ilTorinese, Autore presso Il Torinese - Pagina 3472 di 4770

ilTorinese

“M’illumino di Meno 2021” Anche Chieri aderisce alla campagna

Da venerdì 26 a domenica 28 marzo

L’amministrazione chierese, guidata dal sindaco Alessandro Sicchiero, viaggia a pieni giri sul tema ambientale. Tema che da Palazzo Civico è stato posto in primo piano e fra le priorità dei suoi interventi sul territorio a favore della cittadinanza. A confermarlo, ancora una volta, la sua convinta adesione anche quest’anno a “M’illumino di Meno”, la campagna di sensibilizzazione radiofonica sul “Risparmio Energetico” promossa dalla trasmissione “RAI RADIO 2 Caterpillar”.


Così, nelle serate di venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 marzo saranno spenti i fari che illuminano il campanile della Chiesa di San Giorgio, la facciata romanico-gotica della Collegiata di Santa Maria della Scala (Duomo) e quella della Chiesa di San Domenico.
“Ancora una volta – commenta l’assessore all’Ambiente e all’Energia Massimo Ceppi – aderiamo senza riserve a questa iniziativa nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di ridurre l’inquinamento luminoso e per promuovere uno stile di vita più sostenibile incentrato sul risparmio energetico”. “Aderire a ‘M’illumino di Meno’ – prosegue Ceppi – è anche un modo per ribadire e confermare l’impegno dell’amministrazione a promuovere ogni iniziativa che possa informare e rendere i cittadini protagonisti di buone pratiche volte a salvaguardare l’ambiente. Tra queste il risparmio energetico è sicuramente fondamentale ed è alla portata di tutti, anche se l’emergenza climatica richiama, senza dubbio, ad azioni ancora più decise e sostanziali”. Affermazioni che vogliono a chiare lettere sottolineare l’importanza, per l’amministrazione cittadina, del tema ambientale in senso lato ed energetico e climatico nello specifico, come vuole altresì dimostrare l’avvio, proprio in questi giorni della campagna di comunicazione “Come fai a non vederlo?”, tesa a lanciare “l’allarme sul collasso ambientale che rischia di colpire in nostro Pianeta”. “Peraltro – conclude l’assessore – stiamo anche lavorando per una riduzione della potenza impiegata negli impianti di illuminazione pubblica, sempre nel rispetto dei limiti normativi e della necessità di garantire la sicurezza dei cittadini. Ma senza sprechi”.

g. m.

“Venaria in corto” seconda edizione

21.0 GIOVANI E TECNOLOGIA. IL MONDO DEL DIGITALE È IL TEMA DELLA SECONDA EDIZIONE DI “VENARIA IN CORTO”

Pubblicato il bando per la partecipazione al concorso di cortometraggi

“Venaria in corto” lancia la sua seconda edizione, dal titolo “Giovani 21.0”. Quest’anno, il concorso di cortometraggi, promosso dalla Città di Venaria Reale in collaborazione con la Factory della Creatività, è infatti dedicato al rapporto fra giovani e tecnologia nella dimensione del web e della comunicazione. La partecipazione è rivolta agli under 35, sia italiani sia stranieri.

Dopo la prima edizione vinta dal regista Marco Mingolla con “Dalia”, a cui hanno partecipato 29 cortometraggi provenienti da tutta Italia, l’obiettivo della rassegna 2021 è di dare ai partecipanti la possibilità di confrontarsi con il tema del digitale, nelle sue molteplici forme, raccontando come le giovani generazioni vi si relazionano.

Dichiara il sindaco di Venaria Reale, Fabio Giulivi: «Gli elaborati dovranno avere come tema il rapporto tra i giovani e il digitale, tema molto attuale, soprattutto nell’anno della pandemia che ha sconvolto il mondo nella modalità dello svolgimento delle lezioni attraverso la DAD, ma anche nella modalità di svolgimento del lavoro attraverso lo smart working. È cambiato il rapporto dei giovani per quanto riguarda la socializzazione: i nuovi mezzi di comunicazione oggi possono unire, ma sappiamo anche che possono dividere. Quindi il rapporto fra giovani e digitale diventa un tema all’attenzione anche dalle cronache, con tutto quello che riguarda il cyber-bullismo e gli altri problemi che abbiamo visto in questo periodo».

