ilTorinese

Imprese, la Regione premia i progetti di ricerca e innovazione

La Giunta del Piemonte ha approvato una delibera di sostegno a progetti finalizzati alla valorizzazione dei risultati di attività di ricerca sviluppo e innovazione (RSI). L’obiettivo di questa misura, che dispone di un fondo di 20 milioni di euro, è quello di portare sul mercato i risultati delle attività di RSI. Saranno valorizzati progetti caratterizzati da significativo rilievo innovativo per le aziende proponenti o per il mercato di riferimento, in grado di proporre prodotti, processi o servizi radicalmente nuovi o in grado di creare nuovi segmenti di mercato.

L’obiettivo è di contribuire alla diffusione – nell’economia e nella società – dei risultati delle attività di RSI che consentano ai beneficiari l’introduzione di innovazioni di prodotto o processo nella produzione. I beneficiari sono Micro, Piccole e Medie imprese (PMI), ivi incluse le start up innovative e gli spin off industriali. Gli interventi ammissibili dovranno prevedere spese come: macchinari, impianti, attrezzature, oltre a eventuali consulenze (max 30%) per almeno 250.000 euro per le piccole imprese, incluse le micro imprese e 400.000 euro per le medie imprese. Il bando sarà disponibile a partire dalla prima settimana del mese di aprile.

“Condividere processi di crescita e sviluppo, modelli di eccellenza che fanno progredire il sistema imprenditoriale è un aspetto meritorio che deve essere valorizzato. – conferma l’assessore allo Sviluppo delle Attività produttive Andrea Tronzano – Sostenere aziende che hanno investito in ricerca sviluppo e innovazione è quanto mai utile per creare modelli da seguire. In un mondo in continua evoluzione, guardare al futuro in modo costruttivo permette, in un mercato competitivo, di possedere chiavi di sviluppo quanto mai performanti in grado di far eccellere il Piemonte.”

“Non c’è sviluppo senza l’applicazione di nuove idee e nuove tecnologie che infatti sono in grado di generare migliori prodotti e servizi – aggiunge l’assessore regionale all’Innovazione e Ricerca, Matteo Marnati – L’innovazione migliora la crescita della produttività apportando ampi benefici a consumatori e imprese, con un’attenzione particolare alle piccole e medie imprese, che sono la spina dorsale dell’economia della nostra regione»

https://bandi.regione.piemonte.it/pre-informazione-fondi-ue/dalla-ricerca-al-mercato-sostegno-progetti-finalizzati-alla-valorizzazione-dei-risultati-attivita

L’”azienda” Reggia di Venaria: 16 milioni di euro di fatturato economico

Raggiunto il margine operativo lordo positivo dell’attività tipica
Il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, che gestisce il complesso monumentale “Reggia di Venaria, Giardini e Castello della Mandria” patrimonio Unesco alle porte di Torino, ha raggiunto nel 2023 una quota di fatturato complessivo che si attesta intorno ai 16 milioni di euro: si tratta di un riscontro particolarmente significativo non soltanto per il dato in continuo aumento sui risultati del 2022 e del 2021, ma soprattutto perché comporta la stabilizzazione di un margine operativo lordo positivo tale per essere costante nel tempo.
Il risultato consente di sostenere il bilancio annuale del Consorzio per le diverse attività, mostre, eventi, servizi, manutenzione ordinaria, personale, utenze, comunicazione e promozione ecc. senza l’utilizzo di mezzi straordinari (di cui pure il Consorzio si è assicurato la disponibilità). Il lavoro del Consiglio di Amministrazione prosegue sulla strada di rafforzare i proventi derivanti da attività proprie – vale a dire da incassi ricavati da biglietti, servizi al pubblico, affitto location, royalties, sponsorizzazioni, attività e servizi esterni – in modo da incrementare la capacità operativa autonoma del Consorzio e assicurare un robusto contributo alla manutenzione e valorizzazione del patrimonio culturale e artistico ad esso affidato.
Accanto ai recenti dati che evidenziano un significativo aumento dei visitatori per la Reggia di Venaria (quasi 450.000 visitatori), si aggiungono dunque importanti traguardi anche sul piano economico finanziario in linea con la missione del Consiglio di Amministrazione.
Questi risultati sono ottenuti grazie al lavoro di squadra dei dipendenti, del Presidente, del CdA, della Direzione Generale e degli stakeholders la cui vicinanza e sostegno sono la colonna vertebrale dei progetti in atto: il Ministero della Cultura, la Regione Piemonte, la Fondazione Compagnia di San Paolo, la Fondazione 1563 e la Città di Venaria Reale.
Il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude è costituito da: Ministero della Cultura – Regione Piemonte – Città di Venaria Reale – Fondazione Compagnia di San Paolo – Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, ed è presieduto dal Cav. Avv. Michele Briamonte.

