ilTorinese

Paola Baldovino nuova vicepresidente dei Difensori civici

Il Difensore civico regionale Paola Baldovino è stata nominata vicepresidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici regionali e delle Province autonome, presieduto dal Difensore civico del Lazio Marino Fardelli.

“Sono molto onorata di essere stata eletta a questo incarico – sottolinea Baldovino – poiché credo fortemente nella promozione e nella valorizzazione del ruolo istituzionale della difesa civica che il coordinamento svolge”.

Oltre che dal presidente Fardelli e dalla vicepresidente Baldovino, l’Ufficio di presidenza del Coordinamento è composta anche dal vicepresidente Guido Giusti, Difensore civico dell’Emilia Romagna.

“Il Coordinamento nazionale – aggiunge – rappresenta un luogo di confronto per la condivisione di best practices e un’opportunità per uniformare i nostri interventi su tutto il territorio nazionale”.

Baldovino è inoltre intervenuta al convegno per i 45 anni dell’istituzione della difesa civica nel Lazio con la relazione “Il Difensore civico garante della buona amministrazione”.

Ufficio Stampa CRP

Torino Creativa presenta LEVEL UP! Fotografia e urban art al Cortile del Maglio

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Venerdì 11 aprile, a partire dalle ore 18.30, nell’HUB della Creatività al Cortile del Maglio (via Vittorio Andreis 18 – int. 18/L, TO) sarà inaugurato il nuovo LEVEL UP, l’iniziativa di Torino Creativa dedicata alla creatività giovanile.

L’evento inaugurale prevede l’apertura di una mostra di fotografia e urban art, con l’esposizione delle opere di Daniele Calabretti e Hasan, e l’accompagnamento con la performance musicale del progetto MAGRìTTE.

La mostra sarà visitabile anche sabato 12 aprile, dalle ore 10.30 alle ore 14, e domenica 13 aprile dalle 10.30 alle 17. L’ingresso è libero.

Per questo appuntamento del LEVEL UP abbiamo spostato lo sguardo verso la città, osservando le strade, i fiumi, i palazzi, il movimento, le persone che vivono o attraversano Torino. Per catturarne alcuni istantanee non solo come spettatori, ma come partecipanti attivi, che a loro modo incidono e fanno parte di questo grande movimento collettivo, abbiamo invitato un fotografo, un writer e un cantautore a far dialogare le loro opere nutriti dalla contingenza dell’evento: musica dal vivo, voci che si amalgamano in sottofondo, sguardi che si intrecciano, altri racconti e storie di città.

DANIELE CALABRETTI
lo sono Daniele Calabretti, ho 29 anni e faccio fotografia da sette anni. La mia ricerca svaria dalla fotografia di strada, ai cortei politici, dal teatro e dalla ritrattistica. II tutto unito da un filo conduttore: rappresentare la condizione umana sociale ed emotiva. Le mie ispirazioni vanno dal cogliere l’attimo di Cartier-Bresson al teatro povero di Grotowski, dai collettivi alla fototerapia. Per me fotografare è la massima forma di rappresentazione della realtà, di espressione artistica e coinvolgente forma di comunicazione. Cerco di restituire il momento esatto in cui si è manifestata un’emozione con nuovi punti di vista.

HASAN
Io sono Hasan, un artista di graffiti iracheno. Ho iniziato nel 2014 e, dopo poco, è diventato il mio lavoro. All’inizio disegnavo lettere in inglese in stile tridimensionale, ma da quando sono in Italia ho trasformato il mio stile usando la scrittura araba. L’arte mi ha aperto molte porte, permettendomi di incontrare persone, scoprire nuove culture e crescere. Ogni murale è un dialogo tra me e la città, un ponte tra le mie radici e il mio presente.

