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Pastificio Bolognese Muzzarelli: una storia torinese tutta da mangiare

In Via San Secondo, nel cuore del quartiere Crocetta, dove tradizione e innovazione si incontrano, sorge un pastificio che ha fatto della qualità e dell’artigianalità la sua missione. Tra le strade eleganti della città, questo laboratorio di pasta fresca incarna il perfetto equilibrio tra il rispetto delle ricette della tradizione piemontese e la ricerca di nuove proposte capaci di sorprendere i palati più esigenti. Ingredienti selezionati, lavorazioni accurate e un profondo legame con il territorio fanno di questo pastificio un punto di riferimento per chi ama la buona cucina e il sapore autentico della pasta fatta a mano.

Ma questa storia non inizia a Torino bensì a Modena, dove nasce il patron del pastificio, il Signor Achille e dove vivono papà Giuseppe e mamma Alda. Ed è proprio dai ricordi emiliani, al sapore di cappelletti fatti a mano, che inizia questo racconto.

Signor Achille, i suoi genitori lavoravano nella ristorazione?

Oh no, papà Giuseppe, detto Peppino, era un tecnico di materiale elettrico e con mamma amava preparare la pasta per gli amici. Fu quando vennero a Torino che ebbero l’idea di aprire un pastificio e preparare pasta fresca della tradizione emiliana. La prima bottega fu in nei locali presi in affitto in Via Piave 5 per poi spostarsi in Via San Francesco da Paola. All’epoca i ristoranti a Torino erano prevalentemente a carattere familiare e di cucina toscana. Noi iniziammo a produrre subito anche gli agnolotti di carne e diventammo subito punto di riferimento anche per la produzione piemontese.

E lei quando entra in bottega?

Ero giovanissimo, a 16 anni tagliavo con la rotella.

Lo facevo anche io con la mia mamma di domenica mattina. Dopo le pulizie, ci mettevamo in cucina a preparare gli agnolotti o a tirare la sfoglia con la “Nonna Papera”.

Hai visto quante macchinette antiche e impastatrici d’epoca abbiamo? Un’intera collezione e sono tutte pulite e perfettamente funzionanti.

Sarebbero perfette per un museo o per un set cinematografico. Ma torniamo alla sua storia, oggi siete in Via San Secondo 69, quando ci siete arrivati? E quanti siete oggi?

Ci siamo spostati qui nel 1959 e oggi siamo una trentina. Ma il numero di cui vado più fiero è il 22. Qui 22 persone sono andate in pensione dopo aver lavorato per tutta la loro vita da noi. E quando si passa così tanto tempo insieme si diventa come una famiglia. Siamo accomunati tutti dalla passione per ciò che prepariamo e dalla voglia di farlo bene.


Prendete anche giovani a cui insegnare il lavoro?

Certo, abbiamo aperto le porte agli studenti dell’Istituto Colombatto, che hanno fatto stage formativi affiancando i nostri operatori specializzati così da avvicinarsi al mondo del lavoro. In questo momento abbiamo dei tirocinanti desiderosi di approfondire le loro competenze professionali nell’ambito della produzione di pasta fresca.

Mentre chiacchieriamo il Signor Achille mi mostra i laboratori continuando a farmi notare come tutto sia pulito. Le macchine a fine lavoro devono splendere, le materie prime devono essere in celle a temperatura controllata e costante e i piani di lavoro devono essere immacolati, “sennò lo chef si arrabbia” mi dice il Signor Achille. Se non fosse per il profumo che esce dai laboratori, avremmo la sensazione di trovarci nel caveau di una banca.

Che tipo di clientela avete?

Di tutti i tipi, dai ristoratori che vengono anche da fuori regione a privati che abitano a Torino, da giovani che ci scoprono per la prima volta ai clienti che si servono da noi da più di 70 anni. Abbiamo un centinaio di tipi di pasta e se ci sono richieste particolare siamo in grado di realizzarle.

Tipo? Che richieste vi hanno fatto in passato?

Per esempio agnolotti con ripieno agli agrumi, ravioli neri con ripieno di platessa o conchiglie ai gamberetti. Ma ovviamente i preferiti restano gli agnolotti di carne. Noi ci facciamo arrivare la carne da Bra e dal cuneese, tutte le materie prime sono di altissima qualità.

