ilTorinese

L’appello di Food for Life: raccolta fondi per vaschette in carta riciclabile

Food for Life APS chiede un aiuto per l’acquisto di vaschette alimentari riciclabili. L’associazione nata nel 2016 a Torino distribuisce pasti vegetariani gratuiti a chi si trova in condizioni d’indigenza.

 

“Oltre ai 15.000 pasti gratuiti distribuiti ogni anno a Torino, adesso la distribuzione è iniziata anche a Pescara e a Bari, e desideriamo raggiungere i 20.000 pasti nel 2022. Naturalmente tutto questo richiede molte spese, considerando il costo delle materie prime, degli spazi in cui cucinare, delle forniture, delle vettovaglie” scrivono i promotori della raccolta fondi nata su GoFundMe.

 

“Nell’ultimo periodo il costo delle vaschette in Italia è aumentato, e per ridurre le spese vogliamo effettuare un unico ordine di 20.000 vaschette direttamente dal fornitore. In tal modo invece di spendere 32 centesimi per ogni vaschetta come facciamo al momento, ne possiamo spendere soltanto 16, e quindi avere un risparmio del 50%. Per questo chiediamo il vostro gentile supporto” concludono gli organizzatori dell’iniziativa.

 

La raccolta fondi è raggiungibile al link
https://gf.me/v/c/gfm/raccolta-fondi-vaschette

Cattolici, la riscoperta dei “maestri” del passato

Il sostanziale fallimento del populismo, anche se persistono purtroppo, e ancora, gli ultimi colpi di coda, dovrebbe cedere il passo ad una nuova stagione politica nel nostro paese.

Una stagione ancora tutta da costruire e da definire ma su un punto, almeno così pare, dovremmo essere abbastanza certi. E cioè, l’indebolimento, progressivo ed irreversibile, politico ed elettorale del partito di Grillo e di Conte è la precondizione essenziale per poter invertire la rotta. Del resto, il ritorno della politica, della competenza, dei partiti possibilmente democratici e collegiali – o di ciò che resta di loro ormai – della centralità dei programmi e, soprattutto, delle culture politiche possono avvenire solo se il populismo giustizialista, manettaro, qualunquista e anti politico scompare definitivamente dalla scena pubblica. Certo, non sarà un processo nè facile e nè rapido. Anche perchè, per fare un solo esempio concreto, il Pd individua ancora nei 5 stelle – il partito populista per eccellenza – l’alleato decisivo e strategico con cui costruire un futuro progressista, democratico e di governo.

