ilTorinese

Tenta di rapinare un giovane introducendosi a bordo della sua auto

Venticinquenne nigeriano arrestato dagli agenti 

Lo scorso lunedì, attorno alle 4 del mattino, un ventunenne parcheggia la propria auto, rincasando, in via Monte Rosa angolo Porpora; mentre si accinge a scendere, nota un cittadino straniero a bordo di una bicicletta che, dopo averlo incrociato, torna indietro verso di lui con fare minaccioso. Intuite le cattive intenzioni, il giovane cerca di rimettere in moto il mezzo, ma l’uomo è più veloce: lo raggiunge, apre la portiera e si introduce a bordo. Gli chiede del denaro, minacciandolo di accoltellarlo. Il giovane reagisce prima che l’aggressore impugni l’arma e, approfittando del fatto che lo sportello dell’auto fosse rimasto aperto, spinge fuori l’intruso con tutta la forza che ha. L’uomo cade all’indietro e rimane incastrato con le gambe nell’abitacolo. La vittima però riesce a chiudersi dentro e mentre l’aggressore corre via, ne segue la direzione di fuga, avvertendo contestualmente il 112 NUE.

Mentre sono in atto le ricerche dell’uomo, giunge una seconda segnalazione: questa volta è una donna che nei pressi del Parco Sempione, è stata avvicinata dal medesimo uomo a bordo di una bicicletta; sceso dal mezzo, l’uomo le si avvicina, armato di un oggetto affilato in metallo, e le urla qualcosa contro. La vittima fugge a velocità fin quando non incontra una pattuglia della Polizia di Stato già in zona. Il responsabile delle due tentate rapine viene rintracciato poco distante: si tratta di un cittadino nigeriano di 25 anni; con sé ha un arnese da lavoro con un’ascia ed un martello incorporati. Verrà arrestato per le due tentate rapine.

La Lega in visita alla Casa Circondariale di Ivrea

Presenti gli esponenti della Lega eporediese Alessandro Giglio Vigna e Andrea Cane.

“Ringrazio il Garante Mellano, l’Ispettore Carabotta con i Sovrintendenti Capo Stella e Manoti e tutti coloro i quali hanno reso possibile questa visita – commenta il consigliere regionale Andrea Cane, vicepresidente della Commissione sanità del Piemonte – abbiamo visto un carcere che non ha conosciuto il Covid nei reparti detentivi, un caso quasi unico nella nostra penisola. Nell’infermeria si è lamentata la carenza di medici, di cui mi farò portavoce personalmente nelle prossime sedute di Commissione e direttamente all’Assessorato alla Sanità, situazione naturalmente legata al momento pandemico e che verrà ripristinata grazie ad un agognato ritorno verso la normalità di tutto il personale sanitario disponibile sul territorio”.

“Uno dei problemi della Polizia Penitenziaria a Ivrea – ha aggiunto Alessandro Giglio Vigna parlamentare del collegio eporediese, che ha contribuito a superare il problema delle comunicazioni all’interno delle celle – come in tutta Italia, è la carenza di agenti che ha come risvolto maggior lavoro e meno riposo per gli operatori, inoltre il sovraffollamento aumenta il rapporto fra numero agenti e numero detenuti. Siamo felici che dopo la mia Interrogazione e sollecitazioni al Ministero siano arrivati i dispositivi jammer che rendono inutilizzabili i cellulari”.

“In un paese normale i partiti – ha concluso l’onorevole Giglio Vigna – non si dividono fra chi sta con la polizia e chi sta con i detenuti. In Italia tutta la sinistra sta con i detenuti, come il mainstream; vuoi per buonismo, vuoi per indotto di voti, vuoi perché va di moda. La Lega quindi si schiera con gli altri, con chi ha deciso di servire lo stato, con la Polizia Penitenziaria. Al Carcere di Ivrea abbiamo trovato donne e uomini orgogliosi della loro divisa a cui va il nostro ringraziamento, a nostra volta siamo orgogliosi di portare la loro voce nelle sedi istituzionali “.

