ilTorinese

A Torino Airport si ricarica lo smartphone pedalando

Nuovo progetto nell’ambito di Torino Green Airport

– A Torino Airport si ricarica lo smartphone pedalando. Sono stati installati oggi nell’Area Imbarchi dell’Aeroporto di Torino i primi quattro esemplari di Pila Bike, progetto frutto della sinergia tra Torino Airport, Pradella Sistemi e Torino City Lab.

L’idea nasce dal bisogno di soddisfare un’esigenza molto diffusa in aeroporto, ovvero la necessità di ricaricare il proprio device, sia esso uno smartphone o pc durante il viaggio.

Il cuore del progetto è Pila, un ricaricatore universale per dispositivi USB opportunamente collegato alle eco-bike: tramite la pedalata è infatti possibile effettuare una ricarica rapida e dar vita ad una generazione ecologica di condivisione dell’energia. Il tutto comodamente nell’Area Imbarchi dell’Aeroporto, in attesa del proprio volo, con una piacevole veduta della pista.

Pila Bike dispone di 4 postazioni di ricarica, ancorate al pavimento e attivabili attraverso la pedalata: la struttura, che offre anche un piano d’appoggio e prese elettriche, è a disposizione dei passeggeri che vogliano semplicemente ricaricare il proprio device oppure fare un po’ di movimento in attesa del volo, accumulando l’energia prodotta e condividendola con gli altri passeggeri.

L’installazione di Pila Bike si inserisce nel progetto ‘Torino Green Airport’, che vede l’Aeroporto di Torino implementare sempre nuovi interventi in ottica sostenibile. Sotto questo cappello rientrano infatti tutte le iniziative orientate alla sostenibilità ambientale già implementate dall’Aeroporto in passato, in via di realizzazione nel presente, e pianificate per il futuro.

Si tratta di una scelta di posizionamento forte in merito alla sostenibilità ambientale, ritenuta imprescindibile per un’infrastruttura aeroportuale: questa strategia rappresenta un elemento qualificante per confermare l’impegno dell’Aeroporto di Torino, verso la tutela dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici. L’Aeroporto di Torino vuole infatti gestire l’infrastruttura e le operazioni aeroportuali in maniera efficiente dal punto di vista energetico, consumando sempre meno energia ed evitando lo spreco di risorse.

La possibilità di generare energia in maniera pulita, accumularla e condividerla con altri passeggeri, soddisfacendo al contempo un’esigenza concreta dei viaggiatori, rientra appieno nell’ambito delle iniziative di sostenibilità ambientale dell’Aeroporto e arricchisce la customer experience del passeggero.

Consumo di suolo: le proposte del Comune

Caro direttore, un articolo affronta il tema del consumo di suolo misurato su scala regionale e metropolitana in cui chiaramente è compresa anche Torino che, tra l’altro, mostra un’inversione in controtendenza se paragonata ad altre grandi città.

L’analisi del consumo di suolo e del suo recupero è molto complicata ma posso fornire un’indicazione sugli atti che abbiamo approvato in questa amministrazione, che ha dedicato grande attenzione alla riduzione del suolo impermeabilizzato.
Un dato che è importante sapere: molte operazioni immobiliari che in questo periodo si stanno sviluppando vengono eseguite in attuazione di un piano regolatore tuttora vigente ma che noi abbiamo cominciato a modificare. Sottolineo come queste operazioni prevedano un consumo di suolo prenotato da molti anni, da prima che noi ci insediassimo.

Il nuovo Piano Regolatore Generale pone massima attenzione su questo aspetto e punta al consumo di suolo zero (o a saldo invariato, o positivo) e inserisce delle premialità rispetto alle trasformazioni urbanistiche ambientalmente innovative.

La semplificazione dei problemi complessi non mi appartiene e le strade serie e concrete per invertire la tendenza sono state attuate oppure indicate con le nostre proposte politiche. Da molto tempo.

 

Antonino Iaria
Assessore Urbanistica Città di Torino

Rotta di collisione

IL PUNTASPILLI / ECONOMIA


Il capitalismo in salsa cinese sta ormai cedendo il passo ad un apparentemente sorprendente ritorno al passato.

