ilTorinese

Asporto e delivery agroalimentare sul sito della Regione

Prodotti agroalimentari made in Piemonte: sul sito della Regione le aziende agricole e gli agriturismi che effettuano asporto e delivery

Per sostenere la promozione dei prodotti agroalimentari del nostro territorio la Regione Piemonte, attraverso l’Assessorato all’Agricoltura e Cibo, invita i consumatori ad acquistare prodotti delle aziende agricole e degli agriturismi piemontesi che effettuano consegna a domicilio o asporto.

I prodotti delle aziende agroalimentari, #madeinpiemonte, stagionali, di qualita’ e a km zero, aggiornati dalle rispettive organizzazioni sono riportati al link https://www.regione.piemonte.it/web/temi/coronavirus-piemonte/coronavirus-servizi-consegne-domicilio-prodotti-agroalimentari 

“La Regione Piemonte come avvenuto durante il primo lockdown, invita nuovamente i cittadini e i consumatori ad acquistare e consumare i prodotti made in Piemonte – sottolinea l’assessore regionale all’Agricioltura e Cibo Marco Protopapa – Segnalando gli elenchi delle aziende e degli agriturismi, aggiornati dalle rispettive organizzazioni, si ritiene di offrire un servizio utile a tutti. Anche attraverso questa azione sosteniamo i nostri agricoltori nuovamente colpiti dall’emergenza Covid”.

Cle. Ven.

A Colombino il sigillo della Regione Piemonte

Lo storico presidente dell’Associazione dei Piemontesi nel mondo, Michele Colombino, 94 anni, verrà insignito del Sigillo della Regione Piemonte. Lo prevede la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Piemonte nella seduta di martedì 24 novembre. La proposta, avanzata dall’assessore regionale all’Emigrazione Maurizio Marrone, è stata  sottoscritta anche dal presidente dell’Assemblea Stefano Allasia e da tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione. Ora verrà redatta la delibera del Consiglio regionale.

“Esprimo soddisfazione per l’esito unanime della votazione. Il commendator Colombino ha il merito di aver svolto con continuità un’azione costante nel preservare e rafforzare il legame fra il Piemonte e i piemontesi nel mondo: un vero ambasciatore. Nel tempo è riuscito a mantenere viva un’appartenenza identitaria e un patrimonio culturale. A tal proposito mi preme quindi ringraziarlo per l’encomiabile lavoro svolto, che con impegno e dedizione attraverso l’Associazione Piemontesi nel mondo, ha portato lustro alla nostra Regione”, ha dichiarato Allasia.

“Il commendator Colombino in maniera instancabile ha tenuto alto il nome del Piemonte nel Mondo e contribuito a tessere importanti legami tra gli emigrati e la nostra Regione. A ottobre avevo avuto il piacere di presiedere l’insediamento del Comitato di gestione del Museo Regionale dell’Emigrazione a Frossasco, visitandone le sale, l’archivio dell’Associazione Piemontesi nel mondo e il Monumento ai Piemontesi nel mondo a San Pietro Val Lemina. Un’esperienza toccante da cui è scaturita la volontà di rendere il giusto riconoscimento ad un lavoro così prezioso. Nel cinquantesimo anniversario dell’istituzione della Regione Piemonte, la storia di Colombino, e della rete di associazioni che ogni anno mantengono contatti con la nostra Regione, è dimostrazione che l’identità e l’attaccamento alla propria terra sono legami che possono superare anche gli oceani” ha sottolineato Marrone.

L’Associazione dei Piemontesi nel mondo preserva il grandissimo contributo che il Piemonte ha dato e dà all’emigrazione italiana, a cominciare da quella storica in Argentina, Uruguay, nel Sud del Brasile, in America del Nord  e in Australia nell’Ottocento e nel secolo scorso.

Nel dibattito sono intervenuti nell’ordine Mauro Salizzoni (Pd), Monica Canalis (Pd), Paolo Bongioanni (FdI), Alberto Preioni (Lega), Paolo Ruzzola (Fi), Silvio Magliano (Moderati), Maurizio Marello (Pd), Marco Grimaldi (Luv) e Mario Giaccone (Lista Monviso).  I vari interventi hanno ribadito l’importanza di non dimenticare il ruolo dei Piemontesi emigrati che, oltre ad aver dimostrato una mirabile laboriosità, hanno creato una piemontesità diffusa che oggi si traduce in una ricca attività di scambi, dalla cultura all’imprenditorialità.  Inoltre, pensare alle emigrazioni di ieri ci deve fare riflettere su quelle di oggi.

L’onorificenza del Sigillo della Regione Piemonte viene assegnata a persone fisiche, istituzioni, enti ed organismi italiani ed esteri meritevoli di particolare riconoscimento.

No alla violenza contro le donne. La giornata internazionale a Torino e in Piemonte

Si chiama “La mia doppia faccia” la campagna fotografica  ideata e organizzata dal Consiglio regionale in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne,  a  cui hanno aderito diversi artisti uomini piemontesi , a testimonianza del fatto che per aiutare le donne vittime di violenza, bisogna prima occuparsi degli uomini violenti: riconoscendoli e fermandoli.

Il messaggio istituzionale di quest’anno è infatti un avvertimento degli uomini stessi a tutte le donne, a guardare con attenzione chi si frequenta, chi si ha accanto, un invito ad osservare i piccoli gesti, il linguaggio, le intenzioni. Un appello a cogliere segnali inequivocabili  di violenze che possono mettere a rischio la salute, i sentimenti, e in qualche caso anche la vita.
Un doppio scatto fotografico per rappresentare i cambi di personalità e le numerose sfaccettature di abusi psicologici, fisici, economici e sessuali. Tra i testimonial noti che hanno prestato il loro volto alla campagna si sensibilizzazione, l’attore Fabio Troiano, il comico e conduttore televisivo Beppe Braida, l’attore e illusionista Marco Berry, i comici Marco e Mauro e i musicisti della band piemontese Bandacadabra.