L’assessore alle Politiche giovanili, Paola Marchese ha inoltre sottolineato il ruolo di centralità che la Città di Venaria Reale dà ai giovani attraverso questa iniziativa: «Gli strumenti tecnologici hanno modificato sostanzialmente la quotidianità di tutti noi, per questo vogliamo sapere cosa pensano e qual è il punto di vista dei giovani di questo processo di cambiamento. A loro chiediamo di partecipare a questo concorso perché per noi è importante che i giovani del nostro territorio, ma non solo, si possano confrontare con queste iniziative».

Importante novità di quest’anno in tema di partecipazione giovanile, è la scelta di aprire il concorso anche alle scuole. Gli studenti appassionati di cinematografia sono infatti chiamati a confrontarsi con la telecamera attraverso il supporto di un docente di riferimento che ne coordinerà le attività di regia.

A seconda dell’età dei candidati a “Venaria in corto”, si potrà concorrere per la sezione riservata agli studenti delle scuole superiori di secondo grado in qualità di gruppo classe o inter-classe, oppure per la sezione riservata ai giovani registi fra i 18 e i 35 anni che potranno partecipare anche nella forma di gruppo come regia collettiva. Chi adotterà la Città di Venaria Reale come ambientazione del cortometraggio, inoltre, avrà la possibilità di concorrere anche per il premio “Menzione Città di Venaria Reale”.

I premi saranno così suddivisi:

•    Miglior cortometraggio – buono acquisto di € 750 e targa celebrativa;
•    Menzione scuole – buono acquisto di € 250 e targa celebrativa (premio riservato alle scuole superiori di secondo grado);
•    Menzione Città di Venaria Reale – buono acquisto di € 250 e targa celebrativa.

Il concorso è aperto a cortometraggi della durata massima di 20 minuti, in lingua italiana o straniera con sottotitoli in italiano. I lavori presentati devono essere stati realizzati da non più di tre anni e non aver ricevuto premi o menzioni in altri concorsi. Il termine ultimo per poter inviare i propri lavori è previsto il 31 maggio 2021, l’iscrizione è gratuita.

Il bando è pubblicato sul sito www.comune.venariareale.to.it
Per maggiori informazioni è possibile scrivere a venariaincorto@comune.venariareale.to.it
La prima edizione è visibile su  www.venaria.tv . Altre informazioni sulle pagine Facebook Città di Venaria Reale e Factory Venaria Reale.

Da Torino parte il primo abbonamento di scarpe per bimbi

Shone è il primo brand a lanciare in Italia la formula dell’abbonamento per calzature da bambini. Acquistando la vip card al costo di 29,90 euro si entra a far parte della community Shone con la possibilità di scegliere per un anno intero tutti i modelli a catalogo al prezzo speciale di 9.90 Euro, con una percentuale di sconto che arriva fino al 75% per ogni acquisto.

 

Shone, il brand torinese di calzature per bambini distribuito esclusivamente sul mercato digitale, lancia la formula di abbonamento SHONE KIDS VIP CLUB, una vera e propria novità per il mercato italiano.

I bambini crescono in fretta e il turn over nella scarpiera è inarrestabile ma ciò non deve necessariamente significare la rinuncia a calzature di qualità, comode e adatte al loro corretto sviluppo.

Sin dalla sua nascita Shone ha puntato sull’alta qualità delle proprie scarpe: tutti i modelli hanno una calzata comoda, sono facili da indossare grazie ai lacci elastici, alle zip e alle chiusure velcro, sono dotati di speciali solette memory foam che prendono la forma del piede e di suole sportive, leggere e robuste. Praticamente indistruttibili, fashion e super convenienti.

La Shone Kids Vip Card è acquistabile a € 29,90 direttamente dal sito www.shonekids.com e, una volta attivata, permette di acquistare tutta la collezione a 9,90€ per 12 mesi.