Lo Stato non è Babbo Natale, dà (dice di dare ) con una mano, ma prende con l’altra…

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Di Carlo Manacorda*

C’è una serie di tasse chiamate “accise” che sempre tasse sono ma appesantite dalle beffe ai danni dei cittadini. Si pagano magari senza saperlo e rendono allo Stato, complessivamente, una cinquantina di miliardi di euro all’anno. Le pagano tutti: disoccupati, cassa integrati o nullatenenti, gli stessi soggetti cui si sono promessi i bonus e i ristori. Da anni se ne chiede almeno una riduzione ma le promesse della politica sono sempre cadute nel nulla. Così, ad esempio, fra le 18 accise che paghiamo sulla benzina continuiamo a pagare la crisi di Suez del 1956 o i terremotati del Belice del 1968 o il contratto degli autoferrotranvieri del 2004. Per non parlare dell’Iva sulle accise. Ma non c’è da allarmarsi. In fin dei conti sono “accise”, mica “tasse”….

 

… continua a leggere: LO STATO NON E’ BABBO NATALE

*Carlo Manacorda, economista ed esperto di bilanci pubblici

 

Truffe e furti agli anziani sempre più frequenti: il Consiglio regionale approva nuova legge all’unanimità

E’ la Proposta di legge 82 “Misure di sostegno per gli anziani vittime di delitti contro il patrimonio”, presentata da Raffaele Gallo (Pd), che ha anche svolto la relazione. “Ringrazio maggioranza, opposizione e Giunta che hanno lavorato insieme per aggiungere un tassello di welfare al Piemonte – ha detto -. Speriamo di trovare le risorse finanziarie per ampliare l’efficacia di questa norma. Un pilastro di questa proposta è l’istituzione da parte di Regione Piemonte di un’assicurazione per le persone anziane che dovessero essere vittime di truffe, furti, rapine. Anche un piccolo rimborso è importante per non far sentire soli questi cittadini in un momento di difficoltà”.

La proposta di legge promuove l’assistenza e il sostegno a favore degli anziani vittime di delitti contro il patrimonio come il furto, la rapina, l’estorsione o la truffa. Scopo della proposta di legge in questione non è solo quello di fornire sostegno economico ai soggetti anziani vittime di tali delitti, ma anche quello di consentire, proprio in virtù della qualità dei servizi offerti, l’emersione degli stessi, inducendo le vittime a presentare denuncia e a collaborare con le Autorità competenti nella individuazione e punizione dei colpevoli.

È intervenuto Silvio Magliano (Moderati) ricordando che è “importante coinvolgere il mondo del volontariato. Tenere la guardia alta è fondamentale e non essere lasciati soli è importantissimo. Il furto con truffa è anche un danno psicologico, oltre che naturalmente economico”. E Alberto Preioni (Lega) ha spiegato che “approvare anche proposte di opposizione, dimostra che questa maggioranza guarda alla sostanza delle cose, dimenticando questioni strumentali e calcoli politici. Una prova di maturità per il Consiglio, che mi auguro verrà colta dalla minoranza anche per altre occasioni”.

Nel testo appena votato è prevista la stipula di specifiche convenzioni tra la Regione Piemonte e gli enti del Terzo settore di intesa con le Amministrazioni locali al fine di erogare agli anziani una serie di servizi, in particolare di tipo informativo, di sostegno psicologico professionale e di assistenza nella fase di denuncia alle autorità competenti. C’è poi il sostegno economico agli anziani vittime di delitti contro il patrimonio e anche appunto la copertura assicurativa, esplicitando il ruolo di stazione appaltante del servizio assicurativo rivolto agli anziani vittime dei reati e assegnato alla Regione, introducendo un ancoraggio ai principi generali del Codice dei contratti pubblici. Verrà fatta la promozione di apposite campagne informative per far conoscere i servizi erogati.

