebbe già un passo avanti. In questo tutti i mezzi virtuali, dai social network ai live in streaming dei siti che si offrono all’emergenza, sono a nostra disposizione.

Controcorrente e sempre dal lato un po’ più disagiato sembra invece l’arte. I musei e le gallerie d’arte sono chiusi, quindi l’unica cosa che ci resta sembra guardarla tra le foto di libri e siti online.

In realtà anche qui una soluzione potrebbe esserci. Capita a volteche anche l’arte bussa alla tua porta, addirittura alla tua finestra.Penserete che sia pazza e forse lo sono, ma non in questo caso.

Vivo a Torino da molto poco e molto è ancora da visitare e la situazione si è nettamente complicata dal momento che anche camminare risulta vietato (decisamente non il momento perfetto per fare la turista). A questo punto entra in gioco da una parte la fortuna e dall’altra l’arte.

La fortuna sta nel fatto che ogni giorno affacciandomi al balcone ho la possibilità di godere del piacere di osservare qualcosa di bello. L’arte è invece rappresentata dall’opera murale di Camilla Falsini.

Un grande, gigantesco e colorato disegno appare tra i palazzi del mio nuovo quartiere. La pittrice ed illustratrice romana ha realizzato infatti per la città di Torino un murales dedicato a Christine de Pizan, che in un’epoca lontana come il XIV secolo è riuscita ad essere scrittrice e donna coraggiosa. Il murale lo ha realizzato all’interno di un più ampio progetto, il TOward 2030 What are you doing?, del quale ne rappresenta il Goal 5 – “Parità di genere”, progetto di arte urbana che punta alla riqualifica e sostenibilità del territorio.

Non sto qui però a parlavi del progetto, anzi, ma del fascino dell’opera in sé e della fortuna che la street art ci offre. Torino, come le grandi città ne è ricca, ma forse ha una marcia in più in questo. Città urbana, metropolitana per eccellenza, almeno per quanto riguarda l’Italia, le sue architetture industriali si sposano alla perfezione con questo linguaggio, nato nella periferia urbana di una città come New York.

La street art da forma di espressione provocatoria, illegale per giunta e di emancipazione da un tessuto sociale difficile, si è trasformata in arte riconosciuta, istituzionalizzata, mezzo di rivalutazione urbana. Addirittura esposta nei musei. Senza dilungarci troppo sui paradossi a cui è giunta, è chiaro che offra possibilità infinite, possibilità che ritroviamo anche a Torino.

Non sarà necessario spostarsi molto dal proprio quartiere, per scontrarsi con nomi, spesso noti, e opere sparse perla città, dalla già citata Falsini con il suo lavoro in Vanchiglietta, a Millo e le sue realizzazioni in Barriera di Milano, alle tante opere che abitano San Salvario, al murales di Aryz a Palazzo Nuovo. Ci sarebbe ancora un lungo elenco da fare. Il muro di Zed One sul Lungo Po Antonelli, Fabio Petani in via Plana, per esempio. Insomma, abbiamo molto da scoprire, e anche se non c’è permesso per ora fare i turisti fuori città, o in città, almeno possiamo farli nel nostro quartiere, basta restare con gli occhi aperti.

Annachiara De Maio

L’associazione Vitaliano Brancati a Malta con tre scrittori torinesi

GIORGIO VITARI, GIANNI OLIVA E ANDREA MONTICONE AL MALTA FESTIVAL BOOK.

 

Sono tre i torinesi che partecipano al Malta Book Festival 2020 dal 11 al 15 novembre. Gianni Oliva, Giorgio Vitari e Andrea Monticone infatti  saranno presenti all’evento organizzato dal National Book Council, l’IIC La Valletta che presenterà un ricco programma rinnovando, anche quest’anno, la sua partecipazione alla manifestazione.

L’edizione del Festival sarà interamente online. L’Istituto Italiano di Cultura La Valletta vi partecipa con un nutrito programma di presentazioni di libri italiani, alla presenza degli autori, che si potranno seguire sui social Facebook e Instagram dell’Istituto e del Festival. Verranno presentati romanzi, saggi, libri d’arte e sarà annunciata la nuova edizione della Divina Commedia in maltese che uscirà nel 2021, anno in cui si celebrano i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

I titoli che verranno presentati sono:

“VADO A VIVERE A MALTA” di Carlo Morrone – 2019 – Morrone Editore

Giovedì 12 novembre ore 16:00 Conversazione con l’autore, Carlo Morrone, e Massimo Sarti, Direttore IIC | La Valletta.

