ilTorinese

Juve in crisi, Toro “spareggio” salvezza

Venerdì 19 febbraio ore 20.45
Cagliari-Torino
Lunedì 22 febbraio ore 20.45
Juventus-Crotone

Qui Toro: siamo alla vigilia dello scontro salvezza contro il Cagliari.
La notizia dei due giocatori positivi al Covid ha scosso l’ambiente granata che già farà a meno di Sanabria,ancora positivo al covid 19 ma mister Davide Nicola non ne fa un dramma: in conferenza stampa ha detto”A loro ho fatto una battuta, gli ho detto che mi hanno tolto due ‘problemi’… ma non cerco alibi e non spreco energie, auguro loro di rimettersi presto e nel frattempo ci saranno gli altri. La stima della squadra? Fa piacere, il gruppo lavora con passione e dedizione, loro sanno che mi butterei nel fuoco per proteggerli e questa è la base per costruire qualcosa di importante. Con me è facile andare d’accordo, basta metterci passione e dare sempre il massimo dal riscaldamento alla partita”.

Qui Juve: bianconeri in crisi di gioco ed identità.Quarta sconfitta nelle ultime 10 partite sommando tutte le competizioni sono davvero tante.La Juve deve cambiare registro se vuole davvero diventare campione d’Europa.Preoccupa
la caduta di forma e l’estraneità al gioco di Ronaldo,quando lui non gira ne risente tutta la squadra.Dybala è il lontanissimo parente dell’ottimo giocatore che avevamo conosciuto negli anni addietro.Il peso dell’età e delle tante battaglie calcistiche comincia a farsi sentire anche nei “vecchietti” Bonucci e Chiellini.Lo stesso mister Pirlo fatica,talvolta,a schierare la formazione migliore.Lunedì prossimo,nel posticipo serale contro il Crotone servirà una sterzata decisiva, con vittoria, per non perdere di vista la testa del campionato ed altrettanta concentrazione e decisione nell’affrontare la gara di ritorno contro il Porto:vero che basterà l’1a0 per qualificarsi ai quarti,ma senza la consueta ferocia questa Juve rischia grosso.

Vincenzo Grassano

Che fine ha fatto Ahmadreza Djalali?

Che fine ha fatto Ahmadreza Djalali, è ancora vivo? Non si sa più nulla del ricercatore iraniano-svedese di 49 anni che per alcuni anni ha insegnato e lavorato a Novara e dopo il rientro in Iran è stato arrestato e condannato a morte dal regime degli ayatollah con la falsa accusa di spionaggio a favore del Mossad israeliano. Non è difficile scorgere nelle città iraniane persone che penzolano da una gru dopo essere state giustiziate in carcere. Non solo criminali comuni ma anche dissidenti, oppositori, giornalisti e artisti scomodi a un regime che da oltre 40 anni domina l’Iran con le mani sporche di sangue. Restano appesi alla gru anche per alcuni giorni, come monito a tutti gli iraniani a comportarsi bene e a non deviare dalla retta via. Non vorremmo che anche Ahmadreza Djalali finisse i suoi giorni in questo modo. Silenzio di tomba. Nessuna informazione trapela dal carcere né dal suo legale. C’è solo una foto che preoccupa, diffusa da Amnesty International. Lo si vede prima di finire in prigione e come è oggi, molto dimagrito, sofferente e con gli occhi terrorizzati. In questi giorni i suoi colleghi del Centro di ricerca Crimedim dell’Università del Piemonte orientale di Novara hanno rilanciato l’allarme perché sulla sua vicenda, iniziata cinque anni fa, non scenda il silenzio. Dal 2016 Djalali è richiuso nella famigerata prigione di Evin, alle porte di Teheran e da allora non vede né la moglie né i figli. Il carcere di Evin è l’anticamera della morte: le celle sono piccole, strette e luride, nessun mobile, nessuna finestra, solo qualche coperta da usare come letto. Gli fanno credere che l’impiccagione è questione di giorni o di poche ore e poi all’ultimo momento gli dicono che è stata rinviata. La mobilitazione internazionale per salvargli la vita continua.
Filippo Re

Un governo per la politica europea. Il paradosso italiano

Di Gian Giacomo Migone  /     Se i partiti politici – senza eccezioni, da Leu alla Lega – non fossero così impegnati a rilasciare cambiali in bianco al presidente del consiglio incaricato, ignorando le regole più elementari di una costituzione parlamentare, formulerebbero richieste pubbliche corrispondenti ai propri orientamenti, per poi subordinare il proprio voto di fiducia a riscontri verificabili nel programma e nella composizione del governo.