 

La coesione sociale è da sempre cruciale per potere governare un Paese immenso e popoloso come la Cina ma lo diventa ancora di più quando la crescita economica (e la diffusione del benessere) sono messi a rischio da una demografia che inizia a segnare il passo (dal 2010 la popolazione attiva ha smesso di crescere e gli ultimi dati del censimento mostrano che anche la popolazione complessiva è ormai stabile e pronta per una graduale discesa) e da profondi squilibri.

 

Per quanto il Celeste Impero sia enormemente cresciuto negli ultimi quarant’anni rimane, in termini di reddito pro-capite, al 59mo posto (ed anche peggio, al 73mo, sulla base del potere di acquisto), ai livelli dei Paesi più poveri del terzo mondo.

 

Dietro il dato medio, poi, si nascondono enormi differenze  tra la zona costiera, dove prosperano le aziende private più importanti e profittevoli, ed il resto del Paese.

 

Il presidente Xi Jinping sta lanciando chiari messaggi che la situazione non può continuare così e che i più ricchi e le loro aziende avranno d’ora in poi una vita ben più difficile di quella goduta sinora.

 

Il cambiamento non arriva all’improvviso, lo si poteva prevedere osservando l’evoluzione della piramide demografica e quella della distribuzione del reddito, ma è sempre l’ultima goccia a fare traboccare il vaso.

 

La cosa non dovrebbe sorprendere troppo anche considerato che l’obiettivo di Pechino, orgogliosamente dichiarato nell’ultimo (il quattordicesimo) piano quinquennale (2021-2025), è quello di trasformare il Paese in “una grande e moderna nazione socialista”.

 

Per raggiungere questo obiettivo occorre migliorare la condizione delle famiglie cinesi (consentendo anche di aumentarne la dimensione con la possibilità di avere sino a 3 figli) e della classe media.

 

Poca importanza sembra avere se, per ottenere quanto desiderato, si provocano pesanti danni agli investitori finanziari (“speculatori capitalisti”) ed alle aziende che operano nei settori coinvolti.

 

L’ultima vittima è stato quello dell’educazione privata ed in particolare dei corsi di sostegno che, essendo secondo il governo troppo onerosi per le famiglie, vanno erogati gratuitamente.

 

Le società del settore hanno lasciato sul terreno in pochi giorni la metà del loro valore ed il messaggio è risuonato nuovamente forte e chiaro (con discese rovinose dei prezzi) anche su tutti i titoli coinvolti negli ultimi mesi dalla stretta del governo cinese, ormai in chiara rotta di collisione con le grandi aziende quotate (gestite con logiche “occidentali”, ben lontane dal nuovo corso riassumibile come un “ritorno al passato”).

 

Al prossimo congresso del partito, che si terrà nell’ottobre del 2022, cruciale per le conferme dell’attuale leadership, sarà fondamentale presentare dei risultati concreti e la volata è già iniziata.

 

Coerentemente con quanto avviene internamente anche la politica estera è tornata a proporre un confronto duro con gli Stati Uniti e la sensazione di un fastidioso “déjà vu” degli anni della guerra fredda è forse più che una nostalgica suggestione.

 

E’ presto per trarre delle conclusioni, che sarebbero oggi affrettate, ma quel che è certo è che il dragone è tornato a sputare fuoco e bisognerà prestare molta attenzione per non correre il rischio di scottarsi.

Luca Martina

Metro linea 2, via libera all’accordo territoriale con i Comuni per il progetto di fattibilità

Il Consiglio comunale  di Torino ha approvato lo schema di Accordo Territoriale tra i Comuni di Beinasco, Orbassano, Rivalta e San Mauro, la Città di Torino e la Città Metropolitana di Torino,

al fine di garantire il coordinamento degli iter procedimentali per pervenire all’approvazione del Progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE) dell’intero tracciato della Linea 2 della Metropolitana, nonché delle necessarie varianti urbanistiche, che dovranno essere armonizzate. La Città Metropolitana è individuata come soggetto promotore del suddetto Accordo Territoriale ed autorità referente verso soggetti terzi.