MAGRÌTTE
MAGRÌTTE è un progetto nato nel raccoglimento solitario della provincia di Torino. La sua gestazione è frutto di un’intensa ricerca di accettazione personale e artistica, legata all’esperienza con la neurodivergenza e il disagio sociale. Partendo dal suo fidato ukulele elettrico, MAGRÌTTE produce la propria musica, da sempre legata alla scrittura e alla poesia. La trilogia di singoli del 2024 – co-prodotti con Claudio Lo Russo – rappresenta un esordio in sfumature: Ikigai, il cambiamento; Un passo avanti, la caduta; (S.O.S.) Scrittore o scienziato, il processo di consapevolezza. Con un repertorio di inediti già nutrito, che sta delineando il primo disco, si prepara a portare le sue canzoni nel sottobosco torinese in
una formazione inedita. Come parte dello stesso progetto artistico intersezionale, sta lavorando al suo primo romanzo e a un saggio che relazioni neurodivergenza e musica.

TORINO CLICK

Misure antismog: prosegue il livello 0 (bianco)

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a mercoledì 9 aprile 2025 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Cuneo-Saluzzo-Savigliano, lavori sulla linea ferroviaria

Dal 12 al 19 aprile in seguito a interventi di potenziamento infrastrutturale lungo la linea Cuneo-Saluzzo-Savigliano sarà interrotta la circolazione ferroviaria

 

La Rete Ferroviaria Italiana ( Gruppo FS) eseguirà interventi di potenziamento infrastrutturale lungo la linea Cuneo- Saluzzo e Savigliano e in particolare tra Saluzzo e Cuneo.

Le attività di RFI rientrano in un programma di interventi di potenziamento infrastrutturale, il cui obiettivo è riclassificare l’intera linea rispetto alla massa assiale consentita, oltre che innalzare gli standard di sicurezza e regolarità.

Dal 12 al 19 aprile le attività di cantiere tra Saluzzo e Cuneo consisteranno in interventi di sostituzione di opere d’arte ( ponticelli e tombini) propedeutici al più ampio progetto di riclassificazione della linea Savigliano-Saluzzo-Cuneo per consentire il transito dei treni con un maggior peso assiale.

Per la particolarità delle lavorazioni programmate sarà necessario interrompere la circolazione ferroviaria.

 

Mara Martellotta

Le parole tra noi leggere, torna il Salone Internazionale del Libro di Torino

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Da giovedì 15 a lunedì 19 maggio 2025, Lingotto Fiere

 

137 mila mq espositivi, oltre 700 stand, 51 sale, 220 ore di laboratori, oltre 2.000 eventi al Lingotto e oltre 500 sul territorio con il Salone Off

 

Il Salone Internazionale del Libro di Torino torna al Lingotto Fiere da giovedì 15 a lunedì 19 maggio per la sua XXXVII edizione, sotto la  direzione di Annalena Benini.

 

Il programma sarà consultabile integralmente sul sito www.salonelibro.it a partire dal 10 aprile.

 

Il tema della XXXVII edizione del Salone del Libro è Le parole tra noi leggere ed evoca la possibilità costante dell’incontro: il tentativo ostinato e allegro di entrare in contatto con il “noi”, usando le parole per conoscere, raccontare, scambiare idee, offrendo uno spazio di dialogo sull’arte e la letteratura. Il manifesto è realizzato dall’illustratrice e animatrice Benedetta Fasson, e racconta un momento di intimità, due figure che si abbracciano in un’atmosfera calda e raccolta.