Giustamente Mario Pianta (cfr. “Il Manifesto”, 9 febbraio) ha individuato nel profilo europeista di Mario Draghi un’opportunità, rafforzata da alcuni risultati ereditati dal governo Conte (le risorse del “Next Generation EU”, la sospensione del Patto di stabilita’ e del divieto di aiuti di stato alle imprese) che, però, dovranno essere consolidati e specificati in un futuro prossimo. Tuttavia, forte di queste pur precarie acquisizioni, l’eventuale nuovo governo giocherà la propria nobilitade sulla sua capacità di trasformare l’Italia da paese richiedente, perchè maggiore colpito dalla pandemia, in elemento propulsore di un processo di unificazione politica dell’Europa. Ne’ vale l’alibi tradizionale dell’esiguità della forza a nostra disposizione. A ben vedere, sono proprio i paesi meno condizionati da una fin troppo robusta e gloriosa storia nazionale, o addirittura segnati da pagine ingloriose della propria storia – in primo luogo Germania, Italia, Spagna – ad essere portati a emanciparsi dal proprio passato e a guardare con speranza ad un futuro di segno diverso. Inoltre, la contingenza segnata dalla conclusione del decennio dominato dal cancellierato di Angela Merkel offre all’Italia l’occasione di assumere le proprie responsabilità di paese fondatore, resistendo alla tentazione di inserirsi nell’asse Parigi-Berlino, a scapito di altri esclusi.

In una fase storica segnata da una  transizione travagliata e pericolosa dal bipolarismo militarizzato e connivente, ereditato dalla  guerra fredda, ad una multipolarità non governata, l’Europa, ancora imprigionata da antichi nazionalismi ed inediti sovranismi,  rischia di restare terreno di conquista e di possibili conflitti tra soggetti più forti perchè unificati al proprio interno. Incombono gli Stati Uniti, la Cina, residualmente la Russia, e persino la Turchia, in un area non soltanto geograficamente vicina alla nostra. In tal modo mezzo miliardo di persone sono deprivate di una rappresentanza e una voce a livello globale.

In primo luogo, il governo italiano è chiamato a trasformare adempimenti che vengono richiesti da Bruxelles in elementi cogenti per l’Europa nel suo insieme. Facciamo alcuni esempi. Ad una riforma fiscale fortemente progressiva (in palese contraddizione con la trumpiana flat tax invocata dal senatore Salvini), in lotta contro l’elusione dei grandi capitali, dovrebbe corrispondere l’abolizione dei paradisi fiscali intra moenia, nella prospettiva di una politica finanziaria unificata europea.  Una riforma semplificatrice della pubblica amministrazione e della giustizia civile non può escludere una riforma di quella penale, senza la quale il contrasto alla corruzione pubblica e privata, il riciclo di denaro sporco, l’illegalita’ transnazionale delle grandi imprese resterebbero parole vuote, anche a livello europeo. Ad una nostra politica immigratoria, rispettosa delle convenzioni sui diritti d’asilo e, in ogni caso, a salvaguardia delle vite umane, che non abbiano più nulla a che fare con le pratiche messe in atto dai Minniti e dai Salvini, deve corrispondere una politica europea che ponderi equamente oneri e risorse in tutto il territorio continentale, di fronte ad una sfida destinata a restare epocale. L’immediata adozione del ius soli in Italia fornirebbe l’occasione per estenderlo all’Europa intera.