Addio allo storico titolare di trattoria

Grande cordoglio per la morte di Ivo Gorreri. Aveva 85 anni. Da giovane a Cuneo aveva lavorato nel settore  del commercio e della zootecnia. Ma è ricordato soprattutto perché per 13 anni, con la moglie Teresa, aveva gestito la nota trattoria “La Fermata” a Tetti Croce. È stato anche  a lungo animatore del gruppo alpini.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Nicola Porro scopre tutti “Gli altarini della sinistra”

Bello l’ultimo libro di Nicola Porro, scorrevole, si legge con avidità una pagina dopo l’altra, è come avere una grande torcia illuminante puntata su esempi di mala giustizia, casi di corruzione, fatti di cronaca politica che molto spesso sui media progressisti passano in secondo piano, avvolti da un’ombra che ne cela ad hoc i risvolti più significativi affinché la sinistra possa continuare ad ammantarsi d’ipocrisia e supponenza senza mai giustificarsi.
Leggiamo fatti di cronaca che sono diventati veri e propri esempi di mala giustizia, a cominciare dal più eclatante, il caso Tortora, vittima, non solo, ma in gran parte della giornalista Camilla Cederna, famosa ai tempi per inventarsi notizie alfine di calunniare chi non le andava a genio.
La Cederna nel 1971 scrisse una lettera all’Espresso in cui definiva il commissario Calabresi, ucciso poco dopo, “ un torturatore, responsabile della morte di Pinelli”, Tortora, attraverso i quotidiani per i quali scriveva del processo, difese Calabresi senza se e senza ma, sostenendo che il Commissario era stato ucciso anche dal piombo di certi giornali, ignaro che quello stesso piombo, quegli stessi giornali, l’avrebbero poi destinato a lui.
Meno conosciuto al grande pubblico il caso del sindaco di Trani, Luigi Riserbato, arrestato all’alba con l’accusa di associazione a delinquere e altre inesistenti nefandezze. La sorella del giudice che convalida l’arresto era, all’epoca dei fatti, esponente di spicco del PD locale, sostenitrice di colui che poco dopo diventerà sindaco di Trani, alla faccia di Riserbato che sarà poi assolto perché il fatto non sussiste ma con una vita è una carriera distrutte.
Non manca un capitolo dedicato al “manettaro” Piercamillo Davigo, esponente illustre del grillismo giudiziario, uno che si crede l’arbitro in terra del bene e del male, secondo il quale “ un innocente è solo un colpevole che l’ha fatta franca”.
Bene fa Porro a ricordare il caso Metropol, l’affare russo, istruito per gettare fango addosso all’avversario politico, Salvini e la Lega.
Il plotone di esecuzione comunista spara sul Ministro dell’Interno, peccato che Salvini non sia mai stato indagato ma investito dalla gogna politica e mediatica che la sinistra mette in atto contro l’avversario quando non può competere lealmente.
Due paroline su Massimo D’Alema, leader della sinistra, le vogliamo dire?
Sembrerebbe proprio beccato con le mani nella marmellata grazie ad una intercettazione che lo inguaia per quello che pare essere il tentativo di vendere alla Colombia una partita di armi e con una provvigione da 80 milioni per il leader maximo.
Questa volta la macchina del fango si blocca, pensate se fosse capitato a un esponente della destra! L’avrebbero impiccato sulla pubblica piazza magari a testa in giù. Vergogna!
Un’altra vergogna per nascondere gli altarini della sinistra riguarda Alfonso Sabella, il giudice che ha  sgominato una grande  fetta di Cosa Nostra in Sicilia, l’uomo che ha arrestato Bagarella.  Il suo sbaglio? Non essere mai stato iscritto a una corrente nella magistratura, cosa che pagherà a caro prezzo quando diventerà responsabile del DAP.
Capitolo interessantissimo ed avvincente, dovete leggerlo, una storia assurda di no tav, no global e toghe rosse assetate di sangue.
Non si poteva non ricordare Soumahoro, l’uomo nero, con gli stivali infangati, il vendicatore degli oppressi che ha illuso la Sinistra che non aveva esitato un attimo a regalargli un seggio blindato, senza minimamente informarsi sulle condizioni dei braccianti che, secondo le testimonianze,  lavoravano come schiavi nella cooperativa, gestita da moglie e suocera, in condizioni disumane.
Ho già svelato troppo di questo libro che si legge d’un fiato, vi dico solo che gli ultimi due capitoli  sono dedicati allo scandalo Qatargate che ha travolto la sinistra europea e che si è provato ad insabbiare in tutti i modi e alla follia Green, un’ossessione che si è infiltrata in tutta Europa per cercare, da parte della Sinistra, di cambiare i nostri usi , costumi e soprattutto l’economia, una vera ossessione che se continuerà porterà alla rovina il nostro vecchio continente.
Buona lettura
Didia Bargnani