Il bollettino Covid di martedì 11 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 529 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 68 dopo test antigenico), pari al 2,7% di 19.905 tamponi eseguiti, di cui 10.959 antigenici. Dei 529 nuovi casi, gli asintomatici sono 250 (47,3%).

I casi sono così ripartiti: 92 screening, 344 contatti di caso, 93 con indagine in corso; per ambito: 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 76 scolastico, 450 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 356.888 così suddivisi su base provinciale: 28.771 Alessandria, 17.109 Asti, 11.081 Biella, 51.435 Cuneo, 27.435 Novara, 191.190 Torino, 13.260 Vercelli, 12.625 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.471 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.511 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 148 (-13 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1658 (-22 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.880

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.586.001 (+19.905 rispetto a ieri), di cui 1.550.241 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO  11.433

Sono 12 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.433 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.545 Alessandria, 696 Asti, 423 Biella, 1.422 Cuneo, 935 Novara, 5.441 Torino, 509 Vercelli, 367 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 95 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

332.769 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 332.769 (+ 957 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 26.412 Alessandria, 16.016 Asti, 10.069 Biella, 47.898 Cuneo, 25.676 Novara, 178.821 Torino, 12.308 Vercelli, 11.858 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.366 extraregione e 2.345 in fase di definizione.

Turno infrasettimanale con Juve e Toro pronti a raggiungere i rispettivi obiettivi

-3 giornate alla fine del campionato di serie A 2020-21

36esima giornata di campionato
Mercoledì 12 maggio
Ore 20.45
Sassuolo-Juventus
Torino-Milan

2 gare fondamentali per le torinesi che, nonostante le ultime difficoltà,non sono lontane dal raggiungere i rispettivi obiettivi: qualificazione in Champions League per i bianconeri,salvezza per i granata.Comunque andrà a finire è stata una stagione travagliata per Juve e Toro partiti con altri obiettivi ad inizio stagione.
Contro il lanciatissimo Milan di Pioli in lotta per un posto in Champions League,i granata di Davide Nicola a + 4 sulla zona retrocessione,il 18esimo posto occupato dal Benevento(Crotone e Parma sono già retrocesse)dovranno ottenere un risultato positivo a tutti i costi,anche un pareggio,per aver sempre un margine di salvezza importante per non scivolare nei bassifondi della classifica.C’è sempre da recuperare la gara contro la Lazio,quindi una possibilità in più.Mancheranno per infortunio i difensori N’Kolou,Izzo,Murru ed il secondo portiere Milinkovic Savic.

Probabile formazione:
3-5-2
Sirigu.
Lyanco Bremer Buongiorno.
Singo,Rincon, Mandragora,Verdi,Ansaldi
Belotti,Sanabria
In casa Juve si respira una grande crisi con il tecnico Pirlo sulla graticola,reo di non aver avuto in mano pienamente la squadra che ad un certo punto pare abbia smesso di seguirlo,dando un segnale di grande confusione sul rettangolo di gioco ed anche con i cambi,a gara in corso, piuttosto discutibili.Contro il Sassuolo,fuori casa al Mapei Stadium di Reggio Emilia, servirà una grande prova di squadra e maturità per portare a casa la vittoria, fondamentale per arrivare quarti e qualificarsi in Champions League.Servirà anche il miglior Cristiano Ronaldo,non quello visto ultimamente pasticcione e spaesato,quasi un corpo estraneo alla squadra.Tra l’altro il fuoriclasse portoghese ha realizzato 99 reti con la maglia della Juventus in tutte le competizioni.CR7 potrebbe diventare il primo giocatore a raggiungere quota 100 marcature con la Juventus nelle sue prime tre stagioni – il record sin qui è stato stabilito da Omar Enrique Sivori e Roberto Baggio.Entrambi hanno tagliato quota 100 gol con i bianconeri nelle loro prime 4 stagioni.

