

“Open innovation, dalla ricerca al campo. Casi di studio e consigli utili”
️ Martedì 17 giugno – dalle 18:00 alle 19:00
Un’ora dedicata a scoprire come progettazione, innovazione e formazione stanno trasformando – davvero – il mondo agroalimentare: dal laboratorio al campo, dai bandi europei alle reti internazionali.
Con i nostri ospiti esperti:
• Cristiano Spadoni — Project Development Leader Image Line e Reporter AgroNotizie
• Alessandra Ravaioli — CEO – Account Director – RP Comunicazione & Marketing
• Marco Foschini — Agrifood Clust-ER Agrifood Manager
Parleremo di:
• Come trasformare i fondi europei (PAC, PSR, Erasmus+) in progetti reali
• Il ruolo strategico della formazione come leva per l’adozione dell’innovazione
• L’importanza di una comunicazione chiara e inclusiva per portare l’innovazione sul mercato
• Casi studio concreti e best practice ad alto impatto e replicabilità
• La forza delle reti e delle partnership pubblico-private nel trasferimento tecnologico
📍 Non perdete il prossimo appuntamento di Parla Con Me®
In diretta su LinkedIn Live, Facebook e YouTube
Collegatevi qui:
• LinkedIn Live → Simona Riccio
• Facebook → Simona Riccio
• YouTube → https://lnkd.in/eDmuc8GK
Vi aspettiamo per un dialogo aperto e ricco di spunti pratici:
insieme, possiamo trasformare davvero l’agrifood!
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Image Line nell’ambito del progetto CAP4AgroInnovation – Agrifood Edition, co-finanziato dall’Unione europea – programma hashtag#IMCAP
A cura di “Parla con me”
Incidente mortale all’incrocio di Beinasco in corso Orbassano. Un motociclista si stava dirigendo a Torino quando si è scontrato con una Fiat 500L. L’uomo è morto sul colpo. Sul posto i soccorsi che hanno potuto solo constatare il decesso.
In riferimento alle interruzioni di corrente che hanno interessato Torino nel week end, Ascom Confcommercio Torino e provincia sottolinea la necessità di intervenire per scongiurare nuovi episodi e i conseguenti danni per i negozi e i locali pubblici.
«I blackout estivi purtroppo non sono una novità – afferma Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia –. Stupisce, perciò, che anche quest’anno il sistema elettrico non fosse pronto ad affrontare il primo caldo, annunciato peraltro da settimane. L’episodio di ieri è stato particolarmente grave: molte attività sono rimaste senza corrente anche per 10 ore, con disagi importanti e perdite economiche rilevanti, mentre in centro si riversavano almeno 30 mila persone attirate dal concerto in piazza Castello».
Bar, ristoranti e negozi in diverse zone della città, ma soprattutto in centro, hanno subito pesanti ripercussioni. Alcuni esercizi non hanno potuto nemmeno alzare le serrande elettriche o aprire al pubblico, altri sono rimasti operativi ma nell’impossibilità di emettere scontrini. Gravi le conseguenze su ristoranti e bar, che non solo non hanno potuto far sedere i clienti, ma hanno anche dovuto buttare via i cibi conservati nei freezer e nei frigoriferi. Secondo quanto previsto dalla normativa ARERA, alle utenze del Comune di Torino nelle zone ad alta concentrazione spetta un indennizzo automatico in caso di interruzione della fornitura superiore alle 8 ore consecutive. Questo, però, non può essere una scusa per non intervenire sulla rete».
«Il cambiamento climatico rende questi fenomeni sempre più frequenti; i nostri imprenditori devono avere la certezza di poter lavorare anche con il caldo a fronte del pagamento dell’energia a prezzi peraltro già molto salati. In assenza di interventi la situazione peggiorerà sempre di più e non possiamo permetterci di attendere soluzioni che arrivano in ritardo», conclude la presidente Coppa.
La tappa torinese di Kiss Kiss Way, tour estivo di Radio Kiss Kiss, ha intrattenuto oltre 30mila persone in due giorni negli spazi allestiti in piazza Castello e nella piazzetta Reale. Ieri sera il concerto di chiusura, con protagonisti alcuni dei nomi più amati della scena musicale italiana quali Baby K, BNKR44, Capo Plaza, Coma Cose, Fred De Palma, Gaia, Ghali, Paola Iezzi, Fabio Rovazzi, Dani Faiv, Planet Funk, Serena Brancale, Settembre, The Kolors e, a sorpresa, Willie Peyote.
