ilTorinese

Un cortile tutto nuovo a Palazzo Arsenale

Restauro e Valorizzazione del Cortile d’onore dello storico palazzo

Con l’obiettivo di ridare splendore al Cortile d’onore, a giugno sono stati avviati i lavori che porteranno al completo rifacimento e ad una nuova illuminazione degli spazi. Il progetto è gestito dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, sostenuto grazie ai contributi della Fondazione Compagnia di San Paolo, di Intesa Sanpaolo e della stessa Consulta, e realizzato in regime di Art Bonus.

Il Palazzo dell’Arsenale, progettato e costruito tra il 1738 e il 1742, oggi ospita il Comando per la Formazione e la Scuola di Applicazione dell’Esercito.

Il maestoso Cortile d’onore, sede di importanti cerimonie militari, è tra i più grandi della città.

L’intervento di restauro e valorizzazione in via di realizzazione sotto la supervisione della Soprintendenza competente – sarà portato a termine entro il mese di novembre.

Secondo tempi e modalità che saranno definiti e comunicati, il Cortile sarà aperto a visite guidate e su prenotazione. Un importante bene storico-artistico, patrimonio della tradizione e della storia piemontese, sarà restituito alla pubblica fruibilità

In viaggio attraverso il Piemonte

Nella nuova sala polivalente di GabianoMonferrato, in Valcerrina, è stato presentato venerdì sera il libro ‘Girovagando per il Piemonte – alla scoperta dei piccoli borghi’ serata organizzata dall’Unione dei Comuni della Valcerrina-Area Cultura e dal Comune di Gabiano

I lavori sono stati introdotti dal sindaco Domenico Priora che ha ricordato la lunga conoscenza con l’autore Dante Ferraris dai tempi in cui era assessore provinciale alla protezione civile. Poi il consigliere delegato alla Cultura per l’Unione, Massimo Iaretti ha evidenziato come questa fosse la prima di una serie di iniziative finalizzate a valorizzare la cultura in Valcerrina, terra ricca di storia, arte, architettura, chiese e castelli, alcune delle quali annullate a causa dell’emergenza sanitaria e ha avviato un dialogo con l’autore partendo dalla considerazione che ‘piccolo è bello’. Dante Ferraris, dal canto suo ha spiegato di avere concepito il libro un poco sulla scorta di ‘A zonzo per il MONFERRATO’ di Giuseppe Niccolini ma su una prospettiva che abbraccia l’intera regione. Il suo è un poco il diario di un viaggiatore che va nei luoghi armato di matita, taccuino e macchina fotografica e parla con la gente del luogo per conoscerne le storie, le leggende, quelle particolarità che altrimenti andrebbero perdute. E soprattutto scrive, come i giornalisti e gli scrittori di inizio Novecento per fare vedere ai lettori le cose che ha visto con i suoi occhi. Per questo, infatti, le foto si limitano ad una per luogo visitato. A questa prima edizione del libro, che contiene una interessante descrizione di Solonghello, ne seguiranno altre e tra i luoghi futuri ci sarà anche Gabiano. Tra i presenti all’incontro c’erano il sindaco di Villadeati, Angelo Ferro, l’assessore alla cultura e turismo di Villamiroglio, Marco Giolito, l’ex sindaco di Mombello, Maria Rosa Dughera, Paola Cornaglia, presidente della casa di riposo di Cerrina Monferrato, Gianfranco Balocco, comandante di Aib Valcerrina, con alcuni volontari. Tra i borghi visitati da Ferraris, che è anche disaster manager della Provincia di Alessandria, ve ne sono anche alcuni particolarmente significativi della Città Metropolitana di Torino quali Miradolo, Cavour, la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso nel Comune di Buttigliera Alta e Novalesa con la sua millenaria abbazia, luogo di culto e di incontro non solo delle genti della Valsusa ma anche delle Alpi Occidentali.

