ilTorinese

Tende militari per potenziare gli ospedali

Giovedì sono stati allestiti 3 moduli da due tensostrutture ciascuno in 3 ospedali piemontesi: Rivoli (To), San Giovanni Bosco (Torino) e Savigliano (Cn). Venerdì  verranno allestiti altri 3 moduli presso gli ospedali di Orbassano (To), Alessandria e Cuneo.

In totale, in poco più di 24 ore, 12 tensostrutture che potenziano la rete ospedaliera piemontese di 168 posti letto potenziali (ogni tensostruttura può accogliere fino a 14 letti). Gli ospedali possono decidere la destinazione d’uso in base alla specifica necessità, con l’obiettivo in generale di ridurre la pressione di ospedali e pronto soccorso. La Protezione Civile regionale nelle prossime ore doterà gli ospedali che ne hanno bisogno di brandine e moduli bagno.

Gli allestimenti sono realizzati grazie alla collaborazione delle Forze Armate e della Brigata Alpina “Taurinense”, nell’ambito del progetto di supporto alla Sanità Nazionale voluto dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

“Ancora una volta la sinergia tra la Regione Piemonte, l’Esercito e la nostra Protezione Civile dà frutti straordinari – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. In meno di 48 ore stiamo potenziando di circa 170 posti letto i nostri ospedali e dal commissario Arcuri abbiamo ricevuto nelle scorse ore la conferma dell’invio dei ventilatori che abbiamo richiesto e che ci consentiranno di potenziare ulteriormente di 100 posti la terapia intensiva. Continueremo giorno per giorno per fronteggiare sempre con maggior forza questa battaglia”

“La rete sanitaria del territorio ci ha segnalato la necessità di intervenire ospedale per ospedale per potenziare, in prossimità stessa della struttura, la capacità di accogliere pazienti, in particolare a bassa e media intensità di cura – sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi -. Per questo grazie al supporto dell’Esercito e della Protezione civile stiamo intervenendo con strutture modulabili esterne, che consentono non solo di essere nelle immediate vicinanze dell’ospedale qualora il quadro clinico del paziente dovesse aggravarsi, ma anche una migliore e più semplice gestione logistica del personale sanitario”.

Nei prossimi giorni saranno allestiti anche i moduli degli ospedali di Vercelli e Asti.

La Regione sta valutando la possibilità di interventi analoghi anche presso altre strutture ospedaliere del territorio.

Storie di danza, storie di vita

Oggi nella giornata mondiale della danza voglio condividere la mia storia da ballerina.

Ho iniziato a fare danza all’età di 7 anni fino al compimento del quattordicesimo anno di età. Mi ricordo come se fosse ieri la prima lezione, il primo saggio, il colore dei body, i tutù e la prima volta che misi le punte, il sogno di ogni ballerina. Purtroppo a causa di un problema ortopedico, nonostante la mia grande passione, ho rinunciato a proseguire i miei studi, in quanto facevo fatica a tenere la posizione, scelta però che ancora oggi mi pento di aver preso. Così pensai che non ero adatta a fare la ballerina. Molti anni dopo, a settembre di quest’anno mia cugina ha aperto una scuola di danza e giorno dopo giorno il sentire la musica, i nomi degli esercizi mi sono resa conto che i miei piedi ballavano senza che io dessi loro l’impulso e ho sentito dentro di me crescere nuovamente l’emozione e l’attrazione verso questa disciplina. Dopo ben 15 anni ho ripreso a fare danza classica, certo non è facile ma sono così motivata che dopo un mese mi sono resa conto che il mio corpo stava giàcambiando, sto ritrovando man mano l’equilibrio che avevo ormai perso e mi sono resa conto che il corpo non ha mai dimenticato i movimenti, anche i muscoli hanno una loro memoria. Purtroppol’ultimo decreto non permette più di fare lezione dal vivo ma ho così voglia di migliorare sempre di più che sto seguendo le lezioni online perché nessuno può fermare la passione e la forza di volontà. Mi rivolgo dunque a chi ha danzato ma non lo fa più, a chi danza e a chi vorrebbe iniziare, non arrendetevi mai perché la danza è la più sublime, la più commovente, la più bella di tutte le arti, perché non è una mera traduzione o astrazione della vita, è la vita stessa (cit. Henry Havelock Ellis).

