ilTorinese

I carabinieri arrestano due rapinatori e un ladro

Torino. Intensificati i controlli per contrastare i reati predatori

Nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal comando provinciale finalizzati, tra l’altro, a contrastare i reati predatori, i carabinieri hanno arrestato due rapinatori e un ladro.
In particolare a Torino è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino straniero di 20 anni che lo scorso 27 dicembre aveva rapinato del cellulare una donna dopo averla strattonata e gettata a terra presso una fermata dei mezzi pubblici. Sul momento l’uomo era riuscito a dileguarsi ma in questi giorni è stato riconosciuto per strada dalla vittima che ha immediatamente chiamato il 112 raccontando quanto le era accaduto. Dopo rapide indagini, visti i gravi indizi di colpevolezza emersi, il soggetto è stato rintracciato e bloccato.
Sempre a Torino è stato arrestato un trentenne subito dopo che aveva asportato dei capi di abbigliamento da un esercizio commerciale del centro cittadino. Con lui è stato sorpreso anche un complice, un ragazzo di 24 anni che è stato denunciato in stato di libertà.
Infine a Rivoli, nell’hinterland torinese, a finire in manette per rapina è stato un senza fissa dimora di 47 anni. L’uomo ha minacciato la commessa di un supermercato con un paio di forbici e si è fatto consegnare l’incasso di circa 700 euro. I carabinieri della locale Compagnia, dopo aver visionato i filmati della videosorveglianza, sono riusciti a identificare l’autore del reato e successivamente a rintracciarlo sottoponendolo a fermo.

Bar e ristoranti, molti non riaprono neanche con la zona gialla

Un buon 30 per cento dei bar e dei ristoranti di Torino non riapre neanche  con la zona gialla.

E anche per chi alza le serrande l’ attività è ridotta al 30%, sia in mattinata sia nella pausa pranzo, fino alla chiusura obbligatoria alle 18.

I dati sono di una indagine di Confesercenti. Secondo l’associazione di categoria, vista la mancanza di migliaia di dipendenti soprattutto pubblici che continuano a lavorare in smart working, bar e ristoranti sono fortemente penalizzati.

Alcuni dei commercianti del settore che non aprono sono costretti a farlo in quanto non sono in grado di pagare i fornitori, senza contare le elevate spese di luce e riscaldamento.

Una task force per le anagrafi: bando fino al 15

Fino al 15 gennaio, come da bando pubblicato sul sito Intracom della Città di Torino, i dipendenti dell’Amministrazione comunale possono partecipare, inviando un’apposita domanda, alla ricerca di personale per la composizione della Task force delle anagrafi.

Successivamente verrà selezionato il personale idoneo e dopo un breve periodo di formazione, come prevede l’accordo sindacale, verranno impiegati giornalmente 25 dipendenti nei giorni feriali in orario pomeridiano e 30 il sabato per 4 mesi.

 

Il personale della Task presterà la propria attività nelle anagrafi cittadine esclusivamente oltre il proprio orario di servizio.

 

Questa Task andrà a diminuire sensibilmente il pregresso delle attività legate ai Servizi civici che si è accumulato negli ultimi tempi e aumenterà anche le attività di sportello.

 

Tipologia, numero, ubicazione e orari degli sportelli supplementari che verranno aperti al pubblico saranno pubblicizzati, nell’imminenza dell’attivazione, sul sito della Città di Torino e tramite comunicazione agli organi di stampa

Daisy Osakue con la Regione contro il Covid

Riprende il contributo dei campioni dello sport piemontese alla campagna istituzionale della Regione Piemonte per ricordare a tutti l’importanza di indossare la mascherina.

Oggi è la volta di Daisy Osakue, discobola e pesista delle Fiamme Gialle, medaglia d’oro nel lancio del disco alle Universiadi 2019 e primatista italiana under 23 della specialità: “Difendiamo le persone che amiamo. La mascherina è la nostra arma più importante contro il virus” è l’appello che ha voluto rivolgere nel videomessaggio pubblicato su

https://www.regione.piemonte.it/web/

https://www.youtube.com/user/LaRegionePiemonte

https://www.facebook.com/regione.piemonte.official/videos/1315733495461991

e sui canali Twitter @regionepiemonte @PiemonteInforma

Un messaggio che l’assessore regionale allo Sport, Fabrizio Ricca, fa proprio: “Oggi più che mai i nostri comportamenti sono fondamentali, perché questa partita riusciremo a vincerla tutti insieme facendo squadra e dimostrando senso di responsabilità”.