La foto di Vincenzo Solano

Magnifica Torino / La foto è realizzata per un progetto della circoscrizione 7 – Aurora intitolato #respira torino. Si tratta di ragazzi impegnati culturalmente, ballerini, poeti, musicisti, giornalisti sportivi, che si attivano per la riqualificazione del quartiere. L’immagine è stata scattata nella rotonda di corso Regio Parco dove c’è un tram del progetto Diogene

Qualità dell’aria: i blocchi del traffico comune per comune

Ecco l’elenco dei comuni soggetti alle limitazioni:

Dal 1 ottobre 2020 tornano i blocchi a Torino, nell’agglomerato torinese e nei comuni con popolazione superiore ai 20 mila abitanti, dove i valori limite di PM10 e del biossido di azoto NO2 siano stati superati per almeno tre anni, anche non consecutivi, nell’arco degli ultimi cinque anni. Si tratta di 37 comuni (Torino, Moncalieri, Collegno, Rivoli, Nichelino, Settimo Torinese, Grugliasco, Chieri, Venaria Reale, Orbassano, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese, Beinasco, Leinì, Volpiano, Pianezza, Vinovo, Caselle Torinese, Borgaro Torinese, Santena, Trofarello, La Loggia, Mappano, Cambiano, Carmagnola, Chivasso e Ivrea; Novara e Trecate, Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona, Asti, Vercelli, Bra e Alba).

La delibera di Giunta, come quelle degli anni precedenti, stabilisce le misure strutturali e quelle temporanee. Queste ultime prevedono i livelli di allerta 1 (Arancio) e 2 (Rosso) al raggiungimento delle soglie stabilite in base all’accordo del bacino padano.

LIMITAZIONI STRUTTURALI

Dal 1° ottobre non circolano:

– Veicoli adibiti a trasporto persone e merci, alimentati a benzina, gpl e metano euro 0; diesel Euro 0, Euro 1 e Euro 2: blocco per tutto l’anno, festivi compresi, dalle 0.00 alle 24.00

– Veicoli adibiti a trasporto persone e merci diesel Euro 3: blocco dal 1 0ttobre al 31 marzo, dalle 8.30 alle 18.30 dal lunedì al venerdì

– Veicoli adibiti a trasporto persone e merci diesel Euro 4: il blocco, che avrebbe dovuto scattare dal 1° ottobre al 31 marzo è differito al 1° gennaio 2021, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30

– Ciclomotori e motocicli benzina Euro 0: dal 1° ottobre al 31 marzo, tutti i giorni, festivi compresi, dalle 0.00 alle 24.00.

LIMITAZIONI EMERGENZIALI

attive dal 1° ottobre valide tutti i giorni, festivi compresi

Livello 1 – Semaforo arancione (scatta dopo 4 giorni consecutivi di superamento della soglia di 50 microgrammi per metro cubo)

NON CIRCOLANO

Dalle 0.00 alle 24.00: veicoli per trasporto persone e merci alimentati a benzina, gpl, metano Euro 0; Diesel Euro 0, Euro 1 e Euro 2

Dalle 0.00 alle 24.00 Ciclomotori e motocicli benzina Euro 0

Dalle 08.30 alle 18.30: veicoli per trasporto persone Diesel Euro 3, Euro 4, Euro 5

Dalle 8.30 alle 18.30 (dal lunedì al venerdì): veicoli per trasporto merci Diesel Euro 3 e Euro 4

Dalle 8.30 alle 12.30 (nelle giornate di sabato e festivi): veicoli per trasporto merci Diesel Euro 3 e Euro 4

Livello 2 – semaforo rosso (scatta dopo 10 giorni consecutivi di superamento della soglia di 50 microgrammi per metro cubo)

NON CIRCOLANO

Dalle 0.00 alle 24.00: veicoli per trasporto persone e merci, benzina, gpl e metano Euro 0; Diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2

Dalle 0.00 alle 24.00: ciclomotori e motocicli benzina Euro 0

Dalle 8.30 alle 18.30: veicoli per trasporto persone Diesel Euro 3, Euro 4, Euro 5

Dalle 8.30 alle 18.30 (anche sabato e festivi): veicoli per trasporto merci Diesel Euro 3 e Euro 4

Dalle 8.30 alle 12.30 (anche sabato e festivi): veicoli per trasporto merci Diesel Euro 5

Inalterate, anche per la stagione 2020-2021 le deroghe già in vigore per la stagione 2019-2020, tra cui quelle:

– per i veicoli condotti da persone con ISEE del relativo nucleo familiare inferiore ai 14.000 euro,

– ai mezzi che sono funzionali al servizio di autoveicoli definiti secondo il codice della strada (art. 54) “per trasporti specifici” e “per uso speciale” e che si muovono contestualmente ad essi,

– per i veicoli condotti da persone con oltre 70 anni di età: solo 1 veicolo per nucleo familiare e solo a condizione che non abbiano veicoli che potrebbero circolare liberamente,

– per i veicoli degli operatori economici che accedono o escono dai mercati e dalle fiere autorizzate dai Comuni e dei veicoli al servizio delle manifestazioni autorizzate

Play with Food, il primo festival di teatro e arti performative dedicato al cibo

A Torino, da lunedì 28 settembre a domenica 4 ottobre 2020, è in programma la nuova edizione di Play with Food – La scena del cibo, in Italia il primo e unico festival teatrale interamente dedicato al cibo e alla convivialità, con la direzione artistica di Davide Barbato. Il festival è realizzato grazie al sostegno di Torino Arti Performative e Camera di commercio di Torino, con il Patrocinio della Città di Torino.