Ora, però, c’è un elemento positivo ed incoraggiante che può contribuire a far svoltare la nostra storia politica. Per fermarsi alla sola tradizione cattolico popolare, cattolico democratica e cattolico sociale, c’è una profonda attenzione ed attivismo nel riscoprire e, soprattutto, nel riattualizzare il magistero politico, sociale, culturale ed istituzionale di uomini e donne che, con la loro azione, hanno condizionato e guidato per molto tempo i maggiori processi politici del nostro paese e della nostra democrazia. Da Carlo Donat-Cattin a Franco Marini, da Mino Martinazzoli a Tina Anselmi a molti altri leader del passato. Si moltiplicano le pubblicazioni, i saggi, i convegni di approfondimento e gli studi sulle grandi conquiste politiche favorite dalla loro concreta azione legislativa. Del resto, è abbastanza naturale che quando tramonta l’antipolitica e un volgare e vuoto populismo, ritornano in campo le culture politiche riformiste e costituzionali. E, con esse, il ruolo giocato dai principali leader che li hanno incarnate ed inverate nella concreta dialettica politica italiana. E questo perchè, di norma, un grande magistero politico non si può storicizzare o qualunquisticamente archiviare. Gli esempi da citare sarebbero infiniti. Ne cito solo 2 su tutti. Lo “Statuto dei lavoratori” varato dall’allora “Ministro dei lavoratori”, Carlo Donat-Cattin, nel lontano maggio 1970, continua ad essere un faro che illumina chi non vuole umiliare la condizione dei lavoratori nei concreti luoghi di lavoro. Certo, come diceva lo stesso Donat-Cattin anni dopo quella straordinaria e unica riforma, anche quello “Statuto” era figlio del suo tempo e che doveva, prima o poi, essere inesorabilmente aggiornato e rivisto. Ma, comunque sia, quell’impianto legislativo era, e resta, il prodotto di una cultura e di un filone ideale che nessun populismo grillino o di altra natura può scalfire ed annullare. E, secondo, la straordinaria riforma sanitaria vergata da Tina Anselmi nel 1978, la famosa legge 388 che ha segnato una pietra miliare nel campo della sanità del nostro paese. Accanto a quella della riforma dell’assistenza psichiatrica. Due leggi ispirate da alcuni criteri di fondo, quali la dignità della persona umana anche nella malattia mentale e la salute come diritto e bene universale, indipendentemente dalle condizioni lavorative, sociali ed economiche. Gli esempi, come dicevo, si potrebbero moltiplicare ma quello che conta rilevare è che proprio il magistero politico, culturale e istituzionale di questi leader e statisti del passato diventano i punti di riferimento da cui partire per innovare e far decollare una nuova stagione politica nel nostro paese.
Ecco perchè siamo alla viglia di un nuovo, e profondo, cambiamento dello scenario politico italiano. E questo ancora al di là della necessità ed indispensabilità di rifare un “partito di centro” che sappia battere definitivamente la sub cultura del populismo grillino e, al contempo, la sempre più insopportabile radicalizzazione politica prodotta da un violento e ormai innaturale bipolarismo selvaggio. E una delle ragioni, peraltro decisive, che può spingere in questa direzione consiste proprio nella riscoperta del magistero dei nostri leader. Leader che certamente sono cresciuti e maturati nella lotta politica attraverso enormi sacrifici personali accompagnati, però, anche da uno studio costante e da una conoscenza diretta dei problemi della società. Altrochè la desertificazione culturale che caratterizza la politica contemporanea ormai da molto tempo. Ma le avvisaglie e i segnali positivi, comunque sia, ci sono. Adesso è necessario assecondarli e far sì che il magistero di questi grandi leader cattolico democratici, cattolico popolari e cattolico sociali venga sempre più valorizzato e riattualizzato. Per il bene della nostra democrazia e per la stessa credibilità delle nostre istituzioni democratiche.

Giorgio Merlo

Vaccini, la Regione chiede di dare il via alle terze dosi per il personale scolastico

Il presidente della Regione Cirio e l’assessore alla Sanità Icardi scrivono al generale Figliuolo: “È un’altra delle categorie da mettere in sicurezza per garantire la scuola in presenza”



Dalla terza settimana di novembre in Piemonte anche il personale scolastico inizierà a maturare i 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, per questo il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi hanno deciso di scrivere al generale Figliuolo, chiedendo la possibilità di iniziare subito con la somministrazione delle terze dosi anche per questa categoria.

Nelle scorse settimane sempre dalla Regione Piemonte era arrivata la richiesta di autorizzare le terze dosi per il personale sanitario, domanda che la struttura commissariale aveva immediatamente accolto.

“Subito dopo il personale sanitario, le RSA e gli over80, il personale scolastico è stata una delle prime categorie ad essere coinvolte dalla vaccinazione e a breve per molti saranno già trascorsi 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Icardi -. È fondamentale quindi mettere a disposizione subito la dose aggiuntiva per chi lavora nel nostro sistema scolastico per la loro sicurezza e quella dei nostri studenti e per garantire la scuola in presenza che rappresenta una assoluta priorità”.

Circa il 95% del personale docente e non docente in Piemonte ha aderito alla campagna vaccinale.

Ragazzo di 21 anni precipita con l’auto nella scarpata e muore

Un ragazzo  di 21 anni, di Boves, nel Cuneese è deceduto stamane in un incidente stradale.