LA CIRCONFERENZA DELL’ALBA” di Federica Brunini – 2020 – Feltrinelli

Giovedì 12 novembre 2020 ore 16:30 | Conversazione con l’autrice, Federica Bruinini, e Massimo Sarti

CROSSROADS: UN TUFFO NELLA VITA DI ALICE PASQUINI2020Drago

Venerdì 13 novembre ore 16:30 | Conversazione con l’artista, Alice Pasquini, e l’editore, Paulo von Vacano                                                                                                                                                                                                                                                                  LA GUERRA FASCISTA. DALLA VIGILIA ALL’ARMISTIZIO, L’ITALIA NEL SECONDO CONFLITTO MONDIALEdi Gianni Oliva 2020 – Mondadori

Sabato 14 novembre ore 14:30 – Conversazione con l’autore, Gianni Oliva e Giovanni Firera, Presidente Associazione Vitaliano Brancati.

IL PROCURATORE E LA BELLA DORMIENTEdi Giorgio Vitari – 2020  – Neos Edizioni

Sabato 14 novembre ore 16:30 – Conversazione con l’autore, Giovanni Vitari, e Giovanni Firera.

CARNE MANGIA CARNEdi Andrea Monticone – 2020 – Buendia Books

Sabato 14 novembre ore 16:00 – Conversazione con l’autore, Andrea Monticone, e Giovanni Firera.

LA DIVINA COMMEDIA“: nuova edizione in maltese, rivista e aggiornata con illustrazioni, traduzione di Alfred Palma – 2021, Midsea Books Ltd editore – Sabato 14 novembre ore 17:00

LELI DI CASAL PICCOLO2020 – Morrone Editore

Domenica 15 novembre ore 16:30 Conversazione con Isabella Ellul Cefai (traduttrice), Carlo Morrone Editore, Charles Briffa -Università di Malta – Arnold Cassola – Università di Malta.

 

Il programma “italiano” al Festival, reso possibile dalla collaborazione fra Istituto Italiano di Cultura La Valletta e il National Book Council, gode del patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Malta e si è avvalso del contributo dell’Associazione Vitaliano Brancati e delle case editrici Feltrinelli, Drago, Mondadori, Buendia Books, Neos Edizioni, Morrone Editore, Midsea Book Ltd.

Maria La Barbera

Per il programma completo del Festival: http://bit.ly/MaltaBookFestivalProgramme

 

Per maggiori informazioni: segreteria.iiclavalletta@esteri.it, +356 21 221462, www.iicvalletta.esteri.it

Emergenza Covid, Grimaldi (LUV): “Apriamo subito i bandi”

“anche ai medici, infermieri e personale sanitario proveniente da Paesi oltre l’Unione Europea”

“I nostri ospedali sono ad un passo dal collasso e il nostro personale sanitario è allo stremo, costretto a turni massacranti e sempre sotto pressione, eppure la Giunta regionale nei bandi per il Reclutamento personale Emergenza Covid – 19 decide di ignorare una norma in vigore da marzo 2020 e che, come ricorda ASGI (l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), all’art. 13 del “Decreto Cura Italia” prevede la possibilità di assumere “alle dipendenze della pubblica amministrazione per l’esercizio di professioni sanitarie e per la qualifica di operatore socio-sanitario tutti i cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione europea, titolari di un permesso di soggiorno che consente di lavorare, fermo ogni altro limite di legge”. Perché nei suoi bandi la Regione Piemonte non ha previsto questa possibilità?” – si chiede Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.

“Se si tratta di un errore materiale – prosegue Grimaldi – siamo di fronte ad un abbaglio molto grave che rischia di pregiudicare la ricerca di nuovi medici e infermieri ma che siamo in tempo a rimediare; se invece questa scelta nasconde un pregiudizio ideologico, questa logica è del tutto imperdonabile. In un momento di emergenza nazionale e regionale come questa, occorre lasciare da parte le proprie posizioni politiche e agire, tutti, per il bene della nostra comunità. Invito pertanto Cirio e la sua maggioranza leghista – conclude Grimaldi – a tornare sui propri passi e aprire i bandi anche a medici, infermieri e personale sanitario extracomunitario”.

