ilTorinese

La pace e la gentilezza raccontate in radio 

La pace e la gentilezza sono due parole “amiche”, entrambe se messe in pratica contribuiscono ad accrescere il benessere della comunità. Riflettere e confrontarsi su questi termini è un arricchimeno culturale ma anche sociale.

Per questa ragione è importante parlarne con i bambini a scuola ed a casa, affinchè attraverso la formazione di una propria opinione sull’argomento abbiano a disposizione gli strumenti per poter attuare all’occorrenza quanto appreso. A questo proposito ci sono tre realtà associative Piemontesi (Bimbisvegli AT, Cor et Amor TO, Radio Spazio Ivrea TO) che nell’ambito del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza (www.costruiamogentilezza.org) hanno voluto dare voce ai bambini per parlare e riflettere con loro di Pace e Gentilezza, proponendo sull’argomento un’intera puntata della trasmissione radiofonica Spazio Costruiamo Gentilezza, che andrà in onda questo Giovedì 29 Aprile, dalle 19 alle 21 e che potrà essere ascoltata in tutta Italia su www.radiospazioivrea.it .

La partecipazione della comunità scolastica di bimbinisvegli della scuola primaria statate di Serravalle d’Asti

Durante la puntata i bambini della comunità scolastica di Bimbisvegli (www.bimbisvegli.net) della scuola primaria statale di Serravalle d’Asti racconteranno in diretta ed attraverso dei messaggi vocali cosa significa per loro la pace e la gentilezza e come si possono metterle in pratica nella quotidianità. Interverranno anche i loro insegnanti con proposte educative utili, i loro genitori, ex alunni della scuola, alcuni cittadini di Serravalle ed Egidia Beretta che racconterà l’esperienza di pace del figlio Vittorio Arrigoni, un giovane italiano che ha perso la vita in nome dei suoi ideali di pace e di amore. Giampiero Monaca maestro della scuola primaria di Serravalle e cofondatore del progetto educativo bimbisvegli approfondisce:”Vittorio ha orientato molto la nostra scelta, come comunità scolastica, di impegno sociale fino a diventare , insieme a Ipazia e Rosa Parks, don Milani e Peppino impastaato, David Grassi e Yehoshua ben Youssuf un esempio di pace, giustizia e gentilezza.” La speaker  radiofonica Alessandra Militello, ricorda:”Ci sarà la possibilità anche per i bambini e gli adulti che lo desiderano di partecipare da casa alla trasmissione, semplicemente provando a rispondere alla domanda: Come si può fare pace con la gentilezza? Le risposte potranno essere inviate come messaggi scritti, o audio vocali, al n° wa della redazione 3770837707”.

programma Spazio Costruiamo Gentilezza

web www.radiospazioivrea.it

mail spazio@costruiamogentilezza.org

Torino: in giro di notte durante il coprifuoco. Evaso arrestato

Alle 4 del mattino di domenica scorsa, un uomo viene sorpreso a transitare su via Po a bordo di un motociclo. Considerato l’orario, una pattuglia della Squadra Volante inverte la marcia per procedere al suo controllo.

L’uomo, però, non si ferma: svolta in via delle Rosine, poi su via Giolitti, prosegue in via San Massimo, via San Francesco da Paola, oltrepassa Corso Vittorio Emanuele e infine imbocca via San Pio V, ove aumenta l’andatura del mezzo al fine di eludere il controllo di polizia.

La sua corsa termina in via Ormea, ove abbandona il mezzo, tentando la fuga appiedata: i poliziotti però lo raggiungono. Si tratta di un cittadino italiano di 42 anni. Gli accertamenti condotti nell’immediatezza dei fatti fanno emergere come lo stesso sia sottoposto al regime degli arresti domiciliari, con l’autorizzazione ad uscire da casa soltanto dalle 11 alle 12, dal lunedì al sabato. Gli agenti sottopongono il motociclo a perquisizione: all’interno del bauletto, vengono rinvenuti una sacca in tela contenente una smerigliatrice, un palanchino e numerosi attrezzi e chiavi utilizzati solitamente per gli scassi e le effrazioni. L’uomo, che ha numerosi precedenti di polizia specifici, è stato denunciato per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli ed arrestato per evasione, oltre sanzionato amministrativamente per la violazione delle norme anticovid.