Questo però incide sul costo.

Relativamente. Se si prende un taglio da kg di arrosto di scarsa qualità, quando lo cucini te ne rimane il 60% se sei fortunato. Le nostre carni non si rimpiccioliscono durante la cottura, la resa e ottimale cosi come il gusto.

Mi svela qualche nome eccellente tra i vostri clienti?

Posso dirti che i ministri al G8 di Torino hanno mangiato la nostra pasta e che a Papa Giovanni Paolo II abbiamo mandato plin con fonduta e tartufo. Abbiamo persino ricevuto una lettera di ringraziamento dal vaticano che conservo tra i ricordi più cari.

L’ufficio del Signor Achille, al fondo di un lungo corridoio costellato di celle frigorifero e laboratori con impastatrici, pullula di ricordi. Ci sono attestati di stima, come quello ricevuto dal consiglio Magistrale delle discipline di Auguste Escoffier, poster pubblicitari, bigliettini da visita dei ristornati che in tanti anni hanno scelto il pastificio Muzzarelli. E poi utensili per cucinare, libri e riviste. Ma quelli su cui si sofferma più volte sono i ricordi immortalati nelle foto di famiglia.

C’è qualcuno della sua famiglia che oggi l’accompagna in questa avventura?

A parte venire in negozio durante il periodo di Natale no. Ma ho cinque nipoti molto in gamba che studiano all’università e che spero abbiano voglia di entrare in questo settore.

Mentre mi mostra le foto delle figlie e dei nipoti, mi racconta anche di una sua grande passione, quella per le auto e per le corse.

Ho avuto molte auto e correvo. Ma ho smesso nel 1965, dopo aver vinto l’ultima gara, la Cesana Sestriere.

Per un incidente?

Oh no, fu per amore. In quell’anno mi sposai e papà mi intestò l’azienda. Fu un grande atto di stima. Io ero figlio unico e qui ho lavorato tanto. Mi sono anche goduto la vita. Ho viaggiato in posti bellissimi, ho posseduto auto e anche barche e moto. Perché la vita è breve e bisogna viverla bene così come mangiare bene.

Qual è la pasta che consiglia di prendere, il vostro best seller o quello che lei prepara quando non vuole rischiare?

Senza dubbio le tagliatelle di nonna Giulia. La ricetta è quella originale di mia nonna: 1 kilo di farina per 10 uova intere da 60 grammi. Poi puoi farle come vuoi, anche solo con burro e parmigiano, se la pasta è buona il piatto sarà un successo. Ma bisogna anche provare i cappelletti di nonna Giulia e i plin ai tre arrosti.

Signor Achille, perché non pubblica un libro con le sue ricette?

Perché sennò svelerei tutti i miei segreti!

Nonostante la lunga chiacchierata, il patron del Pastificio Bolognese Muzzarelli non si sbottona mai del tutto, ci sono ricette che resteranno ben custodite tra le mura di questa azienda.

A noi la giusta consolazione resta la prelibatezza e la fragranza delle paste in vendita, con la speranza che i giovani della famiglia di casa vogliano proseguire il racconto di questa storia bellissima e…mettere le mani in pasta!

Lori Barozzino

Sito web: Pastificio Bolognese

Il Politecnico di Torino in missione istituzionale in Etiopia

L’ateneo torinese amplia connessioni e reti con l’Etiopia in linea con la strategia di internazionalizzazione in cui l’Africa è tra i paesi protagonisti

 

Torino, 27 febbraio 2025

Il Politecnico di Torino amplia connessioni e reti con l’Etiopia, dopo una missione istituzionale ad Addis Abeba guidata dal Rettore Stefano Corgnati, pienamente in linea con la strategia di internazionalizzazione dell’Ateneo in cui l’Africa è tra i paesi protagonisti.

Il Rettore Stefano Corgnati e la sua delegazione, con il supporto dell’Ambasciata di Italia in Etiopia, hanno infatti incontrato l’Ambasciatore Agostino Palese e il suo staff, e Michele Morana, Direttore di AICS-Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che ha finanziato il progetto di recupero del Museo nazionale Etnografico ospitato dall’Addis Abeba University di cui il Politecnico di Torino è capofila con il coinvolgimento del Centro di Restauro della Venaria Reale. Il progetto, per un valore di 4 milioni di euro, ha come obiettivo quello della riqualificazione dell’edificio Guenete Leul, di importanza storica per il Paese e che ospita il museo, e della ridefinizione degli allestimenti espositivi in ottica di rilancio della preziosa collezione etnografica nazionale.