“Rispondere alla violenza contro le donne è un dovere civile, un obbligo etico a cui anche le istituzioni devono rispondere – dichiara il presidente del Consiglio Stefano Allasia – Negli ultimi anni i progressi nelle politiche nazionali volte a ridurre la violenza sulle donne sono stati significativi, ma molto rimane ancora da fare. Molto spesso le donne hanno la possibilità di rendersi conto, da alcuni segnali inequivocabili, dei rischi che possono correre con un certo tipo di uomini. Riconoscere la violenza  – continua Allasia  – vuol dire saper distinguere i gesti di amore e affetto da quelli violenti, vuol dire riconoscere a se stesse di essere incappate in una relazione violenta. Dobbiamo quindi continuare a tenere gli occhi aperti su questo fenomeno intervenendo attivamente, e segnalando casi di sospetta violenza alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura, ne va del futuro benessere delle nuove generazioni e dell’equilibrio della nostra società”.
“La violenza di genere va condannata e combattuta senza riserve. Occorre respingere le suggestioni di una cultura che ha costruito su una diversità biologica una gerarchia di genere.  In questo senso, la Polizia di Stato – puntualizza il Questore di Torino, Giuseppe De Matteis – affianca alle attività della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine un punto di ascolto avanzato, tramite un Camper che viene collocato nelle piazze e nei mercati delle zone più popolose delle città. In questi luoghi, dove si svolge la vita quotidiana della gente, è possibile incontrare un’equipe multi disciplinare per ottenere informazioni e  segnalare episodi di violenza o maltrattamenti. Sono momenti di prevenzione importanti per promuovere una cultura basata sul rispetto e sull’uguaglianza come elemento chiave per il contrasto alla violenza di genere.”

Nel corso del 2020, nonostante il lockdown, l’attività di prevenzione e contrasto della Polizia di Stato nei confronti della violenza domestica e di genere non si è mai fermata:
120 sono stati gli ammonimenti adottati dal Questore di Torino nei primi 10 mesi del 2020; 123 le persone accolte in “una stanza per te”, dedicata specificatamente all’ascolto delle vittime di violenza di genere e domestica; 170 gli arresti tra maltrattamenti (110) e stalking (60), con un netto aumento rispetto ai primi 10 mesi del 2019, quando gli arresti per il primo reato sono stati 78 e quelli per il secondo 24.  Grazie alle chiamate in emergenza e agli interventi delle volanti, il numero degli arresti per maltrattamenti è rimasto prossochè stabile anche nei mesi del lockdown, con un picco di rilievo nel mese di maggio (15 arresti). Ben 19 sono stati gli allontanamenti d’urgenza dalla casa familiare della persona violenta, un efficace strumento di aiuto alla vittima, contro i 4  trasferimenti della persona offesa in casa protetta.

Tante altre sono le iniziative istituzionali in programma:

Polizia di Stato – Consiglio regionale: Si rinnova, anche per quest’anno la collaborazione con la Polizia di Stato attraverso  4 video interviste in cui il personale della Polizia di Stato in forza alla Questura di Torino, in particolare  specialisti del settore che operano presso la Divisione Polizia Anticrimine e presso alcuni Commissariati di P.S. territorialmente importanti, mettono a disposizione dati, storie e racconti di denunce e interventi. Viene inoltre rilanciato l’hastag ideato per la giornata #questononèamore. Link ai video Polizia di Stato:
https://youtu.be/qt835MDkV2A
https://youtu.be/VAzvIuO2mZE
https://youtu.be/C64Sd1m6i-8
https://youtu.be/L2dgUFwxnnw

SOS donna  – Consiglio regionale:  “Ti rispetto”: dieci domande ai giovani sulla violenza psicologica. Il lockdown non ferma SOS donna, il portale web contro le violenze di genere  che, attraverso un questionario online, sonda la conoscenza dei giovani sulla violenza psicologica. 10 domande rivolte ai giovani tra i 15 e i 20 anni delle scuole superiori e dei primi due anni dell’università, per ‘smascherare’ atteggiamenti presenti tra i giovani che non vengono immediatamente percepiti per quello che realmente sono: atti di abuso psicologico, forma di sopraffazione meno riconoscibile di quella fisica. La compilazione, già in corso sul sito www.sos-donna.it, è in forma anonima e individuale. Unici dati richiesti: Sei una ragazza? Sei un ragazzo? Quanti anni hai? Ci sarà tempo per compilare fino al 15 marzo 2021. I dati  saranno resi noti ad aprile 2021.  Alla stesura del questionario hanno lavorato, in particolare, l’équipe psicologica e le esperte di comunicazione di Agar e del Soroptimist Club di Asti. Fondamentale l’apporto delle forze dell’ordine (Questura e Carabinieri di Asti) nei cui fascicoli finiscono anche le segnalazioni e denunce delle vittime di violenza psicologica.
Le sei  consigliere regionali  protagoniste di una clip con un messaggio dedicato alla prevenzione e al contrasto della violenza anche attraverso il rilancio della campagna social #rispettaladonna #nemmenoconunfiore #nonsologgi
“Ai tempi del lockdown la violenza di genere si sta purtroppo affermando come un’emergenza nell’emergenza. La sopraffazione sulla donna in tutte le sue forme – fisica, verbale, psicologica e comportamentale – si perpetua spesso all’interno delle famiglia e la condizione di isolamento domestico a causa della pandemia non fa che amplificare questo piaga sociale che dobbiamo continuare a denunciare a gran voce”, afferma Ornella Toselli, presidente della Consulta femminile regionale. “Proprio la situazione della donna al tempo del Covid sarà la tematica portante dell’attività della Consulta per il 2021 e la volontà è quella di approfondire anche la comprensione delle condizioni di disagio ed emarginazione che possono essere alla radici della violenza di genere per facilitare l’individuazione di percorsi di prevenzione e buone pratiche”.
Panchina rossa a Palazzo Lascaris, il simbolo del posto occupato da una donna che è non c’è più, portata via dalla violenza. Anche quest’anno, il Consiglio regionale dedicherà uno spazio nel cortile d’onore di Palazzo Lascaris alla panchina simbolo della giornata.
Palazzo Lascaris sarà illuminato di rosso per ricordare le vittime di femminicidio, le sere del 24 e del 25 novembre.