Il tracciato della linea 2 definito dal PFTE si estende infatti a Nord sino San Mauro e a Sud fino ad Orbassano, attraversando il territorio di Torino, Beinasco e Rivalta. Il PFTE è stato quindi elaborato anche con l’apporto dei predetti Comuni che hanno fornito il loro contributo per la definizione del tracciato e per il posizionamento delle 32 fermate (delle quali 23 sul territorio del capoluogo piemontese), 3 parcheggi di interscambio (Orbassano, Anselmetti e Pascarito) e 2 depositi-officina previsti (Cimitero Parco e zona Pescarito), lungo un tracciato di circa 28 chilometri. Un’opera dal costo stimato totale di 4,92 miliardi di euro.

Già nell’ottobre del 2020 era stata stipulata la convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che regola le modalità di erogazione di un finanziamento pari a 828 milioni. Una cifra, questa, destinata alla progettazione definitiva della tratta Rebaudengo – Politecnico, nonché alla realizzazione del segmento Rebaudengo – Novara.

Quando lo sport da’ lezione alla politica

Meloni e Salvini vinceranno pure le elezioni ma chissà se ora masticano amaro. Saranno contenti  che ragazze e ragazzi di colore rappresentino l’Italia e vincano pure?

Paola Egonu addirittura porta bandiera dell’Europa.  Marcell Jacobs  primo italiano medaglia d’oro alle Olimpiadi. Incredibile no? Sono italiani e non hanno cognomi tradizionalmente italiani. Come al solito grande Mario Draghi che telefona al nostro velocista per complimentarsi. Gian Marco Tamberi ex aequo medaglia d’oro che abbraccia Mutaz Essa Barshim del Qatar. Nerissimo e bravissimo. Non solo in Italia.  Alla finale femminile dei cento e duecento  il 90 % ragazze di colore.
Se poi pensiamo al maschiche cambia poco.
Razzisti e sovranisti tacciono rancorosi ma, appunto silenzio. Pure Malago’ Presidente del Coni sottolinea: ora le federazioni modificano i regolamenti interni ed anche i ragazzi e ragazze non nati in Italia possono essere tesserati. Inclusione, non rifiuto. Questo è lo sport: insieme , non contro. Sportivi che hanno urlato a chiare lettere che loro si sono vaccinati e invitano a vaccinarsi. E son dolori per il nostro Matteo Capitano (Salvini). Intanto il Piemontese Molinari è tra i primi 10 d’Italia della Lega e non ha peli sulla lingua: chi dei miei va alle manifestazioni no vax sbaglia. Molinari è politico accorto.  Non parla a vanvera e se parla qualche verifica interna l’ha fatta. Del resto Giorgetti e Salvini da un po’ parlano una lingua diversa. E il candidato Damilano,  il langarolo prestato a Torino,  se deve ascoltare qualcuno ascolta Giorgetti e non Salvini. Per la Meloni altra storia.  Urlacchiare paga. Al netto di Crosetto e Comba tutti gli altri sono un po’, o decisamente nostalgici dei tempi che furono.
Qui la storia incredibilmente si ripete.  Negli anni trenta Leone  Giacovazzi campione di colore di pugilato italiano ed europeo. Italianissimo ma con il difetto della pelle. Dopo le vittorie l’oblio. Dopo la quasi venerazione di Benito Mussolini l’ostracismo. Dopo quasi cento anni si ripeterà tutto? Non penso proprio,  non credo proprio e mi affido alla maturità del nostro popolo,  del mio popolo. Ricordate? Italiani brava gente. Non tutti, sicuramente la maggioranza. Come  la maggioranza non è razzista, come la maggioranza si è vaccinata e la stragrande maggioranza è favorevole al Green  pass. Razzisti e no Vax hanno una cosa in comune: l’ignoranza. E forse,  sottolineo forse,  ne ha anche diritto. Non quando, però,  l’ignoranza diventa una proposta politica. Sia ben chiaro, ognuno è libero di pensarla come vuole.  Destra sinistra, centro. Ma nessuno ha il diritto di essere razzista. Tant’ è che in molti paesi del mondo ci sono apposite leggi che puniscono il razzismo. Il razzismo non è un’opinione , il razzismo è un reato. Punto e basta. E non si sta parlando solo di politica. Quella con la P maiuscola. Ma di pre condizioni. Si sta parlando di valori necessariamente condivisi da destra come da sinistra. Dalle Olimpiadi, dai nostri atleti questo è il messaggio. Ed anche qui non è la prima volta.  Nel 68 a Città del Messico.  Il pugno chiuso delle Black panter.  Al mitico 1936 . Olimpiadi di Germania dove il “piccolo” Jessy Owen ridicolizzo’ Aldof Hitler e tutto il nazismo. La Storia si ripete. Ed è un bene che si ripeta  visto che la mamma degli stupidi ed ignoranti continua  nel partorire stupidi ed ignoranti.