La missione è stata quindi l’occasione per incontrare ufficialmente Samuel Kifle Kidane, Presidente della Addis Abeba University e per firmare un accordo di collaborazione volto sia a incentivare la mobilità di studenti e di ricercatori e ricercatrici, sia ad attivare sinergie di ricerca in particolare sui temi del water e energy management, oltre alle azioni di coordinamento più inerenti al progetto.

La delegazione ha infine presentato le opportunità di studio e di iniziative rivolte alla popolazione studentesca del Politecnico di Torino, agli e alle studenti delle scuole superiori dell’Istituto Italiano Statale “Galileo Galilei” di Addis Abeba, una delle scuole italiane all’estero più importanti per numero di studenti e per cicli formativi coperti.

“L’Etiopia è Paese chiave per lo sviluppo delle azioni di internazionalizzazione in Africa e, grazie al supporto dell’Ambasciata Italiana, stiamo costituendo un vero e proprio hub del Politecnico di Torino per coordinare tutte le attività in questa area geografica. Stiamo prima di tutto promuovendo un progetto di mobilità per studenti e giovani ricercatori per incentivare collaborazioni e condividere esperienze”, ha commentato il Rettore Stefano Corgnati.

Askatasuna, Ricca (Lega): “Oltrepassato il limite, chiediamo sgombero a Piantedosi”

“Il tappeto con i volti dei politici col naso da clown è l’ultima delle provocazioni. Se agli antagonisti piacciono così tanto i pagliacci, al posto del centro sociale facciamo costruire un bel McDonald’s. Con oggi si è superato il limite: chiediamo al ministro Piantedosi lo sgombero immediato dell’immobile occupato da Askatasuna e pretendiamo il sostegno del sindaco e di tutta la maggioranza. Chi non interviene è complice: Lo Russo e i suoi per una volta facciano qualcosa di buono per Torino e per i torinesi”. Così Fabrizio Ricca, capogruppo Lega in Regione Piemonte.

McDonald’s e Banco Alimentare  Piemonte donano 730 pasti a settimana

Riparte “Sempre aperti a donare”, l’iniziativa solidale a sostegno delle comunità locali, che con la quinta edizione punta a raggiungere 1 milione di pasti caldi donati  dal lancio del progetto nel 2020
Torino,  febbraio 2025 – La quinta edizione di Sempre aperti a donare arriva a Torino e provincia, dove McDonald’s, Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald e Banco Alimentare del Piemonte donano insieme oltre che un pasto, anche un momento di conforto e convivialità a chi è più fragile. In città e provincia sono 730 i pasti caldi donati a settimana attraverso alcuni enti territoriali convenzionati. Un piccolo gesto come offrire un pranzo o una cena per essere vicini a chi vive in condizioni difficili e precarie.
I ristoranti McDonald’s di Torino in corso Giulio Cesare 397 e in via P. Cossa angolo C.so Regina Margherita 440, Avigliana in via Francesca e Giovanni Falcone 84, di Nichelino presso il centro commerciale Mondo Juve, di Beinasco presso il centro commerciale Le Fornaci in Via Torino angolo Via Falcone, di Rivoli in corso Primo Levi 23, di Venaria Reale in corso Garibaldi angolo via Druento, di Grugliasco presso il centro commerciale Shopville Le Gru in via Crea 10, di Chivasso in via Peppino Impastato 238, di Rivarolo Canavese in corso Torino angolo via Matteotti, di Moncalieri in via Fortunato Postiglione 1, di Chieri sulla SP 10 in Via Padana Inferiore 43, di Alpignano in via Venaria 18 e di Collegno in corso Francia 262 sono coinvolti da vicino nel progetto. I team di lavoro dei ristoranti si occupano della preparazione dei pasti, ritirati e distribuiti alla Parrocchia Natività di Maria Vergine di Trana, alla Parrocchia San Luca Evangelista di Torino, alla Chiesa Cristiana Evangelista Issacar di Rivoli, all’Arcidiocesi di Torino – U.P. Migranti, alla Parrocchia Natività Maria Vergine di Venaria Reale, alla Comunità Madian di Torino, all’associazione Cenacolo Eucaristico Trasfigurazione di Torino, al Comitato Locale di Chivasso della Croce Rossa Italiana, Parrocchia Madonna del Santo Rosario di Chivasso, alla Parrocchia San Giacomo Apostolo di Rivarolo Canavese, all’associazione Carità senza Frontiere di Moncalieri, alla Parrocchia Beato Bernardo di Baden, Centro San Carlo della Compagnia di Gesù di Chieri, alla Parrocchia San Martino Vescovo di Alpignano e all’associazione Centro d’Ascolto Piergiorgio Frassati di Collegno.
Le donazioni in provincia di Torino, dove McDonald’s conta 30 ristoranti, sono parte di Sempre aperti a donare, l’iniziativa benefica di McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald nata durante la pandemia per dare conforto ai più bisognosi e sostenere le comunità locali in un momento di emergenza. Da allora, il progetto è stato rinnovato di anno in anno e nelle ultime 4 edizioni ha permesso di donare, grazie alla collaborazione con Banco Alimentare, Comunità di Sant’Egidio e altre centinaia di organizzazioni caritatevoli locali, oltre 750mila pasti caldi in tutta Italia.
La nuova edizione punta, entro maggio 2025, a offrire 250.000 mila pasti caldi per arrivare così al traguardo di 1 milione di pasti donati dal lancio dell’iniziativa, avvenuto nel 2020.

