Giachino: “A Torino i nodi stanno venendo al pettine”

“La sensazione che abbiamo una Amministrazione Comunale inadeguata e con forti contraddizioni interne”
 

Dalla Sicurezza in Barriera di MILANO alle Baby Gang, al settore auto che affronta la più grande trasformazione della sua Storia senza che Comune e Governo abbiano una politica industriale . Il difficile 2022….

Caro Direttore,
Sono appena passate tre settimane dal 2022 ma i problemi più importanti per la nostra bellissima Città sono già esplosi o chiari.
Dalla Sicurezza che non c’è in Barriera di MILANO e AURORA, alle BABY GANG, al lavoro che manca in un anno che tutti si stanno affrettando a dire non sarà positivo come il 2021 a Torino abbiamo la brutta sensazione che il nostro settore economico più importante, l’automotive, stia affrontando la sua più grande trasformazione tecnologica senza una politica industriale alla altezza e senza risorse perché nella Legge Finanziaria non sono stati previsti fondi.  Mentre nelle aziende private a Marzo 2020, visto il decollo della pandemia, decidevamo di non distribuire i dividendi del 2019 e li mettevamo da parte i nostri rappresentanti in Parlamento e al Governo non sono stati capaci di far mettere in Bilancio un fondo per difendere un settore che vale ancora un quarto se non un terzo della nostra economia regionale.
Ci voleva un bravo giornalista come Lodovico Poletto e un bravo militare  come il Generale LUZI per dirci che dietro al fenomeno delle Baby Gang c’è la mancanza di lavoro e di opportunità.  Al Signor Generale vorrei dire che il COVID ha fatto esplodere alcune situazioni ma le cause sono più lontane e stanno nella pochissima crescita economica degli ultimi venticinque anni e ai ristori insufficienti per partite IVA e settore commercio. Basta andare a chiedere ai Parroci delle Parrocchie dei Quartieri più difficili. Penso sovente al Parroco della Madonna della Pace che dalla finestra vede gli spacciatori e chiede ai benefattori di
Da 100 trimestri la economia italiana cresce meno della media europea e abbiamo perso 25 punti di PIL procapite. A proposito dell’aumento delle ineguaglianze sui  giornali fanno notizia  la foto BEZOS e altri 9 miliardari che hanno aumentato la loro fortuna ma si dovrebbe badare molto di più ai 160 milioni di nuovi poveri di cui oltre due milioni sono italiani.
Torino peggio perché dal 1996 al 2019 ha perso  8 punti rispetto alla media nazionale e quindi in questi venticinque anni si è impoverita di più della media nazionale.D’altronde se Torino è ai vertici delle classifiche per mancanza di Sicurezza e per disoccupazione giovanile è chiaro che qui alcuni fenomeni sono più forti che da altre parti.
Chi ha dato l’immagine che a Torino andava tutto bene madama la marchesa non ha fatto capire a chi di dovere, cioè alle amministrazioni e alla politica che qui c’è “troppo disagio”:sociale come ci viene a insegnare un militare intelligente, il Gen. Teo LUZI . Ci sarebbe da consigliare ai nostri ragazzi di andare a studiare  nei Carabinieri dove capiscono meglio la situazione del nostro Paese.
Per il Settore Auto il nuovo “padrone” Tavarez non ha voluto disturbare l’ottimismo dei giornali  torinesi  e ha scelto il Corriere della Sera per dirci che gli stabilimenti italiani hanno  i costi  più alti non solo per l’energia ( da prendere a calci chi nel 1987 voto contro il nucleare) ma anche per la logistica e il costo di produzione di alcuni stabilimenti come quello di Termoli.
Sto facendo fatica  a convincere il mondo economico torinese a lavorare perché si dia vita a un TAVOLOAUTO nazionale con gli oltre 300 parlamentari delle sette Regioni per premere sul Governo che si dia una politica per il settore automotive. Alcuni parlamentari torinesi e della Basilicata oltre ad alcuni sindacalisti hanno aderito alla idea e ringrazio l’on. Molinari , capogruppo della Lega, che ha presentato una Mozione parlamentare sull’auto che verrà discussa a Febbraio in Parlamento e costringerà anche quelli che non vogliono mai stare in prima fila a darsi da fare perché a Febbraio il Governo decida una linea fatta di incentivi al rinnovo del parco auto e Tir e incentivi alla trasformazione tecnologica degli stabilimenti dell’indotto .
In questa situazione il SILENZIO del nuovo Sindaco e’ RUMOROSO  mentre sono chiare già le crepe nella maggioranza dove una Consigliera Comunale partecipa alle lotte dei NOTAV e un Assessore parla a titolo personale sulle violenze delle Baby Gang.
La sensazione che le elezioni non siano state capite dalla grande maggioranza dei torinesi è sempre più forte . Così abbiamo una Amministrazione che pare i adeguata alle difficoltà di una Torino declinante che deve affrontare problemi molto impegnativi.
A rimetterci sarà Torino se i Santi Sociali dal Paradiso non ci daranno una mano a partire dalle Parrocchie situate nei Quartieri più svantaggiati dove la gente ha bisogno di sentire le Istituzioni con progetti lungimiranti. Le periferie non possono più essere dimenticate come hanno fatto le ultime Amministrazioni. C’è bisogno di una politica che si faccia prossima alla vita reale e concreta della gente comune, che sostiene il vero peso del Paese. Senza dimenticare i giovani che nelle periferie hanno gli Oratori come punto massimo di riferimento.
Mino GIACHINO 
Associazione SILAVORO
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