E se i bambini cambiano numero nel corso dell’anno, nessun problema. Sul sito è presente una spiegazione di come scoprire la taglia esatta a partire da un pdf, da scaricare gratuitamente, sul quale sono presenti la forma del piedino e la micrometrica. Uno strumento utile per i genitori, un gioco divertente per i più piccoli.

Carlo Tafuri, CEO e Founder di IDT S.p.A., società torinese di distribuzione del brand Shone spiega:

Il mercato delle calzature per bambini e ragazzi vale in Italia circa 100 Milioni di Euro. Shone ha debuttato on line nel 2020 e, ad un anno dal lancio, possiamo già contare oltre 5.ooo clienti attivi. Dal 24 al 39, vestiamo migliaia di bambini. Il modello dell’abbonamento che lanciamo in questi giorni in Italia è quello già largamente utilizzato dai colossi del beauty, oltre che da Amazon. Vogliamo costruire la fedeltà della nostra community e al tempo stesso aiutare le famiglie. La crisi le ha penalizzate riducendone il potere d’acquisto; la nostra formula punta a rendere democratica la qualità.

Nel 2020 abbiamo trasformato la distribuzione del brand, digitalizzandola, abbattendo la filiera distributiva per offrire prodotti di qualità al prezzo più basso. Oggi, dopo aver recepito le esigenze delle famiglie, facciamo un ulteriore passo avanti per avvicinarci a loro. La customer satisfaction è alla base del nostro modello di business.” 

www.shonekids.com

Un nuovo logo per il Politecnico di Torino

È il primo passo di un grande progetto di revisione dell’immagine dell’Ateneo e della sua presenza online, per rappresentare un’Università che guarda al futuro e ai bisogni della società rimanendo ben connessa con le sue radici

 “Il Politecnico di Torino ha un’identità forte, con radici ben salde nella storia accademica, economica e sociale del nostro territorio e del nostro Paese. Tuttavia tutte le identità evolvono e noi non facciamo eccezione, tanto più in un periodo di grandi cambiamenti come quello che stiamo vivendo e con un Politecnico che da tre anni si è aperto a dimensioni in parte nuove nel modo di intendere le sue missioni istituzionali e il suo rapporto con la società. Abbiamo così sentito l’esigenza di avviare un grande progetto non solo di revisione dell’immagine dell’Ateneo, ma anche della sua ampia e articolata presenza online, oggi più importante che mai. Il primo risultato di questo progetto che – con grande piacere – condividiamo col pubblico è la presentazione del nuovo   logo dell’Ateneo. Per la nostra comunità accademica, intesa in senso lato, quindi per esempio anche tutti i nostri laureati e laureate in giro per l’Italia e per il mondo, il logo è una componente importante della nostra identità collettiva, un’immagine che in maniera compatta rappresenta le nostre radici, i nostri valori, le nostre missioni.  Crediamo che questo nuovo logo rappresenti molto bene tutto questo, ma – rispetto al precedente – con una sensibilità molto più contemporanea, molto più aperta al futuro”. Il professor Juan Carlos De Martin, Vice Rettore per la Cultura e la Comunicazione, spiega così le ragioni che hanno portato il Politecnico di Torino a intraprendere un percorso di revisione della sua immagine, che parte dal logo, ma riguarderà il complesso delle modalità con cui l’Ateneo si presenta ai propri interlocutori e che riguarderà anche tutta la presenza online dell’Ateneo, con un nuovo sito che verrà presentato nei prossimi mesi. Per questo progetto, l’Ateneo si è affidato al lavoro di due società esperte di comunicazione e digitale: la digital agency milanese Wellnet e l’agenzia di comunicazione torinese Sixeleven.

Un nuovo logo, quindi, che mira a valorizzare la tradizione, valore fondante dell’Ateneo, recuperando gli elementi più importanti del sigillo storico, rivisti però in chiave più moderna, con un tratto più chiaro e leggibile e adatto agli attuali utilizzi di comunicazione.