 

INTESA SANPAOLO: CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE 1,7 MILIONI DI EURO DAL FONDO DI BENEFICENZA

 

In tutta Italia 17 i progetti sostenuti dal Fondo

La lotta contro la violenza sulle donne è uno dei temi portanti del biennio 2019-2020

 

Il 25 novembre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Fenomeno acuito dal confinamento: +73% le chiamate al numero antiviolenza 1522

Milano/Torino, 24 novembre 2020 – In occasione della Giornata internazionale contro la violenza delle donne (25 novembre) Intesa Sanpaolo ricorda il suo contributo per contrastare il fenomeno. Da gennaio 2019 a oggi, il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale, in capo alla Presidenza del Gruppo, ha destinato 1,7 milioni di euro, il 10% circa della sua dotazione, a progetti di contrasto alla violenza contro le donne. I progetti sostenuti dal Fondo si rivolgono a sostenere le donne e i minori con servizi di assistenza, supporto e accoglienza.

Benché il contrasto alla violenza sulle donne sia stato individuato come prioritario nel 2018 e inserito tra le linee strategiche di intervento 2019-2020 per indirizzare le proprie erogazioni liberali, il fenomeno è divenuto ancora più drammatico con l’esplosione della pandemia: il lockdown ha, infatti, inciso in modo significativo sul fenomeno della violenza domestica, a causa dell’isolamento sociale e della crisi economico-finanziaria, che hanno esacerbato le tensioni intra-famigliari. Le chiamate al numero antiviolenza 1522 sono aumentate del 73% durante il lockdown e le donne vittime che hanno chiesto aiuto del 59%. Il 45,3% delle vittime ha paura per la propria incolumità o di morire; il 72,8% non denuncia il reato subito; nel 93,4% dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche. (Dati Istat 2020)

I progetti sostenuti dal Fondo di Beneficenza nel 2020

I Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus realizzano a Torino e Pinerolo il progetto “HELP SOS” con l’obiettivo di favorire l’emersione del fenomeno della violenza sulle donne, mediante l’aumento degli sportelli antiviolenza in luoghi strategici ad alta frequenza (università, supermercati, ospedali, ecc.), e di potenziare gli spazi di accoglienza in emergenza per dare una risposta immediata ed efficace alle richieste di aiuto delle donne che subiscono violenza, accogliendole in specifici spazi a indirizzo segreto. Le beneficiarie sono circa 100 donne.

A Pavia il progetto “A.I.U.T.O.” di LiberaMente – Percorsi di donne contro la violenza Onlus intende potenziare i servizi di assistenza e sostegno alle donne che si rivolgono al centro antiviolenza gestito dall’ente; strutturare/implementare servizi specifici finalizzati all’orientamento e al re-inserimento lavorativo e al supporto per l’autonomia abitativa; potenziare i servizi di sostegno psicologico e di consulenza legale gratuita fornita da avvocati in ambito civile e penale. Le beneficiarie sono 130 donne utenti del centro antiviolenza e/o ospitate in strutture protette.

Nella provincia di Reggio Emilia, l’Associazione Nondasola Donne insieme contro la violenza Onlus sta realizzando il progetto “Passo dopo passo. Sostegno ai percorsi di autonomia delle donne in uscita da situazioni di violenza domestica” che mira a favorire la costruzione e la realizzazione di percorsi individualizzati di uscita dalla violenza per le donne e i loro figli/e attraverso azioni di orientamento al lavoro ed esperienze professionalizzanti; supporto alla relazione madre-figli/e promozione della salute e del benessere psico-sociale. Le beneficiarie sono 140 donne italiane e migranti.

In alcune province e città delle Marche e dell’Emilia Romagna, la Cooperativa Sociale Labirinto porta avanti il progetto “L’ARMADIO” – Modello territoriale integrato di supporto alle vittime di violenza ed ai perpetratori” per promuovere l’incremento generalizzato delle competenze sul tema della violenza assistita, generare cambiamenti significativi nelle politiche pubbliche di intervento sui/sulle minori e attivare un coordinamento interregionale e una forte integrazione fra i Servizi e le organizzazioni che si occupano degli adulti e i Servizi e le Organizzazioni che si occupano dei minori, inclusi i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio, per evitare interventi contraddittori e frammentati. Inoltre, vuole promuovere la sperimentazione di nuovi servizi sia a favore dei minori vittime di violenza che dei maltrattanti, passando per la ricostruzione della relazione figli-genitori. I beneficiari sono circa 450 persone tra donne vittime di violenza, i loro figli, uomini maltrattanti e operatori specializzati.