Concerto di Carnevale dell’Orchestra Nazionale della Rai

Il direttore d’orchestra Giulio Cilona e il violinista serbo Stefan Milenkovich debuttano  domenica 2 marzo

 

Il tradizionale Concerto di Carnevale dell’Orchestra Sinfonica della RAI è in programma domenica 2 marzo alle 18 all’Auditorium RAI Arturo Toscanini, trasmesso in live streaming sul portale di RAI Cultura e registrato da Radio 3 che lo proporrà in differita.

Sul podio è impegnato il ventinovenne direttore d’orchestra belga americano Giulio Cilona, al suo debutto con l’Orchestra Nazionale della Rai, attualmente Kappelmeister alla Deutsche Oper di Berlino, ruolo che ha ricoperto fin da giovanissimo. Con lui debutta anche il violinista serbo Stefan Milenkovich, che ha iniziato la sua carriera giovanissimo, suonando in un concerto di Natale di fronte al presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, e proseguendola nelle sale da concerto più prestigiose, dalla Carnagie Hall di New York alla Suntury Hall di Tokyo. Per la prima volta impegnato con la compagine Rai, Milenkovich propone l’Introduzione e Tarantella op. 43 del virtuoso spagnolo Pablo de Sarasate. Seguono l’introduzione e il Rondò capriccioso in la minore per violino e orchestra op. 28 che Camille Saint- Saëns scrisse per Pablo de Sarasate. Il brano, eseguito per la prima volta nel 1867, coniuga gli effetti del più acrobatico virtuosismo con una chiarezza di scrittura che si avvicina allo stampo razionalista.

A completare il programma saranno Erinnerung an Ernst oder “Der Karneval in Venedig” di Johann Strauss padre e Mardi Grass dalla Mississippi suite di Ferde Grofé, in pieno spirito carnascialesco. Non mancheranno poi una celebre pagina operistica, quale la Sinfonia tratta da La Gazza Ladra di Rossini e la sognante Barcarolle da Les contes d’Hoffmann di Offenbach.

I biglietti per il concerto, fuori abbonamento sono in vendita online sul sito dell’OSN della RAI e presso l’Auditorium RAI in piazza Rossaro.

Mara Martellotta

Santa Giulia, Bengasi e Giovanni Bosco le tre nuove “zone rosse”

Dal primo marzo a Torino saranno attive tre nuove zone rosse.

Si tratta di Piazza Santa Giulia, piazza Bengasi e la zona vicino all’Ospedale San Giovanni Bosco, “territori” difficili, caratterizzati dalla presenza di spaccio e microcriminalità. Tali zone  saranno oggetto di controlli intensificati fino al 30 aprile.

