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Zona rossa, controlli intensificati durante le festività

Torino. Festività natalizie, intensificati i controlli disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri

E’ in corso un servizio straordinario di controllo del territorio nel centro di Torino.

Torino, 26 Dicembre. Intensificati i controlli disposti dal Comando Provinciale durante le festività natalizie, finalizzati al contrasto della criminalità predatoria e alla verifica del rispetto della normativa anti covid. Nella serata tra Natale e Santo Stefano militari delle compagnie di Chivasso e Moncalieri, nell’hinterland torinese, hanno svolto servizi straordinari di controllo del territorio, arrestando tre persone e denunciandone altre 4.
In particolare a Moncalieri, i carabinieri hanno tratto in arresto un cittadino rumeno, di 44 anni, per maltrattamenti in famiglia in danno della propria moglie. Lo stesso veniva bloccato dopo che, sotto l’effetto dell’alcol, aveva malmenato la donna durante un litigio.
A Nichelino stessa sorte è toccata a un cittadino italiano di 51enne, arrestato per atti persecutori nei confronti di una giovane trentenne con cui aveva avuto una relazione sentimentale. Lo stesso è stato fermato sotto l’abitazione della donna dopo che l’aveva seguita fin dall’uscita del lavoro.
A Orbassano è stato arrestato un altro italiano classe 1970 su ordine di custodia cautelare in carcere emesso per atti persecutori compiuti contro la ex compagna come accertato dalle indagini condotte dai militari della locale Stazione.
A Chivasso, i carabinieri hanno denunciato due cittadini marocchini in quanto irregolari sul territorio italiano.

I militari della locale Compagnia hanno inoltre denunciato due italiani, residenti a Chiavasso e Settimo Torinese, per guida in stato di ebrezza. Sono stati controllati a bordo delle proprie autovetture con un tasso alcolemico superiore al limite stabilito per legge. Un altro italiano è stato sanzionato amministrativamente in quanto circolava a bordo della propria auto con patente revocata, assicurazione scaduta e senza un giustificato motivo in violazione alle normative anticovid.
Nella mattinata odierna è in corso un servizio straordinario di controllo del territorio nel centro di Torino.

Domenica 27 dicembre è Bollicine Day da Eataly

In concomitanza con il V-Day europeo, Eataly offrirà uno sconto speciale sulle bollicine per un brindisi di fine anno più che mai atteso

 

 Certo il 2020 ha offerto poco per cui festeggiare, ma una buona notizia è arrivata, e Eataly ha deciso di celebrarla a modo suo. Il 27 dicembre, nel giorno del “V-Day” Europeo, Eataly offrirà uno sconto speciale sulle bollicine, per antonomasia legate ai momenti di festa.

Nel Bollicine Day tutte le etichette di bollicine saranno scontate del 20% su un acquisto minimo di 6 bottiglie da 750 ml o di 3 magnum. Si potrà scegliere tra le oltre 400 etichette presenti nel vasto assortimento delle cantine di tutti i punti vendita e dello store online (www.eataly.it), dove c’è la consegna gratuita da 99€ in su.

 

Il settore delle bollicine quest’anno è in particolare sofferenza per la chiusura del mondo della ristorazione e le limitazioni nell’organizzazione di raduni privati. Una realtà enologica in continua evoluzione contraddistinta da tradizione e innovazione, attraverso le varie scuole che vanno dal Metodo Classico al Rifermentato o Metodo Charmat-Martinotti senza dimenticare lo Champagne. Nella selezione di Eataly si trovano grandi denominazioni italiane da nord a sud rappresentate da storiche aziende fino ai piccoli produttori come gli artigiani del vino dalle cui cantine provengono solo poche migliaia di bottiglie ogni anno. Prodotti che in questo periodo dell’anno rappresentano l’emblema stesso degli auguri di cui desideriamo non dimenticarci compiendo uno dei gesti più classici e tradizionali di fine anno: un brindisi.

