ilTorinese

Natività! Alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Domenica 8 dicembre

Visite narrate con intermezzi scenici sul tema del presepe

 

 

Domenica 8 dicembre, alle ore 11.30 e 15, alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso sono in programma due visite narrate dal titolo “Natività” con intermezzi scenici sul tema del presepe, a cura dei servizi educativi della Precettoria di Ranverso in collaborazione con Il Filo della Memoria e l’associazione Il Colibri aps.

Nello stesso giorno, il Comune di Buttigliera Alta inaugura la pista ciclo-pedonale in strada Antica di Francia organizzando alle ore 10.30 la camminata/corsa dei Babbi Natale da piazza Tienanmen alla Precettoria di Ranverso dove sono allestiti i mercatini di Natale, a cura della Pro-Loco di Buttigliera Alta.

 

INFO

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Località Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta (TO)

Domenica 8 dicembre, ore 11.30 e 15

Natività!

Costo della visita narrata: 5 euro + biglietto di ingresso

Biglietti: intero 5 euro, ridotto 4 euro

Hanno diritto alla riduzione: minori di 18 anni, over 65, gruppi min. 15 persone

Fino a 6 anni e possessori di Abbonamento Musei: biglietto ingresso gratuito

È obbligatoria la prenotazione entro il giorno precedente.

Info e prenotazioni:

011 6200603 ranverso@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Falso trading online, sequestro per 4 milioni

Si è conclusa a Tirana, con l’esecuzione transnazionale di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di due cittadini albanesi, l’operazione “Trade Scam”, condotta per più di due anni dalla Polizia di Stato di Torino, attraverso gli investigatori della Polizia Postale, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, con il coordinamento internazionale di Eurojust e la collaborazione della SPAK albanese, Procura Speciale deputata al contrasto della corruzione e della criminalità organizzata.

Le indagini, condotte dal C.O.S.C. di Torino, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, sono partite dalla denuncia sporta nel 2019 da una vittima di falso trading online, attirata da banner pubblicitari di fantomatiche società di investimenti finanziari e successivamente convinta telefonicamente a effettuare investimenti dietro la falsa promessa di ingenti guadagni.

L’attività investigativa, di seguito al sequestro di numeroso materiale informatico, ha consentito la ricostruzione puntuale dei ruoli dei membri di quella che si è rivelata essere una organizzazione criminale, che operava anche grazie alla creazione di società di comodo, funzionali alla realizzazione di attività di riciclaggio.

Le somme, versate dalle ignare vittime, venivano trasferite su conti stranieri in modo da aggirare i controlli antiriciclaggio e dall’analisi dei flussi finanziari è emerso che il denaro veniva convertito in criptovalute e trasferito tramite blockchain. A questa operazione è stata dedicata gran parte dell’attività investigativa, finalizzata a ripercorrere le movimentazioni operate dal sodalizio criminale con l’unico scopo di ostacolarne l’identificazione illecita.

La fase esecutiva, condotta sul territorio albanese e che ha visto coinvolti gli stessi  investigatori della Polizia Postale, è stata portata a termine con la collaborazione degli organi di Giustizia e di Polizia albanesi, grazie al supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato la sede centrale INTERPOL per la diffusione internazionale dei mandati di cattura, in sinergia con l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza italiano in Albania, presso la locale Ambasciata.

Si precisa che gli indagati devono considerarsi non colpevoli fino a sentenza definitiva.

Automotive, Fi: “Audizione associazioni filiera è una svolta”

«L’audizione delle associazioni datoriali della filiera automotive, tenutasi a  Palazzo Lascaris ha tracciato la direzione di svolta,  da seguire per la ripresa dell’intero comparto. Prezioso il contributo delle sigle presenti, che in modo unitario hanno  condiviso un documento di sintesi contenente le  criticità, le osservazioni,  le proposte ed i possibili scenari d’uscita  dalla crisi degli oltre 56mila lavoratori occupati nel comparto. È una notizia stimolante che evidenzia la salute della classe dirigente del nostro tessuto produttivo piemontese che non si arrende agli ostacoli incontrati lungo il percorso di questa che tutti chiamano la tempesta perfetta che ha colpito l’europa e di conseguenza il nostro Piemonte». Ad affermarlo la vice-presidente di Forza Italia in Regione Piemonte Annalisa Beccaria durante la III Commissione Industria riunitasi per discutere proprio del futuro produttivo dell’auto a livello regionale e lo sguardo rivolto  al nazionale ed all’ europeo.

