ilTorinese

Il doppio trekking della fortezza di Verrua Savoia

Nel primo weekend di giugno si ritorna alla Fortezza di Verrua Savoia per un trekking inedito nei dintorni della storica roccaforte Sabauda.

Sabato 5 e domenica 6 giugno l’appuntamento è alle 9 del mattino nei pressi del chiosco all’interno della Fortezza per le iscrizioni, mentre la partenza è prevista per le 9,30.

L’escursione di circa 10 km. prevede l’attraversamento del centro storico del borgo di Verrua prima di inoltrarsi nel fitto della boscaglia per un itinerario naturalistico che tra saliscendi ci permetterà di visitare alcuni punti nascosti delle nostre colline alternandosi a piccoli centri abitati con le sue piccole chiese e a zone panoramiche a ridosso del fiume Po.

Al ritorno alla fortezza sarà possibile aderire al pranzo del viandante  all’interno dei bastioni.

Per i partecipanti all’escursione si consiglia abbigliamento comodo e scarpe sportive, ed anche una scorta d’acqua.

La partecipazione al trekking prevede un costo di €5 per la sola camminata mentre per per il pranzo è previsto un costo di €. 10

Questo il menù proposto: Acciughe al verde, tomino di capra, carne in carpione, tomino fresco, tajarin burro e nocciola, acqua naturale e gasata. (vino e caffè a parte)

Al termine dell’escursione  tutti i partecipanti potranno visitare la mostra fotografica itinerante denominata “Sacro & Monferrato” , un viaggio fotografico alla scoperta delle piccole chiese di campagna in Monferrato: luoghi di fede e di memoria storica tra arte, paesaggio e tradizione. A cura del Gruppo Fotografi Monferrini e con la collaborazione delle ragazze del Monferrato Tourist.

N.B.: L’escursione è a posti limitati (dovendo fare piccoli gruppi),

è quindi necessaria la prenotazione!!
CORONAVIRUS

Lo svolgimento delle escursioni proposte da professionisti è subordinato a disposizioni, protocolli operativi e regolamenti così come richiesti dai ministeri di riferimento e accolti dalla Commissione Tecnica Scientifica e Formazione di AIGAE. Ciò comporta, per quanto vi riguarda: avere con sé ed a portata di mano i necessari dispositivi di protezione individuale;

Il ritorno di Archivissima

Nato nel 2018 sulla scia del format della notte degli archivi, il festival ha come obiettivo quello di promuovere presso il grande pubblico i patrimoni e le storie conservate negli archivi storici.

Dallo Zeitgeist (lo spirito del tempo) di Hegel all’immaginario pop della famiglia preistorica di Hanna&Barbera (i Flintstones), dal De Senectude di Cicerone al testamento morale di Norberto Bobbio, dalle generazioni distopiche dei romanzi di Douglas Coupland alle seconde e terze generazioni di nuovi cittadini, dai Baby Boomers degli anni Sessanta ai Millennials dai linguaggi inediti tipici dell’era digitale, il tema dell’alternarsi di epoche connotate da una particolare idea e forma di società è un elemento ricorrente della nostra riflessione culturale. Portatrici naturali di spinte dirompenti e volontà di cambiamento, tutte le generazioni lasciano una traccia di sé nella cultura di cui sono espressione, intercettando fermenti e tendenze e creando contenuti nuovi, contribuendo a costruire il contesto per la loro fruizione, trasmissione e conservazione.

Dentro di sé le #generazioni contemplano un mondo di sfumature, a partire dalla stessa radice etimologica che trova nella lingua greca e latina il significato principale da cui tutto ha avuto inizio. “Nascita”, sì, ma soprattutto “capacità di generare”, “far essere”, dando vita a qualcosa capace di “lasciare un segno”, perpetuandosi nel tempo. È questa polisemia di significati che archivissima mette al centro dell’edizione 2021. A partire da una costante: la capacità delle #generazioni di costruire relazioni.