Francesca De Mitri

Il bollettino: 27 morti e 2585 nuovi contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

 

32.807 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 32.807 così suddivisi su base provinciale: Alessandria 3781, Asti 1782, Biella 1045, Cuneo 3400, Novara 3054, Torino 16.861, Vercelli 1533, Verbano-Cusio-Ossola 1123, extraregione 228.

 

I DECESSI SONO 4332

Sono 27 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 4332deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 706 Alessandria, 262 Asti, 226 Biella, 419 Cuneo, 410 Novara, 1900 Torino, 233 Vercelli, 134 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 42 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

 

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 65.030 (+2585 rispetto a ieri) di cui 1166 (45%) sono asintomatici.

I casi sono così ripartiti: 951 screening, 654 contatti di caso, 980 con indagine in corso; per l’ambito: 229 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 283 scolastico, 2073 popolazione generale.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 6250 Alessandria, 3271 Asti, 2141 Biella, 8038 Cuneo, 5445 Novara, 34.358 Torino, 2491 Vercelli, 1885 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 468 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 683casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

 

I ricoverati in terapia intensiva sono 146(+11rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.381(+144rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 25.364

I tamponi diagnostici finora processati sono 997.507 (+12.787rispetto a ieri),di cui 544.895risultati negativi.

Contagi in crescita, servono posti letto. Interviene l’Esercito

Cresce a Torino e in Piemonte la curva dei contagi Covid-19, sono quasi 3 mila nelle ultime 24 ore, e con gli ultimi 19 nuovi morti  le vittime dall’inizio della pandemia superano quota 4.300.

Sale anche l’aumento dei ricoveri: i pazienti in ospedale sono 2.372, di questi 135 in terapia intensiva.

Servono posti letto di bassa e media intensità, tanto che la Regione ha chiesto la collaborazione dell’Esercito per allestire strutture modulabili all’esterno degli ospedali.

L’allestimento di un’area modulare di degenza, è stato chiesto da Anaao e Nursind Piemonte.

 

Questa mattina si sono svolti i primi sopralluoghi in 9 ospedali del territorio piemontese per potenziare in particolare i posti Covid di bassa e media intensità, e in generale ridurre la pressione sui presidi ospedalieri e i pronto soccorso, con tensostrutture modulabili riscaldate nelle pertinenze esterne degli ospedali.

Tra oggi e domani la Regione Piemonte ultimerà questi primi 9 allestimenti grazie alla preziosa collaborazione delle Forze Armate e della Brigata Alpina “Taurinense”, nell’ambito del progetto di supporto alla Sanità Nazionale voluto dal Ministero della Difesa.

In provincia di Torino presso l’ospedale di Rivoli stamattina è stato già ultimato il montaggio di due tensostrutture che serviranno in particolare ad alleggerire la pressione sul pronto soccorso come area di pre-triage e sala d’attesa. Un altro allestimento è in programma entro stasera al San Giovanni Bosco di Torino e domani mattina al San Luigi di Orbassano.

In provincia di Cuneo è in corso l’allestimento presso l’ospedale di Savigliano, mentre in giornata verrà ultimato anche al Santa Croce di Cuneo. Domani si allestiranno le strutture modulabili anche presso l’ospedale di Asti. Sono invece ancora in corso dei sopralluoghi presso gli ospedali di Vercelli, Alessandria e Chivasso. La Regione sta valutando la possibilità di effettuare nelle prossime ore dei sopralluoghi anche presso il Maria Vittoria e il Martini di Torino.