 

Gli spazi e le novità. Tornano gli spazi che da anni caratterizzano il Salone del Libro: i padiglioni 1, 2, 3 e Oval di Lingotto Fiere, e si consolida lo spazio delpadiglione 4, struttura temporanea, ideata e progettata dal 2024 come uno spazio dedicato alla formazione,alla sperimentazione e allo scambio tra generazioni, pensata per dare maggiore visibilità alla programmazione del Bookstock. Quest’anno sarà inoltre presente un nuovo spazio, il Publishers Centre, un’area lounge interamente dedicata agli operatori professionali dove per la prima volta saranno organizzate sessioni di speed date tra gruppi di editori e librai e tra gruppi di editori e influencer. E ancora, una nuova sala stampa esterna di 100 mq, che permetterà ai giornalisti e alle giornaliste di lavorare in uno spazio più confortevole. A questo si aggiungono il Centro Congressi e la Pista 500 by Pinacoteca Agnelli, oggi trasformata da FIAT in giardino pensile. Le sale che accoglieranno oltre 2.000 eventi saranno 51, e per il primo anno l’Auditorium del Centro Congressi Lingotto, sarà aperto al pubblico dal giovedì al lunedì, così da avere a disposizione dei visitatori circa 18.000 posti a sedere in più. Inoltre quest’anno nasce Romance Pop-up: uno spazio destinato all’attività di meet&greet con le più importanti firme del genere romance. Gli incontri si svolgeranno sabato 17 maggio negli spazi dell’UCI Cinema Torino Lingotto.

 

Regione e Paese ospite. Il Salone del Libro accoglierà come regione ospite la Campania e come Paese ospite i Paesi Bassi, presenti con uno stand al padiglione Oval, dove cureranno nei giorni dell’evento una programmazione dedicata.

 

Da mercoledì 14 a venerdì 16 maggio torna il Rights Centre con le giornate dedicate alla compravendita di diritti editoriali e audiovisivi. Il Centro Congressi Lingotto ospiterà oltre 500 professionisti dell’editoria da tutto il mondo. Delle 414 candidature per lafellowship sostenuta dall’agenzia ICE, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, sono 70 i fellows che parteciperanno alle attività promosse dal Rights Centre.

 

IL PROGRAMMA DI LE PAROLE TRA NOI LEGGERE

 

La serata di pre-inaugurazione con Rai Radio3.Anche quest’anno, come nelle ultime edizioni, Rai Radio3 organizza la serata di vigilia del Salone del Libro di Torino. Mercoledì 14 maggio alle 20, in diretta dall’Auditorium Rai di Torino Arturo Toscanini, Alessandro Bergonzoni insieme al jazzista Antonello Salis metterà in scena Dire, fare combaciare, leggere e concertamento (Scrittura per pensata armonica).

 

L’inaugurazione. La XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino comincerà ufficialmente giovedì 15 maggio. Ai consueti saluti istituzionali, seguirà in Sala Oro la Lectio inaugurale dal titolo Vediamo un po’ di Yasmina Reza, scrittrice e drammaturga francese considerata una delle voci più significative del panorama letterario contemporaneo.

 

Le inaugurazioni del Bookstock. Ad aprire il programma per le scuole superiori in Arena Bookstock giovedì 15 alle 10.30 ci saranno Luciana Castellina e Ginevra Bompiani, a partire dal loro libro Il femminismo della mia vicina (Manni). La programmazione delle scuole primarie sarà invece inaugurata dallo spettacolo Be Opera, organizzato in collaborazione con i Paesi Bassi, paese ospite. L’attore Ton Meijer, la soprano Marijke van Stralen e un pianista racconteranno il genere e il repertorio lirico in modo accessibile.

 

LE 8 SEZIONI: GLI INCONTRI 

 

Tornano le sezioni parallele alla programmazione generale, ognuna dedicata a un tema rilevante e centrale per il Salone. Quest’anno diventano 8, con la nuova sezione Crescere curata dallo psicoterapeutaMatteo Lancini.

 

La sezione Arte, a cura di Melania G. Mazzucco, in dialogo con Tracy Chevalier, Marie Darrieussecq, Riccardo Falcinelli. Inoltre, Mazzucco approfondirà la figura di un personaggio perduto: Diana Karenne, protagonista del suo ultimo romanzo, Silenzio(Einaudi).