« Forza Italia, come ribadito più volte dal  vicepremier Antonio Tajani (anche durante  il suo intervento all’Assemblea dell’ Unione Industriale), è attiva  nella messa a terra delle azioni necessarie  richieste durante l’incontro:
•⁠  ⁠In primis per la riduzione del costo del denaro al fine di assicurare alle imprese i fondi necessari per sviluppo e ricerca, (strada maestra, per rimettere in moto il settore).
*  A seguire, in modo altrettanto evidente, Forza Italia porterà avanti la richiesta di ampliamento dell’offerta  di tecnologie ammissibili per la mobilità sostenibile, in particolare mettendo fine al dogma ideologico delle ‘emissioni zero allo scarico’ ed aggiungendo solo una semplice  parolina, ovvero “quasi zero”aprendo scenari percorribili  di possibili abbattimenti delle emissioni, grazie a fonti rinnovabili e non solo piu a quel “full electric” che  evidentemente si é dimostrato obiettivo irraggiungibile, impraticabile  e che ha contribuito a terremotare la manifattura storica italiana ed europea».
Ha aggiunto la consigliera azzurra Beccaria  «Per citare il Min.Tajani  -con l’ideologia non si va molto distante-. Diventa pertanto necessario rendere realistici gli obiettivi da raggiungere, anche evidenziati dalla filiera. Noi consiglieri, con il ns Pres Cirio abile europarlamentare, con grande competenza  nella conferenza Stato Regione , nonché nel confronto  Regione-Europa possiamo farci portavoce di queste istanze.
*  necessità di ampliare la platea delle emissioni quasi zero
•⁠  ⁠questione “moratorie”  sugli investimenti
*  debiti contratto per investire nella produzione; nelle azioni di valorizzazione trasversale delle filiere;
•⁠  ⁠nello studio nonché nella ricerca di nuovi materiali con i quali diventare autonomi nella produzione delle batterie  oltre a quelle al litio(da tempo monopolio della Cina); l’intuizione futuristica di farci trovare pronti davanti all’opportunità di riutilizzare quasi all’infinito ” i rifiuti ” prodotti dal cosidetto black- mass, derivato dalla lavorazione dei componenti delle batterie a litio a fine vita, trasformando così un comparto  della filiera in un settore di ricircolo e riuso.
“A livello regionale” conclude Beccaria ” ho ribadito la  necessità di quantificare costi e tempi per la realizzazione di nuove tecnologie nelle motorizzazioni per la riconversione del capitale umano occupato in tutto il comparto e per l’equity , ovvero per quegli interventi economici alle imprese che realmente hanno i numeri e le capacità per superare la crisi   senza disperdere i fondi a disposizione in aiuti a pioggia che nuovamente diventano non risolutivi di una crisi epocale .
Bisognerà in ogni caso  sottolineare come si renderà necessario tenere conto degli oneri risultanti dal cambio della tecnologia per esempio in ambito di riciclo e di industria dei rifiuti. Anche questo dovra essere un criterio da considerare mentre si ridisegnano le priorità strategiche e le politiche industriali per rianimare l’automotive. Infine, ho convenuto con loro quanto  necessario per tentare di concentrare le risorse sulle aziende più solide, in modo da evitare continue dispersione  di fondi, soprattutto  di questi tempi, che mostrano
l’amaro sapore di una tempesta perfetta quale quella dei subprime americani del 2008-2009. Forza Italia da sempre é pronta a lavorare su piu tavoli : Regionale, Nazionale, Europeo, perché il Made in Italy  e la formazione  tecnica e tecnologica del nostro capitale umano, deve continuare a fare la differenza».

Rosanna Mutinelli: “La culla d’acqua”. Una storia di fuga, speranza e resilienza

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“Vorrei che La culla d’acqua fosse un invito a riflettere sull’umanità che accomuna tutti noi”

 

Intervista a Rosanna Mutinelli, autrice de La culla d’acqua – CTL Editore, 2024

1. La culla d’acqua è una storia di fuga, speranza e resilienza. Cosa l’ha spinta a raccontare il viaggio di Hailù?
Il romanzo nasce da una profonda riflessione su temi attuali come l’immigrazione, la disperazione che porta le persone a lasciare la propria terra, e la resilienza necessaria per affrontare percorsi tanto duri. La figura di Hailù, un ragazzino di soli tredici anni, mi ha permesso di esplorare queste dinamiche dal punto di vista dell’innocenza, mettendo in evidenza il coraggio di chi, nonostante tutto, riesce a immaginare un futuro migliore. Volevo dare voce a chi spesso rimane invisibile.