 

“Sofia e i fantasmi del Castello”. Ad Halloween è giocosa “caccia al tesoro”

Con la Fondazione Cosso, al Castello di Miradolo. Sabato 31 ottobre, dalle ore 17,30 San Secondo di Pinerolo (Torino)

Bella pensata. Come, di solito, sono tutte quelle progettate dalla pinerolese “Fondazione Cosso” nella propria suggestiva sede del Castello di Miradolo, in via Cardonata 2, a San Secondo di Pinerolo. Dove, al quesito di come celebrare la tradizionale festa di Halloween, si è pensato a giusta ragione che l’evento dovesse soprattutto essere organizzato in modo tale da far divertire i bambini e le loro famiglie.

Detto fatto. La Fondazione, presieduta da Maria Luisa Cosso, propone così per il prossimo sabato 31 ottobre, a partire dalle 17,30, una “caccia al tesoro teatrale” nello storico Parco del Castello, realizzata in collaborazione con la Cooperativa “Theatrum Sabaudiae Torino” e l’Associazione “Le Vie del Tempo”. L’attività, pensata per le famiglie con bambini dai 5 ai 12 anni, vuole essere un’occasione per scoprire in maniera giocosa la storia dell’antica dimora (risalente al XV secolo, ma ampliata e ridisegnata nel 1866 su volere del marchese Maurizio Massel di Caresana) e dei conti Cacherano di Bricherasio, che vantarono il titolo di “viceré” dei Savoia e ricevettero in dono l’edificio, quale dote della giovane Teresa Massel convolata a nozze con il conte Luigi Cacherano di Bricherasio, dal cui matrimonio nacquero Sofia ed Emanuele, diventati ben presto personaggi di spicco nel mondo culturale, sociale ed economico torinese di inizio Novecento. “Quando sul Parco calerà la sera– affermano gli organizzatori – i personaggi che anticamente hanno abitato il Castello prenderanno vita per un divertente viaggio nel tempo”. Sarà un percorso a tappe, in cui ci si potrà trovare misteriosamente faccia a faccia con i fantasmi di Sofia (in vita, mecenate e filantropa, ma anche promettente pittrice allieva di Lorenzo Delleani) o del fratello Emanuele, fra i soci fondatori della F.I.A.T., il cui atto costitutivo venne firmato proprio nella residenza torinese della famiglia Bricherasio, come raffigurato in un celebre dipinto commissionato allo stesso Delleani. Un percorso ricco di sorprese e di incognite, tutte da scoprire, dove Sofia ed Emanuele potranno anche avvicendarsi – perché no? – con la mamma, la marchesa Teresa Massel o pur anche con la bisnonna “Babet” o forse con altri illustri personaggi del tempo frequentatori assidui del Castello, come gli artisti Lorenzo Delleani (di cui s’è detto) o Leonardo Bistolfi o ancora lo scrittore Edmondo De Amicis e il capitano di Cavalleria Federico Caprilli, intimo amico dei Bricherasio.

Prenotazione obbligatoria allo 0121/502761 o prenotazioni@fondazionecosso.it

Costi:
Attività: 12€, comprensivo di ingresso al parco e dolce sorpresa finale. Gratuito sotto i 5 anni.
Informazioni aggiuntive:
In caso di pioggia l’attività è annullata. Occorre portare con sè una torcia. Non sono consentiti coriandoli o stelle filanti ma le famiglie sono invitate a presentarsi mascherate!
Per una visita in sicurezza
Per garantire la tutela dei visitatori ed evitare al massimo il rischio di contagio, la Fondazione Cosso si è dotata di un protocollo anti – Covid-19, in accordo con il proprio responsabile per la sicurezza. L’accesso e la permanenza nella proprietà, sia negli spazi interni sia nel parco, è regolato da una serie di raccomandazioni per la sicurezza di tutti.

g. m.

Ladro fa le corna alla telecamera dopo il furto. Arrestato

Dopo un furto ha guardato la telecamera e ha salutato con il gesto delle corna. L’uomo è stato identificato e arrestato.

I carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un italiano di 33 anni, di Pianezza, ritenuto responsabile di una serie di furti e di ricettazione.
Il provvedimento scaturisce da un’attività investigativa svolta dalla Stazione Carabinieri di Pianezza (TO) che, attraverso l’analisi comparativa delle registrazioni acquisite dai sistemi di videosorveglianza installati all’interno o nei pressi dei luoghi derubati, ha identificato l’autore di cinque furti verificatisi tra maggio e agosto di quest’anno ai danni di un’abitazione, ristoranti, una bocciofila e una società sportiva.
L’uomo ha rubato il denaro contante dai registratori di cassa, materiale elettronico, un debrifillatore, diversi attrezzi per il giardinaggio, dal valore complessivo di circa 1600 euro, guantoni da sci, una mountain bike e una motosega.

Magliano: “Vista Red non per fare cassa ma per ridurre gli incidenti”

È dimostrato, per esempio da uno studio campionato a Toronto (Canada), che la tecnologia countdown contribuisce, presso gli incroci più pericolosi, a far diminuire il numero di incidenti.
Se, introducendo sul territorio cittadino nuovi sistemi Vista Red (se ne prevedono altri tre entro la fine dell’anno), l’Amministrazione, come la Giunta ha più volte affermato, si pone a sua volta il fine di ridurre gli incidenti (e non l’obiettivo, come si suol dire, di “fare cassa”), prenda seriamente in considerazione, come da me più volte richiesto, di associare i Vista Red a un display digitale con il conto alla rovescia laddove la normativa lo consenta. Con l’introduzione del sistema countdown saranno premiati i comportamenti virtuosi e si ridurrà il numero di brusche frenate.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Ecco il nuovo portale per i servizi della Salute

Un unico indirizzo on line, facile, veloce e sicuro, per utilizzare i servizi digitali della sanità piemontese da pc, tablet e smartphone. Salute Piemonte, è questo il nome del nuovo portale, voluto dall’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e realizzato dal CSI che permette al cittadino di avere tutto a portata di mano, ovunque si trovi e in qualsiasi momento della giornata, con un semplice click.

Su www.salutepiemonte.it, infatti, è possibile consultare, stampare e archiviare i referti medici, senza dover tornare allo sportello; scegliere o cambiare il proprio medico di base; visualizzare e modificare gli appuntamenti per le vaccinazioni anche dei figli; pagare il ticket; vedere e stampare le ricette per farmaci, visite ed esami da qualsiasi dispositivo; delegare una persona di fiducia a utilizzare i servizi on line; autocertificare il diritto all’esenzione per reddito e molto altro.

Tanti i servizi disponibili per tutti i cittadini piemontesi su questo nuovo portale che mette al centro di questo universo il Fascicolo sanitario elettronico, lo strumento che permette di tenere traccia della storia clinica degli assistiti attraverso la raccolta e l’archiviazione dei dati e dei documenti digitali sanitari e socio-sanitari relativi a eventi clinici.

La Regione Piemonte, tra le prime in Italia, si è adeguata alle disposizioni nazionali sulla sanità digitale contenute nel cosiddetto “Decreto rilancio” rendendo il Fascicolo sanitario Elettronico automatico per tutti i cittadini  piemontesi, che possono decidere di utilizzarlo a scopo di consultazione personale, oppure – previo consenso – di estenderne la consultazione anche agli operatori sanitari (ospedali pubblici, Asl, medici di medicina generale e pediatri) per finalità di cura. Il cittadino mantiene naturalmente il diritto di revocare l’autorizzazione in qualsiasi momento nelle modalità previste.

I piemontesi potranno accedere in sicurezza a tutti questi servizi con SPID, il sistema pubblico di identità digitale, oppure con la Carta di Identità Elettronica o la Carta Nazionale dei Servizi.