 

La giornalista Cuzzocrea alla Settimana culturale del Centro congressi Unione Industriale

Incontri di Primavera 2021

Il secondo appuntamento, mercoledì 28 aprile alle ore 15.00, vedrà protagonista la giornalista di Repubblica, Annalisa Cuzzocrea, che è anche una mamma e come molte altre, in un complicato periodo come quello attuale, si è fermata a riflettere sulla sorte toccata ai bambini di tutta Italia, talvolta dimenticati e scavalcati da una crisi sanitaria ed economica globale. Da queste riflessioni è nato il suo libro, “Che fine hanno fatto i bambini? Cronache di un Paese che non guarda al futuro”, edito da Piemme. Insieme a lei discuterà del tema profondamente delicato, il Professor Paolo Manzoni, Direttore del Dipartimento Materno Infantile ASL Biella. A moderare l’incontro un’altra voce femminile, la giornalista di Repubblica Ottavia Giustetti.

«Che fine hanno fatto i bambini?» chiedevano alcuni striscioni comparsi in diverse città italiane durante il primo lockdown, quando le scuole erano chiuse e i ragazzi erano spariti dal discorso pubblico. Quando il Presidente del Consiglio e il Comitato Scientifico avevano dimenticato di decidere se un bambino, accompagnato, potesse fare almeno un giro intorno al palazzo, capire che il mondo non era scomparso, avere un’idea di quel che stava accadendo davvero. Annalisa Cuzzocrea, inviata di Repubblica, mamma di Carlo e Chiara, ha deciso di indagare sul perché i bambini e i ragazzi non siano stati visti dal Governo alle prese con l’emergenza Covid-19. Perché siano serviti mesi prima di rendersi conto di quanto pesante sarebbe stata la conseguenza della chiusura delle scuole, dell’isolamento nelle case, soprattutto per i più fragili e per chi vive in contesti difficili. Attraverso il dialogo con psicologi, scrittori, economisti, demografi, sociologi, registi, insegnanti, genitori, nel viaggio che la porta fino ai Quartieri spagnoli di Napoli e dentro la sezione nido del carcere di Rebibbia, l’autrice scopre le ragioni di fondo dell’invisibilità di infanzia e adolescenza nel nostro Paese. Dove le esigenze e i diritti dei più piccoli, dei più giovani, vengono sempre dopo. Messe dallo Stato a piè di lista, mentre troppo, quasi tutto, si delega alle famiglie di appartenenza. I bambini sono considerati “bagagli appresso” dei genitori, appendici affidate alle loro cure, non cittadini degli spazi che abitano, quasi mai pensati per chi ha meno di 18 anni. E solo un problema politico o è anche e soprattutto un problema culturale? Perché l’Italia stenta a vedere i suoi figli per quello che sono, e si limita a studiarli attraverso quello che consumano? Se tutto è affidato alla famiglia, cosa si fa dove l’ambiente d’origine non funziona, non aiuta, non permette di “fiorire”? “Che fine hanno fatto i bambini” è un testo necessario per capire cosa ci stiamo perdendo, come stiamo mettendo in pericolo il nostro futuro. E da dove bisogna ripartire.

Rsa, il difensore civico: “troppi anziani legati a letti e carrozzine”

Il Difensore Civico regionale Augusto Fierro, intervenuto questa mattina in Consiglio regionale per la sua relazione annuale ha detto che “Nella maggior parte delle Rsa del Piemonte viene fatto un largo uso di strumenti di contenzione meccanica per tenere gli ospiti legati a carrozzine sedie e letti”.

Il Difensore ha aggiunto che in base a una sua “indagine svolta nel 2019 è evidente la prassi di usare strumenti di contenzione meccanica sui pazienti delle Rsa, fatto che appare in contrasto con la legge”.
Dalle risposte alle lettere inviate dal Difensore civico sarebbe emerso che l’immobilizzazione della carrozzina o alla sedia è stata ammessa dall’88% delle strutture, mentre quella al letto dal 61%. “Tutto questo – sostiene Fierro – è riferito soltanto al campione che ha risposto alla lettera, pari al 68% delle Rsa presenti sul territorio regionale”.

