Il politico intelligente
In occasione della ricorrenza del 30° anniversario della Grande Alluvione del novembre 1994 la Regione Piemonte organizza “La forza di ricostruire”, evento che si terrà il 6 novembre ad Alba per ricordare cosa avvenne in quei giorni, fare il punto sul contrasto al dissesto idrogeologico e coinvolgere la cittadinanza sui temi della prevenzione.
Il programma è suddiviso in due parti:
* dalle ore 9 alle ore 13 alla Fondazione Ferrero, “La Grande Alluvione e la sua eredità”, un convegno sul ruolo della Protezione civile e sugli interventi tecnici che, dopo l’alluvione, hanno contribuito alla messa in sicurezza del territorio;
* dalle ore 15 alle ore 17 nel Teatro Sociale “Il Piemonte ringrazia i protagonisti della ricostruzione”, cerimonia per commemorare le vittime e per ringraziare i sindaci, gli amministratori locali e i tanti volontari che si adoperarono in prima linea per portare aiuto, salvare tante vite e che lavorarono nei mesi successivi per consentire ai territori colpiti di risollevarsi.
Entrambi i momenti potranno essere seguiti online cliccando qui
“Questo anniversario – sostengono il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi – è particolarmente importante non solo per ricordare le vittime e riflettere su quanto accaduto, ma anche per risaltare la straordinaria solidarietà e collaborazione tra le istituzioni e le comunità locali che si manifestò durante quei giorni. L’alluvione del 1994 ha segnato infatti il punto di svolta per il nostro sistema di Protezione civile, che da allora ha gettato le basi per diventare una delle migliori e più organizzate realtà a livello nazionale grazie al continuo impegno delle donne e degli uomini che ne fanno parte e alla capacità di risposta nelle emergenze”.
- Video
Le prime pagine dei giornali piemontesi
Il ricordo in tutto il Piemonte
Sono numerosi i momenti di ricordo e commemorazione organizzati da Comuni e associazioni per ricordare le vittime e le distruzioni provocate dalla Grande Alluvione.
Ad Alessandria domenica 3 novembre alle ore 11.15 nella parrocchia di San Michele Santa Messa di suffragio dei morti e alle ore 13 pranzo nella sala polifunzionale a cui sono invitati tutti coloro che spalarono fango dalle case; martedì 5 novembre alle ore 21 nella chiesa del Carmine concerto a lume di candela «Notte di memoria, note di presenza»; mercoledì 6 novembre alle ore 10,30 Santa Messa in Cattedrale e deposizione di corone al monumento alle vittime nel parco Carrà agli Orti e alla lapide nella chiesa di San Michele, alle ore 14 convegno “L’alluvione del 6 novembre 1994: i tecnici nell’emergenza ….30 anni dopo” e un Consiglio comunale aperto.
A Canelli sabato 9 novembre alle ore 11 la mostra “La luce oltre il fango”, alle ore 17 Santa Messa nella chiesa di San Tommaso, alle ore 18 cerimonia in memoria dei defunti canellesi, alle ore 20.45 nel Teatro Balbo concerto delle Voci del Bondone e della Corale ANA Vallebelbo.
La Provincia di Cuneo promuove alcune iniziative per rievocare quei giorni e, soprattutto, fare il punto su quanto finora è stato realizzato e quanto si può ancora fare per prevenire tali calamità:
– lunedì 4 novembre alle ore 18 a Cuneo, nel Centro incontri della Provincia, presentazione della riedizione del libro “Eroi nel fango”, scritto dalla giornalista Paola Scola con sottotitolo “1994-2024: trent’anni dopo la grande alluvione”;
– domenica 10 novembre a Ceva ultima tappa dello spettacolo teatrale per i ragazzi delle scuole “Fiumi di Acqua e di Fango: la grande alluvione del 1994 in Piemonte”, di e con Sara Dho.
A Mondovì il Comune dedica al trentennale l’annuale esercitazione di Protezione civile.
Ad Alba: il 5 novembre commemorazione delle 9 vittime albesi, con un corteo dal Municipio verso il ponte Tanaro per il lancio di una corona nel fiume, il 6 novembre un’esercitazione di evacuazione delle scuole, sabato pomeriggio in Municipio incontro con i volontari di allora e di oggi impegnati nelle squadre d’emergenza a cui seguirà alle 18 la messa officiata dal Vescovo, l’11 novembre convegno dell’Ordine degli Ingegneri sul tema “Lezione sul Tanaro”.
