ilTorinese

Partiti allo sbando in vista delle Comunali

Ammetto che ultimamente il Berlusca mi è simpatico. Vuole aiutare il governo a “sfangarla” e vede bene la Porchietto candidata  a Sindaco per Torino.

Certamente mi attiro le critiche dei soliti malpancisti di sinistra: “Patrizio, straparli”.  Impossibile che Berlusca possa essere simpatico e poi se fa questo è perché vuole il suo tornaconto. Dunque? Quale sarebbe l’ignominia a tal proposito? Una cosa è certa : non sopporta più Meloni e Salvini. Salvini e Meloni che, ultimamente, tanto d’accordo non vanno. Del resto si sa che più galli nello stesso pollaio fanno solo confusione. L’imprenditore Damilano rasserena tutti . Ci sta, ci sta , ma dopo l’uscita del Cavaliere anche lui, come del resto, il Rettore Saracco, ha paura del fuoco amico. Chi non ha paura del fuoco amico è il navigato Chiampa.  Dopo Saracco candida ‘ amico di sempre, il professore e sottosegretario Andrea Giorgis. Direi ottima candidatura e soprattutto persona competente. Ma francamente non ce lo vedo a lasciare il governo ed il Ministero della Giustizia a un Bonafede disastroso, ed oggi silente, Ministro. E poi, diciamocela tutta: non è la proposta del PD romano. Appunto, è la proposta del Chiampa. Autorevolissima ma pur sempre la proposta di un singolo. Oramai tutto è possibile. Il pd non è più un ologramma. Si è evaporato. Nel mentre  ci sono anche i sondaggi di una virtuale consultazione tra la Porchietto e Lorusso in vantaggio di 17 punti. Sospese le primarie e Lavolta non ci sta e raccoglie , in solitaria le firme del “fai da te le primarie”. Mauro Salizzoni, almeno in questa fase, mi sembra ai margini. Ammesso e non concesso che sia interessato. Su una cosa i torinesi sono  unanimemente  concordi: Chiara Appendino non la vogliono più vedere manco in cartolina. Con una scia di drammatiche possibilità: elezioni amministrative rimandate ad ottobre. Non so se Torino reggerà a questa  sconcertante evenienza.
Patrizio Tosetto

Primo giorno dei medici israeliani in Piemonte

Saranno impegnati presso il Dipartimento di Emergenza e Accettazione e il reparto Covid dell’Ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno

Oggi, giovedì 3 dicembre, la delegazione medica israeliana – composta da 19 sanitari (7 medici, 12 infermieri) e da due accompagnatori, provenienti dall’Ospedale Sheba Medical Center – ha ufficialmente preso servizio presso l’Ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno. Il personale, che presterà gratuitamente la propria attività a supporto del sistema sanitario locale, sarà impegnato principalmente nelle attività svolte presso il Dipartimento di Emergenza e Accettazione e presso il reparto Covid.


La delegazione, giunta in Italia nella mattinata di ieri, è stata accolta da una cerimonia di benvenuto svoltasi presso lo stesso presidio di Verduno. «Sarà un punto di partenza, l’inizio di una collaborazione tra le due organizzazioni sanitarie, oltre che un supporto di notevole importanza che ci è stato messo a disposizione», le parole di Massimo Veglio, Direttore Generale dell’ASL CN 2, che ha sancito, così, l’apertura della cerimonia.

«Con questa ennesima collaborazione tra Italia e Israele stiamo rinforzando un importante ponte che avevamo già messo in piedi, infatti ho già avuto il piacere di collaborare con Elhanan Bar On in passato. Anche per questo sono molto orgoglioso di avervi qui e di darvi il benvenuto nella famiglia italiana e nella famiglia piemontese», questo il benvenuto alla delegazione israeliana da parte dal Responsabile regionale della Maxi Emergenza 118, Mario Raviolo, seguito dal ringraziamento da parte di Bruno Ceretto, Presidente del Cda della Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra ONLUS: «Vi ringrazio di cuore, come Presidente e come cittadino di questo territorio che voi state venendo ad aiutare».