Tutto ciò, è evidente, comporta una politica estera e di sicurezza sempre più unificata che può e deve essere rivendicata e promossa dall’Italia. In che cosa consiste? L’Europa  non è minacciata da un’invasione del claudicante erede dell’Unione Sovietica. La minaccia cinese, vera e presunta, non ha certo una configurazione militare. La presenza armata degli Stati Uniti, con una dimensione nucleare, corrisponde ad un’esigenza di sicurezza europea? Le guerre indette dagli Stati Uniti sotto copertura Nato, per lo più perdenti nei loro esiti, non corrispondono ad interessi europei. Le politiche, più subite che volute dai suoi membri europei, in Medio Oriente e in Africa, non sono compatibili con la professione di diritti umani, che per avere qualche efficacia, devono essere universalmente sostenuti, a Hong Kong come in America Latina, sia in Ucraina che nei territori dominati da Israele. E che dire del rispetto di regole democratiche all’interno della stessa Unione Europea? Ursula von der Leyen, ancora ministra della difesa a Berlino, è stata tra gli iniziatori di un troppo prudente processo di unificazione militare dell’Europa, tradizionalmente favorito da Parigi. Esso può essere portato avanti a scapito della freddezza (per usare un eufemismo) dell’amministrazione Biden per le sue anche immediate ripercussioni sulla Nato. A suo tempo fu introdotto, in sede di Unione, il principio di sicurezza umana, sostitutivo di quello puramente militarizzato. Cosa ne pensa Mario Draghi? A quale politica estera, italiana ed europea, vuole impegnare il suo governo e la maggioranza parlamentarle chiamata a sostenerlo?

(Da “Il Manifesto”)

 

Condizioni igieniche precarie nel supermercato

Sanzioni amministrative per 3000 euro

Negli scorsi giorni, personale della PAS della locale Questura ha effettuato un controllo all’interno di un grande supermercato sito nel quartiere San Donato, volto al controllo del rispetto delle norme igienico-sanitarie e della sicurezza per i luoghi di lavoro. All’interno dell’area vendita, i poliziotti hanno riscontrato condizioni igieniche precarie, pavimenti sporchi, polvere e capelli nei banchi frigo di carne confezionata e scarti di pesce sul pavimento nelle immediate vicinanze del banco di pesce fresco. Dalla verifica della documentazione attestante la procedura basata sui princìpi dell’HACCP, è stata inoltre riscontrata l’inosservanza relativa alla compilazione delle schede per l’annotazione delle temperature dei frigoriferi e congelatori, la cui verifica va fatta su base giornaliera. Infine, nel certificato di prevenzione incendi erano indicati 17 estintori, sulla cartellonistica di sicurezza esposta ne erano riportati 9, mentre nell’area di lavoro ne risultavano effettivamente solo 13. Pertanto, il direttore del supermercato, responsabile della procedura HACCP, è stato sanzionato per omesso controllo della catena di conservazione degli alimenti, mentre il responsabile della sicurezza sui luoghi di lavoro è stato sanzionato  per le violazioni alla normativa antincendio riscontrate, per un totale complessivo di 3000 € di sanzioni.

Carmagnola: altri 60 mila euro di buoni spesa

Dopo “Natale con i tuoi”, dal 12 febbraio al 14 marzo 2021 e in collaborazione con Ascom Confcommercio Carmagnola, il Comune di Carmagnola propone una nuova iniziativa che prevede l’erogazione di buoni spesa a sostegno degli acquisti delle famiglie carmagnolesi.

Questa volta la campagna prende il nome di “Cuori in Vetrina” perché inizia in concomitanza con la festa di San Valentino e perché vuole esprimere l’amore, il cuore, con il quale la Città di Carmagnola vuole sostenere i propri commercianti e i propri cittadini.

Nei primi giorni, per celebrare la festa degli innamorati, diversi esercenti aderenti all’iniziativa proporranno delle particolari Love Box con menù speciali, confezioni, pacchetti e idee regalo a tema.

I negozi aderenti alla campagna saranno identificabili grazie all’esposizione della locandina e di palloncini a forma di cuore. Come già accaduto nel periodo natalizio, i buoni del valore di 10 euro cadauno saranno erogati direttamente dai commercianti, sotto forma di compartecipazione alla spesa dei clienti.

Sono inoltre in cantiere ulteriori iniziative legate alla Festa della Donna e per il finanziamento della campagna verranno utilizzati i fondi messi a disposizione dallo stato per il sostegno alla spesa delle famiglie nel contesto della pandemia.