Un’edizione importante, che sarà l’occasione per festeggiare il decimo compleanno del festival, nato nel 2010 da un’idea di Davide Barbato per i Cuochivolanti, creato da Davide Barbato e Chiara Cardea (che lo ha co-diretto fino a marzo 2019), e organizzato da Associazione Cuochilab.

Dieci anni di musica, performance, arti visive, cinema, ma soprattutto tanto teatro, intorno al cibo e alla convivialità; un viaggio condiviso con centinaia di affezionati spettatori e tantissimi artisti da tutta Italia, attraverso pensieri, sensi ed emozioni, e ben riassunto dal sottotitolo di questa edizione: Il cuore nello stomaco.

La nuova immagine, opera dell’illustratore Cesco Rossi, racconta perfettamente questa storia: una pietanza fantastica, allo stesso tempo primordiale e futuristica, deliziosa e repellente, enigmatica ed emozionante, così come sono l’arte, il teatro, il cibo; un cuore pulsante, colorato e complicato, come i dieci anni di Play with Food, che hanno visto la partecipazione di artisti come Lella Costa, Frosini / Timpano, I Sacchi di sabbia, Cuocolo / Bosetti, Abbiati / Capuano, Collettivo PirateJenny, Daniele Ninarello, Claudia Caldarano, Irene Russolillo, Fabio Bonelli, Didie Caria, Enrico Ascoli, Fabio Castello, Stivalaccio Teatro, e molti altri.

Sette giorni di spettacoli dal vivo, performance on line, cene teatrali, colazioni cinematografiche, eventi segreti e, come di consueto, molti appuntamenti conviviali: il tutto, naturalmente, rimodulato e organizzato per la più sicura partecipazione del pubblico.

Il festival inizia lunedì 28 settembre alle 19 in un modo davvero inconsueto, con una prima assolutaQuesto non è un tavolo di Chiara Vallini (TO), produzione originale Play with Food, è una performance interattiva per soli 20 spettatori, fruibile esclusivamente on line. Nata dalle sperimentazioni dell’artista durante il lockdown, l’esperienza inizia come una “normale” web chat in cui gli spettatori, come invitati a un aperitivo virtuale, si ritroveranno inaspettatamente coinvolti in un evento misterioso, partecipando alla creazione di un racconto nel quale, gradualmente, presente e passato, finzione e realtà si intrecciano. Un esperimento che permetterà al festival, inoltre, di superare i propri confini cittadini aprendosi potenzialmente al pubblico di tutto il territorio nazionale, e non solo.   Repliche tutte le sere fino al 4 ottobre.

Si torna dal vivo martedì 29 settembre alle 20 al Teatro Astra con la prima regionale di Racconti di zafferano di Maria Pilar Peréz Aspa e ATIR / Teatro Ringhiera (MI). Durante lo spettacolo, in un’atmosfera intima e suggestiva, l’attrice cucinerà una paella di carne, secondo la ricetta dell’epoca cervantina, che sarà poi servita agli spettatori. Tra i fornelli e i profumi della cucina, prenderanno vita pagine memorabili di Cervantes, Proust, Vicent, Montanari, Scarpellini, Montalbán, Fernando de Rojas, pagine che parlano di cibo, di fame, di nutrimento, di ritualità. Appuntamento in collaborazione con TPE – Teatro Piemonte Europa.

Sempre al Teatro Astra va in scena, mercoledì 30 settembre alle 20, un celebre testo di Annibale Ruccello, Anna Cappelli, qui interpretato da Carlo Massari / C&C Company (BO) in un insolito allestimento che, letteralmente, farà entrare il pubblico nella casa della protagonista, per assistere alla sua comica e grottesca parabola, e scoprire inaspettate e macabre declinazioni del cibo. Prima dello spettacolo, Chiara Cardea legge uno dei racconti pubblicati nel numero speciale di Crack Rivista dedicato a Play with Food, esito della call Abbiamo fame di storie! che conferma la volontà del festival di sostenere e incoraggiare la creatività di scrittori e drammaturghiAperitivo a cura dei food partner del festival. Appuntamento in collaborazione con TPE – Teatro Piemonte Europa.