Patrizio Tosetto

L’On. Lino Pettazzi Commissario della Lega a Moncalieri

A deciderlo è stato direttamente il Segretario Federale della Lega, Matteo Salvini.

L’on. Pettazzi, membro della X Commissione della Camera dei Deputati (attività produttive, commercio e turismo) e sindaco di Fubine Monferrato, è iscritto alla Lega da oltre 25 anni, e amministratore locale di lungo corso. A lui vanno i migliori auguri di buon lavoro della Lega, in uno spirito di forte collaborazione, con l’intento di dar sempre più voce e rappresentanza ai iscritti e agli elettori di Moncalieri.

Lega Piemonte

Juve: Chiellini ha rinnovato. Toro: Belotti è tornato, resta o va?

I capitani di Juve e Toro sono i protagonisti indiscussi di questa fase di calciomercato.
In casa bianconera,con non poca apprensione nonostante le rassicurazioni del Presidente Andrea Agnelli,capitan Chiellini ha rinnovato il contratto firmando un biennale fino a giugno 2023.Non è un acquisto ma mette fine a una telenovela che cominciava a farsi largo nella mente dei tifosi bianconeri i quali temevano di perder il loro amato capitano fresco campione d’Europa.È chiaro che  la Juventus,perdendo Chiellini, avrebbe indebolito, e non poco, il reparto difensivo.
In casa granata è tornato capitan Belotti ed a breve si vedrà col tecnico Juric: o dentro o fuori dal progetto granata.Il tecnico granata è stato chiaro:il Belotti di 2 anni fa,trascinatore a suon di gol del Toro,fa comodo eccome!il gallo degli ultimi 2 anni,spento e privo di grinta,nuoce a tutta la squadra.Intanto cresce il numero dei giocatori che non faranno parte del nuovo progetto granata targato Juric.L’organico deve esser ridotto,da 33 giocatori si passerà a 21,andranno via in 13 per dare spazio a 3 nuovi acquisti,forse 4.Il tempo delle scelte è arrivato!

Vincenzo Grassano

Torna Scena 1312, rassegna di musica-teatro di Bardonecchia

9 appuntamenti dal 3 al 18 agosto con l’Accademia dei Folli

Si rinnova per il 2021 l’appuntamento con Scena 1312, rassegna di musica-teatro promossa dal Comune di Bardonecchia.

Il cartellone teatrale è curato dalla compagnia torinese Accademia dei Folli, con 9 spettacoli in programma dal 3 al 18 agosto, di cui 8 al Palazzo delle Feste e uno itinerante nella frazione di Rochemolles.

 

Il calendario

La prima data da segnare in calendario è martedì 3 agosto: alle 21 si entra nelle pieghe della storia sabauda con Scala reale: gli attori della compagnia, accompagnati dai musicisti di Estemporanea, raccontano con ironia le giornate frenetiche che precedevano l’arrivo di re Carlo Alberto al castello di Racconigi per le vacanze estive. Il conte di Castagneto guida il pubblico tra varie stanze, mostrando la macchina organizzativa che si sta approntando tra nobili, servitori, cuochi e maniscalchi.

Appuntamento per i più piccoli il pomeriggio di giovedì 5 agosto: in scena La gabbianella e il gatto. Un racconto, tratto dal capolavoro di Sepùlveda, dolce e forte allo stesso tempo, adatto certamente ai bambini ma in grado di catturare l’attenzione anche di adulti sensibili alle tematiche della natura e a quelle della solidarietà.