Sul palco della “Soms” di Racconigi lo spettacolo “Premio UBU 2022”

“L’angelo della storia”. In scena il collettivo dei fiorentini di “Sotterraneo”

Sabato 13 gennaio, ore 21

Racconigi (Cuneo)

Testo sempre e , drammaticamente, attuale nonostante il suo attingere a “filosofie” e a “concetti” carichi di storia e stravolgimenti di pensiero. A portarlo in scena sul palco della “Soms – Progetto Cantoregi”, la ricostruita “Società Operaia di Mutuo Soccorso” di Racconigi  (via Carlo Costa 23), sarà il collettivo “Sotterraneo”, nato a Firenze nel 2005 e che negli anni è riuscito a collezionare alcuni fra i più importanti riconoscimenti teatrali a livello nazionale ed internazionale. L’appuntamento – inserito nella rassegna “Raccordi” nata dalla collaborazione di “Progetto Cantoregi” con “Piemonte dal Vivo” – è per il prossimo sabato 13 gennaio, alle 21. “L’angelo della storia”, il titolo dell’opera, “Premio UBU 2022”, che (per chi ne ha memoria) ci riporta a quelle “Tesi di filosofia della storia”, ultima opera (1940) del geniale pensatore e scrittore tedesco Walter Benjamin, sicuramente fra i filosofi del secolo scorso che meglio hanno saputo “incarnare la modernità e le problematiche ad essa connesse, i suoi lati oscuri e le molteplici sue tensioni”. L’“angelo” di Benjamin fa riferimento all’“Angelus Novus” protagonista di una celebre tela di Paul Klee che vola, “le ali distese”, con il viso rivolto al passato. “Dove ci appare – scrive lo stesso Benjamin – una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine … Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l’infranto”, ma  una tempesta gonfia le sue ali e lo trascina inesorabilmente in avanti dove trova “la qualunque”: danze isteriche di massa, paracaduti inceppati, gatti milionari.