«Il trattamento terapeutico nelle Rsa è un tema molto delicato, che non può e non deve prestarsi a generalizzazioni, né tantomeno a  strumentalizzazioni di nessun tipo. Siamo di fronte a situazioni che vanno attentamente analizzate caso per caso. Quando si ritiene che le terapie abbiano violato diritti fondamentali della persona, occorre rivolgersi alla Magistratura, la quale ha dimostrato di saper intervenire efficacemente, come dimostra l’esito di numerosi procedimenti giudiziari scaturiti da specifiche denunce. L’attenzione ai temi etici e della dignità della persona, è assicurata con indubbia sensibilità dall’assessore al Welfare Chiara Caucino, da sempre attivamente impegnata sul fronte sociale».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, replica al Difensore civico regionale che oggi in aula consiliare ha denunciato presunti illeciti commessi ai danni degli ospiti nelle Rsa.

“Corso Principe Oddone dimenticato”

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Caro Direttore, una nuova tornata elettorale è alle porte e a breve inizierà il classico periodo delle promesse (spesso non mantenute!).

Se “del doman non v’è certezza”, del presente sì! Per questo, insieme a molti vicini, anche per prepararci ad un voto consapevole e a un giudizio sull’operato dell’attuale giunta, percorriamo il nostro amato corso Principe Oddone domandandoci:
– Perché quando muore una delle poche piante del corso la tagliano e non la rimpiazzano, sottraendoci un albero? Un esempio: da 2 anni chiediamo di ripiantare l’albero quasi all’angolo con via Sassari, ma nessuno si attiva, né in Circoscrizione 7 – che sostiene non gli competa – né al Verde Pubblico. E dire che gli alberi sono anche preziosi alleati nella lotta all’inquinamento che attanaglia il capoluogo.
– Restando al verde, l’attuale amministrazione si è spesa per incentivare FS a riqualificare le aree dismesse che costeggiano il corso? Nel tratto tra corso Regina Margherita e Piazza Baldissera un po’ di verde servirebbe a mitigare l’effetto autostrada. In questi anni nulla è stato fatto e la sensazione di degrado ha intriso la zona, a due passi da piazza Statuto.
– Sempre nel tratto tra corso Regina Margherita e Piazza Baldissera mancano dei limitatori di velocità e i veicoli sono liberi di sfrecciare rappresentando un pericolo. Mentre le scrivo si stanno soccorrendo i protagonisti dell’ennesimo incidente.
– E infine lo spaccio. All’angolo con via Ravenna e via Sassari ogni notte (spesso anche di giorno), in violazione a tutte le regole inerenti il distanziamento e il coprifuoco, ci sono i venditori di morte, tranne quando veniamo onorati del passaggio di una volante. E quindi, perché non arrivano le telecamere su questo problema storico?
Lei ha le risposte? Noi no, solo amarezza, tanta.
Lettera firmata

La ripartenza dell’Unione Musicale

La musica dal vivo riparte dopo 6 mesi di pausa forzata causa pandemia. L’unione Musicale con tanto entusiasmo, annuncia la ripresa dei concerti dal vivo. Il cartellone prevede 32 concerti da aprile a luglio. Molti concerti annullati nell’autunno-inverno 2020-2021, sono stati riprogrammati. I concerti si svolgeranno al Conservatorio G. Verdi e al Teatro Vittoria. 

Il concerto inaugurale si svolgerà mercoledì 28 aprile alle 20 al Conservatorio. Massimo Quarta violino e Stefania Redaelli pianoforte eseguiranno musiche di Schubert, Strauss, Ravel e Paganini. Tanti i musicisti prestigiosi che si alterneranno nei palchi del Teatro Vittoria e del Conservatorio. Tra questi il Trio di Parma (5 maggio al Conservatorio con musiche di Beethoven e Kagel), Natalie Clein violoncello e Marianna Shirinyan  pianoforte( 12 maggio Conservatorio con musiche di Britten , Beethoven e Sostakovic),  Mario Brunello violoncello e violoncello piccolo ( 9 e 16 giugno al Conservatorio con le suite, sonate e partite di Bach), Pietro De Maria pianoforte ( 19 maggio e 7 luglio al Conservatorio con le sonate per pianoforte di Beethoven), Andrea Lucchesini pianoforte ( concerto di chiusura al Conservatorio del 28 luglio con musiche di Schubert e Schumann) e tanti altri. Per tutti i concerti si seguiranno i protocolli di sicurezza anti Covid 19. Tutti i posti saranno numerati con le sale a capienza ridotta. Durante i concerti sarà obbligatorio indossare la mascherina.