Covid, il bollettino di martedì 12 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 939nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 140dopo test antigenico), pari all’5,2% dei 18.152 tamponi eseguiti, di cui 10.711 antigenici. Dei 939 nuovi casi gli asintomatici sono 374, pari al 39,8 %

I casi sono così ripartiti: 230 screening, 471 contatti di caso, 238con indagine in corso; per ambito: 44 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 84 scolastico, 811 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 212.413, così suddivisi su base provinciale: 18.887 Alessandria, 10.989 Asti, 7.364 Biella, 29.500 Cuneo, 16.594 Novara, 110.750 Torino, 8.050 Vercelli, 7.455 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.104 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.720sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 171 (6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2653 (52 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.946

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.158.254 (+ 18.152rispetto a ieri), di cui 956.158 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.237

Sono 42 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.237 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.257 Alessandria,  527 Asti,  337 Biella,  948 Cuneo, 684 Novara,  3.758 Torino, 385 Vercelli, 264 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 77 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

189.406 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 189.406 (+ 2694 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 16.409 Alessandria, 9.352 Asti, 6.513 Biella, 26.376 Cuneo, 14.770 Novara, 99.913Torino, 7.098 Vercelli, 6.439 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 995extraregione e 1.541 in fase di definizione.

Volantini contro Movimento 5 Stelle, i carabinieri denunciano responsabile

Sono stati sequestrati altri manifesti pronti per essere affissi

Torino,12 gennaio. Scoperto dai carabinieri l’autore dei volantini che a partire dallo scorso 29 dicembre erano stati affissi a Torino, Collegno, Orbassano, Buttigliera Alta e Rivoli dal titolo “Assediamo i traditori a “5stelle””. Nei manifesti veniva criticato il movimento politico per aver disatteso le aspettative dei suoi elettori e in particolare per non aver impedito il blocco dei lavori della TAV e l’approvazione del Mes e venivano promossi presidi sotto le abitazioni dei parlamentari con tanto di nomi e indirizzi.
Questa mattina i militari dell’Arma hanno identificato e denunciato per diffamazione aggravata e istigazione a delinquere un italiano di 52 anni incensurato. I carabinieri su perquisizione delegata della Procura della Repubblica di Torino all’interno della sua abitazione hanno rinvenuto 75 volantini pronti per l’affissione, un rotolo di carta autoadesiva contenente nominativi ed indirizzi dei parlamentari del citato movimento politico residenti nella Regione Piemonte da apporre sui predetti manifesti oltre a una carabina, regolarmente denunciata, che gli è stata ritirata.

Torino: Arrestato per spaccio, tenta di corrompere i poliziotti con 12 mila euro

Due arresti e due kg di droga sequestrata dal Commissariato Barriera Milano.

Ha tentato di corrompere i poliziotti che lo avevano sorpreso con un ingente quantitativo di cocaina: il ventitreenne senegalese è stato notato ieri pomeriggio alla fermata del bus fra via Cuneo e via Cecchi dagli agenti del commissariato Barriera Milano ed immediatamente si è dato alla fuga. E’ stato fermato in via Giaveno mentre tentava di disfarsi di alcuni involucri di sostanza stupefacente; gli operatori recuperavano 130 grammi di crack/cocaina, in sostanza solida e in ovuli, e 2000 € in contanti che il giovane aveva con sè.

Salito in macchina l’offerta: l’uomo è già stato arrestato, ha diversi precedenti per spaccio e conosce la procedura e i rischi cui va incontro. Chiede quindi agli agenti di distruggere 100 grammi di droga, facendo risultare a suo carico solo un parte che, a suo dire, gli avrebbe evitato il carcere per essere invece trasferito alle camere di sicurezza del Commissariato San Paolo dove, dopo 48 ore, sarebbe stato rimesso in libertà. In cambio, avrebbe consegnato agli operatori la somma in suo possesso e altri 10.000 euro in contati di cui disponeva per un totale di 12.000 euro.

Ovviamente il suo tentativo non è andato a buon fine: la perquisizione domiciliare dell’alloggio a lui in uso, in via Cantoira, ha portato al rinvenimento di materiale vario utile al confezionamento dello stupefacente, della somma di 4500 € in contanti e di una carta d’identità francese falsa. Il giovane è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e istigazione alla corruzione, nonché denunciato per possesso di documento falso valido per l’espatrio.

Infarto lo stronca mentre corre al Valentino: “Ma i dissuasori hanno bloccato l’ambulanza”

Stava facendo jogging al  parco del Valentino quando si è improvvisamente accasciato.