Probabile formazione
4-4-2
Buffon
Cuadrado De Ligt Bonucci Alex Sandro
Chiesa Betancour Rabiot McKennie
Dybala Ronaldo

Vincenzo Grassano

Incidente in tangenziale: volontario di 24 anni della Croce Rossa muore a fine turno

L’autista 24enne di un furgone per disabili della Croce Rossa di Beinasco è morto ieri sera  in un incidente sulla tangenziale di Torino.

Stava rientrando a fine turno alla sede della Croce Rossa poiché aveva accompagnato un paziente che necessitava di dialisi all’ospedale Giovanni Bosco.

Mentre stava guidando il furgone  ha perso il controllo  ed è stato sbalzato fuori dall’abitacolo. Soccorso dal 118 è stato portato al  Cto in condizioni gravissime e non è stato possibile salvarlo.

Autismo, 100 nuovi casi l’anno in Piemonte

Il Piemonte è una delle poche Regioni in Italia con un Centro per l’autismo degli adulti, ma con 100 nuove diagnosi ogni anno il fenomeno è in forte crescita e manca una rete di assistenza adeguata sul territorio.

“Il Centro per gli adulti con autismo di Torino segue 750 persone ed ha liste di attesa lunghe fino a 12 mesi perché manca il personale – ha riferito Benedetta De Marchis, presidente del Coordinamento Autismo Piemonte, ascoltata in Commissione regionale Sanità (presidente Alessandro Stecco) – Negli altri territori della regione non si è riusciti ad organizzare équipe dedicate in grado di rispondere alle necessità di questa condizione così complessa. Le famiglie di queste persone adulte con autismo si sentono abbandonate, in casi estremi si ricorre al ricovero e ai sedativi”.

Al Coordinamento Autismo Piemonte fanno capo 20 associazioni in rappresentanza di circa mille famiglie che ogni giorno si occupano di un adulto con diagnosi da autismo. Oltre a Torino soltanto a Castellamonte opera un altro centro per autistici adulti che segue 180 casi ma ha soltanto uno psichiatra in servizio un giorno a settimana.

Gli auditi in Commissione Sanità hanno denunciato che anche la situazione della neuropsichiatria infantile è molto peggiorata in questo periodo di pandemia: c’è un notevole problema di personale e di formazione specifica, inoltre quando i ragazzi autistici compiono 18 anni non riescono più a essere seguiti adeguatamente.

Roberto Keller, referente del Centro autismo per adulti della Regione Piemonte, ha spiegato: “Il nostro Centro è stato attivato da più di 10 anni, in altre regioni non c’è affatto. Il fenomeno clinico però in costante crescista: c’è un caso ogni 54 persone. I costi sono molto alti: da 5 a 10 mila euro al mese a persona. Sono costi insostenibili: l’unico modo per gestire il fenomeno è attivare interventi territoriali con tutte le risorse necessarie”.

“Adesso tra le risorse messe a disposizione dal Recovery Plan – ha proseguito il dottor Keller –  c’è un fondo di 50 milioni di euro dedicati all’autismo, di cui il 25% espressamente destinato ai servizi rivolti alla fascia adulta che andranno suddivisi tra le regioni”.

Giancarlo D’Errico, vice presidente FISH Piemonte (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha sottolineato la necessità di utilizzare metodi di co-progettazione per arrivare ad un reale coordinamento con i territori provinciali.

Arianna Porzi, vicepresidente del Coordinamento, ha parlato del Centro di Castellamonte: “Uno psichiatra con sei ore a settimana deve seguire 180 casi: non è stato fatto un investimento nella formazione. Abbiamo chiesto più volte un aggiornamento delle normative. Per fortuna la rete associativa piemontese ha creato alcune équipe specializzate ma sono private: c’è bisogno di convenzioni per evitare che le famiglie si svenino per avere i servizi”.