Il Play Village Kiss Kiss è stato il cuore pulsante del pre-show, punto d’incontro dinamico tra emittente, partner e pubblico, con musica, giochi e momenti di intrattenimento per tutte le età, tra musica live, dj set degli speaker, interviste agli artisti, le prove aperte e il grande concerto finale, oltre alla possibilità di vincere i biglietti per il concerto, sold out dal 5 giugno.
Nel cuore dell’evento – Casa Kiss Kiss – si è registrata una partecipazione d’eccezione, con la Presidente ed Editore di Radio Kiss Kiss Lucia Niespolo, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia e l’assessore ai Grandi eventi e al Turismo Domenico Carretta, oltre a numerosi ospiti tra cui dirigenti RAI, personalità dello spettacolo, dello sport, delle istituzioni, e professionisti della comunicazione.
“Radio Kiss Kiss desidera ringraziare sentitamente la Città di Torino – hanno dichiarato gli organizzatori – per l’accoglienza, la disponibilità e l’apprezzamento dimostrato verso l’emittente, garantendone così il successo del progetto. È stato un ritorno della musica live in uno dei luoghi simbolo della città, che ha permesso occasioni di aggregazione e intrattenimento di qualità per cittadini e turisti”.
Le foto ufficiali saranno disponibili su kisskiss.it e sui canali social di Radio Kiss Kiss. La diretta del live è stata trasmessa su Kiss Kiss TV (canale 158 DTT), con la produzione di Massimo Bonelli (iCompany) e la regia di Cristiano D’Alisera. Lo spettacolo sarà registrato per la realizzazione di due speciali da due ore ciascuno, in chiaro su TV8, su Sky Uno e in streaming su NOW, attesi per il 2 e 9 agosto alle 21.30.
Dopo Napoli e Torino, Kiss Kiss Way proseguirà con nuove tappe nelle piazze italiane.
TORINO CLICK
Informazione promozionale
Può accadere, e purtroppo accade: una persona resta coinvolta in un incidente stradale e, nel corso del trattamento sanitario necessario per curare i danni riportati, subisce anche un caso di malasanità.
Si tratta di una doppia lesione, fisica e morale, che pone la vittima in una condizione di fragilità, di incertezza, di profonda sofferenza e di dispiacere. Come potrà fare a ottenere giustizia per una vita totalmente cambiata, a volte anche distrutta?
Quando la fiducia nel sistema viene messa a dura prova da eventi di questo tipo, è essenziale conoscere i diritti garantiti dalla legge e i percorsi per ottenere una tutela adeguata anche nella propria città, conoscendo i professionisti giusti.
In queste situazioni, il supporto di un avvocato civilista a Torino può fare la differenza nel riconoscimento dei diritti di una vittima.
È questa la figura che, grazie alla sua preparazione in materia di responsabilità civile e sanitaria, è in grado di guidare la vittima lungo un doppio percorso legale e risarcitorio. Vediamo come.
In uno scenario del genere, le conseguenze sono spesso gravi e articolate.
Dopo l’impatto iniziale – ad esempio un investimento sulle strisce pedonali o una collisione tra veicoli – la persona ferita viene ricoverata per ricevere cure mediche. Tuttavia, può verificarsi una negligenza o un errore nella gestione clinica: infezioni, diagnosi tardive, interventi mal eseguiti. L’effetto è un danno aggiuntivo, che non solo aggrava la condizione fisica, ma complica l’intero iter di recupero.
In termini giuridici, si parla di doppia responsabilità: da un lato quella dell’automobilista o del soggetto che ha causato l’incidente, dall’altro quella della struttura sanitaria o dei professionisti coinvolti nella cura.
Entrambe le circostanze possono (e devono) essere affrontate con strumenti distinti, ma coordinati, per garantire un risarcimento complessivo e proporzionato.
La legge in Italia consente di agire separatamente per ciascun tipo di danno.
La responsabilità civile da circolazione stradale prevede il risarcimento da parte della compagnia assicurativa del veicolo responsabile.
È necessario documentare la dinamica del sinistro, le lesioni, e dimostrare come queste abbiano influito sulla vita quotidiana della vittima.
Parallelamente, in presenza di una condotta sanitaria errata o inadeguata, si può intraprendere un’azione per responsabilità medica, nei confronti dell’ospedale o del singolo operatore. Tale azione richiede l’accertamento di una colpa medica tramite perizia e l’attivazione di specifici procedimenti, come la mediazione obbligatoria.