2. Perché ha scelto di narrare la storia in prima persona?
Scrivere in prima persona mi ha permesso di avvicinarmi alla realtà emotiva di Hailù e di far vivere al lettore il viaggio quasi come se fosse accanto a lui. Volevo che le sue paure, i suoi pensieri e le sue speranze emergessero in modo autentico e diretto. È un punto di vista intimo che, spero, permette a chi legge di sentirsi coinvolto non solo a livello razionale, ma anche emotivo.

3. Nel romanzo, il Mediterraneo è chiamato “The river”. Perché questa scelta?
“The river” è un termine usato dai trafficanti, un modo per minimizzare il pericolo o, forse, per creare un’illusione di semplicità in chi si affida loro. Questo nome rappresenta l’ennesima ingannevole banalizzazione di un viaggio che, in realtà, è un calvario per chi lo intraprende. Ho voluto mantenere questa espressione per sottolineare il contrasto tra la realtà brutale e la promessa vuota di chi sfrutta i migranti.

4. Qual è stata la parte più difficile da scrivere?
Senza dubbio, le descrizioni degli orrori vissuti nei centri di detenzione libici. Rappresentare queste realtà senza indulgere in dettagli troppo espliciti, ma lasciando trasparire tutta la sofferenza, è stato un equilibrio delicato. Mi sono documentata molto, ma la difficoltà più grande è stata emozionale: è impossibile restare indifferenti davanti a storie così drammatiche.

5. Quale messaggio vorrebbe lasciare ai lettori con questo romanzo?
Vorrei che La culla d’acqua fosse un invito a riflettere sull’umanità che accomuna tutti noi. Hailù non è solo un migrante, è un ragazzo con sogni e paure, proprio come chiunque altro. È facile giudicare o dimenticare chi affronta viaggi così estremi, ma spero che la storia aiuti a costruire empatia e consapevolezza rispetto alla complessità del fenomeno migratorio.

6. C’è qualcosa che vorrebbe dire ai suoi lettori?
Vorrei ringraziarli per il coraggio di affrontare una lettura che può essere dura, ma credo anche necessaria. Le storie, per quanto difficili, possono aprire dialoghi e cambiare prospettive. Spero che chi legge La culla d’acqua possa sentire un po’ di quel coraggio che Hailù porta con sé nel cuore.

Elkann e la fine della Fiat

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Quando conobbi il giovane John Elkann trassi l’ impressione positiva  di un giovane a modo consapevole che lo zio Umberto Agnelli, succeduto a Gianni, era il Capo. In effetti Umberto fu costretto a vivere all’ombra del fratello senza poter svolgere quel ruolo che Gianni non si rivelò all’altezza di affrontare, prigioniero tra Romiti e Ghidella. L’unico vero protagonista della storia della Fiat fu Vittorio Valletta che non viene riconosciuto, se non nella biografia di Piero Bairati.  Adesso, dopo il disastro di Stellantis, dare un giudizio su Elkann e il suo degno amministratore delegato dimissionario – un nuovo genere di “portoghese” abilissimo nel prendere soldi – appare inutile tanto vistoso è il fiasco imprenditoriale. Gli Elkann dovrebbero andarsene dall’Italia e tornare da dove sono arrivati, volendo  noi essere gentili con loro. Il danno prodotto è gigantesco. Ma la debacle rivela anche l’assenza di ogni politica industriale italiana almeno dall’epoca di Prodi e delle privatizzazioni, che hanno distrutto il patrimonio industriale italiano passato in altre mani con tante aziende chiuse o delocalizzate.
C’è stato un alto tradimento perpetrato contro l’Italia che è diventata succube ruota di scorta. Di questo disegno si è reso complice anche l’ultimo rampollo Agnelli. Il penultimo, dopo la gestione non felice della Juve, è scomparso. La liquidazione al portoghese Tavares è l’ultimo episodio scandaloso che offende Torino e gli operai che stanno per perdere il lavoro. La politica e soprattutto il sindacato bisbiglia un dissenso indecente forse dovuto a connivenze passate. Guardate la fotografia di Elkann in ultima posizione e ad una certa distanza da Umberto Agnelli . Se fosse rimasto li’ o avessero lasciato Montezemolo, forse non saremmo dove siamo. Espressione drammatica della situazione  odierna sono la lettera di Elkann ai dipendenti  a cui vorrebbe infondere fiducia e speranza e la rivolta parolaia di Landini che fa rigirare nella tomba Luciano Lama. La situazione industriale italiana richiederebbe la mano pesante della Magistratura perché ci sono troppe oscurità.

Strage Thyssenkrupp, al Monumentale il ricordo degli operai morti

 

Rabbia e dolore hanno accompagnato le parole dei familiari di Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò e Giuseppe Demasi, i sette operai morti diciassette anni fa nel rogo della ThyssenKrupp, nel corso della commemorazione ieri mattina davanti al memoriale loro dedicato all’interno del cimitero Monumentale.