Le forze dell’ordine potranno allontanare per 48 ore chi considerato pericoloso per l’ordine pubblico, nello specifico per reati di droga, violenza e furti.

Nelle scorse settimane nelle preesistenti zone rosse torinesi sono stati allontanati diversi soggetti ritenuti pericolosi.

Le zone già attive sono Porta Nuova e San Salvario vecchia, il lungo Dora compreso tra ponte Carpanini e ponte Mosca, piazza Vittorio Veneto e via Matteo Pescatore, i Giardini Madre Teresa di Calcutta e l’area di largo Palermo.

I soggetti con atteggiamenti aggressivi o già condannati per spaccio, violenze, furti e rapine possono essere allontanati per 48 ore da queste aree. Se continueranno gli atteggiamenti illegali scatterà la denuncia.

Le zone rosse sperimentali a Torino  sono iniziate a gennaio. “Torino – commenta il sindaco Stefano Lo Russo – vuole essere un modello virtuoso  per la gestione integrata della sicurezza. Bene la rigenerazione urbana, ma anche il contrasto all’i fenomeni di illegalità. Vogliamo una città sicura, in cui ci si possa muovere liberamente”

Bilancio, Lista Cirio: “Approvate le nostre proposte”

Riceviamo e pubblichiamo
“Un grande risultato per il Gruppo Lista Civica Cirio Presidente. Grazie al nostro impegno e alla determinazione con cui abbiamo portato avanti le nostre istanze, il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato tutte le nostre proposte per migliorare la vita dei cittadini”
Ecco le misure che diventeranno realtà:
✅ Più risorse per la salute mentale
Incremento dei fondi per il trattamento delle patologie psichiatriche, nuove assunzioni di personale specializzato e ampliamento degli orari dei Centri di Salute Mentale.
✅ Sostegno alle famiglie per la libertà educativa
Maggiori risorse per il finanziamento di tutte le richieste relative ai voucher scuola, garantendo un aiuto concreto alle famiglie per la scelta educativa dei propri figli.
✅ Amianto: più fondi per la bonifica nei piccoli comuni
Approvata la nostra proposta per destinare fondi specifici alla rimozione dell’amianto negli edifici pubblici, con priorità ai comuni con meno di 5.000 abitanti.
✅ Trasporto scolastico: nuovi scuolabus per i comuni
Finanziato l’acquisto di nuovi scuolabus per il trasporto di bambini e ragazzi, migliorando la sicurezza e l’efficienza del servizio.
✅ Riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica
Stanziati 300.000 euro per interventi di recupero sugli immobili di edilizia residenziale, migliorando la qualità della vita e contrastando il degrado
✅ Più fondi per la lotta ai disturbi alimentari
Approvato un ulteriore finanziamento di 300.000 euro per rafforzare la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, con un’attenzione particolare ai giovani.
🟢 Il nostro impegno si traduce in fatti concreti! Questi provvedimenti garantiranno maggiore supporto alle famiglie, potenzieranno la sanità, miglioreranno l’istruzione e proteggeranno l’ambiente.
Ringraziamo tutti coloro che hanno sostenuto queste iniziative. Continueremo a lavorare con determinazione per il bene del Piemonte!

Smog, livello Zero fino a venerdì

Secondo i dati previsionali forniti da Arpa Piemonte, da oggi giovedì 27 febbraio, e fino a venerdì 28 febbraio 2025 compreso (prossimo giorno di controllo), entrerà in vigore il livello 0 (bianco) con le sole misure strutturali di limitazione del traffico previste del semaforo antismog.

Si ricorda che eventuali variazioni del semaforo antismog, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale .

TORINO CLICK

 Antonetto (Fdi): Bilancio, Odg a favore del Carnevale di Ivrea 

“Premesso che lo Storico Carnevale di Ivrea, è uno dei più antichi e famosi d’Italia, ed è ormai un appuntamento a carattere internazionale e che, come tale, necessita di un’organizzazione sempre più onerosa e complessa, è quindi indispensabile che sia riconosciuto tra i grandi eventi della Regione Piemonte e che, come tale, riceva i finanziamenti necessari al suo svolgimento.