Un avvocato civilista esperto in responsabilità sanitaria e stradale può rappresentare un punto di riferimento fondamentale in questi casi nella propria città.
Si tratta di una figura professionale che si occupa della gestione dell’intero iter legale: dalla raccolta della documentazione medica e assicurativa, alla consulenza tecnica, fino all’eventuale causa civile. È lui a coordinare periti, medici legali e testimoni, valutando con precisione la strategia più efficace per far valere i diritti della vittima.
In un contesto come quello torinese, dove le strutture sanitarie e le dinamiche del traffico presentano una notevole complessità, la conoscenza del territorio e delle prassi locali è un vantaggio non trascurabile.
Chi subisce un doppio danno può avvalersi di diverse tutele giuridiche:
Richiesta di risarcimento alla compagnia assicurativa del responsabile del sinistro stradale;
Azione legale per responsabilità sanitaria, secondo la Legge Gelli-Bianco (n. 24/2017);
Mediazione obbligatoria in caso di controversie sanitarie;
Consulenza tecnica preventiva per quantificare il danno prima del processo;
Costituzione di parte civile in sede penale, se vi è ipotesi di reato.
È fondamentale conservare tutta la documentazione medica, le fatture delle spese sostenute, i certificati, i referti e ogni elemento utile a dimostrare la sequenza causale tra danno e responsabilità. Su queste basi si costruisce il percorso legale per il riconoscimento del giusto risarcimento.
Quando ci si ritrova vittima non solo di un incidente stradale, ma anche di una situazione di malasanità che ne aggrava le conseguenze, la sensazione di impotenza può essere profonda. I dubbi si moltiplicano: “A chi mi rivolgo?”, “Chi mi tutela davvero?”, “Riuscirò a ottenere giustizia?”.
In realtà, come hai potuto vedere, la legge italiana offre strumenti concreti per tutelare chi subisce un danno ingiusto, anche quando i fronti sono molteplici. Non si tratta solo di ottenere un risarcimento economico – per quanto fondamentale – ma anche di vedersi riconosciuti i propri diritti, la propria sofferenza, il proprio percorso di cura e di recupero.
È importante sapere che agire in tempo e farsi seguire dalla persona giusta può determinare l’andamento dell’interno iter volto alla propria tutela: affidarsi a un avvocato civilista esperto in responsabilità stradale e sanitaria consente di affrontare ogni aspetto con lucidità e competenza, evitando errori procedurali o sottovalutazioni
. È questa figura che può difendere i tuoi interessi, costruire un caso solido con il supporto di medici legali e periti, e seguirti passo dopo passo, senza lasciarti mai senza risposte.
Il primo passo è informarsi, il secondo è agire. Ogni giorno in Italia centinaia di persone vivono situazioni simili. Alcune rinunciano per paura di non farcela; altre, invece, per fortuna, decidono di farsi aiutare da professionisti che conoscono a fondo il sistema legale e i suoi tempi. Ed è proprio in questa scelta che inizia la strada verso il riscatto.
Se ti trovi in una situazione complessa e dolorosa, sappi che esiste un percorso di giustizia, verità e riparazione. E che la legge, se ben applicata da un professionista che la conosce a fondo, è uno strumento al tuo fianco.
Informazione promozionale
Ogni foto racconta una storia: il riflesso della luce sul mare, lo sguardo stupito di un bambino davanti a un tramonto, una mano che sfiora un antico portale in pietra.
Per questo motivo, affidarsi a chi conosce l’arte dello scatto è fondamentale quando si vuole conservare la bellezza vissuta lungo il percorso: chi ha avuto modo di collaborare con un fotografo nella città di Torino, ad esempio, sa quanto uno sguardo esperto possa trasformare un’istantanea in un ricordo eterno, ricco di profondità e significato.
E chi non ama Torino anche come città di destinazione?
Scopriamo insieme i luoghi Italiani più amati dai turisti o dai visitatori nostrani, a partire dalla nostra meravigliosa Torino.
Torino è una città che sa sorprendere con la sua eleganza composta, i suoi contrasti armoniosi tra antico e moderno, la sua atmosfera europea ma dal cuore profondamente italiano.