 

Scopri di più su eataly.it/bollicineday

Caffè e brioche in zona rossa Sospesa l’attività di un bar

E’ giovedì mattina e alcuni clienti stanno consumando la propria colazione presso un bar in piazza Madama Cristina.

Due dei tre avventori sorseggiano il proprio caffè seduti ai tavolini sistemati fuori mentre il terzo, all’interno del locale, accompagna alla brioche la lettura di un quotidiano. Una pattuglia del commissariato Barriera Nizza in transito nota la scena e procede al controllo dell’esercizio. Inevitabile la chiusura provvisoria del bar della durata di 5 giorni per violazione delle normative che regolano l’apertura degli esercizi di ristorazione nelle “zone rosse”.

La frazione Casanova ringrazia don Adriano Gennari

Il giornalista cattolico e saggista Maurizio Scandurra evidenzia l’accoglienza riservata dai parrocchiani allo stimato sacerdote cottolenghino torinese. Il 28 Dicembre alle 15.10 il prelato in diretta su ‘Radio Maria’.

“La piccola frazione di Casanova di Carmagnola ringrazia Don Adriano Gennari”.

Lo rileva il giornalista cattolico e saggista Maurizio Scandurra, da sempre vicino all’opera caritatevole e misericordiosa dell’ottimo sacerdote cottolenghino torinese: apprezzato in tutto il mondo per le sue intense preghiere di intercessione a favore di malati, poveri e sofferenti. Nonché per l’impagabile attività della ‘Mensa dei Poveri’ di Via Belfiore 12 a Torino, nata nel lontano 2008 (proprio in tempo di crisi mondiale, allora come oggi) ed eroicamente distintasi nel far fronte giornalmente alle più che raddoppiate richieste di cibo pervenute in tempo di pandemia.
“Dopo la splendida e toccante testimonianza su Don Gennari rilasciata dalla voce storica dei Matia Bazar Silvia Mezzanotte sul numero attualmente in edicola del settimanale ‘Maria Con te,’ persino il locale organo di informazione parrocchiale, ‘La Nostra Voce’ del 24 Dicembre 2020 ha dedicato lo stesso giorno, singolare coincidenza, una pagina intera alle oggettive virtù dell’amato presule, con un ampio articolo intitolato per l’appunto ‘Don Adriano, uomo di preghiera’”.
Un importante riconoscimento, “a cui mi permetto di aggiungere altri importanti aspetti degni di menzione, che probabilmente hanno faticato a trovar posto in pagina per motivi di spazio”, argomenta Scandurra.
“Fu proprio Don Adriano a restituire nuova vita al Monastero Abbaziale di Casanova, antico plesso religioso del 1100 che subì profonde trasformazioni nei secoli, prima di conoscere un lento declino e un progressivo abbandono dal 1970 che di fatto spense i riflettori sulla piccola frazione: che, ammetto, anch’io ignoravo esistesse, antecedentemente all’avvento del minuto sacerdote ricciolino dal cuore grande”.
“Un piccolo borgo”, approfondisce il giornalista cattolico, “che ha conosciuto una seconda rinascita a fine anni Novanta grazie all’arrivo di quest’uomo profondamente innamorato del Vangelo e in special modo di quel Signore Gesù Cristo che preferisce nascondersi, come sempre nella Storia, nei volti e nelle vite degli ultimi, lontano dagli schiamazzi della quotidianità”.
Ed è stato proprio “tramite la generosità straripante e contagiosa dei volontari e dei benefattori del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione O.D.V.”, la Onlus da lui fondata nonché omonima Comunità di fedeli in cammino e di preghiera riconosciuta dall’Arcivescovo di Torino Monsignor Cesare Nosiglia, se oggi l’antica struttura ha ritrovato il primigenio splendore, rendendo noto ed esportando il nome della minuscola frazione in tutta Italia e anche extra moenia”.
Ma quel che più conta è che oggi il magnifico e plurisecolare monastero “è una Casa di Spiritualità e Centro di Ascolto – puntualizza il giornalista – ove ogni sabato già dal mattino presto, per incontrare Don Adriano, c’è un via vai paragonabile a quello conosciuto in anni più distanti da un Santo già assunto alla gloria degli altari: Padre Pio. E che fa a tutti gli effetti di Casanova a suo modo una piccola Pietrelcina”.
E poco importa “se i Casanovesi hanno dovuto attendere per decenni l’arrivo di una figura così magnetica e trascinante, capace di fare in maniera straordinaria le cose ordinarie, proprio come i santi. E, soprattutto, per rivedere nuovamente la chiesa stracolma di persone desiderose di partecipare alle celebrazioni eucaristiche: come forse, in questa Unità Pastorale, ab illo tempore non si è mai vista. Ma com’è da sempre abituale consuetudine per tutte le seguitissime funzioni presiedute da Don Adriano Gennari”, osserva Maurizio Scandurra, con l’augurio che “il Comune di Carmagnola e i residenti del luogo possano presto impegnarsi seriamente e congiuntamente per una repentina e doverosa riqualificazione della piazza antistante il Monastero, facendone un punto di attrazione e fruizione turistica”.
E Lunedì 28 Dicembre Don Adriano parlerà in diretta a partire dalle ore 15.10 sulle frequenze di ‘Radio Maria’ nel consueto spazio a lui dedicato intitolato ‘Alla scoperta del Cristianesimo’.