Era alla guida della sua auto ad Elva, sulla strada panoramica, quando la vettura è uscita di strada precipitando nella scarpata.  Sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco,  l’elicottero e il soccorso alpino. Ma il giovane è morto sul colpo. Ora indagano i carabinieri per capire la dinamica dell’incidente.

(Foto archivio)

L’inchiesta giornalistica di Pietro Mecarozzi vince il Premio Morrione

Il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo ha chiuso la sua decima edizione premiando sabato 31 ottobre l’inchiesta vincitrice durante la serata tenutasi in Ogr – Torino e condotta da Marino Sinibaldi.

(Nella foto Cecilia Strada)

Ha vinto la decima edizione del Premio Morrione l’inchiesta Maremma Felix di Pietro Mecarozzi che  si è occupata delle infiltrazioni mafiose e dell’invasione degli oligarchi russi nella Maremma Toscana. Tutor giornalistico Danilo Procaccianti.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA: Per aver illuminato, con coraggio e determinazione, un territorio apparentemente sano e immune dalla tradizionale presenza mafiosa, attraverso un racconto brillante e meticoloso che scava nelle viscere di una Toscana sconosciuta diventata ormai terreno di espansione criminale, strisciante e silenziosa. TRAILER https://youtu.be/Ix8AjcDD1-M

Sono arrivate in finale le cinque inchieste: Kebab, Spie e Libertà sulla repressione della Turchia verso i suoi oppositori in Italia e in Austria, di Tobias Hochstöger, David Ognibene, Arianna Organtini, finalisti categoria video. Tutor giornalistica Laura Silvia Battaglia. Trailer https://youtu.be/pPxeMxJ30qs; La Congiura Del Silenzio, podcast sull’omicidio del giornalista Antonio Russo, di Jacopo Ottenga Barattucci, finalista categoria multimediale. Tutor giornalistica Barbara Schiavulli. Trailer https://youtu.be/VgEo-9o0JFc; La Via Del Ritorno, sulle violazioni dei diritti umani nella rotta migratoria tra Tunisia e Italia, di Giovanni Culmone, Matteo Garavoglia, Youssef Hassan Holgado, finalisti categoria video. Tutor giornalistica Francesca Mannocchi. Trailer  Thttps://youtu.be/ym0SuBg_WTY; Sentinelle, sui cittadini e le cittadine che monitorano e combattono gli impatti del petrolio in Basilicata, di Anna Berti Suman, finalista categoria multimediale. Tutor Giampaolo Musumeci. Trailer https://youtu.be/Euma25qgqUk

Durante la serata Sigfrido Ranucci, autore e conduttore di Report Rai3 e vice direttore di Rai3, ha ricevuto il Premio Baffo Rosso 2021 con la seguente motivazione: “Ha cominciato dal basso, una lunga gavetta. Un processo che lo ha condotto a conoscere, fin nei dettagli più minuti, la complessa macchina della suggestione televisiva. Ha unito questa esperienza al coraggio civile del giornalismo più autenticamente rivolto alla scoperta della verità. Al fianco di Roberto Morrione svelò al mondo l’uso del fosforo bianco su Fallujah da parte degli USA, nella guerra contro l’Iraq nel 2004. Riportò alla luce l’ultima, negletta intervista al giudice Paolo Borsellino, trucidato dalla mafia nel 1992. Ha ricevuto in eredità la responsabilità di Report Rai3, che tuttora conduce con mano sicura attraverso le strette maglie del più che rigoroso giornalismo d’inchiesta. È così che ha saputo valorizzare e difendere, con dedizione e tenacia, il ruolo del servizio pubblico nell’informazione, senza soggezione verso poteri e potenti.”

La responsabile di ResQ – People Saving People Cecilia Strada ha ricevuto il riconoscimento “Testimone del Premio Roberto Morrione “perché racconta con professionalità e impegno il dramma vissuto dai migranti nel Mediterraneo Centrale e il lavoro concreto dei molti che si ostinano a non lasciarli morire in mare.”

Con un progetto di inchiesta sulla condizione degli anziani durante l’epidemia di covid-19, Francesco De Augustinis ha vinto il bando speciale Oberon Media per il decennale del Premio Morrione.