Il logo è il primo risultato di un percorso che ha visto un’articolata fase di analisi preliminare, i cui risultati sono diventati il riferimento per un più complessivo intervento sulla “brand identity”. Attraverso quasi 5.000 questionari, la comunità del Politecnico è stata interpellata per capire quali valori avrebbe dovuto rappresentare: docenti, studenti, alumni, aziende, ricercatori hanno avuto l’opportunità di esprimere la loro opinione. Decine di interviste one to one con le figure cardine dell’Ateneo, 9 focus group, l’analisi di circa 400 recensioni raccolte online hanno completato una raccolta ampia di dati e suggestioni utili a impostare il lavoro.

Si è deciso di operare un “restyle”, per confermare quel patrimonio di conoscenze e tradizione che il precedente “sigillo” di stile pittorico rappresentava. Allo stesso tempo, nella creazione di un vero e proprio “logo”, le scelte compiute a livello estetico e di linguaggio grafico hanno voluto raccontare la direzione del Politecnico di oggi e di domani: un’istituzione rivolta al futuro, all’innovazione, all’apertura verso nuove prospettivealla costruzione di un nuovo umanesimo tecnico-scientifico.

Alcune scelte sono state all’insegna della razionalizzazione: su tutte, il mantenimento di una sola scritta “Politecnico di Torino”, come logotipo, e di un’unica data, il 1859, l’inizio della storia dell’Ateneo. Altre decisioni hanno guidato la ricerca di razionalizzazione e sintesi del logo stesso, con l’eliminazione di alcuni elementi giudicati non così centrali.

Le scelte più rilevanti sono state compiute nella valorizzazione dei tasselli fondamentali. Il Castello del Valentino, sede fin dalle origini della Scuola di Applicazione degli Ingegneri, ha ora una maggiore centralità ed è stata completamente ridisegnata. La testa di Minerva Galeata, dea della saggezza, dell’ingegno e delle arti utili, riacquista rispetto alla versione precedente anche l’elemento della lancia. Il ramo di alloro baccato e di quercia, elementi tradizionali dell’araldica, simbolo rispettivamente di gloria e forza morale e del titolo di laurea conferito agli studenti dell’Ateneo, chiudono in un cerchio perfetto gli altri elementi, in sostituzione del precedente doppio cerchio.

Anche il colore ha subito un restyle: è rimasto il blu, ma in una tonalità differente, che sostenesse l’idea di contemporaneità nella continuità. Il blu di Prussia rende il logo più attuale; noto anche come Blu degli ingegneri, era usato in una speciale miscela per verificare la regolarità di una superficie. Il colore secondario è l’arancione, complementare del blu.

Il lettering della scritta “Politecnico di Torino” ha smussato alcune rigidità precedenti, mettendosi maggiormente in dialogo con il logo, come ad esempio nella scelta del cerchio perfetto che simboleggia unità e inclusione, presente nella figura geometrica – che idealmente racchiude gli elementi grafici – e anche nelle “o” e nei puntini delle “i” del logotipo. I font hanno un aspetto più tecnico ma anche di apertura, di proposizione verso il futuro, grazie ai tagli di alcune lettere che puntano verso l’alto e in avanti, a simboleggiare la direzione intrapresa dal Politecnico.

“Si è trattato di mettere maggiormente in evidenza elementi fondanti e tuttora centrali per il Politecnico di Torino – racconta Gabriele Pinzin, Direttore creativo dell’agenzia Sixeleven che si è occupata del restyle – dandogli un maggiore respiro, valorizzandoli e trasmettendo un senso complessivo di progresso, di avanzamento, di potenzialità future”.

“Viviamo una stagione in cui alle Università si chiede di rispondere a sfide nuove, che ci vengono poste dalla società, dai nostri studenti, dall’economia”, conclude il Rettore Guido Saracco: “Anche il nostro Ateneo si sta trasformando e l’avvio del processo di rinnovamento della nostra immagine è stato un’occasione per la nostra comunità politecnica di interrogarsi su questi cambiamenti e sulla direzione che vogliamo intraprendere: ringrazio tutti i colleghi, gli studenti e tutti gli altri  nostri interlocutori   che hanno portato il loro contributo in termini di idee e di suggerimenti. Con questo progetto di ridefinizione della nostra immagine e della sempre più importante presenza online dell’Ateneo vogliamo comunicare a tutti la direzione in cui si sta muovendo il Politecnico. Sono certo che tutta la nostra grande comunità si riconoscerà in questo nuovo logo, e sarà orgogliosa di portarlo nel mondo come simbolo della nostra capacità di rinnovarci, al passo coi tempi ma rimanendo sempre ben connessi con le nostre radici”.