Giovedì 1 ottobre alle 20 il festival prosegue al Qubì, un luogo di arte e cucina caro al festival e che lo ha molte volte ospitato nel corso degli anni. In scena Claudio Morici (Roma) con la prima regionale de Il grande carrello, tratto dal libro di Fabio Ciconte e Stefano Liberti. Un’indagine comica e serissima che scompone e mette a nudo la realtà nascosta dietro la distribuzione organizzata: da dove arriva il cibo che vendono i supermercati? Chi ne decide il prezzo e la disposizione sugli scaffali? Perché c’è un certo prodotto piuttosto che un altro? Aperitivo a cura dei Cuochivolanti e dei food partner del festival. L’appuntamento è in collaborazione con Teatro della Caduta e fa parte anche della programmazione di Concentrica 2020.

L’intenso fine settimana del festival inizia venerdì 2 ottobre alle 21 all’Unione Culturale Franco Antonicelli, con un graditissimo ritorno: il Teatro delle Ariette (BO) e il loro storico Teatro da mangiare?, che la compagnia porta a Torino in occasione dei 20 anni dal debutto. Al Teatro da mangiare? si mangia davvero e bene, si mangiano le cose che i contadini-attori del Teatro delle Ariette fanno dal 1989, da quando è cominciata la loro vita in campagna. Seduti attorno a un tavolo, consumando un vero pasto, gli spettatori ascoltano un’appassionante esperienza di teatro fatto fuori dai teatri. Replica sabato 3 ottobre alle 21. L’incontro con le Ariette continuerà domenica 4 ottobre dalle 10 alle 14, sempre all’Unione Culturale, con la masterclass La memoria del cibo, a cura di Per+formare e Progetto Zoran, aperta a tutti, attori professionisti e non.

Anche in questa strana stagione segnata dal distanziamento sociale, non mancherà un appuntamento della serie delle Underground dinner, svolto in piena sicurezza: un evento performativo e conviviale, che si terrà sabato 3 ottobre alle 19 e alle 21.30 in un luogo segreto il cui indirizzo sarà svelato ai soli partecipanti. Protagoniste Patrizia Menichelli (FI) – artista che, dal 1996, fa parte della storica compagnia Teatro de los Sentidos di Barcellona – e la food stylist Claudia Guarducci (FI), con la prima nazionale di The Poetic Dinner: Amalia, ricette senza ingredienti: un’esperienza sensoriale, un viaggio intimo che coinvolge un piccolo gruppo di persone alla scoperta della vera storia di Amalia Moretti Foggia, giornalista e scrittrice nata nel 1872 e nota con lo pseudonimo di Petronilla. Gli ospiti, invitati in un luogo sconosciuto, sono accompagnati a incontrare la storia di Amalia attraverso i cinque sensi, scoprendo memorie, ricordi, impressioni, sogni, oggetti, profumi e piccoli sapori.

Si continua domenica 4 ottobre alle 10.30 con la Cinecolazione, un appuntamento ormai classico per gli spettatori di Play with Food. Anche quest’anno, la colazione cinematografica sarà organizzata in collaborazione con Les Petites Madeleines e ospitato in una delle storiche bocciofile torinesi, l’ASD La Tesoriera.

Il festival chiude in una sede e con un artista di assoluto rilievo: domenica 4 ottobre alle 17.30, al Teatro ColosseoGabriele Vacis (TO) proporrà una Meditazione sul cibo, accompagnato dalle scenofonie di Roberto Tarasco (TO). A partire dal racconto di Karen Blixen Il pranzo di Babette, reso celebre dal film di Gabriel Axel premiato con l’Oscar, Vacis delinea un intenso percorso attraverso miti e ricette, economie e speculazioni, giudizi e pregiudizi su ciò che ci nutre. In occasione dell’evento, un inconsueto Aperitivo Fuorisede, in ironica ma rispettosa applicazione delle normative vigenti: non potendo proporre al pubblico un aperitivo nel foyer del teatro, a causa del distanziamento sociale, i food partner offriranno a tutti gli spettatori una degustazione “in differita” presso i loro punti vendita. L’appuntamento è in collaborazione con Teatro Colosseo e Earthink Festival, ed è sostenuto da Torino Spiritualità.

Non mancano nemmeno quest’anno, per il festival, novità ed eventi speciali.