La Giuria del premio, riservato agli under30, è presieduta da Giuseppe Giulietti e composta da Luca Ajroldi, Paolo Aleotti, Piero Badaloni, Giuliano Berretta, Giulia Bosetti, Valerio Cataldi, Francesco Cavalli, Chiara Cazzaniga, Giovanni Celsi, Enzo Chiarullo, Marco Damilano, Giovanni De Luca, Amalia De Simone, Antonio Di Bella, Alessandro di Nunzio, Lorenzo Di Pietro, Mara Filippi Morrione, Lorenzo Frigerio, Alessandro Gaeta, Diego Gandolfo, Duilio Giammaria, Gian Mario Gillio, Giuseppe Giulietti, Antonella Graziani, Karina Guarino Laterza, Celia Guimaraes, Udo Gümpel, Stefano Lamorgese, Francesco Laurenti, Dina Lauricella, Elisa Marincola, Flaviano Masella, Anna Migotto, Giorgio Mottola, Roberto Natale, Fausto Pellegrini, Raffaella Pusceddu, Alessandro Rocca, Luca Rosini, Federico Ruffo, Sandro Ruotolo, Mario Sanna, Giorgio Santelli, Pietro Suber, Giovanni Tizian, Maurizio Torrealta, Andrea Vianello.

 

“Libera Chiesa in libero Stato”: conferenza su Cavour in memoria del prof Levra

/

Lunedì 8 novembre alle ore 17 nella sala Consiglieri della Città Metropolitana a Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria 12), il Centro “Pannunzio” organizza un incontro sul tema:

Il prof. Quaglieni

“CAVOUR, LA LAICITA’ DELLO STATO, LA LEGGE DELLE GUARENTIGIE” in occasione dei 150 anni dalla promulgazione della legge che regolò i rapporti tra Stato e Chiesa fino al 1929, data del Concordato fascista. Nell’incontro verrà ricordato il prof. Umberto Levra, recentemente scomparso, che avrebbe dovuto essere uno dei relatori, in quanto storico risorgimentalista illustre. L’ex Sindaco di Torino Valentino Castellani, che collaborò con lui quando Levra era Presidente del Museo Nazionale del Risorgimento, lo ricorderà. Lo storico risorgimentalista prof. Pier Franco Quaglieni, autore di molti saggi sulla laicità e curatore del volume “Cavour tra Stato e Chiesa”, parlerà di Cavour, del “libera Chiesa in libero Stato” e delle Guarentigie. Introdurrà Federica Albano, Dottore di ricerca ed ex allieva del prof. Levra. Verranno letti dall’attore Bruno Pennasso alcuni passi di un saggio di Umberto Levra sui temi dell’incontro.

La rassegna mensile dei libri di ottobre

Torniamo a occuparci dei libri più letti e commentati dai membri del gruppo FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri nel mese di ottobre 2021.

Speciale Nobel 2021

Nel mese che ha visto assegnare il premio Nobel a Abdulrazak Gurnah il post più cliccato dai nostri lettori è proprio Il Disertore (Garzanti, 2021); il nuovo premio Nobel per la fisica è invece italiano e autore di un interessante saggio divulgativo, La Chiave, La Luce e L’Ubriaco di Giorgio Parisi (Di Renzo Editore, 2021); infine, rimanendo in tema, una discussione molto interessante ha riguardato Anna Politkovskaja e vi rimandiamo all’approfondimento su dei lei, a cura della nostra redazione Dmitrij Muratov, NOBEL PER LA PACE 2021, dedica il suo premio alla scrittrice Anna Stepanovna Politkovskaja;

Andar per libri e non solo

Attraverso i romanzi vincitori del premio Strega, raccontare l’Italia e i cambiamenti sociali e di costume che l’hanno segnata negli anni, per promuovere la conoscenza della nostra narrativa più recente: è l’obiettivo di Nel nome della Strega – Su e giù per un’Italia letteraria, ciclo di incontri presso la Biblioteca di Busto Garolfo, a cura di Cristina Costa e Maria Grazia Farollo . Calendario completo e informazioni sul sito della biblioteca o sulla pagina FB de Il Passaparola dei libri.