Il video di presentazione del nuovo logo

Migranti, Brescia (M5S): “600 mila euro in arrivo a Bardonecchia”

“Grazie a un mio emendamento alla legge di bilancio, sono stati stanziati 5 milioni di euro per i comuni più coinvolti dalla gestione dei flussi migratori.

Con l’intesa della Conferenza Stato-Città, dopo il gran lavoro del Viminale, registriamo il primo via libera al riparto tra 48 comuni. Bardonecchia riceverà circa 600mila euro.” lo annuncia Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera e deputato del MoVimento 5 Stelle, che ha scritto una lettera al sindaco di Bardonecchia, Francesco Avato.

Nella lettera Brescia ha scritto ad Avato: “Con questo stanziamento intendiamo riconoscere l’impegno e gli sforzi fatti dai comuni come il suo. Valuteremo insieme questa misura e decideremo se renderla un contributo strutturale a fronte di un fenomeno altrettanto strutturale come l’immigrazione.”

In uno scambio di mail molto cordiale, il presidente Brescia ha assicurato al sindaco che non appena possibile visiterà Bardonecchia.

Bardonecchia è tra i 12 comuni di frontiera terrestre destinatari in totale di 2,3 milioni di euro.

Aggredisce la sua ex in auto

Arrestato stalker dagli agenti della Squadra Volante

Un cinquantanovenne italiano è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante, mercoledì, a seguito della chiamata di una donna che riferiva di essere stata picchiata per strada nel quartiere Santa Rita dall’ex compagno.

Agli agenti intervenuti, la donna racconta di aver trascorso il pomeriggio con il suo ex compagno con il quale, pur avendo interrotto da tempo la relazione sentimentale, ha una frequentazione occasionale. Nello specifico, mercoledì pomeriggio, l’uomo in sua compagnia litiga per strada con una persona; una volta in auto, le ire dell’uomo si rivolgono verso la sua ex che sta cercando di calmarlo. L’aggressione, dapprima verbale, si trasforma in fisica: nella circostanza, infatti, il cinquantanovenne colpisce la vittima schiaffeggiandola e tirandola per i capelli. La donna riesce ad attirare l’attenzione di alcuni passanti che riescono a tirarla fuori dall’auto, mentre il reo si allontana con l’auto dal luogo dei fatti. Agli agenti, la vittima racconta anche che tali comportamenti violenti non erano una novità spesso dovuti all’abuso dell’alcol.

Mentre gli agenti della Squadra Volante stanno raccogliendo il racconto della donna, a quest’ultima arriva una chiamata da parte del suo ex che le indica di incontrarsi nei pressi di una fermata GTT di corso Agnelli. La donna acconsente ma ad attendere l’uomo ci sono, però, gli agenti della Squadra Volante che fermano l’aggressore.

L’uomo si presenta agli agenti in stato di ebrezza, le successive verifiche del tasso alcolemico riporteranno valori pari a 1,49. Dai controlli esperiti, emerge che il cinquantanovenne è alla guida dell’auto, pur avendo la patente sospesa.

Alla luce dei fatti, lo stalker viene arrestato per atti persecutori e sanzionato amministrativamente per la guida con patente sospesa e per il possesso di sostanza stupefacente che il soggetto aveva con sé.

Covid, il bollettino di venerdì 26 marzo: nuovi positivi sempre oltre quota 2000

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.117nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 327dopo test antigenico), pari al 6,6% dei 32.115tamponi eseguiti, di cui 18.135 antigenici. Dei 2.117nuovi casi, gli asintomatici sono 693(32,7%).