Bollettino Covid, la situazione dei contagi di sabato 26 dicembre

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI 

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 426 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 19 dopo test antigenico), pari al 12,5 % dei 3408 tamponi eseguiti, di cui 704 antigenici. Dei 426 nuovi casi, gli asintomatici sono 158 , pari al 37,1 %.

I casi sono così ripartiti: 100 screening, 184 contatti di caso, 142 con indagine in corso; per ambito: 28 RSA/Strutture socio-assistenziali, 26 scolastico, 372 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 197.174, così suddivisi su base provinciale: 17.535 Alessandria, 9.867 Asti, 6804 Biella, 27.222 Cuneo, 15.347 Novara, 103.665 Torino, 7.432 Vercelli, 6.622 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1059 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1621 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 208 (-6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3011 (- 18 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 31.720.

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.953.116 (+ 3408 rispetto a ieri), di cui 905.334 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7.767

Sono 12 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.767 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1191 Alessandria, 481 Asti, 328 Biella, 869 Cuneo, 642 Novara, 3574 Torino, 368 Vercelli, 244 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

154.468 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 154.468 (+ 345 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 13.307 Alessandria, 7.758 Asti, 4846 Biella, 20.946 Cuneo, 12.816 Novara, 82.266 Torino, 5414 Vercelli, 5473 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 735 extraregione e 907 in fase di definizione.

NB: L’incremento complessivo dei casi guariti tra il 25 dicembre e il 26 dicembre è di 345 unità invece che 3345 perché è stato corretto l’errore di battitura, nel Report allegato, riferito al dato di ieri di Alessandria ( 13.166 casi guariti invece che 16.166).

Christmas Party, sanzionati dagli agenti del commissariato Madonna di Campagna

La scorsa notte una chiamata al 112 NUE segnala schiamazzi e musica ad alto volume in un appartamento in zona San Donato.

Gli agenti del commissariato Madonna di Campagna raggiungono lo stabile; ad attenderli diversi condomini che lamentano di non riuscire a dormire a causa della festa in corso. I poliziotti prendono contatti con il proprietario di casa che ammette i festeggiamenti natalizi, assicurando però di essere solo in quattro. Tre soggetti seduti in cucina si palesano a loro. Poco dopo, gli operatori scorgono da dietro la porta a vetro della camera da letto due sagome corrispondenti ad un uomo ed una donna, mentre una settima persona viene scoperta all’interno del bagno. La compagnia, formata da cittadini di origine straniera di età compresa tra i 20 ed i 35 anni, cinque dei quali risultati irregolari sul territorio Nazionale, è stata sanzionata per il mancato utilizzo di dispositivi individuali di protezione, per non aver rispettato il distanziamento previsto e per essersi ritrovati pur non essendo conviventi o congiunti tra loro.