Il progetto “LIBERE DA, LIBERE PER” di Differenza Donna – Associazione di donne contro la violenza alle donne garantirà immediata protezione a donne vittime di tratta e di sfruttamento sessuale nel Lazio, assicurando loro accesso alla salute, alla giustizia, al reinserimento socio-lavorativo nonché al pieno recupero di autonomia. Assicurerà un’accoglienza h24 e continuità di sostegno per tutte le donne, accolte e ospiti, tramite colloqui strutturati, consulenza medica sui danni psico-fisici conseguenti la violenza, assistenza nelle procedure legali, percorsi di alfabetizzazione e accompagnamento all’inserimento lavorativo e abitativo sino ad arrivare alla piena autonomia. Le beneficiarie sono circa 70 donne.

A Roma, Napoli e Cosenza WeWorld Onlus porterà avanti il progetto “Spazio Donna Italia”. Gli Spazi Donna sono luoghi di aggregazione e socializzazione per le donne che vivono in contesti difficili dove possono seguire percorsi per la cura di sé e degli altri, completare gli studi (conseguendo la licenza media) e intraprendere percorsi di formazione lavorativa. A ogni donna che vuole iniziare un percorso personale viene offerta la possibilità di usufruire dell’area adibita alla Child Care, dove educatrici e psicologhe seguono i bambini e, attraverso il gioco, riescono molto spesso a individuare situazioni familiari gravi in cui vivono. I beneficiari sono oltre 500 donne tra i 15 e i 55 anni e almeno 200 bambini/e tra gli 0 e gli 8 anni.

 

Previsto dallo Statuto di Intesa Sanpaolo, il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale fa capo alla Presidenza della Banca e permette di stanziare una quota degli utili alla beneficenza e al sostegno di progetti di solidarietà, utilità sociale e valore della persona. In coerenza con gli obiettivi del Codice Etico del Gruppo, l’obiettivo è condividere con la comunità l’attenzione alla persona, ai diritti umani, alla solidarietà economica e sociale, allo sviluppo sostenibile, alla conservazione dell’ambiente e la promozione delle iniziative culturali a favore delle fasce svantaggiate. Le erogazioni, assegnate sulla base di selezioni secondo puntuali meccanismi predefiniti prevedono liberalità territoriali (fino a un importo massimo di euro 5.000), indirizzate al sostegno di progetti e iniziative di impatto locale, e liberalità centrali riferite al sostegno di progetti di più ampio rilievo. L’attività si svolge all’interno dell’adesione del Gruppo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

 

Per ulteriori informazioni:

https://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/banca_e_societa/ita_fondo_beneficenza.jsp

 

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Gli assistenti sociali piemontesi: “L’emergenza sanitaria ha acuito le criticità di un sistema migliorabile”

25 novembre, Torino. L’emergenza generata dall’epidemia di coronavirus ha aumentato gli episodi di violenza sulle donne, poiché spesso la violenza avviene dentro la famiglia. E se i membri non hanno possibilità di uscire dal contesto familiare, sono inevitabilmente più esposti a ciò che accade all’interno delle abitazioni.

Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistenti Sociali del Piemonte) identifica gli ingranaggi di un sistema messo in difficoltà dell’emergenza: “Le disposizioni normative in materia di distanziamento sociale utili a contenere il contagio si sono rivelate un elemento ostacolante l’accoglienza delle vittime. È più difficile depositare una denuncia, occorre più tempo per farsi refertare gli esiti della violenza, colleghi impegnati nel settore segnalano la difficoltà a sottoporre le donne al tampone in tempi brevi per procedere con l’ingresso in struttura, la scarsa disponibilità di posti, agenti delle Forze dell’Ordine ridotti di numero perché malati”.

Cinzia Spriano (consigliera dell’Ordine ed esperta in materia) dichiara: “Nel rispetto delle prescrizioni emergenziali previste, i servizi socio-assistenziali – essendo essenziali – sono aperti, e garantiscono l’operatività e il funzionamento in questa seconda ondata come nella prima. Anche i centri antiviolenza e le case rifugio sono attivi. Tuttavia, sono emerse criticità nella fase di accoglienza della donna e anche di messa in protezione, ad esempio con la convalida di arresti (che in alcuni casi sono stati coordinati “da remoto”). Si è registrata una diminuzione delle denunce da parte delle donne in primavera, riprese poi nell’estate dove si sono registrati aumenti di notizie di reato che riguardano principalmente il delitto di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e di “atti persecutori” (art. 612 bis c.p.). Se ne deduce che le vittime hanno avuto meno occasioni per poter accedere ai commissariati o alle caserme, perché non potevano uscire a causa dell’emergenza sanitaria ed erano più controllate. Servono procedure più coordinate tra servizi sociali e Forze dell’Ordine. Il sistema dei servizi esiste e sta in piedi, ma in questo periodo di crisi si sono acuite pericolosamente le problematiche già esistenti e da tempo segnalate a livello politico”.

“I Centri antiviolenza e le Case rifugio – ricorda Barbara Rosina – costituiscono il fulcro della rete territoriale nei percorsi di accompagnamento delle donne nella fuoriuscita dal circuito della violenza. In Piemonte sono attivi 20 Centri antiviolenza, 81 sportelli, 12 Case rifugio per le donne vittime di violenza e di maltrattamenti. I finanziamenti regionali convogliano quasi esclusivamente nel supporto dei centri, mentre sono scarsi per i servizi sociali che quotidianamente operano in aiuto di donne vittime appartenenti a contesti multiproblematici. Senza dimenticare la necessità di lavoro di prevenzione da fare con i giovani (educazione sentimentale, percorsi che aiutino i genitori ad accompagnare i figli alla parità di genere), un ulteriore sostegno è necessario inoltre per l’attivazione di percorsi di rieducazione degli uomini autori di violenza, in particolare sul piano della prevenzione, già previsto nel Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020. Ricordiamo che il Dipartimento per le pari opportunità, come raccomandato nell’art. 16 della Convenzione di Istanbul, riserva specifiche risorse per il sostegno di programmi di prevenzione, recupero e trattamento per uomini maltrattanti per prevenire la recidiva e per favorire l’adozione di comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali. Occorre lavorare affinché anche questi percorsi siano accessibili su tutti i territori, ne discuteremo il prossimo 30 novembre nel corso di una tavola rotonda nella quale si rifletterà sugli interventi legati al recupero degli autori di violenza.”.