I casi sono così ripartiti: 233 screening, 1.212 contatti di caso, 672 con indagine in corso; per ambito: 34 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 138 scolastico, 1.945 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 303.466così suddivisi su base provinciale: 24.704 Alessandria, 14.592 Asti, 9.524 Biella, 42.601 Cuneo, 23.563 Novara, 162.108 Torino, 11.540 Vercelli, 11.185 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.347 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.302 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 358(+1rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.759(+82 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 31.018

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.623.157(+32.115rispetto a ieri), di cui 1.326.266risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.131

Sono 38 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatisioggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.131deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.462 Alessandria, 628 Asti, 394 Biella, 1.214 Cuneo, 834 Novara, 4.719 Torino, 455 Vercelli, 337 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 88 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

258.200 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 258.200(+ 2.236rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 21.789 Alessandria, 12.780 Asti,8.479Biella, 35.144 Cuneo, 20.067 Novara, 137.135 Torino, 9.695 Vercelli, 9.934 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.207 extraregione e 1.970 in fase di definizione.

Luna park e circhi: lo spettacolo viaggiante manifesta per riaprire

Milano, Roma, Napoli, Torino, Venezia, Bologna, Firenze, Perugia, Potenza, Bari e Cagliari: gli operatori del settore manifestano in tutta Italia per richiedere la riapertura del settore

Un anno di chiusura quasi totale, centinaia di luna park e circhi annullati in tutta Italia, oltrecinquemila famiglie senza lavoro e reddito dal primo lockdown. È tragico il bilancio degli ultimi dodici mesi per gli esercenti dello spettacolo viaggiante e circense che, nella mattinata di oggi venerdì 26 marzo (ore 10.30), scendono uniti in piazza in tutta Italia con la manifestazione “Lo spettacolo viaggiante italiano scende nelle piazze”, per accendere un faro sulla situazione drammatica del settore a causa della pandemia da Covid-19 e richiedere la ripartenza, in sicurezza, della stagione 2021. La richiesta è già stata presentata al ministro Dario Franceschini e alla Conferenza delle Regioni.

«Luna park e circhi sono chiusi da un anno – tuona Ferdinando Uga, esercente e presidente dell’Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti, che ha organizzato l’evento – ed è una disgrazia per le migliaia di piccole imprese la cui vita è fondata su questo lavoro. Le nostre attività sono all’aperto e abbiamo dimostrato di poterla gestire in piena sicurezza: abbiamo necessità di riaprire per dare respiro alle imprese. Le riserve economiche sono finite, gli aiuti stanziati dalle istituzioni sono stati insufficienti, dobbiamo tornare a far sorridere e a portare spensieratezza al nostro pubblico, ai giovani, alle famiglie e ai più piccoli. Chiediamo al Governo una data per la riapertura e un sostegno per la ripartenza, mentre ai Sindaci che lo scorso anno non hanno fatto svolgere i luna park anche quando si poteva, più attenzione al settore e collaborazione, per tornare ad offrire ai cittadini un divertimento popolare in piena sicurezza».

Gli esercenti dello spettacolo viaggiante e del circo manifestano quindi la mattina di venerdì 26 marzo a Milano (piazza Duomo), Torino (piazza Castello), Venezia(piazza Mercato, Marghera), Ferrara (piazza Trento e Trieste), Firenze (piazza Santa Croce), Perugia (piazza Italia), Roma (piazza del Popolo), Napoli (piazza del Plebiscito), Potenza (piazza Mario Pagano), Bari (Palazzo dell’Economia, ad. Piazza della Libertà) e Cagliari (piazza Giuseppe Garibaldi). «La quasi totalità dei nostri esercenti ha concluso il 2020 con neanche 50 giornate di attività – conclude Uga – e, se non vengono presi provvedimenti, il 2021 rischia di essere ancor più catastrofico e drammatico. Circhi e luna park sono un’attività di cultura e spettacolo popolare che si svolge all’aperto e in piena sicurezza, nel rispetto delle linee guida nazionali e degli specifici protocolli approvati dall’autorità sanitaria».