WHAT [COSA]

I patrimoni si raccontano

il primo festival italiano dedicato alla promozione e valorizzazione degli archivi storici, grazie a una contaminazione di linguaggi e format: podcast, dirette, colazioni, mostre, talk, dedicati nel 2021 al tema delle generazioni e alla capacità di creare relazioni. Nel tempo, nello spazio, nella società, nella cultura.

WHEN [QUANDO]

dal 4 al 9 giugno

archivissima cresce! Sei giorni e una notte speciale dedicati agli archivi storici di tutta Italia, nell’importante cornice della settimana internazionale degli archivi.

WHERE [DOVE]

Live e online

archivissima e la notte degli archivi accompagneranno il pubblico a Torino e in tutta Italia attraverso un ricco palinsesto di eventi live e online che coinvolgeranno le sedi degli archivi, i canali social del festival, il sito web e le principali piattaforme streaming.

WHO [CHI]

un festival gratuito e per tutti

dai bambini agli studenti, dagli archivisti agli operatori culturali, dai cittadini agli appassionati della cultura e delle sue connessioni.

Fridays For Future Torino, biciclettata per l’ambiente

Sabato 5 giugno il movimento Fridays For Future Torino organizza una biciclettata attraverso tutta la città per manifestare in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. 

 

Scendiamo in piazza con le nostre biciclette per chiedere all’attuale e alle future amministrazioni torinesi di affrontare con serietà e radicalità i problemi ambientali che attanagliano la nostra città. 

 

Torino è da troppi anni la capitale italiana dell’inquinamento atmosferico. Ogni anno 900 nostri concittadini muoiono a causa di malattie respiratorie legate alle polveri sottili. In media, un abitante piemontese ha due anni di aspettativa di vita in meno rispetto al resto d’Italia.

 

E siamo stufi del continuo scaricabarile tra il Comune di Torino e la Regione Piemonte su chi debba intervenire. Le cause dell’inquinamento sono chiare, e derivano dalle troppe auto che circolano in città (abbiamo quasi il doppio del tasso di motorizzazione delle capitali europee) e dai sistemi di riscaldamento ormai obsoleti.

 

Le cause dell’inquinamento atmosferico sono spesso le medesime della crisi climatica, sia per quanto riguarda i trasporti sia per la produzione di energia e calore. Dobbiamo garantire a chi vive in questa città di poter respirare aria pulita, e dobbiamo evitare che il collasso climatico devasti il Pianeta su cui abiteranno le future generazioni, in Italia come in tutto il mondo.

 

La nostra biciclettata partirà alle 10.30 dal giardino Grosa e arriveremo verso le 13.00 al Parco del Valentino, attraversando alcuni luoghi simbolo dei problemi ambientali della nostra città, tra cui:

 

?Parco Dora, simbolo della fine dell’era industriale di Torino e della necessità di una riconversione ecologica dei tanti impianti produttivi nella città che rischiano di essere abbandonati;

Esce “La passione della libertà”, l’ultimo libro di Quaglieni

Lunedì 7 giugno alle ore 18 sulla pagina facebook del Centro “Pannunzio”, il prof.  Pier Franco Quaglieni presenterà, in dialogo con l’editore Francesca Mogavero e il saggista Salvatore Vullo, il suo nuovo libro “La passione della libertà”, Buendia Books.

Un libro controcorrente su temi divisivi come etica , religione ,aborto , episodi storici discussi , liberalismo e fascismo , difesa della proprietà privata e ritratti tra gli altri di Ceronetti, Daverio, Frassati, Missoni, Mila, Pansa, Ostellino, Ghidetti, il Cardinal Ravasi, conosciuti dall’autore personalmente. Il libro e’ completato da ricordi di vita, non banali e indicativi del malcostume odierno, a Torino, in Liguria e in altre città. Un libro destinato a far molto discutere per le tesi anticonformiste di uno degli storici italiani  più liberi che è anche semplice e accattivante come giornalista nel suo linguaggio chiaro e comprensibile  ai lettori.