 

COME VERRANNO EROGATI I BUONI AI CITTADINI

I buoni saranno erogati dai commercianti con le medesime modalità dell’iniziativa natalizia: n. 1 buono da 10 Euro su una spesa di 20 Euro; 2 buoni su una spesa di 40 Euro e 3 buoni su una spesa di minimo 60 Euro. I buoni spesa saranno applicabili ai clienti, per un massimo di 3 buoni a persona, entro il 14 marzo. I negozianti saranno rimborsati dal Comune, previa presentazione della distinta dei buoni erogati entro il 30 aprile 2021.

 

DOVE TROVARE MAGGIORI INFORMAZIONI

L’elenco degli esercizi aderenti e le promozioni applicate dai singoli esercizi saranno disponibili sulla pagina facebook www.facebook.com/cuorinvetrinacarmagnola, sui canali social e sul sito del Comune.

Presso gli esercizi aderenti sarà esposta inoltre la locandina dell’iniziativa.

 

LE DICHIARAZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Dichiarano il sindaco Ivana Gaveglio e l’assessore al commercio, Gian Luigi Surra: “Ci auguriamo che la ricaduta di questi buoni sui cittadini e sugli esercizi commerciali abbia efficacia e possa costituire un aiuto concreto. Notoriamente, il periodo successivo alle festività natalizie e ai saldi è un periodo difficile per il commercio e quest’anno le difficoltà sono ancora accentuate dalle gravi conseguenze della pandemia”.

 

Arrestato “nonno” con precedenti per rapina

C’è anche un soggetto pluripregiudicato, ben conosciuto alle forze dell’ordine per aver commesso numerose rapine a mano armata, in concorso con altri noti pregiudicati, fra gli arrestati del Comm.to Barriera Milano delle ultime ore.

Gli investigatori, durante la perquisizione del suo alloggio, in zona Santa Rita, lo scorso venerdì mattina, hanno trovato nascosti in soggiorno, all’interno di un contenitore in plastica avente la classica forma ad ovetto di cioccolata, 6 involucri di crack. Altri 193 involucri erano invece nascosti nella federa del cuscino e nelle pieghe del materasso in camera da letto, per un totale complessivo di circa 130 grammi di cocaina/crack.

Un trentunenne gabonese è stato invece arrestato sabato mattina a seguito del controllo per identificazione in corso Giulio Cesare angolo Scarlatti; l’uomo era sprovvisto di documenti, pertanto si rendeva necessario il suo accompagnamento negli uffici di Polizia. Nelle fasi della traduzione in Commissariato lo stesso compiva dei gesti repentini con la testa: gli agenti riuscivano a fargli espellere dalla bocca un involucro di carta stagnola contenente 15 involucri termosaldati di cocaina e crack. Inoltre, il trentunenne risultava in possesso di un cellulare rubato poco prima, che è stato restituito al legittimo proprietario. E ‘stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione.

(foto archivio)

“Segnale d’allarme – La mia battaglia VR”, il teatro virtuale di Elio Germano

Arriva in Valle di Susa , da guardare a casa con degli speciali visori

 

Venerdì 26 febbraio 2021
Ritiro visori preso la libreria “La città del sole” – Via Walter Fontan4, Bussoleno (TO)

Info su biglietteria, prenotazioni, ritiro e orari al fondo del comunicato

 

Da un’idea di Elio Germano e Omar Rashid e a cura di Piemonte dal Vivo, l’innovativo spettacolo in smart watching viene proposto in Valle di Susa in collaborazione con il Valsusa Filmfest e la libreria “La città del sole” di Bussoleno.

Mentre i teatri sono chiusi, Elio Germano con uno dei primi esperimenti mondiali di teatro in realtà virtuale arriva direttamente nelle case degli spettatori: occhiali immersivi e cuffie, per una visione a 360 gradi dello spettacolo direttamente da casa.

È possibile ritirare i visori con lo spettacolo di Elio Germano presso la libreria Città del sole di Bussoleno venerdì 26 febbraio

 

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Venerdì 26 febbraio, grazie alle competenze messe in campo da Piemonte dal Vivo e alla collaborazione con il Valsusa FilmFest e la libreria La città del sole di Bussoleno, i cittadini della Valle di Susa possono assistere, nel momento in cui le sale teatrali sono chiuse, ad un’opera di elevato profilo culturale direttamente da casa tramite degli speciali visori.