Alle 21 invece spazio al primo dei due spettacoli del filone portraits, una galleria di ritratti, in equilibrio tra parole e musica, di grandi autori del panorama musicale contemporaneo: l’appuntamento è con Fred dal whiskey facile. Cinque donne della vita di Buscaglione – tutte interpretate dalla stessa attrice – si avvicendano sul palco: ognuna ha qualcosa da dire su Fred, ognuna pretende di averlo capito meglio delle altre. Intanto il fantasma dell’artista aleggia ancora, e fa le due cose che gli riuscivano meglio: cantare e bere, non necessariamente in quest’ordine Lunedì 9 agosto è invece protagonista la musica e la poesia del maestrone di Pàvana, Francesco Guccini, con il nuovissimo spettacolo Canzoni delle osterie di fuori porta.

Mercoledì 11 nuovo appuntamento pomeridiano (ore 16) dedicato ai più giovani: i Folli portano in scena Monsters &Co, uno spettacolo tutto da ridere sui vecchi e nuovi mostri. Dalla letteratura per bambini ai più blasonati e famosi personaggi dell’orrore, dal Dottor Jekyll e Mr Hyde a Nessy, il mostro di Lockness, dal Conte Dracula alla strega di Biancaneve, Monsters & Co è un buffissimo reportage in giro per il mondo per conoscere sotto un’altra luce le personalità più famose che popolano da secoli i nostri incubi.

 

Alle ore 21 invece è di scena una serata dedicata a Dario Fo, lo straordinario attore e drammaturgo scomparso nel 2016. La luna è una lampadina è un reading per due voci, accompagnate da musiche eseguite dal vivo alla chitarra, che ripercorre le pagine più celebri ed esilaranti dell’opera di uno dei più amati autori italiani degli ultimi settant’anni.

 

Giovedì 12 il borgo di Rochemolles si trasforma in un palcoscenico naturale per lo spettacolo itinerante La grande storia nel nostro piccolo, un tributo divertente ai grandi personaggi storici, da Garibaldi a Stalin, da Gandhi a Caterina di Russia, da Giovanna d’Arco alla recente Greta Thunberg.

 

Lunedì 16 si torna al Palazzo delle Feste con Uomini e topi, uno studio-reading tratto dal capolavoro di John Steinbeck: un piccolo intenso dramma sull’amicizia e sull’emigrazione a Ovest, terra di mancate promesse.

 

La stagione si chiude mercoledì 18 agosto L’amore sacro e l’amor profano, la leggendaria storia di Abelardo ed Eloisa, che si amarono per pochi mesi e si scrissero per vent’anni. Entrambi soffrirono tantissimo: lei ci rimise la giovinezza, lui la reputazione e la virilità.

 

Gli spettacoli teatrali e musical-teatrali a cura di Accademia dei Folli sono tutti a ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria presso l’Ufficio del Turismo di Bardonecchia, piazza De Gasperi 1, tel. 0122 99032.

Borgo san Paolo, Vallette e Porta Palazzo: ecco i progetti

Sono stati presentati  a Palazzo di Città i progetti approvati e finanziati dal Ministero delle Infrastrutture attraverso il Programma nazionale della Qualità dell’Abitare (PinQua): uno stanziamento, per complessivi 43 milioni e 715mila euro, che sarà utilizzato per realizzare interventi di riqualificazione edilizia e ambientale nel quartiere Vallette, in Borgo San Paolo e nell’area di Porta Palazzo.

Obiettivo del programma PinQua è quello di contribuire a riqualificare e incrementare il patrimonio di edilizia residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio-economico, aumentare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché di migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini.

I progetti approvati per Torino, come per le altre città italiane che potranno fruire dei fondi PinQua, prevedono opere in ambiti urbani con carattere di fragilità e in aree ad elevata tensione abitativa: interventi da realizzare in un’ottica di sostenibilità e maggiore utilizzo degli spazi sfruttabili all’interno delle zone edificabili esistenti, senza consumo di nuovo suolo e secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile.

