ilTorinese

Arrivano le ecoisole Smart in zona San Donato

E’ partita in questi giorni la campagna informativa di Amiat Gruppo Iren per l’attivazione del nuovo sistema di raccolta differenziata ad accesso controllato tramite “Ecoisole Smart” nel quartiere San Donato. L’avvio del nuovo servizio interesserà un totale di oltre 17 mila torinesi residenti nell’area compresa tra corso Francia, corso Alessandro Tassoni, corso Svizzera, Fiume Dora, corso Potenza, via Nole, corso Umbria e corso Principe Oddone.

La nuova raccolta prevede, nello specifico, la sostituzione delle attuali attrezzature stradali con nuovi cassonetti “smart” utilizzabili solo dai residenti tramite una personale tessera elettronica. Si tratta di un altro tassello per incrementare sul territorio cittadino l’estensione della raccolta domiciliare con lo scopo di accrescere ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata della Città.
Nella sola zona di Lingotto/Filadelfia, avviata inizialmente in via sperimentale a maggio 2019, il nuovo sistema ha portato ottimi risultati permettendo un aumento netto della raccolta differenziata della zona, che è passata da un iniziale 32,3% al 66% in pochi mesi.
I nuovi contenitori collocati su suolo pubblico costituiscono le cosiddette ecoisole, ognuna composta da 4 nuovi cassonetti con accesso controllato per la raccolta del vetro e degli imballaggi in metallo, degli imballaggi in plastica, del rifiuto organico e del residuo non recuperabile. La raccolta di carta e il cartone verrà invece gestita tramite raccolta “porta a porta” con apposite attrezzature collocate nei cortili condominiali. In tutta l’area interessata verranno installate circa 140 nuove ecoisole.

Come da consuetudine l’attivazione del servizio viaggerà parallelamente e in stretta correlazione con le attività di comunicazione collegate. Nei prossimi giorni, quindi, tutte le utenze interessate – domestiche, commerciali o produttive – riceveranno nella cassetta postale, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, materiale informativo dedicato.
A seguire, gli addetti consegneranno porta a porta gratuitamente a ogni famiglia lo starter kit per la raccolta domiciliare composto da una biopattumiera, sacchi per la raccolta del rifiuto organico, 2 rotoli di sacchi per il non recuperabile, un dépliant informativo e 2 tessere elettroniche.
Per consentire ai residenti di familiarizzare gradualmente con il nuovo sistema, inoltre, nella fase di avvio del servizio, i cassonetti elettronici saranno mantenuti ad accesso libero, per poter conferire i rifiuti senza l’uso della tessera.
Dal 26 maggio, si procederà con la chiusura dei contenitori e si potrà accedere ai cassonetti solo tramite la propria Ecocard. Per limitare i possibili disagi e rendere più semplice possibile il passaggio da accesso libero ad accesso tramite tessera, nel periodo di transizione operatori incaricati Amiat Gruppo Iren saranno a disposizione presso le diverse isole ecologiche per aiutare i cittadini a utilizzare le nuove attrezzature.

Infine, per chiarire qualsiasi dubbio del cittadino e permettere agli utenti non trovati durante il passaggio porta a porta di ritirare tessere e starter kit, dal 12 marzo al 12 giugno verrà attivato anche un punto info distributivo presso la sede la sede A.I.P.S.D.,ingresso da via Pinelli 22/F.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti si invita a visitare il sito www.amiat.it e a seguire la relativa pagina Facebook dedicata “Porta a Porta Torino: nuove attivazioni”.