 

La sezione Crescere, a cura di Matteo Lancini, che incontrerà Salmo, Giuseppe RivaVittorio Gallese, Pier Cesare RivoltellaStefano MoriggiBeppe SevergniniFederico TaddiaMaura Gancitano e Viola Ardone.

 

La sezione Cinema, a cura di Francesco Piccolo, che aprirà con un incontro in ricordo della sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico, insieme ai tre figli di Suso, Caterina, Silvia e Masolino. Ospiti della sezione anche: Toni Servillo, Cristina Comencini, Francesca Comencini, Giulia Calenda, Antonio Scurati, Stefano Bises e Davide Serino.

 

La sezione Editoria, a cura di Teresa Cremisi, che dialogherà con Elisabetta SgarbiSilvia Sesé e Paolo Repetti.

 

La sezione Informazione, a cura di Francesco Costa, che ospiterà nella sua sezione Aldo CazzulloCecilia Sala Victoire Tuaillon.

 

La sezione Leggerezza, a cura di Luciana Littizzetto, che sarà in dialogo con Mara VenierFabio FazioClaudia de Lillo – anche nota come Elasti -, Enrica Tesio, Federico Basso, Francesca Crescentini(@tegamini), Nuzzo Di Biase (@nuzzodibiase), Michele Masneri, Francesco Muzzopappa e Luca Restivo.

 

La sezione Romance, a cura di Erin Doom, che ospiterà nella sua sezione Felicia KingsleyPenelope DouglasStefania S.Carrie Leighton e Valentina Ferraro.

La sezione Romanzo, a cura di Alessandro Piperno, che si confronterà con Antonio Franchini, Jhumpa Lahiri e Paolo Nori.

 

I TEMI DELLA XXXVII EDIZIONE

 

La letteratura è uno strumento indispensabile per decifrare il mondo che abitiamo. Sono molti i temi che attraversano il programma del Salone del Libro di Torino e aprono a nuove riflessioni: Genealogie femminili; Sguardi sul presente; Guardare il cielo per capire il mondo; Famiglie e relazioni.

 

È mancata Gabriella Forchino

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
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E’ stata una donna fuori ordinanza con i suoi interessi culturali e con le sue   evidenti capacità  di natura manageriale  nella  storica Centrale del Latte di Torino, con i suoi amori e con  il suo spirito libero. Prima della lunga e dolorosa malattia aveva rotto ogni rapporto con gente che frequentava da tempo e che giudicava essere diventata fascista e quindi da eliminare dal cerchio delle sue amicizie. Era innamorata dell’arte e prediligeva Maria Grazia Imarisio che veniva ad ascoltare al Centro Pannunzio. La passione della sua vita era il vecchio circolo degli Artisti spodestato dalla sua storica sede di via Bogino per far posto al nascituro circolo dei lettori oggi in mano a Culicchia.
A proposito, se leggete i nomi dei dirigenti dal 1847 del Circolo degli artisti, vedete i nomi di d’Azeglio e Rattazzi, di Sambuy ,anche se negli ultimi anni del ‘900 la degerazione dei tempi aveva portato persino il “boss” socialdemocratico Benzi alla presidenza.
Antonio Forchino aveva fatto rivivere di nuova luce il Circolo, ma la morte aveva troncato il suo lavoro. La sorella Gabriella aveva fatto di tutto per salvare il Circolo da assalti alla diligenza che ne avrebbero disonorato la storia. Si era impegnata a fondo ed era riuscita a dare continuità al lavoro del fratello con la elezione dell’avv. Tartaglino. Dopo l’occupazione quasi manu militari del Circolo degli artisti da parte della Regione che favorì la nascita del circolo dei lettori, si era avvicinata al Centro Pannunzio, rimpiangendo nel suo animo il Circolo che prima dell ‘arrivo dei” nuovi barbari”, come li definiva lei, aveva saputo mantenere una atmosfera unica: non ci si sarebbe stupiti di vedere Cavour o d’Azeglio apparire all’improvviso nelle sue  sale un po’ fane’ tanto amate da Antonio Forchino, uomo di carattere, non sempre di buon carattere. L’accoppiata dei Forchino fu protagonista di una delle più belle pagine della cultura torinese. È anche per questo che facciamo un po’ di fatica a vedere a capo di via Bogino il Signor Culicchia, vicenda che è stata risparmiata a Gabriella che come me amava Alassio e il suo mare dove la vedevo finalmente serena, allegra, distesa.
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Nella foto (FAI) il Circolo degli Artisti