“I nostri cari ci mancano immensamente e i loro assassini sono liberi – ha detto, a nome dei familiari delle vittime della strage nell’acciaieria avvenuta nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, Laura Rodinò, sorella di Rosario, che ha rinnovato la richiesta di giustizia – . Aiutateci – ha chiesto – perché non ne possiamo più e vediamo altri morti sul lavoro. Chi toglie la vita deve andare in galera e le leggi devono essere rispettate”

“Quella di 17 anni fa è la tragedia di un’intera città, una ferita ancora aperta per i torinesi e le torinesi” ha ricordato nel suo intervento l’assessora Chiara Foglietta che ha ricordato come il lavoro continui a perdere, giorno dopo giorno, la dignità che dovrebbe avere. “Per questo è importante ricordare e la memoria va costantemente alimentata affinché quel che è successo quella notte non sia vana – ha proseguito l’assessora Foglietta . È un monito che ci portiamo dietro, è una delle poche speranze cui si aggrappano i familiari, è l’assunto che ci ripetiamo nel nostro lavoro quotidiano, perché non ci siano più pagine così drammatiche nella nostra storia, sapendo che, in questo senso, non si è scritta la parola fine, che i morti sul lavoro continuano ad esserci e che tanta è la strada ancora da fare”.

Alla cerimonia anche la procuratrice generale di Piemonte e Valle d’Aosta, Lucia Musti, presente per “condividere con voi il dolore”. “È indecente che esistano multinazionali o imprese che risparmiano sulle cautele – ha detto la procuratrice – .Fondamentale per i reati in materia di lavoro è la prevenzione, l’accesso ai luoghi di lavoro di chi deve controllare e far sentire il fiato sul collo dello Stato”.

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“Premonizioni” di Giulia Fagiolino: misteri e segreti di una Roma nascosta

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La storia di Claudia si intreccia con quella dell’investigatore Wintley, chiamato ad indagare sulla scomparsa di un amuleto con un giglio rosso, che poi scoprirà essere il simbolo della setta alchemica dei Sacri Custodi, protettori della pietra Archètipa. I due si troveranno ad affrontare un mistero sempre più complesso tra sette esoteriche e poteri alchemici

IL LIBRO

Claudia Meni riceve un messaggio con una filastrocca “Beato chi guarda ma non cerca, nell’oscurità non fa domande e la risposta avrà avanti a sè” e poi una scritta “Roma ha dei segreti che devi scoprire. Roma 1849 J.B.Mallory”. Claudia, che sta attraversando un periodo particolare della sua vita dopo la fine di una relazione di anni, parte per Roma per lavoro, ma, al tempo stesso, è incuriosita da questo messaggio. Chi è J.B.Mallory? E cosa vuol dire quella filastrocca? Senza volerlo si trova immersa nelle ricerche nel cuore di Roma. Presto il nome di Mallory verrà affiancato a quello di Nittley. Il mistero si infittisce, scopre dei simboli criptici nei sotterranei della città. La sua storia si intreccia con quella dell’investigatore Wintley, chiamato ad indagare sulla scomparsa di un amuleto con un giglio rosso, che poi scoprirà essere il simbolo della setta alchemica dei Sacri Custodi, protettori della pietra Archètipa. I due si troveranno ad affrontare un mistero sempre più complesso tra sette esoteriche e poteri alchemici, nel fascino di una Roma nascosta e piena di segreti.


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BIOGRAFIA

Giulia Fagiolino proviene da studi classici ed è avvocato. Ha pubblicato in precedenza due romanzi con case editrici ed ha ricevuto diversi riconoscimenti in premi letterari internazionali, tra cui i premi internazionali Michelangelo Buonarroti, Montefiore, Giglio Blu di Firenze. Da citare inoltre la “segnalazione particolare della Giuria” allo storico “Premio Casentino” fondato da Carlo Emilio Gadda negli anni ’40. Ha partecipato nel giugno 2018 al Caffeina festival di Viterbo in qualità di scrittrice.

 

“Premonizioni” di Giulia Fagiolino a cura di Alessandra Bazardi literary agency
Genere: mistero paranormale
ebook: 0,99 €
libro: 10,00 €

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LINK DI ACQUISTO

https://www.amazon.it/Premonizioni-Giulia-Fagiolino-ebook/dp/B0DN6TSY7H/ref=sr_1_1?