Conclude la Presidente dell’Ordine Assistenti sociali del Piemonte Barbara Rosina: “Ci associamo alle parole del Premier Conte pronunciate nella giornata di ieri al Senato durante l’evento “Dalla parte delle donne. Il ruolo fondamentale dei centri antiviolenza”, organizzato dalla Commissione d’inchiesta sul femminicidio. Riteniamo fondamentale il ruolo della politica nel guidare ed indirizzare una comunità nazionale con la massima fermezza, affidandosi agli esperti che, oltre che dialogare con la società, possono offrire alla politica stessa una più completa consapevolezza. Ciò può garantire un rafforzamento della osmosi tra sistemi ed istituzioni e società civile sul tema dei diritti alimentando un circolo virtuoso tra i diversi poli. Solo una politica adeguatamente formata e informata su questi temi può agire in maniera efficace. Gli assistenti sociali non si tirano indietro, le loro competenze e conoscenze sono a disposizione delle istituzioni, della società e della politica per lavorare in termini di prevenzione, formazione ed informazione a favore dei diritti delle vittime e di quelli degli autori di violenza e della società nel suo complesso”.

 

Infinito: Come gli scienziati del passato hanno immaginato l’illimitato

Giovedì 26 novembre 2020 ore 17.45  su: www.giovediscienza.it con Piergiorgio Odifreddi, matematico e scrittore

Primo appuntamento della trentacinquesima edizione di GiovedìScienza.

Il 26 novembre dal “palco virtuale” della rassegna di divulgazione scientifica, Piergiorgio Odifreddi racconterà l’Infinito.

Immenso, inesauribile, illimitato, indefinito, interminabile, incommensurabile, irraggiungibile, transfinito, trascendente… Sono solo alcune delle varianti linguistiche e concettuali dell’“infinito” che però nella sua essenza più pura si manifesta esclusivamente in matematica. Una essenza, peraltro, che ci mette di fronte a paradossi sconcertanti per il senso comune: per esempio una pluralità di infiniti e infiniti più grandi di altri. Piergiorgio Odifreddi si muoverà con il suo senso dell’umorismo e la sua cultura profondamente interdisciplinare in questo mondo che è anche quello del suo ultimo libro, in uscita da Rizzoli, Ritratti dell’infinito. Sarà una scorribanda tra artisti, poeti, scrittori, teologi, filosofi, scienziati e – immancabilmente – matematici. Sullo sfondo il grande dilemma tra analogico e digitale, continuo e discreto.

Piergiorgio Odifreddi

Ha studiato matematica in Italia, Stati Uniti e Unione Sovietica, insegnato logica matematica all’Università di Torino e alla Cornell University (Usa), collaborato con “La Stampa” e “Repubblica”. Attualmente scrive su “Domani” e “Le Scienze”. Nel 2011 ha vinto il Premio Galileo per la divulgazione scientifica. I suoi libri divulgativi più noti sono Le menzogne di Ulisse (2004) sulla logica, C’è spazio per tutti (2010) sulla geometria, e Il museo dei numeri (2013) sull’aritmetica.

È autore di best-seller che hanno diviso i lettori tra ammiratori e detrattori: Il Vangelo secondo la Scienza (1999), Il matematico impertinente (2005), Perché non possiamo essere cristiani (2007), Il dizionario della stupidità (2016) e La democrazia non esiste (2018). Un suo libro concepito come lettera aperta a Benedetto XVI, ha ricevuto una lunga risposta pubblica del destinatario. Ne è derivato Caro papa teologo, caro matematico ateo (2013), dove compare il testo dell’attuale papa emerito.

I suoi ultimi libri sono Il Dio della logica. Vita di Kurt Gödel (Longanesi, 2018), Il genio delle donne (Rizzoli, 2019) e Ritratti dell’infinito (Rizzoli, 2020).

www.giovediscienza.it

Juventus-Ferencvaros 2-1

Quarta giornata girone qualificazione Champions League

Tanta fatica e buon calcio per la Juve che batte per 2-1 gli ungheresi del Ferencvaros e si qualifica agli ottavi di Champions League con 2 turni d’anticipo.Passati inaspettatamente in svantaggio ci pensano prima Ronaldo e poi il solito Morata,negli ultimi secondi di gara,a ribaltare la gara e vincere.Il tecnico Pirlo ha schierato i suoi giocatori con il 4-4-2 che in fase d’attacco è diventato un arrembante 4-2-4.La Juve sta entrando sempre più nei dettami di pensiero del suo giovane Mister ed i risultati si vedono.

Qui Toro: i granata hanno svolto una doppia seduta d’allenamento tecnico tattico molto intensa.Giovedi 26 novembre ore 14 Torino-Virtus Entella gara valevole per il quarto turno di Coppa Italia:chi vince si qualificherà agli ottavi ed incontrerà,in gara unica,il Milan a gennaio.Sono previsti vari avvicendamenti che vedranno in campo i giovani del vivaio Millico,Segre, Buongiorno e Singo,vera rivelazione stagionale che proprio oggi ha rinnovato il contratto fino al 2023 con opzione fino al 2024.

