ilTorinese

Nuovi voli Torino – Bari con Wizz Air

La compagnia debutta sul segmento nazionale da Torino

Wizz Air, la principale compagnia low cost dell’Europa Centro-orientale, annuncia l’espansione del proprio network da Torino con una nuova rotta domestica da e per Bari.

I voli saranno operati dal 18 dicembre 2020 con 4 frequenze settimanali (lunedì, mercoledì, venerdì e domenica) con tariffe a partire da 9,99 euro*. I biglietti sono già in vendita su www.wizzair.com.

Per festeggiare l’espansione in Italia di Wizz Air, la compagnia aerea lancia un’offerta di 10.000 biglietti a 1 euro** sulle sue rotte interne, prenotabili su wizzair.com solo nella giornata di oggi 22 ottobre 2020 per un periodo di viaggio illimitato.

La programmazione prevede partenza da Bari alle ore 14:50 e arrivo a Torino alle ore 16:30; la partenza da Torino è invece prevista alle ore 17:05 con arrivo nella destinazione pugliese alle ore 18:45.

“Siamo molto soddisfatti dell’avvio della nuova rotta Torino-Bari annunciata da Wizz Air, che segna l’ingresso della compagnia sul mercato dei collegamenti nazionali dal nostro scalo. Si tratta dell’ennesima conferma del fatto che il segmento nazionale è quello che sta manifestando la maggiore domanda di trasporto aereo durante la crisi legata alla diffusione del COVID-19 – ha commentato Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport -. Siamo inoltre fiduciosi che questa scelta possa portare a un ulteriore sviluppo di Wizz Air a Torino nei prossimi anni.”.

LA NUOVA ROTTA WIZZ AIR DA TORINO

Rotta     Operatività                                                                        Data di avvio                      Tariffe da

Bari        Lunedì, mercoledì, venerdì e domenica                 18 dicembre 2020            9,99 €*

Aumentano così le novità di Wizz Air da Torino: il prossimo 19 dicembre debutterà infatti la nuova ski-route per San Pietroburgo, annunciata in estate. Nella stagione invernale 2020-2021 saranno dunque 6 le destinazioni del network Wizz Air da Torino Airport: oltre a Bari e San Pietroburgo, il vettore collegherà il Piemonte anche con Tirana, Bacau e Bucarest (in Romania), e per la winter Varsavia (in Polonia). Da aprile 2021 si aggiungerà anche Chisinau (in Moldova).

Da oggi divieto di spostamento dalle 23 alle 5

A TORINO E IN PIEMONTE / Ordinanza del ministro della Salute d’intesa con il presidente della Regione Cirio che spiega: “Gli ultimi dati ci costringono a questa decisione”

Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi della pandemia, su tutto il territorio della Regione Piemonte a partire da lunedì 26 ottobre sono vietati gli spostamenti dalle 23 alle 5 del mattino, ad eccezione di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e urgenza, motivi di salute oppure il rientro a casa o presso la propria dimora, che dovranno essere certificate attraverso una autodichiarazione.

Lo definisce l’ordinanza  firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza d’intesa con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

«D’accordo con i sindaci del territorio, abbiamo cercato di evitarlo intervenendo con misure chirurgiche, ma gli ultimi dati ci costringono a questa decisione», spiega il presidente Cirio al termine di una lunga giornata di confronto in costante contatto con il Ministero della Salute e con il territorio.
Fin da stamattina il presidente e la Giunta sono stati impegnati nel dialogo con i sindaci dei Comuni capoluogo, i presidenti delle Province, le Prefetture, i rappresentanti degli enti locali e delle forze economiche e produttive, per valutare la situazione e decidere le misure da adottare e tutti hanno condiviso questa decisione.

«Sono misure dolorose, ma condivise – sostiene il presidente Cirio -, perché l’aumento del contagio degli ultimi giorni impone regole più rigide. Il sistema sanitario regionale piemontese e tutto il personale stanno facendo il massimo. ll potenziamento dei posti letto, delle terapie intensive e dei laboratori ci permette di combattere questa battaglia con maggior forza, ma servono comunque misure di contenimento modulate sull’evolversi dell’epidemia. Per questo lavoriamo ogni giorno con gli altri Presidenti, il Ministero della Salute e i nostri epidemiologi, monitorando ora per ora la situazione, pronti ad assumere, con la prudenza che ci ha contraddistinto fin dall’inizio, ogni decisione si renda necessaria per tutelare la salute pubblica».