Sabato 19 settembre alle 21, all’Imbarchino del Valentino, un appuntamento in collaborazione con Associazione Tékhné all’interno dell’edizione 2020 di Earthink festival: in scena L’Impollinatore della compagnia Avatar.

Sabato 3 ottobre dalle 14.30 alle 18, al Circolo dei lettori, un momento di approfondimento e confronto: il convegno Play at Home, a cura del critico e organizzatore Alessandro Iachino, dedicato al teatro d’appartamento, sarà l’occasione per riflettere sulle esperienze nazionali più rilevanti dedicate a questo formato spettacolare, insieme a operatori, artisti e studiosi. Parteciperanno Paola Berselli Stefano Pasquini del Teatro delle Ariette, Patrizia Menichelli e Claudia GuarducciChiara ValliniLaura Valli di Qui e Ora Residenza Teatrale, Rossella Tansini di Stanze, Barbara Ferrato e Lorenzo Barello del Teatro Stabile di Torino. Chiuderà l’incontro un approfondimento di Francesca Serrazanetti, critica e docente al Politecnico di Milano.

Continua inoltre il progetto Abbiamo fame di storie!, condiviso con Crack Rivista e Torino Fringe Festival: la open call, conclusa a luglio, ha portato alla selezione di 5 racconti e 2 monologhi inediti a tema cibo, che sono pubblicati nel numero speciale della rivista in distribuzione digitale durante il festival, e di cui l’attrice Chiara Cardea leggerà un “assaggio” durante la serata del 30 settembre al Teatro Astra. Inoltre, in occasione di Play with Food, parte la seconda call del progetto, per la selezione della compagnia a cui verrà affidata la messa in scena dei due monologhi durante l’edizione 2020 del Torino Fringe Festival (www.tofringe.it/partecipa).

Un’importante azione che ha coinvolto il festival durante il lockdown, in risposta all’emergenza Covid-19 e alla forte incertezza che accomuna molti enti del terzo settore ancor prima della pandemia, è stata la costituzione di una rete informale fra le Associazioni operanti nell’ambito del teatro e delle arti performative e beneficiarie del contributo annuale Torino Arti Performative, oltre ad altri soggetti attivi nello stesso ambito. Le finalità condivise si concretizzeranno in azioni realizzate dai soggetti afferenti la rete che, beneficiari del TAP 2020, si impegnano alla realizzazione di tavoli di lavoro che rafforzino il dialogo con le Istituzioni, oltre alla creazione di un fondo di sostegno solidale ed emergenziale a favore delle realtà torinesi.

Come sempre gli spettacoli saranno accompagnati da momenti conviviali realizzati con la collaborazione dei food sponsor del festival, il “cuore culinario” di Play with Food: alcuni dei Maestri del Gusto Torino e Provincia 2019-2020 (Birrificio San Michele, Boutic Caffè, Green Italy, Enoteca Rabezzana, Pastificio Bolognese), da Agrisalumeria Luiset e dai Cuochivolanti. Per il terzo anno consecutivo, si conferma main sponsor del festival Pastiglie Leone.

L’edizione 2020 è realizzata con il sostegno di Torino Arti Performative e Camera di commercio di Torino, il Patrocinio della Città di Torino e la collaborazione di numerosi partner, tra cui Casa Fools, CMC / Nidodiragno produzioni, Concentrica Spettacoli in Orbita, Crack Rivista, Fondazione Circolo dei Lettori, Earthink Festival, Les Petites Madeleines, Progetto Zoran, Qubì Associazione Culturale, Teatro Colosseo, Teatro della Caduta, Torino Fringe Festival, Torino Spiritualità, TPE Teatro Piemonte Europa, Unione Culturale Franco Antonicelli.

Tutti gli eventi si svolgeranno in ottemperanza delle disposizioni vigenti in tema di contenimento del Covid-19.

Il programma completo e tutte le info sui biglietti sono su www.playwithfood.it.

Se per gli invalidi la ripresa è un miraggio

“Nessuna indicazione dall’Inps sulle nuove risorse destinate agli invalidi, mentre perdura la carenza di insegnanti di sostegno”

Riceviamo e pubblichiamo / Restituire certezze alle persone con disabilità, per andare oltre la crisi e tutelare i loro diritti: dal mantenimento all’assistenza sociale; dall’istruzione al sostegno scolastico. È l’appello lanciato dal Il Tulipano Bianco, Associazione di promozione sociale che realizza progetti in tutta Italia a favore di anziani, adulti e giovani disabili. L’Associazione chiede in particolare all’Inps di intervenire al più presto per chiarire le modalità di erogazione della maggiorazione prevista per pensioni di invalidità civile al 100%, che il Decreto Agosto ha incrementato fino a un massimo di 651,51 euro allargando al tempo stesso la platea dei beneficiari ai cittadini dai 18 anni in su.