Esprimo, perciò, piena soddisfazione rispetto all’approvazione dell’ordine del giorno presentato in Consiglio Regionale grazie al voto favorevole di una maggioranza trasversale, che impegna la Giunta proprio al sostegno economico di questa importante manifestazione che coniuga tradizione storia, cultura, identità territoriale, passione e lavoro di tante associazione che negli anni portano avanti questa tradizione che fa onore al Piemonte e all’Italia”.

Lo afferma Paola Antonetto Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia e Presidente della VI Commissione Cultura Sport Tempo Libero della Regione Piemonte

Più giovani in agricoltura, l’aiuto della Regione a 300 aziende agricole under 41 di tutto il Piemonte

Un investimento da oltre 11,6 milioni di euro complessivi che andranno a sostegno di 299 aziende agricole under 41 in tutto il Piemonte per favorire l’ingresso dei giovani in agricoltura e il ricambio generazionale. Viene pubblicata ora la graduatoria delle giovani aziende con titolari sotto i 41 anni che riceveranno il contributo voluto dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni attraverso il bando Premio per l’insediamento di giovani agricoltori 2024.

Spiega l’assessore Bongioanni: «Il bando è stato lanciato a dicembre e chiuso a fine gennaio e ha visto una risposta straordinaria. Grazie alle economie e ai fondi recuperati da altre misure non utilizzate, sono riuscito a portare a € 11.634.410,97 una dotazione finanziaria che in origine era di appena 400mila euro e che ci consente di finanziare tutte le 299 domande idonee pervenute fino a esaurimento della graduatoria. Questo sostegno, totalmente a fondo perduto, si pone tre obiettivi: attrarre sempre più giovani verso il settore agricolo con l’apertura di nuove aziende; favorire il ricambio generazionale con il subentro in aziende di famiglia; e infine permettere ai giovani imprenditori di implementare progetti che adottino approcci produttivi rispettosi dell’ambiente e vantaggiosi sotto il profilo economico e sociale».

Le aziende beneficiarie suddivise per provincia: Alessandria 39 (13%); Asti 35 (12%); Biella 15 (5%); Cuneo 103 (34%); Novara 26 (9%); Torino 62 (21%); Verbano Cusio Ossola (1%); Vercelli: 15 (5%).

Per poter beneficiare del premio, il giovane imprenditore dovrà assumere la carica di capo di un’azienda agricola, presentando un dettagliato Piano Aziendale. Ecco come funziona il premio d’insediamento:

  • Insediamento di un solo giovane (impresa individuale): € 35.000, con una maggiorazione di € 10.000 se l’insediamento avviene in zona di montagna.

  • Insediamento congiunto di due giovani (soci): € 30.000 per ciascun giovane, con una maggiorazione di € 7.000 per ciascuno in caso di insediamento in zona di montagna.

  • Insediamento congiunto di più di due giovani (fino a un massimo di cinque): € 25.000 per ciascun giovane, con una maggiorazione di € 5.000 per ciascuno se l’insediamento avviene in zona di montagna.

Questa nuova misura va ad agire a fianco delle altre che l’Assessorato regionale sta attuando per sostenere con politiche strutturali la giovane agricoltura. Sottolinea l’assessore Bongioanni«Va ad aggiungersi ai 19 milioni con cui, lo scorso novembre, abbiamo premiato i 250 migliori progetti di imprenditori under 41 che investono in agricoltura di precisione e innovativa. E nelle prossime settimane lanceremo un ulteriore bando da ben 32,5 milioni di euro per il miglioramento di tutte le aziende agricole – dai fabbricati ai macchinari – cui potranno partecipare anche i giovani già beneficiari degli altri due bandi. I primi risultati si toccano con mano».

Grazie a misure come queste i giovani piemontesi stanno letteralmente riscoprendo l’agricoltura. Solo nell’ultimo anno in Piemonte le aziende con proprietari o conduttori sotto i 41 anni sono aumentate di 444 unità, passando dalle 5.902 del 2023 alle 6.346 del 2024, con una significativa crescita del 7,5% e un’incidenza del 15% sul totale delle imprese agricole piemontesi. «Un grande risultato – conclude Bongioanni – che, unito alla nascita della Filiera corta, al potenziamento dei Distretti del Cibo e alla rivoluzione nella promozione sta scrivendo il futuro dell’agricoltura piemontese».