Queste le piazze che hanno ospitato  l’evento nella mattinata del giorno 26 marzo:
Milano – Piazza Duomo
Torino – Piazza Castello
Venezia (Marghera) – Piazza del Mercato
Ferrara – Piazza Trento e Trieste
Firenze – Piazza Santa Croce
Perugia – Piazza Italia
Roma – Piazza del Popolo
Napoli – Piazza del Plebiscito
Potenza – Piazza Mauro Pagano
Bari – Palazzo dell’Economia (ad. Piazza della Libertà)
Cagliari – Piazza Giuseppe Garibaldi

Vaga senza meta nella notte. Anziana ultraottantenne soccorsa dalla polizia

Ieri notte, poco prima dell’una, gli agenti del Commissariato Mirafiori transitando in corso Traiano, all’altezza di via Sette Comuni notano un’anziana donna che cammina in ciabatte senza una meta apparente e in stato confusionale. Sebbene infreddolita, l’anziana però viene trovata in buone condizioni di salute.

A seguito di accertamenti, gli agenti risalgono all’identità della signora, un’ ultraottantenne con fragilità, che si era allontanata dalla propria abitazione nella mattinata e della quale era stata denunciata la scomparsa.

La persona ritrovata è poi affidata alle cure dei suoi familiari.

Lega negazionista? Adduce: “Accusa vergognosa del Pd smentita dai fatti”

Caro direttore, per l’ennesima volta il Partito Democratico di Rivoli prova a far scoppiare una polemica sterile, di bassa politica, basata sul nulla e smentita da una serie di fatti che andrò ad argomentare.

Gli amministratori del PD hanno protocollato un’interrogazione in Consiglio Comunale dove affermano che la Lega faccia propaganda negazionista sul tema Covid-19, basandosi su un volantino anonimo apparso sulla bacheca della Lega in Piazza Martiri. 

Un’accusa forte questa (invito gli amministratori del PD a chiedere scusa alla Lega). Sulla bacheca della Lega, in entrambe le facciate, come potrete vedere nella foto allegata anche dagli stessi amministratori del PD, è presente anche un comunicato dell’Asl To3 che parla proprio del piano vaccini per il Covid. Se fossimo negazionisti non lo avremmo mai attaccato, perché nella vita ci vuole anche coerenza. Non solo. La sottoscritta, come Segretario di questa bellissima realtà politica, ma anche come Amministratore pubblico, ha sempre dato il buon esempio e ha sempre invitato la cittadinanza a rispettare tutte le norme vigenti per il contenimento del contagio da Covid-19. Tra l’altro, ricordo agli amministratori del PD che la bacheca della Lega è stata più volte oggetto di atti vandalici al limite della vigliaccheria: non per ultimo, purtroppo, quello dell’imbrattamento con simboli anarchici. Se la loro tesi fosse vera, allora la Lega sarebbe anche anarchica, visto che quei simboli si trovano su quella bacheca. Ma così non è. Siamo un partito molto rigoroso e preciso sui temi relativi a valori, principi etici e morali.

Capisco che attaccare la Lega sia ormai considerato uno sport nazionale, utilizzato da tempo anche dal PD cittadino, in mancanza di argomenti concreti sui quali incentrare l’opposizione politica.
Attaccateci su argomenti veri, su notizie fondate e verificate, non sul nulla cosmico. Se per il PD è così importante presentare un’interrogazione con oggetto una falsità (in cui siamo al limite della diffamazione, perché dire che la Lega stia facendo a Rivoli una propaganda negazionista è totalmente falso), allora abbiamo un problema grave, direi.
In un momento di grave crisi economica e sociale, in piena emergenza sanitaria, con persone che non sanno come arrivare alla fine del mese, attività lavorative a rischio chiusura, cosa fa il Pd? Presenta interrogazioni di questo calibro. Bene, anzi male, ma ne prendiamo atto. Invitiamo il Segretario del Partito Democratico di Rivoli, nonché collega amministratore a pensare, in un momento così complicato e difficile per tutti, ad occuparsi non di foglietti anonimi, ma di cose serie e concrete per la Città, come presumiamo e speriamo sia in grado di fare.

Il Segretario della Lega di Rivoli Laura Adduce