Questa tempesta, tempesta perfetta, è ciò che noi chiamiamo “progresso”. In realtà “macerie della storia”, della storia dell’uomo che “è rimasta la storia di sangue e morte che è sempre stata”. Inamovibile. Macerie incontrollate e incontrollabili di eventi, che “mute dinanzi alla nostra interrogazione, non trovano giustificazione, non acquisiscono dignità per ciò che hanno prodotto o per quello che hanno rappresentato”. E nulla l’angelo può fare per aiutarci. Non può resistere alla tempesta che travolge lui e tutto e tutti. “Tutto ciò che sta alle sue spalle dovrà forzatamente essere trasportato, nel bene o nel male, nel tempo successivo, non è possibile evitarlo”. Si diceva, testo oltremodo impegnativo e complesso. Ma una scommessa vinta, quella degli attori di “Sotterraneo”, che fra teorie e concetti di miti del “gran pensiero” riescono a dare nuova linfa, in un connubio che pur resta tale fra passato e presente, all’arte scenica. Condivisibili appieno, in tal senso, sono dunque le parole di Maddalena Giovannelli su “Il Sole 24 ore”: “Tempio del mito fin dall’antichità, luogo per eccellenza delle storie, oggi il teatro può diventare invece il luogo per decostruire finzioni e per mettere in discussione certezze. Intelligente, ironico, sulfureo, il teatro di ‘Sotterraneo’ si fa dunque soprattutto palestra di paradosso e allenamento al dubbio”.

g.m.

Nelle foto: immagini da “L’angelo della storia”

Grande freddo: l’aiuto della Città alle persone in difficoltà

In questi giorni le temperature saranno più basse, soprattutto di notte. Torino ha servizi di strada e di accoglienza  diurni e notturni rivolti alle persone più in difficoltà. E’ possibile scrivere al Servizio Adulti in difficoltà, all’indirizzo mail adulti@comune.torino.it per aiutare persone che vivono in strada, in zone isolate, indicando via e numero civico più vicino a loro.

XXVIII Valsusa Filmfest, ecco il bando

Il primo febbraio è il termine per iscriversi 

 

È giunto alla XXVIII edizione il Valsusa Filmfest, festival cinematografico e culturale di comunità, che anima la bassa e l’alta valle di Susa, ricco di eventi di cinema, letteratura, musica, teatro, arte e impegno civile.

Sono online il concorso cinematografico e le regole di partecipazione, i premi e tutte le informazioni sono contenute nel bando pubblicato sul sito www.valsusafilmfest.it. Le iscrizioni devono pervenire entro le ore 24 del primo febbraio 2024.

Nelle sezioni di concorso appaiono due novità, con il ritorno della sezione dedicata ai videoclip musicali e la nuova sezione “Raccontare raccontarsi”, dedicata ad opere della durata massima di dieci minuti, tra le quali vengono richiesti anche brevi reel, che raccontino e diano voce a storie sotterranee probabilmente destinate a rimanere nell’indifferenza quotidiana, su temi vari, quali politica, società,  amore, lavoro, disagio giovanile e discriminazioni.

Le altre sezioni del concorso sono le storiche “Cortometraggi”, “Fare Memoria” e ”Le Alpi”.

La sezione cortometraggi è a tema libero e riservata a film e video di finzione della durata massima di 10 minuti, senza preclusione di stili, generi o tecniche di realizzazione.

“Fare Memoria”, proposta in collaborazione con ANPI valle di Susa, è riservata ad opere che intendono rendere testimonianza e memoria del passato, ispirata ai temi della Resistenza, o a un avvenimento di attualità che quei valori interpreti. “Le  Alpi” è  riservata a filmati su temi della montagna, quali esplorazioni, alpinismo e altri sport verticali, tutela dell’ambiente e delle specie animali, cultura e tradizioni, vita e abitudini di grandi e piccole comunità.

Per  partecipare gli autori devono inviare  le opere registrandosi  e creando un proprio account  nel form raggiungibile direttamente in https://concorsi.valsusafilmfest.it oppure cliccando sul tasto ‘iscriviti’ presente nella home page del sito www.valsusafilmfest.it

II XXVIII Valsusa Filmfest si svolgerà nei mesi di marzo e aprile 2024 in diversi paesi della Valle di Susa.