“In punta di pennello, in punta di lama”, meraviglie dal Giappone

Al MAO di Torino, rotazione di paraventi e spade giapponesi. Fino al 20 aprile

I depositi del MAO- Museo d’Arte Orientale di via San Domenico a Torino sono autentiche miniere di preziose e delicate “meraviglie”  artistiche tramandate nei secoli dai Paesi dell’Estremo Oriente, custodite con grande rigore e periodicamente esposte alternandosi fra loro, così da garantire sempre e a tutte periodi di riposo atti alla loro più scrupolosa conservazione e alla precisa volontà dei responsabili del Museo di presentarleal pubblico in una veste sempre nuova. In questa logica di rotazione espositiva si inserisce anche l’attuale mostra dedicata a due coppie di antichi paraventi giapponesi a sei ante appartenenti alle “dinastie Edo” (Tokugawa) e a spade giapponesi datate fra il 1300 ed il 1600. Ecco il perché dell’illuminante titolo della rassegna “In punta di pennello, in punta di lama”, visitabile fino al prossimo 20 aprile. La prima coppia di paraventi attribuiti a Okamoto Toyohiko (1773 – 1845), realizzati, a inizio ‘800, ad inchiostro dai colori tenui e foglia d’oro su carta, con bordo in seta damascata blu e motivi decorati, narra attraverso oniriche e rarefatte visioni la leggenda della “Sorgente dei Fiori di Pesco”, secondo cui un barcaiolo passando attraverso una fenditura della roccia all’altezza di una sorgente immersa nei fiori di pesco, viene a trovarsi, benevolmente accolto, in un villaggio rurale che si rivelerà essere un “paese utopico” sconosciuto al resto del mondo, al quale il pescatore, una volta ripartito, non riuscirà mai più a fare ritorno. Realtà e utopia. Mondo reale e mondo magico presentati, attraverso sapienti sfumature cromatiche, con la leggerezza di un garbo pittorico fatto di velature, riverberi e spruzzi d’acqua in cui prendono corpo atmosfere eteree, sospese e sognanti. Nella seconda vetrina sono accostati due paraventi a sei ante singoli, uniti dal tema dell’acqua. Il primo risale al XVII secolo e presenta scene paesaggistiche di ispirazione cinese dipinte a inchiostro, probabilmente un’opera giovanile dell’artista Kano Yasunobu (1613-1685). Il secondo si intitola “Attraversando il ponte sul ruscello”e racconta, a inchiostro su carta, un episodio ispirato all’aneddoto cinese noto come “I tre che ridono al Ruscello della Tigre”. Dove, i tre sono il monaco buddhista Huiyuan, il saggio taoista Lu Xiujing e il poeta Tao Yuanming, colti nel momento della risata quando il monaco, assorto nella conversazione, finisce per rompere il veto autoimposto di non oltrepassare il ruscello e comprendono così che la purezza spirituale non può essere misurata attraverso i limiti fisici. Sullo sfondo, vette montuose sempre più rarefatte emergono dallo sfumato e dagli spruzzi della foglia di rame, mentre lo stile caricaturale con cui sono resi i personaggi è particolarmente evidente nelle espressioni dei volti e delle mani.

Accanto ai paraventi, si trovano in esposizione, in un’apposita teca al secondo piano, anche le spade giapponesi, fra cui alcune katana (una sorta di sciabolacon impugnatura a due mani) e alcune wakizashi (la “guardiana dell’onore” dei samurai) con le rispettive montature. La più antica è una katana attribuita allascuola Naoe Shizu, attiva nella provincia di Mino fin dalla metà del Trecento, probabilmente realizzata nel primo periodo Muromachi (1333-1573). Tra i pezzi più pregiati, un’imponente katana koto”, lunga 81centimetri, databile 1530 circa, firmata Iyetsugu (della scuola Soden Bizen operante nel periodo Muromachi ) ed accompagnata da un fodero in lacca rossa, ornato di finiture floreali in lega rame-argentopatinato caratterizzata da una gamma di grigi sottili e sfumature tenui di blu, ottenute attraverso luso del processo “colore cotto”, con l’elsa (tsuba) in ferrolaminata in oro. Altrettanto pregevole una wakizashi Shinto firmata Omi Daijo Fujiwara Tadahiro, della scuola Hizen Tadayoshi (1645), noto per essere un artigiano particolarmente abile, apprezzato per la suacapacità di forgiare lame di ottima fattura e di realizzare decorazioni estremamente nitide.