Fca e Peugeot, il marchio della grande fusione

I colossi Peugeot e Fiat Chrysler Automobiles hanno svelato  il logo di Stellantis

Si tratta del nuovo gruppo che sorgerà dalla fusione paritetica dei rispettivi business. La presentazione del logo rappresenta un altro passo verso il completamento della fusione, previsto entro la fine del primo trimestre 2021, con il soddisfacimento delle condizioni di closing, l’approvazione da parte degli azionisti delle due società nelle rispettive assemblee straordinarie e l’adempimento dei requisiti antitrust e normativi.

Boni lancia la candidatura alle primarie del centrosinistra

martedì 10 novembre, alle ore 19 si svolgerà on-line il lancio del comitato di sostegno alla candidatura alle primarie del centrosinistra torinese di Igor Boni. La riunione è aperta a tutti e si potrà seguire al seguente link: https://meet.google.com/min-ndmi-six

Commenta Igor Boni:
“Per aprire una nuova era per Torino dobbiamo voltare pagina, sia rispetto a questi ultimi anni, sia rispetto al passato. Ci sono competenze e passioni da mettere insieme e c’è necessità di dare assoluta priorità al dialogo e all’intervento concreto in aree della nostra città che sono state lasciate indietro, mettendo da parte le vuote promesse e le vuote parole dette da troppi. Io non affronto queste primarie dicendo che sarò capace a risolvere i problemi di Torino da solo. Io dico che dobbiamo risolverli insieme, facendo squadra. Il voto, mai come in questo periodo di crisi difficilissima e durissima, non può essere una delega al 100% a qualcuno dicendo ‘pensaci tu!’, deve essere una scelta di condivisione di un percorso. Chi promette di avere in mano la soluzione è semplicemente l’ultimo di una serie interminabile di mentitori.
Al primo punto dobbiamo mettere la verità, la capacità di dire ai torinesi che non va tutto bene e non andrà tutto bene ma che ne usciremo ricostruendo speranza, alleanze, legami e programmi comuni con le città vicine, riconquistando la capacità e la volontà di guardare avanti, sapendo che la strada sarà lunga ma che la percorreremo.

Ringrazio Radicali Italiani e +Europa per il pieno sostegno; la mia non è non sarà una candidatura di bandiera ma una candidatura di alternativa al passato, che vuole raccogliere il consenso e il sostegno di molti altri. Una candidatura che ha l’ambizione di rappresentare un modo diverso di fare politica, con i torinesi, per strada, con l’impegno dimostrato in questi oltre 30 anni dove abbiamo conquistato libertà, responsabilità e trasparenza per tutti. Una candidatura che vuole raccogliere e dare voce alle tante energie che ci sono e che sono oggi purtroppo disperse e poco incisive”.

Scuola: covid e asintomatici

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani vista la situazione di emergenza nazionale relativa ai contagi che oggi hanno fatto registrare quota 37.809 contagi e 446 morti chiede per l’ennesima volta che siano adeguati i protocolli relativi alla scuola in relazione alle linee guida inerenti i soggetti asintomatici, considerando che sulla scorta di indagini scientifiche condotte dal team del Children’s National Hospital di Washington e pubblicate sulla rivista di settore Jama Pediatrics lo studio (https://quifinanza.it/editoriali/video/coronavirus-bambini-contagio/411703/) risulta pari la contagiosità degli asintomatici rispetto a chi ha già manifesti i sintomi.

I bambini in maniera particolare, fortunatamente poco toccati dalle conseguenze più estreme del virus, possono ospitare nel loro organismo il virus per circa 21 giorni a prescindere dalla sintomatologia che molto spesso non si palesa. Eppure i docenti della scuola dell’infanzia e del primo ciclo hanno quotidianamente scambi con piccoli per i quali non sempre è facile mantenere le misure di sicurezza.