Speciale scrittori emergenti

In collaborazione con Novità in libreria, vi invitiamo a conoscere con noi il collettivo letterario Lulu che fa storie (www.luluchefastorie.it), fondato nel 2018 da Cristiana Danila Formetta: il collettivo offre interessanti opportunità per gli autori esordienti senza dimenticare l’etica che dovrebbe sostenere ogni iniziativa editoriale.

Incontri con gli autori

Da poco Claudio Piersanti ha vinto il Premio Boccaccio: questo mese vi presentiamo l’intervista che ha gentilmente rilasciato alla nostra redazione l’autore di Quel Maledetto Vronkj (Rizzoli).

In ottobre, novitainlibreria.it ha incontrato Marco Ferrentino, scrittore al suo esordio con il romanzo fantasy May Tomorrow Never Come, (Bookabook); Katia Calandra é una scrittrice urbinate, autrice di romanzi come La vita fra i capelli (Altromondo, 2015), Lo chiamavano Geronimo (Aras, 2016) e Scodì (Monetti 2018) : da poco è tornata in libreria con La Cucitrice (Bookness, 2021) e noi l’abbiamo intervistata; Annalisa Coluzzi e Marco Muscarà sono gli autori di Non fidarti di Cappuccetto Rosso pubblicato da Edizioni Efesto: la nostra redazione ha fatto una chiacchierata con loro e potete leggerla sul nostro sito.

Leonardo Alessandro Tridico è l’autore di Namowal, un romanzo ambientato nell’antica Cina: scoprite il suo autore leggendo l’intervista che ha rilasciato alla nostra redazione.

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Il fascino dell’imperfezione

Alla Libreria Binaria 

IL FASCINO DELL’IMPERFEZIONE. DIALOGHI CON DOMENICO QUIRICO

MERCOLEDÌ 3 NOVEMBRE 2021 ORE 18:30  BINARIA CENTRO COMMENSALE, VIA SESTRIERE 34
CON L’AUTRICE, TIZIANA BONOMO, SARÀ PRESENTE DOMENICO QUIRICO, PROTAGONISTA DEI RACCONTI, DEI DOCUMENTI E DELLE INTERVISTE CHE COMPONGONO UN LUNGO, INTENSO DIALOGO CON IL GIORNALISTA, A PARTIRE DAI TEMI CHE CARATTERIZZANO IL SUO ESTESO VIAGGIO DI TESTIMONE E DI GRANDE NARRATORE.
MODERA PAOLO GRISERI DI LA STAMPA.
 IL LIBRO, EDITO DA JACA BOOK, PROPONE 280 PAGINE E OLTRE SETTANTA IMMAGINI PER RACCONTARE L’UOMO E IL GRANDE GIORNALISTA.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA A BINARIA@GRUPPOABELE.ORG OPPURE SU WHATSAPP. PER TUTTI GLI EVENTI È NECESSARIO ESIBIRE IL GREEN PASS

Reale Mutua Basket Torino 60 -72: un’altra buona squadra per Torino?

Il basket visto da vicino: la situazione dopo Capo d’Orlando 

La partita giocata domenica ci consegna una situazione non nuova (fortunatamente) per Torino di serie A2 (come io continuo a chiamare la categoria in cui gioca la squadra solo per semplificare il livello del campionato in cui è inserita), e cioè una squadra di vertice che fino alla fine potrà lottare per salire.

E’ inequivocabile che il campionato viaggi a due se non tre velocità: le squadre buone, le squadre accettabili e gli ultimi dei “tremendi”, dove con questo termine indichiamo quelle squadre che sono ad un livello estremamente dubbio di qualità per giocare il secondo campionato nazionale di basket. Diversi anni fa, ma neanche tanti, la serie C1 era di maggiore qualità della serie A2 attuale, dove l’estrema fisicità viaggia a svantaggio della qualità, della tecnica e assolutamente a scapito della tattica.