Pier Luigi Fuggetta

Il bollettino Covid di martedì 27 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 667 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 111 dopo test antigenico), pari al 3,8% di 17.736 tamponi eseguiti, di cui 12.664 antigenici. Dei 557 nuovi casi, gli asintomatici sono 284 (42,6%).

I casi sono così ripartiti: 126 screening, 405 contatti di caso, 136 con indagine in corso; per ambito: 13 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 82 scolastico, 572 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 346.114 così suddivisi su base provinciale: 27.922 Alessandria, 16.646 Asti, 10.605 Biella, 49.669 Cuneo, 26.672 Novara, 185.561 Torino, 12.869 Vercelli, 12.242 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.443 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2485 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 24(rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.308 (-96 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 14.216

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.307.873 (+17.736 rispetto a ieri), di cui 1.480.753 risultati negativi.


I DECESSI DIVENTANO 11.185

Sono 2i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.185 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.528 Alessandria, 690 Asti, 418 Biella, 1.362 Cuneo, 921 Novara, 5.323 Torino, 493 Vercelli, 359 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.


318.165 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 318.165 (+965 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 25.372 Alessandria, 15.386 Asti, 9.680 Biella, 45.428 Cuneo, 24.648 Novara, 170.656 Torino, 11.869 Vercelli, 11.504 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.343 extraregione e 2.279 in fase di definizione.

Ragazzo in mutande sul treno posta video sui social

Un ragazzo di 20 anni, residente nel torinese, è stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico e per aver diffuso il relativo video.

Il giovane, italiano,  è salito a bordo di un treno regionale diretto a Milano e all’altezza della galleria successiva alla stazione di Porta Susa si è spogliato, rimanendo solo con in boxer, e ha iniziato ad urlare e ad importunare i passeggeri chiedendo loro i biglietti. Il tutto è stato filmato e pubblicato, in diretta, su un noto social network.

La Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polfer ha immediatamente riconosciuto dal filmato il giovane, già noto in quanto autore in passato di condotte illecite, e lo ha rintracciato e denunciato per atti osceni in luogo pubblico.

La Palazzina di Caccia lancia in streaming una visita virtuale unica

La Palazzina di Caccia di Stupinigi ha chiuso le sue porte fisiche per l’emergenza sanitaria, ma ha aperto le porte digitali per interagire con il pubblico. Tra dirette facebook, racconti social di straordinari arredi, laboratori online per famiglie, approfondimenti #aportechiuse sui singoli ambienti, sono state superate le 100mila visualizzazioni, con una crescita costante, nell’ultimo anno, del numero di followers su Facebook e Instagram.

Da lunedì 26 aprile la Palazzina di Caccia di Stupinigi ha aperto di nuovo i cancelli al pubblico, contingentando gli ingressi e applicando tutte le regole in vigore per una visita in sicurezza, rafforzando allo stesso tempo l’esperienza online con l’avvio di una nuova e innovativa piattaforma streaming personalizzata. Il nuovo servizio non utilizza le più comuni piattaforme e non si limita a virtual tour attraverso immagini statiche o con la ormai diffusa tecnologia Google Street View, ma per la prima volta in campo museale offre una vera e propria visita virtuale totale, narrata da Serena Fumero, referente per la Didattica, sala dopo sala, alla scoperta di opere, arredi e curiosità, per una durata complessiva di 45 minuti.

La fruizione online e on-site «non vuole essere un’offerta alternativa – spiega Marta Fusi, direttrice della Palazzina di Caccia di Stupinigi – ma complementare. Noi non abbiamo mai chiuso, in realtà, perché siamo sempre stati presenti online e vogliamo continuare a farlo offrendo questo nuovo servizio. La visita virtuale è pensata per chi preferisce rimanere a casa, per chi è distante fisicamente, ma anche e soprattutto per chi vuole conoscere la Palazzina prima della visita reale».

Oltre alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, si potrà visitare virtualmente anche la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, uno dei più celebri esempi del gotico internazionale, ed è in fase di preparazione anche la visita guidata dell’Abbazia di Santa Maria di Staffarda, uno dei più grandi monumenti medioevali del Piemonte. Sono state inoltre attivate modalità di visite online anche per le scuole.