Tonino Micciché, ‘il sindaco senza palazzo’

A Torino si celebra il cinquantenario dell’uccisione di Tonino Micciché con tante iniziative di ricordo del suo impegno

1975/2025  si celebra il cinquantenario della morte di Tonino Micciché,  ‘il sindaco senza palazzo’. Tonino Micciché è parte della storia di Torino degli anni Sessanta e Settanta.

Emigrato dalla Sicilia, vi giunge nel 1968 ove, assunto alla Fiat Mirafiori, inizia la sua lotta sia in fabbrica sia per la casa.

Le sue grandi doti umane e il suo profondo impegno lo portano ad essere il “sindaco senza palazzo” della Falchera. Fu, infatti, il coordinatore delle occupazioni alla Falchera, iniziate nell’autunno del 1974 e parte di un periodo extra-ordinario e fortemente emergenziale che si inserisce nel contesto di una città assolutamente impreparata ad accogliere l’afflusso immigratorio richiesto dalla caotica crescita economica, un periodo anche molto violento da ambo le parti, dalla battaglia di corso Traiano alle requisizioni di case private e che ha visto le assegnazioni talora asservite ai poteri forti cittadini.

Per contro, quelle alla Falchera furono occupazioni  che, grazie al gran lavoro fatto  da Micciché,  si svolsero senza scontri e portarono a un accordo con le Istituzioni,  Comune e IACP, l’allora ATC, per garantire una casa a tutti, in base alle necessità delle famiglie. 

Micciché è stato davvero il sindaco senza palazzo di Falchera perché ha operato fuori dell’interesse personale, non essendo né un occupante né un assegnatario, nonché con proposte e azioni al di sopra delle parti e volte unicamente al bene del quartiere.

Ciononostante, il 17 aprile 1975 Micciché venne ucciso a sangue freddo, con un colpo di pistola alla testa. Alla Falchera e alla città di Torino rimane il suo lascito. La macchina da lui avviata e guidata finché era in vita ha poi portato ad attuare l’accordo e a dare una casa sia agli assegnatari sia agli occupanti.

In occasione del cinquantenario dell’uccisione di Micciché,  per iniziativa del Comitato per Tonino Micciché,  in collaborazione con il Centro Studi Piero Gobetti, che conserva la documentazione originale sull’attività di Tonino Micciché all’interno del Fondo Marcello Vitale sui movimenti politici e sociali degli anni Settanta, vengono organizzate le commemorazioni sia con la raccolta di firme per chiedere al Comune il riconoscimento ufficiale della targa dedicata a Tonino Micciché e ubicata in via degli Ulivi 29, sia con un ricco calendario di cinque appuntamenti, alla Falchera e in giro per la città, suddiviso in una rassegna cinematografica, classi sociali attraverso l’obiettivo- visioni di conflitti urbani e di vita borghese- e a conclusione il tributo a Tonino.

10 aprile ore 19 Cinema Cascina Roccafranca, via Rubino 45.

Ore 19 Alla Fiat era così  ( M. Calopresti)

Ore 20.15 Il medico della Mutua ( L. Zampa)

A seguire il dibattito con Giacomo Ferrante, modera Marco Revelli

MARA MARTELLOTTA

Foto archivio Polo ‘900

Ecco i ‘Poli dell’Occupabilità’ per l’inserimento lavorativo e la ricollocazione professionale

Creare le opportunità per una nuova e buona occupazione, favorendo l’incontro tra la domanda e la richiesta di lavoro anche attraverso misure idonee a potenziare e adeguare le competenze di giovani e lavoratori e fornire un supporto di orientamento al lavoro gratuito, personalizzato e mirato, ridurre i tempi di collocamento, e accedere alle opportunità di formazione offerte.