Capitale sabauda, culla dell’unità d’Italia e oggi anche città dinamica e creativa, Torino è una destinazione perfetta non solo per chi la visita da turista, ma anche per chi vuole raccontarsi attraverso fotografie che parlano di stile, personalità e autenticità.
Con i suoi portici infiniti, le piazze scenografiche come Piazza Castello e Piazza San Carlo, le viste panoramiche dalla collina o dal Monte dei Cappuccini, ogni scorcio della città è un set naturale per scatti irripetibili.
Ma non mancano zone più moderne e di design, come il quartiere del Lingotto o il nuovo skyline con grattacieli firmati da architetti internazionali, ideali per chi desidera trasmettere un’immagine più contemporanea.
Per i professionisti, per chi gestisce una pagina web, un blog personale o i canali social del proprio brand, Torino è la città ideale in cui ambientare un servizio fotografico curato, credibile e originale per parlare di una città italiana particolarmente amata.
Farsi fotografare tra i cortili nascosti, nei caffè storici o tra le installazioni di arte pubblica significa comunicare un’identità visiva che unisce sobrietà, fascino e cultura: è la scelta perfetta per chi vuole differenziarsi con uno stile riconoscibile, evitando le ambientazioni scontate o sovrautilizzate di altre città più “inflazionate”.
Inoltre, la luce di Torino, così particolare in ogni stagione, regala tonalità morbide e raffinate che esaltano ogni soggetto e ogni dettaglio.
E poi c’è la componente emotiva: chi ama Torino, la sceglie anche per raccontare qualcosa di sé, perché ogni scatto può diventare anche un ricordo, un frammento di storia personale che si intreccia con la bellezza di una città piena di carattere.
Insomma, se vuoi che il tuo ritratto o la tua immagine professionale parli davvero di te, Torino potrebbe essere proprio lo sfondo che cercavi.
Se esiste un luogo in Italia dove il colore è protagonista assoluto, quello è la Costiera Amalfitana; ogni curva della strada panoramica regala scorci impareggiabili: il blu profondo del Tirreno si fonde con le tinte pastello delle case aggrappate alla roccia, mentre la luce del sole, nelle ore dorate, crea giochi d’ombra e bagliori spettacolari.
È impossibile attraversare Amalfi, Ravello o Positano senza sentire il bisogno di catturare la bellezza che esplode ovunque: dai vicoli fioriti alle terrazze che sembrano sospese tra cielo e mare.
Una fotografia scattata qui non racconta solo un paesaggio: racconta la lentezza del Sud, il profumo del limone che si mescola alla salsedine, il calore dei sorrisi locali. L’album fotografico che nasce da un viaggio in Costiera diventa, con facilità, un diario visivo di emozioni luminose, in cui anche i dettagli più semplici – una barca in lontananza, un caffè sorseggiato a mezzogiorno – assumono un valore simbolico e duraturo.
Dall’esplosione dei colori campani, ci si può spostare verso la solennità delle Dolomiti, dove le emozioni si esprimono attraverso l’ampiezza degli spazi e l’armonia tra natura e tempo; le montagne non chiedono di essere fotografate: impongono il desiderio di essere ricordate.
I loro profili netti, le cime innevate, i riflessi nei laghi alpini sembrano creati apposta per essere impressi su carta, sfogliati lentamente nelle stagioni della nostalgia.
Passeggiare nei pressi del Lago di Braies al mattino presto, quando la foschia abbraccia ancora l’acqua immobile, è un’esperienza visiva che rimane nel cuore; qui le fotografie parlano di quiete, di connessione profonda con l’ambiente, di una bellezza austera e perfetta: inserire le Dolomiti nel proprio album significa scegliere di fissare un equilibrio raro, quello tra uomo e natura, reso eterno da uno scatto ben calibrato, dove anche il silenzio diventa visibile.
Ci sono viaggi che sono pellegrinaggi culturali, e Firenze ne è forse l’archetipo: ogni angolo della città offre ispirazione; ogni scorcio, ogni finestra, ogni cupola è l’inizio di una narrazione. Ma non c’è solo l’arte nei musei; c’è l’arte quotidiana della luce, del marmo che riflette il sole al tramonto, dei tetti rossi visti dall’alto di Piazzale Michelangelo.
Fotografare Firenze non significa solo inquadrare il Duomo, ma raccontare un mondo fatto di gesti, prospettive, luci morbide e ombre calde.