A Piozzo lunedì 4 novembre alle ore 11 nel cortile della Biblioteca comunale ricordo Felice Boffa in memoria del suo gesto eroico, e venerdì 8 novembre alle ore 20,30 nella sala della Biblioteca comunale proiezione di “Video Clip Lumiere”, mostra di documenti e fotografie, testimonianze e letture a cura dei Volontari per l’Arte con la collaborazione dell’Amministrazione comunale.
A Santena una serie di manifestazioni si svolgeranno venerdì 8, sabato 9, sabato 16 e domenica 17 novembre.
A Torre Mondovì domenica 3 novembre alle ore 10 in piazza Mellino deposizione di una corona di alloro alla lapide e al monumento in memoria dei Caduti e Dispersi e Commemorazione dell’anniversario dell’evento alluvionale del novembre 1994
La Città metropolitana di Torino ospita lunedì 4 novembre nell’auditorium della sede di corso Inghilterra 7 un convegno dove si parlerà di evoluzione delle attività di rilevamento e di gestione dei dati, della storia delle alluvioni del Tanaro a Ceva, dell’evoluzione della percezione del rischio idrogeologico dal 1994 ad oggi.
Per non dimenticare
L’alluvione del 1994 colpisce duramente il Piemonte, e in particolare le province di Alessandria, Asti, Cuneo, Torino e Vercelli.
La violenta ondata di maltempo causa l’esondazione di numerosi fiumi, provocando oltre 70 vittime, più di 2.000 feriti e gravi danni a territori e infrastrutture.
La cronaca incomincia con le piogge di venerdì 4 novembre, prima avvisaglia di un maltempo che sembra aver piegato il Nord Italia trasformando la pianura padana in una incredibile palude e che continua sabato e domenica con rovesci torrenziali. L’analisi dei dati pluviometrici rilevati dalle stazioni automatiche della rete regionale, dalle mappe elaborate dal Meteosat e dal Radar meteorologico, indica una prima fase caratterizzata da forti precipitazioni nelle province meridionali del Piemonte, in particolare nell’Acquese (presso la stazione di Ponzone Bric Berton cadono circa 200 millimetri di pioggia in 24 ore).
Le precipitazioni si estendono poi ad Alessandrino, Astigiano, Cuneese e Vercellese. I bacini più colpiti sono quelli del Tanaro, della Bormida, del Belbo e del Po. Sabato si registrano tra 200 e 250 millimetri di pioggia nelle 24 ore.
Nella terza fase le forti piogge colpiscono la fascia prealpina tra la Val Pellice e la Valsesia.
Le precipitazioni si intensificano nella serata di sabato, per attenuarsi al mattino del 6.
I fiumi straripano e l’acqua scende a valle distruggendo tutto quello che incontra nel suo percorso.
La cronaca della Grande Alluvione è sul n.8-1994 di Notizie della Regione Piemonte.
Torna per il 3° anno in città il Social Festival Comunità Educative 4-9 nov a Torino, Rivoli e Settimo Torinese, una settimana di incontri con i principali esperti della educazione e della pedagogia, con filosofi, esperti di ambiente e con artisti che possano raccontare con il codice giusto la loro esperienza creativa e di impegno; tutti insieme per imparare e insegnare a prendersi cura del mondo.
Da Massimo Recalcati (lun 4 nov) a Ensi e Epoque (ven 8 nov) passando per Antonio Catalano, Cecilia Marchisio, Duccio Demetrio, Ugo Morelli e molti altri e altre.
E’ davvero un importante momento promosso e organizzato dal Comune e dalla Città Metropolitana di Torino, da ITER – Istituzione Torinese per l’Educazione Responsabile, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino e la direzione scientifica della rivista Animazione Sociale.
Leggi la notizia su Canavesano e dintorni:
Il “Contemporaneo” si confronta, rispettosamente, con i secolari splendori artistici dello storico edificio
Fino all’8 dicembre
In apertura, alla nota di presentazione della mostra, si legge un aforisma di Cesare Pavese, tratto dal suo“Il mestiere di vivere”: “Solo ciò che è trascorso o mutato o scomparso ci rivela il suo volto reale”. Parole che possono aiutarci a capire il “senso” profondo che ha guidato gli ideatori di “Crossing”, la “mostra a quattro” ospitata fino a domenica 8 dicembre, in occasione di “Artissima 2024” e sotto la curatela della storica dell’arte Cristina Beltrami, in ben specifiche location di “Palazzo Madama” a Torino. La rassegna nasce con l’intento di tenere insieme le opere di quattro artisti/e di diversa formazione e provenienza, che hanno accettato di confrontarsi con “il volto reale” (in quanto pavesianamente “trascorso”) della vastissima Collezione della “Casa dei secoli, sintesi di pietra di tutto il passato torinese”, come il torinesissimo Gozzano definiva “Palazzo Madama”.