Per offrire una risposta al bisogno di lavoro delle persone e a ciò che questo bisogno porta con sé: autonomia economica, inclusione sociale, sviluppo professionale e realizzazione personale, la Città di Torino e la Fondazione Compagnia di San Paolo lanciano una serie di importanti misure rivolte a coinvolgere enti del territorio per sostenere l’infrastrutturazione dell’ecosistema cittadino per la formazione e per il lavoro

Come? Favorendo una maggiore capillarità dei servizi, il potenziamento della sinergia tra le progettualità esistenti, un ambiente dinamico in cui le persone, e i giovani in particolare, possano trovare il supporto essenziale per riuscire a navigare con successo le transizioni nel mercato del lavoro.

Queste misure fanno parte dell’iniziativa Città dell’Educazione – Intervento 16+, promossa dalla Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Città di Torino e del progetto di creazione della Rete dei Poli dell’Occupabilità, che verrà lanciato dalla Città di Torino.

Ad annunciare lo sviluppo di una rete capillare di spazi dedicati al lavoro finalizzata a contrastare il fenomeno del mismatching tra domanda e offerta di lavoro la Vicesindaca di Torino che sottolinea come la Città di Torino sia da sempre attenta alle sfide occupazionali e al sostegno delle fasce più vulnerabili.

Il progetto che partirà quest’anno e sarà attivo fino al 2028 ha come obiettivo la costruzione all’interno delle sedi circoscrizionali e in locali messi a disposizione dalla Città sul territorio comunale di centri dove sia possibile per il cittadino e le aziende accedere a vari servizi finalizzati a incrementare l’occupazione, ‘Poli dell’Occupabilità’ il cui personale dovrà organizzare interventi finalizzati al supporto all’inserimento lavorativo, alla ricollocazione professionale.

Ai singoli progetti sarà assegnato un budget che potrà essere utilizzato per la copertura di spese di varia natura, quali tirocini, formazioni, ma anche spese di conciliazione, trasporti e altro. Questa collaborazione si inserirà nell’ambito del più ampio “Patto per il lavoro e lo sviluppo” che la Città di Torino intende promuovere con gli stakeholder e le istituzioni compresa la Fondazione Compagnia di San Paolo.

Con l’obiettivo del reinserimento lavorativo delle persone disoccupate saranno costruiti in collaborazione con le imprese dei percorsi professionalizzanti, di orientamento e di rinforzo delle competenze destinati a integrarsi con le politiche attive del lavoro esistenti. In questo senso la sinergia con la Fondazione Compagnia di San Paolo e l’iniziativa Città dell’Educazione rappresenta per la Vicesindaca un’ulteriore leva per aumentare l’efficacia delle azioni, rendendo la Città sempre più pronta ad affrontare le sfide di un mercato del lavoro in continua evoluzione.

“La Fondazione Compagnia di San Paolo, insieme alla Fondazione per la Scuola e ai suoi Enti strumentali, è da sempre impegnata in interventi per favorire lo sviluppo dei territori e contrastare le diseguaglianze – sottolinea Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo -. Da molti anni la Compagnia e la Città di Torino collaborano per l’identificazione e lo sviluppo di sperimentazioni innovative e azioni congiunte: con l’iniziativa Città dell’educazione si intendono valorizzare i talenti dei giovani del territorio, realizzando o potenziando interventi efficaci nel ridurre la dispersione scolastica e migliorare l’orientamento e sostenendo alleanze tra sistema di istruzione, formazione e mondo produttivo per promuovere una maggiore equità di genere e intergenerazionale. L’obiettivo è realizzare a Torino, così come a Vercelli in Piemonte, Genova e Savona in Liguria, vere e proprie Città dell’Educazione, forti caratteristiche di inclusione, innovazione e sostenibilità, che coinvolgano tutti gli attori del territorio”.