Poi c’è la campagna toscana: le colline che ondeggiano come seta stesa al sole, i cipressi che si stagliano dritti e solenni, i borghi come Montepulciano o San Gimignano che sembrano dipinti; in ogni foto scattata qui, il tempo sembra rallentare, e la mano che tiene la macchina fotografica diventa testimone di una grazia semplice, profonda, che accompagna i ricordi con naturalezza e forza emotiva.
Infine, non si può parlare di mete memorabili senza citare la Sicilia; terra di contrasti forti, dove il sole picchia sulle pietre antiche e i mercati esplodono di voci, profumi e colori. Fotografare la Sicilia è come fissare una scena teatrale: ogni cosa è più intensa, ogni emozione è amplificata, ogni colore vibra.
Da Palermo a Siracusa, dalla Valle dei Templi all’Etna, ogni luogo racconta una storia densa, stratificata, che prende forma attraverso la fotografia come una sorta di affresco moderno.
In Sicilia le fotografie non si dimenticano: rimangono stampate anche nella mente; i volti, le architetture arabe, le chiese barocche, le spiagge dorate: tutto si presta a diventare parte di un album che non è solo personale, ma quasi universale, perché riesce a raccontare il cuore stesso dell’Italia, nella sua forma più intensa e affascinante.
Costruire un album fotografico di viaggio non è un gesto banale: ogni immagine, ogni sfumatura, ogni luce catturata ha il potere di riportarci in un luogo, in un tempo, in una sensazione. Le mete italiane offrono paesaggi così diversi, eppure così intimamente connessi tra loro, che l’album può trasformarsi in una narrazione fluida e ricca di contrasti così armonici da risultare naturali, unici, senza alcun difetto.
Scegliere di fotografare le proprio mete affidandosi a un occhio esperto – significa voler conservare più di una semplice immagine: significa voler tornare, ogni volta che si sfoglia quella pagina, a un momento preciso di pienezza, dove ogni dettaglio conta, ogni espressione vale, ogni colore racconta; perché un viaggio, quando viene ricordato con profondità, diventa eterno.
Informazione promozionale
In alcune città dove la cultura della prevenzione è fortemente radicata, come nel caso di chi si rivolge regolarmente a uno studio dentistico nella città di Torino, si registra una minore incidenza di problemi gravi, proprio grazie a una maggiore attenzione ai segnali iniziali.
Ma come possiamo fare, nel nostro quotidiano, a comprendere se è arrivato il momento di rivolgersi a un professionista proprio nella nostra città?
Il check-up fai-da-te non sostituisce una visita dentistica, ma può aiutarci a diventare più consapevoli per poi recarci da un professionista; alcuni cambiamenti, seppur lievi, meritano attenzione.
Ad esempio, una variazione improvvisa del colore delle gengive – che da rosa chiaro diventano più scure, gonfie o arrossate – può indicare un’infiammazione in atto.
Anche una maggiore sensibilità al caldo o al freddo, se persistente, non è da ignorare: potrebbe essere il segnale di un iniziale processo di erosione dello smalto o di un’infiammazione del nervo dentale; se mangiando un gelato o bevendo una bevanda ghiacciata, la sensazione di freddo nella bocca diventa così insostenibile da portarci a evitare del tutto alcuni cibi che prima ci erano innocui, vuol dire che c’è un problema.
Ci sono poi quei momenti in cui, lavando i denti, si nota una leggera perdita di sangue: troppo spesso viene attribuita a una passata troppo energica dello spazzolino; in realtà, può essere il primo indizio di una gengivite o di una parodontite in fase iniziale.
Anche la presenza di alito cattivo ricorrente, che non sparisce con una corretta igiene orale, è un campanello d’allarme da non sottovalutare: spesso è spia di una proliferazione batterica o di infezioni.
Oltre ai segnali visivi, esistono segnali funzionali altrettanto rilevanti. Ad esempio, se la masticazione diventa meno fluida; se si percepisce un leggero fastidio alla mandibola durante i pasti; o se si inizia a sentire una tensione che si irradia verso le tempie o il collo: tutto ciò potrebbe indicare un problema legato all’occlusione o al digrignamento notturno.
È importante prestare attenzione anche al semplice rumore che la bocca produce durante i movimenti: un piccolo “clic” che prima non c’era, o una sensazione di blocco quando si apre troppo la bocca, potrebbero essere sintomi di un’infiammazione dell’articolazione temporo-mandibolare.