“L’aumento della pensione di invalidità sarebbe dovuto diventare effettivo a partire dal mese successivo all’approvazione del decreto, ma finora l’Inps non ha diffuso alcuna circolare né altra comunicazione ufficiale su tempistiche e modalità di erogazione. Comprendiamo le difficoltà che sta affrontando il nostro istituto di previdenza, ma crediamo che le persone più bisognose non debbano essere costrette ad attendere senza chiare indicazioni in un momento così delicato”, dichiara Francesco Giordani, presidente del Il Tulipano Bianco.

L’altra urgenza riguarda l’apertura delle scuole, che non possono contare su un numero di insegnanti di sostegno sufficiente. Secondo le stime diffuse in questi giorni ne mancherebbero dai 50 ai 75mila, mentre sono soltanto 1.600 circa le nomine andate in porto contro le 21mila previste. Ammontano quindi a 19mila i posti di ruolo per il sostegno non ancora assegnati e destinati a un supplente. Si tratta di un problema cronico del nostro sistema scolastico, che in questa fase si può considerare un’emergenza nell’emergenza. La chiusura dei mesi scorsi ha avuto infatti maggiori ripercussioni sugli studenti disabili.

“Le persone con disabilità hanno già pagato un prezzo alto a causa delle limitazioni imposte dal coronavirus, per questo bisogna fare in modo che non restino indietro. Dobbiamo lavorare affinché possano di nuovo partecipare in modo pieno e attivo alla vita sociale del Paese. La tutela dei più fragili è una cartina di tornasole che rivela se le istituzioni sono davvero in grado di prendersi cura di tutti i cittadini. Ci auguriamo quindi che il Governo riesca a recuperare i ritardi accumulati in questi mesi in tempi brevi”, conclude Giordani.

 

IL TULIPANO BIANCO

Il Tulipano Bianco è un Associazione di Promozione Sociale (Aps). Nasce nel 2012 con l’obiettivo di operare in ambito socioassistenziale a favore di minori, adulti, anziani e disabili portatori di svantaggio sociale o psichico. L’Associazione è orientata a sviluppare idee e progetti anche attraverso il vaglio di proposte e segnalazioni di soggetti esterni. E’ presente sul territorio italiano con delegazioni territoriali associate alla sede nazionale.

Gemelli nati da mamma positiva Encomio al personale sanitario

Mamma positiva Covid partorisce con successo due gemelli, nati prematuri per insufficienza fetale all’ospedale Sant’Anna di Torino

Fondazione Onda premia le donne infermiere e ostetriche dell’ospedale Sant’Anna di Torino in prima linea nell’emergenza Coronavirus

Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, assegna il riconoscimento “Donne e Covid-19” a 3 operatrici sanitarie dell’ospedale Sant’Anna di Torino che si sono particolarmente distinte per l’assistenza e la cura ai pazienti durante l’emergenza pandemica

A consegnare il premio, Mattia Maestri, il paziente 1 di Codogno, testimone e simbolo del prezioso lavoro di molte di loro, in occasione della presentazione del IV Congresso Nazionale della Fondazione.

Sono 3 delle 206 le donne dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino premiate oggi da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, a Palazzo Lombardia sede della Regione Lombardia, in occasione della presentazione del IV Congresso Nazionale della Fondazione, per l’impegno in prima linea nella gestione dell’epidemia di Sars-Cov2.

Sono Rita Musso (Coordinatrice infermieristica Pre-triage), Tiziana Adamo (Coordinatrice ostetrica Sala Parto) e Giuseppina Poppa (Coordinatrice ostetrica Pronto soccorso).