Il programma è in via di definizione e avrà quest’anno come sottotitolo la frase “Si potrebbe poi sperare tutti in un mondo migliore. Vengo anch’io ? No, tu no”, citazione della celebre canzone di Enzo Jannacci. Nonostante il tono apparentemente umoristico, la tematica di fondo della canzone è quella della solidarietà e dell’inclusione di persone che vivono ai margini della società perché escluse. Un tema che evidenzia la costante volontà di stimolare la riflessione sulla società contemporanea da parte dell’Associazione Valsusa Filmfest, offrendo una piattaforma per esprimere speranze, dubbi e desideri riguardo a un futuro migliore, più accogliente, consapevole e solidale. Non importa da dove veniamo, ma ciò che conta è l’impegno comune nel cercare risposte condivise, eque e rispettose, che vanno verso un “Vengo anch’io? Sì, tu si !”.

Il Valsusa Filmfest è un festival che, dal 1997, anima la Valle di Susa su tre temi principali: il cinema, la memoria storica e l’ambiente. Un festival Itinerante che, in numerosi comuni della valle, ha proposto in ogni edizione concorsi cinematografici, proiezioni fuori concorso, numerosi eventi a metà tra cinema, letteratura, musica, teatro, arte e impegno civile, coinvolgendo scuole, associazioni e tante singole persone grazie al suo profondo radicamento sul territorio. Obiettivo principale del festival è sempre stato quello di promuovere cultura, dando spazio anche alle nuove generazioni e a eventi in grado di far riflettere e cogliere i cambiamenti sociali e politici della contemporaneità. Da dieci anni è attiva una collaborazione col Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino, che ospita la proiezione del filmato vincitore del concorso “Fare Memoria”, tra gli eventi organizzati per celebrare l’anniversario della Liberazione.

 

Mara Martellotta

Tentato femminicidio, uomo accoltella la moglie: ricoverata in gravi condizioni alle Molinette

Tentato femminicidio a Torino dove una donna di 65 anni è stata ricoverata  in codice rosso alle  Molinette. È  stata ripetutamente accoltellata in casa dal marito nel corso di  una lite. A dare l’allarme i vicini.  L’aggressione è avvenuta in via Galluppi 25 a Torino, in borgo Filadelfia. L’uomo, 70 anni, è stato fermato dalla Polizia di Stato con l’accusa di tentato femminicidio.

Non c’è pace per la lapide dei Murazzi dedicata a Mario Soldati

“Siamo lieti di apprendere del pronto intervento per lo sfregio  inqualificabile alla lapide dell’eroico  maresciallo Berardi , ma non possiamo non segnalare che la lapide dedicata a Mario Soldati che alleghiamo, è in condizioni peggiori da più di due anni. Recentemente si sono aggiunti altri sfregi”. Così  Pier Franco Quaglieni, fondatore e “anima” del Centro Pannunzio, si rivolge al Comune di Torino. “Chiediamo un intervento altrettanto immediato  e anche due misure preventive: l’innalzamento della lapide e la sua verniciatura con prodotto atto a preservarla dai vandali.
La famiglia Soldati è indignata della situazione è solo torinese”, conclude Quaglieni.

Il tour dell’elefante Fritz annuncia la riapertura del Museo di Scienze Naturali

L’Assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio: “un orgoglio poter restituire ai piemontesi, dai piccini ai piu’ grandi un simbolo del patrimonio collettivo culturale e didattico nonche’ importante meta turistica”.

Da questa mattina l’elefante Fritz è in giro per le vie di Torino per annunciare l’inaugurazione del Museo Regionale di Scienze Naturali prevista per venerdi’ 12 gennaio a più di 10 anni dalla chiusura dopo l’incendio provocato dallo scoppio di una bombola nel 2013.

Fritz ha percorso le strade della città partendo dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi e facendo tappa in piazza Piemonte al Grattacielo della Regione, accolto dall’Assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio che ci racconta come sia stato “un piacere accompagnare l’elefante per le strade della citta’ e vedere la gente meravigliata e felice. Dagli studenti del Politecnico a quelli di Economia, fino ai bimbi delle scuole elementari del centro che con le loro maestre hanno aspettato l’arrivo di Fritz in Piazza Castello. Un orgoglio poter restituire ai piemontesi, dai piccini ai piu’ grandi un simbolo del patrimonio collettivo culturale e didattico nonche’ importante meta turistica”.

Fritz rimarra’ in Piazza Castello fino al 12 febbraio.

CLELIA VENTIMIGLIA