«Oggi – spiega Luigi Genesio Icardi, Assessore alla Sanità – in quest’ospedale, si chiude il cerchio di un percorso di unione ideale tra il Piemonte e lo stato d’Israele, che ringraziamo per l’aiuto, ricordando, tra tutte, l’esperienza in Mozambico. Da anni, infatti, è attiva la collaborazione tra due realtà di primo piano del soccorso sanitario internazionale: l’Ospedale Sheba Medical Center, il più grande ospedale di Israele, che cura ogni anno un milione di pazienti, e la Maxi Emergenza della Regione Piemonte. Grazie a loro, la Sanità non conosce confini e non possiamo che ringraziarli per quanto hanno fatto e faranno per noi e per tutti, nel segno del reciproco aiuto, così come è doveroso il ringraziamento a tutto il personale sanitario che non si è mai tirato indietro in questi mesi», le parole dell’Assessore, che ha consegnato alla delegazione israeliana una targa in ricordo dell’ospedale da campo donato ed allestito dalla Regione Piemonte in Mozambico.

Parole di fratellanza anche da parte dell’ambasciatore di Israele, Dror Eydar: «Il nostro personale sanitario si metterà all’opera per una “sacra” missione: salvare vite umane in questa guerra contro il Coronavirus, durante una seconda ondata che sembra peggiore della prima per numero di morti e di contagiati. Quando ho sentito le incredibili notizie provenienti dal Piemonte, ho subito pensato di offrire aiuto agli amici piemontesi, e lo Sheba Medical Center si è messo immediatamente a disposizione. Israele è appena uscito dal secondo lock-down e siamo felici di tendervi una mano per affrontare questo sforzo insieme, in nome dell’amicizia che lega Israele e Italia. Se riusciremo a curare anche un solo paziente, ne sarà valsa la pena, ma siamo sicuri che, grazie alla conoscenza israeliana da noi messa disposizione e al vostro incredibile personale, riusciremo a salvare molte più vite». Parole di solidarietà a cui fa eco anche il dott. Elhanan Bar On, capo della delegazione medica israeliana: «Sarà un’importante occasione per estendere e condividere conoscenza. Siamo diventati fratelli in una fase complicata come quella della pandemia e lo saremo anche dopo».

Cerimonia terminata con le conclusioni del presidente della Regione, Alberto Cirio: «Oggi celebriamo solidarietà, internazionalità ed amicizia. Stiamo attraversando un momento complicato e, sebbene ci siano segnali importanti relativi alla stabilizzazione della curva dei contagi, la situazione rimane comunque delicata. Un sentito ringraziamento al nostro personale, che si è dedicato anima e corpo a questa causa, dal 22 di febbraio ad oggi, e la presenza del personale sanitario israeliano sarà preziosissima, perché, oltre a rappresentare l’inizio di un’importante collaborazione, ci permetterà di iniziare quella conversione tra posti letto Covid e non Covid che aspettiamo da tempo. Tornare alla normalità è il primo dei nostri impegni. Questo è l’ospedale dedicato a Michele Ferrero, un uomo che alla sua levatura internazionale accompagnava una grande vocazione alla solidarietà. E la vostra presenza qui onora il nome della persona alla quale questo ospedale è dedicato».

Le opposizioni in Regione: “Per evitare la terza ondata cabina di regia. Screening e tracciamento unica strada”

“Non siamo efficienti come la Corea e non siamo piccoli come l’Alto Adige, siamo in grado di fare un monitoraggio di tutta la popolazione? È la prima e più gettonata obiezione che ci è stata fatta in queste ore dopo che la nostra proposta ha incontrato anche il parere positivo, almeno a parole, della Giunta regionale” – dichiarano i Capigruppo di PD, 5Stelle, Luv, Moderati e Lista Monviso in merito allo screening di massa in Piemonte.

“Siamo consapevoli delle difficoltà, sappiamo ad esempio che in questa situazione persino delle eventuali elezioni sarebbero a rischio, però in tempi straordinari occorrono soluzioni straordinarie pertanto un minuto dopo che l’Odg sarà approvato ci metteremo a disposizione della Giunta regionale e chiediamo che venga convocata una cabina di regia inclusiva anche Sindaci, Prefetti, MMG, farmacisti e sindacati, per rispondere alla domanda: il Piemonte è in grado di organizzare uno screening di massa?”.

“Lo screening non dovrà essere un passaporto per le vacanze e nell’organizzarlo si dovranno rispettare tutte le norme sanitarie previste per ridurre al massimo il rischio contagio, per questo – proseguono Gallo, Sacco, Grimaldi, Magliano e Giaccone – la nostra proposta sottintende anche un cambio radicale nell’agire di questa Giunta. Per lavorare in maniera diversa da come il Piemonte ha fatto finora occorre responsabilizzare i maggiormente i Sindaci e le comunità piemontesi, insieme a loro dovremo trovare una soluzione. Ci interessa semplicemente non vedere gli stessi errori della seconda ondata, vorremmo vedere un tracciamento completo dei focolai e dei casi positivi”.