I consiglieri Silvio Magliano (Moderati), Domenico Rossi (Pd), Andrea Cane (Lega), Monica Canalis (Pd) e lo stesso presidente Alessandro Stecco (Lega) hanno chiesto chiarimenti sulla situazione del servizio per l’autismo degli adulti soprattutto nei piccoli centri, sulla quantità di personale impiegato e soprattutto sulle esigenze di coordinamento territoriale e di collaborazione tra il Tavolo per la disabilità e quello per l’Autismo.

I carabinieri smantellano la “centrale” della droga della Val Susa

Torino, 11 maggio. Dalle prime ore dell’alba, nella provincia di Torino, oltre 80 carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del capoluogo piemontese su richiesta del Gruppo criminalità organizzata comune e sicurezza urbana della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 10 persone, ritenute responsabili di concorso in estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Susa (TO) tra giugno e novembre 2020, ha consentito di individuare tre distinte piazze di spaccio di hashish e marijuana nella bassa Val Susa, in particolare nei comuni di Borgone di Susa, Sant’Antonino di Susa e Rivoli (TO). Lo stupefacente veniva approvvigionato da fornitori residenti nella città di Torino. E’ stata fatta luce anche sui metodi messi in atto da alcuni componenti del gruppo criminale per estorcere denaro a vari acquirenti morosi.
Nel corso dell’attività investigativa sono stati già arrestati in flagranza 5 pusher e sequestrati complessivamente 11 kg di hashish e 3 kg di marjuana.

La storia della Resistenza in Val Vigezzo 

LIBRI /  RILETTI PER VOI    Tra i tanti testi dedicati alla lotta di Liberazione merita di essere citato un libro poco conosciuto ma importante. S’intitola “Val Vigezzo- La Resistenza”, edito qualche anno fa dall’Anpi con il patrocinio del comune di Malesco, curato da Paolo Bologna e Albino Barazzetti.

Il volume,corredato da foto d’epoca e riproduzioni di documenti,raccoglie testimonianze, racconti, frammenti di vita, episodi che – nell’insieme – offrono un interessante quadro di ciò che furono gli anni della Resistenza antifascista in questa valle al confine con la Svizzera. Dal tremendo rastrellamento della Val Grande nel giugno del 1944 ( trecento partigiani caduti in combattimento, precipitati dai dirupi o fucilati come i 15 di Finero o i 9 di Beura, tra i quali Teresa Binda, medaglia d’oro al merito civile, montanari e contadini passati per le armi, baite distrutte, alpeggi bruciati, bestiame razziato) al 12 ottobre dello stesso anno quando, durante una ricognizione al Sasso di Finero,sul crinale con la Valle Cannobina, persero la vita il comandante della Divisione Valtoce, Alfredo Di Dio e il colonnello Attilio Moneta. Nelle pagine di “Val Vigezzo-La Resistenza” trovano spazio vicende come la battaglia dei Bagni di Craveggia o l’esodo verso la confinante Svizzera ( il “paese del pane bianco”, come lo definì lo stesso Bologna), le vicende collettive dei vigezzini e le storie individuali di spalloni che diventarono uomini di collegamento e “passatori” di ebrei, militari e perseguitati politici, di religiosi caparbi come Don Cabalà e Don Martinoli, di donne e uomini semplici che seppero scegliersi la parte in quegli anni tremendi. Difficile citarli tutti perché Bologna e Barazzetti, con un lavoro certosino,raccolsero tante testimonianze e documenti che rendono l’idea di cos’ è stato il movimento partigiano e il suo forte legame con la popolazione vigezzina. Storie terribili e dolorose, come quella del piccolo Romano Sotta, bambino maleschese di dieci anni trucidato dall’Alpe Basso insieme a due partigiani, o piene di speranza come si legge nelle testimonianze di coloro che trovarono la salvezza oltre confine. In 160 pagine, Bologna e Barazzetti riordinarono e proposero una lettura della storia di Vigezzo a metà del secolo scorso. I due autori sono scomparsi ma resta la speranza che questo lavoro possa servire affinché non se ne disperda il prezioso patrimonio di memoria storica e civile.

Marco Travaglini