Un altro aspetto spesso trascurato è l’accorciamento dei denti anteriori, che può avvenire lentamente nel tempo e passare inosservato a occhio nudo; questo fenomeno, spesso dovuto al bruxismo, si accompagna talvolta a un dolore muscolare al risveglio, o a un’insolita stanchezza della mascella.
Intervenire precocemente significa evitare danni permanenti allo smalto e alla struttura dentale.
L’attività (che dovrebbe essere regolare) di controllare i denti da soli non richiede strumenti complessi; serve solo un po’ di attenzione e uno specchio ben illuminato: osservare il colore della lingua, l’uniformità del palato, la presenza di afte o macchie strane può aiutare a individuare segnali precoci di infezioni o di carenze nutrizionali.
Anche la consistenza della saliva è un indicatore importante: una bocca costantemente secca può essere sintomo di problemi sistemici, oppure dell’effetto collaterale di alcuni farmaci, come gli antidepressivi o gli antipertensivi.
Il segreto è trasformare il gesto quotidiano dell’igiene orale in un momento di ascolto: mentre si spazzolano i denti, ci si può soffermare sul sentire se ogni angolo è davvero accessibile; se ci sono zone che provocano fastidio; se lo spazzolino si presenta insolitamente scolorito dopo pochi giorni d’uso, segno di un’acidità eccessiva nella bocca.
Questi piccoli dettagli, che per molti passano inosservati, possono diventare preziosi alleati nella prevenzione e nel mantenimento del benessere dentale.
Mettiamoci nell’ottica giusta, perché il dolore è già un segnale tardivo: quando arriva, spesso il problema è già in fase avanzata; per questo, il consiglio di ogni dentista resta quello di effettuare almeno due visite all’anno. Ma anche fuori da questa cadenza standard, il corpo può inviare segnali sufficienti a farci capire che è il momento di intervenire.
Una visita di controllo, oggi, è un’operazione rapida, indolore e spesso risolutiva; inoltre, le tecnologie moderne permettono diagnosi precise anche in pochi minuti: dalle radiografie digitali all’uso delle telecamere intraorali, tutto è pensato per offrire un servizio su misura e tempestivo.
Non bisogna mai sottovalutare il ruolo della prevenzione nei bambini, negli adolescenti e negli anziani: ogni fascia d’età ha le sue vulnerabilità e i suoi bisogni specifici.
Per questo, molte cliniche oggi propongono check-up differenziati, con programmi di mantenimento personalizzati. Far entrare la visita dentistica nella routine annuale fin dalla giovane età, significa abituarsi a considerare la bocca non solo come uno strumento funzionale, ma come una parte viva, preziosa e degna di attenzione continua.
Un sorriso sano non è soltanto una questione estetica; è un riflesso di equilibrio, benessere e cura personale; il check-up dentale fai-da-te non deve sostituire l’occhio esperto del professionista, ma può diventare un prezioso esercizio di consapevolezza quotidiana per poi sottoporsi ad una visita specialistica.
Sapere cosa osservare, come ascoltare il proprio corpo, quando fermarsi e chiedere aiuto, rappresenta una forma di responsabilità verso sé stessi.
A volte, basta una semplice visita per fugare dubbi, evitare fastidi futuri o correggere abitudini dannose; altre volte, è proprio grazie all’ascolto attento dei segnali più discreti che si riesce a intervenire tempestivamente. In ogni caso, non bisogna mai dimenticare che la salute della bocca parla di noi, delle nostre scelte (alimentari e abitudinarie) e della nostra capacità di prenderci cura di ciò che, giorno dopo giorno, ci permette di parlare, sorridere e vivere meglio.
A Grugliasco dal 17 giugno al 9 agosto prossimo riprenderà il via una nuova edizione, la terza di “R Estate al Parco Porporati”, cui torneranno musica, live relax e divertimento.
L’estate 2025 si rivelerà in una veste rinnovata di luci e colori e prevede una programmazione che si estende fino alla seconda settimana di agosto per accompagnare i grugliaschesi, e non solo, nelle calde serate cittadine.
Il Parco, già cuore pulsante cittadino riconosciuto come luogo dove trascorrere il tempo libero, ritorna ad essere per 54 giorni no stop la cornice ideale per chi resta, dove vivere day and night le calde giornate estive.
Il progetto, ideato e realizzato da Bis Eventi in collaborazione con la Città di Grugliasco e Società Le Serre, prevede, infatti, dal 17 giugno fino al 9 agosto, un ricco calendario di eventi e momenti di intrattenimento a ingresso gratuito, con apertura alle 11 del mattino fino a chiusura.