Gianni Milani

“In punta di pennello, in punta  di  lama”

MAO-Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436927 o www.maotorino.it

Fino al 20 aprile

Orari: merc. e giov. 11/19; ven. 11/20

***

Nelle foto
– Okamoto Toyohiko: “La Sorgente dei Fiori di Pesco”, inizi ‘800
– Kano Yasunobu: “Paesaggi di ispirazione cinese”, XVII sec.
– n. i. “Attraversando il ponte sul ruscello”, fine XVIII sec.
– Yietsugu: “Katana Koto”, circa 1530

 

Fondi per agenzie di viaggio, Sci club e impianti di risalita: ecco il sostegno alla montagna

Illustrata in Giunta regionale  la delibera che assegna la prima tranche di contributi: saranno erogati ai gestori degli impianti di risalita, Agenzie di Viaggio e Sci Club. Ai maestri di sci fino a 2.000 euro una tantum

Il presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore al Turismo, Vittoria Poggio: «La Montagna pilastro dell’economia piemontese: dovere morale sostenerlo. Il nuovo Governo attivi al più presto i ristori e gli indennizzi dopo l’ennesima falsa partenza dei giorni scorsi»

L’assessore allo Sport, Fabrizio Ricca: «Spese sostenute dagli imprenditori montani, rese ancora più gravose da una scarsa programmazione nazionale»

 

La Regione è pronta a erogare da subito una prima tranche dei 20,5 milioni di contributi economici stanziati per gli operatori della montagna danneggiati dalle chiusure a causa della pandemia. I ristori previsti da una delibera illustrata questa mattina in Giunta dall’assessore al Turismo, Vittoria Poggio, assegna uno stanziamento una tantum di 5,3 milioni per i gestori degli impianti di risalita che hanno garantito ove possibile una minima apertura e di 1.500 euro per le Agenzie di viaggi, mentre per i maestri di sci è stato previsto un Bonus fino a 2.000 euro. Il documento passerà nei prossimi giorni al vaglio della III Commissione consigliare per l’approvazione.

«La montagna e il sistema invernale della neve sono uno dei pilastri dell’economia turistica della nostra regione– hanno sottolineato il presidente Regione, Alberto Cirio e l’assessore al Turismo, Vittoria Poggio -. Abbiamo il dovere morale di sostenere un settore su cui si regge la vita di decine di migliaia di famiglie e che ha visto azzerato il fatturato di una intera stagione, senza ricevere ancora dall’inizio della pandemia nessun tipo di sostegno specifico da parte dello Stato. La Regione interviene per dare il proprio supporto, ma è fondamentale che il nuovo Governo attivi al più presto i ristori e gli indennizzi dopo l’ennesima falsa partenza dei giorni scorsi, arrivata a meno di 12 ore dalla riapertura prevista degli impianti».

«Come Regione abbiamo il dovere di essere vicini con i fatti a chi tiene in vita lo sport delle nostre montagne – afferma l’assessore regionale allo Sport, Fabrizio Ricca -. Non è possibile non tenere in considerazione le spese sostenute dagli imprenditori montani, rese ancora più gravose da una scarsa programmazione nazionale di chiusure legate alla pandemia».

Otterranno un primo sostegno, anche gli sci club nella misura di 300.000 euro tramite la Federazione Italiana Sport Invernali.

Agli oltre 1.800 maestri di sci verrà assegnato un Bonus da 200 a 2.000 euro: a quelli che hanno effettuato almeno 300 ore di lezione nelle stagioni verrà riconosciuto un contributo di 2000 euro1.000 a quelli che hanno effettuato almeno 150 ore e 200 euro andranno a coloro che hanno svolto meno di 150 ore di lezione nelle stagioni 2018-2019 oppure 2019-2020.

La Regione ha voluto inserire nell’elenco degli aventi diritto anche i nuovi maestri: avranno infatti diritto a un ristoro di 600 euro quelli che avevano ottenuto l’abilitazione a decorrere dal 1 settembre ma che non sono stati ancora in grado di iniziare l’attività per la chiusura degli impianti o perché non attualmente in organico alle scuole.

Butta la cocaina nel wc, ma la polizia lo scopre

Gli agenti del Commissariato Barriera di Milano in servizio di volante hanno riconosciuto un ragazzo, un senegalese di 23 anni, noto per i suoi precedenti specifici per i quali era stato recentemente scarcerato.