Comitato “Noi siamo con voi”: una preghiera per Gerusalemme

Caro direttore, come Comitato “Noi siamo con voi” vogliamo offrire una preghiera per Gerusalemme e per tutti i credenti e i non credenti che qui vivono e muoiono, e per tutte le vittime di entrambe le parti – in particolare per i bambini – una preghiera perché prevalga la pace e si trovi la determinazione per perseguire la ricerca di mediazione e giustizia,, che possano prevalere sull’odio, la prevaricazione, l’ingiustizia, la vendetta.

Perché possa essere preservata e mantenuta una possibilità di circolazione e di pratica del culto dei fedeli delle tre religioni, ebraica, cristiana e islamica, in questi Luoghi Santi, dove i simboli evidenti della coincidenza sacrale e genetica delle tradizioni convivono spazialmente per una volontà provvidenziale, qui dove è celato il Santo dei Santi del Tempio di Salomone e dove si trovano il Santo Sepolcro di Cristo e il luogo dell’ascensione al cielo del Profeta Muhammad, la roccia del sacrificio di Abramo.
Una preghiera perché questi segni evidenti della comune origine nelle differenze non lascino indifferenti gli uomini.
Come Comitato vogliamo richiamarci e richiamare a saper fare la differenza e a tenere le religioni al di fuori della politica, a non strumentalizzarle, perché il pericolo sta proprio nella tendenza che le attuali o eventuali future guerre fra i popoli pretendano di finire con il proclamarsi «sante».
Come “Noi siamo con voi” da anni ci battiamo perché in ogni luogo della terra, ma innanzitutto qui, in Occidente, dove siamo liberi da problematiche territoriali, si possa concretamente trovare una fratellanza e un dialogo tra le religioni e con ogni creatura.
Siamo convinti che spetti a noi realizzare uno sforzo ed un esempio concreto qui ed ora, nel nostro Paese per scongiurare manifestazioni di intolleranza tra credenti e non credenti, e fra credenti delle diverse confessioni religiose, e persino tra membri della stessa religione.
“Noi siamo con voi” sollecita tutti ad evitare schieramenti fratricidi e di partigianeria viscerale, a difendere la libertà religiosa nelle differenze e nella pluralità, senza che alcune posizioni pretendano di essere esclusive ed egemonizzanti. Atteggiamenti che peraltro non si riscontrano solo più sulla questione Israeliana e Palestinese, ma oramai su tutte le problematiche sensibili dei nostri tempi (es. DDL Zan, immigrazione, razzismo, vaccinazioni, diritti umani, interpretazione della Storia, tanto per citarne alcune).
Chiediamo che non si usi la scusa della religione per inneggiare contro popoli, religioni e credenti diversi, per la ricerca di un’egemonia personale o di bandiera, sia essa di una Associazione o di una Nazione. Prendiamo perciò le distanze da chi tramite i media vorrebbe aizzare credenti contro credenti e sosteniamo invece la dignità delle diverse religioni, di tutti i credenti, degli uomini e delle donne di buona volontà. Lavoriamo per il futuro delle nuove generazioni, che possano crescere ed essere educate alla fratellanza e alla ricerca di un Bene sempre superiore.

Idris Abdal – Razzaq Bergia, Rav.Ariel di Porto, Younis Tawfik, don Ermis Segatti, Bhanthe Dharmapala, Bruno Geraci, Giampiero Leo, Walter Nuzzo, Paolo Candelari
A nome del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”

Spid, oltre 700 mila richieste alle Poste torinesi Ecco come richiedere l’identità digitale

È possibile ottenere PosteID attraverso il sito posteid.poste.it, il riconoscimento avviene con cellulare, lettore BancoPosta, documento elettronico o direttamente in Ufficio Postale

Torino, 4 giugno 2021 Oltre 718 mila Identità Digitali Poste ID rilasciate. È questo lo straordinario traguardo raggiunto da Poste Italiane in provincia di Torino.