Gli episodi in evidenza sono molti ma quello che maggiormente ha colpito dal punto di vista umano, oltre che clinico ed assistenziale, è stato quello di una neomamma con gravidanza gemellare alla 28^ settimana, ricoverata per problemi legati alla gravidanza. La signora, a seguito del peggiornamento della sintomatologia, si era recata presso il Pre-triage e successivamente al Pronto Soccorso, che ne hanno determinato il ricovero, in quanto è risultata positiva al Covid. Ciò ha determinato l’immediata messa in atto del protocollo di emergenza e trasferimento al reparto Covid. La situazione e l’evoluzione clinica sono state positive sia dal punto di vista materno sia neonatale, anche se si è dovuto anticipare il parto per un’insufficienza fetale. L’intera équipe ed in particolare le operatrici si sono adoperate per accogliere in sicurezza, trasmettendo tranquillità e serenità in un momento di isolamento emergenziale ed hanno reso l’evoluzione della patologia correlata alla gravidanza meno gravosa, rendendo la degenza meno solitaria. Sono state utilizzate strategie tecnologiche, come videochiamate, per avere una comunicazione con i propri familiari, in particolare con il neo papà, rendendolo sempre partecipe durante il ricovero. Nonostante l’uso da parte dell’équipe di dispositivi di protezione individuale, che lasciavano intravedere poco dei loro visi e mani, trascorrendo ore in abiti poco confortevoli, hanno trasmesso umanità e gioia. Non ultimo, ma di fondamentale importanza, il poter mantenere il puerperio fisiologico e l’allattamento dei due gemelli in completa naturalezza, garantendo un ambiente sicuro e confortevole anche con la presenza di un’infezione altamente  trasmissibile.

Insomma all’ospedale Sant’Anna si è riusciti a salvaguardare l’aspetto di umanizzazione della nascita ed a dare una valenza positiva all’esperienza del nascere nell’emergenza Covid, garantendo al padre la presenza alla nascita, quando invece l’accesso dei caregivers era negato nella maggior parte degli ospedali punti nascita, dimostrando disponibilità ed attitudini di umanità ed empatia. E’ stata garantita la stesura di protocolli clinico assistenziali ed igienico organizzativi differenziati per la gravida, dal pre-triage al pronto soccorso sino ai reparti ed alla sala parto. Inoltre è stata garantita l’accoglienza, in qualità di Hub, di tutte le donne in gravidanza inviate da altri punti nascita per complessità di gestione,  garantendone la presa in carico e tutelando il percorso nascita con notevole aumento dei carichi di lavoro rispetto ad analogo periodo dell’anno precedente.

Medico, infermiera, ostetrica, tecnico di laboratorio, psicologa sono alcune tra le figure sanitarie a ricevere il riconoscimento “Donne e Covid-19”: «Un’opportunità per ringraziare tutte le donne che hanno avuto un ruolo chiave nella gestione di questa emergenza sanitaria distinguendosi per il loro essenziale contributo», dice Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda. «I lunghi mesi dell’emergenza sanitaria hanno visto il personale degli ospedali con i Bollini Rosa in prima linea nella gestione della pandemia, molte lavoratrici hanno dovuto isolarsi dagli affetti più cari: anche la loro salute mentale è stata messa a dura prova».

A consegnare il riconoscimento, Mattia Maestri, il paziente di Codogno che in prima persona testimonia l’impegno incessante e la dedizione riservata ai pazienti durante l’emergenza: «La prima cosa che mi viene in mente è semplice, forse scontata, ed è quella di dire ‘grazie’ e non basterebbero pagine e pagine per ringraziarvi tutti e nel modo giusto”.

Le assegnazioni sono state decise da un Comitato composto da medici e da esperti di settore sulla base delle segnalazioni ricevute dagli ospedali Bollini Rosa.

Storie di resistenza e tenacia si sono affiancate a storie di sensibilità ed umanità.  In un periodo così carico di lavoro, soprattutto i piccoli gesti hanno fatto la differenza. Le videochiamate hanno avuto un ruolo determinante nel periodo di isolamento; per molto tempo sono state l’unico mezzo di interazione con i propri cari, che hanno potuto trasmettere tutto il calore umano a chi era ricoverato e ricevere dai medici costanti informazioni sul loro stato di salute.

«L’attestato di “Donne e Covid19” ha un valore iconico per il presente perché esprime la riconoscenza alle donne che, ancora una volta, hanno dimostrato una capacità di servizio che integra la loro professionalità con l’espressione dei valori di altruismo. Per il futuro attesta una garanzia per il Sistema Sanitario nazionale», afferma Giorgio Fiorentini, Docente Senior Area pubblica Amministrazione Sanità e Non profit, Uni Bocconi, Presidente Associazione Sottovoce.