Nell’uscire da un portone di uno stabile di via Giachino,  fingeva di non notare la volante, nonostante i poliziotti gli intimassero di fermarsi, ma a passo svelto proseguiva la camminata e nel mentre provava ad effettuare una telefonata tramite applicativo WhatsApp. Per evitare che riuscisse a comunicare la presenza degli operatori a qualcuno, veniva immediatamente fermato. Nonostante il giovane dichiarasse di essere un senza tetto, i poliziotti riuscivano a risalire al suo domicilio proprio all’interno di quello stabile dal quale era stato visto uscire. Consuetudine di molti spacciatori è quella di non portare le chiavi al seguito e lasciare sempre qualcuno al suo interno. Gli agenti provavano ad accedere all’alloggio in questione che risultava, però, bloccato dall’interno con una barra metallica. Un ragazzo presente nell’alloggio si apprestava immediatamente a celare lo stupefacente. Gli operatori, sentito il rumore dello sciacquone del water, decidevano di intervenire e così per poter accedere all’appartamento infrangevano una piccola area della porta vetro per poter sganciare l’asse che impediva il loro ingresso. I poliziotti, giunti in bagno, scoprivano un ragazzo, un 23enne gabonese, che nella fretta di liberarsi dello stupefacente si era intriso gambe e piedi di polvere di cocaina, oltre a lasciare evidenti tracce su water e bidet. Numerosissimi ritagli di cellofan, utilizzati per confezionare lo stupefacente, sono stati trovati dietro al battiscopa della cucina mentre sopra i fornelli è stata trovata una pentola con coperchio anch’essa sporca della stessa sostanza. Avevano allestito un vero e proprio laboratorio per la preparazione e il confezionamento della droga. A carico del senegalese sono stati sequestrati anche 330 euro in contanti trovati all’interno del suo portafogli. Gli agenti hanno arrestato entrambi i ragazzi, irregolari sul Territorio Nazionale e con precedenti di Polizia, per detenzione in concorso di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Poste: eseguiti i tamponi ai dipendenti

Nuove misure di sicurezza dentro 420 Uffici per i cittadini e i dipendenti

 In un quadro pandemico in continua evoluzione, Poste Italiane ha avviato un programma di screening con tamponi rapidi su base volontaria rivolto al personale dipendente della provincia di Torino.
Ad oggi hanno aderito all’iniziativa 895 dipendenti di cui 430 operatori degli Uffici Postali e 442 addetti alle attività di recapito di corrispondenza e pacchi sul territorio.
L’attività ha lo scopo di garantire un accesso in sicurezza per i dipendenti e i clienti e di individuare per tempo eventuali casi di positivi asintomatici al Covid-19 limitando così il diffondersi del contagio.

Inoltre, in tutti gli Uffici Postali della provincia di Torino, sono stato installati dei termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea, davanti ai quali i clienti dovranno sostare pochi secondi prima di poter accedere nella sala al pubblico. L’accesso sarà interdetto nel caso di temperatura rilevata superiore ai 37.5°.

Poste Italiane ha inoltre chiesto per i dipendenti che svolgono la loro attività a contatto con il pubblico l’accesso prioritario alla campagna di vaccinazione in corso: “Chiediamo priorità nella vaccinazione per i nostri dipendenti in prima linea – ha dichiarato il Condirettore Generale Giuseppe Lasco – per i nostri lavoratori l’Italia è sempre stata zona bianca”.

Negli Uffici Postali della provincia, inoltre, sono in vigore altre misure di sicurezza finalizzate al contrasto della diffusione del virus Covid-19, come, ad esempio, l’accesso consentito esclusivamente con mascherina protettiva, l’ingresso contingentato in base alle dimensioni della sala al pubblico, il mantenimento della distanza interpersonale anche grazie all’installazione di apposita segnaletica orizzontale per indicare come comportarsi durante l’accesso e il transito nei locali, l’installazione di barriere protettive in plexiglass per dividere gli operatori e i clienti e, più in generale, l’osservanza di tutte le disposizioni di sicurezza previste dalle normative emanate in materia.
In tutte le sedi della provincia, inoltre, i dipendenti che svolgono in modo prevalente la propria attività nelle sale al pubblico, per esempio gli addetti ai Corner PosteMobile oppure gli Addetti all’accoglienza della clientela, sono dotati quotidianamente di una mascherina FFP2, per prevenire i rischi per la loro salute e per quella dei frequentatori dell’Ufficio.