“Abbiamo preso in considerazioni altri modelli come il monitoraggio totale degli spostamenti, delle categorie a rischio, di lavoratori specifici in settori essenziali, e settori strategici come la scuola ma – concludono i Capigruppo di opposizione – abbiamo visto che agli annunci in questi mesi non ci sono state risposte concrete e permanenti. Per questo vorremmo prima esplorare un modello nuovo”.

Tunnel anticovid a Palazzo Lascaris

Un tunnel antiCovid nel cortile di Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale. Verrà utilizzato dal personale dell’ente, dai consiglieri regionali e dai visitatori per la sanificazione da Covid19.

“E’ un altro tassello che si aggiunge agli strumenti e alle regole che abbiamo messo in campo per combattere l’epidemia e garantire chi entra a Palazzo Lascaris – spiega il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia – Servirà a impedire che il Covid19 si diffonda nel palazzo e anche a neutralizzarlo per chi, inconsapevolmente, ha sui propri vestiti tracce del virus. Il tutto senza spendere un euro: la macchina ci è stata fornita in comodato d’uso dalla Sieco green, che ringrazio pubblicamente per la disponibilità”.

Tecnicamente si chiama “Cabina di disinfezione”. E’ un parallelepipedo alto 2,4 metri, largo 1,2 e profondo 2 metri, dotato di rampe di accesso e uscita studiate per permettere il passaggio di persone anziane con difficoltà motorie e disabili. Dentro, una serie di sensori, display e led permettono di svolgere diverse funzioni: un rilevatore a infrarossi è in grado di misurare con precisione in due secondi la temperatura corporea di chi entra; in caso di superamento della soglia stabilita, fa scattare un led rosso e un segnale acustico. La zona di misurazione della temperatura è inoltre dotata di un erogatore a fotocellula di gel idroalcolico disinfettante per mani, senza contatto, sicuro e igienico. Infine un sensore a ultrasuoni installato all’ingresso, in grado di rilevare la presenza di una persona, fa partire la nebulizzazione di un prodotto anticovid in grado di eliminarlo dai vestiti, che si arresta quando la persona lascia la cabina. Una impercettibile “pioggia antivirus” che eliminerà ogni traccia dall’abbigliamento. Insomma, in un tragitto che dura pochi secondi verranno messi in atto tutti gli accorgimenti necessari per garantire il più possibile un Consiglio regionale “Covid free”.

“La Piazza” appoggia le proteste contro la Giunta Cirio

Quali criteri possono giustificare la scelta di mantenere chiuse le classi di seconda e terza media in Regione Piemonte, nonostante il passaggio in zona arancione?

Gli studenti delle medie sono gli unici che in grande maggioranza possono andare alla loro scuola di zona senza bisogno di essere accompagnati né di prendere un mezzo pubblico.

Sembrerebbe però che gli epidemiologi del presidente Cirio applichino teorie diverse da quelle del presidente Conte.

O più probabilmente non c’entrano gli epidemiologi: le scuole non generano PIL e quindi possono aspettare.

Lista civica “la Piazza”

Tenta di uccidere il padre che rifiuta di dargli i soldi

I carabinieri hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in regime di detenzione domiciliare emessa dal GIP su richiesta della Procura della Repubblica, un italiano di 44 anni, residente a Rivalta di Torino, per tentato omicidio e tentata estorsione.

Lo scorso 28 ottobre un uomo di 66 anni ha presentato una denuncia ai carabinieri della Stazione di Orbassano (TO) nei confronti del figlio violento, che al culmine di un litigio, scaturito da una ennesima richiesta di denaro a cui aveva opposto un rifiuto, lo aveva colpito ripetutamente e violentemente al corpo e alla testa con una zappetta da giardinaggio e successivamente, dopo essere caduto a terra, si era seduto a cavalcioni sopra di lui e aveva tentato di strangolarlo con il manico dell’attrezzo agricolo. Poi lo aveva trascinato lungo il pavimento sempre tenendolo per il collo e l’aveva colpito con calci e pugni.
Le successive indagini dei militari dell’Arma hanno permesso di accertare la veridicità di quanto raccontato dal denunciante, appurando inoltre che le richieste di denaro andavano avanti oramai dal 2018.