Un progetto diffuso in tutto il Piemonte nel momento in cui la pandemia in corso obbliga le persone al distanziamento, una sfida per la Fondazione Piemonte dal Vivo, quella di assolvere al suo ruolo di cerniera tra artisti e pubblico, rendendo possibili le condizioni per la celebrazione del rito teatrale pur nel contesto complesso in cui ci troviamo.

 

Il progetto speciale Segnale d’allarme – Smart Watching è la trasposizione in un film in realtà virtuale de La mia battaglia, testo scritto da Elio Germano e Chiara Lagani.

Interpretato dallo stesso Germano, che ne ha curato la regia insieme a Omar Rashid, è al contempo teatro, cinema ed esperienza in realtà virtuale.

Una serata unica direttamente dal proprio salotto, con uno spettacolo disturbante, pensato per scuotere le coscienze e per tenere alta la tensione come se si fosse seduti in prima fila ma direttamente dal proprio appartamento. Con la visione a 360° e le cuffie, lo spettatore ha la sensazione di trovarsi in teatro, di essere in compagnia di altri spettatori, sentendo l’energia della sala teatrale e cercando lo sguardo di chi gli è seduto accanto, perfino i gesti. Grazie alla realtà virtuale si avrà la sensazione di essere davvero seduti a teatro per assistere allo spettacolo di Elio Germano.

Il ritiro e la consegna dei visori, sanificati con raggi ultravioletti, avvengono in massima sicurezza e secondo tutti i protocolli di sanificazione. Dopo l’uso, i visori devono essere riconsegnati e, previa adeguata sanificazione, saranno pronti per raggiungere le case di altri spettatori.

 

Il progetto è partito da Torino per poi diffondersi nelle settimane successive in diversi comuni del Piemonte, nell’ambito del nuovo progetto digitale onLive, immaginato dalla Fondazione Piemonte dal Vivo per provare ad abbattere il confine fra onsite e online, superando il distanziamento imposto dallo schermo del computer e per continuare a programmare in questo periodo difficile (www.piemontedalvivo.it/onlive).

 

QUAL È L’ALLARME?

L’allarme è questo nostro tempo, il diffondersi del pensiero assolutista fomentato da un’informazione deformata di cui la nostra società è vittima. Le nuove tecnologie che hanno cambiato la comunicazione, se da un lato si propongono come democratiche, dall’altro facilitano la manipolazione del pubblico. È in questo contesto che Elio Germano utilizza e allo stesso tempo critica la modernità del linguaggio che ha scelto.  “Uno spettacolo provocatorio che ci mette in discussione come pubblico – racconta Germano-, Cosa stiamo vedendo? A cosa applaudiamo? Chi è il personaggio che abbiamo di fronte? Dove ci sta portando? Un esercizio di manipolazione dagli esiti imprevedibili – e prosegue aggiungendo-, per la prima volta il teatro si fa virtuale: indossato il visore e le cuffie, verrete catapultati in quella sala e sarà come essere lì”.

Usando le potenzialità della Virtual Reality viene messo in scena un esperimento nel quale Germano ipnotizza i suoi spettatori, quasi li manipola, con lo scopo di trasmettere quel segnale d’allarme da cui prende il nome lo spettacolo VR stesso.

 

IL SENSO DI QUESTO ESPERIMENTO PER IL VALSUSA FILMFEST

Andrea Galli, presidente dell’associazione Valsusa Filmfest, dichiara quanto segue: “Quest’anno il nostro festival celebrerà i suoi 25 anni, ed anche se non sappiamo ancora quando ci saranno le condizioni per svolgerlo, sappiamo che non vogliamo farlo in versione on line. E proprio mentre i teatri e i cinema sono ancora chiusi vogliamo segnalare anche noi i rischi e l’allarme dell’andare verso una progressiva virtualizzazione e digitalizzazione della cultura accettandola come normalità ed allontanando la possibilità di incontri in presenza e della bellezza della vicinanza. “Ospitare” così Elio Germano, ci sembra anche un bel modo per rendere omaggio ad uno dei più grandi attori italiani, oltre che per la sua vicinanza e amicizia con la Valle di Susa e il movimento No Tav”.