L’ambientazione naturale del parco resta la protagonista assoluta, l’allestimento del Garden of Lights con sedute e tavoli in legno renderà accogliente l’atmosfera, riscaldata da filari di luce a creare un bosco incantato, che si illuminerà al calar del sole, “ accendendo il parco”, per vivere una serata di musica, food e divertimento.
Durante il giorno sarà possibile concedersi attimi di relax al Solarium, lo spazio allestito con sedie sdraio utilizzabili sempre gratuitamente dalle 11 alle 18. Confermata anche l’area picnic in cui gustare un pranzo, una merenda o leggere uno dei libri della piccola biblioteca allestita nel parco.
Uno spazio book che vuole avvicinarsi di più al target kids, mettendo a disposizione una serie di letture e storie tra le più amate di tutti i tempi, oltre che un’offerta di giochi da tavolo tradizionali, gli intramontabili giochi in scatola Evergreen, per stimolare i più piccoli in sfide familiari.
La musica serale sarà affidata al djset resident di Dj Lil’Cut aka Taglierino, con selezioni di Black Music, un sound di sottofondo per tutti coloro che decideranno di trascorrere al parco l’orario dell’aperitivo e un dopo cena in un’atmosfera di convivialità e socialità.
Il palco, integrato nel contesto del parco, si accenderà ogni sera con un sound differente. Il programma musicale di R Estate al Parco, curato in collaborazione con SOULFOOD MUSIC FACTORY, promette un’esperienza di alta qualità, spaziando dal rock al pop, dai cantautori italiani al sound, all’RnB internazionale, valorizzando artisti del panorama internazionale e non solo.
Tra gli artisti di punta spicca l’organista torinese Alberto Marsico, che vanta un’attività concertistica che si estende a tutti e cinque i continenti, con esibizioni a Los Angeles, Shangai, Tokyo, Berlino e Mosca e uno dei massimi specialisti europei dell’organo Hammond.
Il palco accoglierà anche Sergio ‘Moses’ Moschetto, un artista di assoluto pregio nel panorama musicale italiano, noto per il suo secondo posto al Festival di Sanremo nel 2001 e per il Premio per la Critica. La sua straordinaria voce lo ha portato a interpretare il ruolo di Mosè nel celebre musical “I dieci comandamenti”, con esibizioni in Italia, a Parigi, in Giappone, in Corea e a duettare con icone internazionali come Quincy Jones e Lenny Kravitz.
Tra le formazioni più innovative I KoriShanti, cofondati dal cantautore torinese Cico Moreno, che offriranno un originale caleidoscopio di suoni, unendo le sonorità etno folk di Oriente e Occidente con blues, rock e psichedelia, frutto di una costante ricerca di contaminazione.
Il valore artistico è ulteriormente arricchito dalla presenza di Borgatta’s Factory, un collettivo di creazioni multimediali composto da Alberto e Luca Borgatta e accompagnato dall’arrangiatore Silvano Borgatta.
La rassegna include anche la Ciposugar Band, che propone un tributo fedelissimo a Zucchero Fornaciari.
I lunedì sera sono programmati appuntamenti con il Music Flow, che non racconta la musica, ma fa parlare i dischi, i venerdì sera sono previsti dei ‘Music party’, con intrattenimento in stile radiofonico con Toradio Park.
I chioschi del parco saranno aperti dalle 11 con un’offerta “dolce e salata” per tutti, grandi e piccoli fruitori del parco, mentre dalle 18.30 sarà attivo il Dehor del Garden, per trascorrere la serata gustando l’aperitivo al tagliere, le ricche e variegate proposte food, sorseggiando un fresco drink.
Mara Martellotta
L’incidente è avvenuto a Bruino, nel Torinese. Secondo le prime ricostruzioni, un uomo è stato travolto da un camion che potrebbe essere stato lasciato senza freno a mano, forse proprio dalla vittima. Sul luogo sono intervenuti i sanitari con l’elisoccorso, ma purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.
A supporto delle operazioni sono giunti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Grugliasco Allamano, che hanno provveduto a estrarre il corpo da sotto il mezzo pesante. Presenti anche i carabinieri della stazione di Piossasco, incaricati dei rilievi e gli agenti della polizia locale. La strada è stata temporaneamente chiusa al traffico per consentire i soccorsi e mettere in sicurezza l’area.