In particolare, per i progetti che hanno ottenuto il via libera al finanziamento ministeriale sono stati considerati e valutati positivamente gli aspetti relativi alla superficie residenziale recuperata, all’inclusione sociale generata e agli indicatori di impatto sociale, culturale, territoriale, economico-finanziario e tecnologici, come la sostenibilità ed efficienza energetica e il consumo di suolo zero.

A Torino, con gli stanziamenti del programma PinQua, per un importo di 13 milioni 730mila euro saranno realizzati interventi di riqualificazione nell’area di Porta Palazzo e, nello specifico, nelle case popolari di piazza della Repubblica 13, nel mercato di Porta Palazzo, nella scuola di via Mameli 18, sulla pavimentazione di Borgo Dora e in spazi pubblici di Valdocco.
Saranno 14 milioni e 985mila gli euro destinati a opere in Borgo San Paolo, ovvero interventi nelle case popolari di corso Racconigi 25, nel complesso scolastico di via Bardonecchia 34, nel mercato di corso Racconigi, sulla pista ciclabile che porta da piazza Robilant a corso Peschiera, ecc..
Quindici infine i milioni di euro per il quartiere Vallette e i lavori nelle case popolari di viale dei Mughetti 20, la manutenzione strade, la demolizione e ricostruzione del palazzo delle Poste in piazza Montale, la realizzazione di aree verdi diffuse, i collegamenti ciclabili, l’accesso al Parco vallette e la riqualificazione di alloggi Erp di risulta.

Il dossier di candidatura dei progetti torinesi al finanziamento del Programma nazionale della Qualità dell’Abitare è stato predisposto dagli uffici tecnici della Città di Torino in collaborazione con Atc e Urban lab, che ha svolto un ruolo di supporto curando gli aspetti relativi alle analisi delle aree urbane oggetto di progettazione e realizzando mappe sintetiche di lettura del territorio. (mge)

Eutanasia legale: adesione alla delibera di Grimaldi

Eutanasia legale: la delibera di Grimaldi firmata da tanti, dal PD ai 5 Stelle, dal Movimento 4 ottobre alla Lega. Grimaldi (LUV): è la dimostrazione che parliamo di un tema che riguarda la vita concreta delle persone.

“Non solo siamo riusciti ad aggregare intorno a questo tema gran parte delle opposizioni, che hanno garantito le 13 firme necessarie per presentare la proposta, ma siamo arrivati a 16 grazie alla sorpresa delle tre firme della Lega. Voglio ringraziare tutti e tutte. È la dimostrazione che l’atto che proponiamo riguarda la vita concreta e il dolore delle persone ed è così importante da diventare trasversale rispetto alle appartenenze politiche” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, primo firmatario di una proposta di deliberazione che impegnerebbe la Regione a proporre il Referendum abrogativo per abrogare parzialmente l’articolo 579 del codice penale, che di fatto impedisce l’introduzione dell’eutanasia legale nel nostro Paese. La proposta ha già ottenuto le firme dei consiglieri e delle consigliere Disabato, Martinetti, Sacco (Movimento 5 Stelle), Bertola, Frediani (Movimento 4 ottobre) Chiamparino, Gallo, Marello, Ravetti, Rossi, Salizzoni, Sarno (Partito Democratico), Fava, Marin, Perugini (Lega Nord).
“Abbiamo voluto sostenere anche in questo modo la grande campagna di raccolta firme promossa dai Radicali italiani, che tanti volontari e tante volontarie stanno portando avanti, utilizzando lo strumento delle Regioni, per mandare un segnale forte anche da parte delle istituzioni e dare maggiore visibilità a un tema così cruciale e così ingiustamente ignorato dal dibattito pubblico” – prosegue Grimaldi. – “Molto spesso la politica ha molti più tabù e molte più resistenze dei cittadini e delle cittadine. Ora attendiamo che il Consiglio approvi l’atto al più presto, con 26 voti in Aula il Piemonte potrebbe diventare capofila delle cinque Regioni necessarie a proporre il Referendum. Spero davvero che altri 10 colleghi e colleghe di maggioranza e opposizione si convincano. Perché tutti e tutte siano liberi fino alla fine”.