«Stiamo affrontando un’emergenza sanitaria senza precedenti – ha sottolineato Luigi Genesio Icardi, assessore regionale alla Sanità del Piemonte – e in questo momento i servizi digitali diventano uno strumento di fondamentale importanza per facilitare la vita del cittadino. È un cambiamento importante, non solo tecnologico, ma culturale. Una rivoluzione, anche contro il regime del covid. Abbiamo messo al centro i bisogni concreti dell’assistito, che ora può accedere alle sue informazioni cliniche in ogni momento della giornata, in modo semplice, veloce e sicuro e da qualsiasi dispositivo. Mi auguro davvero che questo strumento, che ho fortemente voluto proprio sulla spinta delle necessità scaturite dall’emergenza pandemica, possa aiutare concretamente i cittadini che potranno conoscere questi servizi attraverso una campagna di comunicazione che partirà in questi giorni su tutto il territorio piemontese».

«Abbiamo lavorato a fianco dell’Assessorato alla Sanità per raggiungere questo importante risultato che è significativo sotto molti punti di vista – ha sottolineato Pietro Pacini, direttore generale del CSI Piemonte -; in questo progetto infatti il Consorzio ha curato non solo gli aspetti tecnico-informatici, ma anche ha supportato l’Assessorato nell’ideazione e nella realizzazione della campagna di comunicazione che accompagnerà il progetto. Sarà importante infatti che il cittadino conosca questo nuovo punto unico di accesso ai servizi digitali sanitari, facili da usare e utili, soprattutto in questo momento così delicato per la ripresa dell’emergenza sanitaria».

Juventus-Barcellona 0-2

Vince il Barcellona la supersfida, a Torino, contro i bianconeri di Pirlo privi di Ronaldo, gara valida per la seconda giornata di Champions League.

3 gol annullati allo juventino Morata per altrettanti fuorigioco millimetrici.Grande possesso di palla da parte dei catalani contro una Juve un po’ timorosa nonostante l’assetto molto offensivo.Alla Juve è mancato il gioco corale,al Barca no,venuto a Torino per imporre il proprio gioco e rifarsi della sconfitta subita nel clasico contro il Real Madrid.

Espulso Demiral nel secondo tempo…vantaggio degli spagnoli con Dembelè e raddoppio del marziano Messi su rigore,causato per un fallo clamoroso  di  Bernardeschi sempre più in crisi d’identità.

Una Juve in crisi che deve ritrovare al più presto la sua chiara identità delle stagioni passate che sembra perduta.

Vincenzo Grassano

Coronavirus e malainformazione

Stupore, incredulità, rabbia, impotenza. La propagazione del Coronavirus in Italia ha scatenato un forte disordine mentale e fisico anche nella divulgazione delle notizie.

Ci sono stati alcuni giornali, telegiornali e soprattutto social media che hanno contribuito a diffondere il terrore tra la gente.Pensate anche ai tanti falsi audio e video arrivati via whatsapp nei nostri cellulari.Oggi più che mai, inoltre, le persone sentono il bisogno di informarsi e perciò sono molto attente alle notizie e agli aggiornamenti che ne danno i mass-media ed anche i vari social network.Il  ruolo istituzionale del governo racchiude in sé il preciso dovere di tutelare la collettività e gestire le necessità di questa: dobbiamo ammettere che ci stanno provando, con misure che tentano di evitare, o quantomeno rallentare, i contagi. E l’unica speranza per limitare il contagio è proprio quella di adottare i comportamenti e le precauzioni disposte e raccomandate dal Governo.


Abbiamo anche visto reporter, opinionisti, presentatori televisivi, attori, attrici, campioni dello sport dare la propria opinione sul Coronavirus senza avere le competenze, gettando nel panico i telespettatori e radioascoltatori. Eppure, nonostante tutto, tra la gente c’è chi gli ha dato credito. Ma questo è il momento di attenerci a quanto dice il ministero della Salute per evitare la rapida circolazione false credenze, notizie e voci infondate e non verificate.

Vincenzo Grassano