Le premiate hanno ricevuto anche le immagini fotografiche delle opere dei tre writers che hanno aderito all’iniziativa: Austin Fowler (https://austinzart.com/), Laika (https://laika1954.com/) e Cheone (Cosimo Caiffa), tramite l’associazione UNISONO APS, Spazio Baluardo di Milano. Dall’Italia agli Stati Uniti, alla Cina gli artisti hanno lanciato nuovi messaggi celebrando il lavoro del personale sanitario ed invitando gli abitanti delle città a non uscire di casa dipingendo mascherine e divieti.

Nel corso della cerimonia è stato proiettato “Red Zone – Vita da isolati”, documentario realizzato da Marco Belloni, videomaker di Codogno, che ha vinto l’ultima edizione del Varese International Film Festival.

Terreno occupato abusivamente sequestrato dai civich

La Polizia Municipale ha effettuato il sequestro giudiziario di un terreno occupato abusivamente nel quartiere Falchera.

Dopo una serie di accertamenti preventivi – in parte svolti in collaborazione con il Reparto Abusivismo Edilizio della Polizia Municipale – dai quali è emerso che il terreno è di proprietà della Città di Torino, nella mattinata di ieri agenti del Comando Sezione VI (Barriera di Milano, Regio Parco, Barca, Bertolla, Falchera, Rebaudengo, Villaretto), con il supporto del Reparto Operativo Speciale, hanno effettuato il sequestro giudiziario di un terreno di circa 1000 mq occupato in maniera arbitraria.

Il terreno occupato da parte di ignoti è stato abusivamente suddiviso e recintato in 8 lotti destinati a uso agricolo privato.

La sottrazione dei terreni comunali all’uso pubblico si configura con il reato previsto dal combinato disposto degli articoli 633 e 639 bis del Codice Penale che, nel caso specifico, è stato commesso dal mese di maggio 2020.

L’intervento della Polizia Giudiziaria ha avuto la duplice valenza di accertare e interrompere il reato oltre che di costituire un deterrente all’aggravamento del reato stesso come, per esempio, la realizzazione di manufatti edilizi all’interno dei lotti abusivi o di ulteriori occupazioni abusive di suolo pubblico.

Contestualmente sono state informate sia l’Autorità Giudiziaria, sia il settore Patrimonio del Comune di Torino per il recupero dell’area sottratta. (e.b.)

Con “Le terapie cellulari” riprendono gli incontri dell’Accademia di Medicina

L’Accademia di Medicina di Torino riprende il 30 settembre alle ore 17.30, dopo una lunga pausa imposta dalla pandemia, le sue riunioni periodiche di aggiornamento scientifico aperte a tutti, nell’aula magna di via Po 18, con possibilità di seguire a distanza la conferenza collegandosi al sito www.accademiadimedicina.unito.it

“Le terapie cellulari” è il tema dell’incontro che, introdotto da Giovanni Camussi, professore di nefrologia dell’Università di Torino, verrà sviluppato da Benedetto Bruno, responsabile dell’Unità di trapianto di midollo del Reparto di Ematologia delle Molinette e da Franca Fagioli, Professoressa di Pediatria dell’Università di Torino e Direttore del Laboratorio del Centro Trapianti di Cellule staminali e Terapia Cellulare dell’Ospedale Regina Margherita.

L’argomento trattato è molto innovativo in quanto le terapie cellulari si sono dimostrate in grado di offrire ottime opportunità terapeutiche in molti tumori, soprattutto del sangue, utilizzando preparazioni di cellule o di tessuti che, opportunamente manipolati in laboratorio, hanno mostrato una straordinaria efficacia.

Parco della Salute, Salizzoni: “Bene la cabina di regia”

Il vice Presidente del Consiglio regionale: “Fondamentale garantire rispetto del cronoprogramma.”

 

L’istituzione dalla cabina di monitoraggio annunciata dalla Regione Piemonte è una buona notizia, che va nella direzione che ho personalmente sempre auspicato, ovvero la necessità di non perdere ulteriore tempo per dotare Torino e il Piemonte di un’infrastruttura sanitaria all’avanguardia”: così il vice Presidente del Consiglio regionale Mauro SALIZZONI commenta l’istituzione della cabina di monitoraggio del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino (PSRI). “È fondamentale garantire il rispetto del cronoprogramma, procedere con le bonifiche dell’area ex Fiat Avio e portare a termine il dialogo competitivo. Non stiamo parlando semplicemente di rifare altrove le Molinette ma di realizzare un polo che oltre alla cura farà ricerca e innovazione, un’opera che cambierà il volto urbanistico dell’intera area Sud della città, e che ci consentirà di ridisegnare la rete sanitaria ospedaliera e territoriale”.