Ricordando che al fine di limitare code e assembramenti e per agevolare l’operatività del servizio è ora necessario prenotarsi per richiedere il rilascio dell’Identità Digitale SPID, Poste Italiane evidenzia di avere esteso tale possibilità a tutti gli Uffici Postali della provincia di Torino, anche i più piccoli e periferici e privi del Gestore delle Attese. L’appuntamento può essere fissato tramite una delle APP di Poste Italiane (Ufficio Postale, BancoPosta o Postepay), il sito web www.poste.it oppure tramite Whatsapp al numero 371-5003715.
Per sveltire le operazioni e ridurre i tempi di attesa, Poste Italiane consiglia i clienti della provincia di Torino interessati, di effettuare la pre-registrazione on-line al sito www.posteid.poste.it.

L’Azienda coglie infine l’occasione per rinnovare l’invito a rivolgersi agli Uffici Postali esclusivamente per operazioni essenziali e indifferibili e ad utilizzare, quando possibile, gli altri canali di accesso ai servizi messi a disposizione da Poste Italiane.

Simona Petasecca Donati, in libreria “I primi passi a scuola”

Informazione promozionale / “Una persona che si dedichi all’insegnamento oggi giorno dovrebbe avere delle determinate caratteristiche che non sempre vengono richieste e verificate. Dovrebbe essere capace di trasmettere amore, oltre che conoscenze e competenze, e soprattutto dovrebbe insegnare per passione”

.
Arriva in libreria “ I PRIMI PASSI A SCUOLA”, il nuovo libro di Simona Petasecca Donati.
.
Il volume, edito della BOOKSPRINT EDIZIONI e disponibile sia nel classico formato brochure cartacea che nella più moderna veste digitale dell’ebook, indaga proprio i primi momenti di un’insegnante nella scuola elementare, a contatto con i bambini, tra difficoltà, bullismo, incredulità e perseveranza nel portare al termine il proprio lavoro con educazione, garbo, dignità e successo.
.
Il ruolo degli educatori è forse tra i più complicati e delicati. Partendo da questo presupposto, l’autrice racconta l’esperienza di una maestra. Un’esperienza non sempre piacevole, anzi, spesso osteggiata da compagni e colleghi, ma durante la quale fondamentale è non perdere fiducia in se stessi e in quello in cui si crede, per riuscire davvero a trasmettere qualcosa ai propri bambini.
.
Il racconto dedicato al mondo della formazione, nelle sue 51 pagine, fa un breve spaccato della scuola italiana di oggi, partendo dall’esperienza diretta della protagonista.
Sedici capitoli brevi, che rendono particolarmente scorrevole la lettura e fanno riflettere sul ruolo sociale dell’insegnante, coinvolgendo anche il lettore sul piano emotivo e sui temi quali l’educazione e la violenza.
.
L’AUTRICE / Simona Petasecca Donati vive a Roma dov’è nata nel Giugno 1978. Dopo aver lavorato come cassiera di supermercato per quasi vent’anni ,è attualmente disoccupata. Nel corso della sua vita ha però sempre dato spazio alla scrittura, sua valvola di sfogo. “ I PRIMI PASSI A SCUOLA” è comunque la sua opera prima, ispirata a una storia vera. L’autrice vuole con questo libro, dare coraggio a quelle “ vittime silenziose” che subiscono violenze a scuola. Facendo loro sapere che esiste sempre una soluzione trovandola nel semplice dialogo con un’insegnante, un genitore o con le istituzioni. Ha creato una pagina Facebook chiamata “ LIBRO I PRIMI PASSI A SCUOLA” seguita da moltissime persone. Il libro è acquistabile in tutte le librerie italiane e su www.booksprintedizioni.it per averlo direttamente a casa. Invitiamo veramente tutti i nostri lettori a leggerlo, in attesa della presentazione ufficiale rimandata causa Covid 19.

Torino: fa l’esame di guida al posto dell’amico. Denunciato dopo aver superato la prova

Chi trova un amico trova una patente, sarebbe il caso di dire. Peccato che la sostituzione di persona non è stata portata a termine e l’amico del candidato è stato denunciato dalla Polizia di Stato.

E’ da poco passata l’una alla Motorizzazione Civile di via Bertani e gli esaminandi stanno sostenendo la prova scritta per il conseguimento della patente di guida. Un dipendente, nel frattempo, sta controllando le pratiche degli iscritti quando si accorge della dissomiglianza tra la fotografia contenuta nella richiesta d’esame di un candidato e la sua fisionomia. All’uomo, cittadino senegalese di 27 anni, che ha appena terminato l’esame, l’impiegato chiede di dichiarare la sua data di nascita, al fine di fugare ogni dubbio. Lo straniero non la ricorda, ed è a questo punto che il dipendente allerta la Polizia di Stato.