A 49 anni, è stato colpito da infarto. Secondo le dichiarazioni dei testimoni l’ambulanza è stata bloccata dai dissuasori che fermano il traffico all’ingresso del parco in corso Massimo d’Azeglio e i soccorritori non hanno fatto in tempo a salvare l’uomo che è morto nel giro di pochi minuti.
I podisti che si trovavano sul posto hanno anche cercato un defibrillatore ma non lo hanno trovato nelle vicinanze. E’ accaduto domenica mattina a Torino.
(foto archivio V. Solano)

Cashback anche su bus e metro: con la card rimborso del 10%

La sindaca Chiara Appendino annuncia su Facebook “Una bella novità su cui abbiamo lavorato a lungo e che adesso possiamo dire essere ufficiale.

In sintesi, chi pagherà il biglietto sui mezzi pubblici di superficie o in metropolitana attraverso carte di pagamento si vedrà accreditato un 10% del costo, così come previsto dal cashback di stato.”
La prima cittadina di Torino afferma che “Questo è possibile grazie a un altro risultato che ha molto facilitato la vita degli utenti. Ovvero l’arrivo del pagamento contactless nella metro e su molte linee di superficie (che aumenteranno). Torino è stata la prima città in Italia a offrire questo tipo di servizio.

Infrastrutture digitali, Torino al 5° posto per “efficienza e maturità”

Il nuovo report “EY Digital Infrastructure Index” analizza il livello di efficienza e maturità delle infrastrutture digitali delle 107 province italiane, prendendo in considerazione sia la diffusione delle infrastrutture TLC e broadband, sia il grado di digitalizzazione delle altre infrastrutture presenti su un territorio.

In particolare dall’analisi emerge che:

  • Assenza di una spaccatura Nord-Sud: la «sofferenza digitale» è presente dappertutto, non solo al Sud (in particolare Sardegna, Sicilia, Calabria), ma anche al Nord (Piemonte soprattutto, con zone penalizzate che si ritrovano anche in Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia), e soprattutto al Centro (bassa Toscana, Lazio al di fuori di Roma, Marche e Abruzzo).
  • Diffuso ritardo della dorsale adriatica, che sconta una tradizionale minore priorità da parte degli operatori TLC, ed un sistema di utilities locali meno sviluppato rispetto al resto del Paese: Marche, Abruzzo, Molise, fino alla Puglia del Nord, sono tutti territori con indice di infrastrutturazione digitale di molto inferiore alla sufficienza.
  • Disomogeneità di territori anche molto vicini tra di loro. Quasi ogni regione ha al proprio interno almeno un’area in forte ritardo, con l’eccezione di Emilia-Romagna, Umbria, Liguria e le piccole regioni alpine, dove prevale il colore verde.
  • Il livello di infrastrutturazione digitale delle filiere produttive in Italia è assai disomogeneo: sette filiere superano il valore medio nazionale di infrastrutturazione digitale (Milano, Torino, Bologna, Roma).
  • Le filiere meno infrastrutturate sono l’Agrifood ed il Retail Food, che scontano una certa concentrazione nelle aree rurali, dove le infrastrutture digitali risultano meno diffuse. Tra le più infrastrutturate quelle che hanno retto maggiormente alla pandemia di COVID-19: Technology&Telco, Media&Entertainment, Farmaceutico e Dispositivi Medici.
  • Classifica: tra le prime posizioni nella top 20 troviamo Genova, Miano, Roma, Bologna, Torino, Firenze, Napoli, La Spezia, Ferrara, Parma, Prato, Cagliari, Reggio Emilia, Modena, Monza e Brianza, Trento e Brescia. Tra le ultime Nuoro, Isernia, Macerata, Pesaro Urbino, Carbonia Iglesias, Crotone, Rovigo, Vibo Valentia, Enna e Fermo.

 

Commenta Andrea D’Acunto, Med Telco, Media & Technology Leader di EY: “È ormai assodato che l’Italia per il rilancio economico debba accelerare sulla digitalizzazione, a partire dagli investimenti sulle infrastrutture digitali, che non si limitano solo a Banda Ultralarga e 5G, ma devono comprendere anche cloud computing, reti IoT e sensoristica. L’accelerazione deve avvenire sulla base dei business needs delle imprese, con una definizione delle priorità che metta in relazione la localizzazione del sistema produttivo italiano con la diffusione delle infrastrutture digitali sul territorio. Parte del supporto economico agli investimenti digitali necessari ai territori, che si trovano oggi in una condizione di gap infrastrutturale, può venire dal Recovery Fund e dal Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, con le opportune differenze: nel caso delle PMI per la modernizzazione dell’impresa, nel caso delle aziende più grandi per costruire o rafforzare l’ecosistema di filiera”.