Tutte le attività Facebook online di approfondimento saranno mantenute: “I Venerdì di Stupinigi”, ciclo di approfondimenti dentro e fuori il museo in programma tutti i venerdì all’ora del tè; “I racconti del Centro a Stupinigi” con protagonisti gli arredi del percorso museale, in collaborazione con il Centro di Conservazione Restauro La Venaria Reale; “Famiglie al Museo!”, l’appuntamento del sabato pomeriggio con le famiglie per una visita virtuale e un laboratorio; “#aportechiuse”, la rubrica del martedì di approfondimento su un ambiente della Palazzina.

Tra i primi appuntamenti in programma online, venerdì 30 aprile alle 18, il concerto dell’Orchestra Barocca dell’Accademia di Sant’Uberto dal titolo “Cerimoniale e Divertissement” che celebra la musica barocca e l’arte dei suonatori del corno da caccia (patrimonio Unesco). Si tratta della prima esecuzione integrale al mondo, dopo quella del 1971 di Paillard, e soprattutto della prima esecuzione assoluta con strumenti originali barocchi. Il concerto sarà trasmesso sulle pagine Facebook della Palazzina di Caccia di Stupinigi, Corni da caccia della Reggia Venaria – Accademia di Sant’Uberto, Regione Piemonte, VisitPiemonte, Reggia di Venaria.

 

Info

www.ordinemauriziano.it

Orario di apertura: dal lunedì al venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato e domenica 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18). Dal 3 maggio consueto orario con apertura dal martedì alla domenica.

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Il prezzo del biglietto per la visita virtuale è di 5 euro.

www.vivaticket.com/it/biglietto/biglietto-virtuale-stupinigi/155057

www.vivavticket.com/it/biglietto/biglietto-virtuale-ranverso/155118

Valle (Pd): “Villaggio olimpico di Bardonecchia, contenzioso allarmante”

“Nella seduta del Consiglio regionale di oggi è stata discussa la mia interrogazione finalizzata a fare chiarezza sul Villaggio Olimpico di Bardonecchia, struttura regionale gestita da una cooperativa, che, nell’anno del Covid, ha dovuto pagare 1 milione di euro di affitto a fronte di entrate praticamente inesistenti, situazione che rischia di far chiudere la struttura e lasciare a casa i circa 100 dipendenti” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.

“In un’articolata risposta letta in Aula dall’Assessore Marrone – prosegue Daniele Valle – è stato precisato che “l’immobile non va in crisi e non può chiudere in quanto la Doc s.c.s. è un sub-concessionario e in assenza di questo la gestione resterebbe a carico di Parcolimpico” e che fin dal 2020 è in corso un contenzioso tra Parcolimpico e la cooperativa Doc s.c.s., considerato dalla giurisprudenza un rapporto tra due imprenditori che sono stati soggetti alle evenienze negative derivate dalla pandemia. Parcolimpico sta cercando di arrivare a una mediazione attraverso la proposta di uno scontro prima del 25% e poi del 30% del canone degli anni 2020 e 2021 con recupero sugli anni 2026- 2029. Sempre dalla risposta emerge che, nonostante l’esito del contenzioso non sia scontato, la Fondazione 20 Marzo 2006 sta monitorando la vicenda e auspica un esito positivo”.

“Nella risposta – commenta Valle – ho trovato molti dati e molte informazioni. Tuttavia, avrei voluto conoscere la posizione della Giunta regionale sul destino dei 100 dipendenti, qualora non si arrivasse a un accordo e una maggiore attenzione al futuro del Villaggio Olimpico che rischia di essere vittima sia della stagione invernale completamente saltata, sia di una grande confusione nella futura gestione. Non posso condividere l’opinione per cui la continuità dell’attività della struttura sarebbe in ogni caso salvaguardata, c’è invece il rischio a mio avviso che la struttura resti chiusa con grave danno per tutto il sistema Bardonecchia. Si pensi che solo il villaggio olimpico cuba la metà dei posti letto alberghieri di Bardonecchia. Inoltre si aggiunga che la Regione, proprietaria dell’immobile, potrebbe sostenere diversi interventi di manutenzione straordinaria, da tempo necessari, che potrebbero contribuire a un positivo esito della vicenda”.