Giunti sul posto, gli operatori controllano il ventisettenne. Lo straniero riferisce di non comprendere i motivi dell’accertamento, mostrando immediatamente carta d’identità e permesso di soggiorno. Ai poliziotti appare chiaro sin da subito che la documentazione prodotta appartiene ad una terza persona. Il candidato viene allora accompagnato presso gli uffici della Questura per appurare la sua reale identità. Durante la perquisizione, i poliziotti trovano i reali documenti dello straniero, occultati in una sottile fessura ricavata da una tasca dello zaino. Alla luce dei fatti, questi ammette di aver sostenuto l’esame della patente, al quale poi risulterà tra l’altro idoneo, al posto di un suo amico, certo di poter sfruttare le sue doti di comprensione della lingua italiana per conseguire il documento.

Il ventisettenne è stato denunciato per tentata truffa e sostituzione di persona.

 

Il bollettino Covid di domenica 21 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 802 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 64 dopo test antigenico), pari al 6.7% degli 11.988 tamponi eseguiti, di cui 5.624 antigenici. Degli 802 nuovi casi, gli asintomatici sono 262 (32,7%).

I casi sono così ripartiti: 106 screening, 446 contatti di caso, 250 con indagine in corso; per ambito: 24 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 80 scolastico, 698 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 242.977 così suddivisi su base provinciale: 21.468 Alessandria, 12.539 Asti, 8.322 Biella, 32.876 Cuneo, 18.909 Novara, 127.903 Torino, 8.937 Vercelli, 8.914 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.201 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.908 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 13(+rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.868 (+11 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.801.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.860.905 (+11.988 rispetto a ieri), di cui 1.119.326 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.265

Sono i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.265 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.406 Alessandria, 592 Asti, 376 Biella, 1.103 Cuneo, 766 Novara, 4.218 Torino, 416 Vercelli, 303 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

220.905 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 220.905 (+582 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.239 Alessandria, 11.403 Asti,7.548Biella, 30.560 Cuneo, 17.345 Novara, 115.766 Torino, 8.140 Vercelli, 8.047 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.109 extraregione e 1.748 in fase di definizione.

Domenica senza campionato per le torinesi

Toro vincente a Cagliari per 1-0 venerdì scorso
Juve in campo lunedì sera, in casa, contro il Crotone

Qui Juve: la squadra bianconera ha ripreso oggi gli allenamenti in vista della gara interna di lunedì contro i calabresi di Stroppa. I giocatori juventini hanno usufruito di una giornata di riposo a causa dei troppi impegni ravvicinati nelle ultime settimane.  La squadra di Pirlo deve dimenticare in fretta la serata Champions League con la sconfitta subita dal Porto per 2-1 negli ottavi d’andata di Champions League e dovrà immergersi nuovamente in clima campionato dove la situazione continua ad essere critica ma non del tutto compromessa nonostante i tanti punti buttati. La vetta non è distante, c’è sempre la gara da recuperare contro il Napoli ma quello che emerge dalle ultimissime gare sembra che per la Juve sia venuta a mancare la consueta ferocia nell’applicazione dei dettami di gioco voluti dal tecnico Andrea Pirlo. Anche l’appannamento di alcuni giocatori più rappresentativi ha determinato questo calo di gioco e risultati. C’è ancora tempo per recuperare.

Qui Toro: in casa granata c’è aria, finalmente, di serenità non solo nella squadra ma anche in società. Il merito è tutto del neo tecnico granata, da 5 partite, Davide Nicola che con pochi concetti semplici e chiari ha ribaltato la squadra rendendola più tranquilla dei propri mezzi che sono quelli di una compagine da centroclassifica, non certo da retrocessione. Dopo la bella vittoria nello scontro salvezza a Cagliari contro i rossoblù, il Toro ha 5 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, un buon margine da gestire in vista della gara contro il Sassuolo, venerdì prossimo in casa. Altri 3 punti da aggiungere in classifica provando a vincere la prima partita in casa di questo campionato.

Vincenzo Grassano