Il modulo dell’autodichiarazione per certificare il motivo degli spostamenti indifferibili e urgenti è scaricabile sul sito del Ministero dell’Interno o della Regione Piemonte.

L’ordinanza sarà valida fino al 13 novembre 2020.

Sequestrate armi e munizioni: un arresto e una denuncia

I carabinieri, nell’ambito di specifici servizi di disposti dal Comando Provinciale di Torino, hanno rinvenuto e sequestrato 2 fucili e varie munizioni, arrestando una persona e denunciandone una seconda.

In particolare a Volpiano, I militari dell’Arma all’interno di una cascina, di proprietà di un agricoltore di 48 anni, hanno rinvenuto un fucile da caccia, una carabina ad aria compressa e diverse cartucce calibro 12, illegalmente detenuti.
Sempre a Volpiano, i carabinieri hanno trovato, a casa di un imprenditore italiano di 41 anni, decine di cartucce calibro 12 illegalmente detenute.
Il fucile sarà inviato al Ris di Parma per verificare se sia stato utilizzato per commettere reati.

Lo Stabile annulla il cartellone fino a fine novembre

In ottemperanza al DPCM del 24 ottobre 2020 del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro della Salute, relativo alle “Misure urgenti per il contenimento del contagio da COVID-19 sull’intero territorio nazionale”, e a tutela della salute degli spettatori vengono sospesi gli spettacoli del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in programma da lunedì 26 ottobre a martedì 24 novembre 2020.

Pertanto non andranno in scena i seguenti spettacoli precedentemente programmati nella Stagione 2020/2021 dello Stabile di Torino:

al Teatro Carignano

_ LA CASA DI BERNARDA ALBA di Federico García Lorca, regia di Leonardo Lidi. Le repliche erano previste fino all’8 novembre 2020

_PEACHUM. UN’OPERA DA TRE SOLDI scritto e diretto da Fausto Paravidino. Programmato dal 10 al 22 novembre 2020

al Teatro Gobetti

_I DUE GEMELLI libero adattamento di Natalino Balasso da I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, regia di Jurij Ferrini, in programma dal 27 ottobre all’8 novembre 2020

_LA PARRUCCA da La parrucca e Paese di mare di Natalia Ginzburg, regia Antonio Zavatteri, in cartellone dal 10 al 15 novembre 2020

_I 20 ANNI DI RADIO CLANDESTINA scritto, diretto e interpretato da Ascanio Celestini. Le repliche erano previste dal 17 al 22 novembre 2020

Viene annullata la replica di martedì 24 novembre, mentre restano programmate le recite previste dal 25 al 29 novembre 2020 degli spettacoli:

_ALESSANDRO BARICCO LEGGE NOVECENTO made by Alessandro Baricco, Tommaso Arosio, Eleonora De Leo, Nicola Tescari.

_LA SIGNORINA FELICITA OVVERO LA FELICITÀ uno spettacolo di Lorena Senestro, regia Massimo Betti Merlin.

Vengono inoltre cancellati gli appuntamenti di RETROSCENA programmati al Teatro Gobetti in data:

_mercoledì 11 novembre 2020, ore 17,30, incontro con Fausto Paravadino e gli attori della compagnia dello spettacolo PEACHUM. UN’OPERA DA TRE SOLDI

_mercoledì 18 novembre 2020, ore 17,30, incontro con Ascanio Celestini su I 20 ANNI DI RADIO CLANDESTINA ROMA, LE FOSSE ARDEATINE, LA MEMORIA

Gli spettatori potranno chiedere il rimborso o la sostituzione dei propri biglietti a partire da martedì 27 ottobre presso la Biglietteria (Teatro Carignano, piazza Carignano 6).

Per informazioni: tel. +39 011 5169555biglietteria@teatrostabiletorino.it

www.teatrostabiletorino.it

Pareggio emozionante 1-1 tra Juventus e Verona allo Stadium

Qui Juve: solo 1 punto per i bianconeri di Pirlo contro un agguerrito Verona allenato da Juric.I due Gol nel secondo tempo:passa in vantaggio al 60esimo il Verona con un gol di forza messo a segno dall’attaccante Favilli,poi uscito per stiramento;pareggio al 77esimo con un gran gol dello juventino Kulusevsky al termine di una bellissima azione personale.Da segnalare la grande partita disputata dal rientrante Dybala.Stiramento per Bonucci che s’aggiunge agli infortunati Chiellini e De Light.Squadra bianconera con un solo difensore centrale di ruolo Demiral e mercoledì arriverà il Barcellona per il secondo turno di Champions League.