 

In fiamme villa Montezemolo, forse per un guasto alle luminarie

La scorsa notte un incendio ha danneggiato la villa della famiglia Cordero di Montezemolo, a Castiglione Torinese, abitazione del  fratello di Luca di Montezemolo.

In base a una prima ricostruzione, il rogo è divampato dal tetto dell’abitazione.

Nessun familiare dell’ex presidente di Fiat e Ferrari è rimasto ferito. Sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118 e i carabinieri.

Le fiamme potrebbero essere state causate da un cortocircuito legato alle luminarie di Natale.

Felix, il micio intellettuale

Qua la zampa / E’ circondato da libri e scritti questo bel gatto bianco e nero. Intellettuale come il suo padrone Emanuele! Inviateci le foto dei vostri animali domestici, le pubblicheremo sul Torinese.

Fontana dei Mesi, dicembre. Fetonte e il domani

Gli uomini fin dall’inizio dei tempi tra le altre cose si sono anche sempre
domandati a proposito del Sole, per molti secoli anche più di quelli che
sarebbero bastati per far cambiare idea a chiunque fosse assennato, hanno
tenuto per una certa credenza cioè che fosse il Sole a girare intorno alla Terra
e non viceversa come oggi è noto e come è stato a lungo raccontato si
pensava che il Sole fosse attaccato al carro di una certa divinità che un po’
come Babbo Natale con le renne- era solito trasportare in giro per il cielo la
palla infuocata durante il dì.

Questa divinità era ben conosciuta con il nome
di Elio e aveva sempre fatto bene il suo tragitto da est a ovest conducendo i
cavalli sul percorso, un arco, ben studiato perché nel momento di massimo
calore il Sole fosse nel punto più alto quindi più distante e senza scordare di
riporlo ad ovest oltre l’orizzonte ogni sera al calar delle ore. Il fatto è che
questo Elio ebbe un figlio da una certa Climene a cui fu dato il nome Fetonte
(per intendere piccolo Elio). Il ragazzo prese in un giorno sfortunato le redini
del carro del padre volendo dimostrare di essere suo figlio e si mise a guidarlo
senza permesso e senza sapienza. Fu una vera e propria bravata, nella
mitologia si legge che nelle sue intenzioni vi era dimostrare agli amici di
essere veramente figlio del dio del Sole e si sottolinea la forte cafonaggine e
maleducazione degli amici che non gli credevano e lo sbeffeggiavano.
Dunque successe che Fetonte prese le redini e dato comando di salpare si
sentì male, ebbe paura, vertigini, strizzoni di pancia, chissà.