Buon compleanno caro vecchio Toro!

3 dicembre 1906… buon compleanno caro vecchio e leggendario Toro.

Seppur il momento attuale è un disastro dal punto di vista sportivo, sociale, economico e pandemico goditi i 114 anni dal giorno in cui sei nato. Sei sempre sinonimo di amore, passione e leggenda.
Una maglia, un colore, una leggenda. Caro Toro la tua è una storia infinita d’amore, un senso di appartenenza unico. Un club entrato nella leggenda del calcio mondiale, che da più di un secolo ha come cuore pulsante le migliaia di uomini e donne che di questa squadra sono l’essenza più profonda. Una storia folle e imprevedibile come la vita, fatta di immense gioie e di altrettanto grandi sofferenze.

Vincenzo Grassano

Ecco come acquistare doni e rendere felici tutti

Suggestioni natalizie /3 Fare contenti il venditore, chi li riceve e noi stessi

Il braccialetto con i ciondoli che celebrano le specialità piemontesi, dalla bagna caoda al Barolo passando per il Castel Magno, Agnolotti e Tartufo, fu uno dei regali più azzeccati e chic che abbia mai fatto a mia mamma e lo acquistai da https://www.facebook.com/borsedewan, un negozio storico di Torino capitanato dalla creativa e vulcanica https://www.facebook.com/elisabetta.dewan. Ve lo consiglio perché, oltre alle magnifiche idee regalo, acquistando da loro sosterrete la capacità imprenditoriale torinese, messa a dura prova negli ultimi anni.

Volete fare un regalo che va fuori dai soliti schemi e soprattutto inaspettato? Una mia ex collega propone gli Strucchi, dischetti struccanti riutilizzabili; Mary ha, infatti, voluto trasformare un gesto quotidiano come quello di detergersi il viso, in un atto di consapevolezza, per staccarsi dall’abitudine dell’usa e getta a tutti i costi. E lo fa in maniera allegra, giocando con fantasie e tessuti, portando un tocco di colore laddove prima era solo bianco. Pochette e dischetti sono in cotone e le chiusure in metallo, per rendere totalmente plastic-free il progetto. Cercateli qui https://www.instagram.com/lilli_agoefilo/

Un’altra idea regalo super originale e green nel vero senso del termine sono i quadretti realizzati con verde stabilizzato, prodotti unici che durano per sempre, senza alcun bisogno di manutenzione. Andate a vederli da https://www.facebook.com/naturartsnc e fate bella la vostra casa!
E poi c’è lei, l’impareggiabile Rosaria, la mia Maestra di yoga: portatrice di bellezza interiore ed esteriore. Figuratevi che l’ho conosciuta per caso perché era in sostituzione di un’altra insegnante. Rosaria quel giorno mi convinse a rimanere. E fece bene perché ora, grazie a lei, la mia vita è cambiata e lo yoga è ritmo per la mia giornata. Contattatela qui: https://www.instagram.com/rosariamazzon/ come hanno già fatto tanti altri miei amici.

Gatti randagi Miao rappresenta, invece, un doppio regalo: per i tuoi amici umani e per i meno fortunati amici a 4 zampe. Perché amare gli animali non vuol dire solo occuparsi del proprio cucciolo in casa. Loro sono straordinari, generosi ed unici, visitate la loro pagina https://www.facebook.com/gattirandagimiao/
E last but not least Boris, un uomo unico, pensate che ha girato il mondo, ricoperto cariche professionali in multinazionali e a un certo punto ha deciso di dedicarsi ai bambini con il progetto https://www.facebook.com/ilmondodiemilia.libri, la prima collana di libri personalizzati per bambini 0-10 anni. Bilingue e con giochi interattivi. Sviluppata da un team creativo di autori ed illustratori italiani e internazionali. Che bella cosa vero?

La bellezza è da scoprire, condividere e regalare a Natale! Non ne potrete più fare a meno, fidatevi!
Parola di QBQM.