L’Iniziativa Città dell’Educazione, promossa in stretta collaborazione anche con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, lancia così una importante sfida ai territori con i quali collabora: considerare l’educazione e il protagonismo dei giovani al centro delle politiche di trasformazione di lungo periodo delle città, in un momento storico caratterizzato dal calo demografico e quindi dalla diminuzione delle generazioni più giovani, per offrire opportunità educative e formative di qualità, innovazione pedagogica per l’inclusione e apprendimento continuo, coinvolgere tutta la comunità educante, raccogliere, comprendere, gestire ed utilizzare i dati, rafforzare le competenze di dirigenti, insegnanti, educatori, operatori e famiglie,  adottare  e sostenere metodi e sperimentazioni replicabili e scalabili.

Nella Città di Torino, l’iniziativa Città dell’Educazione prevede di rafforzare l’offerta di servizi personalizzati di cura, crescita e apprendimento per bambini/e da 0 a 6 anni e per le loro famiglie, bambini/e e adolescenti da 6 a 19 anni. Per i giovani dai 16 fino ai 29 anni l’intento è quello di migliorare la loro capacità di autodeterminare il proprio futuro e di conseguire il successo formativo e lavorativo, indipendentemente dalla loro condizione sociale e familiare di origine.

I dati 2024 sul benessere equo e sostenibile evidenziano infatti come a Torino e provincia risulta occupato il 38,2% di persone tra i 15-29 anni, cifra al di sotto della media regionale di circa 2 punti percentuali. La disoccupazione giovanile in Piemonte nella fascia di età 15-29 anni (11,5%) è più elevata di quella delle altre grandi regioni del Nord, seppur in diminuzione a partire dal 2015. Nel capoluogo ci sono gli under 30 più penalizzati sul piano occupazionale, nonché la quota più alta di mancata partecipazione lavorativa (10,7%) e inattività (56,2%).

Per contribuire ad aumentare il numero dei giovani della Città di Torino che scelgono di modificare le loro traiettorie personali e professionali, trovando una collocazione lavorativa o ricercando attivamente un’occupazione o partecipando con continuità a percorsi di istruzione o formazione, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha lanciato il 31 marzo la Call for Action “Unlock”. Opportunità per i giovani, scelte per il futuro” nell’ambito dell’intervento Città dell’Educazione 16+ con la quale intende di rafforzare le alleanze tra istituzioni, enti del privato sociale e soggetti attivi nel campo dell’educazione, delle politiche attive del lavoro e della formazione per riuscire a meglio interpretare e anticipare le sfide del mercato del lavoro. La Call si rivolge a partenariati pubblico-privato sociale e mette a disposizione fino a 6 milioni in 3 anni per promuovere un modello di integrazione di servizi orientato all’aumento del livello di partecipazione dei giovani ai servizi del territorio e al contrasto di fenomeni quali l’inattività, la marginalità e la diseguaglianza sociale.

Nel più ampio quadro della strategia cittadina di intervento per la promozione dell’occupabilità, la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Città collaboreranno intensamente:  attraverso la Call for Action UNLOCK risulta prioritario accompagnare i giovani ad affrontare le sfide legate all’accesso nel mercato del lavoro definendo una offerta integrata e complementare di attività in particolare per coloro che si trovano nella delicata fase di transizione alla vita adulta e non sanno come affrontarla. L’intento è quello di sostenere percorsi esperienziali basati sulla scoperta, lo sviluppo del pensiero critico e l’apprendimento cooperativo anche attraverso l’utilizzo di tecniche partecipative che incentivino i giovani a condividere le proprie opinioni, esprimere i propri bisogni e sviluppare idee/soluzioni innovative.

TORINO CLICK