Qui Toro: doppia seduta tecnico tattica per gli uomini di Giampaolo attesi dalla gara di Coppa Italia mercoledì 28 ottobre ore 14 a Torino contro il Lecce.
Tutti i giocatori a disposizione del mister granata ad eccetto del lungodegente centrocampista Baselli che sta recuperando dall’infortunio occorso cinque mesi fa e pronto tra un mese.
Un Toro atteso da un tour de force importante con quattro partite da disputare in due settimane prima del prossimo stop al campionato per fare spazio alle nazionali.
Torino Lecce mercoledì coppa Italia,poi
domenica arriverà la Lazio a Torino,
mercoledì 4 novembre recupero della gara di  campionato a Genoa contro il Genoa e domenica 8 novembre in casa contro il Crotone.

Vincenzo Grassano

Consigliere regionale positivo, si ferma Palazzo Lascaris

Domani e martedì si ferma il Consiglio regionale. Il  consigliere della Lega Riccardo Lanzo è  infatti risultato positivo al Covid.

Sospesi quindi i lavori delle  commissioni  previste domani e la seduta di martedì.

Nella seduta di martedì scorso il consigliere non c’era e dunque non è previsto per ora  lo  screening su tutti i consiglieri regionali che invece si trovavano a Palazzo Lascaris.

Locatelli (Prc-Se): “contro le mancate politiche sanitarie e sociali”

“Ribellarsi è giusto. Ma diciamo no alle strumentalizzazioni gaglioffe della destra”  

“Invece che dire stupidaggini politiche, invocare misure draconiane sul piano dell’ordine pubblico, fate lavorare il cervello. C’è in giro una rabbia sociale per mancate misure di prevenzione sulla salute  e di sostegno al reddito che non può essere in alcun modo demonizzata come rabbia eversiva” sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino. “Fate bene – continua Locatelli rivolgendosi alle forze di governo nazionale e regionale – a prendere seriamente in considerazione la possibilità che dopo Napoli ci siano altre città o quartieri popolari a scendere in rivolta come unica possibilità di farsi sentire.  Tra queste sicuramente Torino che oltre ad essere la città più povera del centro nord Italia  è quella che più ha subito una caduta ulteriore di reddito. Rivolta, sia chiaro, non contro misure di contenimento del contagio che riteniamo urgenti e necessarie – non c’è peggiore idiozia del negazionismo  – ma rivolta contro la tardività, l’inadeguatezza, la mancanza di interventi che hanno contraddistinto questi mesi. Una mancanza di personale medico, infermieristico, di dispositivi sanitari – in Piemonte il bando per l’assunzione di personale Covid è di pochi giorni fa, ci vorranno tre settimane per vederlo all’opera  – per non parlare delle carenze scolastiche, nel settore dei trasporti o di altri servizi essenziali.  Rivolta contro il dilagare delle disuguaglianze e delle esclusioni sociali. Com’è possibile  che tra i mesi di aprile e luglio di quest’anno  i patrimoni di una quarantina di miliardari siano aumentati del 31% (dato estrapolato  dal rapporto annuale della banca svizzera Ubs) a fronte di milioni di persone impoverite per il venir meno di un lavoro o di una attività di sussistenza?  Una disparità intollerabile, insostenibile che  evidenzia il distacco tra retorica della coesione – <siamo tutti sulla stessa barca> – e una realtà che ancora una volta riflette la legge del più forte. Nulla hanno fatto le forze di governo e quelle di destra,  sul piano nazionale e regionale, per prepararsi ad affrontare la seconda ondata di pandemia, per  garantire misure di protezione sanitaria e sociale. Tanta attenzione e regalie per mercati, padronato, Confindustria che hanno come unica preoccupazione di fare il proprio tornaconto economico; poca o nessuna attenzione a chi vive del proprio lavoro o peggio ancora in condizione di precarietà. Contro queste politiche ribellarsi è giusto. Nel respingere il tentativo gaglioffo della destra torinese  di cavalcare un malcontento che essa stessa ha generato con politiche al servizio dei poteri forti –  ci riferiamo a ambienti vicini a Fratelli d’Italia, forza di maggioranza regionale che è la prima a  doversi vergognare per come ha gestito l’emergenza pandemia – noi non possiamo che stare dalla parte di chi giustamente chiede diritti sociali, reddito, salute, sicurezza nella vita di tutti i giorni e sui posti di lavoro. Diritti fondamentali che sono stati duramente colpiti non tanto e non solo dalla pandemia ma dalle scelte neoliberiste e dalle privatizzazioni di questi anni. Basta palliativi dell’ultima ora, basta disparità, è ora di cambiare rotta.