L’Identità Digitale di Poste Italiane consente di accedere in modo sicuro e veloce a tutti i servizi abilitati allo SPID, il Sistema Pubblico d’Identità Digitale che permette ai cittadini e alle imprese di utilizzare un’unica password per tutti i servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e imprese aderenti, garantendo la spinta digitale necessaria alla ripartenza del Paese.

Poste Italiane è il più prezioso motore di innovazione e digitalizzazione del Paese, che collega fisicamente e digitalmente clienti, cittadini, imprese e Pubblica Amministrazioneha dichiarato l’Amministratore Delegato,Matteo Del Fante durante la recente presentazione del nuovo piano strategico Sustain and Innovate” 2024. Un esempio è l’identità digitale SPID distribuita per oltre l’80% da Poste che ne gestisce gli accessi. Si tratta di 15 milioni di italiani”.

Per richiedere l’Identità Digitale di Poste Italiane è sufficiente accedere a posteid.poste.it e scegliere uno dei metodi di riconoscimento disponibili.

Ottenere SPID da casa è molto semplice: i titolari di un conto Bancoposta o di una carta Postepay abilitati all’operatività online possono ottenere SPID in modalità completamente digitale dal sito posteid.poste.it.

In alternativa è possibile registrarsi tramite l’App PosteID, scaricabile gratuitamente da App Store o Google Play, e identificarsi con un documento elettronico (Passaporto o Carta d’Identità Elettronica) o tramite un bonifico di 1€ disposto da un conto a sé intestato (importo che sarà restituito in automatico, al netto delle eventuali commissioni bancarie applicate dalla banca del richiedente). Con l’App PosteID anchel’utilizzodell’identità digitale è molto semplice: è sufficiente inquadrare il QR Code riportato sulle pagine di login e autorizzare le richieste d’accesso attraverso il riconoscimento facciale.

E’ possibile anche richiedere l’Identità Digitale registrandosi suposteid.poste.it ed effettuare il riconoscimento di persona direttamente in un Ufficio Postale. Si ricorda che nell’ottica di limitare attese e assembramenti e per agevolare l’operatività del servizio, per richiedere il rilascio dell’Identità Digitale SPID negli Uffici Postali della provincia di Torino è necessario prenotarsi tramite una delle APP di Poste Italiane (Ufficio Postale, BancoPosta o Postepay), Whatsapp al numero 371-5003715 o il sito www.poste.it.

Comune di Torino, confronto Fb con sinistra Ecologista

Un confronto  si svolgerà in diretta  sulla pagina Facebook di Sinistra Ecologista oggi alle ore 14:

Sinistra Ecologista e Francesco Tresso incontrano Eleonora Artesio per ripercorrere i cinque anni di impegno in Consiglio Comunale e riflettere sulle idee e le proposte per immaginare una Torino migliore.
Parteciperanno:

– Eleonora Artesio
– Francesco Tresso (candidato alle primarie del centrosinistra)
– Federica Patti
– Jacopo Rosatelli
– Alberto Re.
La diretta sarà trasmessa a questo link.