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Sport Innovation Hub, un’eccellenza torinese per i giovani e non solo

SCOPRI – TO    ALLA SCOPERTA DI TORINO

“Sport Innovation Hub” è un’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro che promuove lo sport come motore fondamentale per lo sviluppo di imprese e del territorio, affiancando le aziende nella costruzione di progetti legati al mondo dello sport e dell’innovazione e accompagnando i ragazzi dei licei scientifici sportivi, e delle scuole superiori in generale, e alla scoperta dello sport a 360°.

Abbiamo con noi oggi Marta Serrano Direttore esecutivo di Sport Innovation Hub.

L’INTERVISTA

D: Ciao Marta, benvenuta, il nostro incontro è dedicato a “Sport Innovation Hub”, una splendida realtà torinese, come nacque?

R: Ciao Noemi, tutto è iniziato a Vinovo. Mi era stato chiesto di collaborare al progetto didattico della Juventus per i calciatori del settore giovanile e, dopo tre anni alla Juventus, mi resi conto che i ragazzi, quando venivano spostati in altre squadre, non riuscivano ad avere continuità nel loro percorso di studi. È stato quindi necessario apportare delle modifiche al sistema e creare la didattica online. Il Ministero rimase colpito da questa iniziativa e decise di lavorarci insieme alla serie A. Con la Lega Calcio serie A abbiamo studiato per tre anni il modo per far sì che questo diventasse un diritto di tutti gli studenti atleti italiani non solo più dei calciatori ma tutti gli atleti che fanno un’attività agonistica, riconosciuta ovviamente anche dal Coni e dalle federazioni.

D: Grazie a questo percorso hai potuto conoscere meglio tutto ciò che concerne lo sport, i licei sportivi italiani e l’industria che lavora per questo settore.

R: Esatto, questo mi ha permesso di gettare le basi per Sport Innovation Hub, ovvero un’associazione senza scopo di lucro che si occupa di connettere tutto il mondo sportivo a 360 gradi, comprese le industrie che producono i prodotti per gli sportivi e le istituzioni.

Alle dirigenze scolastiche piacque molto l’idea di avvicinare i giovani a questo ambiente anche in previsione di un futuro lavorativo; quindi, abbiamo iniziato a collaborare con tantissimi istituti italiani.

D: Attraverso l’unione di tutte queste figure avete creato una competizione culturale Dream Jobs, come funziona?

R: Quest’anno abbiamo raggiunto circa 500 studenti di tantissimi istituti italiani, chiediamo loro di raccontare lo sport attraverso una video lezione con una serie di criteri che devono rispettare e poi attraverso un’attenta selezione si proclamerà il vincitore di questa edizione. Queste video lezioni permettono ai ragazzi di avvicinarsi al mondo dello sport da un altro punto di vista, andando a comprendere per esempio i materiali con cui vengono realizzate le attrezzature sportive, andando a scoprire le ultime novità sull’intelligenza artificiale, le app, le infrastrutture e tutto quello che concerne l’ambito sportivo. Anche gli insegnanti aiutano i ragazzi in questa esperienza fornendo loro del materiale e cercando di conoscere e coinvolgere al meglio le aziende sportive del loro territorio.

D: Oltre ai progetti scolastici che cosa realizza Sport Innovation Hub?

R: L’associazione collabora con gli attori del territorio come un “hub”; quindi, come “messa in contatto” di vari soggetti dove spesso si riesce ad unire la domanda con l’offerta o la ricerca di competenze. Per esempio, attualmente ci è stato chiesto di lavorare su un progetto di riuso di materiali compositi a cui si dà nuova vita creando attrezzature sportive.

D: Proprio parlando di materiali per confezionamento avete organizzato per diversi anni la sfilata durante “ImpacTO”, di cosa si tratta?

R: ImpacTO è un evento che mette insieme enti sportivi e istituzioni a confronto insieme alle nuove generazioni e si conclude con una sfilata nel quale i nostri studenti si improvvisano modelli indossano abbigliamento sportivo innovativo. Gli spettatori, spesso aziende e sportivi possono, durante quella giornata, testare con mano tutte le novità.

D: Progetti per il futuro?

R: Sport Innovation Hub vuole costruire sempre più connessioni fra tutti gli attori di questo magnifico mondo, costruire un nuovo ecosistema dello sport coeso, dinamico e di qualità; inoltre, vorremmo focalizzarci su piani di riciclo dei materiali, uso di tecnologie abilitanti, valorizzare le aziende italiane e produrre vantaggi nel mondo del lavoro e dello sport.

D: Grazie Marta, una bellissima iniziativa diventata una splendida realtà “Sport Innovation Hub” per i giovani, con i giovani e le imprese come ben presentata nel sito

https://www.sportinnovationhub.it.

 

NOEMI GARIANO