Maurizio Bramezza 

QBQM 

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Il Polo del ‘900 ospita un wikimediano, esperto di sapere libero

Patrimoni culturali più liberi e accessibili: Alessandro Bollo, direttore Polo del ‘900: “Un’opportunità di crescita importante in una fase storica che richiede alle istituzioni culturali un surplus di consapevolezza, competenza e visione per affrontare le sfide della trasformazione digitale”

Con i suoi 22 Enti partner, 9 km di archivi sulla storia del ‘900 e oltre 400mila documenti disponibili online sull’hub 9centRo, il Polo del ‘900 di Torino si aggiudica il bando 2020 Wikimedia Italia dedicato alle istituzioni culturali.

Il bando ha premiato il progetto migliore, tra 43 candidati, partendo dal presupposto che ogni istituzione possiede, produce e commissiona contenuti culturali come pubblicazioni, ricerche, database, documentazione, video, immagini che possono trasformarsi in risorse accessibili a tutti, nell’ottica di una cultura libera e di pubblico dominio.

Una nuova opportunità per il Polo di continuare a valorizzare l’enorme patrimonio custodito, raggiungere nuovi pubblici, migliorare la visibilità dei propri contenuti e facilitarne la condivisione sui diversi progetti Wikimedia grazie ad un percorso di affiancamento con un wikimediano in residenza. L’esperto wikimediano rimarrà al Polo del ‘900 per 6 mesi e tra le attività principali si occuperà della formazione del personale del Polo del ‘900, alla scoperta di tutti i vantaggi dei progetti collaborativicontenuti aperti e licenze libere tipiche dell’ecosistema wiki. Altre attività del wikimediano in residenza riguarderanno modifica e scrittura delle voci di Wikipedia, caricamento di contenuti su Wikimedia Commons, utilizzo di Wikidata e il coinvolgimento della comunità dei volontari nella valorizzazione dei contenuti messi a disposizione.

Alessandro Bollo, direttore Fondazione Polo del ‘900: “Siamo felici e onorati che, tra tante richieste, il Polo del ‘900 sia stato scelto per sviluppare questo percorso con Wikimedia Italia. Innanzitutto, una nuova opportunità per valorizzare e condividere contenuti e saperi del Polo e dei suoi 22 Enti partner, rendendoli disponibili e accessibili a tutti. Rappresenta, inoltre, un ulteriore momento di formazione per il nostro personale e un’opportunità di crescita particolarmente importante in una fase storica che richiede alle istituzioni culturali un surplus di consapevolezza, competenza e visione per affrontare le sfide della trasformazione digitale”

“La risposta delle istituzioni alla prima edizione del bando ha superato ogni aspettativa.” commenta Marta Arosio, la responsabile delle relazioni con le istituzioni culturali di Wikimedia Italia “Ci sono arrivati per 43 progetti e la netta maggioranza di questi è di grande qualità e di sicuro interesse per le attività dell’associazione in sostegno dell’universo Wikimedia, composto da Wikipedia e dai progetti fratelli, tanto che la scelta è stata davvero ardua. Sicuramente non lasceremo cadere le proposte che gli enti ci hanno rivolto e che costituiscono una manifestazione di interesse del mondo della cultura verso le nostre attività preziosissima per noi. Troveremo il modo di valorizzarle tutte.”

Allasia chiede che venga fermata l’esecuzione di Ahmadreza Djalali

L’appello del presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia

“Chiedo che venga sospesa la pena capitale del ricercatore irano-svedese in Medicina dei disastri Ahmadreza Djalali – afferma Allasia – e che si disponga il suo rilascio. Nessuna ragione di Stato giustifica l’uccisione di un uomo. Sono rimaste solo poche ore per bloccare l’esecuzione di Djalali, non possiamo permettere che un uomo venga giustiziato senza la possibilità di un giusto processo. Mi appello al governo iraniano affinché fermi la condanna a morte e chiedo agli Stati della comunità internazionale di intervenire attraverso le loro ambasciate a Teheran”.

Il Consiglio, con la costituzione del Comitato diritti umani, ha voluto promuoverne la salvaguardia e operare a fianco delle associazioni che si riconoscono nei principi di solidarietà internazionale e che si occupano della salvaguardia di tali basilari diritti.

Secondo quanto riportato ad Amnesty International da Vida, il ricercatore, che ha lavorato anche all’Università del Piemonte Orientale di Novara, è stato trasferito in isolamento nella prigione di Raja’i Shahr a Karaj e sarà presto eseguita la sentenza capitale a cui è stato condannato.

Ahmadreza Djalali è stato condannato in via definitiva a morte da un tribunale iraniano con l’accusa di “spionaggio”.