Torino Tricolore in Barriera contro lo spaccio

Torino Tricolore torna in strada contro spaccio e degrado, questa volta in Barriera di Milano.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO  Il presidio statico, con i residenti, si è svolto nella serata di ieri in Largo Giulio Cesare angolo Corso Palermo. Presente anche il comitato “Noi di Barriera” di Alberto Barona e altri comitati storici del quartiere. In piazza circa 100 persone.
“Questo quartiere sta diventando uno dei ritrovi più frequentati da
pusher e tossico dipendenti”. Dichiara Matteo Rossino, portavoce di
Torino Tricolore, “i residenti sono stanchi di fare esposti totalmente
ignorati dalle forze dell’ordine. Per questo abbiamo deciso di scendere
in strada con loro”.
“Durante la pandemia – continua Rossino – gli spacciatori hanno agito
indisturbati. Noncuranti di restrizioni e coprifuoco. L’amministrazione
comunale, pensando di risolvere il problema, ha installato telecamere
nelle vie principali. L’unico risultato che ha ottenuto è stato lo
spostamento delle attività illecite nei vicoli limitrofi. Quindi più
nascosti, lontani da occhi indiscreti.”
“Come se non bastasse gli abitanti della zona sono costretti a subire,
quotidianamente, fenomeni di accattonaggio molesto. Da parte di alcuni
rom, che si aggirano indisturbati nel quartiere. Tutto ciò è davvero
inaccettabile quindi non potevamo esimerci dall’intervenire. Le
periferie – conclude Rossino – vanno riqualificate. Non solo a ridosso
delle elezioni alla spasmodica ricerca di consensi. Sono quartieri
importanti tanto quanto il centro storico, e chi ci abita merita
considerazione, tutela e rispetto.”
Alle dichiarazione del portavoce di Torino Tricolore fanno eco quelle di
Alberto Barona, rappresentante del comitato Noi di Barriera: “Da anni
combattiamo contro l’abbandono di questo quartiere e abbiamo accolto con
gioia il sit-in di questa sera. Per questi motivi siamo scesi in strada,
con Matteo e con tutti i residenti che storicamente lottano per
riprendersi Barriera di Milano. E affrontano, senza scoraggiarsi,
l’immobilismo delle istituzioni locali, del tutto assenti e
disinteressate alla periferia Nord torinese.”

La liberazione di Brusca e la polemica sui pentiti

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni   La liberazione del mafioso Giovanni Brusca dopo  25 anni di carcere ha sollevato un mare di polemiche. E’ responsabile di oltre cento  omicidi efferati che suscitano ribrezzo e riprovazione morale e sociale. E’ stato un killer spietato, fedelissimo di Totò Riina, ma è stato anche un collaboratore di giustizia, anche se non è chiarissimo il suo apporto in questo ambito 

Tra il resto ha evitato la condanna a due ergastoli per la strage di Capaci in cui morì il giudice Falcone e per l’assassinio  del piccolo Di  Matteo, dissolto  nell’acido. I reati commessi da Brusca sono innumerevoli , ma malgrado ciò, l’essersi dichiarato collaboratore di giustizia gli evitò il carcere duro del 41 bis . C’è stato anche chi ha sostenuto il ruolo che avrebbe avuto nel coinvolgimento di Andreotti processato a Palermo , anche se questo aspetto è stato smentito. Adesso Brusca e’ in libertà vigilata a 64 anni. Un privilegio che dovrebbe suscitare la critica di quelli che Sciascia definì i professionisti dell’Antifamia che invece hanno sempre sostenuto la politica dei pentiti che tanto  danno ha provocato alla Giustizia, a partire dal caso Tortora. I pentiti sono serviti  per sconfiggere il terrorismo per la trasparenza del Gen. Dalla Chiesa, ma i risultati contro la mafia sono stati limitati e spesso hanno creato delle vittime che hanno avuto la vita distrutta per le false rivelazioni di pentiti ad orologeria. Ma chi crede al rispetto della Legge, non può non essere a favore della libertà a Brusca , per quanto ripugnante essa sia. Le leggi in vigore vanno rispettate sempre e con chiunque. Il giudizio morale deve essere sempre  estraneo a quello giuridico, altrimenti finiamo nella barbarie. Bisogna però porre mano alla legge sui pentiti perché  essa, senza dare i risultati sperati, ha dato spazio ad un uso strumentale del pentitismo. L’esempio di un criminale come Brusca dovrebbe indurre ad una riflessione critica  sul passato. Oggi vorrei poter leggere cosa scriverebbe, se fosse vivo, Leonardo Sciascia. Sarebbe interessante un suo libero giudizio. Oggi di  coscienze limpide come la sua non c’è’ più traccia. La sua e’ una razza estinta   Solo apparentemente la Mafia e’ stata ridimensionata perché da fenomeno siciliano e’ divenuta  sempre  più un fenomeno nazionale e internazionale  di dimensioni colossali. Per combatterla occorre ben altro che la legge sui pentiti.
Scrivere a quaglieni@gmail.com