Vincenzo Grassano

Canalis (Pd): “Dalla Regione giunga supporto per i tamponi”

«La DGR 1-2253 dell’11 novembre 2020 traccia le linee di indirizzo per le strutture residenziali e semi residenziali per disabili, minori, anziani, area dipendenze, area contrasto alla violenza, nella fase 4 dell’emergenza da COVID-19. Vi si prevede che, prima dell’inserimento di un nuovo ospite, deve essere disponibile, nelle 48-72 ore precedenti, l’esito negativo di un tampone molecolare nasofaringeo per la ricerca di Covid-19. 

Nel caso di esito negativo del tampone, la persona può essere ammessa in struttura prevedendo 14 giorni di isolamento e al termine tampone antigenico (rapido) di controllo. La Giunta regionale ha previsto uno screening periodico ogni 15 giorni nelle RSA per anziani e ogni 30 giorni nelle altre strutture. Ha inoltre fornito gratuitamente i test rapidi a molte strutture (non tutte). Tuttavia, per i tamponi da fare in caso di nuovo inserimento o di comparsa dei sintomi in un momento diverso da quello dello screening periodico, ogni struttura deve organizzarsi in autonomia. La Giunta, infatti, non ha dato un preciso mandato alle ASL o alle USCA. Accade pertanto che le RSA riescano a fare i tamponi rapidi avendo degli infermieri in struttura, mentre le residenze per disabili, minori o per le dipendenze si trovano scoperte, pur essendo anche queste realtà molto vulnerabili al contagio. Alle richieste di aiuto delle residenze le ASL rispondono in modo eterogenero, col risultato che nei casi di urgenza le residenze pagano di tasca propria il tampone in regime privatistico. L’assenza di un mandato chiaro alle ASL in merito all’assistenza da fornire a queste strutture genera pertanto pericolosi ritardi e disomogeneità territoriale, anche all’interno della stessa ASL. Purtroppo-nel rispondere  al mio Question Time-l’assessore Icardi ha ribadito che ogni struttura deve organizzarsi in autonomia, dimenticando che si tratta di organismi accreditati, cioè concessionari di pubblico servizio, per di più ad alto rischio contagio. Chiediamo alla Regione di garantire anche a queste strutture prive di personale sanitario il necessario supporto per eseguire i tamponi senza ritardi. Icardi dice che si farà parte diligente, ma non spiega come. È un “Ponzio Pilato diligente”?».

 

Monica CANALIS – vice Segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale

Ruzzola (Fi): “Stagione sciistica in sicurezza”

“La conferenza Stato-Regioni ha tracciato la rotta sugli impianti sciistici, approvando all’unanimità delle linee guida per la loro riapertura in sicurezza

Non è praticabile pensare di stoppare il secondo settore per fatturato in Piemonte non considerandolo essenziale. Non esiste una quantificazione economica per ristorare i danni che subirebbe questo comparto che rischia veramente di collassare se venisse fermato per tutti i mesi invernali, dopo aver già subito ingenti danni lo scorso inverno. Lancio un appello al Governo affinché riveda l’ipotesi di chiusura degli impianti che pare più improntata ad una visione ideologica della montagna, come luoghi di vacanza di una piccola minoranza di privilegiati e ricchi. La montagna è economia culturale, turistica, produttiva e molto altro ancora, se il Governo dovesse non prendere in considerazione il nostro appello di apertura degli impianti in sicurezza rischia di buttare al macero anni di politiche a favore del ripopolamento delle aree marginali italiane”. Ad affermarlo in una nota il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Paolo Ruzzola.

Maratona di donazioni per “Il Grande Assente”

La campagna di raccolta fondi digitale lanciata dai Musei Reali e Talenti per il Fundraising

 

L’iniziativa, promossa dai giovani partecipanti del corso di alta formazione della Fondazione CRT sulla piattaforma Rete del Dono, finanzierà il restauro dell’opera “Amedeo VI presenta a Urbano V il patriarca di Costantinopoli”, danneggiata nell’incendio della Cappella della Sindone del 1997

 

Neanche il lockdown ha fermato il desiderio dei torinesi di sostenere e riscoprire il grande patrimonio culturale che ha fatto la storia della nostra città. Un segnale di ottimismo che arriva dalla collaborazione tra i Musei Reali e dieci giovani partecipanti del corso di alta formazione Talenti per il Fundraising 2020 di Fondazione CRT, che hanno avviato, con il sostegno del Rotary Club Torino Palazzo Reale, una campagna di donazioni a supporto del complesso museale. In occasione della restituzione alla cittadinanza del Giardino Ducale avvenuta lo scorso 28 giugno, era stata ideata una giornata di festa per trasformare il primo evento di raccolta fondi in un momento di incontro e di promozione delle iniziative di fundraising e dei Giardini Reali. Con la chiusura dei musei l’azione dei giovani si è trasferita in rete.

 

Il Grande Assente

Durante il periodo autunnale è stata lanciata la campagna di raccolta fondi digitale Il Grande Assente, nata dal desiderio di restituire alla Galleria della Sindone e alla fruizione del pubblico un quadro di grandi dimensioni in deposito da molti anni. L’opera raffigura Amedeo VI che presenta a Urbano V il patriarca di Costantinopoli (1848) e fu realizzata per Carlo Alberto dall’artista livornese Tommaso Gazzarrini. Danneggiata nel 1997 durante l’incendio della Cappella della Sindone, necessita di un impegnativo restauro.