Una ricerca a cura dell’Asan Medical Center di Seul pubblicata sulla rivista Thorax (https://www.ilsole24ore.com/art/covid-19-asintomatici-hanno-stessa-carica-virale-chi-ha-sintomi-lievi-ADZthxq) dimostra come gli asintomatici veicolino spesso il virus a loro insaputa.
Gli autori della ricerca hanno segnalato che “Considerando che la maggior parte degli individui asintomatici con infezione da Sars-CoV-2 è probabile non venga intercettata e continui quindi a fare la vita di sempre (sfugge insomma all’isolamento), questi individui potrebbero avere un ruolo essenziale nella trasmissione del virus responsabile della Covid-19 e quindi nel perdurare della pandemia”.
Tali dati assumono una connotazione nefasta se si considera che è ormai ampiamente accertato che il Covid é un virus letale anche per soggetti privi di altre patologie. (https://www.mdpi.com/2077-0383/9/11/3459?fbclid=IwAR2_NqBupLml_cXDDei4av3ylUxJfmTYEP_09KBB_mkYvwpt0W-YVTUB-nw).
Nefasta ė l’immagine del fanciullo che si reca a scuola in un autobus dove non é necessario rispettare il distanziamento, per poi interagire con i compagni in aule prive della corretta aereazione e che, nella più tipica delle situazioni italiane, viene prelevato dal nonno all’uscita della scuola o/e “trascorre il pomeriggio dai nonni”. D’altra parte, questa è la realtà italiana. Se i genitori lavorano, i figli vengono spesso accolti dai parenti prossimi e molto spesso dai nonni. Ma una tale situazione, passando per gesti semplici e amorevoli come dare la mano o un abbraccio, non può che avere un drammatico e inquietante risvolto.
Oggi occorre potenziare e rendere più sicuri gli strumenti per la didattica a distanza, intervenire sugli edifici e, in particolare, sui sistemi di aereazione e purificazione dell’aria, ridurre la ratio alunni/docente, stabilire dei congedi per i genitori, favorendo lo smartworking. In altri termini, occorre già prepararsi per la terza ondata. I dati scientifici non lasciano spazio ad opinioni di mera opportunità politica. L’amministrazione non può disconoscere la portata dei risultati delle ricerche. Quello che ad oggi viene indicato come luogo sicuro per i bambini, pare essere un detonatore, un agile veicolo per la diffusione di germi patogeni che, verosimilmente, produrranno il maggior danno nei confronti del personale scolastico o del familiare più fragile.
Chiediamo al CTS e al ministero di monitorare gli asintomatici nelle scuole dell’infanzia e del primo ciclo per tutelare la salute pubblica. La DaD applicata alle scuole superiori e agli ultimi due anni della scuola media evidenzia come finalmente la criticità connessa alla mobilità / assembramenti scuola sia seria, quanto il problema non sia da trascurare. Tuttavia si persevera nel mantenere aperti i rimanenti istituti, sottovalutando la vita aggregativa dei bambini nelle famiglie e nei vari contesti sociali. Il contagio trasmesso da soggetti asintomatici molto spesso è difficile da tracciare e quindi nel caso in cui avvenga a scuola può passare molto tempo prima che se ne sia consapevoli; pertanto diventa praticamente impossibile dimostrarne l’addebito al luogo di lavoro o di studio, con grave detrimento per tutti gli altri soggetti coinvolti totalmente ignari.
É per questo, che appoggiamo le scelte – come quelle del Presidente della Regione Campania – finalizzate ad assicurare la massima tutela non solo degli alunni, ma anche dei docenti, delle famiglie e, soprattutto, dei soggetti fragili e ci auguriamo che altre regioni ne seguano l’esempio.
Vogliamo ricordare alcuni nostri colleghi che ultimamente sono deceduti per aver contratto il Covid 19: Paolo Spinoso, insegnante delle liceo Regina Margherita di Palermo; Castrese Castaldi, scuola Giancarlo Siani di Marano; Doriana Decimo, insegnante di Storia dell’Arte alla scuola media Silio Italico; Francesco Caterino, insegnate d’Arte all’Ic «De Nicola-Sasso» di Torre del Greco; Domenico Silvestri, vicepreside dell’Istituto per geometri Della Porta di Napoli. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai loro familiari.

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prof. Alessio Parente prof. Romano Pesavento
Segretario CNDDU presidente CNDDU