Ad aprire l’esposizione sono le “Panacée”, le tre “ingannevoli” sculture della francese di Mentone (classe ’67) Frédérique Nalbandian, collocate in cima allo “Scalone Juvarriano”. Tre monumentali figure, antichi reperti in marmo – verrebbe di primo acchito da affermare – che bene stanno lì dove si trovano. E allora vien da chiedersi: che mai ci azzecca il Contemporaneo? Ci azzecca, eccome! Provate infatti ad avvicinarvi. E … l’inghippo si svela! Dove? Nell’impiego inatteso dei materiali. Di “marmo”, come si sarebbe creduto, neppure l’ombra. La versione tripla della mitologica dea (personificazione della “guarigione universale” ottenuta per mezzo delle piante) si scopre aver preso forme dal sapiente utilizzo niente meno che di “stoffa” e “sapone”, quest’ultimo proveniente dal Saponificio “Fer à Cheval” di Marsiglia, fabbrica di antica tradizione con cui l’artista collabora da anni. Ed è allora, in questo ottico “gioco d’illusione”, che l’opera balza d’un colpo nei territori del “Contemporaneo”, “tracciando – è stato scritto – sia un dialogo tra forme che appartengono alla scultura antica sia omaggiando l’eredità dell’‘Arte Povera’ che proprio a Torino ha avuto uno dei suoi luoghi nevralgici”.
La seconda tappa ci porta nella museale “Sala delle ceramiche”. Qui troviamo le opere, 10 vasi di grandi dimensioni, realizzate da RunoB, giovane artista, cinese di nascita (classe ’92) e veneziano d’elezione, che porta a “Palazzo Madama” i suoi vasi realizzati durante la sua recentissima residenza a Nove (Vicenza) e interamente dedicati, in “chiave pop”, alla vastissima collezione ceramica del “Museo”. Visitando la sala, RunoB è stato colpito, infatti, dai motivi decorativi delle ceramiche antiche molto spesso “a tema culinario”. Di qui la decisione di reinterpretare in chiave contemporanea, attraverso incontenibili accensioni cromatiche, il tema del cibo chiamando in causa l’iconografia dei fast-food e della sempre più diffusa abitudine del take-away. Il contrasto tra il soggetto attualissimo e le classiche forme della storica manifattura vicentina rendono l’installazione di questo pittore-ceramista quanto mai attuale e soprattutto “efficace nel rileggere la produzione maiolica da una prospettiva nuova”.
Di preciso e singolare rigore costruttivo è poi il grande “Tondo” di quasi due metri realizzato appositamente per “Crossing” e omaggio al monumentale “Lampadario” del 1928 dei Fratelli Toso, al centro della Sala dedicata ai “Vetri”, dalla milanese (classe ’66), Marta Sforni, da anni impegnata, come suo soggetto per eccellenza, sul “lampadario veneziano”. L’originalissima e personale tecnica racconta questi “giardini pensili” per sottili velature che si concentrano, lambendo a tratti i confini dell’astratto, in particolare sui dettagli – le “bossette”, in termine tecnico, e i “fiori” – di questi sontuosi manufatti antichi.
Quarta e ultima tappa di “Crossing”, la “Veranda Juvarriana” dove troviamo la grande installazione di Giuseppe Lo Cascio, giovane artista palermitano (classe ’97) “particolarmente attento ai temi della memoria”. Le sue installazioni sono veri e propri “schedari monumentali, torri di Babele in metallo e cartoncino o lamine plastiche, che qui ribadiscono la ragione stessa del Museo, inteso come rifugio del sapere”.
Quattro tappe, quattro momenti di “inciampo”, in cui l’osservazione costringe a interrogativi e a salutari momenti di pausa. Per un “Crossing” nuovo e rigenerante. Per occhi e cuore.
Gianni Milani
“Crossing. Attraversare una collezione”
Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, piazza Castello, Torino; tel. 011/4433501 o www.palazzomadamatorino.it
Fino all’8 dicembre .