D’altra parte
aveva niente meno che il Sole attaccato al carro e il mondo sotto o meglio
d’improvviso si rese conto di avere il vuoto sotto, volava alto nel cielo, ma
spaventato non reggeva bene la guida dei cavalli così il carro e l’astro
infuocato andavano fuori rotta ora su ora giù incendiando dove si avvicinava
e seminando scompiglio tra gli uomini come mai si era visto. Elio pietoso
inviò una saetta sul carro. I cavalli tornarono silenziosi nelle stalle una volta
sciolti dai finimenti, così com’erano potremmo persino immaginarli a muso
chino i quattro cavalli di Elio i magnifici, amatissimi, velocissimi e molto
vivaci Eòo, Etone, Flegone, Piroide al passo e al galoppo rientrare nella stalla
di Elio, intuendo che qualcosa andava storto quel giorno. Fetonte il piccolo
Elio, il figlio di Elio dio del Sole, morì nel cadere dal carro, cascando nel
fiume allora Eridano oggi Po e non ebbe mai più a rialzarsi. Come accade
troppo spesso ancora oggi le burle finiscono in guai e poi talvolta purtroppo
in tragedie e poi guardando indietro purtroppo non resta che volgersi al
futuro. Così avevo promesso di parlarvi di Fetonte nella scorsa uscita in cui si
parlava della serena statua di novembre delle statue allegorie dei quattro fiumi,
del Realismo e del Verismo e di come il corpo e il volto sono espressione
delle emozioni. Avevo promesso perché tra le altre cose si dice anche che fu
lì dove sorge la Fontana dei Mesi che cadde il carro anche se poi pare che la
città di Ferrara un tempo alla foce dell’Eridano sia il luogo dove Fetonte si
schiantò, alcuni certo ricorderanno la domanda rivolta a Ferrara da Giosuè
Carducci nella sua ode.

“[…] terre pensose in torvo aëre greve,/su cui perenne aleggia il
mito e cova/leggende e canta a i secoli querele,/ditemi dove/ rovescio, il crin spiovendogli,
dal sole/ mal carreggiato (e candide tendea/al mareggiante Eridano le braccia)/ cadde
Fetonte/ ardendo, come per sereno cielo/stella volante che di lume un solco/traesi dietro:
chiamano, ed in alto/miran le genti.//Ov’è che prone su ’l fratel piangendo
l’Eliadi suore lacrimâr l’elettro,
e crebber pioppe, sibilando a’ venti/sciolte le chiome?”.

Nella parte qui citata il poeta
Giosuè Carducci si riferisce in ultimo anche alla parte del mito di Fetonte che
riguarda il dolore delle sorelle del ragazzo dette le Eliadi trasformate in pioppi
per pietà del molto dolore che provavano (sarebbero dunque i pioppi sulle
sponde del Po) e le cui lacrime furono così inaudite da divenire di pietra
fulgida e scintillante. La statua di dicembre della Fontana dei Mesi al parco del
Valentino attende i visitatori con la forza di chi conoscendo qualcosa, agisce
di conseguenza, scegliendo di voltare le spalle ai fatti, forte della propria
autonomia intellettuale, deciso alla non-violenza e pronto ad un in qualche
modo nuovo inizio in compagnia di sé stessi.

Elettra ellie Nicodemi

A Santo Stefano ultimo appuntamento col trotto a Vinovo

Fine d’anno con il botto sulla pista di Vinovo. Sabato 26 dicembre l’ultimo appuntamento con il trotto sulla pista torinese sarà quello dedicato anche, ma non solo, alla finale della classica Maratonina d’Inverno.

 

Poi una chiusura breve e appuntamento per la ripresa il 10 febbraio 2021, con tre mercoledì di corse in quel messe e altre tre più l’ultima domenica a marzo.

Intanto però tutti gli appassionati, anche se i non addetti ai lavori solo virtualmente, potranno godersi la ‘Maratonina’: 12 cavalli qualificati sulla distanza allungata dai 2.620 ai 2.660 metri e tre nastri per i partenti.

 

In mezzo al gruppo segnaliamo Universo D’Amore e Vichy Laksmy, ma anche Showmar e Zefiro Gual, più Urora e Seleniost. Come a dire che sarà corsa dal pronostico apertissimo. Un sabato popolato anche da tanti ospiti: insieme al team dei Gocciadoro, con Alessandro che ha ormai vinto la classifica dei driver più vincenti a Vinovo nel 2020 battendo Andrea Guzzinati, ma anche Federico Esposito, Antonio Greppi e molti altri a sfidare i guidatori torinesi.

Prima corsa al via dalle 13.35 in diretta sui canali social dell’ippodromo di Vinovo e sul 220 di Sky. Poi gli auguri e l’arrivederci, perché il trotto a Vinovo rimane di casa.