È possibile sostenere la raccolta partecipando alla campagna Il Grande Assente, pubblicata sulla piattaforma Rete del Dono. Nell’arco di due settimane, il primo obiettivo di 3.000 Euro e i successivi rilanci a 5.000 Euro e 7.500 Euro sono stati rapidamente superati grazie al contributo di oltre 250 donatori, permettendo di fissare un nuovo obiettivo di 10.000 Euro. La campagna si concluderà il 28 novembre 2020. Per scoprire di più: www.retedeldono.it/it/progetti/rctpr/il-grande-assente

 

Un’altra iniziativa, parte del progetto e rivolta alle famiglie, è dedicata alla scoperta della figura di Amedeo VI di Savoia, soprannominato il Conte Verde. Si può partecipare leggendo una storia e realizzando disegni ispirati alla vita avventurosa del celebre conte di Savoia, nato nel 1334. Per maggiori dettagli è possibile consultare i canali social e il sito dei Musei Reali: www.museireali.beniculturali.it/events/mrtkids-il-grande-assente/

 

Riscopriamo il Grande Assente è l’evento conclusivo organizzato dai giovani corsisti che si terrà il 28 novembre sui canali social dei Musei Reali e sul sito www.donorday.it/museireali/. Durante la giornata sarà possibile partecipare a una tavola rotonda che vedrà come ospite speciale, tra gli altri, la direttrice Enrica Pagella, ma anche prendere parte a sfide virtuali e approfondimenti per conoscere meglio il dipinto grazie all’intervento di esperti dei Musei Reali. Ad accogliere i partecipanti sarà il team di Talenti per il Fundraising, disponibile a dare informazioni sull’iniziativa Il Grande Assente e sulle attività di raccolta fondi.

 

Recovery fund, la Regione chiede al Governo oltre 13miliardi

Ammontano a 13,14 miliardi di euro le richieste avanzate dalla Giunta regionale al governo sull’impiego delle risorse europee del Recovery Fund per il Piemonte.

La cifra è stata resa nota oggi pomeriggio, nel corso della discussione sul tema in prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti. Le proposte regionali sono contenute nelle schede inviate dalla Regione lo scorso 5 novembre, scadenza fissata da Roma, e ora all’esame della Conferenza Stato-Regioni che sta discutendo proprio di Recovery Fund.
Le richieste riguardano alcune macroaree, sulla scorta delle linee guida della Commissione europea e del governo: circa 8 mld per la rivoluzione verde e la transizione economica, 1,7 miliardi per la salute, 1,34 mld per istruzione, formazione, ricerca e cultura, 1,22 per le infrastrutture per la mobilità, 736 milioni per la digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, 24 milioni per l’equità sociale e territoriale.
“Sono richieste che derivano dal nostro piano per la competitività e dal confronto con i territori”, ha spiegato l’assessore al bilancioAndrea Tronzano. “Parliamo di risorse molto importanti, che possono cambiare volto al Piemonte e permettergli di tornare a essere quella locomotiva che ha rappresentato nel passato”. Tronzano si è detto interessato al confronto con l’opposizione: “I tempi per la presentazione erano molto stretti, ma siamo ancora all’inizio. Le schede non sono la Bibbia, sono modificabili, migliorabili, per questo è utile confrontarsi”.
Dall’opposizione, che da tempo chiedeva di poter discutere sul Recovery Fund, sono state avanzate molte critiche. Per i consiglieri di Pd, M5s e Luv c’è assenza di visione, solo una pluralità di interventi che rischiano di spezzettare le risorse invece di orientarle su precise priorità capaci di rilanciare lo sviluppo. È stata anche contestata la disparità di trattamento di alcune province rispetto ad altre e l’assenza di alcuni temi importanti per la nostra regione.
Soddisfazione invece nella maggioranza, conAlberto Preioni (Lega) che ha anche annunciato la definizione di un pacchetto di misure per il VCO, tra cui la tangenziale di Verbania.
In prima Commissione si è parlato poi di alluvione e sostegno alle imprese vittime del maltempo. La proposta avanzata da Raffaele Gallo (Pd), attraverso un emendamento all’assestamento, di destinare 5 milioni di euro per contributi in conto interessi alle aziende colpite dall’ultima alluvione, sarà ripresa nel bilancio di previsione 2021-2023. L’assessore Tronzano ha mostrato attenzione e si è detto disponibile a cercare le risorse, al massimo un milione di euro, per finanziare la misura nel prossimo bilancio.
In precedenza l’assessore Maurizio Marroneaveva relazionato sulla situazione del protocollo con il Tribunale per l’applicazione della legge sul contrasto all’usura e il sostegno alle vittime.

la Regione propone di tassare le piattaforme di e-commerce. L’opposizione: “ennesimo annuncio”

Aumentare l’aliquota dal 3% al 15% sui fatturati delle grandi piattaforme di e-commerce e raddoppiarla fino al 30% per quelli maturati durante l’emergenza Covid-19, ma anche prevedere un risarcimento dell’80% del fatturato del 2019 per i negozi sottoposti alle limitazioni dell’attività a causa dell’emergenza sanitaria.

Questa in sintesi la proposta della Regione Piemonte che chiede di modificare la normativa nazionale in materia di Web Tax, “per garantire condizioni di parità commerciale tra i colossi delle vendite on line e i negozi penalizzati durante la pandemia”.

Il Piemonte propone anche la creazione di un fondo presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel quale far confluire il gettito delle maggiori entrate da destinare interamente alle attività commerciali di prossimità attraverso le Regioni.