Orari: lun. e da merc. a dom. 10/18; mart. chiuso
Nelle foto (Ph. Giorgio Perottino): Frédérique Nalbadian “Panacee”, 2021; RunoB “Un’evoluzione di un delivery rider”, 2024; Marta Sforni “Ritornello”, 2024; Giuseppe Lo Cascio “La Memoria è la cosa migliore che ho”, 2024
Spaccio di droga, un arresto in centro
I Carabinieri del Comando Compagnia Torino San Carlo continuano senza sosta i cosiddetti servizi ad alto impatto. Nella notte , in Via Buniva angolo Via Cesare Balbo, è stato arrestato un 24 enne del Gambia per il reato di ^detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti^. Il soggetto, a seguito di controllo e perquisizione personale è stato trovato in possesso di sette dosi di cocaina per un peso totale di 1,60 grammi, quattro pastiglie di ecstasy per un peso totale di 2,37 grammi e 70 euro, contante probabilmente frutto dell’attività di spaccio. Il soggetto su disposizione dell’A.G. è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Nel corso del servizio, esteso in tutte le zone della movida è stata recuperata varia sostanza stupefacente, in particolare nascosta sotto la pavimentazione di un dehor, sono stati rinvenuti 1,65 grammi di marjiuana e 2,44 grammi di hashish. 54 sono state le persone controllate di cui 23 d’interesse operativo.
Juve batte Udinese 2-0
La Juventus fuori casa batte l’Udinese 2-0. La prima rete è un autogol al 19′, con Khéphren Thuram che prende il palo e termina dietro al portiere dell’Udinese Maduka Okoye. I bianconeri raddoppiano dalla distanza con Savona al 37’. La Juve sale così dalla settima alla terza posizione in classifica con 21 punti. E sfiderà, martedì, il Lille in Champions League.
Sarebbe anche opportuno che le case farmaceutiche, che come le Banche hanno fatto utili molto importanti, invece di fare confezioni di medicine da 28 le facessero da 31
Cara Giorgia,
Ancora una giornata, domenica 3 novembre 2024, per visitare la rassegna Apart Fair 2024, che ha introdotto la settimana dedicata alle arti a Torino.
Giunta alla sua ottava edizione, la mostra si è dimostrata come il più importante appuntamento in Piemonte per il mondo dell’antiquariato e tra i più rilevanti a livello nazionale. Nella storica palazzina della Promotrice delle Belle Arti, quaranta galleristi hanno portato le loro opere che spaziano dell’archeologia al design contemporaneo, dall’Europa, all’Asia e all’America.
L’impegno della Associazione Piemontese Antiquari, organizzatrice della mostra, ha portato ad avvalersi per il controllo delle opere esposto dal Comitato Scientifico dalla Federazione Italiana Mercanti d’Arte, coordinato dal Presidente Fabrizio Pedrazzini. Apart Fair è una mostra, tra le poche a livello nazionale, che garantisce l’autenticità delle opere, esaminate attentamente prima dell’apertura.
All’interno della mostra si possono ammirare contaminazioni contemporanee, grazie alla collaborazione della galleria Lunetta 11 per l’inserimento di un grande dipinto di Ismaele Nones, che dialoga con un altrettanto grande dipinto di Georg Speyer del 1894 (Alberto Savio, Antichità, Trino Vercellese). All’interno è presente inoltre una mostra collaterale di vari manifesti cinematografici degli anni Trenta e Quaranta e dei film di Sherlock Holmes.
Tra le opere in mostra, sicuramente di interesse il ritratto della signora Martinez de Hoz, di Giovanni Boldini, databile tra il 1907 e il 1910. Altre opere di rilievo sono un busto di Giovanni Battista Trucchi delle Valdigi, realizzato da Bernardo Falconi tra il 1664 e il 1668 nella galleria Bertola di Torino, e una lampada di Emil Gallè del 1920, molto ammirata dal pubblico e presentata dalla galleria Liberty e Decò Alessandro Macrì, di Torino.
Non mancano opere che piaceranno agli amanti del Futurismo come un acquerello di Umberto Bonetti, uno studio per la copertina del Popolo d’Italia di Marcello Nizzoni e l’aeropittura su un giornale degli anni Trenta, di Michele Falanga. Per gli amanti del jukebox, nel salone centrale fanno mostra di sé anche i sei jukebox più rari al mondo, costruiti dalla Wurlitzer tra il 1939 e il 1941 (casa museo De Angelis, Torino).
La mostra è organizzata da Associazione Piemontese Antiquari APA, in collaborazione con ASCOM Confcommercio Torino e Provincia, e Federazione Italiana Mercanti d’Arte FIMA. Domenica 3 novembre la mostra sarà aperta dalle 10.30 alle 19.30.
Biglietto intero 10€ – ingresso ridotto 5€ – Tessera abbonamento musei, visitatori Artissima muniti di biglietto, abbonati annuali e plurimensili GTT.
Mara Martellotta