 

I CREDITI DELLO SPETTACOLO

Titolo: SEGNALE D’ALLARME – LA MIA BATTAGLIA VR

Regia di Elio Germano e Omar Rashid, produzione Gold e Infinito. Tratto dallo spettacolo teatrale La mia battaglia, diretto e interpretato da Elio Germano, scritto da Elio Germano e Chiara Lagani

BIGLIETTERIA, PRENOTAZIONI, RITIRO E CONSEGNA DEI VISORI

Il noleggio del visore con spettacolo ha un costo di 10 euro ed è necessario avere con sé copia di un documento di riconoscimento.

Per prenotarlo è necessario scrivere a segreteriavalsusafilmfest@gmail.com

Il ritiro e la consegna avvengono presso la libreria La città del sole – Via Walter Fontan4, Bussoleno – con i seguenti orari: venerdì e sabato 9:00 – 12:30 / 16:00 – 19:00. Per ulteriori info T. 335 5316492

il visore va riconsegnato in modo tassativo entro il giorno successivo presso la libreria.

Presidio contro la dittatura militare in Birmania

Riceviamo e pubblichiamo / Il primo febbraio scorso I militari hanno arrestato Aung San Suu Kyi, leader della Lega nazionale per la democrazia (Lnd), il partito che ha trionfato alle elezioni del novembre 2020, preso il potere e annunciato un anno di stato di emergenza in Myanmar, ex Birmania. Il sogno di un Myanmar democratico si è così infranto contro i cingoli dei carri armati.

Convinti che la libertà e la democrazia sono indivisibili, ed ogni attentato ai diritti umani in qualsiasi parte del mondo è un attentato contro tutti noi

Unendoci alle numerose voci di protesta che si sono levate in tutto il mondo, Vogliamo manifestare la nostra solidarietà con il popolo birmano, che si sta mobilitando quotidianamente usando le forme di lotta nonviolente,  per l’immediato ritorno alla democrazia, il riconoscimento dei risultati delle elezioni democratiche, il ripristino del parlamento democraticamente eletto, la liberazione di tutte le persone arrestate, a partire dal Presidente della Repubblica Win Myint, e dalla leader Aung San Suu Kyi ed il ripristino dello Stato di diritto.

La manifestazione si è svolta

venerdì 19 febbraio dalle ore 11,30 alle ore 12,30 in piazza Palazzo di Città, Torino

 

Per il Coordinamento A.G.i Te. contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi

Paolo Candelari

Giampiero Leo  membro di A.Gi Te e portavoce del Movimento interconfessionale  “Noi siamo con voi”

 

Covid, il bollettino di giovedì 18 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 501 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 115 dopo test antigenico), pari al 3,5% dei 14.438tamponi eseguiti, di cui 8.647 antigenici. Dei 501 nuovi casi, gli asintomatici sono195(38,9 %).

I casi sono così ripartiti: 79 screening, 279 contatti di caso, 143 con indagine in corso; per ambito: 13 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 54 scolastico, 434 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 240.103così suddivisi su base provinciale: 21.290 Alessandria, 12.432 Asti, 8.202 Biella, 32.578 Cuneo, 18.714 Novara, 126.246 Torino, 8.847 Vercelli, 8.720 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.196 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.878 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 128 (10rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.866(9rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 9.995 .

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.800.753(+ 14.438rispetto a ieri), di cui 1.103.336risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.220

Sono 16i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui2dioggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.220deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.397 Alessandria, 591 Asti, 376 Biella, 1.097 Cuneo, 763 Novara, 4.195 Torino, 414 Vercelli, 302 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

218.248 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 218.894(+ 646 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.106 Alessandria, 11.284 Asti,7.505Biella, 30.344 Cuneo, 17.145 Novara, 114.617 Torino, 8.083 Vercelli, 7.970 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.104 extraregione e 1.736 in fase di definizione.

Metropolitana (quasi) verso la riapertura. Affollamento sulle navette sostitutive

Sono in corso gli accertamenti tecnici sulla linea 1 della metropolitana torinese che ieri hanno permesso  di individuare il problema meccanico che ha interrotto i treni da Porta Nuova a Bernini.

Si tratta di un guasto alle ‘barre stabilizzatrici’, le guide attraverso cui ai motori elettrici dei convoglio giunge l’alimentazione. I tecnici hanno individuato con precisione la zona dove intervenire e i lavori comporteranno alcune modifiche al servizio ancora per oggi. Numerosi i bus navetta sostitutivi, anche se si è verificato affollamento  sui mezzi.