La ratio è semplice, ovvero far partire tutti dallo stesso punto, in uno scenario in cui l’e-commerce nei primi mesi di quest’anno ha fatto registrare +31% anche grazie al fatto che i negozi erano chiusi a causa del Covid” ha spiegato il presidente della Regione Alberto Cirio, in una conferenza stampa con gli assessori al Commercio, Vittoria Poggio, ai Rapporti col Consiglio e agli Affari Legali, Maurizio Marrone e il vicepresidente, Fabio Carosso. “Si è creata una distorsione della libertà di concorrenza e dell’equilibrio del mercato – ha aggiunto il presidente Cirio -. Mentre con la legge che propone il Piemonte entrerebbero nelle casse dello Stato 2,5 miliardi di euro, contro i circa 700 milioni previsti con l’aliquota attuale al 3%Chiediamo che i ricavi della Web Tax Covid siano destinati interamente alle piccole attività commerciali, le botteghe artigiane, i nostri negozi di vicinato, colpiti duramente dalle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria. È una questione di giustizia economica e di rispetto della concorrenza”.

La legge proposta dal Piemonte ha come obiettivo le grandi piattaforme online con ricavi pari o superiori a 750 milioni di euro. In questo modo la Regione punta a garantire un sostegno alle attività commerciali colpite dalle chiusure, ma anche a chi è rimasto aperto danneggiato, però, dalla contrazione del mercato.

La Giunta ha annunciato anche l’avvio dal 1 dicembre fino a marzo 2021 di una campagna di comunicazione – attraverso spot tv e radio, redazionali e affissioni – per invogliare i consumatori a fare acquisti nei negozi tradizionali, in collaborazione con Ascom, Confcommercio, Uncem, Unioncamere Piemonte e Sistema Camerale, Confesercenti e Visitpiemonte.

Vogliamo tenere le luci accese di tante attività – ha detto l’assessore al Commercio, Vittoria Poggio – vogliamo tenere vivo il nostro tessuto produttivo che ha un valore attrattivo anche per il turismo. Una luce accesa è anche sinonimo di sicurezza nelle nostre città. Utilizzeremo dei testimonial per sensibilizzare i consumatori a fare acquisiti nei negozi tradizionali dove troviamo rapporti umani e di relazione che fanno bene alle persone”.

Non sappiamo quando arriveranno le ricadute del Recovery Plan – ha aggiunto l’assessore ai Rapporti col Consiglio e agli Affari Legali, Maurizio Marrone – ma siamo sicuri che il nostro obiettivo deve essere quello di arrivare vivi a quel momento e con le serrande alzate. Inizieremo presto con tutti i gruppi consiliari l’approfondimento necessario per arrivare a una approvazione che ci confermi prima Regione in Italia a presentare questo stimolo al Parlamento nazionale. Basta vantaggi per i giganti del web a discapito del nostro interesse nazionale e territoriale”.

Questa proposta vuole dare un segnale forte di attenzione ai nostri negozi che più di altri stanno pagando per il lockdown – aggiunge il vicepresidente Fabio Carosso -. I centri storici e i piccoli comuni restano vivi con la presenza delle attività commerciali che sono la linfa delle nostre comunità e che spesso sono riconosciute come eccellenze della Regione”.

LO SCENARIO ECONOMICO LOCALE

Un’indagine della Camera di Commercio di Torino sui consumi delle famiglie segnala nel primo semestre 2020 una contrazione ai livelli del 2015, con cali generalizzati soprattutto nei generi non alimentari (-7,8% rispetto al I semestre 2019) accanto a una contrazione del 5,3% della frequentazione di negozi di vicinato (dal 26,8% al 21,5%).

LO SCENARIO ECONOMICO DELL’E-COMMERCE

Nel periodo pandemico (considerando i primi 9 mesi del 2020) il comparto dell’e-commerce ha registrato a livello mondiale +31,3% di fatturato. Secondo i dati dell’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, il commercio elettronico in Italia vale circa 31 miliardi. Nel 2019, infine, circa la metà dell’utile ante imposte delle multinazionali di settore è tassato in Paesi a fiscalità agevolata: ciò ha permesso un risparmio fiscale cumulato, nel periodo 2015/2019, di oltre 46 miliardi a livello planetario.

 

A stretto giro di posta la  replica dei Presidenti dei Gruppi di Opposizione: Raffaele Gallo (Pd), Sean Sacco (M5S), Marco Grimaldi (Luv), Mario Giaccone (Lista Monviso), Silvio Magliano (Moderati)“Ennesimo annuncio a cui non seguirà un fatto concreto. Cirio si occupi del Piemonte”

“Ma quale tassa piemontese per Amazon. Ecco in scena ennesimo bluff. Cirio si occupi del Piemonte, e con i suoi poteri ordinari eviti nuovi lockdown. Evitiamo di prendere in giro i commercianti” dichiarano i Presidenti dei Gruppi di Opposizione in Consiglio regionale Gallo, Giaccone, Grimaldi, Magliano e Sacco

“Il Presidente Cirio lasci al livello nazionale gli interventi fiscali, anche perché la sua proposta di modifica alla web tax arriva davvero fuori tempo massimo, difficilmente applicabile retroattivamente a questo lockdown. Per fortuna il Governo sta già intervenendo nell’ambito di norme nazionali e europee, con la legge di Bilancio di quest’anno” precisano i Presidenti dei Gruppi di opposizione.

“La conferenza stampa della Giunta di centrodestra è l’ennesimo annuncio al quale non seguirà alcun risultato concreto e che, purtroppo genererà solo aspettativa. E’ un modo per spostare l’attenzione dai problemi del territorio piemontese, problemi che Cirio, invece, dovrebbe impegnarsi a risolvere” concludono i Presidenti.