 

In Piemonte 2287 contagi e altri morti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

 

29.968PAZIENTI GUARITI VIROLOGICAMENTE E 1431 GUARITI CLINICAMENTE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti sono 29.968 (+70rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3635 (+2) Alessandria, 1681 (+6) Asti, 936 (+2) Biella, 3030 (+11) Cuneo, 2860 (+18) Novara, 15.120 (+25) Torino, 1428 (+2) Vercelli, 1068 (+4) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 210 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 1431 sono guariti clinicamente.

 

I DECESSI SONO 4259

Sono 11 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 4259deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 696 Alessandria, 261 Asti, 221 Biella, 409 Cuneo, 398 Novara, 1869 Torino, 231 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 41 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

 

 

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 55.535 (+2287rispetto a ieri) di cui 1028 (45%) sono asintomatici.  

I 2287 casi sono così ripartiti: per il motivo del tampone 825 screening, 693 contatti di caso, 769 con indagine in corso. Per l’ambito: 193 Rsa/Strutture socio-assistenziali, 360 scolastico, 1734 popolazione generale; 4 sono importati.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 5708 Alessandria, 2826 Asti, 1830 Biella, 6691 Cuneo, 4758 Novara, 28.963 Torino, 2225 Vercelli, 1605 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 407 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 522casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

 

I ricoverati in terapia intensiva sono 94(+6rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1601(+118rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 18.182.

I tamponi diagnostici finora processati sono 944.133(+12.657rispetto a ieri),di cui 511.261risultati negativi.

 

Nasce il settore regionale emergenza Covid

A partire dalla prossima settimana la Direzione dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte avrà un nuovo Settore dedicato all’emergenza covid.

Ad annunciarlo è l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, che sottolinea come in questa fase sia “necessario potenziare la Direzione sanitaria per concentrare il più possibile l’attenzione sull’emergenza”.

La responsabilità del nuovo Settore Emergenza Covid sarà affidata a Gianfranco Zulian, attuale direttore sanitario dell’Asl di Vercelli. Come gli altri dodici Settori della Sanità regionale, il Settore Emergenza Covid farà capo alla direzione generale di Fabio Aimar e avrà competenze su tutti i reparti e gli organismi chiamati ad applicare i provvedimenti della programmazione regionale sull’emergenza pandemica, dal Dirmei alle Aziende sanitarie locali.

«Visto l’evolversi della situazione epidemiologica e il perdurare della pandemia – osserva l’assessore Icardi – abbiamo ritenuto necessario incardinare nella Direzione della Sanità regionale un nuovo Settore che avrà il compito di verifica della puntuale applicazione della programmazione regionale e di sovrintendere le attività sanitarie dell’Unità di Crisi e del Dirmei, il Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive, accanto a quella delle Aziende sanitarie del territorio. Sarà il cruscotto di comando dell’emergenza, oltre che di monitoraggio e reportistica per la Direzione Sanità, l’Assessorato e la Giunta. L’obiettivo è potenziare il presidio sull’emergenza, visto l’incremento della curva del contagio nel nostro Paese, e parallelamente continuare a garantire la massima attenzione a tutti gli aspetti delle politiche e della gestione sanitaria nella nostra regione».

La decisione verrà formalizzata in settimana dalla Giunta regionale.

La Cittadella da scoprire

Domenica 25 ottobre aperti in via eccezionale il Pastiss e il Rivellino degli Invalidi.

Ore 15 – 19, ingresso gratuito secondo l’ordine di arrivo, gruppi di 8 persone. Obbligatorio indossare la mascherina