Il sistema di gioco di tutte le squadre è simile e globalizzato, dalla NBA alla serie D: giro palla, pick & roll, tiro da tre esasperato e 1 contro tutti quando mancano pochi secondi… .

Ricordo schemi diversificati e ripetizioni infinite contro le altrettanto “infinite” modalità difensive. Il Play anni ’90, un po’ come il quarterback del football americano, aveva in mente più schemi e li chiamava in funzione dell’efficacia stimata nei confronti degli avversari che ci si trovava di fronte. Nostalgico? Arretrato? Bonobo della Pallacanestro odierna? Può darsi che io sia un po’ di tutto questo, ma la visione di palloni gettati al pubblico, tiri da tre che piovono pericolosamente su un ferro se va bene o non colpiscono nulla se va male il più delle volte, non è spettacolo, non è tecnica e non è un bel gioco, che dir se ne voglia.

In tutto questo scenario comunque la Reale Mutua è praticamente in vetta, con una sola sconfitta e quattro vittorie. Il quintetto base è ottimo per la categoria, e i due subentranti dalla panchina riescono anche a fare sorridere e non rimpiangere chi è uscito, anche se capire perché il play da playground con fantasia e tecnica, Trey Davies, resti sempre confinato in panchina nei momenti che contano è arduo e di interpretazione che lascia spazio solo a strani dubbi sui motivi… .

Giocare contro squadre di bassa classifica come Capo d’Orlando non deve illudere che sia tutto semplice, e dato che si è vinto con difficoltà, non si deve dormire sugli allori.

De Vico e Alibegovic hanno contribuito bene a salvare “la Piazza”, ma fin dall’inizio ho identificato in Niccolò De Vico un giocatore di alto profilo per questa categoria, e Alibegovic, a fasi alterne resta comunque un buon giocatore. Scott gioca bene sempre solo sotto , ma veramente sotto canestro, utilizzando la propria prestanza fisica, mentre Landi si è un po’ estraniato dal confronto. Davies patisce sicuramente il tempo passato in panchina appena qualcosa non va, mentre al buon Zugno sembra essere concesso perdere palla dal palleggio,buttare la palla al pubblico invece che passare ai compagni o tirare colpendo solo l’aria senza timor di essere sostituito, anche se alla fine riesce anche a far qualcosa di buono. Mistero? …

Comunque chi vince ha sempre ragione e al momento Torino vince, sicuramente con una squadra meno completa di quella dell’altr’anno e sarebbe stato interessante vedere quella squadra allenata dall’allenatore di quest’anno, Edoardo Casalone, e credere che il risultato dell’altr’anno sarebbe stato diverso, e magari non pensare a commentare le partite giocate contro Scarafozzi o Barbabigi, Scupplotti o improbabili stranieri, ma sarebbe stato bello vedere Teodosic e Banks, Melli o chiunque altro … nella categoria in cui la città di Torino e i suoi tifosi storici meriterebbe di gareggiare.

Attendiamo i prossimi turni, sperando in una crescita anche tattica, per vedere giocare bene sia in attacco che in difesa, anche se, a dire il vero, la Reale Mutua Torino di quest’anno gioca sicuramente in maniera più divertente rispetto a tutte le squadre della sua categoria.

Paolo Michieletto

Chiusura di 5 giorni per un locale in Borgo Filadelfia

1700 euro di sanzioni elevate al titolare

 

Giovedì scorso, gli agenti del commissariato San Secondo, in unione con il personale della Polizia Municipale sezione I centro, hanno controllato un esercizio commerciale in corso Sebastopoli.

Il locale è risultato essere in mediocri condizioni igieniche, mai sanificato secondo i protocolli imposti dalla normativa vigente. Inoltre, è stata constatata l’assenza del cartello indicante la capienza massima di avventori all’interno e la mancata esposizione della licenza di somministrazione degli alimenti e delle bevande.

Alla luce di quanto emerso, oltre a disporre la chiusura provvisoria della durata di 5 giorni, è stata comminata una sanzione amministrativa di 1700 euro.